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ANNO XVI
aprile 2015
ANNO XV
Coopselios notizie - Periodico quadrimestrale diffuso gratuitamente ai soci della Cooperativa - Aut. Trib. RE n. 972 del 29/9/1998 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (conv. in L - 27/02/2004, NR 26)
Art. 1 Comma 2, DCB RE - Tassa riscossa - Taxe percue - Proprietario: Guido Saccardi - Cooperativa Sociale COOPSELIOS Società Cooperativa - Via A. Gramsci, 54/S - 42124 Reggio Emilia - Tel. +39 0522 378610 - Fax +39 0522 323658 - www.coopselios.com
- [email protected] - Direttore Responsabile - Fabrizio Montanari - Comitato di Redazione: Giovanni Baiardi, Paolo Boledi, Sabrina Bonaccini, Gianni Calabrese, Katia Cuoghi, Davide Cusmai, Franco Dallari, Chiara Magnani, Aldo Manfredi, Claudia Manzini,
Gianluca Ottomanelli, Monica Revere, Guido Saccardi, Ester Schiaffonati - Coordinamento di Redazione: Ilaria Morandi - Progetto grafico e Impaginazione: Alias S.r.l. - Stampa: L’Olmo soc. coop. sociale - Montecchio Emilia (RE)
Il piano strategico 2014-2018 e la
nuova riorganizzazione aziendale
CDA/Presidente
Privacy
Cosa è cambiato
1. Abbiamo scorporato il settore
Sanitario da quello
Assistenziale
2. Abbiamo introdotto le
Direzioni Tecniche
3. Abbiamo enfatizzato il ruolo
gestionale del RTP che diventa
RP, Responsabile della
Produzione
4. Abbiamo identificato il ruolo
dello Specialista di Processo
5. Abbiamo creato un network
di supporto al Coordinatore
Progetti Gare e
Contratti
Processi
Educativi
Area
Lombardia
Area Parma
e Piacenza
Area Reggio
e Romagna
Area
LI-TO-LA
Sviluppo Aree
Strategiche di attività
Processi
Assistenziali
Servizi Generali
Processi
Sanitari
Servizi
Comunicazione
prodotto e FR
Finanza e Controllo
Acquisti e
patrimonio
Sistemi informativi e
Qualità
Amministrazione e
Bilancio
Risorse Umane
Amm.ne Paghe
Servizi
Contabilità
Partecipate
Tesoreria
Servizi
Servizi
Processi specialistici
Area Veneto
Trentino
Affari Legali
e Privacy
Processi specialistici
RSPP Sicurezza
Ambiente
Direttore Risorse Umane
Perchè una nuova
organizzazione?
La risposta a questa domanda è
complessa e mette in campo l’analisi
del mercato di riferimento in cui
Coopselios si trova a realizzare la
propria attività, i pubblici di riferimento,
l’evoluzione del contesto generale,
l’attività imprenditoriale. In sintesi,
possiamo dire che periodicamente,
proprio perché il mercato evolve
rapidamente, anche le organizzazioni
necessitano di una revisione
organizzativa; questo permette ad
esempio di raggiungere migliori livelli
di efficienza nella gestione dell’attività
e di efficacia nel raggiungimento degli
obiettivi. Sono gli obiettivi che ci siamo
posti anche noi, nel progettare la nuova
organizzazione aziendale.
Area
Attività Sociali
Direzione Generale
di Francesca Gualdi
Il percorso
Nel corso del 2014, Coopselios ha
avviato il percorso per la definizione
della nuova organizzazione aziendale.
Il processo, durato un anno, ha preso
avvio da un input della Direzione
Operativa e ha coinvolto tutti i
componenti della Direzione Operativa,
la Direzione Generale e la Presidenza,
attraverso la realizzazione di alcuni
gruppi di lavoro su tematiche specifiche:
Commerciale, Produttivo,
Organizzazione, Comunicazione,
Sociale, Economico-finanziario. Il
risultato di ogni gruppo di lavoro, è
stata la definizione della strategia e le
conseguenti linee operative da adottare
nel Piano Strategico 2014-2018,
rispetto alle tematiche stabilite nei
gruppi di lavoro.
ODV
Comunicazione
istituzionale
Processi specialistici
Prende avvio con questo numero di
Coopselios Notizie, un primo
approfondimento sul Piano Strategico
2014-2018 approvato da Coopselios;
nello specifico, vorremmo descrivere
il percorso, gli obiettivi, lo scenario, che
hanno portato alla nuova
organizzazione aziendale, raccontandola
attraverso immagini e organigrammi.
Contabilità analitica
e reporting
Contabilità
Generale
Normativa
contenzioso e
sindacale
Banche
Sviluppo e
Benessere
Organizzativo
Fornitori
Reporting
Preventivi
Clienti
Ricerca, Selezione
Assunzione
Formazione
Ricerca, Selezione
Assunzione
Servizi
Formazione
Funzionigramma della Cooperativa
1. Nasce il Settore Sanitario, con
una nuova Direzione
A fianco dei Settori Assistenziale ed
Educativo, nasce il Settore Sanitario,
con l’inserimento del nuovo Direttore
Sanitario Carlo Del Prato; la necessità
di disegnare procedure e protocolli
in ambito sanitario ha richiesto infatti
l’inserimento di un Medico come figura
di direzione tecnica di questi servizi.
Il mercato del Settore Sanitario
presenta inoltre
potenzialità
importanti ancora
non presidiate dai
competitor e
richiede una
C. Del Prato
focalizzazione
dedicata; abbiamo compreso che nel
Settore Sanitario, i Medici hanno un
canale di ascolto e attenzione
privilegiato rispetto ad altri tipi di
interlocutori.
2. Abbiamo introdotto le
Direzioni Tecniche
I tradizionali settori Anziani, Infanzia,
Disabili e Minori sono stati accorpati,
a livello organizzativo interno: settore
Anziani e Disabili vanno a confluire
nel Settore Assistenziale, mentre i
settori Infanzia e Minori vanno a
costituire il Settore Educativo.
I Direttori dei Settori Assistenziale,
Educativo e Sanitario diventano
Direttori Tecnici.
Le Direzioni Tecniche, grazie all’elevato
livello di conoscenza complessiva e
specialistica dei processi, garantiscono
l’innovazione e il miglioramento
continuo dei servizi mantenendo uno
dei vantaggi competitivi strategici
della Cooperativa. Sono garanti dello
sviluppo del più alto livello di qualità
dei servizi nei confronti di tutti gli
interlocutori, interni ed esterni
nell’ambito di risorse assegnate dalle
Direzioni d’Area e dalla Direzione
Generale. Direzioni Tecniche e
Direzioni d’Area, in quanto assi della
stessa matrice, garantiscono, l’efficace
ed efficiente presidio del Business, nelle
sue componenti commerciali,
manageriali e specialistiche.
Direttore Tecnico dei Processi Educativi:
Sabrina Bonaccini.
Direttore Tecnico Processi Assistenziali:
Dina Bonicelli.
Direttore Tecnico Processi Sanitari:
Carlo del Prato.
Firmato l’accordo
con Family
Development
Foundation
4
Giornate della
Coesione Sociale
5
S. Bonaccini
D. Bonicelli
3. Abbiamo enfatizzato il ruolo
gestionale del RTP che diventa
RP, Responsabile della
Produzione
Il Responsabile di Produzione focalizza
la sua area di responsabilità su attività
di natura manageriale/gestionale in
coerenza con il nuovo assetto
organizzativo Direzioni Tecniche/
Direzioni di Area; interviene su incarico
e per conto della Direzione d’Area nel
realizzare obiettivi di risultato definiti
nelle modalità, tempi, finalità, risorse;
assume un ruolo fondamentale nel
garantire la marginalità dei servizi, in
continua in seconda
Villa Stefania:
una “sfida” di
prestigio
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Il programma
delle attività
sociali per il 2015
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Anno XVI - Aprile 2015
continua dalla prima
quanto primo interlocutore per azioni
mirate di efficientamento dei processi
di erogazione e avvio di azioni
correttive nell’organizzazione delle
attività e di azioni di miglioramento
per la saturazione dei servizi.
È prevista per questa figura una
crescita verticale su temi manageriali,
gestionali e commerciali, consentendo
alla Cooperativa possibili piani di
successione sulla figura del Direttore
di Area.
4. Nuovo ruolo Specialista di
Processo
La riorganizzazione introduce la figura
dello Specialista di Processo, che
focalizza la sua area di responsabilità
su contenuti tecnici specialistici in
coerenza con il nuovo assetto
organizzativo Direzioni Tecniche/
Direzioni di Area. Assume un ruolo
fondamentale nell’innovazione dei
servizi garantendo il perseguimento
e mantenimento della leadership
tecnica e dell’efficacia dei processi
specialistici di erogazione dei servizi
offerti dalla cooperativa. Lo specialista
di processo offre chiari riferimenti e
supporti per le esigenze operative
dei servizi. È prevista per questa figura
una crescita orizzontale su temi di
strutturazione e innovazione dei
servizi, con un allargamento delle
responsabilità a più processi dello
stesso settore, garantendo alla
cooperativa un piano di successione
sulla figura del Direttore Tecnico o
una rotazione sulla posizione del
Coordinatore.
infatti potrà avvalersi del Responsabile
di Produzione per un supporto
manageriale e dello Specialista di
Processo per un supporto tecnico,
per garantire efficacia nei processi
erogati, in coerenza con il modello
di servizio e filosofia di cura definito
dalle Direzioni Tecniche.
Assume inoltre un ruolo centrale
nella conduzione del Servizio; presiede
il Gruppo di Coordinamento (RAA,
Caposala, Assistente Sociale/
Psicologo, Fisioterapista, Logopedista,
Animatore) di cui si avvale per gli
aspetti operativi. Ottiene un supporto
più mirato sui contenuti tecnici,
avvalendosi di un importante network
di specialisti, per la risoluzione di
problematiche operative e per il
miglioramento delle attività dei servizi.
