P R OGETTO B AB OB AB e d u ca r e i n si e m e Chi riveste un ruolo di responsabilità in seno alla comunità locale (sindaco, assessore ai servizi sociali o alle politiche giovanili o all istruzione e cultura ), chi assolve ad un compito educativo famiglia, dirigente scolastico, docenti, parroco e coadiutore, educatori, direttore di biblioteca, responsabili di associazioni culturali e di volontariato, responsabili di società sportive, allenatori e accompagnatori di squadre è chiamato ad assumersi appieno le proprie responsabilità di adulto che educa, ad avviare occasioni di incontro e dialogo, a partecipare ciascuno con le proprie competenze ad un tavolo di confronto e di lavoro con l obiettivo di pervenire all elaborazione di un patto educativo che tenga conto delle specificità del territorio: patto che non resti lettera morta e mera dichiarazione d intenti, ma si traduca in progetto educativo condiviso, realizzabile, messo in atto e verificato . Tratto dall opuscolo Patto educativo di corresponsabilità tra scuola e famiglia Patto educativo di comunità dell Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Aprile 2009 Progetto BAOBAB : perché ? Se sento, dimentico se vedo, ricordo se faccio, imparo Questa è stata la motivazione che due anni fa ci ha spinti a dar vita al Progetto Baobab Educare insieme . Siamo coscienti infatti che oggi per affrontare in modo determinato l emergenza educativa sia indispensabile coinvolgere e unire tutte le realtà educative presenti sul nostro territorio comunale e, attraverso unazione educativa vissuta nella reciprocità, contribuire a realizzare una comunità in dialogo. Le nuove generazioni infatti più che di parole hanno bisogno di vedere e per questo quindi è fondamentale educare alla vita con la vita: una testimonianza che risulterà pienamente credibile appunto se sarà comunitaria. Chi aderisce al BAOBAB ? Attualmente ad esso hanno aderito il Dirigente Scolastico e alcune insegnanti della scuola dell infanzia, della Primaria e Secondaria di primo grado, un Sacerdote a nome di tutte le Parrocchie, animatori di Oratori e delle realtà sportive, rappresentanti di gruppi famigliari (Gruppo Genitori In..formazione, Comitato Genitori, Spazio Gioco), delle realtà associative (il Laboratorio di fraternità civica, le Bande Musicali di Mapello e Prezzate, il Gruppo Ecologico Antincendio) e dell Amministrazione Comunale. LE NOSTRE FINALITA Favorire il superamento di quella solitudine nella quale spesso gli educatori si trovano a vivere, siano essi genitori, insegnanti, catechisti, animatori di oratorio, allenatori, realtà associative, amministratori. Offrire un opportunità di coordinamento e di condivisione fra tutte le diverse realtà educative che operano dentro il nostro territorio comunale, così da agire in modo più efficiente ed efficace. Definire insieme un progetto unitario e globale che, partendo da una attenta valutazione dell attuale realtà educativa, individui un percorso formativo operativo, il quale permetta ai diretti responsabili di diventare loro quel lievito capace davvero di fermentare poi l intera comunità civica. IL NOSTRO PERCORSO FINO AD OGGI Abbiamo incominciato ad incontrarci nell ottobre 2007 sollecitati in tal senso dal Laboratorio di fraternità civica di Mapello e, in un clima di grande e reciproco ascolto, si è attuata unintensa e preziosa conoscenza dello specifico compito educativo di ciascuna realtà, sperimentando così quanto la condivisione delle proprie diversità sia davvero un enorme ricchezza per tutti. Nella primavera 2008 abbiamo organizzato un percorso di tre incontri formativi aperto a tutti gli educatori di ogni ambito e il cui filo conduttore è stato Limportanza della relazione reciproca tra i diversi soggetti educativi . Nell anno 2008/09 abbiamo proseguito l approfondimento dei temi emersi nelle serate formative ed abbiamo coordinato ed organizzato un calendario comune ed unitario delle diverse iniziative formative per genitori promosse dalle varie realtà partecipanti al progetto. Infine abbiamo promosso la serata