Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci CURIAMO! Cesvol Centro Servizi Volontariato della Provicia di Perugia Via Sandro Penna 104/106 Sant’Andrea delle Fratte 06132 Perugia tel. 075.5271976 fax. 075.5287998 Sito Internet: www.pgcesvol.net Visita anche la nostra pagina su Info e contatti [email protected] Con il Patrocinio della Regione Umbria Edizione: Settembre 2011 Progetto grafico e videoimpaginazione: Chiara Gagliano Stampa: Tipografia DUOMO Perugia Tutti i diritti sono riservati Ogni riproduzione, anche parziale è vietata ISBN: 978-88-96649-12-1 I qUAdeRnI del vOlOntARIAtO, Un vIAggIO AttRAveRsO Un lIbRO nel MOndO del sOCIAle Il CesvOl, centro servizi volontariato per la Provincia di Perugia, nell’ambito delle proprie attività istituzionali, ha definito un piano specifico nell’area della pubblicistica del volontariato. l’obiettivo è quello di fornire proposte ed idee coerenti rispetto ai temi di interesse e di competenza del settore, di valorizzare il patrimonio di esperienze e di contenuti già esistenti nell’ambito del volontariato organizzato ed inoltre di favorire e promuovere la circolazione e diffusione di argomenti e questioni che possono ritenersi coerenti rispetto a quelli presenti al centro della riflessione regionale o nazionale sulle tematiche sociali. la collana I quaderni del volontariato presenta una serie di produzioni pubblicistiche selezionate attraverso un invito periodico rivolto alle associazioni, al fine di realizzare con il tempo una vera e propria collana editoriale dedicata alle tematiche sociali, ma anche ai contenuti ed alle azioni portate avanti dall’associazionismo provinciale. I quaderni del volontariato, inoltre, rappresentano un utile supporto per chiunque volesse approfondire i temi inerenti il sociale per motivi di studio ed approfondimento. 3 ...dentro di me si è aperta una piccola finestra, si intravede una strada di campagna che quando si ha tempo ci si va a fare una passeggiata. Il percorso del Curiamo è stato efficace moltissimo nel ridimensionare il problema ciccia e individuare le strategie per sentirmi meglio. Tutto ciò acquisendo una inaspettata fiducia in se stessi e soprattutto nel sapersi perdonare se ogni tanto ci si lascia andare. Il gruppo per me è stata una prima esperienza e non avrei mai pensato che mi coinvolgesse così tanto e riuscisse a farmi sentire emozioni profonde e una bellissima sensazione di leggerezza, di sorriso...” “La mia sofferenza, i miei complessi sono stati metabolizzati, elaborati in una nuova consapevolezza di me. Ho imparato a gestire la mia fame, a godere dei piccoli sgarri senza sensi di colpa, ho capito come mangiare...e sono felice. Non ho più quella tristezza nel cuore. Ho conosciuto persone meravigliose, voi siete tutti i miei nuovi amici. Ho voglia di uscire, di ricominciare a vivere. Grazie, grazie... . P.S. e non mi spaventa il pensiero di camminare da sola anche se mi mancherete da morire!” A cura di: dott.ssa Daniela Capezzali dott.ssa Ilenia Carnazza dott.ssa Giulia Germani dott.ssa Cristina Menichelli dott.ssa Chiara Perrone dott.ssa Elisa Reginato Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Il C.U.R.I.A.MO. (Centro Universitario Ricerca Interdipartimentale Attività Motoria, www.unipg.it/curiamo) nasce sulla base dell’evidenza scientifica che l’esercizio fisico è particolarmente efficace per prevenire e curare obesità, diabete, ipertensione arteriosa, osteoporosi, arteriosclerosi e rallentare i processi legati all’invecchiamento. Il CURIAMO è un centro di ricerca dell’Università degli studi che attraverso una convenzione con la Regione dell’Umbria e l’Azienda Ospedaliera di Perugia eroga prestazioni multidisciplinari finalizzate al miglioramento dello stile di vita delle persone affette da queste patologie. Il percorso mette il paziente al centro del processo di cura e cambiamento e attraverso il supporto di varie figure professionali si cerca di avviare la persona ad una vita salutare in cui siano presenti il regolare esercizio fisico e la sana alimentazione. Per l’aspetto nutrizionale le dietiste del CURIAMO esaminano le abitudini alimentari, identificano gli errori alimentari e collaborano con il paziente al quale sono richieste strategie correttive, sostenibili a lungo termine (presa di coscienza degli errori nutrizionali e della possibilità di miglioramento dell’alimentazione). I pazienti iniziano, dopo la prima visita con la dietista, sei incontri di educazione alimentare con due sessioni dedicate al laboratorio del gusto e alle ricette salutari. Il presente opuscolo è frutto proprio dell’esperienza degli incontri con i pazienti ed è una fattiva risposta ai loro quesiti. Con la speranza che possa essere di ausilio nel sostenere il miglioramento a lungo termine dello stile di vita di tante persone con problemi di obesità, diabete e malattie metaboliche e cardiovascolari, ringrazio per il loro qualificato impegno le dietiste che operano al CURIAMO e che hanno contribuito alla stesura di questa guida verso una sana nutrizione. Il direttore del C.U.R.I.A.MO Prof. Pierpaolo De Feo 5 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! 7 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Indice Introduzione Pierpaolo de Feo Direttore del C.U.R.I.A.M.O Peso corporeo e....spesa energetica esploriamo il corpo umano Peso e non solo... la famosa “sindrome dello yo-yo” Cominciamo a parlare di alimentazione... Carboidrati (zuccheri o glucidi o glicidi) Proteine lipidi (o grassi) Colesterolo Fibra alimentare vitamine e sali minerali Acqua Alcool qual’è la giusta alimentazione? Consigli per la cottura degli alimenti Consigli per una buona spesa qualche tecnica di autocontrollo al supermercato e in caso di malattia? le dislipidemie (ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia) Il diabete e l’ipoglicemia...cosa fare? l’ipertensione arteriosa Il reflusso gastro-esofageo la malattia diverticolare l’osteoporosi Infine, ho iniziato a fare attività fisica come devo mangiare? salute in...forma - tavolo promozione salute Cesvol Perugia 9 5 10 11 12 12 13 15 18 22 24 28 31 35 36 38 45 47 49 51 52 56 58 59 61 63 64 67 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! PESO CORPOREO E... Il nostro peso corporeo è l’espressione del bilancio tra energia introdotta tramite gli alimenti ed energia spesa attraverso le attività del nostro organismo. se l’energia introdotta è maggiore rispetto alla spesa energetica, il peso aumenterà se l’energia introdotta è minore rispetto alla spesa energetica, il peso diminuirà ...SPESA ENERGETICA la spesa energetica quotidiana è determinata da: ♦ attività del nostro organismo che servono per mantenerci in vita e che non dipendono dalla nostra volontà come il respiro, il battito cardiaco, il ricambio cellulare, le attività cerebrali ecc.., cioè il MetAbOlIsMO bAsAle; ♦ attività che scegliamo volontariamente di compiere, come camminare, cucinare, studiare, lavorare, fare sport ecc.. la spesa energetica quotidiana tende a ridursi con l’aumentare dell’età dell’individuo. 