L’obiettivo è quindi quello di ridurre
la parte operativa, liberando risorse
affinchè il Coordinatore possa
introdurre innovazione e promuovere
sperimentazioni, idee di
miglioramento, avviare azioni mirate,
quali ad esempio gruppi di
coordinamento che coinvolgano le
figure più significative della struttura,
staff di supporto, team di
miglioramento o circoli di qualità.
Prevediamo per questa figura una
duplice possibilità di crescita:
• in verticale verso il ruolo
manageriale di Responsabile di
Produzione
• in orizzontale verso il ruolo tecnico
di Specialista di Processo.
T. Bedogni
S. Bonaccini
D. Bonicelli
R. Borsari
A. Caprari
C. Del Prato
F. Marani
G. Ottomanelli
R. Prandi
M. Puntelli
L. Alba Quintero
M. Salati
Stop alla violenza e al
maltrattamento delle donne
Chi sono gli specialisti di processo?
Processi Educativi
Specialista di Processi 0-3 anni:
Sabrina Bonaccini.
Specialista di Processi 6-14-18 anni:
Moira Puntelli.
Specialista delle relazioni di contesto:
Alessandra Caprari.
Specialista processi Creativi e Sviluppo
dei Linguaggi: Federica Marani.
Specialista processi di Supporto al
Benessere: Roberta Prandi.
Specialista Processi 3-6 anni:
Roberta Prandi
Processi Assistenziali
Specialista Processo di Cura Anziani:
Dina Bonicelli.
Specialista Processo di Cura Disabili:
Tania Bedogni.
Specialista processi di animazione e
Terapia Occupazionale:
Roberta Borsari.
Specialista Processi Speciali di Cura:
Roberta Borsari, Mattia Salati.
Specialista Processi di Supporto al
Benessere e alla cura:
Lidia Alba Quintero.
Processi Sanitari
Specialista di processi Medici:
Carlo Del Prato.
Specialista di processi infermieristici:
Gianluca Ottomanelli.
In occasione dei trent’anni di attività,
Coopselios ha deciso di portare il
proprio contributo al tema della
violenza di genere realizzando, nel
mese di marzo 2015, un opuscolo
informativo.
L’obiettivo che la Commissione Pari
Opportunità di Coopselios si è posta,
in collaborazione con Dora Iacobelli
Presidente Commissione Pari
Opportunità e Vicepresidente
Legacoop Nazionale, è stato quello
di sensibilizzare le donne e gli uomini
che operano nella nostra cooperativa
rispetto al tema, diventato ormai
un’emergenza sociale.
L’opuscolo vuole essere strumento
di vicinanza e sostegno alle persone
che vivono o subiscono questo
sopruso, ma deve servire anche a
tutti coloro che troppo spesso
restano spettatori passivi, non
conoscendo quali azioni possono
svolgere o come fare per segnalare
un caso di difficoltà.
5. Network di supporto al
Coordinatore
Anche la figura del Coordinatore, nel
nuovo modello organizzativo, assume
responsabilità differenti e più allargate,
e si avvale di un network a supporto
della propria attività. Il Coordinatore
Violenza di genere: numeri e parole
di una questione maschile, che
colpisce le donne.
La violenza contro le donne è la
violenza perpetrata nei loro confronti
basata sul genere, ed è ritenuta una
violazione dei Diritti Umani.
di Claudia Manzini
Responsabile Ufficio Attività Sociali - Responsabile Commissione Pari Opportunità
Ogni 3 giorni nel nostro Paese, un
uomo uccide una donna.
In Italia ogni 7 minuti un uomo stupra
o tenta di stuprare una donna.
In Italia un quinto degli uomini che
sono in coppia con una donna fanno
ripetutamente violenza psicologica su
di lei.
La violenza che colpisce le donne
proviene soprattutto dagli uomini, per
questo quando si usa l’espressione
“violenza di genere” si sottintende
che il genere è quello maschile.
La violenza di genere è un fenomeno
diffuso in tutto il mondo, legato alla
strutturale disparità sociale, economica
e di potere tra uomini e donne. Non
è solo l’aggressione fisica di un uomo
contro la donna, né la sua forma più
estrema, il femminicidio.
Include anche vessazioni psicologiche,
ricatti economici, minacce, molestie
sessuali, persecuzioni, compiute da un
uomo contro una donna in quanto
donna.
Azioni quasi sempre ripetute nel
tempo, compiute da uomini molto
diversi tra loro per età, condizione
sociale, livello di istruzione, nazionalità,
religione… e di solito azioni subite da
persone conosciute.
I partner e gli ex partner compiono
più frequentemente tutte le forme di
violenza fisica, psicologica ed
economica rilevate e sono responsabili
della maggioranza dei casi di stupro.
La violenza di genere è un problema
sociale che riguarda tutti… non
possiamo e non dobbiamo
semplicemente pensare che non ci
coinvolge.
Un sentito ringraziamento per la
consulenza alle Avvocatesse Sabrina
Giancola e Mariagrazia Russo e al
dr. Guglielmo Gino Magnani, Primo
Dirigente della Polizia di Stato.
Indicazioni utili
Per contattare i Centri
Antiviolenza chiama il Numero
Ministeriale 1522.
Per visualizzare la Mappa dei
Centri Antiviolenza e delle Case
Rifugio in Italia, collegati al sito
www.pariopportunita.gov.it
(Dipartimento per le Pari
Opportunità).
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Anno XVI - Aprile 2015
Premio QuadroFedele 2014: Coopselios
premiata per il miglior Bilancio Sociale
di Ilaria Morandi
Coopselios si aggiudica, dopo otto
anni di Bilanci Sociali, il premio per il
miglior Bilancio Sociale (edizione
2013) delle cooperative aderenti a
Legacoop.
Ci è stato cioè riconosciuto, non solo
la rispondenza ai criteri di redazione
del Bilancio Sociale (che deve
contenere una serie di informazioni
di natura quantitativa e qualitativa),
ma anche una chiara e completa
esposizione e soprattutto la capacità
di essere riusciti a comunicare la
performance sociale dell’impresa.
Il Premio “QuadroFedele 2014” è
stato conferito nell’ambito della 39^
edizione del Congresso Nazionale di
Legacoop, tenutosi a Roma lo scorso
17 dicembre 2014.
La redazione del Bilancio Sociale è
un intenso lavoro che dura diversi
mesi e che coinvolge tutta la
cooperativa: dalla definizione da parte
dell’Ufficio Comunicazione di
indicatori/metriche di impatto sociale,
alla preparazione dei dati da parte
delle funzioni aziendali, alla raccolta
e scrittura fino ad arrivare agli aspetti
di carattere più comunicazionale
(struttura narrativa, impaginazione,
lay out e stampa).
Guido Saccardi ha dichiarato: “Siamo
molto orgogliosi di aver ottenuto
questo importante riconoscimento.
Diverse sono state le azioni di
Responsabilità Sociale che la
cooperativa ha realizzato in questi
anni, mettendo a disposizione di soci
Responsabile Comunicazione e Fund Raising
e lavoratori un pacchetto di welfare
articolato che, di anno in anno, si
arricchisce di nuovi progetti e
opportunità. Si tratta di azioni che
incrementano il salario reale e il
benessere lavorativo. Le iniziative più
innovative sono:
• la prosecuzione del progetto
“Ri-generazioni”, per la conciliazione
dei tempi di vita - tempi di lavoro;
• la formalizzazione della
Commissione Pari Opportunità, il
cui obiettivo è la lotta contro tutte le
forme di discriminazione sul luogo di
lavoro;
• l’attivazione di percorsi di
formazione, per le lavoratrici e i
lavoratori al rientro da periodi di
assenza prolungati per facilitarne il
reinserimento.
Grazie a questa politica fortemente
attiva nei confronti delle donne, che
in Coopselios rappresentano il 90%,
è stato possibile ridurre turnover e
assenteismo, facilitare il reclutamento
del personale anche attraverso
percorsi di selezione interni,
aumentare la sicurezza e la qualità del
lavoro”.
La motivazione
La motivazione che accompagna il
riconoscimento recita testualmente
così: “Coopselios si aggiudica per la
prima volta il Premio Quadrofedele
per il miglior Bilancio Sociale,
dimostrando un crescente impegno
nella redazione e nell’innovazione di
tale strumento di pianificazione e
rendicontazione della performance
sociale, raggiungendo ottimi livelli
qualitativi. Nel complesso il Bilancio
Sociale 2013 di Coopselios risulta chiaro
e completo, aderente agli standard di
rendicontazione previsti dal GBS e si
caratterizza come efficace strumento
di valutazione consuntiva della
performance sociale e di
programmazione per le future attività”.
Che cos’è il Bilancio di
Responsabilità Sociale
Il Bilancio Sociale è uno strumento di
comunicazione istituzionale.
Rappresenta la certificazione del profilo
etico nei confronti della comunità di
riferimento, per enfatizzare il legame
tra l’azienda e il territorio.
Costituisce un momento significativo
per affermare il concetto di impresa
come buon cittadino, cioè un soggetto
economico che, perseguendo il proprio
interesse prevalente, contribuisce a
migliorare la qualità della vita dei cittadini.
In Coopselios, la Responsabilità sociale
è connaturata alla propria natura di
cooperativa sociale.
In questi anni il Bilancio Sociale, da
strumento di rendicontazione, ha
sempre più assunto un’importanza
strategica nei confronti dei nostri
stakeholder; racconta di come,
attraverso impegno e professionalità,
la Cooperativa continui a ottenere
risultati di qualità.
