Il ruolo delle IT nell’organizzazione Obiettivi di apprendimento • Comprendere l’influenza delle ICT in un’organizzazione, attraverso la descrizione dei principali metodi di analisi • Evidenziare le caratteristiche e le differenze principali delle strutture organizzative per funzioni e per processi • Comprendere il ruolo delle ICT nell’organizzazione in termini di orizzonte temporale e di impatto sui flussi informativi interni ed esterni Ambiente esterno Elementi del SI organizzazione principi persone eventi dati procedure ICT informazioni Sistema Informativo macchine utenti Prospettive per analizzare l’influenza delle ICT sull’organizzazione • Strutturazione/rappresentazione dell’organizzazione: funzionale oppure per processi • Orizzonte temporale: breve (visione statica) oppure medio-lungo (visione dinamica); • Confini organizzativi: organizzazione (visione intra-organizzativa), oppure sistemi di organizzazioni, quali supply chain, reti (visione inter-organizzativa). La rappresentazione funzionale La rappresentazione funzionale • Funzione: aggregazione di uomini e mezzi per svolgere attività della stessa natura • Facile definizione dei compiti, dei relativi responsabili, delle risorse allocate, delle procedure da seguire • Si basa sul principio che le persone lavorano in modo più efficiente se svolgono pochi compiti ripetitivi – si scompone il lavoro in operazioni elementari e si assegnano a “specialisti” La tipica rappresentazione funzionale • Organigramma: modalità di rappresentazione di organizzazioni strutturate per funzioni Direzione Amministrazione Clienti Fornitori Produzione Sistemi Informativi Servizi Internet Risorse Umane Gestione database Commerciale Italia Estero La rappresentazione funzionale implicazioni sul sistema informatico • • Il mercato ICT mette a disposizione numerose applicazioni a supporto di specifiche attività, spesso specializzate per settore industriale Esempi: • programmazione della produzione per il settore tessile • gestione del magazzino per il settore metalmeccanico • gestione dei preventivi per il settore automobilistico Rappresentazione per funzioni: commenti • Si basa sul principio dell’ottimizzazione locale (a livello di funzione) • L’organizzazione è vista come insiemi disgiunti di utenti e il sistema informativo come l’unione dei sistemi informativi delle singole funzioni • Svantaggi: mancanza di integrazione e conseguente scarsa capacità di rispondere in tempi brevi alle esigenze del mercato Matrice dell’impatto funzionale Efficienza Efficacia Organizzazio ne Riduzione tempi e costi Individuo Funzione Automazione dei compiti Unione delle automazioni dei compiti Miglioramento dei risultati individuali Miglioramento Miglioramento dei risultati del livello di della funzione servizio Espansione del Ridefinizione Innovazione Trasformazio ruolo degli obiettivi di prodotto ne della funzione La rappresentazione per processi Fasi Processo: insieme di attività che, a partire da un certo input (materiale o immateriale), producono un certo output (prodotto o servizio) CLIENTI OUTPUT INPUT FORNITORI Processo Reparto produzione Ufficio amministrazione Ufficio progettazione Ufficio marketing Ufficio progettazione C LIENTI OUTPUT Fattibilità realizzativa Fattibilità economica Ideazione del prodotto Analisi dei trend di mercato Analisi tecnologie disponibili INPUT F ORNITORI Esempio di un processo Processo di sviluppo prodotto La rappresentazione per processi • Non ci si concentra sullo svolgimento efficiente delle singole attività ma anche sul loro coordinamento • Strutturare la propria organizzazione per processi è un’attività complessa che può richiedere analisi approfondite... • ...ma porta a definire i requisiti informativi a livello complessivo, permettendo di progettare un sistema informativo più efficace Rappresentazione per processi: commenti • Ci si concentra sulle attività svolte e sugli scambi (fisici e informativi) fra gli attori coinvolti • L’organizzazione è vista come insieme di utenti che cooperano in modo integrato per il raggiungimento di un obiettivo comune • Il coordinamento di ciascun processo è affidato a un responsabile di processo Rappresentazione per processi: commenti • Perché si è affermata: anni ‘90 – Innovazione nelle tecniche di sviluppo organizzativo (BPR) Business Process Reengineering – Innovazione nei sistemi informatici disponibili sul mercato del SW (ERP systems) La rappresentazione gerarchica implicazioni sul sistema informatico EIS MIS EDP Strumenti per l’identificazione e l’analisi dei processi (1) • Check-list settoriale – elenchi dettagliati che classificano i processi tipici delle aziende operanti nello stesso settore – confronto dei processi indicati nella lista con le attività effettivamente svolte nella propria organizzazione – approccio