10 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! ESPLORIAMO IL CORPO UMANO: Come siamo fatti? Possiamo immaginare il nostro corpo diviso in due parti, la massa magra e la massa grassa. questi due compartimenti costituiscono il peso corporeo. la massa magra comprende i muscoli, gli organi, lo scheletro ecc...ed è quella “metabolicamente attiva”, cioè in grado di consumare l’energia introdotta con gli alimenti. la massa grassa è rappresentata dal tessuto adiposo addominale e sottocutaneo ed è quella “metabolicamente meno attiva”, cioè meno efficiente nel consumare l’energia introdotta con gli alimenti. Una corretta alimentazione e una costante attività fisica permettono di agire sul patrimonio della “massa magra” impedendone la riduzione e favorendone l’incremento. questo consente di aumentare il metabolismo basale e la spesa energetica giornaliera . diventa più facile così ridurre o mantenere il peso corporeo. Attenzione! Un’alimentazione non equilibrata e la sedentarietà comportano invece un incremento della “massa grassa” e quindi un incremento del peso corporeo 11 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! PESO E NON SOLO... Un’attenzione particolare va posta all’aumento della massa grassa a livello addominale poiché questa condizione espone ad un maggior rischio di insorgenza di alcune patologie come diabete, ipercolesterolemia, steatosi epatica, malattie cardiovascolari, reflusso gastro-esofageo* ecc... *Per approfondimenti relativi al reflusso gastro-esofageo consultare pag 59 Un aiuto pratico è quello di tenere sotto controllo la circonferenza vita che dovrebbe essere: Circonferenza vita donne < 88 cm Circonferenza vita Uomini < 102 cm La FAMOSA “SINDROME dello YO-YO” sottoporsi a diete ferree, digiuni o alimentarsi in modo non equilibrato nel tempo porta a riduzioni drastiche di peso ed alterni e continui recuperi di peso con i cosiddetti “interessi”. tali comportamenti incongrui espongono il nostro corpo a continue alterazioni della composizione corporea. Infatti, diete particolarmente restrittive portano alla riduzione di peso ma con compromissione della massa magra che tenderà a ridursi sempre di più nel tempo; la conseguenza sarà il rallentamento del metabolismo e della spesa energetica giornaliera. Il ritorno ad un’alimentazione “normale” porta ad un incremento di peso con l’inevitabile aumento sempre maggiore di massa grassa. 12 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! COMINCIAMO A PARLARE DI ALIMENTAZIONE... gli alimenti che consumiamo contengono i principi nutritivi: Carboidrati Proteine Lipidi o grassi Fibre Vitamine e Sali minerali Acqua che svolgono funzioni vitali: FUnZIOne eneRgetICA energia necessaria per far funzionare gli organi interni e compiere le normali attività quotidiane. Fonte: Carboidrati, lipidi e in alcuni casi le proteine. FUnZIOne PlAstICA: Costruzione e riparazione delle cellule come nei muscoli, nello scheletro... Fonte: Proteine, alcuni sali minerali, in misura minore i lipidi e carboidrati. FUnZIOne RegOlAtRICe: Regolazione di tutte le attività biologiche che avvengono nell’organismo. Fonte: vitamine, sali minerali ed acqua. 13 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Carboidrati (zuccheri o glucidi o glicidi) sono composti di origine vegetale e rappresentano la fonte primaria di energia per il nostro organismo! sono necessari per le attività degli organi interni (cervello, cuore, reni, polmoni...) ma anche per studiare, leggere, lavorare, camminare ecc.. si dividono in: CARBOIDRATI COMPLESSI ♦ Costituiti da Amido ♦ digestione più lunga ♦ lento assorbimento ♦ Moderato innalzamento glicemico ♦ Raggiungimento del senso di sazietà che si prolunga per circa 2-3 ore. CARBOIDRATI SEMPLICI ♦ digestione più rapida ♦ veloce assorbimento ♦ Rapido innalzamento glicemico ♦ breve senso di sazietà (circa 30 min.) 15 FONTE Cereali: frumento, riso, orzo, farro, avena, mais, segale, kamut. legumi: fagioli, fave, ceci, lenticchie, piselli tuberi: patate Prodotti da forno e prodotti industriali confezionati : pane, pasta, pizza, fette biscottate, cracker ... FONTE Zucchero di barbabietola o di canna (saccarosio) Miele Frutta (fruttosio) latte e yogurt (lattosio) Prodotti industriali e confezionati: marmellata, caramelle, succhi di frutta, thè bibite, biscotti, merendine ... Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Se sono troppo pochi Se sono troppi Poca energia a disposizione! l’organismo si pone in una condizione di risparmio energetico che si traduce nel rallentamento del metabolismo e nell’ aumento del peso corporeo. troppa energia a disposizione! I carboidrati in eccesso sono trasformati in grassi nell’organismo. Il risultato sarà l’aumento della massa grassa (tessuto adiposo) e l’incremento dei trigliceridi nel sangue. QUINDI... Introduzione adeguata nella nostra alimentazione i carboidrati dovrebbero essere presenti tutti i giorni e ad ogni pasto sotto forma di pane, pasta, farro, orzo, riso ecc..., cioè carboidrati complessi. Il consumo di carboidrati semplici invece, dovrebbe avvenire principalmente tramite l’assunzione giornaliera di alimenti come frutta, latte e yogurt limitando quindi il consumo di zucchero e dolciumi vari. = ridurre il consumo Inoltre il consumo dei cereali integrali e dei prodotti contenenti farine integrali (pasta integrale, pane integrale, riso integrale, farro, orzo, fette biscottate integral...) è preferibile a quelli raffinati perché più ricchi in fibra, vitamine e sali minerali, che inevitabilmente vengono persi durante il processo di raffinazione delle farine. 16 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Porzioni medie consigliate (riferite al soggetto medio adulto) Una porzione di pasta o riso o farro o orzo corrisponde a 80 g di prodotto al crudo. Porzioni consigliate: 1 porzione al giorno Una porzione di pane corrisponde a 50 g di prodotto. Porzioni consigliate: 2-4 porzioni al giorno Una porzione di patate corrisponde a 200 g di prodotto al crudo. Porzioni consigliate: 1-2 porzioni a settimana. Una porzione di prodotti da forno come fette biscottate, biscotti secchi ecc va dai 20 ai 40g di prodotto (2-4 fette biscottate, 3-5 biscotti secchi). Porzioni consigliate: 1 porzione al giorno. In base alle preferenze e/o necessità... 