Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di BOVEZZO PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/2015 L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà d’insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana. (Art. 1 c. 2 DPR 275/99 “Regolamento sull’autonomia delle istituzioni scolastiche”) INDICE L’Istituto Comprensivo di Bovezzo I plessi scolastici L’Istituto in numeri Le persone e i ruoli Le risorse- gli spazi – gli strumenti tecnologici Le opportunità offerte dal territorio Articolazione oraria delle attività Responsabilità e impegno della scuola p.2 p.3 p.4 p.5 p.7 p.7 p.8 Il P.O.F. Indirizzi ed identità del P.O.F. Programmazione educativa d’Istituto Programmazione didattica La valutazione La scuola inclusiva Alunni con disabilità Alunni con disturbi specifici di apprendimento Sportello di ascolto Gli alunni stranieri Istruzione domiciliare p. 9 p.10 p.11 p.13 p.14 p.19 p.20 p.23 p.25 p.26 p.30 Aspetti organizzativi e comunicativi Aspetti di carattere amministrativo Condizioni ambientali della scuola p.31 p.32 p.33 Regolamento visite e viaggi d’istruzione Collaborazione scuola-famiglia p.34 p.35 Scuola dell’Infanzia p.36 Scuola Primaria p.42 Scuola Secondaria di Primo grado p.46 Progetti e attività di integrazione dell’offerta formativa Scuola dell’Infanzia……………………………………………………………………….. Scuola Primaria……………………………………………………………………………… Scuola Secondaria di Primo Grado…………………………………………………….. -1- p.49 p.57 p.65 L’Istituto Comprensivo di Bovezzo comprende i seguenti plessi scolastici: SCUOLA DELL'INFANZIA STATALE "G. Rodari" Via Vittorio Veneto n. 23 Tel. 030/2712329 SCUOLA PRIMARIA STATALE "C. Collodi" Via Vittorio Veneto n. 19-21 Tel. 030/2711409 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO STATALE "A. Vivaldi" Via Canossi n. 2 Tel/fax 030/2711398 -2- I DATI DELL’ISTITUTO SCUOLE n. alunni n. classi n. docenti n. collaboratori scolastici Scuola dell’Infanzia 128 5 13 3 Scuola Primaria 370 17 37 5 Scuola Secondaria di I grado 216 10 24 5 714 32 74 13 TOTALI Infanzia 1 Insegnanti di sostegno Primaria 5 Dirigenza e Segreteria Secondaria 6 Numero Dirigente scolastico 1 Direttore dei servizi generali e amministrativi 1 Assistenti amministrativi 4 -3- LE PERSONE E I RUOLI DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa ELENA STEFANONI Direttore servizi generali e amministrativi MIRIAM PASOTTI ARABELLA CASTELLANELLI Assistenti amministrativi MATILDE BANNO’ ELDA MANZA PAOLA PASOLINI Collaboratore Vicario DS e Responsabile Scuola Secondaria: ANNA MARIA PIEROBON Secondo Collaboratore DS e Responsabile Scuola Staff dirigenziale: Primaria: EMANUELA PELI Collaboratori del Dirigente/ Responsabili di plesso Responsabili Scuola dell’Infanzia: LUISA VENTURA LOREDANA BIGNAMI POF: Tonelli- Concardi AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO -INVALSI: Funzioni Strumentali: De Aloe - Aloisi - Crescini INCLUSIONE: Pezzucchi - Rigamonti NUOVE TECNOLOGIE: Bellini -Mainetti -4- LE RISORSE – GLI SPAZI – GLI STRUMENTI TECNOLOGICI L’offerta formativa della Scuola è strettamente correlata con la reale disponibilità delle risorse e degli spazi presenti nell’Istituto. Fra le risorse disponibili, le aule speciali rivestono un’importanza strategica fondamentale per raggiungere gli obiettivi. Negli ultimi tempi è aumentata la dotazione di strumenti multimediali, ora collegati in rete per utilizzare le opportunità di ricerca e di contatto offerte da Internet. Di seguito vengono riportate le risorse di cui la scuola dispone in termini di spazi attrezzati. Scuola dell’Infanzia Aule di insegnamento Aule speciali Palestra di psicomotricità Laboratorio sensoriale 5 Scuola Primaria Aule di insegnamento Aule speciali Attività alternativa Inglese Aula di sostegno Aula video con LIM Laboratorio espressivo Aula informatica Biblioteca Palestra e spogliatoi 19 Scuola Secondaria Aule di insegnamento 12 Aule speciali Artistica Biblioteca Musica Scienze Informatica Aule di Progetto Palestra e spogliatoi Aula Magna multimediale Aule con LIM -5- La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) L’Istituto, anche con il contributo economico offerto dai Comitati dei genitori, ha dotato ogni classe della Scuola Secondaria di I grado di una LIM. Due sono presenti anche nella Scuola Primaria. La LIM è una lavagna speciale, su cui è possibile scrivere, proiettare filmati, spostare immagini e altri oggetti multimediali con le mani o con apposite penne digitali; è possibile anche salvare le lezioni svolte al computer e riutilizzarle in seguito mettendole a disposizione degli allievi. È, quindi, uno strumento tecnologico che permette di mantenere il classico paradigma didattico centrato sulla lavagna, potenziandolo con la multimedialità e la possibilità di usare software didattico in modo condiviso. È uno strumento che trova la sua applicazione in tutti i livelli scolastici e nelle diverse aree disciplinari. La sua applicazione didattica è molto versatile: permette una didattica frontale innovativa, approcci formativi di tipo collaborativo e costruzionista, peer education e simulazioni di attività laboratoriali. Questo strumento è particolarmente utile per gli alunni diversamente abili e per quegli studenti che hanno maggiori difficoltà nelle lezioni tradizionali e che traggono vantaggio da approcci multimediali, più coinvolgenti e in grado di stimolare intelligenze diverse. La LIM è particolarmente apprezzata dagli studenti, sempre più abituati a ragionare e filtrare le informazioni secondo le regole comunicative del mondo digitale ed è anche uno strumento valutato molto positivamente dai docenti perché: permette di usare metodi tradizionali di insegnamento, come la lezione frontale, in modo innovativo, in particolare il docente può utilizzare materiale didattico multimediale direttamente sulla lavagna; permette di salvare i percorsi didattici proposti, per successivi utilizzi e per la distribuzione agli studenti; facilita la spiegazione di processi, la descrizione di situazioni e ambienti, l’analisi dei testi grazie alla possibilità di visualizzarli in modo condiviso su uno schermo comune a tutti, assicurando l’attenzione sull’oggetto corretto; consente l’utilizzo di approcci didattici diversi, grazie anche alla innovativi; indirizza l’attenzione dei ragazzi sulla lezione grazie a metodi che favoriscono la spiegazione dei concetti più complessi. disponibilità di software Il computer in uso con la LIM è connesso a internet, ed è quindi possibile navigare nel web, sempre secondo modalità protette, usando un comune browser. In questo modo si possono effettuare delle ricerche su web coinvolgendo l’intera classe, con lo scopo di educare ad un uso corretto della rete, evidenziando oggetti di interesse e salvando istantanee del video per memorizzarle ed utilizzarle in un secondo momento per una sintesi o relazione. -6- LE OPPORTUNITÀ OFFERTE DAL TERRITORIO La scuola, per attuare il suo progetto, sta lavorando in rete con diverse agenzie del territorio, che si occupano di bambini e giovani, per individuare le esigenze e le modalità più efficaci di collaborazione e di intervento: - La Biblioteca Comunale Il CAG CIVITAS I Servizi Sociali CTRH CTI L’Accademia Musicale “Gabrieli” Il Comitato dei Genitori Associazioni sportive del territorio La rete generalista della Val Trompia Inoltre, la Scuola può contare sulla collaborazione di alcune Istituzioni: - L’Ente Locale Il Comando territoriale dei Carabinieri Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Brescia La Protezione Civile ARTICOLAZIONE ORARIA DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE Scuola dell’Infanzia Dal lunedì al venerdì la Scuola dell’Infanzia accoglie i bambini dalle ore 7.30 alle ore 9.00 (dalle 7.30 alle 7.45 la sorveglianza è affidata al personale ATA) fino alle ore 15.45-16.00 (su richiesta è possibile usufruire del tempo prolungato fino alle ore 17.00). Per chi ha necessità impreviste vi è la possibilità di un’uscita intermedia dalle ore 12.50 alle ore 13.00. Scuola Primaria Dalle 7.30 alle 8.00 è attivo il servizio pre-scuola. La Scuola Primaria offre il tempo scuola articolato secondo due modelli: dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00, con servizio mensa dalle 12.00 alle 14.00 Scuola Secondaria di I grado La Scuola Secondaria offre la seguente articolazione di tempo scuola: dal lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle ore 13.00, per le classi IA, IIA, IIIA, IC, IIIC, IIIB; dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 14.00, per le classi IIID, IB, IIB, IIC. -7- L'attuazione del diritto di ciascun alunno all'istruzione, alla formazione e all'educazione costituisce il fine di ogni attività organizzata dall'Istituto Comprensivo, in riferimento al suo compito istituzionale di Scuola Pubblica di Stato. Le scelte gestionali, organizzative e didattiche dell'Istituto hanno sempre come centralità il diritto dell'alunno all'apprendimento e allo sviluppo delle sue potenzialità personali, sociali e culturali. I docenti esercitano il proprio diritto alla libertà d'insegnamento nella garanzia del diritto all'apprendimento da parte degli alunni. Il Dirigente Scolastico e il personale della scuola agiscono solo e sempre nella prospettiva di favorire le condizioni per assicurare agli alunni e ai loro genitori un servizio scolastico di qualità. La scuola si impegna responsabilmente a offrire una valenza qualitativa delle attività educative, garantendone l'adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni; a costituire momenti di continuità educativa con la famiglia ed il territorio, e tra i diversi ordini di scuola; a riferirsi a criteri di validità culturale e funzionalità educativa nella scelta dei libri di testo o del materiale librario alternativo ad esso; ad articolare il tempo scolastico secondo ritmi adeguati all’età, alle capacità di apprendimento ed in relazione alla distribuzione degli impegni giornalieri e settimanali; ad un'equa distribuzione giornaliera di testi e quaderni da portare a scuola; al rispetto delle esigenze didattiche nell'assegnazione dei compiti a casa, da contemperarsi col diritto del bambino al tempo libero ed al gioco; all'elaborazione, adozione e pubblicazione del Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.), della Programmazione Educativa e Didattica. -8- Il P.O.F. Il Piano dell'Offerta Formativa è lo strumento di progettazione dell'Istituto, redatto in base alla normativa vigente. Il POF è, quindi, anche una presentazione della scuola (struttura, organizzazione amministrativa e didattica, finalità, progettualità generale e specifica): per sapere da dove si parte e dove si vuole andare. Validità del P.O.F. e sua flessibilità Il POF ha validità pluriennale: gli indirizzi di base (identità d’Istituto), le finalità educative e i regolamenti sono stabiliti e approvati per dare impostazioni chiare e stabili alla scuola e si attuano e sviluppano in anni di lavoro e di organizzazione. Altre sezioni (progetti didattici delle singole scuole o delle singole classi e attività) possono variare e, in tal caso, vengono aggiornate anno per anno. Il POF, essendo uno strumento flessibile, viene anche aggiornato, modificato e migliorato in itinere, durante ciascun anno scolastico, mediante l'apporto del lavoro collegiale delle Commissioni specifiche istituite e operanti autonomamente su mandato del Collegio dei Docenti. Per questo motivo ogni anno il POF si può arricchire di progetti, documentazione, strumenti e ricerche nuove. La redazione del P.O.F. L’elaborazione del documento è affidata dal Collegio dei Docenti a un gruppo di docenti, uno per ogni ordine di scuola, incaricati di funzione-strumentale per la gestione del POF; il gruppo ha il ruolo di seguire gli indirizzi del Dirigente Scolastico e di mantenere contatti operativi con le altre Commissioni, contatti finalizzati alla conoscenza delle proposte che emergono, degli sviluppi progettuali, delle iniziative che vengono intraprese e alla raccolta dei documenti (in ciò coadiuvato anche dalla Segreteria dell’Istituto). Un primo aggiornamento annuale del P.O.F viene effettuato entro il mese di dicembre e distribuito ai genitori che iscrivono per la prima volta i propri figli nelle scuole dell’Istituto Comprensivo. -9- INDIRIZZI ED IDENTITÀ DEL P.O.F. L'Istituto Comprensivo di Bovezzo focalizza l'attenzione su alcuni obiettivi condivisi e ritenuti particolarmente significativi INCREMENTARE L’AUTONOMIA E L’UNITA’ DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO LA NOSTRA SCUOLA Sviluppare e sostenere l’identità e l’appartenenza negli operatori, negli allievi e nei genitori. Favorire la crescita della solidarietà organizzativa tra gli operatori scolastici. Valorizzare le funzioni strumentali al POF e il ruolo dello staff di direzione. SOSTENERE L’IDENTITA’ E L’UNITARIETA’ DELL' ISTITUTO COMPRENSIVO LA SCUOLA DEL TERRITORIO Ampliare la conoscenza, i rapporti, le integrazioni e le sinergie con le istituzioni e le agenzie educative del territorio. Migliorare la cultura del servizio attraverso una risposta qualificata alle richieste degli alunni e dei genitori. SVILUPPARE LA CULTURA DEL SERVIZIO E LA “VISIBILITÀ” ESTERNA DELL’ISTITUTO E DELLE SUE SCUOLE LA QUALITA’ DELLE ESPERIENZE COME MOTORE DELL’APPRENDIMENTO LE SCUOLE DEL NOSTRO ISTITUTO COME AMBIENTI SERI, SERENI E IDONEI ALL’APPRENDIMENTO L’AUTONOMIA PER IL MIGLIORAMENTO DEL CURRICOLO RIFOCALIZZARE L’ATTENZIONE SULLA QUALITA’ DEGLI APPRENDIMENTI ESSENZIALI Favorire negli apprendimenti il coinvolgimento attivo degli allievi. Utilizzare i laboratori e gli strumenti tecnici e multimediali in dotazione alla scuola. Promuovere l’esplorazione, la conoscenza e l’approfondimento degli aspetti paesaggistici, culturali e scientifici del territorio. Sviluppare negli allievi la curiosità e l’interesse verso realtà culturali ed esperienze diverse dalle proprie. Presentare le discipline di studio come campi di significato per sé oltre che come orizzonte intersoggettivo. Motivare gli alunni all’apprendimento curricolare curando la scelta dei contenuti e delle metodologie. Garantire un’attenzione privilegiata alla personalizzazione degli apprendimenti. Introdurre elementi di verifica e valutazione comuni concordati con i colleghi. Ripensare il modo di fare scuola alla luce delle disposizioni contenute nei decreti applicativi della legge di riforma. - 10 - PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA D'ISTITUTO I docenti elaborano un documento guida che serve da riferimento per l'azione della scuola in relazione al contesto in cui essa opera. Funzione e significato L'educazione si esplica prospettando e perseguendo una serie di OBIETTIVI FORMATIVI che l'Istituto Scolastico pone alla base della propria identità e della propria azione educativa, partendo dalla scuola dell'infanzia, quindi attraverso il ciclo della scuola primaria e lungo il percorso della scuola secondaria di I grado. Gli OBIETTIVI FORMATIVI si possono suddividere in tre tipologie, per comodità di analisi e di definizione: comportamentali sociali OBIETTIVI FORMATIVI cognitivi Gli OBIETTIVI FORMATIVI mirano allo sviluppo di capacità, comportamenti e competenze personali e sociali che l'alunno deve migliorare e potenziare nel tempo, lungo tutto il suo curricolo scolastico, al fine di prendere sempre più coscienza di sé, come individuo e come persona, allo scopo di poter sviluppare le proprie capacità relazionali in mezzo agli altri e di poter sperimentare, apprendere e costruire adeguati strumenti conoscitivi, competenze differenziate e abilità operative nei diversi ambiti disciplinari e culturali (anche attraverso l’acquisizione di un efficace metodo di studio personale). OBIETTIVI FORMATIVI COMPORTAMENTALI Sono gli obiettivi che si riferiscono principalmente all'acquisizione delle capacità di mettere in atto comportamenti coscienti a livello individuale e corretti e condivisibili a livello relazionale: 1) 2) 3) 4) 5) le capacità di ascolto e di attenzione; l'autocontrollo negli atteggiamenti e nel linguaggio; il rispetto delle consegne e l'impegno nell'assolverle; l'autonomia personale verso se stessi e nella gestione delle proprie cose; l'acquisizione di comportamenti responsabili e consapevoli nei confronti della salute e della sicurezza proprie ed altrui; 6) lo sviluppo dell'autovalutazione, con senso critico e stima di sé. - 11 - OBIETTIVI FORMATIVI SOCIALI Sono gli obiettivi che si riferiscono principalmente all'acquisizione delle capacità di mettere in atto comportamenti di relazione positiva e costruttiva con gli altri: 1) 2) 3) 4) la maturazione della disponibilità verso gli altri (compagni e adulti); la condivisione e il rispetto delle regole comuni; il rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente; l'acquisizione progressiva di valori sociali (solidarietà, amicizia, lealtà, partecipazione, responsabilità); 5) la conoscenza e il rispetto delle diversità (personali, linguistiche e culturali, sociali, religiose) come fonte di arricchimento e occasione di confronto costruttivo, contro pregiudizi di ogni tipo; 6) la conoscenza e il rispetto delle diversità culturali e linguistiche all’interno della Comunità Europea, al fine di conseguire la consapevolezza dell’importanza del rispetto per i valori fondamentali della cittadinanza europea. OBIETTIVI FORMATIVI COGNITIVI Sono gli obiettivi che si riferiscono allo sviluppo e all'acquisizione di capacità, abilità e competenze personali nei diversi campi d'esperienza e di apprendimento, per poter disporre di adeguati strumenti di indagine, conoscenza e comprensione della realtà: 1) 2) 3) 4) 5) la capacità di ascoltare e di comprendere; la capacità di osservare, individuare, descrivere e ordinare; la capacità di conoscere, ricordare, classificare; la capacità di comprendere, spiegare, interpretare, ipotizzare, risolvere problemi; lo sviluppo di adeguati strumenti comunicativi (saper leggere, scrivere, relazionare, esporre, discutere, argomentare); 6) la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite; 7) lo sviluppo della fantasia, dell'immaginazione e della creatività; 8) la capacità di comunicare attraverso modalità e linguaggi diversi (orali, scritti, grafico-iconici, mimico-gestuali, manipolativi, musicali); 9) la conoscenza e l'utilizzo di strumenti e di tecnologie al fine di gestire al meglio i propri apprendimenti e le proprie capacità comunicative; 10) lo sviluppo della "curiosità cognitiva" e dello spirito critico; 11) l'acquisizione di un efficace metodo personale di studio. - 12 - PROGRAMMAZIONE DIDATTICA La scuola, con l'apporto professionale di tutto il personale e con la collaborazione delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle proprie attività educative e didattiche e si impegna a garantirne l'adeguatezza alle esigenze formative degli alunni 1. Continuità tra gli ordini di scuola La continuità nasce dall'esigenza primaria di garantire il diritto dell'alunno ad un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua particolare identità. La Scuola, per ottimizzare il passaggio e la comunicazione tra le parti del sistema scolastico, finalizzata sempre alla creazione di un clima favorevole al processo di apprendimento e di crescita, si adopererà a : • Promuovere incontri per elaborare comuni progetti di continuità, creare occasioni di compartecipazione tra le classi terminali e iniziali. • Offrire agli alunni delle prime classi e alle loro famiglie tutte le informazioni necessarie per conoscere preventivamente il contesto educativo dentro cui verrà attuato il percorso formativo. Pertanto : − verranno concordate riunioni preliminari con i genitori, all’atto della preiscrizione e all’inizio dell’anno scolastico, per comunicare il Piano dell’Offerta Formativa e chiarire tutti quegli aspetti della vita scolastica che possono interessare la famiglia − verrà offerta la possibilità di colloqui personalizzati a tutti coloro che lo richiedono con il Dirigente Scolastico. 