Una domenica speciale: La Spezia
festeggia “le donne di mare”
di Gianni Calabrese
Nella città della Marineria, domenica
8 marzo 2015 è andata in scena, in
occasione della Festa della Donna,
“Donne di Mare”, una kermesse che
attraverso sport, musica e parole
celebra la figura femminile e il suo
rapporto con il mare. Un programma
ricco di attrazioni sportive (Regata
Lady Cup e Palio Femminile), culturali
(convegno sui vent’anni del Palio del
Golfo Femminile), musicali (con la calda
voce di una straordinaria artista).
Le locations, decise in collaborazione
con l’Autorità Portuale, sono state il
Terminal Crociere e il Molo Italia. Sono
stati organizzati numerosi laboratori
di marineria per bambini e adolescenti,
inoltre i ragazzi hanno potuto provare
l'emozione di salire e vedere da vicino
le caratteristiche imbarcazioni del Palio
e provare a timonare una barca a vela.
“Un 8 marzo - ha dichiarato l’assessore
Patrizia Saccone - festeggiato in
maniera insolita perché intende
sottolineare la forza delle donne che
Vice Presidente
hanno avuto l’energia di cambiare le
cose in ogni realtà e in qualsiasi tempo.
Donne coraggiose, creative, innovatrici
e soprattutto generose.”
Anche quest’anno dunque, la città di
La Spezia, promotrice dell’evento in
collaborazione con Coopselios,
Autorità Portuale, Comitato delle
Borgate, Comitato Circoli Velici,
Associazione Ca.te.ri.na, Made in La
Spezia ha celebrato il Trofeo “Donne
di Mare” con un approccio semplice
e diretto, all’interno di un “salotto” nel
quale l’ospite d’onore racconta
qualcosa di sé. Il testimonial di
quest’anno non è stata una persona,
ma addirittura un intero equipaggio
“Le VeleRosa” che stanno riscuotendo
una serie di successi, destando
l’attenzione della stampa internazionale.
Accanto alle VeleRosa altre due ospiti
eccezionali: Ottavia Raggio, 21 anni,
attuale campionessa Italiana 49er Fx,
il cui obiettivo è partecipare alle
Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016
e Giovanna Valsecchi, 28 anni in forza
al Gruppo Sportivo Marina Militare
Italiana e attuale Campionessa Italiana
Mini650 come coskipper. Un premio,
quello di “Donna di Mare 2015” che
diventa il riconoscimento da parte
della città a donne il cui percorso di
vita è in qualche modo legato al mare.
Coopselios, che gestisce in
Associazione Temporanea di Servizio
con il Comune di La Spezia il Centro
Antiviolenza “Irene”, grazie a un
progetto presentato nel 2012 e
finanziato dal Ministero delle Pari
Opportunità , oltre ad aver partecipato
attivamente nell’organizzazione della
giornata, era presente all’interno del
Terminal Crociere con un proprio
stand visitato da molti partecipanti e
ha ricevuto ottime restituzioni per gli
sforzi della cooperativa nel
promuovere la prevenzione e nello
sperimentare una comunicazione che
sia realmente di pubblica utilità.
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Anno XVI - Aprile 2015
Firmato l’accordo con Family Development
Foundation per la realizzazione di un Progetto
Educativo Pilota negli Emirati Arabi Uniti
Giovedì 16 aprile 2015, Coopselios
e la Family Development Foundation
(FDF) di Abu Dhabi (Emirati Arabi
Uniti) hanno sottoscritto un accordo
che costituirà la base per una
collaborazione istituzionale di lungo
periodo sull’educazione e il welfare
di comunità tra l’Italia e gli Emirati
Arabi Uniti, e che concluderà la sua
prima fase nel 2017.
Coopselios assisterà FDF nella
pianificazione e realizzazione di un
“Progetto Pilota” all’interno di un
innovativo Programma Educativo di
respiro internazionale che mira a
sviluppare, negli Emirati Arabi, il
modello educativo 0-6 anni ispirato
all’approccio reggiano “Learning-bylanguages”, ampiamente consolidato
nei servizi per l’infanzia gestiti da
Coopselios.
L’obiettivo è la realizzazione di un
Centro di Ricerca per l’infanzia volto,
tra l’altro, a promuovere networking
e condividere best practices, e servizi
educativi, incluso un nido da 3 mesi
a 3 anni e un centro pre-scolastico
per la fascia di età da 3 a 5/6 anni.
Tutti i servizi si fonderanno su prassi
innovative e inclusive per la cura dei
bambini, l’alimentazione, la ricerca e
l’accreditamento di standard
internazionali.
“Mi ha particolarmente colpito il
profondo impegno e la visione
strategica di lungo periodo dimostrati
da FDF e dagli Emirati Arabi in
relazione alle tematiche
dell’educazione infantile, elemento
imprescindibile per assicurare un
futuro migliore alle nuove generazioni
e per promuovere una crescita
inclusiva, sostenibile ed equa. Per
conto del Presidente di Coopselios,
Guido Saccardi, e dei quasi 3.000 tra
soci e dipendenti, esprimo la
soddisfazione di poter contribuire a
rendere reale questo ambizioso
progetto”, ha dichiarato Raul Cavalli,
Direttore Generale di Coopselios.
FDF (Family Development
Foundation) è un’Istituzione
governativa Emiratina, con sede ad
Abu Dhabi, incaricata di
promuovere la centralità della
famiglia e l’emancipazione della
donna; nelle sue linee di sviluppo
acquisisce particolare rilevanza il
tema dell’educazione 0-6 anni,
materia esclusiva della Fondazione.
La Scuola tradizionale, invece, è in
capo all’Emirates Council.
Trentennale Coopselios:
1985-2015
Nel 2015 Coopselios festeggia i 30
anni della propria storia, dalla nascita
avvenuta a seguito della fusione con
la cooperativa Coop. S.E. di Piacenza
ed Elios di Reggio Emilia.
Il gruppo di lavoro sul Trentennale ha
già iniziato la propria attività per
proporre un calendario di eventi, in
occasione dei trent’anni della
cooperativa: l’obiettivo è quello di
coinvolgere soci, dipendenti, familiari,
comunità locale e stakeholder.
Una delle prime attività è stata la
realizzazione del marchio del 30°
anniversario che identificherà
Coopselios per il 2015, in tutti i
territori di appartenenza.
Prossimamente comunicheremo a
tutti i soci e dipendenti il calendario
degli eventi!
Rinnovata veste grafica
dell’House Organ aziendale
Da questo numero, Coopselios
Notizie si presenta con una nuova
veste grafica; a seguito infatti
dell’elaborazione dei questionari
(449), consegnati ai soci presenti alle
assemblee territoriali di novembredicembre 2014, è emerso come
Coopselios Notizie costituisca ancora
un valido strumento di informazione
per restare aggiornati sulle attività e
i progetti della Cooperativa.
Nell’anno in cui
Coopselios festeggia i 30
anni di attività, abbiamo
quindi proposto un
restyling di questo
strumento di
comunicazione, con
l’obiettivo di:
• migliorare la leggibilità dei
contenuti
• migliorare la successione
degli argomenti
• darne una veste più moderna,
coerente con l’immagine aziendale,
di forte impatto anche per gli
stakeholder istituzionali che lo
ricevono.
Buona lettura!
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Anno XVI - Aprile 2015
Giornate della Coesione Sociale:
4-5-6 giugno 2015 - Reggio Emilia
Coopselios par tecipa alla prima
edizione delle “Giornate della
Coesione Sociale”, che si terranno
a Reggio Emilia dal 4 al 6 Giugno
2015 con la finalità di affermare la
centralità dei temi della coesione
sociale per promuovere una crescita
più “intelligente, equa e sostenibile”.
L’iniziativa è nata da un’idea di
Fondazione Easycare, ente non-profit
costituito da Coopselios, Gruppo
TBS e Consorzio Quarantacinque
nel 2007, per diffondere i valori e i
principi della solidarietà, mutuoaiuto, innovazione sociale e
intergenerazionalità, attraverso la
promozione di modelli innovativi di
welfare. La scelta di organizzare
questo evento a Reggio Emilia non
è casuale; è legata infatti
all’attenzione che questa città ha
sempre dimostrato nei confronti
dell’integrazione sociale della propria
comunità e all’accurata gestione dei
servizi sociosanitari ed educativi.
Le Giornate hanno ricevuto il
patrocinio del Parlamento Europeo,
della Commissione Europea , del
Consiglio dei Ministri e della Regione
Emilia Romagna. Saranno presenti
diversi ospiti di grande rilievo e
prestigio, tra cui Luca Vecchi, sindaco
della Città di Reggio Emilia, il
professor Romano Prodi, exPresidente della Commissione
Europea, e l’economista
statunitense Eric Maskin, Nobel
per l’economia nel 2007.
I temi della prima edizione saranno:
Occupazione, Pensioni, Inclusione
Sociale, Salute e Assistenza,
Educazione, Famiglia.
Ad approfondire questi argomenti
ci penserà la comunità scientifica
formata da ricercatori, accademici
e opinion leader che, insieme agli
“attori” della coesione sociale,
cercheranno di confrontarsi per
sensibilizzare la cittadinanza
sull’importanza di queste tematiche.
Creeranno spunti di riflessione sulle
emergenti sfide sociali quali
invecchiamento della popolazione,
povertà ed esclusione sociale, nuove
forme di lavoro e nuovi stili di vita,
aspettative dei cittadini in termini
di giustizia sociale, istruzione e
assistenza sanitaria.
La conferenza di apertura è in
programma per il 4 giugno alle 10:30
al Centro Internazionale Loris
Malaguzzi. Dopodiché la coesione
sociale verrà raccontata attraverso
seminari di approfondimento
tecnico-scientifico, conferenze e
dialoghi con gli attori della società
civile, per far emergere
politiche e azioni, sfide e soluzioni
e progettare insieme una nuova idea
di futuro.