1 porzione di pasta può essere sostituita con 2 porzioni di pane; 1 porzione di pane può essere sostituita con 1 porzione di patate o 1 porzione di minestra (circa 40 g di pastina). ATTENZIONE I carboidrati non devono essere mai aboliti! 17 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Proteine le proteine sono i costituenti delle cellule di tutti gli organismi animali e vegetali. Ogni proteina è formata da una catena di amminoacidi alcuni di questi definiti essenZIAlI, perchè devono essere introdotti tramite gli alimenti in quanto il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli. le proteine, introdotte tramite gli alimenti, svolgono nell’organismo: ♦ un ruolo plastico: sono la materia prima per la formazione di organi, tessuti, muscoli, scheletro ecc; ♦ un ruolo funzionale: senza di esse non si verificherebbero la maggior parte delle attività metaboliche come la digestione degli alimenti, il trasporto di sostanze, la difesa immunitaria ecc... In qUAlI AlIMentI tROvIAMO le PROteIne? Alimenti di origine animale: carne, pesce, uova, salumi, latte e derivati. Alimenti di origine vegetale: legumi, cereali, frutta secca ed in quantità trascurabile in ortaggi e frutta fresca. 18 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Le proteine di origine animale sono considerate “nobili” o ad alto valore biologico, poiché sono in grado di fornire tutti gli aminoacidi essenziali in forma altamente biodisponibile per l’organismo. Le proteine di origine vegetale sono carenti in alcuni aminoacidi essenziali, ma il consumo combinato di proteine vegetali diverse (legumi + cereali) permette di raggiungere una buona qualità proteica: Quali sono i vantaggi nell’assumere proteine di origine vegetale? ♦ Una ridotta frequenza di consumo di grassi saturi contenuti in prodotti di origine animale come carne, formaggi e salumi. ♦ Una ridotta assunzione di sale presente in elevata quantità in formaggi e salumi ed il cui consumo eccessivo può essere responsabile della comparsa di ipertensione arteriosa*. ♦ Un aumento dell’introito di fibra presente nei legumi. *Per approfondimenti relativi all’ipertensione arteriosa consultare pag 58 19 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Se sono troppe Se sono troppo poche Non costruiremo più muscoli! le proteine introdotte in eccesso con gli alimenti non sono impiegate dall’organismo a scopo plastico e funzionale, ma vengono trasformate in energia in eccesso! Inoltre i prodotti di scarto delle proteine vengono filtrati dal rene con conseguente aumento del lavoro renale! Ridotta capacità di difesa! l’organismo ha una ridotta capacità di: riparare i tessuti danneggiati, ricambiare le cellule, produrre anticorpi, formare i muscoli corporei ecc.. Quindi... Introduzione adeguata Una corretta alimentazione dovrebbe basarsi sul consumo di una sola fonte proteica ad ogni pasto: carne a pranzo e pesce a cena, legumi a pranzo e formaggio a cena ecc..evitando di fare associazioni del tipo carne o salumi e formaggio, ad un solo pasto. Inoltre, i vari alimenti proteici dovrebbero essere scelti secondo una rotazione settimanale: ♦ 3-4 volte a settimana carne, preferendo quella bianca (pollo, tacchino, coniglio) alla rossa; ♦ almeno 2-3 volte a settimana pesce fresco o surgelato (la pasta con il pesce potrebbe essere un ottimo piatto unico!) ♦ 2 uova a settimana; ♦ Formaggi (preferendo quelli freschi) e salumi (preferendo prosciutto crudo o cotto magro e bresaola) non più di 3 volte a settimana; Almeno 2 volte a settimana i legumi; ♦ Latte e yogurt tutti i giorni. 20 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Porzioni medie consigliate (riferite al soggetto medio adulto) Una porzione di carne corrisponde a 70-100 g di alimento crudo Una porzione di pesce equivale a 100-150 g di alimento crudo Una porzione di legumi corrisponde a 30-50 di alimento se secchi, mentre se si consumano i legumi in scatola già lessati, la porzione equivale a circa mezzo barattolo grande da 260 g Una porzione di salumi corrisponde a 50 g (3-4 fette di prosciutto) di prodotto Una porzione di formaggio stagionato equivale a 50 g di prodotto Una porzione di formaggio fresco corrisponde a 100 g di prodotto Una porzione di latte/yogurt equivale a 125 g di prodotto (un bicchiere piccolo di latte, un vasetto di yogurt); consumarne circa 2-3 porzioni al giorno. Attenzione al parmigiano utilizzato per condire la pasta! Non superare il cucchiaino da caffè a persona! PORZIONI EXTRA-LARGE! 21 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Lipidi (o grassi) I lipidi sono sostanze non solubili in acqua la cui importanza è legata a molteplici fattori: ♦ Accumulandosi sotto forma di tessuto adiposo, rappresentano la più importante riserva energetica per l’organismo ♦ sono costituenti delle membrane di tutte le cellule del nostro corpo ♦ sono indispensabili per la sintesi di alcuni ormoni ♦ Forniscono acidi grassi essenziali, omega 3 e omega 6 ♦ Permettono l’assorbimento delle vitamine liposolubili A, d, e, K ♦ Rendono i cibi più appetibili! tutti i tipi di grassi apportano la stessa quantità di energia (9 kcal per ogni grammo), ma si differenziano notevolmente tra loro per le caratteristiche legate alla struttura della molecola e per le diverse funzioni che svolgono. COLESTEROLO Acidi grassi SATURI TIPI DI GRASSI PRESENTI NEGLI ALIMENTI Acidi grassi MONOINSATURI Acidi grassi POLINSATURI 22 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! DOVE TROVIAMO I LIPIDI? negli alimenti di origine animale: Contengono per lo più gRAssI sAtURI e COlesteROlO Carne, Uova , latte, Formaggi, salumi Contiene per lo più gRAssI POlInsAtURI della serie Omega 3 Pesce negli alimenti di origine vegetale: Olio di oliva Contiene per lo più gRAssI MOnOInsAtURI Oli di semi Frutta secca a guscio Contengono per lo più gRAssI POlInsAtURI Possono essere... Visibili Invisibili Contenuti in carni apparentemente magre, salumi, formaggi, latte, uova, pesce, frutta secca grassi ed oli da condimento, parti grasse di salumi e carni fresche 23 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! COLESTEROLO Il colesterolo è un grasso di origine animale necessario per la formazione di alcuni ormoni (estrogeni, testosterone, cortisolo ecc) e per la formazione dei sali biliari indispensabili nella digestione. la maggior parte del colesterolo che circola nel sangue è prodotto dal fegato ed in misura minore deriva dagli alimenti. Frattaglie, uova, burro, cozze, gamberi, ostriche, acciughe sott’olio ecc ne sono una ricca fonte. Anche se spesso l’aumento di colesterolo nel sangue non è legato ad una scorretta alimentazione ma ad una predisposizione genetica ed ad una familiarità, il consumo eccessivo ne determina comunque l’accumulo a livello ematico con conseguente incremento del rischio di malattia cardiovascolare. Colesterolo buono ... Colesterolo cattivo? Il colesterolo a causa della sua non solubilità in ambiente acquoso è veicolato nel sangue tramite appositi trasportatori chiamati lipoproteine. le ldl sono le lipoproteine deputate al deposito del colesterolo in eccesso sulle pareti delle arterie favorendo la formazione delle placche ateromatose. Per questo il colesterolo LDL è definito “cattivo”. le lipoproteine Hdl, invece prelevano il colesterolo dalle pareti delle arterie impedendo la formazione delle placche. ecco perché il colesterolo HDL è detto “buono”. 