La rete Qu.A.S. e la riforma della secondaria di secondo grado A cura di Angela Orabona Responsabile Polo Qualità di Napoli USR per la Campania Imparare è un'esperienza; tutto il resto è solo informazione. Albert Einstein EQF I principali elementi della strategia europea Livelli Principi comuni Strumenti 8 LIVELLI COMUNI DI RIFERIMENTO DOVE SI TROVA IL CENTRO DEL EQF? EQF Risultati dell’ Apprendimento Formale Gli Otto Livelli del EQF Conoscenze Abilità Competenze personali e professionali ampie Per ognuno dei Livelli di Riferimento EQF Il Quadro Europeo delle Qualifiche Il primo livello previsto nell'EQF è quello di uscita dal ciclo della scuola primaria e della secondaria di I grado; Il secondo livello corrisponde all’uscita dal nuovo ciclo dell’obbligo di dieci anni; Il terzo livello corrisponde all’uscita dal II biennio delle superiori; Il quarto livello corrisponde all’uscita dall’intero ciclo delle superiori; Il quinto livello corrisponde all’uscita da corsi post-diploma (IFTS); Il sesto livello corrisponde alla laurea triennale o equivalente; Il settimo livello corrisponde alla laurea quinquennale o equivalente; L’ottavo livello corrisponde al dottorato di ricerca o equivalente. Cambio di direzione nelle politiche di istruzione e formazione Risultati dell’apprendimento “INPUT” + durata Verso + tipologia (FI, FC ..) + luogo + programma + istituto Ciò che ci si attende da un soggetto al termine di una esperienza di apprendimento: ciò che sa, ciò che sa fare… Qualità Trasparenza Responsabilità Comparabilità GLI ISTITUTI TECNICI COME PRESIDIO DELLA CULTURA TECNOLOGICA • Una nuova identità fondata sulla cultura tecnica e scientificotecnologica; • Le quote di flessibilità dei percorsi di studio per rispondere alle esigenze del territorio, del mondo del lavoro e delle libere professioni; • Utilizzo diffuso dei laboratori a fini didattici in tutte le discipline, soprattutto dell’area di indirizzo per un apprendimento efficace e attraente per gli studenti; • Adozione dell’European Qualification Framework (competenze, conoscenze e abilità): centralità dell’apprendimento • Integrazione dei saperi • Dipartimenti e comitati tecnico-scientifici per valorizzare l’integrazione interna ed esterna • Possibile collaborazione con esperti esterni per arricchire l’offerta formativa e sviluppare competenze specialistiche. La nuova secondaria di secondo grado PIU’ AUTONOMIA E FLESSIBILITA’ Valorizzare l’autonomia scolastica • Quote di flessibilità per l’autonomia scolastica più elevate intese come strumenti strategici per l’innovazione continua. • Centralità della didattica laboratoriale per unire studio ed esperienza diretta in contesti applicativi. I pilastri portanti Inglese Insegnamento di scienze integrate Rafforzato rapporto con il mondo del lavoro e delle professioni Più ore di laboratorio: sviluppo di metodologie innovative basate sulla didattica laboratoriale, ovvero su una metodologia che considera il laboratorio un modo efficace di fare scuola in tutti gli ambiti disciplinari, compresi gli insegnamenti di cultura generale (per esempio. Italiano e storia) Nuovi modelli organizzativi Il Regolamento prevede l'introduzione di nuovi modelli organizzativi per sostenere il ruolo delle scuole come centri di innovazione, attraverso la costituzione di • Dipartimenti, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti per un aggiornamento costante dei percorsi di studio, soprattutto nelle aree di indirizzo; • un Comitato tecnico-scientifico, con composizione paritetica di docenti ed esperti, finalizzato a rafforzare il raccordo sinergico tra gli obiettivi educativi della scuola, le innovazioni della ricerca scientifica e tecnologica, le esigenze del territorio e i fabbisogni professionali espressi dal mondo produttivo; • un Ufficio tecnico ( Per i tecnici e i professionali)per migliorare l'organizzazione e la funzionalità dei laboratori e la loro sicurezza per le persone e per l'ambiente. • monitoraggio e valutazione delle innovazioni anche in relazione alle indicazioni dell'Unione europea. Nel V Protocollo di Intesa sottoscritto tra il MIUR e la Confindustria il 21 settembre 2004 è stato ribadito e sottolineato l’impegno di “programmare e promuovere iniziative e interventi di consultazione e di raccordo permanenti per il monitoraggio, la valutazione e la verifica degli output del sistema formativo, per favorire l’integrazione tra i sistemi d’istruzione, formazione e mondo della produzione e del lavoro, l’innalzamento della qualità dell’istruzione e formazione, la ricerca e l’innovazione nei vari settori del sistema scolastico, la competitività delle imprese, la promozione della cittadinanza attiva e dell’occupabilità sostenibile per i giovani” LA RETE Qu.A.S. IN CAMPANIA AVELLINO 26 BENEVENTO 41 CASERTA 69 NAPOLI SALERNO TOTALE 226 78 339 LABORATORIO LABORATORIO PROGETTAZIONE PER COMPETENZE RETE QU.A.S. NELLA RIFORMA LABORATORIO PEER REVIEW LABORATORIO LABORATORI LABORATORIO ISO 9004:2009 MANUALE DELLA QUALITA’ Polo Qualità di Napoli USR per la Campania Unione Industriali Napoli COACHING NELLA SCUOLA LABORATORIO LABORATORIO CLIL METODO FEUERSTEIN LABORATORIO PNL E DIDATTICA AZIONI SVOLTE DALLA RETE Qu.A.S. Stipula di protocolli di intesa territoriali con tutti gli stakeholder presenti sul territorio Sottoscrizione di un patto formativo tra i vari partner della rete Orientamento nella scuola secondaria di I grado Creazione dei CTS e dei Dipartimenti Formazione rivolta ai docenti, centrata sulla PNL e sulle sue tecniche Formazione rivolta ai docenti sull’ approccio CLIL Formazione rivolta ai docenti circa le ragioni e le tecniche per la costruzione di curricoli verticali ed integrati d’istituto basati sulle competenze. E’ su questa continuità metodologica che si gioca la vera continuità, riformulando e rileggendo alla luce della Riforma il concetto di didattica orientativa come mission della scuola secondaria di 1° grado Disseminazione della Didattica laboratoriale Utilizzo delle quote di flessibilità Implementazione Sistema Gestione Qualità – NORMA UNI EN ISO 9004:2009 Produzione di modelli di programmazione per competenze Produzione di strumenti per accertare e certificare competenze Adesione Analisi dei bisogni e verifica della mission Check up della scuola Analisi delle cause Scelta e progettazione del miglioramento Realizzazione e controllo Qualità come percorso di miglioramento continuo “Spesso le grandi imprese nascono da piccole opportunità.” Demostene