2. Programmazione Disciplinare Annuale Costituisce propriamente il curricolo esplicito ed è riferita ad ogni disciplina e ad ogni classe. La revisione periodica è condotta secondo il criterio della essenzialità e della proposta formativa dei contenuti. I docenti si impegnano a introdurre, se necessario, integrazioni e miglioramenti, durante l'anno scolastico, a seconda del gruppo-classe o di particolari opportunità disciplinari, in riferimento anche alle normative vigenti. 3. Programmazione per alunni con disabilità Gli insegnanti di sostegno, gli assistenti educatori, gli operatori ASL, i genitori ed i docenti nelle cui classi sono inseriti alunni con certificazione di disabilità partecipano alla stesura e all’aggiornamento del profilo dinamico funzionale e del piano educativo individualizzato. Tale piano viene verificato ed aggiornato periodicamente. 4. Inserimento e alfabetizzazione degli alunni stranieri L'Istituto ha elaborato un protocollo d'accoglienza che mira a conoscere adeguatamente l'alunno straniero in ingresso, la sua famiglia, la scolarità pregressa, il livello culturale e linguistico iniziale. Tale protocollo stabilisce le modalità d'inserimento nella classe e le tipologie d'interventi personalizzati, avvalendosi anche, quando necessario, dell'intervento di mediatori culturali. - 13 - LA VALUTAZIONE La valutazione degli apprendimenti costituisce un momento delicato e prezioso del processo di insegnamento-apprendimento. Le Indicazioni Nazionali richiamano ripetutamente l’attenzione sulla valenza formativa della valutazione che deve accompagnare i percorsi curricolari e regolare le azioni avviate. In questo senso la valutazione degli apprendimenti assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento e di stimolo al miglioramento continuo. La valutazione, quindi, deve seguire l’attività didattica in vista del raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine del percorso scolastico di ogni singolo alunno. Aspetti della valutazione: a) La valutazione del comportamento Nelle scuole secondarie, in sede di scrutinio intermedio e finale, viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella scuola, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche fuori dalla propria sede: la valutazione del comportamento è effettuata mediante l’attribuzione di un voto espresso in decimi. La votazione sul comportamento degli studenti concorre alla valutazione complessiva e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno scolastico. Per l’attribuzione del voto di condotta, i docenti hanno adottato una griglia comune, finalizzata a valutare il comportamento degli alunni secondo criteri omogenei. I parametri che saranno presi in considerazione da ogni Consiglio di Classe sono i seguenti: - partecipazione attenta e costruttiva al dialogo educativo e a tutte le attività educative come progetti, interventi di esperti, viaggi di istruzione, attività caratterizzanti di Istituto; - collaborazione con i docenti, con il personale scolastico e con i compagni; - rispetto delle diversità personali, culturali e religiose dei compagni e delle compagne; - frequenza delle lezioni (lo studente deve essere consapevole dell’obbligo di frequenza e della necessità di rispettare gli orari; è necessario usufruire di pochi ritardi e uscite anticipate, non si devono fare assenze strategiche per sottrarsi alle verifiche ed alle valutazioni); - giustificazione puntuale delle assenze e dei ritardi; - restituzione nei tempi richiesti di comunicazioni, verifiche, note disciplinari, etc. - impegno, cura e costanza nello svolgimento dei compiti assegnati in classe e a casa; - impegno nel portare il materiale per le lezioni e le esercitazioni; - rispetto degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola - rispetto del Regolamento d’Istituto. b) la valutazione del rendimento scolastico In base al DPR 122/2009, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado, la valutazione degli apprendimenti degli allievi e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuate con voti numerici espressi in decimi. - 14 - TABELLA DI CORRISPONDENZA VOTI-GIUDIZI SCUOLA PRIMARIA Indicatori: 1) 2) 3) 4) conoscenza; metodologia disciplinare; padronanza del linguaggio; progressi. VOTO DESCRITTORI 10 Conoscenza approfondita e personale dei contenuti disciplinari Sicura padronanza della metodologia Uso preciso e appropriato dei linguaggi formali Progressi rilevanti 9 Conoscenza approfondita dei contenuti disciplinari Buona padronanza della metodologia Uso preciso e corretto del linguaggio Progressi rilevanti 8 Sicura conoscenza dei contenuti Metodo strutturato Utilizzo preciso ed adeguato dei linguaggi specifici Progressi apprezzabili 7 Conoscenza di gran parte dei contenuti Metodo sufficientemente strutturato Adeguata proprietà di linguaggio Progressi costanti 6 Conoscenza degli elementi basilari Metodo in via di strutturazione Uso di un linguaggio sufficientemente adeguato Progressi lievi 5 Conoscenza lacunosa dei contenuti Metodo inadeguato Uso di un linguaggio carente Progressi irrilevanti <5 Non conoscenza dei contenuti Assenza di linguaggio e di metodo Nessun progresso - 15 - CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA Parametri per la definizione dei voti nelle diverse discipline. VOTO 10 9 8 7 6 5 4 <4 DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Conoscenza approfondita e personale dei contenuti Capacità di rielaborazione critica Piena padronanza della metodologia disciplinare; Capacità di applicare con facilità, e senza commettere errori, i principi appresi, anche in problemi più complessi Ottime capacità di trasferire le conoscenze maturate Ottime capacità di osservazione Capacità di cogliere i nessi interdisciplinari e di fornire pertinenti valutazioni personali esposizione fluida, varia e coerente con sicura padronanza dei linguaggi specifici Conoscenza ampia e approfondita dei contenuti disciplinari che sa applicare anche in situazioni non note Rielaborazione personale delle conoscenze Buona padronanza della metodologia disciplinare Capacità di organizzazione dei contenuti e di collegamento degli stessi tra i diversi saperi Esposizione fluida e appropriata Uso corretto dei linguaggi formali Conoscenza dei contenuti varia e generalmente approfondita Buona rielaborazione delle conoscenze Adeguata comprensione e padronanza della metodologia disciplinare Capacità di operare collegamenti tra i saperi Chiarezza espositiva e proprietà lessicali Utilizzo corretto e appropriato dei linguaggi specifici Conoscenza di buona parte dei contenuti anche se in modo non sempre approfondito Discreta rielaborazione delle conoscenze Buono il possesso delle conoscenze, ma non sempre correlato alla capacità di operare collegamenti tra le stesse Capacità di risolvere semplici problemi esprimendo valutazioni pertinenti Adeguata proprietà espressiva e utilizzo dei linguaggi specifici Conoscenza degli elementi basilari sommaria e senza approfondimenti Capacità di riconoscere i problemi essenziali e di applicare le conoscenze in situazioni non complesse Guidato opera collegamenti corretti, ma a livello semplice Uso di un linguaggio semplice, ma sostanzialmente corretto Conoscenza parziale dei contenuti Limitata capacità di individuazione e analisi dei problemi Collegamenti parziali e imprecisi Difficoltosa capacità espositiva e conoscenza parziale del lessico di base della disciplina. Conoscenza frammentaria dei contenuti Gravi errori nella individuazione degli argomenti fondamentali Incapacità di riconoscere semplici questioni Esposizione difficoltosa e disorganica Mancata conoscenza del linguaggio specifico della disciplina Non viene manifestata alcuna conoscenza, non viene individuato il senso delle informazioni richieste, presentazione di prove in bianco. - 16 - Per la correzione e l’attribuzione della valutazione delle sole prove oggettive sarà utilizzata la seguente scala di riferimento: SCALA DI VOTO PERCENTUALE DI RIFERIMENTO (%) 4 Fino al 43 4,5 Dal 44 al 47 5 Dal 48 al 53 5,5 Dal 54 al 57 6 Dal 58 al 64 6,5 Dal 65 al 69 7 Dal 70 al 74 7,5 Dal 75 al 79 8 Dal 80 al 84 8,5 Dal 85 al 89 9 Dal 90 al 93 9,5 Dal 94 al 96 10 Dal 97 al 100 La certificazione delle competenze La certificazione delle competenze, ai sensi del DPR 122/2009, viene rilasciata alla fine della scuola primaria e alla conclusione della scuola secondaria di primo grado (accompagnata anche da valutazione in decimi), dunque alla fine degli esami, e costituisce un documento aggiuntivo e integrativo del diploma e della scheda di valutazione. - 17 - La valutazione esterna Il Consiglio dei Ministri ha approvato su proposta del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in via definitiva, il Regolamento che istituisce e disciplina il Sistema Nazionale di Valutazione delle scuole pubbliche e delle istituzioni formative accreditate dalle Regioni (D.P.R. n°80 del 28/03/2013, G.U. 04/07/2013). L’Italia si allinea così agli altri Paesi Europei sul versante della valutazione dei sistemi formativi pubblici, e risponde agli impegni assunti nel 2011 con l’Unione Europea. Il Sistema di Valutazione Nazionale ha lo scopo di: dare al Paese un servizio fondamentale per poter aiutare ogni scuola a tenere sotto controllo gli indicatori di efficacia e di efficienza della sua offerta formativa ed impegnarsi nel miglioramento; fornire all’Amministrazione Scolastica, agli Uffici competenti le informazioni utili a progettare azioni di sostegno per le scuole in difficoltà; valutare i Dirigenti Scolastici e offrire alla società civile e ai decisori politici la dovuta rendicontazione sulla effettiva identità del sistema di istruzione e formazione. L’autovalutazione delle istituzioni scolastiche si realizza sulla base di un fascicolo elettronico di dati messi a disposizione dalle banche dati del sistema informativo del Ministero dell’Istruzione (“Scuola in chiaro”), dell’INVALSI e delle stesse istituzioni scolastiche, e si conclude con la stesura di un rapporto di autovalutazione da parte di ciascuna scuola, secondo un format elettronico predisposto dall’Invalsi e con la predisposizione di un piano di miglioramento. Anche le scuole del nostro Istituto sono pertanto interessate al progetto nazionale dell’INVALSI, che prevede obbligatoriamente la somministrazione di prove d’italiano e matematica agli alunni delle classi seconde della primaria. Anche le classi terze della scuola secondaria di primo grado sono sottoposte ad una Prova Nazionale che concorre all’attribuzione del voto finale dell’Esame di Stato. La riflessione sugli esiti delle prove, da parte dei docenti e dell’intero Collegio, concorre a valutare la qualità delle nostre scuole ed essere d’aiuto per l’autoanalisi d’Istituto. La valutazione del servizio In parallelo all’autoanalisi sull’andamento educativo effettuata dal Collegio Docenti, si svolge periodicamente una valutazione interna dell’andamento organizzativo dell’Istituto. Lo strumento di autoanalisi è costituito di solito da un questionario, da compilare sulla base di indicatori di controllo specifici per ogni fattore di qualità. L’obiettivo principale del lavoro è il miglioramento della qualità del servizio, offerto all’utenza, tramite l’individuazione delle criticità e il loro superamento col contributo di tutte le componenti scolastiche. - 18 - LA SCUOLA INCLUSIVA In ogni grado di istruzione dell'Istituto sono presenti alunni con disabilità (L.104/1992), con disturbi evolutivi specifici (DSA L.170/ 2010) e/o in situazione di svantaggio socio-economico, linguistico e culturale (Direttiva B.E.S. 27 dicembre 2012 – C.M. 8/2013). L'ordinamento scolastico attua i principi costituzionali recepiti nel DPR 275/1999, che promuovono la “personalizzazione degli interventi”e la “valorizzazione delle diversità”, nella prospettiva dello sviluppo delle potenzialità di tutti e di ciascuno. Infatti, nell'esercizio dell'autonomia didattica, le istituzioni scolastiche, possono adottare le forme di flessibilità che ritengono opportune, attraverso l'attivazione di “percorsi didattici individualizzati”, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nella comunità scolastica. ALUNNI con “BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI” (B.E.S. Direttiva 12/2012 – C.M.8/2013 e nota del 22/11/2013) Il concetto di “BES” si basa su una visione globale della persona che parte dall'analisi delle effettive esigenze formative degli alunni, concretamente rilevate. Rientrano in questa classificazione quegli alunni che, con continuità o per limitati periodi, manifestano Bisogni Educativi Speciali, per motivi fisici,fisiologici, psicologici, sociali o culturali. Si tratta di studenti con difficoltà scolastiche effettive ma non certificate. Al fine di garantire la piena e significativa partecipazione alla vita della classe di questi alunni, sono necessari interventi finalizzati a favorirne il recupero, l'inclusione ed il successo formativo, grazie all'attuazione di percorsi individuali personalizzati. I criteri stabiliti per conseguire quanto appena espresso sono: la collaborazione tra gli insegnanti delle classi-sezioni con tutti i soggetti che interagiscono con l'alunno/a; l’analisi delle competenze attese della classe/sezione per individuare quelle compatibili con le possibilità dell'alunno/a; il raccordo tra la programmazione individualizzata e quella di classe/sezione in forma integrata; la stesura, all'occorrenza, del PDP, che contempli gli strumenti compensativi e/o le misure dispensative concordate in sede di Consiglio di Classe ( le stesse enucleate nelle Linee Guida emanate a seguito della L. 170/2010 per gli alunni con DSA); la necessità di valutare tenendo conto che i risultati siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti previsti per la classe frequentata; la collaborazione con i Servizi Socio-Sanitari territoriali e gli Enti locali; la realizzazione di “Progetti di continuità educativa” fra i diversi ordini di scuole. - 19 - ALUNNI CON DISABILITÀ In ogni plesso dell’Istituto sono inseriti alunni con disabilità psicofisiche e/o sensoriali. I diritti dei sopracitati alunni sono recepiti e tutelati dalla L.104/1992, (Legge Quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e scolastica delle persone con handicap), dalla legge 328/2000, dal DPCM 185/2006 e dalle Linee Guida del 2009. Nel 2011, l’Assemblea Mondiale della Sanità dell’OMS ha approvato la nuova Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute: ICF. Questo documento recepisce pienamente il modello sociale della disabilità, considerando la persona non soltanto dal punto di vista “sanitario”, ma promuovendone un approccio globale, attento alle potenzialità complessive, alle varie risorse del soggetto, tenendo ben presente che il contesto, personale, naturale, sociale e culturale, incide decisamente nella possibilità che tali risorse hanno di esprimersi. Ne consegue che, il percorso scolastico di integrazione/inclusione, per essere efficiente ed efficace, deve potersi avvalere di personale qualificato e di strumenti di intervento ben delineati. RUOLI E COMPITI Dirigente Scolastico E’ garante dell’offerta formativa che deve rispondere ai bisogni educativi di tutti e di ciascuno. Insegnante di sostegno accoglie l’alunno nel gruppo classe, curando gli aspetti metodologici, didattici e favorendone l’integrazione; svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici; tiene rapporti con la famiglia, gli operatori ASL e comunali; coordina la stesura del PEI; è contitolare e sulla classe; cura la sua preparazione partecipando ai corsi di aggiornamento Insegnanti del consiglio di classe accolgono l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione; partecipano attivamente alla stesura del PEI; partecipano alla programmazione e alla valutazione; concorrono alla verifica e alla valutazione collegiale del Piano Educativo Individualizzato; curano la loro preparazione partecipando ai corsi di aggiornamento Docente referente partecipa alle riunioni del GLI (commissione in via di attivazione, come richiesto dalla nuova normativa, che dovrà analizzare e valutare il livello di inclusività dell’istituto) per la tutela, la gestione ed il monitoraggio del “disagio” in tutte le sue forme e manifestazioni. promuove la sensibilizzazione nei confronti delle tematiche in oggetto e