semplice ma non sempre preciso: più adatto in contesti standard (i.e. la pubblica amministrazione) Classificazione dei processi di APQC /1 classificazione dei processi di APQC /2 classificazione dei processi di APQC /3 Strumenti per l’identificazione e l’analisi dei processi (2) • Approccio analitico – segue un approccio top-down all’analisi delle attività – Identificazione dei processi primari e di supporto – diffusione di tecniche e metodologie di Business Process Modeling (BPM): • • • • • • • • Flow chart Role Activity Diagagram (RAD) Integrated Definition for Function Modeling (IDEF) Reti di Petri Modellazione orientata agli oggetti Unified Modeling Language (UML) Action Workflow System dynamics Flow Chart Ricezione ordine Centro di distribuzion e Stoccaggio ? no Avviso al marketing si Stampa fattura Spedizion e Informare il cliente Role Activity Diagram Struttura ICOM ed esempio IDEF0 Giacenze Controls Cliente Ordine di fornitura INPUT Activity Mechanism OUTPUT Ordine da cliente Gestione del materiale Attivazione Magazzino Vettore Spedizione Fattura Process Flow Diagram - IDEF3 Rete di Petri Esempio di Workflow Esempio di processo come sistema dinamico Strumenti per l’identificazione e l’analisi dei processi (3) • La catena del valore (M. Porter, 1985) Processi di supporto Attività Infrastrutturali Gestione Risorse Umane Sviluppo delle Tecnologie Approvvigionamenti Logistica Attività in operative Ingresso Logistic a in Marketin ge Assistenza al cliente e Uscita vendite Servizi Processi primari Ipotesi e limiti della catena del valore • La creazione di valore è misurata in base a: – costo del processo – tempo di esecuzione del processo – qualità del risultato (output) del processo • Problemi di applicazione – ambiguità di rappresentazione (processi vs funzioni) – scarsa profondità (rappresentazione a livello aggregato delle attività dell’organizzazione) – applicabilità non generale (“pensato” per grandi aziende manifatturiere) Prospettive per analizzare l’influenza delle ICT sull’organizzazione • Strutturazione/rappresentazione dell’organizzazione: funzionale oppure per processi • Orizzonte temporale: breve (visione statica) oppure medio-lungo (visione dinamica); • Confini organizzativi: organizzazione (visione intra-organizzativa), oppure sistemi di organizzazioni, quali supply chain, reti (visione inter-organizzativa). Orizzonte temporale di riferimento • La visione tradizionale (statica): Organizzazione Sistemi Informativi ICT Effetto: maggiore efficienza ed efficacia Ipotesi valida nel breve termine • miglioramenti in efficienza (es. contabilità) ed efficacia (es. progettazione) 32 Orizzonte temporale di riferimento • Cosa accade cambiando l’orizzonte temporale di riferimento (medio-lungo termine)? • Diversi studi rilevano che gli investimenti in ICT non hanno portato a significativi cambiamenti nelle prestazioni delle organizzazioni • La visione statica non è sufficiente: le ICT possono contribuire alla trasformazione e allo sviluppo dell’organizzazione! 33 • Orizzonte temporale di Un approccio riferimento più completo ICT Effetto: trasformazione Organizzazione Sistemi Informativi Come realizzare questo approccio? • Quali opportunità le ICT mettono a disposizione per migliorare la gestione dell’organizzazione? 34 Il Business Process Reengineering • Il BPR è un procedimento di innovazione organizzativa centrato sul concetto di processo aziendale – non cambiano solo gli strumenti ma il modo di lavorare – non modifica cosa fa l’azienda, ma come lo fa 35 Due approcci al BPR Hammer « Il BPR è il ripensamento di fondo e il ridisegno radicale dei processi aziendali finalizzato a realizzare straordinari miglioramenti nei parametri critici delle prestazioni aziendali » Approccio più graduale: il business process improvement Davenport • difficoltà nel ridefinire in modo radicale i processi BPR=soluzione estrema! • miglioramento graduale dei processi • tecnologie informatiche leva per migliorare i processi 36 I principi della reingegnerizzazione dei processi (Hammer) • Organizzare il lavoro in funzione dei risultati da ottenere e non dei compiti da svolgere – evitare l’eccessiva parcellizzazione del lavoro, che determina inefficenze legate alla distribuzione delle informazioni • Fare realizzare il processo a chi ne deve usare l’output – output materiale o informativo (es. analisi dei dati di vendita per definire strategia di marketing) • Trattare le risorse distribuite geograficamente come se fossero accentrate – informazioni accessibili anche se geograficamente distribuite (es. implementando una intranet o una extranet) 37 I principi della reingegnerizzazione dei processi (Hammer) • Catturare l’informazione una volta sola e alla fonte – evitare la ridondanza e il conseguente pericolo di inconsistenza delle