24 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! GRASSI SATURI gli acidi grassi saturi sono molecole costituenti dei lipidi ritenute le principali responsabili dell’aumento di colesterolo ldl nel sangue. esse sono contenute in alimenti di origine animale come latte e formaggi, panna, burro, carni in particolare rosse, salumi. ma anche in alimenti di origine vegetale. Gli oli vegetali di palma e di cocco, largamente impiegati nella produzione di prodotti industriali, sono ricchi in grassi saturi, infatti la dicitura “oli vegetali” presente nell’elenco degli ingredienti di prodotti confezionati come cracker, biscotti, merendine ecc.. Potrebbe indicare l’uso di grassi saturi determinando la scarsa qualità di tali prodotti. Per approfondimenti relativi alle dislipidemie (ipercolesterolemia ed ipertrigliceridemia) consultare pag 52 AUMentO del RIsCHIO CARdIOvAsCOlARe! COnsUMO eCCessIvO dI gRAssI sAtURI GRASSI POLINSATURI gli acidi grassi polinsaturi sono molecole lipidiche indispensabili poiché forniscono acidi grassi essenZIAlI della serie OMegA 3 ed OMegA 6 fondamentali per la produzione di sostanze con attività antinfiammatoria. gli oli di semi (girasole, mais, soia, arachidi...) sono ricchi in acidi grassi della serie OMegA 6, ma: ♦ i processi di raffinazione e rettifica che subiscono comportano la perdita di sostanze protettive ed atiossidanti contenute originariamente nei semi ♦ un consumo eccessivo espone al rischio di fenomeni ossidativi a carico dell’organismo. Per tali motivi non andrebbero preferiti come grassi da condimento 25 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Il pesce in particolare quello azzurro (alici, sgombro, sarde ) è ricco in acidi grassi della serie OMegA 3 capaci di proteggerci dalle malattie cardiovascolari, poiché aiutano a ridurre i livelli di colesterolo ldl e i trigliceridi nel sangue e diminuire l’aggregazione piastrinica. la frutta secca a guscio (noci in particolare, ma anche mandorle, nocciole e pistacchi) è ricca in acidi grassi OMegA 3 ed OMegA 6; per tale motivo si consiglia di consumarne una porzione al giorno facendo attenzione a non eccedere nella quantità in quanto apporta una notevole quantità di calorie. le carni bianche (pollo, tacchino e coniglio) contengono una quantità maggiore di grassi polinsaturi rispetto alle carni rosse (vitello, manzo, maiale) più ricche in grassi saturi; per questo motivo ne andrebbe preferito il consumo. GRASSI MONOINSATURI gli acidi grassi monoinsaturi sono costituenti di lipidi di fondamentale importanza per la nostra salute e per tale motivo il loro consumo va preferito a quello degli altri grassi. l’olio extravergine di oliva è l’alimento che in assoluto contiene la quota maggiore di grassi monoinsaturi, in particolare di acido oleico. questo composto è in grado di favorire l’incremento dei livelli di colesterolo Hdl, colesterolo “buono”, nel sangue e ridurre invece la quota di colesterolo ldl. non solo...l’olio extravergine d’oliva contiene molteplici sostanze ad azione antiossidante e protettiva per la salute (oleuropeina, oleocantale...) peculiarmente presenti in questo alimento. 26 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Se sono troppi Se sono troppo pochi Incremento del tessuto adiposo sottocutaneo ed addominale... ...e dei grassi nel sangue e nel fegato (cosiddetto “fegato grasso”). Mancata introduzione di acidi grassi essenziali omega 6 ed omega 3 necessari per la salute ed il funzionamento dell’organismo (sistema nervoso, immunitario...), per cui si possono manifestare alterazioni ormonali (assenza del ciclo mestruale), mancato assorbimento delle vitamine A, d, e, K con conseguenti alterazioni (ipovitaminosi). QUINDI... Introduzione adeguata ♦ Ridurre l’assunzione di grassi saturi contenuti in carne rossa, salumi, formaggi... seguendo le indicazioni relative alla frequenza settimanale di assunzione ed alle porzioni indicate nel capitolo “Proteine”. ♦ Preferire sempre olio extravergine di oliva per il condimento, utilizzato a crudo, di tutte le pietanze; la porzione giornaliera raccomandata dovrebbe essere di 3-4 cucchiai da minestra. ♦ Ridurre l’introduzione di alimenti contenenti colesterolo ♦ Aumentare l’assunzione settimanale di pesce (vedi capitolo “Proteine” pag 12) ♦ Ridurre il consumo di prodotti confezionati (biscotti, merendine, cracker, pizzette, sandwich, croissant ….) ♦ non eccedere nell’assunzione giornaliera di frutta secca a guscio: la giusta porzione giornaliera equivale a 3-4 noci o nocciole o mandorle. 27 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Fibra alimentare la fibra alimentare è una componente dei vegetali che l’uomo non ha capacità di digerire e di assorbire, ma che è in grado di svolgere innumerevoli funzioni benefiche nell’organismo! la fibra può essere classificata in solubile ed insolubile in base al grado di solubilità in acqua. In molti vegetali sono contenute entrambe le forme ma con la maggiore presenza dell’una rispetto all’altra forma. DOVE TROVIAMO LA FIBRA? I legumi, la frutta fresca, alcune verdure ed ortaggi contengono la maggior quota di fibra solubile, mentre i cereali integrali, la frutta secca ed alcune tipologie di verdure ed ortaggi, la maggiore quantità di fibra insolubile. 