Tra gli eventi in programma:
• “Mutualità e Cooperazione:
modelli economici per sviluppo e
coesione sociale” ver terà sul tema
della cooperazione;
• “Luci e speranze di coesione
sociale: Politiche e azioni da Emirati
Arabi Uniti, Cile, Argentina, Brasile,
Sud Africa, Mozambico, Marocco”
abbraccerà il tema della coesione
sociale nel Mondo attraverso
esperienze di programmi
internazionali della Città di Reggio
Emilia e di Fondazione Easycare.
La cerimonia di chiusura si terrà il
6 giugno alle 10:00, presso il Centro
Internazionale Loris Malaguzzi, con
la partecipazione della professoressa
Chiara Saraceno, honorary fellow
al Collegio Carlo Alberto di Torino,
e dell’autore e attore teatrale
Alessandro Bergonzoni.
Per ulteriori informazioni e per
iscrizione agli eventi ti invitiamo a
visitare il sito
www.socialcohesiondays.com,
scrivere all’indirizzo e-mail
[email protected] o
seguire il progetto su:
Facebook:
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Alcuni dei principali eventi in programma
Giovedì 4 giugno
CONFERENZA DI APERTURA
10,30-12,30 - Centro Internazionale
Loris Malaguzzi - L’importanza delle
politiche di coesione sociale...
“Per promuovere una crescita
intelligente, sostenibile, equa”
Interventi di benvenuto:
Luca Vecchi - Sindaco di Reggio Emilia
Raul Cavalli - Portavoce Giornate della
coesione sociale e coordinatore del
comitato promotore
Giuliano Poletti - Ministro del lavoro e
politiche sociali
Messaggio di apertura: “Il tempo delle
scelte”, Prof. Romano Prodi e Prof. Eric
Maskin
Focus: “The inverting pyramid. Pension
systems facing demographic challenges
in Europe and Central Asia”, Omar
Arias,The World Bank
•••
Co-progettare azioni di
responsabilità sociale: il
laboratorio RSI di Reggio Emilia
e i progetti per il territorio
16,30-18,00 - Camera di Commercio
Partner “Camera di Commercio di
Reggio Emilia”
•••
Assemblea Nazionale della
Rete Prontoserenità
17,30-20,00 - Tecnopolo
Partner “Consorzio Care Expert”
•••
Presentazione del libro “Tag”
di D. De Masi e della rivista
“Piazza Grande”
18,00-19,00 - Biblioteca Panizzi
Partner “Coopselios”
Venerdì 5 giugno
Mutualità e cooperazione:
modelli economici per sviluppo
e coesione sociale
15,00-17,00 - Centro Internazionale
Loris Malaguzzi
Partner “Alleanza Cooperative
Italiane, International Co-operative
Alliance, Legacoop Nazionale e FIMIV”
•••
Il ruolo delle politiche educative
per la coesione sociale
15,00-17,00 - Università degli Studi
di Modena e Reggio Emilia
Partner “Comune di Reggio Emilia,
Istituto degli Innocenti,
Fondazione Reggio Children e MIUR”
•••
Sentieri possibili: cittadinanza
digitale, innovazione dei servizi
e del curriculo per promuovere
la coesione sociale
17,30-20,00 - Centro Internazionale
Loris Malaguzzi
Partner “Coopselios”
•••
Legalità e diritti: dialogo con
Franco Roberti, Luca Vecchi e
Stefano Rodotà
19,00-21,00 - Università degli Studi
di Modena e Reggio Emilia
Partner “Cultura e Solidarietà”
Sabato 6 giugno
CERIMONIA DI CHIUSURA
10,00-13,30 - Centro Internazionale
Loris Malaguzzi - Le parole della
coesione sociale
Apertura:
Traute Meyer - Membro Comitato
Scientifico Social Cohesion Days
Report delle giornate:
Paolo R. Graziano - Università
Commerciale L. Bocconi, Milano
Matteo Jessoula - Università degli
Studi di Milano
Michele Raitano - Università degli
Studi di Roma “La Sapienza”
Emmanuele Pavolini - Università degli
Studi di Macerata
Dialogo finale:
Maria Elena Boschi - Ministro per le
Riforme Costituzionali e per i
Rapporti con il Parlamento (in attesa
di conferma)
Chiara Saraceno - Honorary fellow al
Collegio Carlo Alberto, Università di
Torino
Antonio Tajani - Presidente Vicario del
Parlamento Europeo
Elisabetta Gualmini - Vice Presidente
Regione Emilia Romagna
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Anno XVI - Aprile 2015
Villa Stefania: una “sfida” di prestigio
ANZIANI
Coopselios ha acquisito dal 1 marzo
2015 la gestione di “Villa Stefania”, una
R.S.A. che dispone di 123 posti letto,
per anziani non autosufficienti, che si
trova sulle rive del Lago di Como a
Sala Comacina.
È in corso una ristrutturazione
dell’immobile in lotti, che prevede la
messa a norma e la revisione degli
impianti, efficientemento energetico,
rinnovo di arredi e attrezzature.
Verranno realizzati 123 posti letto, di
cui il 40% costituito da stanze singole
e due nuclei specialistici, uno per anziani
affetti da patologie dementigine, disturbi
cognitivi e Alzheimer e uno per cure
intermedie.
Verranno inoltre realizzati alcuni minialloggi per anziani autonomi.
Il contesto in cui si inserisce questa
R.S.A. si caratterizza per tranquillità e
suggestiva bellezza naturale: buona parte
delle camere e dei soggiorni per le
persone anziane accolte hanno una
splendida vista lago.
Il personale già in forza presso Villa
Stefania, 80 persone con diversi profili
professionali, è diventato tutto
dipendente di Coopselios; sono state
L’origine di “Villa Stefania” risale al
secolo scorso, quando la signora
Stefania Gentile donò la casa alle
Suore Infermiere dell’Addolorata
affinché, in un punto di calma e
suggestiva bellezza naturale,
continuassero la loro missione di
pietà e di amore.
La Casa venne aperta nel 1919
come convalescenziario; su
consiglio della Prefettura e in
appoggio all’allora nascente Istituto
di Previdenza Sociale, nel 1921
trasformò la sua attività in
assistenza ai tubercolotici (sezione
femminile), con splendidi risultati
clinici. Nel 1923 si rese necessario
il primo ampliamento. Passarono
gli anni e la rinomanza di “Villa
Stefania” si estese all’ambiente
sanatoriale, aumentando le richieste
al punto tale da richiedere un
ulteriore ampliamento. Sorse così
nel 1932 la nuova Casa che, curata
nei minimi particolari igienici e
sanitari, divenne un sanatorio
modello ed apprezzato dalle stesse
autorità superiori di Sanità. Nel
1974 la Casa di Cura venne
accreditata come RSA per anziani.
Attualmente, la struttura dispone
di 123 letti accreditati per ospitare
anziani totalmente o parzialmente
non autosufficienti le cui
problematiche vengono affrontate
attraverso una valutazione
multidisciplinare dall’équipe della
struttura, da medici, da infermieri,
fisioterapisti, animatrice, operatori
di supporto che, professionalmente,
dedicano il loro tempo agli anziani
ospitati in RSA quotidianamente.
di Danila Bocelli Direttore Area Lombardia
inoltre inserite nuove figure come il
Coordinatore Dott. Leonardo Virgilio,
una nuova équipe di medici e
un’assistente sociale.
Anche il cappellano, Don Mauro, ha
deciso di rimanere e continuare la sua
preziosa opera di conforto e supporto
spirituale alle persone che risiedono in
Villa Stefania.
A tutto il personale di Villa Stefania un
caloroso benvenuto e un augurio di
buon lavoro.
“Quelli del ‘900”: progetto di animazione realizzato
dalla C.R.A. “L. Guidotti” di Fabbrico (RE)
ANZIANI
“Quelli del ‘900” è il titolo del progetto
di animazione ideato dalla Casa
Residenza per Anziani “Luisa Guidotti”
di Fabbrico (RE), gestita dalla
Cooperativa Sociale Coopselios, che
ha coinvolto gli anziani di tutti e tre i
servizi della struttura: Centro Diurno,
Casa Residenza e Residenza Sanitaria
Assistenziale.
Oltre agli anziani, protagonista di questo
progetto è stata la musica utilizzata
come terapia, intesa come forma di
arte, adoperata come tema per le feste
e come momento di svago, vissuta
come motivo di incontro. Da questo
forte legame tra la musica e gli anziani
è nata una canzone, composta
prendendo spunto dai loro ricordi
emersi nelle attività di raccolta biografica
organizzate in Struttura. Gli appunti
delle molteplici memorie si sono
trasformati in strofe, con l’aiuto di
Damiano, il nostro volontario civile,
cantante e chitarrista di un gruppo.
Il progetto presenta aspetti interessanti
di Mattia Salati Specialista di Processo
tra cui, l’utilizzo del dialetto fabbricese
nel ritornello (questa è una di quelle
cose che gli anziani hanno voluto lasciare
ai giovani con la speranza che mai vada
perduta) e il coinvolgimento dei bambini
della Scuola dell’Infanzia XXVII Febbraio
di Fabbrico che hanno incontrato
diverse volte gli anziani e che hanno
partecipato attivamente in sala di
registrazione.
L’animatrice della struttura Arianna
Incerti ha così descritto il progetto:
“Gli anziani sono fonte di ricordi,
ascoltiamo sempre volentieri e con
interesse le storie, alcune allegre e altre
tristi, della loro vita; quando si può
parlare del passato, ci si ritrova in tanti,
ognuno parla della sua esperienza e i
racconti si arricchiscono di particolari
e di intrecci, poi ci si confronta e si
commenta. Tutto questo abbiamo
voluto raccontarlo in una canzone, in
modo “leggero” e ironico, anche se ci
sono stati momenti della vita molto
duri”.
Per la realizzazione del progetto hanno
collaborato con gli animatori della
struttura, Fabrizio Ferrari (compositore
e professore di musica) che ha
composto la melodia, Giorgio Terenziani
che ha messo a disposizione una sala
di registrazione e Dino Terenziani che
ha prodotto il video della canzone.