la diffusione delle norme di legge che regolamentano tale disciplina. coordina le riunioni dei docenti di sostegno favorendo la partecipazione agli incontri organizza dal CTRH. - 20 - Docente coordinatore di classe partecipa alle riunioni con i rappresentante dell’ASL e degli Enti locali; informa il Consiglio di classe in merito ai punti di attenzione discussi Personale educativo professionale Assistente all'autonomia: aiuta l’alunno negli spostamenti interni all’edificio scolastico; lo assiste relativamente ai bisogni primari Assistente all'autonomia ed educatore: collabora con gli insegnanti per favorire la partecipazione dell’alunno a tutte le attività scolastiche e formative. Famiglia condivide e sottoscrive il PEI/ e collabora alla sua realizzazione; segue i contatti con gli specialisti che si prendono cura dell’alunno; si impegna a realizzare il patto educativo e di integrazione scolastica VERIFICA E VALUTAZIONE In itinere, le parti coinvolte nella programmazione, verificheranno l’efficacia delle strategie adottate, valutando, all’occorrenza di apportare modifiche in grado di migliorare il progetto iniziale. - 21 - PROGETTO PONTE per alunni con disabilità (Continuità e raccordo tra istituti di istruzione secondaria di I e di II grado) FASI DEL PROGETTO ATTIVITA’ PER L’ ALUNNO DISABILE PERSONE COINVOLTE Iscrizione La famiglia e l’alunno entro il termine stabilito annualmente da apposita circolare ministeriale L’alunno e la famiglia visitano la scuola ed hanno un primo contatto conoscitivo. L’iscrizione avviene tramite la scuola secondaria di I grado. La famiglia deve consegnare in tempi brevi la rivalutazione della diagnosi funzionale. Pre-accoglienza Entro maggio Docenti di sostegno e curricolari Vengono predisposte delle attività e Scuola Superiore, docenti di sostegno incontri funzionali alla conoscenza tra Scuola Secondaria I grado alunno e scuola superiore Condivisione Settembre Insegnanti del Consiglio Classe,operatori,neuropsichiatra, psicologo,genitori Accoglienza Prima settimana di settembre Docenti di sostegno e curricolari Durante la prima settimana di settembre; della classe successivamente vengono messe in atto le fasi del progetto di accoglienza predisposto. A.SCAMBIO INFORMAZIONI SULL’ALUNNO Marzo-Aprile Referenti H scuola superiore, referente H Scuola Secondaria I grado, ASL, genitori B.CONOSCENZA DELL’AMBIENTE SCOLASTICO Aprile-Maggio-Giugno Docenti di sostegno e curricolari Scuola Superiore, docenti di sostegno Scuola Secondaria I grado C.CONSAPEVOLEZZA CONDIVISIONE Settembre Insegnanti del Consiglio di Classe, operatori, neuropsichiatra, psicologo, genitori D.COSTRUZIONE RAPPORTI INTERPERSONALI Settembre-Ottobre Docente sostegno, curricolari e Operatore socio educativo assistenziale E.PARTECIPAZIONE E INCLUSIONE Novembre-Dicembre Docenti di sostegno e curricolari della classe - 22 - di Presentazione del caso dell’alunno al primo C.di C. ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché gli alunni con DSA possano raggiungere il successo formativo. Per la loro peculiarità, seguono un canale di tutela di diritto allo studio specifico e diverso da quello previsto dalla legge 104/1992; infatti, gli studenti con DSA non necessitano del supporto di un docente per il sostegno didattico. Le linee guida del 2011 dispongono che le istituzioni scolastiche redigano un PDP che garantisca l'uso di una didattica individualizzata/personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico, attraverso metodologie e strategie condivise con la famiglia dell'alunno. Nella “scuola dell'inclusione”, la dimensione relazionale assume un ruolo di assoluta priorità. La legislazione impone l'obbligo di strumenti compensativi, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità degli apprendimenti. La valutazione delle prove disciplinari sostenute dall'alunno con DSA, non deve tener conto degli errori ascrivibili alla tipologia di disturbo certificato. La scuola svolge un ruolo attivo anche nell’ “identificazione precoce” di casi di sospetti DSA e nel “monitoraggio periodico delle strategie educative di supporto, per valutarne l’efficacia e il raggiungimento degli obiettivi”. RUOLI E COMPITI Il Dirigente scolastico Il Dirigente scolastico è garante del raggiungimento del successo formativo. Lo ribadiscono anche le Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, allegate al Decreto ministeriale del 12 luglio 2011. “Il Dirigente scolastico, nella logica dell’autonomia riconosciuta alle istituzioni scolastiche, è il garante delle opportunità formative offerte e dei servizi erogati ed è colui che attiva ogni possibile iniziativa affinché il diritto allo studio di tutti e di ciascuno si realizzi… Sulla base dell’autonoma responsabilità nella gestione delle risorse umane della scuola, il Dirigente scolastico potrà valutare l’opportunità di assegnare docenti curricolari con competenza nei DSA in classi ove sono presenti alunni con tale tipologia di disturbi”. Il Referente “Le funzioni del referente sono, in sintesi, riferibili all’ambito della sensibilizzazione ed approfondimento delle tematiche, nonché del supporto ai colleghi direttamente coinvolti nell’applicazione didattica delle proposte. Il referente che avrà acquisito una formazione adeguata e specifica sulle tematiche, a seguito di corsi formalizzati o in base a percorsi di formazione personali e/o alla propria pratica esperienziale/didattica, diventa punto di riferimento all’interno della scuola…..” (Linee guida, pag 23) I docenti I docenti devono avere adeguate conoscenze e competenze in merito al riconoscimento ed al trattamento di questa tipologia di disturbi (che spesso non sono identici nelle loro manifestazioni). E' indispensabile che provvedano costantemente all'aggiornamento attraverso i corsi di formazione promossi dal MIUR, dagli Enti locali o dai CTRH presenti sul territorio. - 23 - Devono diventare acuti osservatori del “funzionamento” dei propri alunni: non è fattibile pensare di delegare al solo referente, in qualità di esperto, o al coordinatore di classe, la presa in carico degli studenti con DSA. Il corpo docente si premura altresì di monitorare eventuali insorgenze di problematiche psicologiche legate alla scarsa percezione di autoefficacia e di autostima che spesso caratterizza gli alunni con DSA. Il Consiglio di classe predispone il PDP, condividendo con la famiglia strumenti e misure da adottare per portare il ragazzo verso il successo formativo. La famiglia La famiglia che si avvede per prima delle difficoltà del proprio figlio ne informa la scuola, sollecitandola ad un periodo di osservazione. Diversamente, la stessa, sarà informata dai docenti delle persistenti difficoltà dell'alunno. Provvede poi a far valutare il figlio secondo le modalità previste dall’Art. 3 della Legge 170/2010 presso le strutture accreditate e consegna alla scuola la diagnosi appena ne è in possesso. E' chiamata a formalizzare con la scuola un patto educativo/formativo che contempla l’autorizzazione, a tutti i docenti del Consiglio di classe, nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso, ad applicare gli strumenti compensativi e le misure dispensative ritenute idonee (tenuto conto delle risorse disponibili). Sostiene costantemente la motivazione e l’impegno dell’alunno nel lavoro scolastico e domestico. Incoraggia il figlio affinché acquisisca un livello sempre maggiore di autonomia operativa. - 24 - SPORTELLO DI ASCOLTO Nell’Istituto Comprensivo è attivo ormai da diversi anni uno sportello di ascolto gratuito condotto da esperti esterni (psicologi). E' rivolto a tutti gli insegnanti, ai genitori e agli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado. Finalità Lo sportello di ascolto si pone l’obiettivo di collaborare, con gli insegnanti, con i genitori, con le istituzioni del territorio, per realizzare percorsi di prevenzione rivolti all’individuazione precoce delle difficoltà, in un’ottica di rete formale, mirata alla prevenzione della dispersione scolastica e al raggiungimento del successo scolastico. Obiettivi Individuazione dei disturbi dell’apprendimento, globali e specifici Individuazione dei disturbi comportamentali, e delle “sindromi ipercinetiche” Individuazione dei disturbi attentivi e di pianificazione Individuazione dei disturbi emotivi, affettivi, e relazionali Individuazione delle cause che impediscono la piena realizzazione personale e scolastica degli alunni Definizione di percorsi di recupero/potenziamento delle abilità scolastiche e relazionali Definizione di percorsi di potenziamento/miglioramento del dialogo scuola – famiglia Definizione di strategie per la gestione positiva dei conflitti Modalità per accedere allo sportello Per insegnanti e genitori è possibile prenotare i colloqui contattando il consultorio I colloqui si svolgeranno in uno spazio dedicato presso la Sala Colonne in via Veneto (Bovezzo) Per gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado sarà presente a scuola una scatola nella quale possono mettere le loro richieste indicando nome cognome e classe in modo che l’insegnante incaricato possa dar loro la data e l’ora dell’appuntamento Potranno accedere allo spazio di ascolto gli studenti per i quali è stata consegnata a scuola l’autorizzazione della famiglia - 25 - GLI ALUNNI STRANIERI INTRODUZIONE Il protocollo di accoglienza degli alunni stranieri neoarrivati in Italia costituisce uno strumento di lavoro che: contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici traccia le fasi dell’accoglienza propone modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana. Il protocollo di accoglienza serve per: facilitare l’ingresso a scuola dei bambini e ragazzi stranieri sostenerli nella fase d’adattamento entrare in relazione con la famiglia immigrata favorire un clima d’accoglienza nella scuola promuovere la collaborazione tra le scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza. ISCRIZIONE DELL’ALUNNO I Compiti del settore amministrativo sono: acquisire la domanda di iscrizione (eventualmente utilizzando la modulistica multilingue) fornire ai genitori stranieri materiale in più lingue per una prima essenziale informazione sul sistema scolastico italiano e sulla scuola di inserimento dei figli raccogliere la documentazione necessaria (documenti anagrafici, eventuale permesso di soggiorno, documentazione scolastica) acquisire l´opzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica informare la famiglia del tempo che intercorrerà tra l’iscrizione e l’effettivo inserimento nella classe (tempo necessario alla valutazione da parte della Commissione di Accoglienza) organizzare un primo incontro del referente della Commissione d’Accoglienza e la famiglia acquisire dal referente della Commissione d’Accoglienza le informazioni relative all’inserimento in classe prendere accordi con il team o Consiglio di Classe per il passaggio di tutte le informazioni e la documentazione utile per l’inserimento. LA COMMISSIONE DI ACCOGLIENZA La Commissione di Accoglienza è formata: Dal Dirigente Scolastico, dai tre docenti referenti per ogni plesso: scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado ed altri docenti disponibili (in rapporto anche alle risorse disponibili) - 26 - La Commissione è coordinata, su delega del Dirigente Scolastico, dal docente referente di istituto. La Commissione ha competenze di carattere consultivo, progettuale e di proposta per quanto riguarda l’inserimento degli alunni stranieri. La Commissione si riunisce ogni qualvolta si presenti il caso di iscrizione di alunni stranieri neoarrivati. Per gli alunni che si iscrivono durante il periodo estivo, la Commissione si riunisce prima dell’inizio delle lezioni a settembre. La Commissione si riunisce anche in corso d’anno per gli interventi di competenza. ACCOGLIENZA DELL’ALUNNO E DELLA FAMIGLIA I Compiti della Commissione sono: proporre i criteri generali per l’iscrizione, l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri formulare proposte per l’attivazione di laboratori linguistici, individuando risorse interne ed esterne e facilitando il coordinamento tra gli insegnanti e gli eventuali facilitatori esterni formulare proposte per attività di formazione dei docenti e iniziative di educazione interculturale coordinare l’acquisto e la gestione di specifici sussidi didattici (testi per l’acquisizione dell’italiano L2, narrativa bilingue, educazione interculturale, testi per l’apprendimento, materiali multimediali, altro) mantenere gli opportuni contatti con gli enti e associazioni territoriali per acquisire le opportunità da questi offerte alla scuola coordinare l’organizzazione didattica e gli interventi scolastici ed extrascolastici necessari per l’accoglienza e l’integrazione esaminare la documentazione raccolta dalla Segreteria della Direzione all’atto dell’iscrizione effettuare un primo colloquio con l’alunno e la sua famiglia col supporto, se necessario, di un mediatore linguistico culturale. raccogliere informazioni sulla situazione familiare e sulla storia personale e scolastica dell’alunno utilizzando una scheda per la raccolta standardizzata di informazioni elaborare una prima valutazione delle competenze linguistiche e extraverbali dell’alunno utilizzando specifici strumenti individuare, sulla scorta della documentazione raccolta e di quanto emerso dal colloquio e dalla prima valutazione dell’alunno, la classe di inserimento, tenendo conto dell’età anagrafica e dell’ordinamento degli studi nel paese di provenienza fornire al team docente che accoglierà il nuovo iscritto tutte le informazioni raccolte dal colloquio con la famiglia e l’alunno e prendere i necessari accordi per la sua accoglienza predisporre gli strumenti e coordinare il monitoraggio degli interventi di accoglienza e integrazione INSERIMENTO NELLA CLASSE Fra l’atto formale dell’iscrizione e l’effettivo inserimento in classe la Commissione esamina e valuta adeguatamente il materiale raccolto dalla segreteria e dall’incontro con la famiglia e l’alunno; prende contatti con i team di docenti potenzialmente interessati all’inserimento e stabilisce congiuntamente i passaggi. In questa fase i compiti della Commissione sono: - 27 - fornire al team di insegnanti che accoglierà il nuovo alunno tutte le informazioni, il supporto e il materiale in suo possesso promuovere l’attivazione di laboratori linguistici, individuando risorse interne ed esterne e spazi adeguati e facilitando il coordinamento tra gli insegnanti e gli eventuali mediatori culturali e/o facilitatori linguistici favorire e facilitare il rapporto con la famiglia attivando anche eventuali risorse di mediazione. COMPITI DEI DOCENTI mantenere i rapporti con la Commissione di Accoglienza favorire l’inserimento dell’alunno nella classe informando i compagni del nuovo arrivo e creando un clima positivo di attesa favorire l’inserimento dell’alunno nella classe informando i compagni del nuovo arrivo e creando un clima positivo di attesa individuare i bisogni specifici di apprendimento dell’alunno straniero elaborando un piano di studio personalizzato individuare ed applicare modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione linguistica per ogni disciplina, stabilendo i contenuti essenziali ed adattando ad essi le metodologie didattiche, la verifica e la valutazione delle competenze acquisite stabilire criteri, modalità e strumenti di valutazione periodica e di eventuale esame finale coerenti con il piano di studi personalizzato informare la famiglia del percorso formativo predisposto dalla scuola programmare, in forma integrata, il lavoro con gli eventuali mediatori culturali e facilitatori linguistici che seguono l’alunno straniero stimolare, coinvolgendo anche gli altri compagni e i loro genitori, la partecipazione dell’alunno straniero ad attività extra-scolastiche del Territorio. NORMATIVA DI RIFERIMENTO L’inserimento scolastico degli alunni stranieri avviene sulla base della Legge 40 del 1998 sull’immigrazione straniera in Italia e sul D.P.R. 394 del 1999. Tale normativa sancisce che: tutti i minori stranieri che si trovano sul territorio nazionale, sia regolari che non, hanno il diritto–dovere all’inserimento scolastico l’iscrizione dei minori stranieri può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno scolastico i minori devono essere iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il Collegio dei Docenti attraverso la Commissione, deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto di: A) ordinamento degli studi nel Paese di provenienza (con iscrizione alla classe immediatamente superiore o inferiore). B) competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno (con iscrizione alla classe immediatamente superiore o inferiore). - 28 - SINTESI COSA Domanda di iscrizione CHI QUANDO COME Dà le prime informazioni sulla scuola Richiede la documentazione necessaria Con la modulistica standard ed eventuale modulistica in doppia lingua Il personale di segreteria Al momento dell’iscrizione Docente della Commissione Accoglienza (affiancato da un mediatore linguistico culturale, se necessario) Su appuntamento nei giorni successivi al primo contatto con la scuola Scheda rilevazione biografia linguistica Docente della Commissione (eventualmente Presenta l’organizzazione e le affiancato dal regole della scuola e mediatore linguistico dell’ambiente scolastico culturale) Una o più giornate nell’arco della prima settimana Prove d’ingresso Fissa un appuntamento col referente della Commissione Accoglienza Colloquio con genitori e alunno Raccoglie informazioni sul bambino e la famiglia, il percorso scolastico, il progetto migratorio dei genitori Approfondimento della conoscenza dell’alunno Rileva la situazione di partenza dell’alunno - 29 - ISTRUZIONE DOMICILIARE Nel caso di alunni colpiti da gravi patologie o impediti a frequentare la scuola per un periodo di almeno trenta giorni, il nostro Istituto, previo consenso dei genitori e su loro specifica richiesta, prevede l’attivazione del servizio di Istruzione Domiciliare (ID), così come previsto dalla Legge n. 440/97. Il progetto è finalizzato a garantire sempre il diritto allo studio e alla formazione degli alunni temporaneamente ammalati e a supportare la famiglia, che vive momenti di grave disagio e stress, fornendo ad entrambi uno specifico aiuto per affrontare tali situazioni e non sentirsi soli. Tale opportunità offre: o Garanzia contestuale del diritto allo studio e diritto alla salute o Sinergia del progetto educativo con quello terapeutico o Continua ed efficace comunicazione tra il ragazzo in terapia domiciliare la scuola di appartenenza (docenti e compagni). o Arricchimento ed integrazione dell'insegnamento domiciliare. o Formazione e incremento della professionalità di tutti i docenti che operano o intendono operare in situazioni di "scuola fuori della scuola". - 30 - ASPETTI ORGANIZZATIVI E COMUNICATIVI 1. Strumenti di comunicazione La documentazione pubblica relativa all'organizzazione e al funzionamento dell'Istituto e' esposta all'Albo scolastico di ciascun plesso e sul sito della scuola 2. Organi Collegiali La scuola si impegna a convocare con regolarità gli organi collegiali, a concludere ogni riunione con l'esplicita assunzione di impegni e ad aprirla con la verifica degli impegni presi la volta precedente. Di ogni riunione collegiale è redatto un verbale. ORGANI COLLEGIALI CONSIGLI D'INTERSEZIONE (Scuola dell'Infanzia) CONSIGLI D'INTERCLASSE (Scuola Primaria) CONSIGLI DI CLASSE (Scuola Secondaria di I grado) COLLEGIO DEI DOCENTI (articolato anche in Commissioni operative) GIUNTA ESECUTIVA CONSIGLIO D'ISTITUTO - 31 - ASPETTI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO L'ufficio di segreteria si attiene a criteri di funzionalità del lavoro amministrativo e di correttezza delle procedure regolamentari in tutti i settori di sua competenza. Servizi amministrativi La scuola garantisce i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: celerità delle procedure, trasparenza, informatizzazione dei servizi di segreteria, tempi ridotti di attesa agli sportelli, flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico per particolari necessità di tipo amministrativo. L'ufficio di segreteria assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali ed operative connesse alle attività dell'istituto, con riferimento al POF e al piano annuale delle attività. L'organizzazione dei servizi amministrativi ed il funzionamento degli stessi appartiene alla diretta competenza del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che vi provvede nell'osservanza dei criteri stabiliti dal Consiglio d'Istituto, e delle direttive di massima del Dirigente Scolastico e avvalendosi della collaborazione degli assistenti amministrativi. ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO Durante il periodo di svolgimento delle attività didattiche, da settembre a giugno, l'orario di apertura al pubblico è fissato come segue: - dalle ore 7.30 alle ore 10.30 lunedì - martedì - giovedì - sabato - dalle ore 11.00 alle ore 13.30 mercoledì - venerdì - dalle ore 14.30 alle 16.00 martedì Nei mesi di luglio e agosto l'orario di apertura è dalle ore 7.30 alle ore 10.30 dal lunedì al venerdì. Il Dirigente Scolastico riceve previo appuntamento. - 32 - CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA La scuola fa proprio il principio secondo cui le condizioni ambientali in cui essa opera sono un fattore potenziale per l'incremento della qualità degli esiti educativi. 1. Igiene e sicurezza L'ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente e sicuro, in modo da garantire agli alunni e al personale una permanenza confortevole. Nei plessi dell'Istituto Comprensivo, con l'impegno dei collaboratori scolastici, si assicurano le condizioni di pulizia, di accoglienza, di sicurezza e la costante igiene dei servizi. Il Consiglio d'Istituto, per quanto di sua competenza, si impegna a sensibilizzare gli Enti interessati per assicurare le ottimali condizioni di sicurezza all'interno e all'esterno degli edifici scolastici. Il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il Dirigente Scolastico, unitamente alla Commissione preposta, elaborano e propongono il documento di valutazione dei rischi, il piano della sicurezza, la programmazione e l'attuazione degli interventi di manutenzione necessari. Con il Responsabile d'Istituto per la sicurezza collaborano i referenti di ciascun plesso e le figure "sensibili" nell'attuazione delle misure di prevenzione incendi, di evacuazione degli edifici, di salvataggio e di primo soccorso. Viene assicurata un'idonea attività di formazione e di informazione al personale e agli alunni, in riferimento alle modalità di prevenzione, di protezione e di emergenza. Vengono effettuate, annualmente, prove periodiche di evacuazione dei locali scolastici, per tutte le classi e per tutto il personale. - 33 - REGOLAMENTO VISITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Le visite e i viaggi d’istruzione costituiscono iniziative complementari alle attività istituzionali della scuola: sono perciò effettuate non solo per esigenze didattiche connesse con i programmi d’insegnamento, ma anche per finalità educative (socializzazione, sviluppo dell’autonomia). Le visite e i viaggi d’istruzione sono programmati dai docenti dei consigli di classe, interclasse e intersezione insieme con le attività didattiche nei primi mesi di scuola (normalmente non oltre il mese di novembre). Le domande vanno presentate al Dirigente Scolastico. Il piano annuale delle visite e dei viaggi d’istruzione è sottoposto anche all’approvazione del Collegio dei Docenti e del Consiglio d’Istituto. Solo in casi eccezionali saranno consentite visite ed uscite non programmate ad inizio anno scolastico, in base ad esigenze organizzative e didattiche ritenute opportune e valide dai docenti di classe, e per iniziative culturali ed eventi non prevedibili prima. I genitori devono sottoscrivere un’autorizzazione alla partecipazione alla visita o al viaggio d’istruzione, nella quale specificano anche di sollevare gli insegnanti da responsabilità civili e penali per danni provocati o subiti dai figli, qualora questi non abbiano rispettato le regole stabilite e le indicazioni date dai docenti. Si auspica sempre la totale partecipazione della classe. Il limite numerico dei partecipanti, al di sotto del quale non verrà concessa l’autorizzazione, è pari al 75% degli alunni frequentanti la classe. Se l’uscita interessa una sola classe sono necessari 2 accompagnatori; se più classi, un accompagnatore ogni 15 alunni; viene valutata la necessità di un accompagnatore in più in base alla presenza di alunni in situazione di handicap, secondo le occorrenze e in base alla gravità del caso. Gli alunni che non partecipano alla visita o al viaggio d’istruzione rimarranno a scuola e saranno affidati ad insegnanti di una classe parallela o, in alternativa, di altra classe. Gli alunni assenti devono presentare regolare giustificazione. - 34 - COLLABORAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA La famiglia è la prima responsabile dell’educazione dei figli. Il nostro Istituto, cosciente che il processo educativo ha come obiettivo lo sviluppo integrale della personalità degli studenti e può raggiungere il pieno successo solo grazie alla collaborazione con i genitori e con le loro associazioni, la considera una risorsa. A questo scopo, per favorire il contatto tra genitori e docenti, sono stati istituiti momenti di incontro calendarizzati nel seguente modo: ore di colloquio con il singolo docente in orari compresi nel tempo scuola ore di colloquio generale in orari stabiliti oltre il tempo scuola Affinché gli obiettivi della interazione scuola-famiglia possano essere raggiunti, il rapporto non può essere limitato però ai momenti formali: occorre una collaborazione più stretta che consenta tempestivi interventi. E’ opportuno, pertanto, che i genitori verifichino puntualmente: il libretto di giustificazione delle assenze il tempo dedicato allo studio pomeridiano le schede di informazione consegnate alla scuola i risultati delle verifiche svolte in classe (che dovranno essere firmate e restituite ai docenti) il rispetto delle norme del Regolamento d’Istituto. E’ di grandissima importanza che la famiglia sostenga la scuola nell’educazione all’impegno e al senso di responsabilità che si concretizzano: nel rispetto di sé e degli altri nella capacità di portare a termine gli impegni assunti nella capacità di fronteggiare anche la frustrazione e accettare l’insuccesso nella capacità di affrontare, se necessario, la fatica. E’, inoltre, auspicabile un’attenta partecipazione alle assemblee indette dalla scuola per eleggere i propri rappresentanti negli organismi collegiali. Significativo e proficuo supporto alla collaborazione è offerto dal Comitato Genitori che da anni svolge il proprio lavoro in modo efficace rendendo possibile la realizzazione di iniziative significative senza incidere sul bilancio della scuola. - 35 - SCUOLA DELL'INFANZIA FINALITÀ La scuola dell'infanzia, tenendo conto delle indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione e assumendo la prospettiva della maturazione della persona, persegue finalità educative fondamentali attraverso appositi interventi didattici, riconoscendo come connotati essenziali del proprio servizio educativo: la relazione personale significativa tra pari e con adulti, nei più vari contesti di esperienza la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni il rilievo al fare produttivo e alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l'ambiente sociale e la cultura per orientare e guidare la naturale curiosità in percorsi ordinati ed organizzati di esplorazione e ricerca. Tali finalità sono perseguite creando occasioni e progetti di apprendimento per favorire l'organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo attraverso i Campi di esperienza. L'attività educativa e didattica è finalizzata: A CONSOLIDARE L’IDENTITÀ cioè a vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. A SVILUPPARE L’AUTONOMIA cioè ad avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, provare soddisfazione nel fare, esprimere sentimenti ed emozioni, partecipare alle decisioni esprimendo opinioni e operando scelte sempre più consapevoli. AD ACQUISIRE COMPETENZE cioè essere in grado di riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti. Ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi, raccontare esperienze, essere in grado di descrivere e rappresentare situazioni ed eventi con linguaggi diversi. A VIVERE LE PRIME ESPERIENZE DI CITTADINANZA cioè scoprire l’altro da sé e attribuire progressivamente importanza agli altri e ai loro bisogni, stabilire regole condivise, attraverso il dialogo, l’ascolto e l’attenzione al punto di vista dell’altro. Porre le fondamenta per lo sviluppo di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente della natura. INGRESSO E ACCOGLIENZA L’ingresso nella scuola dell’infanzia è un momento di crescita per il bambino/a, rappresenta il riconoscimento di una sua autonomia rispetto alla famiglia, ma è anche un momento delicato per le implicazioni emotivo-affettive del distacco dalla madre e dalla famiglia. E’ importante, quindi, organizzare delle situazioni che suscitino nel/la bambino/a l’interesse e la curiosità per il nuovo luogo di vita e di cultura e al tempo stesso, sollecitino la collaborazione dei genitori alla nuova situazione. - 36 - Criterio fondamentale dell’inserimento è la gradualità, che deve seguire i ritmi personali di ciascun/a bambino/a per permettergli di appropriarsi e di vivere con sicurezza il nuovo ambiente fisico e relazionale. INSERIMENTO La scuola dell’infanzia è un “ponte” fra la casa del/la bambino/a e il mondo esterno, è mediatrice della sua realtà naturale e familiare. L’interazione affettiva rimane il principale contesto entro cui il/la bambino/a costruisce e sviluppa le sue relazioni sociali ed i suoi schemi conoscitivi, servendosi della mediazione interpersonale per interpretare la realtà. E’ necessario attivare delle modalità per l’inserimento (individuale e di gruppo) mirato a considerare: - persone oggetti di gioco, materiali vari spazi interni ed esterni situazioni, attività ambiente Criterio fondamentale dell’inserimento è la gradualità, che seguirà i ritmi personali di ciascun/a bambino/a per permettergli di appropriarsi e di vivere con sicurezza il nuovo ambiente fisico e relazionale. Le modalità dell’inserimento sono esplicitate nel progetto “Inserimento e accoglienza”. ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA Dalle ore Dalle ore Dalle ore Dalle ore Dalle ore Dalle ore Dalle ore Dalle ore Dalle ore Dalle ore 7.30 7.45 9.00 11.45 12.00 12.50 13.15 15.15 15.45 16.00 alle alle alle alle alle alle alle alle alle alle 7.45 9.00 11.45 12.00 13.00 13.00 15,15 15.45 16.00 17.00 Apertura anticipata con sorveglianza personale ATA Ingresso Attività di sezione e intersezione Igiene personale in preparazione al pranzo Pranzo Uscita intermedia su richiesta Gioco libero e attività di sezione Merenda Uscita Tempo prolungato a richiesta SCHEMA ORGANIZZATIVO DELLA SCUOLA n.sezioni 5 N° totale docenti 13 N° docenti religione 1 N° docenti sostegno 1 - 37 - N° assistenti educative 1 DISPONIBILITÀ SPAZI N° 1 AULA per attività di laboratorio N° 5 SEZIONI attrezzate con tavoli, strutture ludiche, parquet. Nelle sezioni si effettua anche il momento del pranzo, con le insegnanti di sezione. N° 2 SALONI attrezzati con arrampicate, castello, angolo delle costruzioni, angolo dei cuscinoni, armadietti spogliatoio, casetta. N° 4 SERVIZI IGIENICI: 3 per i bambini/e, 1 per il personale N° 1 CUCINA N° 1 UFFICIO N° 1 RIPOSTIGLIO N° 1 GIARDINO PIANTUMATO con giochi (castello, scivolo, animali a molle) N° 1 PICCOLA STANZA (uso ufficio) N° 1 PALESTRA nel seminterrato attrezzata con strutture ludiche e materiale psicomotorio specifico N° 1 SERVIZIO IGIENICO per bambini/e nel seminterrato N° 1 STANZA NEL SEMINTERRATO ADIBITA A RIPOSTIGLIO ORARIO DELLE INSEGNANTI Primo turno 8.00/13.00 e a rotazione un giorno la settimana per sezione 7.45/12.45 Secondo turno 11.00/16.00 e a rotazione un giorno la settimana per sezione 12.00/17.00 RUOLO DELL’INSEGNANTE E PROFESSIONALITÀ DOCENTE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA L’insegnante della scuola dell’infanzia ha competenze: - pedagogiche - psicologiche - didattiche - metodologiche - organizzative ha sensibilità e disponibilità alla relazione educativa con i bambini/e con gli adulti ha responsabilità personale sa collaborare collegialmente nella realizzazione del progetto educativo è osservatore, rilevatore e regista di situazioni “reticolari” sa valorizzare le competenze e le difficoltà dei bambini sa collaborare con le altre componenti educative (famiglia, personale ausiliario, enti...). sa valorizzare le proprie risorse e competenze e quelle dei colleghi/e necessita di “formazione in servizio”. - 38 - Punti fermi della nostra metodologia sono: 1. OSSERVAZIONE: l’osservazione, sia occasionale che sistematica, è uno strumento che consente di individuare situazioni e momenti significativi per il/la bambino/a nel contesto scolastico e fornisce elementi essenziali per formulare IPOTESI DI PROGETTO. 2. VALORIZZAZIONE DEL GIOCO: attraverso il gioco l’insegnante può inviare messaggi e stimoli. 3. VALORIZZAZIONE DELL’APPRENDIMENTO CASUALE: valorizzare le esperienze quotidiane del/la bambino/a per superare la metodologia dell’ occasionalità e dello spontaneismo. 4. ESPLORAZIONE E RICERCA: riteniamo importante dare risalto alla metodologia della ricerca che dà al bambino/a la possibilità di prendere coscienza di sé, delle proprie capacità e della realtà che lo circonda. 5. VITA DI RELAZIONE: dobbiamo considerare che l’aspetto cognitivo e quello relazionale sono complementari e facilitano la risoluzione di problemi, l’utilizzazione del gioco simbolico e l’attuazione di attività complesse. 6. FLESSIBILITÀ: intesa come assenza di rigidità e come sollecitazione ad adattarsi a nuove situazioni. 7. VERIFICA: per verifica intendiamo tutte le elaborazioni grafiche, pittoriche, manipolative prodotte dai bambini/e stessi. 8. DOCUMENTAZIONE: raccolta di informazioni e risultati. L’INSEGNANTE è regista e come tale esplica: 1- CAPACITÀ di leggere e osservare i bambini per cogliere gli aspetti che li caratterizzano. 2- COMPETENZE a) culturali nei campi di esperienza e nei sistemi simbolico-culturali; b) progettazione curricolare, ricerca, sperimentazione; c) strategie di controllo e di verifica; d) organizzazione dell’ambiente (spazi-tempi-materiali) e) capacità e disponibilità di relazione con gli adulti e con i/le bambini/e. 3- INDIVIDUA - Costanti (nell’atteggiamento e nelle operazioni dei bambini) - Principi - Norme implicite - Esigenze e richieste (che i bambini pongono) - Bisogni 4- INTERVIENE su costanti che rispettino la progettualità del bambino. - 39 - 5- PROBLEMATIZZA problem-solving 6- INSERISCE variabili (input) 7- SOTTOLINEA - Scoperte - Osservazioni dei bambini - Iniziative 8- RIMANDA le iniziative individuali al gruppo 9- RILANCIA le attività a partire dal loro livello di riflessione e consapevolezza. I CAMPI DI ESPERIENZA IL SÉ E L'ALTRO La scuola dell'infanzia si pone come luogo di dialogo, di incontro, di cooperazione. In questa ottica la scuola aiuta il bambino a sviluppare la propria identità come consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità e del proprio star bene con gli altri. Lo aiuta inoltre ad avere risposte adeguate alla sua età riguardo domande esistenziali, sul mondo, sul senso e sul valore delle sue azioni scoprendo le diversità e apprendendo le regole necessarie alla vita sociale. FINALITÀ: - comprendere la necessità di darsi e di riferirsi a norme di comportamento - assumere in forma personalizzata i valori della propria cultura accogliendo le diversità come valore positivo - rafforzare la fiducia in se stessi prestando attenzione agli altri - collaborare con gli altri attraverso il confronto e l'amicizia. IL CORPO E IL MOVIMENTO La corporeità e la motricità sono elementi fondamentali che il bambino utilizza per comunicare, conoscere, costruire la realtà circostante. Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico. FINALITÀ: - la crescita e maturazione complessiva del bambino - la presa di coscienza del valore del corpo - la dominanza del "corpo vissuto" - la discriminazione del proprio corpo - la rappresentazione del proprio corpo - la capacità di leggere, capire, interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui - la cura e il rispetto del proprio corpo attraverso pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. IMMAGINI, SUONI, COLORI I bambini possono esprimersi in linguaggi differenti: con la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione di materiali diversi, le esperienze grafico-pittoriche. La fruizione di questi linguaggi educa al senso del bello, alla conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà. - 40 - FINALITÀ: - comprende e usa consapevolmente i messaggi iconici, sonoro-musicali, drammatico-teatrali, audio-visuali e mass-mediali - esprime emozioni, racconta, inventa storie attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione - esplora i vari materiali a disposizione e li utilizza con creatività - esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare ed esprimersi attraverso di essi. I DISCORSI E LE PAROLE La scuola dell'infanzia ha il compito di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana e la consapevolezza dell'importanza dell'uso della propria lingua materna da parte dei bambini di origini culturali diverse. FINALITÀ: - fiducia nelle proprie capacità di comunicazione e di espressione - disponibilità a riconoscere il diritto degli altri alle proprie idee ed opinioni - sforzo di ascoltare e comprendere - disposizione a risolvere i conflitti con la discussione - consapevolezza di poter esprimere esperienze in modi diversi - promozione di tutte le funzioni linguistiche. LA CONOSCENZA DEL MONDO I bambini esplorano la realtà imparando a organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli. Iniziano a capire l'importanza di guardare sempre meglio i fatti del mondo, confrontando le proprie idee con quelle proposte dagli adulti e dagli altri bambini. Partendo da situazioni di vita quotidiana, dal gioco, dalle domande e dai problemi che nascono dall'esperienza si possono individuare alcune competenze trasversali: sviluppo delle capacità di raggruppamento, ordinamento quantificazione e misurazione di fatti e fenomeni della realtà acquisizione delle abilità per interpretare la realtà e intervenire consapevolmente su di essa osservazione dei fenomeni naturali sulla base di criteri o ipotesi capacità di porre domande, discutere, confrontarsi con ipotesi, spiegazioni e soluzioni utilizzo di un linguaggio appropriato per descrivere osservazioni ed esperienze. LA VALUTAZIONE Per ogni bambino di 3/4/5 anni è prevista la stesura di un piano educativo personalizzato, con griglie di osservazione e valutazione, redatto all'inizio di ogni anno scolastico verificato ed aggiornato in itinere durante il corso delle varie esperienze educative nella scuola. Ciò permette di valutare i progressi dell'apprendimento individuale ma anche quelli del gruppo. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Al termine della scuola dell'infanzia, per i campi di esperienza vengono individuati traguardi per lo sviluppo delle competenze. Tali traguardi aiutano gli insegnanti a finalizzare l'azione educativa allo sviluppo integrale dell'alunno (indicazioni per il curricolo Settembre 2012). - 41 - SCUOLA PRIMARIA FINALITÀ Il percorso educativo realizzato nella scuola primaria, nella prospettiva della maturazione delle competenze previste alla fine del 1° ciclo di istruzione, promuove lo sviluppo della personalità ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, ivi comprese quelle relative all'alfabetizzazione informatica, fino alle prime sistematizzazioni logico-critiche, di fare apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e l'alfabetizzazione nella lingua inglese, di porre le basi per l'utilizzo di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile. Utilizzando Obiettivi Specifici di Apprendimento, la scuola primaria elabora Unità di Apprendimento che, attraverso specifici percorsi di metodo e contenuti che prevedono attività educative e didattiche unitarie, hanno lo scopo di favorire nell'alunno l'acquisizione di abilità e conoscenze e la trasformazione delle stesse in competenze personali. Le attività educative e didattiche, unitarie e integrate, fanno riferimento agli obiettivi specifici di apprendimento delle diverse discipline ed educazioni. Il Piano dell'offerta formativa dell’Istituto Comprensivo intende essere la risposta organica ed intenzionale ai bisogni di formazione ed apprendimento dell'utenza scolastica. Sia le Finalità educative che gli Obiettivi d'apprendimento sono stati esplicitati con la precisa e dichiarata intenzione di rappresentare una valida risposta ai bisogni individuali di educazione e di istruzione degli alunni; attraverso questi strumenti ci si propone di migliorare le relazioni interpersonali, di potenziare ed elevare, in termini quantitativi e qualitativi, gli standard d'apprendimento, a partire dalle competenze iniziali del bambino. La progettazione degli interventi educativi e didattici si basa su alcuni principi fondamentali: a) la condivisione delle scelte educative e la disponibilità a collaborare da parte delle famiglie, in una visione dialogica del rapporto formativo. Senza tale partecipazione intenzionale, il nostro progetto rimarrebbe una semplice carta delle intenzioni b) la costruzione di una scuola intesa come Comunità che educa, aperta, al contributo fattivo delle diverse componenti, senza nessuna preclusione ed esclusione, nello spirito di una leale collaborazione e nel rispetto delle reciproche funzioni e ruoli c) la consapevolezza che il compito dell'organizzazione scolastica è produrre e stimolare apprendimenti evitando ogni rigidità organizzativa e privilegiando una struttura flessibile, disponibile ad accogliere competenze, suggerimenti e risorse presenti sul territorio. d) la disponibilità e l’attenzione della scuola nei confronti delle opportunità ed esigenze educative e formative che emergono dalla società. Tale disponibilità deve avvenire in un quadro di salvaguardia della specificità istituzionale della scuola, che consiste nell'istruire in un quadro di valori di riferimento. - 42 - Scelte educative Il primo e fondamentale compito affidato alla scuola è LA FORMAZIONE DELL’UOMO E DEL CITTADINO. La scuola, con il contributo distinto delle sue varie componenti, e dove possibile anche con il contributo di altre istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative progettate ed attuate. Nella concretezza della propria situazione, nel quadro delle risorse umane, culturali e strumentali di cui è in possesso, nelle condizioni operative in cui si trova, si impegna a garantire l'adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni nel rispetto delle proprie finalità istituzionali e per il conseguimento dei traguardi formativi delineati nei programmi specifici di ogni grado scolastico. La scuola si fa promotrice di apprendimenti e comportamenti secondo percorsi intenzionali e sistematici che arricchiscono l’individuo favorendo una sua crescita culturale, personale e civile. Identità, autonomia, competenza e acquisizione di valori sono le grandi finalità cui l’Istituto Comprensivo tende nel pieno rispetto della diversità di ciascuno, come citato negli articoli 2, 3, 30, 33, 34 e 38 della Costituzione Italiana. Pertanto obiettivo primario sarà la crescita degli alunni, intesa come sviluppo armonico della personalità e come conquista di identità e autonomia. Poiché scuola dell’obbligo, che risponde al principio democratico di elevare il livello di educazione e di istruzione personale, la nostra scuola valorizzerà la cultura come strumento di conoscenza di sé e di interpretazione della realtà, aprendosi anche agli apporti esterni. È scuola orientativa in quanto guida a scelte consapevoli. È, infine, occasione di acquisizione di valori intesi come ricerca del senso della vita e del dovere, esercizio della libertà, formazione di una mente critica anche attraverso il superamento di stereotipi e il riconoscimento dell’“altro”. Tali finalità verranno perseguite mediante la differenziazione delle offerte formative che la nostra scuola propone utilizzando in modo sinergico tutte le risorse interne. Scelte didattiche Il gruppo docenti della scuola primaria si pone obiettivi formativi coniugati con gli “Obiettivi Generali”, con gli “Obiettivi Specifici di Apprendimento” e l’esperienza dei bambini Persegue il raggiungimento di: 1. Competenze disciplinari 2. Competenze trasversali 3. Competenze relazionali. ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria appartiene al primo ciclo di istruzione. “Il primo ciclo d'istruzione è costituito dalla scuola primaria (ex scuola elementare) e dalla scuola secondaria di primo grado (ex scuola media), ciascuna caratterizzata dalla sua specificità. Esso ha la durata di 8 anni e costituisce il primo segmento in cui si realizza il diritto–dovere all'istruzione e formazione. La scuola primaria, della durata di 5 anni, è articolata in un primo anno, raccordato con la scuola dell'infanzia e teso al raggiungimento delle strumentalità di base e in 2 periodi didattici biennali.”. Le finalità del primo ciclo di istruzione sono dettagliate nel “Profilo educativo, culturale e professionale che rappresenta ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere l'uomo e - 43 - il cittadino che è giusto attendersi da lui al termine del Primo Ciclo di istruzione. Il traguardo può ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative (il fare) apprese ed esercitate nel sistema formale (la scuola), non formale (le altre istituzioni formative) e informale (la vita sociale nel suo complesso) sono diventate competenze personali di ciascuno. Un ragazzo è riconosciuto “competente” quando, facendo ricorso a tutte le capacità di cui dispone, utilizza le conoscenze e le abilità apprese per: - Esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri Interagire con l'ambiente naturale e sociale che lo circonda e influenzarlo positivamente Risolvere i problemi che di volta in volta incontra Riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo aiuto, quando occorre Comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali Maturare il senso del bello Conferire senso alla vita. La situazione scolastica, dall'anno 2010/2011, presenta una serie di innovazioni normative relativamente a: tempo-scuola, docente prevalente di riferimento, modalità di utilizzo delle risorse umane. Premesso che i docenti condividono: - la validità pedagogica del team docente per l'alunno della scuola primaria - le competenze didattico/metodologiche/disciplinari acquisite in ambito specifico come risorse da non disperdere - il superamento della gerarchia delle discipline - l'aggregazione degli ambiti di prevalenza, giustificata da un punto di vista epistemologico di affinità delle discipline ed in linea con le indicazioni del Curricolo; l'assegnazione degli ambiti disciplinari all'insegnante prevalente della classe prima (ambito linguistico-espressivo e ambito antropologico) prevede un massimo di 18 ore, comprensivo delle attività e del servizio mensa. Si sono inoltre assegnati gli ambiti disciplinari al docente prevalente in base alle competenze acquisite, dichiarate, certificate, senza vincoli e con flessibilità, al fine di ottimizzare le risorse e le competenze, per un insegnamento sempre di qualità. Sono stati salvaguardati i progetti didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione, dell'inclusione degli alunni, nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni diversamente abili. È stato valorizzato l'apporto degli insegnanti nella vigilanza e nell'accompagnamento al servizio mensa, ritenendo quest'ultimo una delle offerte educative della scuola, al pari di altri interventi educativi. Vengono attivati progetti per lo sviluppo e il recupero di alunni con necessità e disagi, organizzati in base alla strutturazione interna delle risorse. LE DISCIPLINE Le discipline e le educazioni devono essere ricondotte ad unità e considerate globalmente come occasioni coordinate e sistematiche di incontro con la cultura. Nel curricolo sono previste le seguenti discipline: ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA, LINGUA INGLESE, MATEMATICA, SCIENZE, TECNOLOGIA E INFORMATICA, MUSICA, ARTE E IMMAGINE, SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE, RELIGIONE CATTOLICA (facoltativo), ATTIVITA' ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA (facoltativo) e l’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA per un’ora alla settimana (33 ore annuali), che saranno ricavate dall’orario dell’area antropologica. Ogni disciplina si caratterizza quindi per specifici contenuti, linguaggi e metodologie appropriate, ma la caratteristica educativa e didattica della scuola primaria è l'unitarietà dell'insegnamento. Le diverse discipline fanno riferimento a diversi modi di rappresentare il mondo, ma ciò non significa - 44 - frammentazione in compartimenti stagni. L'unitarietà dell'apprendimento è garantita principalmente dal dovere dei docenti di operare collegialmente, sulla base di un progetto educativo didattico comune che ricerca obiettivi comuni e trasversali da perseguire, abilità cognitive da attivare e principi metodologici da applicare. Nel nostro plesso sono presenti un laboratorio di informatica, uno per l’animazione della lettura (biblioteca), uno polifunzionale (attività iconografiche, espressive, manipolative e per le attività scelte in riferimento alle varie educazioni sopraccitate), una palestra, un laboratorio di lingua straniera e uno audiovisivi. Il laboratorio non va identificato con uno “spazio”, quanto piuttosto con una scelta metodologico didattica, che si basa sul principio pedagogico “si impara a fare facendo”. Laboratorio quindi come luogo ed occasione della “intelligenza al lavoro” e ambiente in cui l’alunno diventa protagonista attivo del proprio apprendimento. - 45 - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FINALITÀ I mutamenti in atto nella società esigono dalla scuola una formazione di alto profilo e spingono con forza a prestare la dovuta attenzione al “Libro bianco” della Commissione Europea che si occupa di istruzione e di formazione (Cresson, 1996), secondo il quale il futuro delle persone sarà determinato dalle conoscenze e dalle competenze che avranno acquisito. Si parla quindi di “Società cognitiva” che richiede persone capaci di: comprendere significato e senso del contesto e della realtà saper essere/agire in situazioni complesse che evolvono in maniera imprevedibile acquisire competenze facilmente riqualificabili. È in questo quadro formativo che si inseriscono, dunque, gli obiettivi di apprendimento che, posti a presidio del 3° e 5° anno della scuola primaria e del 3° anno della scuola secondaria di I grado, sono ordinati per discipline e funzionali al raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle “Indicazioni per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” (16 novembre 2012). Tali traguardi, posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare, dai tre ai quattordici anni, rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’ alunno. OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO Il processo formativo è finalizzato a: o sviluppare armonicamente la personalità degli alunni consentendo loro di agire in modo maturo e responsabile in ogni situazione o aiutare gli alunni a formarsi come uomini e cittadini, favorendo una visione concreta della realtà sociale o accompagnare il passaggio dalla infanzia all’adolescenza per iniziare a definire una propria identità o favorire la costruzione di un progetto di vita personale per aiutare gli allievi a fare scelte consapevoli o leggere attentamente i bisogni dei bambini e dei ragazzi, prima che si trasformino in disagi conclamati o cercare di rimuovere gli effetti negativi dei condizionamenti sociali e culturali o promuovere la crescita di ciascuno. OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI o o o o o o consolidare e potenziare le abilità di base sviluppare un metodo di studio e di lavoro autonomo esprimere in modo personale e corretto il proprio pensiero riuscire a codificare e decodificare i messaggi cogliendone le molteplici finalità comunicative comprendere ed utilizzare i linguaggi specifici di ogni disciplina potenziare e consolidare le capacità logiche-espressive di: osservare, analizzare, sintetizzare, correlare, dedurre, organizzare e rielaborare o sviluppare le capacità critiche o conoscere le problematiche del mondo contemporaneo per impostare soluzioni in maniera corretta - 46 - o potenziare l’operatività, la creatività, il gusto estetico e musicale o migliorare la propria persona attraverso lo sviluppo delle abilità motorie e della coordinazione dinamica. Il profilo educativo e culturale qui esposto rappresenta ciò che al termine del Primo Ciclo di istruzione un ragazzo di 14 anni "dovrebbe saper fare per essere l'uomo ed il cittadino che è giusto attendersi da lui. Il traguardo può ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari ed interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative (il fare) apprese ed esercitate nel sistema formale (la scuola), non formale (le altre istituzioni formative) ed informale (la vita sociale nel suo complesso) sono diventate competenze personali di ciascuno" (allegato D delle Indicazioni nazionali D.lgs. 59/2004). In particolare il profilo atteso alla fine del Primo Ciclo di istruzione del nostro Istituto fa riferimento a: Identità Dimostrare autostima e possedere coscienza di sé e delle proprie possibilità. Riconoscere la propria creatività e indirizzarla verso obiettivi costruttivi Socialità Superare il proprio punto di vista. Comprendere la necessità di norme di comportamento e di relazione. Assumere atteggiamenti costruttivi e collaborativi nelle situazioni di gruppo (di attività, gioco, studio, lavoro). Autonomia Maturare la capacità di