28 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! BENEFICI DI UN’ALIMENTAZIONE RICCA IN FIBRE ♦ COntROllO e RIdUZIOne del PesO CORPOReO la fibra introdotta con gli alimenti favorisce il raggiungimento del senso di sazietà prolungando i tempi di masticazione e promuovendo la distensione gastrica (senso di “ripienezza”). ♦ PRevIene l’InsORgenZA dI stIPsI e dellA MAlAttIA dIveRtICOlARe* l’assunzione di alimenti ricchi in fibra genera l’aumento della massa fecale la quale favorisce il transito intestinale e l’evacuazione. ♦RIdUCe Il RIsCHIO dI MAlAttIA CARdIOvAsCOlARe la fibra solubile contenuta nei legumi, nella frutta fresca e nelle verdure, permette di modulare e di ridurre l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri introdotti con l’alimentazione e quindi di ottenere un miglior controllo della glicemia e del colesterolo nel sangue. ♦ RIdUCe Il RIsCHIO dI CAnCRO Al COlOn-RettO l’aumento del transito intestinale indotto dalla fibra consente di ridurre i tempi di contatto tra la mucosa intestinale e le sostanze tossiche presenti eventualmente nel contenuto intestinale, ingerite con gli alimenti. ♦ POtenZIA le dIFese IMMUnItARIe e FAvORIsCe Il benesseRe geneRAle dell’ORgAnIsMO la fibra introdotta con gli alimenti consente di riequilibrare la flora batterica intestinale, migliorando così l’efficienza del sistema immunitario e favorendo il benessere generale dell’organismo. 29 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! QUINDI... Introduzione adeguata Un buon introito giornaliero di fibra potrebbe essere raggiunto consumando: ♦ Fette biscottate o pane integrale al mattino ♦ verdure ed ortaggi come condimento della pasta ♦ verdura cruda o cotta a pranzo e a cena (la giusta porzione di verdura cruda tipo lattuga dovrebbe essere di almeno 100 g mentre per la verdura cotta e gli ortaggi la porzione è di circa 250g) ♦ 2-3 porzioni di frutta durante la giornata (non superare 450 gr di frutta fresca al giorno) ♦ Una porzione di legumi a pranzo o a cena (per la porzione dei legumi consultare il capitolo “Proteine”) ♦ Pane integrale al posto del pane bianco *Per approfondimenti relativi alla malattia diverticolare consultare pag 61 30 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Vitamine e Sali Minerali le vitamine ed i sali Minerali sono sostanze ad azione regolatrice indispensabili per le attività cellulari e quindi, per la crescita ed il mantenimento delle funzioni vitali dell’organismo. queste sostanze sono definite essenZIAlI in quanto devono essere introdotte tramite gli alimenti poiché il nostro organismo non è in grado di formarle. NON ESISTE UN ALIMENTO CHE CONTENGA TUTTE LE VITAMINE ED I SALI MINERALI 31 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Vitamine A (retinolo; carotenoidi: beta carotene ) d (colecalciferolo) Dove si trovano vegetali di colore giallo- Interviene nei processi legati alla visione in arancione: pomodori, peparticolare notturna peroni, albicocche, zucca, Favorisce lo sviluppo ed il pesche, cachi, carote... buon funzionamento del Fegato, rene, uovo sistema immunitario È prodotta dalla pelle In associazione al calcio è quando esposta alla luce indispensabile per la minesolare. ralizzazione dello scheletro Olio di fegato di merluzzo e (tocoferolo) Oli vegetali non raffinati, semi, cereali, frutta K Ortaggi a foglia verde gruppo b PP (niacina) Acido folico C (acido ascorbico) Funzioni Attività antiossidante Interviene nei processi di coagulazione Indispensabile per il metaAnimali e vegetali, tranne bolismo cellulare. la vit. vit. b12 non presente nei b12 interviene nella sintesi vegetali del dnA (una carenza porta ad anemia megaloblastica) lievito, animali Fondamentale per il metabolismo cellulare Indispensabile per la sintesi del dnA (una carenza Frattaglie, fagioli, pomoporta a anemia dori, arance, vegetali a megaloblastica) foglia Prevenzione da malattie congenite del feto durante la gravidanza Azione antiossidante vegetali:agrumi, kiwi, pe- Favorisce l’assorbimento peroni, pomodori, ortaggi del ferro a foglia verde Interviene nella formazione del collageno e dell’adrenalina 32 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Sali Minerali Calcio Fosforo Ferro Magnesio sodio Potassio Dove si trovano latte, yogurt, formaggi, alcuni In associazione con la vitamina d interviene nella mineralizzapesci, acque minerali zione dello scheletro Il calcio è presente anche nei vegetali ma nOn in forma alta- Indispensabile per la contrazione muscolare e per la trasmissione mente biodisponibile dell’impulso nervoso Interviene nella mineralizzazione Cereali, legumi, uova, carne, latte e dello scheletro e nel metabolismo cellulare verdure Carne, pesce, uova in forma al- Indispensabile per il trasporto di tamente biodisponibile ossigeno ai tessuti Il ferro è presente anche nei le(una carenza porta gumi nella frutta secca e nei vead anemia sideropenia) getali in genere ma in forma Fondamentale per il metabolismo meno biodisponibile cellulare Indispensabile per la mineralizzaCereali integrali, legumi, frutta zione dello scheletro, per la trasecca, vegetali a foglia verde, ba- smissione dell’impulso nervoso e la contrazione nane muscolare Interviene nella regolazione dell’acqua corporea, negli scambi tra Presente negli alimenti le cellule, nella trasmissione delsale da cucina l’impulso nervoso (un eccesso provoca ritenzione idrica ed ipertensione) Interviene nella trasmissione dell’impulso nervoso, nella conCibi freschi non conservati: frutta, verdura, carne fresca, trazione muscolare e nella regolazione della pressione arteriosa pesce Zinco Carne, uova, pesce, latte, cereali selenio Frattaglie, pesci, carne, cereali integrali, latte Iodio Fluoro Funzioni Azione antiossidante Interviene nella formazione di ossa e muscoli Azione antiossidante Pesce; variabilmente presente in Indispensabile per il buon funzioalcuni alimenti in base alle diverse namento della tiroide e quindi per caratteristiche geologiche, ai pro- il metabolismo, la produzione di cessi industriali e agricoli calore, l’attività cardiaca , il benessale iodato sere dello scheletro Acque potabili, acque minerali, pesce, uova….dentifrici fluorati 33 Fondamentale per il benessere dei denti (un deficit espone a carie dentale) Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! ♦ vARIARe l’AlIMentAZIOne ♦ sCeglIeRe FRUttA e veRdURA dI stAgIOne ♦ vARIARe I COlORI dellA FRUttA e dellA veRdURA ♦ PReFeRIRe CIbI IntegRAlI A qUellI RAFFInAtI ♦ RIdURRe Il COnsUMO dI CIbI IndUstRIAlI-COnFeZIOnAtI PReFeRendO qUellI FResCHI ♦ FARe AttenZIOne Alle MOdAlItA’ dI COnseRvAZIOne e dI COttURA deglI AlIMentI seguire questi consigli permetterà di soddisfare i fabbisogni senza dover ricorrere ad integrazioni spesso inutili o dannose! l’assunzione di integratori alimentari dovrebbe avvenire sempre dietro prescrizione e sotto stretto controllo medico. * Per approfondimenti relativi all’osteoporosi consultare pag 63 34 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Acqua l’acqua è un nutriente essenZIAle con attività regolatrice