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Anno XVI - Aprile 2015
“Come han fatto presa” – le comodità degli
anni 60 che ci hanno rivoluzionato la vita
ANZIANI
“Come han fatto presa – le comodità
degli anni 60 che ci hanno
rivoluzionato la vita” è la seconda
pubblicazione che contiene i
frammenti autobiografici degli anziani
residenti nelle strutture di Coopselios
sul tema dei cambiamenti che hanno
innescato le innovazioni tecnologiche
dagli anni ’50 in poi.
La pubblicazione è frutto di un lungo
lavoro, durato un anno, ed è stata
predisposta con i racconti degli anziani
trascritti dagli animatori ed educatori
durante i laboratori di raccolta
biografica, un metodo di lavoro che
integra l’azione di cura mediante
l’ascolto e la valorizzazione dell’identità
personale e che fino a qualche anno
fa era negletto e sconosciuto.
La formazione effettuata lo scorso
anno con il prof. Duccio Demetrio
ha avuto una ricaduta positiva sui
contenuti della pubblicazione e sulla
metodologia di audizione e
trascrizione delle storie degli anziani
che si è ulteriormente qualificata.
Centosessanta (160) sono gli anziani
che hanno narrato, 30 in più di quelli
dell’anno scorso, residenti in 5 regioni
italiane. Le strutture residenziali e
diurne coinvolte sono state 21, 6 in
più dell’anno scorso.
Sebbene Coopselios non sia l’unica
cooperativa di servizi ad occuparsi
di raccolta biografica (tanti altri si
sono approcciati al lavoro con la
memoria degli anziani, che è un’attività
ormai frequente nel nostro paese)
credo che il nostro lavoro possa
distinguersi per:
1) il numero degli anziani coinvolti,
una vera ricchezza che fa dei nostri
servizi delle vere e proprie
biblioteche di saperi e di memorie;
2) la raccolta in base a tematiche
prestabilite che incrementa il valore
terapeutico, perché aiuta a utilizzare
la memoria in modo finalizzato e a
concentrare l’attenzione su aspetti
specifici: l’amore di coppia l’anno
scorso, le innovazioni tecnologiche
quest’anno, i luoghi della vita e
l’abbigliamento l’anno prossimo;
3) la formazione degli uditori e
trascrittori e l’utilizzo di una
metodologia ad hoc per effettuare
la raccolta. Si tratta di una formazione
centrata sulle persone, dedicata alla
valorizzazione delle storie personali
attraverso l’ascolto, che insegna a non
ricercare solamente i fatti ma
precipuamente le relazioni il cui effetto
consiste nel produrre scambio,
dialogo, cura.
La pubblicazione è stata presentata
a Reggio Emilia nell’Aula Magna
dell’Università nello scorso mese di
novembre. Fra gli intervenuti va
ricordato il prof. Renzo Scortegagna
sociologo ed esperto in
organizzazione dei servizi sociali e
sanitari che, nel suo intervento, ha
di Dina Bonicelli Direttore Tecnico Area Assistenziale
ricordato quanto sia cambiato lo
stile di vita proprio grazie alla
tecnologia entrata nella vita
quotidiana: lavatrice, lavastoviglie,
televisione, ferro da stiro, frigoriferi
ecc. si sono sostituiti in molti casi
alle attività delle “casalinghe” o hanno
offerto alle stesse un supporto
significativo che garantiva risultati
apprezzabili, riducendo la fatica e
liberando tempo.
Lo stile di vita è un concetto
fondamentale nel processo di
invecchiamento. Esso si identifica
come le modalità attraverso le quali
si promuove e si tutela la salute. In
primo luogo, come attenzione verso
il proprio corpo, per prevenire le
malattie, ma anche per convivere con
le fragilità e la vulnerabilità che in
molti casi accompagnano il passare
degli anni.
Si richiama lo stile di vita quando si
parla di invecchiamento attivo, una
prospettiva che mira ad attivare il
potenziale, utilizzando nel miglior
modo possibile le risorse personali
e quelle ambientali, mantenendo attiva
la mente, coltivando interessi e
curiosità, capaci di progettare il futuro.
Ancora allo stile di vita si fa
riferimento quando si guarda la vita
sociale della persona, intesa come
appartenenza e partecipazione alla
comunità e al sistema di relazioni che
la definisce nella sua accezione di
prossimità.
In questa cornice si colloca anche il
ricordare e il narrare le proprie
esperienze di vita, una pratica di
riconoscimento della propria identità
e del proprio patrimonio, un bene
che può essere trasmesso ad altri,
all’interno di una relazione che diventa
anche un legame di appartenenza. Il
narrare in questo modo non è
semplice nostalgia di un passato e di
un vissuto da dimenticare, ma
costituisce la premessa per guardare
avanti verso nuovi progetti cogliendo
le opportunità che le situazioni
offrono. Comunicare e narrare il
proprio passato perciò non è semplice
rievocazione di episodi e di esperienze
che non si verificheranno più, ma
diventa confronto e ascolto con altri
vissuti e nel medesimo tempo curiosità
nel prospettare la vita in un futuro che
con l’età si restringe sempre più.
Alessandra Nava, educatore presso la
RSA Quarenghi di Milano ha offerto
spunti di riflessione sull’importanza
della raccolta biografica nel lavoro di
cura, soffermandosi su tre parole che
ne delineano i contorni: memoria,
narrazione e ascolto.
Con l’affermarsi dell’informatica ci
troviamo al cospetto di una vera e
propria rivoluzione antropologica che
ci insegna a cancellare i ricordi e a
vivere esclusivamente nel tempo
presente. Dicevano gli antichi che
perdendo la memoria perdiamo
anche la nostra anima. La memoria è
fondamentale per la nostra identità e
da essa traiamo insegnamenti d’ordine
morale ed educativo, che ci
permettono di riesaminare e di
ricomporre i nostri vissuti. La
narrazione e l’ascolto durante il
laboratorio di raccolta biografica
consentono di instaurare una relazione
diversa con gli anziani, che non è la
relazione basata sul racconto di episodi
legati al disagio o alla malattia, ma di
qualcosa che riguarda il vissuto, la
propria storia, il proprio sentito, le
proprie emozioni.
La presentazione si è conclusa con lo
spettacolo della compagnia “Teatro
Instabile” di Coopselios che ha
contribuito con i loro abiti, le loro
pettinature e il trucco a far vivere
l’atmosfera di quegli anni, mentre il
regista Gabriele Tesauri leggeva
frammenti autobiografici tratti dalla
pubblicazione.
Un particolare ringraziamento agli
anziani che hanno raccontato e donato
i loro frammenti di vita, agli animatori
ed educatori che hanno saputo
raccogliere le storie di vita e custodirne
la memoria svolgendo un’azione quasi
materna. Custodire deriva da serbare,
tutelare, assistere.“Accudire una storia
di vita equivale dunque ad allevarne
la nascita, a educarne i primi vagiti, a
incoraggiare gli incontri”(Duccio
Demetrio).
E inoltre per essere stati degli scrivani
intelligenti capaci di registrare ogni
storia con la propria anima senza
alcuna interferenza se non con lo
scopo di migliorare il linguaggio
dell’altro e di farne dono.
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Anno XVI - Aprile 2015
L’educatore nel servizio tutela ai minori
MINORI
Gli operatori del Settore Minori
Coopselios che operano nel servizio
sociale di tutela minori Asp Azalea
(distretto di ponente -PC-), hanno
contribuito in maniera significativa al
rinnovamento dei servizi offerti dalla
tutela minori. Spinti da forti
motivazioni, lavorano da sempre in
ottica di squadra senza subire
passivamente i cambiamenti del
delicato momento sociale. Negli ultimi
15 anni oltre a lavorare, si sono
formati e specializzati ed hanno gestito
in maniera dinamica il ruolo per il
quale erano stati assunti.
Più precisamente Coopselios, nella
gestione di queste strutture, ha
valorizzato le competenze di questo
gruppo, sapendo guardare oltre,
integrandosi con i servizi del territorio
e adattandosi ai nuovi bisogni dei
minori e delle loro famiglie, sapendo
meritare fiducia dai committenti e
sviluppando insieme a loro, progetti
quali: servizi di educativa famigliare,
incontri protetti in spazio neutro,
home visiting, educativa di transito
(unica realtà presente nella nostra
regione), collaborazioni sul territorio,
rete con servizi per adulti, nuovo
approccio educativo nelle scuole.
Tutto questo grazie alla maturazione
delle competenze e alle peculiari
caratteristiche umane di cui questo
gruppo ha sempre fatto la sua
bandiera.
Guidati dal Responsabile del Servizio,
hanno portato la loro esperienza di
educatori per individuare i disagi dei
minori adolescenti al primo tavolo
di Giovanni Baiardi Educatore professionale
sul disagio adolescenziale, inoltre
hanno posto interrogativi quali:
• di quali strumenti abbiamo bisogno
per migliorare la nostra capacità
di cogliere i segnali di sofferenza,
solitudine, grande disagio che gli
adolescenti manifestano?
• come possiamo supportare i
ragazzi nella rielaborazione del
trauma quando si verificano fatti
tragici?
• come comunicano i ragazzi fra di
loro oggi?
• che cos’è veramente la
comunicazione virtuale?
L’intero gruppo dei nostri operatori
impegnati in difesa dei minori e delle
loro famiglie ha in comune l’etica
professionale e la grande passione
per questo lavoro.
tecnico distrettuale per i nuovi disagi
in adolescenza (iniziato il 6 ottobre
2014). L’input per questo gruppo di
lavoro di rete (servizio sociale tutela
minori, privato sociale, scuole, Sert
territoriale, neuropsichiatria infantile,
ufficio di piano) è stato sicuramente
l’invito della Regione ai territori ad
attrezzarsi per la diffusione delle linee
guida regionali in materia di
prevenzione del disagio e promozione
del benessere in adolescenza.