scegliere, prendere decisioni, riflettere, portare a termine incarichi, assumere responsabilità. Esprimere adeguatamente emozioni, sentimenti, bisogni. Orientamento Fornire al ragazzo/alunno la possibilità di fare molteplici esperienze in modo che egli possa utilizzare tutte le sue forme di intelligenza e possa riconoscere, incentivare e valorizzare il proprio stile cognitivo e di apprendimento. Recupero del disagio Recuperare educativamente i ragazzi che soffrono di restrizioni e di deprivazioni fisiche, culturali e sociali in modo da superare la discriminazione sia a livello culturale che esistenziale. Educazione interculturale Conoscere, riconoscere ed accettare le diversità: disabilità fisiche, mentali, di cultura, di razza, di religione, di stile di vita. Prendere consapevolezza che l’incontro con persone di diversa cultura può arricchire la propria esperienza. Educazione alla cittadinanza Acquisire la consapevolezza di essere titolare di diritti, ma anche di essere soggetto a doveri per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile. La nuova materia "Cittadinanza e Costituzione", per effetto della legge 30.10.2008 n. 169, avrà un orario di un’ora a settimana, pari a 33 ore annuali, che non saranno aggiunte, ma ricavate dall'attuale orario dell’area storico-geografica. - 47 - LE ORE DELLE DISCIPLINE SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA ORE ORE ORE CLASSE I II III, IV, V Italiano 9 8 7 Storia 2 2 3 Geografia 2 2 2 Matematica 6 6 6 Scienze 2 2 2 Immagine 2 2 1 Musica 2 2 2 Motoria 2 2 2 Religione 2 2 2 Inglese 1 2 3 Sostegno Alternativa 2 2 2 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Dsciplina classe Italiano Approfondimento lettere Storia Geografia Matematica Scienze Inglese Spagnolo Tecnologia Arte Musica Educazione fisica Religione Attività alternativa Sostegno - 48 - ore I, II, III 5 1 2 2 4 2 3 2 2 2 2 2 1 1 - 49 - - 50 - PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA “G. RODARI” PROGETTO INSERIMENTO-ACCOGLIENZA Accoglienza e inserimento rappresentano un momento privilegiato di incontro tra scuola e famiglia. Bambini/e e genitori è essenziale che trovino nella scuola un ambiente educativo rassicurante, favorevole al loro ingresso, pronto ad accogliere le loro esigenze, le loro emozioni, le loro aspettative per ridurre al minimo ansie e paure e costruire relazioni importanti e positive. Il progetto mira a favorire un’attenzione individualizzata per un sereno e graduale distacco dalle figure parentali, a promuovere un graduale adattamento ai ritmi scolastici, a far raggiungere una buona autonomia nella gestione della propria persona, a rispettare e ad interiorizzare le prime regole della scuola. Obiettivi Accettare con serenità il momento del distacco Conoscere le insegnanti, i nuovi compagni e le altre figure presenti nella scuola Comprendere l’importanza dell’amicizia e dell’aiuto reciproco Essere disponibile nei confronti degli altri Condividere semplici regole di comportamento Conoscere gli ambienti Metodologia Strumenti privilegiati sono l’attività ludica e la cura dello spazio. Spazio pensato come contesto dinamico, strutturato con particolare attenzione per rispondere alle esigenze di accoglienza, esplorazione, gioco e motricità proprie dei/delle bambini/e, in cui lo stile dell’adulto sia sempre più empatico e attento a rendere il ruolo del bambino attivo. Al fine di rendere l’inserimento dei nuovi iscritti e l’accoglienza di tutti gli altri il più graduale possibile, si sono stabilite queste modalità: - 1° e 2° GIORNO di scuola: accoglienza dei bambini che hanno già frequentato la scuola, i quali avranno modo di ritrovare amici e maestre - dal 3° GIORNO: i bambini di tre anni e i nuovi iscritti frequenteranno la scuola con ingresso scaglionato; in ogni sezione saranno inseriti tre o quattro bambini, lasciando un intervallo di 30 minuti fra l’uno e l’altro per dare l’opportunità alle insegnanti di avere un rapporto individualizzato - in seguito, tutti i giorni, verranno inseriti altri due o tre bambini/e. Dal primo giorno la scuola funzionerà dalle ore 7.30 (per chi ha fatto richiesta di fruire del sevizio di anticipo) fino alle ore 13 con mensa. I nuovi inserimenti per 5 giorni faranno un orario ridotto, senza mensa, poi anche loro si potranno fermare alla mensa ed uscire alle 13. Dalla terza settimana l’orario della scuola sarà dalle 7.30 (per chi lo richiede) alle 17 (per chi lo richiede). Per i bambini nuovi si valuterà, caso per caso, con le famiglie, l’opportunità della frequenza a tempo pieno. - 51 - MODALITÀ DI INSERIMENTO PER I BAMBINI ANTICIPATARI Al termine degli inserimenti programmati per i bambini di tre anni, si procederà all'accoglienza degli anticipatari. - orario di frequenza iniziale: due ore e mezza (dalle 9 alle 11.30) , - orario di frequenza intermedio: dalle 9 alle 13 dalla seconda/terza settimana da concordare con le insegnanti La frequenza per l'intera giornata sarà possibile quando il/la bambino/a avrà raggiunto un sufficiente livello di autonomia affettiva, motoria e di gestione della propria persona, in particolare quando sarà in grado di: - accettare serenamente il distacco dai familiari - muoversi con sicurezza in tutti gli spazi della scuola - alimentarsi correttamente - aver raggiunto una buona autonomia personale e sfinterica Anche la frequenza per l’intera giornata si concorda con le insegnanti. ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA PER I PRIMI GIORNI Per garantire la compresenza delle insegnanti l'orario di apertura sarà il seguente: PRIMA SETTIMANA dalle ore 7.30 alle ore 13.00 con mensa SECONDA SETTIMANA dalle ore 7.30 alle ore 13.00 con mensa TERZA SETTIMANA dalle ore 7.30 alle ore 17.00 orario pieno OPEN DAY Nel periodo delle iscrizioni (gennaio, febbraio) si inviteranno tutti i genitori dei nuovi iscritti a partecipare ad un incontro con le insegnanti che illustreranno, mediante supporto multimediale, il programma educativo della scuola e i tempi della giornata scolastica. Verrà inoltre consegnato un pieghevole riassuntivo del Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.). Nel periodo di maggio-giugno, si inviteranno tutti i genitori che hanno scelto la nostra scuola, ad un'assemblea nel corso della quale verrà comunicata la sezione di appartenenza, illustrato il percorso educativo-didattico che le insegnanti intendono svolgere durante l'anno, le modalità di inserimento, le varie ed eventuali riguardanti: il servizio mensa, le uscite didattiche, gli incontri programmati scuolafamiglia. Verrà poi consegnato un fascicoletto con tutte le indicazioni e i consigli per iniziare con serenità il nuovo cammino di crescita e di inserimento. PROGETTO CONTINUITÀ Nel passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria, il Progetto Continuità vuole garantire al bambino un percorso formativo organico e completo, facilitando il cammino e il suo ingresso nel nuovo ambiente. Prevede alcuni incontri programmati e condivisi con la scuola primaria con almeno tre scadenze nel corso dell’anno scolastico. - 52 - Obiettivi Favorire una transizione serena tra i due ordini di scuola Elaborare stati d’animo positivi rispetto alla realtà che li accoglierà Soddisfare le esigenze interiori di sicurezza e identità Destinatari Gli alunni/e dell’ultimo anno USCITE DIDATTICHE E FESTE Le uscite didattiche sono un valido supporto ai progetti che si svolgono nella scuola. Le esperienze di scoperta, osservazione e ricerca in ambienti naturali e sociali sono occasioni di stimolo, emozioni, divertimento, ma anche strategie di apprendimento nei diversi ambiti. I momenti di festa favoriscono la condivisione e la partecipazione di tutti, adulti e bambini per far circolare esperienze, emozioni, sentimenti, all’interno della scuola, ma con l’apertura alla famiglia, per sviluppare in ciascun bambino il senso di appartenenza alla sua famiglia, alla sua comunità e alla sua scuola. Destinatari Tutti gli alunni USCITE DIDATTICHE Le uscite in ambito comunale, vengono svolte in particolari periodi dell’anno a rinforzo degli obiettivi formativi che sono stati definiti nella programmazione annuale, coinvolgono una sezione o più sezioni contemporaneamente e avvengono su itinerari brevi e di facile percorrenza. Le uscite nei parchi pubblici presenti sul territorio sono momenti di osservazione dei mutamenti nello scorrere delle stagioni, di raccolta di materiale utile allo sviluppo di un atteggiamento di tipo scientifico che si concretizza nello sviluppo di obiettivi quali: - Osservare, toccare, raccogliere elementi significativi - Comunicare pre-conoscenze sull’oggetto di osservazione - Attivare confronti di idee in gruppo per giungere a definire insiemi di opinioni - Definire l’insieme di informazioni sotto forma di schede, elaborati, simboli e contrassegni - Saper collocare gli eventi vissuti con nesso logico e temporale - Usare la creatività per comunicare osservazioni scientifiche. Le uscite presso la Biblioteca portano i bambini a conoscere un’importante realtà presente sul nostro territorio che opera in collaborazione con le insegnanti per la stesura e la realizzazione di obiettivi formativi in comune quali: - Esplorare un ambiente nuovo e conoscerne le regole di comportamento - Suscitare l’interesse per i libri - Migliorare la capacità di ascolto e attenzione - Potenziare la partecipazione attiva dei bambini all’ascolto intervenendo nella narrazione - Attivarsi nella ricerca di libri per approfondire le attività che si stanno svolgendo a scuola - Utilizzare l’opportunità del “prestito a casa”. Uscite finalizzate all’educazione stradale: le attività vengono svolte a livello di sezione con il coinvolgimento in primo luogo dei bambini di 5 anni. Dopo un percorso teorico e pratico nei saloni della scuola, con l’intervento del Vigile vengono concordate delle uscite sul territorio per mettere in pratica i comportamenti corretti da assumere come pedoni nel rispetto dei segnali stradali e del ruolo di chi opera nella strada. - 53 - FESTE Momenti di grande importanza sono le feste organizzate a scuola per sottolineare e valorizzare particolari fasi del progetto educativo, e per trasmettere ai bambini un forte senso di appartenenza al gruppo. Per le famiglie rappresentano un momento di incontro, di socializzazione, di convivialità e consentono la conoscenza reciproca di usi, costumi, tradizioni. La “Festa dell’accoglienza”: si svolge nel mese di Novembre, nei saloni della scuola, con tutti i bambini, tutte le insegnanti, e coincide con la conclusione del progetto accoglienza e l’inizio delle attività educative progettate nella programmazione annuale. I bambini portano il simbolo della sezione di appartenenza, cantano canzoni mimate, si salutano, ballano, giocano in attività organizzate e in un secondo tempo i nuovi iscritti vengono premiati con un piccolo dono preparato da grandi e mezzani. Ogni momento della festa viene filmato e fotografato per la documentazione di fine anno offerta ai genitori che ne fanno richiesta. Lo “Scambio di auguri” che precede le vacanze natalizie, è un’occasione offerta alle famiglie per entrare nella scuola, partecipare a un momento educativo e provare il gusto dello “stare insieme”, in un clima sereno e accogliente. I momenti di incontro sono due, uno per le sezioni del salone grande, uno per le sezioni del salone piccolo. Durante l’orario scolastico, nel pomeriggio, le famiglie vengono invitate a una piccola rappresentazione con canti, poesie, filastrocche con contenuti e valori universali e condivisi da tutte le culture. Segue poi un rinfresco organizzato dalle rappresentanti di sezione. La “Festa di carnevale” si svolge a scuola con il coinvolgimento dei genitori che offrono ai bambini una rappresentazione teatrale la cui tematica si allaccia di anno in anno ai contenuti della programmazione. I bambini l’ultimo giorno di scuola prima della chiusura per le vacanze, vengono a scuola con i loro travestimenti. Luci, suoni, colori, sapori e tanta allegria accompagnano i bambini in giochi di gruppo, danze e canti mimati. La “Festa di fine anno” si svolge a fine Maggio, solitamente in un ambiente adatto ad accogliere tutte le famiglie e rappresenta la tappa finale del percorso educativo. In questa occasione i bambini danno una rappresentazione delle esperienze vissute utilizzando tutti i linguaggi : corporeo, verbale, grafico-pittorico, musicale. PROGETTO INCLUSIONE Il progetto ha l’intento di favorire lo star bene a scuola partendo dalle necessità e dalle possibilità individuali, di creare un contesto significativo e motivante, di sviluppare le capacità affettive, sensoriali, cognitive, linguistiche e motorie degli/delle alunni/e in difficoltà, di creare buone pratiche di integrazione interne alla scuola. Metodologia Il gioco in ogni sua espressione, con attività mirate all’integrazione dei/delle bambini/e nel gruppo classe; attività laboratoriali in piccolo gruppo o interventi individuali centrati sul potenziamento delle risorse dell’alunno/a. Destinatari o i bambini e le bambine diversamente abili presenti nella scuola o i bambini e le bambine con bisogni educativi speciali. - 54 - PROGETTO ANNUALE: I DIRITTI NATURALI DEI BAMBINI/E Il progetto educativo intende porre l’accento su alcuni “diritti naturali”, elaborati da Gianfranco Zavalloni per riscoprire esperienze naturali di gioco e praticarle nella quotidianità. In particolare vogliamo centrare la nostra attenzione sul diritto al riposo, diritto al dialogo, diritto ad utilizzare le mani, diritto agli odori e diritto alle sfumature. Obiettivi Favorire un rapporto positivo con l’ambiente naturale, stimolando la curiosità, il piacere di conoscere e il desiderio di comunicare Riscoprire esperienze naturali di gioco veicolate dai cinque sensi attraverso un utilizzo creativo delle risorse che l’ambiente ci offre Sensibilizzare alla bellezza, allo stupore e alla meraviglia Destinatari Tutti gli alunni PROGETTO ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA Il progetto mira a salvaguardare il diritto della libera scelta di avvalersi o meno della religione cattolica secondo la normativa vigente e prevede vengano effettuate sia ore di insegnamento alternative che concorrono al processo formativo degli alunni, allo sviluppo del senso civico e alla presa di coscienza dei diritti e doveri dell’essere cittadini, sia ore di potenziamento e consolidamento della lingua italiana incluse in un percorso di rinforzo didattico individualizzato attraverso interventi educativi mirati allo sviluppo del linguaggio nella sua forma espressiva e comunicativa. Obiettivi Prendere coscienza della propria identità Sviluppare senso di appartenenza al gruppo Sviluppare comportamenti attivi di rispetto Sviluppare l’abilità a comprendere, a farsi capire e a comunicare. Metodologia Didattica attiva: fiabe,storie illustrate, brevi racconti, conversazioni, saranno lo strumento veicolante l’apprendimento della lingua italiana, già parlata da alcuni, appena incontrata da altri, al fine di offrire a tutti la possibilità di comunicare e interagire nel gruppo. Destinatari Tutti gli alunni/e che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica. PROGETTO MUSICALE “IL BAULE DEI SUONI” Attività promossa gratuitamente dall’accademia musicale “Gabrieli” di Bovezzo con la finalità di avvicinare i bambini/e alla musica in modo spontaneo e creativo, educando al senso ritmico, all’ascolto degli strumenti musicali attraverso il gioco e animazioni. Destinatari Mezzani e grandi Gennaio 2015 - 55 - PROGETTO EDUCAZIONE ALIMENTARE Promosso a titolo gratuito dalla Ditta di ristorazione scolastica Markas, vedrà coinvolti il gruppo mezzani (4 anni) e il gruppo grandi (5 anni) a loro volta suddivisi in tre sottogruppi. I bambini parteciperanno al laboratorio del gusto, della frutta, della verdura. Finalità Stimolare l’interesse e la conoscenza dei bambini nei confronti di una sana e corretta alimentazione. Metodologia L’approccio sarà molto pratico e interattivo attraverso un coinvolgimento ludico-didattico condotto da una dietista esperta Markas. Tempi Giornate concordate mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 10 alle ore 11.50, a partire dal 14 gennaio per concludersi venerdì 30 gennaio 2015. ATTIVITÀ RELATIVE ALLA SICUREZZA Le varie attività sono rivolte a tutti i bambini della scuola; la finalità e quella di dare gli strumenti necessari perché i bambini siano in grado di: - individuare situazioni di potenziale pericolo - decodificare messaggi che facilitano un comportamento adeguato - acquisire un comportamento idoneo facendo un uso funzionale delle regole - orientarsi nello spazio scuola facendo utilizzo della segnaletica. - 56 - - 57 - PROGETTI SCUOLA PRIMARIA “C. COLLODI” PROGETTO INCLUSIONE Il progetto è presente nei tre ordini di scuola con referenti che curano gli aspetti specifici di ogni ciclo di istruzione e operano per favorire l'instaurarsi di una pratica di collaborazione e di attività formative tra i docenti dei diversi ordini . Il Progetto si declina nella scuola primaria in una commissione formata dall'insegnante referente, dall'insegnante di sostegno e da un’insegnante di ogni modulo. La commissione, nel corso dell'anno scolastico, esplica vari compiti: 1) Monitorare le situazioni di disagio presenti nelle varie classi 2) Favorire la presa in carico da parte dell'intera scuola dei casi più difficili 3) Intervenire in situazioni di particolare problematicità promuovendo le azioni necessarie per una gestione più efficace delle risorse, in appoggio alle insegnanti di modulo e di classe 4) Individuare le situazioni che necessitano di un’attività di recupero individualizzato, da attuare con ore aggiuntive di insegnamento 5) Favorire l’instaurarsi di una pratica di collaborazione e scambio di opportunità anche formative tra i diversi ordini di scuola, finalizzate ad un “accompagnamento” nel loro percorso scolastico di bambini in situazione di disagio (certificati e non). Sono previsti a tal fine incontri con la scuola dell'infanzia e con la secondaria di I grado. La scuola inoltre mantiene costanti rapporti con gli enti locali (Amministrazione