e rappresenta il costituente principale del corpo umano. ♦ questo elemento ha un ruolo fondamentale nella digestione, nell’assorbimento, nel trasporto e nell’utilizzazione dei nutrienti ♦ È il mezzo mediante il quale l’organismo elimina le scorie ♦ È indispensabile per la regolazione della temperatura corporea; il sudore è il meccanismo mediante il quale il nostro corpo riduce l’aumento della temperatura corporea ♦ Aiuta a mantenere elastica e compatta la pelle ♦ Funziona da “lubrificatore ed ammortizzatore” per il buon funzionamento di articolazioni e tessuti ♦ Favorisce la giusta consistenza del contenuto intestinale promuovendone il transito ♦ quella minerale rappresenta una buona fonte di calcio Quanto e quando bere ? ♦ bere almeno 1lt e 1/2 di acqua al giorno; ♦ non attendere il senso di sete per bere acqua; in particolare nei bambini e negli anziani il senso della sete è ridotto e quindi è maggiore il rischio di disidratazione. ♦bere acqua ai pasti e fuori dai pasti; durante il pasto un consumo eccessivo può rallentare la digestione a causa della diluizione dei succhi gastrici. ♦bere sempre acqua durante e dopo l’attività fisica per reintegrare le perdite legate alla sudorazione. 35 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Quale bere? ♦ si può bere sia acqua imbottigliata che quella del rubinetto. ♦ si può bere acqua gassata, se gradita. ♦ Un buon sistema per incrementare l’assunzione di acqua può essere quello di bere tisane, infusi, camomilla ... ♦ nOn ZUCCHeRAte durante la giornata. ♦ l’acqua non apporta calorie e non favorisce la ritenzione idrica che invece dipende dal sale ed altre sostanze presenti nei cibi. ♦ l’acqua minerale (residuo fisso tra 500 e 1500 mg/litro) rispetto alla oligominerale (residuo fisso tra 50 e 500 mg/litro) non fa ingrassare e non fa aumentare la cellulite, anzi, i sali in essa disciolti favoriscono l’eliminazione di quelli contenuti in eccesso nell’organismo. ♦ l’acqua è anche contenuta in molti alimenti (frutta, verdura, latte ...). Alcool l’alcol etilico o etanolo è una sostanza ottenuta dalla fermentazione alcolica di sostanze zuccherine con un alto potere calorico, ma privo di valore nutritivo. Per questo motivo l’alcol non è una sostanza indispensabile per l’organismo, anzi, il suo abuso è legato a numerosi disturbi e patologie tra cui incremento ponderale, deficit nutrizionali, tossicità epatica, aumento di trigliceridi nel sangue, ipoglicemie nei soggetti diabetici la tradizione mediterranea ha sempre evidenziato come modiche quantità di vino rosso ai pasti principali possano essere protettive per la salute; il vino rosso contiene infatti i polifenoli, sostanze ad azione antiossidante. Ciò non significa che coloro che normalmente non assumo alcol debbano iniziare a farlo! Possiamo fare il pieno di sostanze antiossidanti e benefiche anche consumando quotidianamente frutta e verdura.Un bicchiere piccolo (125 ml) di vino consumato ai pasti principali può essere concesso a coloro che non soffrono di disturbi o patologie che ne controindicano l’assunzione, ma è totalmente sconsigliato in gravidanza e sotto i 16 anni. Il consumo di superalcolici, invece, andrebbe del tutto evitato. 36 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! nOn esIstOnO CIbI COstItUItI dA Un sOlO nUtRIente (ad eccezione dello zucchero e dell’olio) nOn esIstOnO AlIMentI COMPletI dI tUttI I nUtRIentI In nAtURA nOn esIste Un AlIMentO In gRAdO dI sOddIsFARe tUtte le neCessItÀ nUtRIZIOnAlI (ad eccezione del latte materno nei primi mesi di vita) 37 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Ma allora... QUAL È LA GIUSTA ALIMENTAZIONE? dieta del minestrone? dieta a zona? dieta del gruppo sanguigno? dieta delle intolleranze? dieta a base di tisane dimagranti o pasti sostitutivi? tutte queste diete molto probabilmente determinano una rapida perdita di peso ma a discapito di cosa? ♦ Raggiungimento di un buono stato di salute ♦ Un sano rapporto con il cibo ♦ tradizionalità e convivialità quindi la giusta alimentazione è quella che permette di raggiungere un buono stato di salute, mangiando di tutto ma in modo sano ed equilibrato, senza ricorrere ad inutili rinunce e/o pericolosi espedienti COME FARE? ecco 3 regole fondamentali: 1. Frazionare l’alimentazione della giornata in 5 pasti, 2. Fare pasti completi: inserire tutti i nutrienti ad ogni pasto, 3. variare il più possibile l’alimentazione. 38 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! 1. FRAZIONARE L’ALIMENTAZIONE la giornata dovrebbe essere così ripartita: Colazione 20% kcal spuntino 5% kcal Pranzo 35% kcal spuntino 5% kcal Cena 35% kcal Perché è importante frazionare l’alimentazione nell’arco della giornata? ♦ Permette la giusta utilizzazione dei vari nutrienti e dell’energia introdotta con essi; ♦ Permette di non sovraccaricare l’organismo nei pasti principali; ♦ Permette di ridurre il senso di fame durante la giornata, di non arrivare troppo affamati al pasto successivo rischiando di mangiare inevitabilmente troppo; ♦ Rappresenta un buon metodo per evitare di spizzicare tutto il giorno. 39 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! 2. FARE PASTI COMPLETI Un pasto completo prevede l’introduzione di tutti i principi nutritivi: CARbOIdRAtI PROteIne gRAssI FIbRA È possibile anche consumare un piatto unico dove i carboidrati sono presenti insieme alle proteine: passato di legumi o zuppa di pesce con crostini di pane, insalata di farro con scaglie di parmigiano o pesce, zuppa di cereali e legumi, pasta e fagioli, ecc... ♦ Perché è importate consumare un pasto completo? ♦ Permette di fornire al nostro organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno e nelle giuste quantità ♦ Permette di non eccedere nelle quantità di un alimento (ad esempio solo un primo o solo un secondo) ♦ Permette di raggiungere e mantenere il senso di sazietà 40 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! 3. VARIARE IL PIÙ POSSIBILE L’ALIMENTAZIONE Non esistono alimenti che fanno ingrassare così come non esistono alimenti magici che fanno dimagrire! Il segreto quindi, sta proprio nel mangiare tutto ma ridurre le quantità stando attenti anche alla qualità! variare l’alimentazione è importante perché... ♦ Permette di introdurre tutti i nutrienti, le sostanze protettive ed antiossidanti ♦ Consente di evitare squilibri nutrizionali ♦ Permette di soddisfare il gusto ♦ Consente di evitare l’ingestione continua di sostanze estranee eventualmente presenti in qualche alimento e/o composti antinutrizionali ♦ Permette di evitare di ricorrere ad integrazioni (integratori di vitamine, sali minerali, fibra, omega 3, antiossidanti) che non sostituiscono in alcun modo i benefici che si possono ottenere dagli alimenti. 