La Regione chiede ai territori uno
sforzo ulteriore nella direzione di
avere, come operatori del sociale,
della sanità, del mondo educativo,
delle scuole, uno sguardo integrato,
coerente, in grado di operare
realmente e concretamente per la
promozione del benessere in
adolescenza. Il gruppo formato da
operatori della cooperativa e da
operatori della committenza vuole
nuovamente aggiornarsi per
agganciare e operare in prevenzione
con questi “adolescenti sempre
nuovi”, cercando di attrezzarsi in
rapporto a temi vissuti dagli operatori
come preoccupanti – perché ci si
percepisce impreparati – quali la
comunicazione virtuale, il discontrollo
emotivo, la diffusione “quasi normale”
dell’autolesionismo.
Durante il primo incontro, gli
educatori Coopselios hanno dato il
loro contributo alla riflessione dicendo
che bisogna essere consapevoli che
come operatori – sociali, sanitari,
scolastici, educativi, etc. – abbiamo
tutti la responsabilità di interrogarci
Formazione professionale nel servizio
Tutela Minori
MINORI
“Il vero segreto
dell’apprendimento è avere
sempre una mente da
principiante, perché nella mente
di un principiante ci sono molte
possibilità, nella mente di un
esperto, poche.”
Shunryu Suzuki
Nei mesi di settembre e ottobre 2014
diversi educatori del settore tutela
minori sono stati coinvolti in un
percorso formativo organizzato dalla
cooperativa Coopselios. Il percorso
formativo riguardava tre macroaree:
l’arte terapia, i bisogni educativi speciali
e la progettazione educativa. Ciascun
corso formativo ha avuto una durata
di 14 ore svolte nelle giornate di
giovedì pomeriggio e sabato mattina.
Personalmente ho partecipato a due
dei corsi proposti e nello specifico al
corso sui Bisogni Educativi Speciali e
al corso sulla Progettazione Educativa.
Entrambi i corsi sono stati condotti
di Sabrina Gazzola Educatore professionale
dalla Dott.ssa Carmen Canevari, con
l’obiettivo di mettere in discussione il
nostro operato per migliorarci dal
punto di vista formativo e
professionale.
I bisogni educativi speciali
Il corso si è sviluppato con la
distribuzione di materiale su cui ci
siamo confrontati e abbiamo condiviso
modi e metodi del nostro lavoro. È
stato molto utile conoscere e discutere
l’insieme delle direttive ministeriali e
dell’attuale Accordo di Programma
provinciale per l’integrazione scolastica
degli alunni in situazione di handicap.
È stato importante avere conferma o
a volte venire a conoscenza dei ruoli
primari dell’educatore rispetto ai
bisogni educativi speciali.
La progettazione educativa
La progettazione educativa è un tema
che ci coinvolge giornalmente e spesso
ci si chiede “starò facendo bene?; avrei
dovuto aggiungere qualcosa?; sarà
sufficiente?”.
Anche per questo corso formativo ci
è stato consegnato prezioso materiale
sul quale ci siamo confrontati e
proiettandoci nella nostra quotidianità
lavorativa abbiamo provato a proporre
casi, situazioni, progetti mettendo
insieme in discussione modi e modalità
abitudinarie del nostro lavoro.
Sono stati due corsi diversi ma al
contempo molto stimolanti.
Personalmente ho finito questo breve
percorso formativo arricchita
sicuramente di informazioni ma cosa
forse più importante arricchita come
persona, come figura professionale,
come collega. Nel nostro lavoro
veniamo quotidianamente messi alla
prova dai bambini e dai ragazzi stessi
e queste preziose ore pensate e
offerte a noi operatori per la
condivisione e il confronto credo siano
momenti da custodire gelosamente.
Concludo con una frase di C. M.
Martini che ci è stata donata durante
il corso da Carmen, ringraziandola di
cuore…
“Educare è come seminare: il
frutto non è garantito e non è
immediato, ma se non si semina è
certo che non ci sarà raccolto”.
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Anno XVI - Aprile 2015
Il codice comportamentale ed etico
dei servizi di Coopselios
di Dina Bonicelli
A fine 2013, a seguito di segnalazioni
sull’utilizzo non appropriato del cellulare
in orario di lavoro, è nata l’esigenza di
creare un documento che racchiudesse
il sistema di valori di Coopselios, che
desse indicazioni ai lavoratori per
cogliere la sfida e l’opportunità di
essere sempre di più dei veri e propri
professionisti nelle relazioni di cura
ed educative e che permettesse di
operare con lo stesso sguardo e lo
stesso modo di fare in tutti i servizi
gestiti da Coopselios.
Così nel 2014 tutti i settori Anziani,
Disabili, Minori, Infanzia, hanno
realizzato e adottato un Codice
Comportamentale ed Etico, che
definisce l’insieme di principi e
atteggiamenti che rispecchiano i valori,
ritenuti adeguati e opportuni, in
riferimento ai servizi educativi e di cura.
Il Codice Comportamentale ed Etico
ha la finalità di rendere comuni e diffusi
i valori e i comportamenti nei quali i
lavoratori hanno condiviso di
riconoscersi come professionisti dei
servizi e attraverso i quali si impegnano
ad agire con gli anziani e le persone
disabili, con i bambini e con i ragazzi,
con le loro famiglie e con i colleghi.
Il codice etico diventa quindi una mappa
geografica entro la quale muoversi per
conoscere i confini, gli spazi d’azione e
le possibilità dei professionisti nella
relazione di cura ed educativa, uno
strumento di orientamento e di guida
dei comportamenti, che facilita l’esercizio
della professionalità e consente di
sapere, saper essere, saper fare in modo
etico il proprio lavoro.
Il Codice è frutto di un percorso nel
quale tutte le persone dei servizi e le
diverse professionalità si sono spese
partecipando con convincimento e con
forte interesse. Ciò accade quando
l'ascolto e il dialogo fanno la loro parte,
quando tutti parlano e propongono,
quando i temi trattati sono
particolarmente sentiti e compresi.
Un percorso non facile dove tutti si
sono scoperti generosamente per ciò
che valeva la pena offrire e per ciò che
valeva la pena correggere, dove ciascuno
si è messo di fronte al proprio lavoro,
al contributo che egli dà alla
realizzazione della missione di
Coopselios, in modo anche critico ma
ricco di una nuova consapevolezza,
quella che nasce dal bisogno di uno
sguardo nuovo per vivere al meglio ciò
che si fa assieme agli altri.
Direttore Tecnico Area Assistenziale - Coordinatore Gruppo di Progetto “Codice Comportamentale ed Etico”
L’adozione del codice etico e
comportamentale ha significato non
solo non ledere i diritti delle persone
che si affidano alle nostre cure, ma
riflettere sulla nostra coscienza morale
e vivere il nostro impegno
professionale come momento che
consiste nello spendere noi stessi per
il bene di molti. Significa ricordarci
chiaramente ogniqualvolta dovremo
prendere una decisione, che a “essere
in gioco” non sono soltanto gli
interessi e i nostri diritti, ma anche e
soprattutto quelli degli altri.
A livello aziendale, la realizzazione del
Codice è stata presidiata da un gruppo
di lavoro con funzioni di “cabina di
regia” composto dai Responsabili Tecnici
dei Settori Infanzia, Anziani e Minori e
da un Coordinatore individuato nel
Settore Disabili, che ha definito le macro
fasi da sviluppare in ogni settore, le
modalità di programmazione, di presidio
e di verifica. La prima fase è stata
dedicata a una attività formativa,
propedeutica alla realizzazione del
progetto. Quest’ultimo, poi, è stato
sviluppato in ogni settore con modalità
e strumenti specifici: team di lavoro
interaziendali e per ogni servizio, kit
per lo sviluppo del progetto, quaderni
di studio, diari di bordo, blog, video,
slide, ecc...
Il Codice è stato stampato per tutti
i settori in formato “tascabile” per
una consultazione frequente, anche
se con grafica e modalità comunicative
diverse ed è stato presentato durante
un evento alla presenza di tutte le figure
professionali che operano nei servizi,
di volontari, di associazioni e istituzioni
locali. Il codice, inoltre, è stato inserito
nel Welcome Book e nelle Carte dei
Servizi.
L’esperienza di realizzazione del Codice
è stata un’opportunità di riflessione
sull’etica e sui comportamenti e
un’occasione di crescita non solo
professionale ma anche personale, uno
strumento prezioso e un momento
formativo che ci è servito per capire
noi stessi e anche gli altri: esplicitare i
valori in gruppo è un metodo di
conoscenza che ci fa comprendere le
azioni e ci consente di capire cosa
esattamente intende l’altro quando
parla di quel valore.
La coralità e la partecipazione di tutti
Il Codice Comportamentale ed Etico è una dichiarazione:
• di valori sui quali si fondano le nostre scelte e che ispirano i nostri
comportamenti;
• di comportamenti che ci impegniamo ad assumere;
• della carta di identità del nostro agire professionale;
• di uno stile di lavoro inconfondibile;
• dei nostri impegni verso gli utenti, le famiglie, i colleghi.
che serve a:
• diffondere valori e comportamenti;
• definire le responsabilità etiche e sociali degli operatori nel lavoro di
équipe;
• avere uno strumento che delinea le cornici del nostro lavoro;
• prevenire comportamenti irresponsabili o eticamente scorretti
ha portato a una maggior coesione
dei team di lavoro nei servizi e alla
creazione di uno strumento condiviso
nel quale tutti si sono ritrovati.
Quanto è stato prodotto è certamente
qualcosa di prezioso perché nasce da
un contributo personale collettivo e
quindi sarà valorizzato il più possibile.