comunale, A.S.L. ) e con il C.T.R.H. di Gardone Valtrompia. All'interno della scuola è presente una ricca biblioteca di testi specifici che offrono agli insegnanti spunti ed indicazioni affinché la pratica didattica sia sempre più “a misura” di tutti gli alunni, a partire da quelli più fragili. PROGETTO INTERCULTURA Il progetto si rivolge agli alunni di cittadinanza non italiana all'interno dell'Istituto Comprensivo e si articola intorno a due aspetti essenziali: - continuità del progetto sui tre ordini di scuola, rispetto alle linee di programmazione dei percorsi di alfabetizzazione e di accompagnamento nello studio - personalizzazione dell' intervento in funzione delle caratteristiche soggettive degli alunni, del grado, dell'ordine di scuola d'inserimento e delle risorse disponibili. Obiettivi - Raccogliere ed analizzare documenti e materiali relativi ai processi di integrazione. - Condividere ed attuare il protocollo di accoglienza (modalità e strumenti per favorire il più possibile un corretto inserimento degli alunni stranieri nelle classi di destinazione) - Riflettere e offrire supporto ai colleghi per la formazione sulle problematiche inerenti le fasi di acquisizione della lingua italiana (L2) - Allestire con adeguati sussidi cartacei ed informatici il laboratorio di L2 - Verificare, al termine dell'anno scolastico, l'attuazione dei diversi obiettivi e il raggiungimento degli stessi - Formare il personale docente per gestire le fasi di prima accoglienza dei bambini stranieri in ingresso. Vengono poi attuate alcune metodologie specifiche nella conduzione del percorso quali: lezioni frontali, attività ludiche, piccoli gruppi, tecnologie informatiche. Vi sono inoltre supporti da parte del mediatore linguistico/culturale, dell'Ente Locale, del CTI di Sarezzo e dei gruppi sul territorio che operano nel medesimo ambito. - 58 - PROGETTO LINGUA STRANIERA Il progetto, che si realizzerà quest'anno nella scuola primaria, prevede l'intervento di un esperto inviato dal Centro Studi Ad Maiora e vedrà coinvolti gli alunni delle classi quinte. Il piano di lavoro sarà proposto nel periodo compreso fra febbraio e aprile 2015 con un monte ore complessivo di 64 ore (16 ore per classe). Obiettivi incrementare la conoscenza lessicale revisionare e utilizzare strutture linguistiche migliorare la comprensione, la pronuncia, il ritmo e la fluidità Finalità e metodologie Per favorire l’espressione orale e creare bisogni comunicativi saranno proposti: conversazioni legate ad esperienze concrete relative al vissuto del bambino e ad aspetti culturali appartenenti ad altre realtà ascolto di storie narrate con abbondanza di stimoli visivi e sonori giochi lessicali ed attività in cui la comunicazione sarà abbinata a varie forme espressive (movimento, drammatizzazione, canto, disegno) PROGETTO AMBIENTE Obiettivi - Sensibilizzare gli alunni nei riguardi dell’ambiente e degli elementi naturali attraverso il rispetto per ogni essere vivente - Promuovere lo sviluppo della cooperazione per ridurre l’individualismo e la competitività - Favorire il benessere psicofisico degli alunni insieme e a contatto della natura - Stimolare la ricerca di ipotesi su possibili strategie e comportamenti da adottare per la salvaguardia dell’ambiente e la sua sostenibilità - Facilitare stili di vita più conformi ed in armonia con la natura - Favorire l’acquisizione di comportamenti e abitudini per una sana e corretta alimentazione - Promuovere la cultura della legalità e della sicurezza. Destinatari - Alunni, docenti e genitori Metodologia: - Lezioni frontali, osservazioni dirette con uscite e laboratori vari con esperti. - Visione di filmati ed uso di testi. Partecipazione ad eventuali concorsi ed EXPO. Rapporti con le istituzioni: COOP. CAUTO – Comunità Montana – Ass. Ambiente Comune di Bovezzo – COSP – Protezione Civile – Polizia Locale– PINOCCHIO GROUP. Partecipazione al CONVEGNO PROVINCIALE DELL’AMBIENTE NEL MESE DI OTTOBRE 2014, da parte degli insegnanti interessati. ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Progetto “Alla scoperta del Parco delle Colline di Brescia” Sono sei le classi coinvolte per 6 ore di intervento degli esperti della COOPERATIVA PINOCCHIO - 59 - GROUP e 12 dell’associazione “Umana Dimora” finanziato dal Parco delle Colline in merito ai seguenti argomenti: “Alla scoperta dei sentieri del bosco” con Umana Dimora per le classi seconde. La proposta si articolerà in due passeggiate didattiche lungo i sentieri del bosco vicino a casa e tre interventi in classe da parte di esperti. “La scuola, la città e il bosco” con Pinocchio Group per le classi terze. È prevista l’uscita al parco urbano della Montagnola a Brescia con successiva costruzione di un erbario e della rete alimentare del bosco durante due interventi in classe da parte di esperti. Progetto “Ruolo e vita delle api in natura” Quattro classi prime parteciperanno a questo progetto finanziato dal Comune di Bovezzo. Sono previsti interventi in classe degli apicoltori che daranno informazioni sulla vita delle api, sui lavori svolti nelle arnie e sull’importanza del ruolo delle api nel nostro ambiente naturale. Progetto “Il sistema solare in miniatura” Le classi quinte parteciperanno a questo progetto promosso dall’Unione astrofili bresciani e finanziato dal Diritto allo studio. È prevista un’uscita di mezza giornata ad un osservatorio astronomico bresciano, seguirà un intervento in classe da parte di un esperto. Le classi quinte parteciperanno anche a “Volontario per un giorno” in collaborazione con il gruppo comunale Protezione Civile di Bovezzo. Sono previste le seguenti attività: simulazione di esondazione; simulazione di disperso con ferito; simulazione incendio; simulazione prova guida pick-up. Lo scopo del progetto è far sperimentare ai ragazzi, dal vero, le attività della protezione civile, ma soprattutto quello di renderli testimoni privilegiati di comportamenti corretti e sicuri, da realizzare in caso di effettivo pericolo o di rischio a casa, a scuola, nelle varie loro attività quotidiane. “Volontario per un giorno” si terrà in primavera: sabato per le classi a tempo normale e venerdì pomeriggio per quelle a tempo pieno. EDUCAZIONE ALIMENTARE Le classi quarte parteciperanno al progetto “Scuola in Valledoro” gratuito con uscita al grissinificio “Valledoro” a Brescia con laboratorio sull’etichettatura dei prodotti e la conoscenza della piramide alimentare. Tutte le classi parteciperanno al progetto “Frutta nelle scuole”, finanziato dalla Regione Lombardia, con distribuzione nell’orario della merenda di frutta e verdura di qualità. Sono previste anche spremute di frutta preparate al momento. EDUCAZIONE STRADALE Nelle varie classi si affronteranno le tematiche inerenti PIEDIBUS Viene riproposta l’esperienza del Piedibus: un vero e proprio autobus umano fatto di una carovana di bambini in movimento accompagnati da adulti con capolinea, fermate, orario e un suo percorso prestabilito. Si continuerà con la stessa impostazione del precedente anno, un giorno alla settimana per tutto l’anno scolastico, previa collaborazione dei genitori. PARTECIPAZIONE CONVEGNI, MOSTRE, EVENTI Partecipazione al CONVEGNO PROVINCIALE DELL’AMBIENTE NEL MESE DI OTTOBRE 2014, da parte degli insegnanti interessati. - 60 - Organizzazione nel mese di ottobre della “Castagnata” a scuola, come momento di accoglienza, con il coinvolgimento dell’Ass. all’ambiente del Comune di Bovezzo, di privati e di alcuni genitori disponibili a preparare le caldarroste. Partecipazione al concorso “Sagra del marrone” bandito dai comuni della Valle del Garza. Tutte le classi vedranno la partecipazione degli alunni alle giornate: o M’ILLUMINO DI MENO o SETTIMANA DEL VERDE PULITO, promosso da Legambiente o NON TI SCORDAR DI ME: di venerdì per le classi a tempo pieno e di sabato per le classi ad orario antimeridiano PROGETTO DI EDUCAZIONE MOTORIA Il progetto nasce dalla volontà del Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo di valorizzare quest’area dell’educazione, attraverso un processo di formazione dei docenti ed un allargamento dell’offerta formativa dell’attività psico-motoria, avvalendosi anche della collaborazione di personale specializzato ed abituato ad interagire con i bambini. Esso è rivolto a tutti gli alunni del plesso con diverse modalità: - Alunni delle classi 1, 2, 3, 4, 5 che partecipano ai corsi di gioco - motricità (orario extra-scolastico, facoltativo); - Alunni delle classi 1, 2, 3, 4, 5 che partecipano ai corsi di sport di classe, tennis, corso di minivolley GIOCOMOTRICITÀ Il progetto è rivolto agli alunni di tutte le classi. Prevede incontri settimanali tenuti da un esperto in orario extrascolastico da novembre fino a maggio. È previsto un modesto contributo economico da parte dei genitori. Il progetto di giocomotricità si prefigge di: dare pari opportunità ai bambini e alle bambine in qualsiasi forma di gioco avviare il bambino allo sport, inteso come momento di incontro e socializzazione rispettare se stessi e gli altri, superare le frustrazioni accettando i propri limiti e riconoscendo le diverse potenzialità favorire l’espressione corporea dei bambini diversamente abili. Attività previste Giochi di movimento, giochi di stimolazione sensoriale, giochi di coordinazione. SPORT DI CLASSE e A SCUOLA DI SPORT Il progetto nazionale “Sport di classe” per la scuola primaria proposto dal MIUR, CONI, CIP prevede: il coinvolgimento delle classi prime, seconde, terze, quarte, quinte l’intervento di un tutor sportivo che affiancherà le insegnanti durante le lezioni di motoria per almeno 10 ore mensili per ciascuna classe incontri di formazione rivolti agli insegnanti di classe possibilità di realizzare Giochi invernali e Giochi di fine anno scolastico realizzazione di attività che prevedono percorsi d’integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) - 61 - Il progetto regionale “ A scuola di sport – Lombardia in gioco “ proposto dal CONI e dalla Regione Lombardia prevede: il coinvolgimento delle classi prime e seconde, l’intervento per un’ora alla settimana, per classe, di un esperto selezionato su scala regionale la progettazione congiunta della attività da svolgere tra maestro titolate della classe ed esperto il perseguimento degli obiettivi di apprendimento prescritti dalle Indicazioni Nazionali per la scuola primaria. TENNIS Il progetto è rivolto agli alunni delle classi terze, quarte e quinte, in collaborazione con la scuola Tennis di Bovezzo. È previsto l’avviamento alla pratica sportiva sui campi da tennis facendo conoscere ai bambini questa realtà presente sul territorio che si distingue per l’attenzione al ruolo educativo e aggregante di uno sport. PROGETTO “ 1 2 3 Pronti VIA giochiamo a MINIVOLLEY” Il progetto è rivolto agli alunni delle classi 3^ - 4^ e 5^ della Scuola Primaria ed ha come obiettivi fondamentali: favorire e potenziare le capacità ludiche, motorie ed espressive dei bambini coinvolti; favorire il livello di autostima negli alunni; prevenire il disagio minorile favorendo l’inserimento, la socializzazione e l’integrazione dei bambini. I corsi, svolti in collaborazione con la società sportiva SIVOLLEY BOVEZZO, hanno lo scopo di insegnare ai bambini correttamente ed in tempi brevi il gioco del minivolley. Spazi Il progetto prevede l’utilizzo della palestra della Scuola Primaria per l’attività ordinaria, mentre il torneo finale, visto l’elevato numero degli alunni, verrà organizzato nella palestra della Scuola Secondaria di primo grado. Materiali Palloni e Kit per la pratica del minivolley messi a disposizione del SIVOLLEY BOVEZZO Agli alunni partecipanti al progetto verrà consegnata in omaggio una maglietta sponsorizzata con il logo del progetto, della scuola, della società SIVOLLEY BOVEZZO e del Comune di Bovezzo Alla scuola verranno dati in dotazione palloni omologati per la pratica del minivolley Agli insegnanti aderenti al progetto verrà consegnato un quaderno di appunti contenente i giochi e gli esercizi utilizzabili con gli allievi. Tempi Il progetto prevede quattro incontri della durata di un’ora/un’ora e trenta minuti per ognuna delle classi 3^- 4^e 5^della scuola primaria nel periodo marzo- aprile. - 62 - PROGETTO LETTURA-MUSICA LETTURA La convinzione che la lettura (non solo di libri ma anche di opere teatrali, di musica, di film….) costituisca per gli alunni un arricchimento, la possibilità di soddisfare i propri interessi, le proprie curiosità e una forma privilegiata di esperienza, sospinge la nostra scuola anche per quest’anno, a riproporre il progetto “Teatro, musica e animazione alla lettura”. Il progetto è rivolto a tutti i bambini e le bambine della scuola e vede coinvolti anche insegnanti, genitori, biblioteca, specialisti esterni. Obiettivi formativi - Stimolare nei bambini l’interesse e il piacere per la lettura - Guidarli nella scelta dei libri che meglio rispondono ai loro gusti ed interessi - Moltiplicare le occasioni per gli alunni di prendere confidenza con i libri e con altri linguaggi espressivi (teatrale, iconico, musicale ….) - Creare un rapporto più “abituale” tra alunni e biblioteca - Consolidare l’abitudine alla lettura vicariale (genitori-insegnanti) - Scoprire modi e tecniche diverse di lettura - Confrontare tra loro i diversi linguaggi espressivi e cogliere come la loro interazione ne potenzi l’efficacia. Obiettivi di apprendimento Sono tutti quegli obiettivi cognitivi già previsti dalla programmazione curricolare, in particolare di lingua; come il lavoro di analisi, comprensione, produzione di testi, lettura espressiva, ma anche sviluppo di capacità grafiche, musicali, mimico gestuali. Attività specifiche - Lettura vicariale fatta dai genitori per le classi prime e seconde. - Visita alla biblioteca comunale nel corso dell’anno scolastico da parte di tutte le classi, dove i bambini vengono coinvolti in giochi e attività diversificate per età e che risultino accattivanti; per i ragazzi delle classi quarte e quinte, lo scopo della visita è anche quello di capire il funzionamento del sistema bibliotecario, risultato sempre molto interessante. - Classi terze: incontro con un autore di libri, intervento offerto dalla Biblioteca Comunale MUSICA “Suona con la banda” La necessità rilevante del “Progetto musica” è quella di attivare percorsi significativi nella pratica del linguaggio musicale, al fine di consentire agli alunni la loro realizzazione culturale e intellettiva. Il progetto “Suona con la banda” prevede 13 incontri, nel corso dell’anno scolastico, tenuti da un esperto musicale messo a disposizione dall’Accademia Musicale “Gabrieli” di Bovezzo. Il progetto privilegia un avvicinamento alla musica di tipo fattivo e creativo con l’ausilio di giochi ritmici e l’ascolto guidato. L’intera proposta intende portare gli alunni alla conoscenza delle note musicali sul pentagramma, suonare il flauto per poi integrarsi con gli allievi e musicisti della banda in uno spettacolo finale; i bambini impareranno anche a suonare diversi strumenti musicali, cantare a più voci, usare il corpo. PROGETTO AFFETTIVITÀ È rivolto alle classi quinte in collaborazione con il Consultorio Civitas. Il percorso prevede interventi in classe con i bambini e serate con i genitori; il progetto è sostenuto dall’Associazione Genitori. La finalità del progetto è quella di dare una corretta informazione scientifica sulle tematiche connesse allo sviluppo sessuale della pubertà, con particolare attenzione alle specifiche richieste dei bambini. - 63 - ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA Per quanto concerne l’organizzazione delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, si fa rinvio alle indicazioni contenute nella C.M. n.316 del 28 ottobre 1987, sintetizzate nella nota MIUR del marzo 2010. La scelta relativa alle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica trova concreta attuazione nelle seguenti opzioni possibili: a) attività didattiche e formative b) attività individuali o di gruppo con assistenza di personale docente; c) non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica. Per la Scuola primaria si individua come tema centrale “L’educazione alla cittadinanza e alla convivenza civile” (classi prime). Le attività proposte fanno riferimento ai momenti tipici della giornata di un bambino, sia a casa sia a scuola analizzando situazioni comuni a tutti sulle quali discutere e confrontarsi per superare gradualmente la propria centralità e prendere coscienza dell’altro come interlocutore da accettare e rispettare in ciò che ha di simile e di diverso da noi. “L’educazione alla cittadinanza e alla costituzione” (classi seconde, terze, quarte e quinte). Le attività proposte pongono le basi per la realizzazione di una cittadinanza attiva attraverso riflessioni sulle esperienze personali piuttosto che su simbologie concettuali, facendo in modo che le conoscenze emergano gradualmente grazie alla partecipazione interessata e non per imposizione dall’alto. - 64 - - 65 - PROGETTI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “A. VIVALDI” Le attività educative e didattiche della Scuola Secondaria di primo grado si inseriscono nell’armonizzazione dei due criteri fondamentali (continuità e specificità) che compongono l’identità educativa dei tre ordini di scuola dell’Istituto Comprensivo di Bovezzo. L’area progettuale del segmento della scuola secondaria, pur nella sua specificità, si pone come momento di continuità serena ed efficace all’interno del percorso educativo, pertanto alcuni progetti costituiscono essi stessi un filo conduttore che accompagna gli alunni nelle diverse età, dall’ingresso nella scuola dell’infanzia per concludersi con l’uscita guidata dalla terza media. Le attività previste nei progetti sono in linea con scelte culturali, formative e metodologiche; possono sviluppare abilità e competenze trasversali, favorire la visione multidisciplinare della realtà, permettere l’integrazione dei saperi e dei linguaggi, sviluppare temi centrali per la crescita degli alunni. PROGETTO ORIENTAMENTO Finalità - aiutare gli allievi a conoscere se stessi e guidarli nell’acquisizione di consapevolezza di alcune dimensioni