informazioni (es. tramite database centralizzato) • Collegare le attività parallele anziché integrarne i risultati a valle – aumentare le interazioni fra gruppi di lavoro che operano in parallelo (es. sistemi di gestione del work-flow, sistemi KMS) 38 Prospettive per analizzare l’influenza delle ICT sull’organizzazione • Strutturazione/rappresentazione dell’organizzazione: funzionale oppure per processi • Orizzonte temporale: breve (visione statica) oppure medio-lungo (visione dinamica); • Confini organizzativi: organizzazione (visione intra-organizzativa), oppure sistemi di organizzazioni, quali supply chain, reti (visione inter-organizzativa). Confini organizzativi: il sistema del valore informazioni fornitori output / input produttivi clienti informazioni 40 Internet – intranet – extranet • Rilettura delle soluzioni tecnologiche basata sui limiti di accesso alle risorse informative messe a disposizione tramite Internet • Internet: può accedere chiunque • Intranet: possono accedere gli utenti abilitati che appartengono alla mia organizzazione • Extranet: possono accedere gli utenti abilitati che appartengono alla mia organizzazione e a un insieme definito di organizzazioni partner 41 Confini organizzativi: la supply chain • Impianti geograficamente distribuiti, dove le materie prime, i semi-lavorati, e i prodotti finiti sono acquisiti, trasformati, immagazzinati o venduti • Le linee di trasporto che uniscono tali impianti, lungo le quali fluiscono i prodotti • I flussi informativi, che accompagnano i prodotti trasferiti lungo la supply chain oppure che fluiscono nella direzione opposta sotto forma di richieste, di ordini, di conferme di ricezione • I flussi finanziari, che scorrono in direzione opposta ai prodotti e hanno luogo quando le transazioni avvengono tra componenti della supply chain che appartengono a organizzazioni diverse 42 Un esempio di supply chain: il settore auto Rivenditori di auto Clienti automobili Concessionarie automobili ordini di consegna Azienda di assemblaggio delle automobili ordini di realizzazione componenti Fornitori di parti (manifatturieri) motori plastica componenti trasmissioni fonderie componenti elettrici componenti elettronici vetro ordini di acquisto materie prime notifica anticipata delle consegne Fornitori 43 Confini organizzativi • Supply chain: gli attori – i fornitori, organizzazioni geograficamente distribuite che forniscono gli input produttivi, – gli impianti, i luoghi in cui ha luogo la trasformazione del prodotto, – i centri di distribuzione, luoghi dove i prodotti sono ricevuti, disposti, immagazzinati e prelevati dal magazzino e predisposti per la spedizione, ma non fisicamente trasformati, – i mercati, i luoghi cui i prodotti sono destinati. 44 Confini organizzativi: supply chain fornitori impianti centri di distribuzione mercati 45 Supply chain fornitori impianti centri di distribuzione mercati 46 Gruppi d’acquisto fornitori impianti centri di distribuzione mercati 47 Distretti industriali / Cluster fornitori impianti centri di distribuzione mercati 48 3. Confini organizzativi: supply chain fornitori impianti centri di distribuzione 49 Il Business Process Reference Model di SAP R/3 • Processi intra-organizzativi – Logistica di produzione: programmazione produzione, avanzamento e controllo di processo – Organizzazione e gestione delle risorse umane: gestione delle presenze, delle retribuzioni, dei piani di formazione – Pianificazione del business e del controllo aziendale: pianificazione e controllo, analisi dei costi, ... – Gestione del capitale fisso: pianificazione dell’uso e della manutenzione degli impianti, gestione della liquidità, gestione cespiti 50 Il Business Process Reference Model di SAP R/3 • Processi inter-organizzativi • Logistica delle vendite: gestione ordini, consegne, gestione magazzino prodotti finiti, fatturazioni • Logistica degli approvvigionamenti: gestione ordini di approvvigionamento, analisi comparativa dei fornitori, elaborazione fatture, gestione magazzino materie prime • Contabilità esterna: contabilità fornitori, clienti, terzisti • Marketing: analisi di mercato, della concorrenza, segmentazione della clientela, sviluppo di strategie di marketing 51 Considerazioni conclusive • la “matrice degli impatti funzionali” permette di esplicitare in modo chiaro le implicazioni dell’IT secondo un’ottica strettamente funzionale; • la catena del valore, nella versione proposta da un fornitore di sistemi ERP (quindi basata su una visione per processi) può essere impiegata per illustrare il ruolo dell’IT all’interno e anche al di fuori dei confini organizzativi • i principi della reingegnerizzazione dei processi suggeriti da Hammer (1990), che in modo più o meno diretto si basano sul contributo che l’IT può fornire al cambiamento dei processi