Alcune azioni potrebbero comprendere
la realizzazione di una pubblicazione
trasversale ai settori che, a partire da
una riflessione teorica, illustri il percorso
di costruzione del codice. Il codice
potrebbe essere inoltre rendicontato
nel bilancio sociale, utilizzato come
strumento commerciale di
promozione/presentazione aziendale
e illustrato nelle celebrazioni per il
trentennale di Coopselios.
Inoltre, un invito e un sollecito per:
• far sì che il Codice diventi per tutti
i servizi un punto di riferimento,
uno strumento di orientamento e
di guida dei comportamenti
professionali;
• essere coerenti con quanto
dichiarato, ricordandoci che ogni
comportamento che offriamo agli
altri è una espressione dei nostri
valori;
• realizzare il percorso di costruzione
del Codice nei servizi di nuova
apertura in modo che tutti si sentano
rappresentati;
• utilizzare il Codice come strumento
di guida dei servizi, esso infatti è
anche uno strumento potente per
i Coordinatori per “governare”
l’organizzazione, per “richiamare” al
rispetto di regole condivise e per
“lodare” i comportamenti “ eccellenti;
• segnalare i cambiamenti: i valori non
sono immutabili nei servizi e a livello
personale e conseguentemente
anche i comportamenti professionali;
il Codice non deve essere cosa
morta ma strumento vivo, coerente
con i bisogni sempre in evoluzione
degli utenti dei nostri servizi;
• chiedersi spesso come il servizio è
posizionato rispetto ai valori e ai
comportamenti definiti nel Codice
per evitare di avere fatto una cosa
bella ma inutile.
Non è facile da trovare nelle altre
aziende un percorso corale come
questo; esso rappresenta una situazione
invidiabile e come tutte le situazioni
invidiabili andrà coltivata, curata e
considerata la sola strada da percorrere
per una cooperativa sociale che voglia
rappresentare un esempio di impresa
illuminata e provocatrice dì qualità e di
sviluppo.
Un lavoro corale ha bisogno di
ringraziamenti… corali, in primis alla
Direzione Generale per il sostegno
dato, ai componenti della cabina di
regia, agli RP, ai Coordinatori, a tutti gli
operatori dei servizi (Educatori,
Animatori, OSS, Ausiliari, Infermieri,
RAA, RAI, Assistenti Sociali, Psicologi,
Fisioterapisti, Logopedisti) che si sono
spesi in prima persona per la redazione
di questo Codice.
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Anno XVI - Aprile 2015
Attività sociali: programma 2015
di Claudia Manzini
Coopselios organizza diverse attività e
servizi per i propri soci e dipendenti.
Queste in sintesi le principali attività
programmate per l’anno in corso.
Responsabile Ufficio Attività Sociali
Residence Piccolo Mondo Montesilvano (PE) - 5 posti letto
dal 06.06.2015 al 12.09.2015
Apertura degli Sportelli Sociali
Il perché di questa scelta
Gli sportelli sociali sono punti di ascolto
e accoglienza aperti alle/ai dipendenti
con l’obiettivo di aiutarli, laddove possibile,
sostenendoli nell’intraprendere un
percorso idoneo alla risoluzione di
diverse problematiche di natura
organizzativa (o di conciliazione), sanitaria,
familiare.
L’intento è quello di avvicinare i soci e
aiutarli, soprattutto metterli nella
condizione di intraprendere un percorso
idoneo alla risoluzione del problema,
che sia esso di natura sanitaria, familiare
o privata.
Dal 1 Aprile sono aperti nelle sedi di
Milano, La Spezia e Piacenza.
Terme Di Sorano Residence Sorano (GR) - 6 posti letto
dal 06.06.2015 al 12.09.2015
- 14/20 giugno 2015 (per area Liguria/
Toscana)
- 21/27 giugno 2015 (per area Veneto)
- 28 giugno/4 luglio 2015 (per area
Milano e Pavia)
Abbiamo suddiviso i periodi per area
per ottimizzare l’organizzazione del
trasporto dalle zone di residenza dei
figli e delle figlie dei dipendenti; i figli
dei lavoratori e delle lavoratrici
residenti a Reggio Emilia possono
iscriversi in qualsiasi di uno di questi
periodi perché dovranno raggiungere
l’agriturismo con mezzi propri.
Prezzo per ragazzo figlia/figlio soci:
195,00 euro
Prezzo per ragazzo figlia/figlio
dipendenti: 255,00 euro
Residenza Le Dimore Santa
Costanza - San Vincenzo (LI) - 4
posti letto
dal 13.06.2015 al 5.09.2015
Progetto SMS Messanger
Raccolta numeri cellulari e indirizzi
posta elettronica
Al fine di inviare le comunicazioni
sociali al numero più ampio di
lavoratori/lavoratrici, l’Ufficio Attività
Sociali in collaborazione con l’Ufficio
ICT, intende attivare l’invio di SMS al
numero di cellulare personale o
attraverso la posta elettronica privata.
L’obiettivo è quello di comunicare in
modo celere a tutti le attività che la
cooperativa organizza per le proprie
socie/soci e dipendenti (ad esempio
Assemblee, riunioni, iniziative sociali
in generale).
Progetti in pillole
Proposta soggiorni estivi
Da alcuni anni Coopselios offre ai propri
soci e ai dipendenti, la possibilità di
usufruire di soggiorni estivi a prezzi
contenuti. Da quest’anno organizza anche
soggiorni per ragazzi.
Queste le offerte per l’anno in corso:
indeterminato per definire loro il
valore di essere socio.
prenotazioni telefoniche o via
e-mail: da lunedì 30 marzo 2015
per i soci
da lunedì 20 aprile 2015 per i
dipendenti
Ufficio Attività Sociali Coopselios
Claudia Manzini - 0522/378676
[email protected]
Leda Corradini - 0522.378669
[email protected]
Summer Camp in
Appennino 2015
per ragazze e ragazzi dagli 8 ai 13
anni
Soggiorni settimanali bilingue
italiano/inglese
Presso Cooperativa Il Ginepro
Castelnovo Né Monti (RE)
Periodi di soggiorno proposti:
“Diventare soci”
Coopselios basa il proprio agire
imprenditoriale sui valori dell’autoaiuto, della democrazia, della libertà,
della giustizia sociale, dell’eguaglianza,
dell’equità e della solidarietà.
I Soci di Coopselios credono nei
valori etici dell’onestà, della
trasparenza, della Responsabilità
Sociale e dell’attenzione verso gli altri.
La mutualità interna verso i soci,
esterna nei confronti delle comunità
locali e la solidarietà internazionale
sono l’espressione di questi valori.
Partendo da queste premesse si è
deciso di procedere alla realizzazione
di una brochure informativa da
distribuire a tutti i dipendenti a tempo
• Servizi di conciliazione e di welfare
aziendale interno.
• Vademecum contro la violenza di
genere.
• Organizzazione di campagne di
prevenzione sulla salute attraverso
ampliamento delle Convenzioni.
• Attività mutualistiche e di sostegno
al reddito da intraprendere attraverso
Mutua nuova Sanità.
• Formazione teatrale (Teatro Forum)
sul territorio di Milano.
• Consulenze pensionistiche e
compilazione Mod. 730.
Ricordo a tutte/i l’importanza di
utilizzare i servizi previsti dal Piano
Integrativo Sanitario (Mutua Nuova
Sanità), di consultare con regolarità
il portale Coopselios dove troverete,
oltre la vostra busta paga e il CUD,
anche tutte le comunicazioni sociali,
l’archivio delle notizie e altri
documenti utili.
Calendario Assemblee Estate 2015
Venerdì 22 Maggio
ore 18.30
Lombardia – PV e MI
Ristorante Le Querce
Ossona (MI)
Lunedì 1 Giugno
ore 18.30
Veneto e Romagna
Ristorante Petrarca
Boara Pisani (PD)
Martedì 26 Maggio
ore 18.30
Piacenza
Ristorante La Volta
del Vescovo (PC)
Venerdì 29 Maggio
ore 18.30
Reggio Sud e Nord
Cantina di
Canali/Albinea (RE)
Venerdì
26
giugno
ore 18.30
Mercoledì 10 Giugno
ore 19.00
Lazio
Asilo Nido Grotte
Portella - Frascati (RM)
Giovedì 11 Giugno
ore 18.30
Liguria e Toscana
Ristorante
Le Terrazze
Portovenere (SP)
Assemblea
Generale
Best Western
Park Hotel
Piacenza
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Anno XVI - Aprile 2015
Liquidazione mensile del TFR in busta paga.
Conviene?
Dal 3 aprile 2015 è entrata in vigore
la disposizione (Legge di Stabilità
2015) relativa alla erogazione mensile
in busta paga del TFR, come parte
integrante della retribuzione, a seguito
di richiesta del dipendente. Possono
presentare istanza di ricevere
mensilmente in busta paga la quota
maturanda di TFR tutti i dipendenti
in forza da almeno 6 mesi. Non
possono presentare domanda coloro
che abbiano in corso cessioni del
quinto dello stipendio o delegazioni
di pagamento.
L’erogazione, denominata Qu.I.R.
(quota integrativa della retribuzione),
avviene al netto del contributo dello
0,5%, non è assoggettata ad ulteriore
contribuzione: è assoggettata a
tassazione ordinaria nel mese di
corresponsione e non rileva ai fini
del calcolo dei limiti di reddito relativi
al bonus Renzi (80 euro mensili). Una
volta presentata la richiesta, non sarà
possibile revocarla fino al 30 giugno
2018.
La domanda dovrà obbligatoriamente
essere redatta sul modello disponibile
sul portale nella sezione Risorse
Umane - Moduli. Va inoltrata,
all’Ufficio Paghe, debitamente
compilata e firmata, anche via mail.