41 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! la fame e la sazietà sono il risultato di processi fisiologici complessi (segnali provenienti dal sistema nervoso centrale e dall’apparato digerente). segnali specifici come ad esempio la carenza di nutrienti nel sangue, lo svuotamento gastrico, l’attivazione dei cinque sensi (vista, odore, tatto, rumore e sapore) da parte del cibo regolano la sensazione della fame, che a sua volta regola il bisogno di mangiare. Con il pasto si dovrebbe placare la fame attivando il senso di sazietà. quest’ultimo meccanismo è regolato non solo dalla quantità di cibo introdotto ma anche dalla qualità di quest’ultimo. Ad esempio consumare solo frutta e verdura, ci permette di sentirci sazi ma la durata di questo effetto è molto breve in quanto non sono stati introdotti macronutrienti in grado di fornirci energia. dal grafico, si evince che il pasto completo è importante perché... ♦ gli zuccheri semplici (zucchero, miele, marmellata) hanno elevata capacità di saziamento ma la durata dell’effetto saziante si aggira intorno a non più di 30 minuti; ♦ I carboidrati complessi (pane, pasta, riso, farro, orzo) hanno anche essi capacità di saziamento molto alta e la durata dell’ effetto di sazietà è di circa 2-3 ore; ♦ le proteine (carne, pesce, uova ecc..) hanno capacità di saziamento limitata ma il loro effetto si protrae per circa 4 ore; ♦ I grassi (olio, burro, merendine, snack ricchi in grassi) hanno capacità di saziamento molto bassa ma duratura nel tempo (circa 8 ore). 42 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! FACCIAMO DEGLI ESEMPI... Giornata tipo fuori casa Prima colazione: Una tazza di latte parzialmente scremato Una fetta di pane con la marmellata Caffè, caffè d’orzo o tè se graditi possibilmente non zuccherati Spuntino: Un frutto o un pacchetto di cracker (a seconda della fame) Caffè non zuccherato Pranzo: Un panino con tonno all’olio ben sgocciolato e pomodori Oppure un panino con uovo sodo e pomodoro Oppure un panino con petto di pollo e insalata grassi da condimento: 1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva Un frutto Merenda: uno yogurt oppure un cappuccino Dopo il lavoro camminata di un ora a passo sostenuto! Cena: Un piatto di pasta al pomodoro Pesce al forno con limone e rosmarino Insalata mista grassi da condimento: 2 cucchiai olio extra vergine d’oliva Un frutto 43 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Giornata tipo a casa Colazione: Una tazza di latte parzialmente scremato Una fetta di pane o fette biscottate con marmellata Caffè, caffè d’orzo o tè se graditi possibilmente non zuccherati Spuntino: Un frutto o mezza fetta di pane con olio o pomodoro (a seconda della fame) Pranzo: Un piatto di pasta condita con verdure Fettina di vitello con pomodorini verdura cotta 1 cucchiaio e ½ d’olio extra vergine d’oliva come condimento 1 Frutto Merenda: uno yogurt o unfrutto Camminata di un’ora a passo sostenuto! Cena: Piatto unico: pane tostato con passato di legumi oppure minestra con legumi verdura cotta 1 cucchiaio e ½ d’olio extra vergine d’oliva come condimento Un frutto Preparare i pasti senza spizzicare! 44 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Consigli per la cottura degli alimenti la cottura di un alimento consente di renderlo più gustoso, più digeribile e igienicamente più sicuro grazie all’azione battericida determinata dal calore su eventuali batteri presenti nel cibo. In base alla tipologia di cottura scelta, si potrà verificare la perdita più o meno cospicua in nutrienti e l’impiego maggiore o minore di grassi e sale. I metodi di cottura consigliati: ♦ Piastra: consente di non utilizzare grassi aggiunti. ♦ Griglia: è un buon metodo per ridurre il grasso in eccesso presente nei cibi, ma bisogna far attenzione a non ingerire le parti di alimento eventualmente carbonizzate; inoltre la cottura con griglia a carbone non andrebbe scelta con frequenza a causa dello sviluppo di eventuali sostanze tossiche che si possono formare durante la combustione. ♦ Cartoccio: consente di non utilizzare grassi e sale all’alimento da cuocere (es. pesce); vengono preservati i nutrienti. ♦ Padella con il vino: è un ottimo sistema per ridurre l’utilizzo di grassi e per dare un buon sapore all’alimento (pesce o carne). ♦ Microonde: consente di cuocere i cibi senza grassi aggiunti e non provoca perdita di nutrienti. ♦ Vapore: buon metodo di cottura senza impiego di grassi e con ridotta perdita di nutrienti. 45 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! INOLTRE... le verdure andrebbero cotte nella minor acqua possibile e versate in una pentola (meglio se a pressione), non tagliate, all’inizio dell’ebollizione. questo consentirà di non perdere vitamine e sali minerali, nell’acqua di cottura. la frittura è il metodo di cottura che richiede un elevato quantitativo in grassi, per questo motivo non andrebbe utilizzata con frequenza. Per garantire una buona frittura, l’olio deve essere ben caldo perché questo permette di formare la crosta esterna all’alimento riducendone l’assorbimento; il riscaldamento dell’olio, però, non deve essere prolungato fino a renderlo fumante ed è importante non riutilizzare l’olio ripetutamente onde evitare il possibile sviluppo di sostanze cancerogene. gli oli migliori per la frittura sono di oliva e di arachidi. 46 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Consigli per una buona spesa leggere sempre le etichette presenti in ciò che decidiamo di acquistare: sono il “biglietto da visita” del prodotto alimentare. In particolare controllare sempre ... la data di scadenza attraverso la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il ...” indica il termine minimo di conservazione entro il quale l’alimento conserva le caratteristiche nutrizionali ed organolettiche; invece “da consumarsi entro il ...” indica il termine perentorio entro il quale l’alimento va consumato. l’elenco degli ingredienti consente di identificare la composizione dell’alimento che stiamo acquistando; gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente in base alla quantità presente nel prodotto. l’etichetta nutrizionale fornisce indicazioni sulle caratteristiche nutrizionali del prodotto e quindi la quantità di kcal, grassi, carboidrati, proteine presenti in 100 gr di alimento; un prodotto che contiene più di 10 gr di grassi in 100 gr di alimento andrebbe consumato con moderazione; stessa cosa vale per gli zuccheri semplici! Scegliere alimenti freschi piuttosto che quelli già pronti, i quali contengono un elevata quantità di grassi e/o zuccheri e/o sale e additivi; è un modo anche per riscoprire il gusto dei prodotti naturali. I cibi in scatola (carne, legumi, pesce....) sono ricchi in sale e conservanti: meglio limitarne il consumo. scegliere possibilmente frutta e verdura di stagione e ricordare di variare sempre i colori per garantire un più ricco patrimonio di vitamine, minerali e antiossidanti. 