del 17 aprile sul Patto educativo di corresponsabilità. Riguardo alla titolarità del Progetto Baobab è stato deciso che debba essere degli stessi responsabili che l hanno promosso e avviato: una sfida questa certamente molto ardita e impegnativa ma che dimostra maturità e profondo senso civico. I VALORI CONDIVISI In questo ultimo anno di incontri il nostro percorso è iniziato prendendo coscienza che l attuale momento culturale è caratterizzato da frammentazione e caduta delle grandi idealità. Questo ci ha fatto comprendere quanto sia necessario quindi ridare significato alla qualità dei nostri rapporti, sapendo che ciò esige di saper incontrare ed amare gli altri per primi. Per affrontare poi la sfida educativa in modo unitario abbiamo individuato e condiviso alcuni valori di fondo e che tutti insieme vogliamo impegnarci ad attuare dentro le nostre diverse realtà educative: RISPETTO - LEGALITA - RESPONSABILITA - FIDUCIA ASCOLTO DARE (educarci ed educare ad andare oltre il binomio essere / avere per dar vita alla cultura della gratuità) - RECIPROCITA (l amore raggiunge la sua pienezza quando diventa reciproco) -FATICA (giorno per giorno, ricominciare sempre), GIOIA (essa nasce ogni volta che si è capaci di andare controcorrente rispetto alla mentalità del mondo), VALORE DEL SINGOLO (ognuno è unico e irripetibile) - VALORE DELLA FAMIGLIA (nella quale convivono diversi ruoli: marito/moglie; padre/madre/figli), VALORE DELLA COMUNITA / SOCIETA (l esperienza di sentirsi e vivere in una dimensione sempre più grande). Infine ci siamo chiesti quale sia la vocazione e il ruolo dell educatore oggi, scoprendo che per essere all altezza dei tempi che viviamo egli ha bisogno di diventare un esperto non soltanto di didattica o della specifica disciplina ma anche e soprattutto nella capacità relazionale, per testimoniare ogni giorno il progetto essenziale dell educazione, che consiste nel prendersi cura dell autorealizzazione dell altro. ALCUNE IMPRESSIONI DEI PARTECIPANTI L'incontro tra le diverse comunità educative è stato importante per aprirsi agli "altri" impegnati in campo educativo per ascoltare esperienze varie per confrontarsi su valori, convinzioni, impostazioni per riflettere sulle proprie scelte per sentirsi parte di una comunità per concertare finalità, strategie e iniziative condivise. Il Dirigente Scolastico, insegnanti Marcella De Franco ed Orietta Per noi del Laboratorio di fraternità civica di Mapello , il soggetto che principalmente ha sollecitato la nascita del Baobab mettendo anche a disposizione i due coordinatori, il percorso fino ad ora svolto ha risposto ampliamente alle nostre aspettative! Il dialogo tra le diverse realtà ha toccato spesso aspetti delicati e molto personali dei partecipanti, dimostrando che la sfida dell educazione ci deve coinvolgere in prima persona. Certo siamo consapevoli che di strada da fare ce ne sia ancora molta, soprattutto per incidere realmente nelle diverse culture delle nostre realtà educative e di noi adulti in genere. Per noi insegnanti è stato interessante confrontarsi sul tema dell educazione .Il baobab è stato un momento importante per rivalutare il nostro lavoro di insegnanti soffermandoci sui valori che vogliamo trasmettere ai bambini ed ai genitori . Creare delle RELAZIONI tra le varie agenzie educative è un ottima opportunità per non sentirsi soli nella propria missione, per confrontarsi e soprattutto per aiutare attraverso corsi e consigli i genitori che sono i primi educatori. Le insegnanti Desy e Manu scuola dell infanzia della Botta Questi incontri ci sono stati utili perché abbiamo avuto l occasione di ascoltare e confrontarci Ci ha colpito anche l incontro sulla condivisione dei valori: naturalmente prevale il valore della famiglia, poiché è proprio qui che troviamo le figure principali dell educazione dei figli Sabrina e Lory genitori scuola dell infanzia della Botta This document was created with Win2PDF available at http://www.daneprairie.com. The unregistered version of Win2PDF is for evaluation or non-commercial use only.