Al ricevimento, l’ufficio valuterà se
sussistono i requisiti e in caso
affermativo ne restituirà copia firmata
per ricevuta. L’erogazione in busta
paga avverrà dal mese successivo a
quello di ricevimento dell’istanza (es.
istanza ricevuta il 10 maggio
erogazione a partire dalla busta paga
di giugno). Pertanto, l’effettiva
erogazione potrà partire al più presto
dalla busta paga di maggio (per i
moduli consegnati nel mese di aprile)
e fino a giugno 2018.
La Cooperativa invita a riflettere sul
fatto che la liquidazione mensile del
TFR in busta paga è assolutamente
non conveniente per i lavoratori in
quanto si hanno diversi svantaggi:
• si perde la rivalutazione prevista
per legge (sul TFR 1,5% più il 75%
dell’inflazione);
• si pagano molte più tasse in quanto
il TFR in busta paga è cumulato col
reddito mensile e sottoposto a
tassazione ordinaria con aliquota
IRPEF, comprensiva delle addizionali
Comunali e Regionali, di circa un
29,44% sui redditi fino a Euro
28.000;
• calano le detrazioni da lavoro
dipendente, le detrazioni per carichi
familiari (assegni familiari);
Reggio Emilia città senza barriere
A gennaio 2015 è stato avviato dal
Comune di Reggio Emilia il progetto
“Reggio Emilia città senza barriere”.
Il progetto si basa sulla creazione di
tavoli di lavoro per ripensare attività e
progetti centrali ai fini della qualità della
vita delle persone disabili, cercando di
riprogettare coi servizi nuove formule
di intervento partendo dal ricco
patrimonio di esperienze esistenti sul
territorio reggiano.
Coopselios partecipa ai tavoli di
lavoro, mettendo al servizio della
comunità le proprie competenze
maturate in questi 30 anni di
esperienza.
La C.R.A. “Agorà” ha aperto le porte.
La comunità che sostiene:
condividiamo insieme proposte per
il futuro
Sabato 21 febbraio 2015 alle ore 17.00
si è svolto “Agorà apre le porte. La
comunità che sostiene: condividiamo
insieme proposte per il futuro”, presso
la Casa Residenza per Anziani “Agorà”
in via Bertazzoni, 2 a Guastalla (RE).
L’evento è stato un modo per
l’Amministrazione Comunale di Guastalla
e il Servizio Sociale di presentare alla
cittadinanza i servizi assistenziali e
domiciliari presenti sul territorio a
sostegno delle famiglie e per condividere
nuove proposte e progettualità.
• il TFR in busta paga incide sulla
dichiarazione ISEE aumentando il
reddito ISEE con le conseguenti
ricadute sul sistema agevolato delle
tasse e tariffe locali (rette asili nido,
mense scolastiche, tasse
universitarie, ecc.).
Ad esempio: un lavoratore OSS, C2
a tempo pieno, con quota netta
mensile di TFR pari a circa 96 euro
percepirà circa 66 euro netti in busta
paga, ma l’eventuale assegno famigliare
per i1 figlio a carico passerà da 115.03
a 105.75.
Se si decide di lasciare il TFR in
Cooperativa (scelta consigliata) si
hanno i seguenti vantaggi:
• la tassazione non è ordinaria ma
separata dal reddito: sui redditi fino
a Euro 28.000 circa dal 23% al 24%;
• il TFR viene rivalutato.
Se si decide di lasciare il TFR a
Cooperlavoro - Fondo pensione
delle Cooperative di Lavoro (scelta
consigliata) si hanno i seguenti
Vantaggi:
• possibilità di dedurre dall’Irpef i
contributi versati sino a 5.164,57
euro l’anno, tassazione agevolata
dei rendimenti finanziari e tassazione
delle prestazioni finali agevolata
rispetto a quella del TFR
(generalmente aliquota dal 15% al
9% contro un’aliquota solitamente
superiore al 23% se lasciato in
azienda);
• a Cooperlavoro non si applica
l’imposta di bollo e la tassa sulle
transazioni finanziarie (c.d. Tobin
tax);
• contributo aziendale della
Cooperativa, che aumenta la
convenienza per chi aderisce a
Cooperlavoro;
• per i versamenti trattenuti in busta
paga dalla Cooperativa si riduce il
reddito ai fini del “bonus di 80 euro”
e dell’indicatore ISEE; anche la
posizione accumulata presso il
fondo pensione non rileva ai fini
dell’ISEE.
Si ricorda che, in caso di necessità, è
pur sempre possibile, per chi ha
almeno otto anni di anzianità
aziendale richiedere l’anticipazione
del TFR sia alla Cooperativa
(anticipazione ordinaria e
straordinaria), sia al Fondo Pensione.
Per ogni ulteriore chiarimento potete
contattare l’Ufficio Paghe della vostra
area geografica negli orari d’apertura
al numero 0522/283962 oppure
l’ufficio Attività Sociali al numero
0522/378676.
Esposizione “City of cooperation”
allo Spazio Gerra di Reggio Emilia
Sabato 28 marzo alle 17,30 allo Spazio
Gerra è stata inaugurata l’esposizione
dedicata al sistema cooperativo
nell’ambito del progetto Reggio Emilia
City of Cooperation, promosso
dall’Alleanza delle Cooperative Italiane,
in collaborazione con il Comune di
Reggio Emilia e Assicoop Emilia Nord.
L’esposizione allo Spazio Gerra, terminata
alla fine di aprile, si è realizzata attraverso
installazioni video e interattive per
raccontare i momenti cruciali della nascita
dell’idea cooperativa, i suoi principi
fondamentali riconosciuti a livello
internazionale, le filiere principali che
caratterizzano il sistema della
cooperazione, dall’agro-alimentare
all’innovazione sociale.Tra le opere
esposte anche due manufatti realizzati
all’interno dei servizi gestiti da Coopselios.
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Anno XVI - Aprile 2015
Le nuove sfide del Consorzio 45
di Fabrizio Montanari
Il 2015 si presenta per il Consorzio
Quarantacinque come l’anno dei
grandi cambiamenti e segna l’inizio
di una nuova fase d’attività
caratterizzata da una forte
propensione alla ricerca e
all’innovazione dei servizi. Tale scelta
è il risultato di studi e approfondimenti
delle problematiche insite nell’attuale
difficile realtà socio-economica, che
hanno visto la partecipazione delle
cooperative associate e di numerosi
soci delle stesse nel corso dell’ultimo
anno. Oggi si tratta dunque di
realizzare quanto emerso e deliberato
dall’ultima assemblea dei soci e dal
CdA del Consorzio. I risultati
conseguiti che vedono consolidarsi
la dimensione nazionale della sua
attività (le cooperative socie sono 48
e le regioni 10) e il ruolo progettuale
che da più parti il Consorzio è
chiamato a svolgere, ne fanno un
valido interprete delle istanze del
mondo della cooperazione sociale e
un importante interlocutore delle
Pubbliche Amministrazioni,
dell’economia privata e dei singoli
cittadini.
Il primo appuntamento di rilievo
riguarda il cambio di sede del
Consorzio che, oltre a dotarlo di una
più idonea sistemazione logistica,
Direttore Generale Consorzio 45
permetterà di accogliere e sviluppare
nuovi servizi a favore delle
cooperative ed essere nello stesso
tempo un punto di riferimento, di
confronto e di indirizzo per chiunque
senta la necessità d’approfondire e
rispondere ai nuovi bisogni che
l’attuale contingenza economica fa
emergere nella società. L’ambizione
che anima il Consorzio
Quarantacinque è quella di offrirsi
ancora una volta come valido
strumento di consolidamento e di
sviluppo delle proprie cooperative,
ma anche quella di proporsi come
una casa, uno sportello aperto al
singolo cittadino sempre più in
difficoltà di fronte alla crisi dell’attuale
Welfare.
Accanto all’attività istituzionale di
rappresentanza e a quella
commerciale, un grande sforzo sarà
indirizzato allo sviluppo di tutte le
attività di supporto e di qualificazione
del personale e dei servizi gestiti dalle
cooperative. In particolare l’indirizzo
sarà quello di incrementare l’attività
di ricerca e di innovazione dei servizi
in partnership con tutti soggetti,
cooperative, privati, fondazioni,
pubbliche Amministrazioni ecc. già
impegnate su questo terreno. Il rapido
cambiamento della società, le attuali
difficoltà economiche che colpiscono
soprattutto le frange più fragili della
popolazione, la necessità di rispondere
positivamente ai vecchi e nuovi bisogni
che emergono con forza dal corpo
vivo della società, impongono un
altrettanto radicale cambiamento della
mission delle cooperative sociali e
quindi anche del Consorzio.
Consapevoli di tutto ciò, il Consorzio
Quarantacinque in accordo con le
sue cooperative e grazie alla stipula
di uno specifico contratto di rete con
Coopselios e AIR (Acquisti in rete),
ha individuato alcune aree di lavoro
tutte finalizzate a incrementare
l’attività di ricerca e di innovazione
delle cooperative che
quotidianamente sono impegnate a
rispondere alle crescenti esigenze del
pubblico e del privato.
Mi riferisco alle aree della formazione,
della comunicazione, degli acquisti in
rete, dell’organizzazione del personale,
del controllo di gestione, della
progettazione di nuovi servizi sia per
le cooperative sociali di tipo A che
per quelle di tipo B, che comprendano
proposte e progetti di Welfare
aziendale, dello sviluppo di strumenti
volti a sviluppare politiche tipiche
dell’assistenza mutualistica
complementare e più in generale
indirizzate a rafforzare l’inclusione e
la coesione sociale. È con questi
intendimenti che il Consorzio
Quarantacinque, fedele alla sua
vocazione nazionale, si appresta
dunque a caratterizzare la propria
attività già a partire da quest’anno.
Pubblicazione stampata su carta FSC® riciclata post-consumo: prodotta con legno e/o fibre ottenuti dal riciclo di
materiale giunto al termine del proprio utilizzo.
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