personali (motivazione, capacità di studio, perseveranza, attenzione e concentrazione, attitudini) individuando insieme ad essi strategie e modalità di superamento di limiti e difficoltà - far acquisire agli allievi un corretto metodo di studio - attivare strategie di motivazione - fornire gli strumenti necessari a superare i momenti critici legati ad una scelta - sviluppare negli allievi capacità progettuali e di scelta consapevole - avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro affinché ne conoscano alcuni aspetti fondamentali - fornire alle famiglie elementi di riflessione che favoriscano scelte più oculate, sulla base delle reali capacità dei loro figli. Obiettivi - saper riconoscere le proprie difficoltà, essere in grado di distinguere tra attitudine, capacità ed interesse - saper definire le proprie aspirazioni, riconoscere i propri interessi e le aspettative future - conoscere il territorio, il tessuto produttivo locale, le potenzialità economiche - conoscere la propria comunità ed interessarsi ad essa - ampliare la conoscenza delle opportunità scolastiche del territorio, facilitando la comprensione del contesto in cui il ragazzo dovrà crescere e operare - analizzare approfonditamente gli istituti superiori ed i settori produttivi - verificare la preparazione individuale degli alunni e considerare la scelta anche alla luce delle loro attitudini e potenzialità. Destinatari Gli alunni delle classi terze e i loro genitori. Metodologie Lezioni frontali; incontri con gli esperti; proiezioni di film; letture scelte; test autovalutativi e attitudinali; eventuale partecipazione ad iniziative attuate sul territorio. Rapporti con gli esterni Specialisti privati; rappresentanti del mondo del lavoro. - 66 - PROGETTO TRINITY Finalità Il progetto ha lo scopo di fornire un’adeguata preparazione per sostenere l’esame Trinity. Esso quindi coinvolgerà gli allievi che intendano sottoporsi all’esame e gli insegnanti di lingua inglese delle classi interessate. La preparazione, basata anche su interventi didattici mirati, verrà effettuata durante ore curriculari ed extracurriculari. Gli esami Trinity sono strutturati in modo da favorire ed accertare lo sviluppo di abilità funzionalicomunicative che trovano riscontro effettivo nell’uso reale della lingua della quotidianità. Il percorso progettuale mirerà quindi ad incentivare gli alunni all’acquisizione di una competenza di interazione orale che risulta fondamentale nel curricolo formativo. Obiettivi specifici sono pertanto: - stimolare l’interesse degli alunni verso lo studio della lingua inglese facendo loro comprendere l’importanza della lingua straniera come strumento di comunicazione - favorire la creazione di ulteriori spazi di approfondimento e di crescita culturale - conseguire, mediante un colloquio con un esaminatore madrelingua, un titolo che certifichi competenze linguistiche e comunicative riconosciute anche fuori dal nostro paese Destinatari - gli alunni delle classi seconde per il grado 3 - gli alunni delle classi terze per il grado 4. CONVERSAZIONE CON INSEGNANTE MADRELINGUA INGLESE E SPAGNOLO Finalità - mettere lo studente nella condizione di usare le lingue come unico strumento di reale comunicazione con una persona straniera Obiettivi - migliorare la comprensione orale migliorare la produzione sviluppare il confronto culturale utilizzando direttamente il mezzo linguistico. Attività - Attività di conversazione in inglese e spagnolo Destinatari - alunni classi seconde e terze - 67 - PROGETTI SCIENTIFICI Campionati internazionali dei “Giochi matematici” 2014-2015 Obiettivi cognitivi ed operativi Avvicinamento alla cultura scientifica, sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti dell’importanza della cultura matematica. I giochi intendono offrire agli alunni la possibilità di “giocare” con la matematica in un clima di sana competizione, coinvolgendo anche coloro che rifiutano la disciplina nella sua forma tradizionale. Obiettivi psico-relazionali La competizione, gradita alla stragrande maggioranza degli studenti, lungi dal creare antagonismi controproducenti, riapre e consolida rapporti di stima e fiducia verso i compagni dallo scarso profitto. I quiz raggiungono il massimo della propria efficacia didattica se utilizzati in forma di gara, che rappresenta per gli studenti un’occasione unica e irripetibile di gioco e di confronto. Competizione e gioco sono due facce della stessa medaglia, aspetti inseparabili da non fuggire, ma da capire a fondo per viverli nel modo più corretto e utile. Destinatari Gli alunni delle classi prime, seconde e terze Categorie Le difficoltà dei “giochi” sono previste in funzione delle diverse categorie: - C1 per gli studenti di prima e seconda media - C2 per gli studenti di terza media e prima superiore Tempi di realizzazione I “Giochi Matematici” d’Istituto si svolgeranno entro gennaio 2015 Metodologia di svolgimento della gara 1. Raccolta delle adesioni all’interno di tutte le classi dell’Istituto 2. Somministrazione dei test agli alunni partecipanti 3. I primi 15 alunni classificati parteciperanno alle semifinali provinciali dei giochi matematici, organizzati dall’Università Bocconi. Le semifinali si svolgeranno a Brescia, a marzo 2015. Coloro che supereranno le semifinali provinciali, parteciperanno a maggio 2015 alla finale nazionale a Milano, presso l’Università Bocconi. I vincitori della suddetta finale, parteciperanno poi alla finale internazionale a Parigi, a fine agosto. - 68 - Educazione alimentare A. Attività di educazione alimentare Obiettivi e finalità 1. Acquisire le informazioni di base sull’alimentazione - Conoscenza delle proprietà e tipologie di alimenti - Atteggiamenti consapevoli e scelta bilanciata degli alimenti - Valore nutritivo ed esigenze dell’organismo 2. Approfondire le tecniche riguardanti la corretta alimentazione - Corretta alimentazione: colazione, spuntini - Atteggiamenti scorretti e insorgenza patologie Destinatari Tutti gli alunni delle classi prime Metodologie Lezione interattiva che permetta la ricostruzione della giornata alimentare, la ricerca delle caratteristiche degli alimenti, ecc.. Rapporti con gli esterni Dott. Facchini Durata Il progetto sarà attuato nel I quadrimestre 2014/2015, attraverso 2 incontri di 1 ora ciascuno in ogni classe prima e attività di laboratorio. B. “Mangiare bene per crescere meglio” LILT Obiettivi e finalità - Acquisire le informazioni di base sull’alimentazione (corretta alimentazione, rapporto tra alimentazione e malattie tipiche della nostra epoca, cosa fare per mangiare bene e vivere in salute) Approfondire le tecniche riguardanti la corretta alimentazione Conoscere i disagi alimentari Destinatari Alunni delle classi seconde Metodologie Lezioni interattive con PPT e gioco didattico che permettano la ricostruzione della giornata alimentare, la ricerca delle caratteristiche degli alimenti e la conoscenza dei disagi alimentari Rapporti con gli esterni Nell’attività interverrà una dietista dell’associazione LILT (Lega Italiana per la lotta contro i Tumori – sede di Brescia) Durata Il progetto sarà attuato nel II quadrimestre, attraverso 2 incontri di 2 ore ciascuno, in ogni classe seconda, a distanza di una settimana l’uno dall’altro (LILT) - 69 - Educazione alla salute “A SCUOLA ….DI CUORE” Obiettivi e finalità Prendere coscienza, già a livello scolastico, della tutela della propria salute, ed in particolare dell’apparato cardiovascolare, valorizzando stili di vita e alimentazione sana. Destinatari Tutti gli alunni delle classi seconde Metodologie Lezioni interattive con presentazione di diapositive e distribuzione di opuscoli informativi forniti dall’Associazione Valtrompiacuore, che metterà a disposizione il nuovo ecocardiografo, che potrà essere utilizzato per dimostrazioni pratiche dell’attività cardiaca. Rapporti con gli esterni Cardiologi specialisti in servizio presso la Cardiologia dell’Ospedale di Gardone VT, Azienda ospedaliera Spedali Civili di Brescia Durata Il progetto sarà attuato nel II quadrimestre, attraverso alcune lezioni interattive in ogni classe seconda e attività di laboratorio. Comportamenti a rischio A. Disagio giovanile: consumo di droga e alcool Obiettivi e finalità - Attuare percorsi educativi attraverso la promozione di programmi di prevenzione di comprovata esperienza - Promuovere atteggiamenti più consapevoli nei confronti di sostanze e comportamenti che danno dipendenza - Sensibilizzare i giovani su tematiche tipicamente adolescenziali. Destinatari Alunni delle classi terze Metodologie Lezione di tipo interattivo/laboratoriale con discussione guidata, a classi singole, condotta da due operatori, alla presenza dell’insegnante Rapporti con gli esterni CIVITAS (sede Gardone VT) Il progetto sarà attuato nel I quadrimestre, attraverso 3 incontri di 2 ore ciascuno, in tutte le classi terze. I docenti coinvolti sono: De Aloe, Pierobon, Torricelli. - 70 - B. Dipendenze giovanili: tabagismo Obiettivi e finalità - Promuovere una maggiore consapevolezza nei confronti della dipendenza da fumo (rischi, danni a breve termine, danni a lungo termine…) - Sviluppare atteggiamenti di protezione alla salute Destinatari Alunni delle classi seconde Metodologie Lezione con la Dott.ssa Foglio dell’Associazione AMAR di tipo frontale/laboratoriale con discussione guidata, alla presenza degli insegnanti. Rapporti con gli esterni Dott.ssa Foglio dell’associazione AMAR Durata Il progetto sarà attuato nel I quadrimestre, attraverso 1 incontro di 2 ore, nelle classi seconde. I docenti coinvolti sono De Aloe - Torricelli – Pierobon C. Le problematiche dell’adolescenza Obiettivi e finalità - Approfondire le tematiche adolescenziali - Offrire una possibilità di confronto e condivisione su tematiche quali i problemi alimentari, la crescita, la relazione uomo-donna: uguaglianze e differenze, i rapporti all’interno del gruppo. Destinatari Alunni delle classi terze Metodologia Lezione di tipo interattivo con discussione guidata da parte dell’esperto, alla presenza dei due docenti sulla classe. Due gruppi (formati da due classi ciascuno). Alla lezione parteciperanno i docenti di classe. Rapporti con gli esterni Un medico: dott.ssa Sara Ghidoni - 71 - PROGETTO “INCLUSIONE” Obiettivi: - Garantire agli alunni certificati (Handicap L.104/92, DSA L:170/2010, BES DM 2012) una serena accoglienza ed una adeguata integrazione/inclusione; consentire loro di poter operare, in classe e nei laboratori, con strumenti idonei, così che possano interagire proficuamente e con efficacia sia con i docenti che con i compagni - Favorire l’acquisizione dei contenuti e delle abilità di base relativamente alle singole potenzialità - Garantire la continuità dei contatti con il CTRH per sfruttare appieno tutte le risorse offerte dal territorio - Organizzare ed effettuare incontri con i referenti ASL/AO con tempi e modalità che possano consentire una fattiva partecipazione di tutte le parti interessate - Coinvolgere (ed accogliere) maggiormente le famiglie affinché siano pienamente consapevoli del ruolo che rivestono nel processo di crescita dei figli - Accompagnare gli alunni in uscita, nel percorso per la scelta del grado di istruzione superiore - Rendere operativo il GLH al fine di garantire maggiore efficacia ed incisività negli interventi di supporto, integrazione ed inclusione degli alunni con qualsiasi tipologia di difficoltà - Monitorare il disagio non certificato ed attivare strategie inclusive e di recupero - Predisporre il PEI per gli alunni con handicap ed il PDP per gli alunni con DSA e con BES (nei singoli Consigli di Classe) - Partecipare ai corsi di formazione maggiormente significativi, per garantire interventi sempre più qualificati (questo, sia per il personale strettamente preposto alle attività di Sostegno che per i docenti curricolari). Attività 2014 - Primo incontro ASL-AO e con le famiglie, per gli accordi preliminari alla stesura del PEI e la compilazione dell’allegato “E” (novembre) - Partecipazione al primo Consiglio di Classe della scuola di grado superiore cui si sono iscritti gli alunni certificati, licenziati a giugno 2014 (se richiesto) - Prima Commissione Interna dei docenti di Sostegno (Ottobre). - Incontri Funzioni Strumentali d’Istituto per monitorare, a livello di Istituto tutte le situazioni di disagio (handicap, dsa, bes) e programmare e condividere le tipologie di intervento in ottemperanza agli obblighi di legge che disciplinano tali materie (settembre, ottobre) - Primo incontro al CTRH (Ottobre) - GLI: incontro preliminare (da definire) - Eventuali corsi di formazione. Attività 2015 - Incontro Funzioni Strumentali - Secondo incontro ASL-AO (maggio) - Incontri Commissione Interna (Gennaio-Maggio, per preparazione Prove Invalsi). - Secondo e terzo incontro al CTRH (Febbraio-Aprile). - Incontro con i referenti di sostegno delle scuole superiori cui sono iscritti gli alunni in uscita per la presentazione - GLI: consuntivo attività annuali ed ipotesi di lavoro per il successivo anno scolastico (MaggioGiugno). - Predisposizione del PAI (Giugno) - Formazione: (da definire) - 72 - ORCHESTRA DELLA SCUOLA Obiettivi - consolidamento e/o potenziamento di competenze che già gli alunni partecipanti possiedono - socializzazione, in quanto la pratica musicale d’insieme favorisce la componente sociale della personalità, poiché pone l’accento sulla collaborazione per la riuscita del gruppo e quindi sull’importanza della responsabilità individuale per la crescita della collettività - acquisizione e/o potenziamento di abilità come la concentrazione, l’attenzione, la memorizzazione, il metodo di studio, che risultano essere trasversali e quindi comuni a tutte le discipline scolastiche - fornire un’occasione ulteriore di arricchimento culturale. La musica è da sempre, nell’ambito delle attività umane, una delle discipline cardine per la formazione della personalità e per la crescita umana e interiore dell’individuo. Destinatari Alunni della Scuola Secondaria di I grado “Vivaldi” di Bovezzo Metodologia 13 incontri pomeridiani consistenti in prove strumentali d’insieme di 2 ore ciascuno, consistenti in prove d’orchestra vere e proprie, in cui verranno studiati i brani musicali destinati ad essere eseguiti in un saggio musicale di fine anno scolastico. Rapporti con gli esterni - Esibizione pubblica presso il Teatro S. Costanzo di Nave (Bs) il giorno 20 dicembre 2014 - Possibile partecipazione a concorsi musicali di esecuzione musicale per la scuola primaria e secondaria di primo grado. Durata Il percorso si svolgerà da novembre 2014 ad aprile 2015, dalle ore 14.00 alle 16.00 una volta a settimana. PROGETTO SPORTIVO Obiettivi - Avviamento alla pratica sportiva - Favorire la pratica sportiva a tutti gli studenti ed in particolare a coloro che non fruiscono di altre possibilità. Per questo motivo si effettueranno molti tornei di vari sport coinvolgendo tutte le classi: pallamano (classi prime); partecipazione e preparazione alle varie fasi di atletica leggera e corsa campestre (classi prime, seconde e terze). E’ prevista anche un’uscita didattica “I giovani per i giovani” (accettazione della diversità), vi parteciperanno gli alunni delle classi seconde. Destinatari Tutti gli alunni Rapporti con le altre istituzioni Coni, Regione, Provincia, Enti locali (comune, oratorio, associazione calcio) per varie iniziative sportive - 73 - ALTRE ATTIVITA’ a) In orario curricolare : Attività alternative alla religione cattolica La scelta alternativa all’insegnamento della religione cattolica trova concreta attuazione nella opzione di diverse possibili attività: - attività didattiche e formative* - attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza (vigilanza) di personale docente; uscita/entrata differita (compatibilmente con l’orario dell’Istituto) *FINALITÀ: l’attività alternativa intende contribuire alla costruzione di una personalità consapevole dei diritti e dei doveri che la cittadinanza impone, disponibile e collaborativa verso il bene comune, ben integrata nella società, ma anche capace di accogliere i vantaggi che la diversità offre. L’individuazione dei diritti umani fondamentali verrà fatta partendo dall’analisi della Carta Costituzionale del nostro Paese e delle dichiarazioni internazionali dei diritti dell’uomo e del fanciullo. In particolare, verranno trattati alcuni diritti fondamentali che paiono particolarmente adatti ad essere analizzati con fanciulli di età scolare: diritto alla vita, allo studio, alla libertà di pensiero e di opinione, alla libertà di parola, alla libertà religiosa, ad una convivenza pacifica fondata sulla reciproca solidarietà. Attività di accoglienza dei nuovi alunni e percorsi di alfabetizzazione La scuola favorisce l'ingresso e l'inserimento nel nuovo ordine di scuola attraverso momenti di conoscenza e socializzazione: visita della scuola da parte degli alunni di quinta elementare partecipazione ad attività di gioco o lavoro insieme ai compagni della nuova scuola b) In orario extra-curricolare Attività di recupero Italiano e Matematica Corsi di recupero per gli alunni che presentano difficoltà di apprendimento. Corso di latino Finalità Avviare gli alunni, soprattutto quelli orientati ai licei, alla conoscenza della lingua latina fornendo loro le prime competenze di base. Percorso didattico di “ARTE E IMMAGINE”- mostra di fine anno Obiettivi e finalità - esposizione guidata degli elaborati grafico-pittorici e del percorso didattico realizzato - imparare ad esercitare autocontrollo - favorire l’integrazione scolastica - 74 - - stimolare processi di aiuto e collaborazione - sviluppare atteggiamenti di ascolto - comprendere e applicare gli effetti emozionai suscitati dalle diverse combinazioni cromatiche e gradazioni di colore - formulare soluzioni non stereotipate - sviluppare il senso estetico - sviluppare le capacità manuali. Destinatari Un piccolo gruppo di alunni delle classi prima, seconda e terza realizzeranno una mostra rivolta ad alunni, genitori e personale scolastico dell’Istituto Comprensivo. Durata Cinque pomeriggi della durata di tre ore ciascuno a partire dalla seconda metà del mese di maggio - 75 -