Va detto subito che, nella fondazione di «Nor Arax», l'amicizia
tra i due giocò un ruolo determinante. Il poeta armeno, che dal 1913
si era stabilito a Bari, e il fattivo difensore delle nazionalità oppresse,
Zanotti Bianco, si conoscevano già, come dimostra il carteggio, da
circa dieci anni prima che il villaggio sorgesse (le prime lettere di
Nazariantz a Zanotti datano, si è visto, dal 1915) (4); nel 1916 Nazariantz, su invito di Zanotti, scrisse l'opuscolo «L'Armenia, il suo
martirio, le sue rivendicazioni» per la collana «La giovine Europa»,
diretta da Zanotti che ne firmò, con lo pseudonimo di Giorgio D'Acandia, la prefazione (5); oltre a questa collaborazione, le lettere di
Nazariantz a Zanotti mostrano l'esistenza di una serie di contatti
comuni dei due con altri intellettuali del tempo, testimoniano di
scambi di scritti, attestano una profonda condivisione di interessi
politico-culturali legati ai problemi delle minoranze, all'interno dei
quali si colloca l'attenzione specifica all'Armenia. Fu tuttavia il concreto impegno nella realizzazione e nella gestione del villaggio il
motivo che portò questo già consolidato rapporto di amicizia ad
intensificarsi e a protrarsi, possiamo dire, fino al termine delle loro
vite, conclusesi a breve distanza di tempo l'una dall'altra (6).
La documentazione in possesso dell'ANIMI consente, dunque,
di conoscere nei dettagli la storia della nascita e dei primi sviluppi
di «Nor Arax», la rete dei finanziamenti impiegati e, soprattutto
per gli anni iniziali, la catena di amicizia e solidarietà che Zanotti
Bianco, continuando in questo l'opera di Nazariantz, seppe inne-
aprile 1925). Per la ricostruzione della storia del villaggio rivestono particolare
importanza anche alcune pubblicazioni dell' ANIMI: oltre a quelle di volta in volta
citate più avanti, menzioniamo qui le Relazioni sull'Attività dell'Associazione e i
bilanci (Conti consuntivi) relativi agli anni di vita del villaggio.
(4) Per la precisione, le più antiche lettere di Nazariantz a Zanotti, risalenti
al 1915, sono state ritrovate presso la Biblioteca Comunale di Reggio Calabria,
nel fondo Zanotti Bianco, del quale l'Archivio romano dell'Associazione possiede copia fotostatica. Queste lettere, accompagnate da una serie di testimonianze sul genocidio degli Armeni in Anatolia trasmesse da Nazariantz a Zanotti,
sono state pubblicate da M. ISNARDI PARENTE in L'Archivio Zanotti-Bianco
di Reggio Calabria, ASCL 63 (1996), cf. pp. 10-11 dell'Introduzione e pp. 113-135
(cap. IV: «Hrand Nazariantz e i documenti sulla questione armena»).
(5) L'editore era Francesco Battiate di Catania.
(6) Nazariantz si spense infatti il 27 gennaio 1962, Umberto Zanotti
Bianco il 28 agosto 1963. Non mancarono tuttavia tra i due momenti di scontro, in particolare negli ultimi anni, causati dalle frequenti richieste di finanziamento di iniziative culturali che lo spirito idealista e inquieto di Nazariantz continuamente concepiva e sottoponeva all'amico, come ricordano ancora quanti
dell'ANIMI assistettero a questi incontri.
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Va detto subito che, nella fondazione di «Nor Arax», l`amicizia tra i