GIUSEPPE PREZZOLINI (76) [Firenze,] 8 febbraio 1915 Gent. Sign. Zanotti-Bianco, Ricevo e la ringrazio, le pagine dell'opuscolo (77). Ma il numero è quasi completo, e pubblicarle tutte sarebbero 7 colonne. Un vero peccato, perché starebbero bene. Mi permetterebbe, se mai qualche taglio? la citazione dei passi più importanti? Mi creda, ringranziandola di nuovo, suo aff. G.P. * * * Telegramma. Firenze-Reggio C. Timbro postale illeggibile Spedisca pure faremo dodici pagine pubblicheremo intero estratto suo P. •k "k k Firenze, 14 giugno 1915 Caro Salvemini, il mio lavoro bisogna che esca a parte perché è un lavoro generale, poi perché ho un impegno con la libreria e costa pochissimo essendo già composto per la Voce. Se poi si aspetta di fare un volume collettivo e con l'editore di Zanotti Bianco si esce di qui a un anno e si fa lo stesso fallimento del volume libico (78) che quasi nessuno ha comprato e letto perché uscito troppo tardi. Io invece per il 30 del mese potrò mettere in vendita l'opuscolo. tere significative; e ciò, forse, perché tale corrispondenza è stata considerata troppo circoscritta a problemi di ordine specialistico. L'Orsi era, fra fine '22 e inizio '23, particolarmente impegnato nella protesta contro il governo per essersi questo lasciato sfuggire, per voluta negligenza, la Persefone di Locri, prezioso pezzo emigrato all'estero. L a protesta aveva anche portata politica, e ciò spiega l'accenno. (76) Di Giuseppe Prezzolini (1882-1982, fondatore di « L a Voce», figura assai nota della cultura italiana, corrispondente di Zanotti ormai da molti anni anche se non sempre con unità di punti di vista e di intenti, il fondo reggino conserva solo queste brevi lettere del 1915, di cui solo una indirizzata a Zanotti e le altre probabilmente passate a lui da Salvemini, che ne era il destinatario. Non sono lusinghiere per l'attività editoriale di Zanotti-Bianco. (77) Forse il saggio La dominazione austriaca in Polonia, poi invece uscito su «Nuova Antologia», fase. 1050 (Bibliogr. n. 11)? (78) Forse Come siamo andati in Libia, « L a Voce», Firenze 1913?