47 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! I cracker, i crostini e di grissini non devono essere considerati sostituti del pane, poiché contengono grassi, sale e additivi che il pane non ha. Il pesce surgelato ha caratteristiche simili al pesce fresco, fornisce maggior sicurezza dal punto di vista igienico ed è economicamente più vantaggioso. I cibi “light” hanno ridotto contenuto in grassi ma maggior quantità di additivi: proprio per l’appellativo “leggeri” si è portati a consumarne una quantità superiore. le nuove bevande con “zero” calorie sono un concentrato di additivi: è bene limitarne il consumo. I succhi di frutta e le marmellate senza zucchero contengono zuccheri comunque contenuti nella frutta; inoltre il succo di frutta non può sostituire il alcun modo le proprietà nutritive contenute nella frutta fresca. Acquistare alimenti preparati con farine integrali è ben diverso dall’acquistare quelli raffinati a cui poi è stata aggiunta la crusca. Merendine, caramelle, cioccolate, bevande zuccherate sono un concentrato di grassi e/o zuccheri semplici: limitarne l’acquisto. Ricordare inoltre che la presenza di additivi negli alimenti è attentamente regolata dalla normativa vigente; tra l’altro non tutti gli additivi alimentari sono da porre sotto accusa spesso la loro presenza è necessaria per garantire le proprietà nutritive e la salubrità di alcuni alimenti (es. acido ascorbico, acido citrico...). 48 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Qualche tecnica di autocontrollo al supermercato... Preparare a casa la lista dei prodotti da acquistare ed attenersi a quella. Recarsi a fare la spesa a stomaco pieno, così si sarà meno tentati dalla vista degli alimenti. non fare scorte eccessive di alimenti: rifornire troppo la dispensa potrebbe portare a consumare in quantità maggiori le cose acquistate. 49 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! E in caso di malattia? 1. le dislipidemie: Ipercolesterolemia e Ipertrigliceridemia 2. Il diabete e l’ipoglicemia...cosa fare? 3. Ipertensione 4. Reflusso gastro-esofageo 5. la malattia diverticolare: dalla diverticolosi alla diverticolite 6. Osteoporosi 51 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! LE DISLIPIDEMIE Per dislipidemia si intende un’alterazione del profilo dei grassi (colesterolo e/o trigliceridi) nel sangue. IPERCOLESTEROLEMIA Il colesterolo è in gran parte prodotto dall’organismo e solo una minima quota dipende dall’alimentazione. si distingue in ”colesterolo buono” (Hdl) e “colesterolo cattivo” (ldl). l’eccesso di colesterolo, in particolare di ldl, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. Un corretto stile alimentare e di vita può essere di grande aiuto nel controllare i valori di colesterolo ldl entro i limiti di norma. quindi, è bene seguire sia alcune regole comportamentali: - non fumare altrimenti si abbassare il livello di colesterolo “buono”; - Praticare attività fisica di tipo aerobico aumenta il colesterolo “buono”, sia opportune scelte alimentari: 52 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Alimenti suggeriti Alimenti da limitare ♦ Pane, pasta e riso integrali; avena, ♦ grassi animali: burro, lardo, orzo, farro. strutto, panna. ♦ legumi da 2 a 4 volte alla setti- ♦ Oli vegetali saturi: palma, cocco. mana. Pane confezionato con burro o ♦ Pesce almeno 2-3 volte a settistrutto. mana (molluschi e crostacei non ♦ Pasta all’uovo o prodotti da forno più di una volta a settimana). confezionati con uova (da consi♦ Carne sia rossa che bianca a patto derare nel numero di porzioni setche provenga da un taglio magro timanali di uova). e che sia privata del grasso visi- ♦ Frattaglie (fegato, cervello, reni), bile. insaccati ad elevato tenore in ♦ Pollame senza pelle. grassi saturi, parti grasse delle ♦ latte scremato o parzialmente carni. scremato o yogurt a bassa percen- ♦ latte intero o condensato, yogurt tuale di grassi, tra i formaggi pre- intero, formaggi stagionati e ad ferire quelli freschi. elevato tenore in grassi saturi e ♦ Oli vegetali polinsaturi o monoin- colesterolo. saturi come l’olio extravergine ♦ sardine, caviale, pesce sott’olio. d’oliva. ♦ Avocado, noci di cocco. ♦ Cucinare senza grassi: preferire ♦ bevande alcoliche (soprattutto come metodi di cottura la bollinei casi di ipercolesterolemia astura, il vapore, il microonde o la sociata ad ipertrigliceridemia). grigliatura piuttosto che la frittura o la cottura in padella. 53 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! IPERTRIGLICERIDEMIA I trigliceridi sono grassi sia derivanti dal cibo sia formati dall’organismo. l’aumento dei trigliceridi è legato all’ introduzione di calorie in eccesso, particolarmente se associate alla introduzione di forti quantità di zuccheri semplici ed alla assunzione di alcool: sono nutrienti che vengono convertiti dall’organismo in trigliceridi. Anche la qualità dei grassi introdotta con l’alimentazione è importante: i grassi saturi aumentano i valori di trigliceridi, mentre i grassi monoinsaturi e polinsaturi hanno l’effetto opposto. l’ipertrigliceridemia può associarsi ad aumento dei valori di pressione arteriosa, ad elevazione dei valori di glicemia a digiuno, a steatosi epatica (fegato grasso) o ad aumento dei valori del colesterolo ldl, un accumulo di tessuto adiposo a livello addominale (circonferenza vita aumentata), determinando un rischio cardiovascolare sempre maggiore! quindi, è bene fare opportune scelte alimentari: 54 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Alimenti suggeriti Alimenti da limitare ♦ Pane, pasta e riso integrali; orzo, ♦ birra ,vino, liquori, grappe, cocktail farro. Fiocchi di cereali integrali e con alcool (sostituire con acqua, non zuccherati. succo di pomodoro o verdure, bi♦ latte e yogurt parzialmente scre- bite gassate “light”). mati. ♦ bibite gassate dolcificate, limonate, ♦ Carne sia rossa che bianca a patto succhi di frutta. che provenga da un taglio magro e ♦ dolci, torte, bomboloni, pasticcini, che sia privata del grasso visibile. gelati. ♦ Pollame senza pelle. ♦ Caramelle, cioccolato, zucchero, ♦ Affettati come prosciutto cotto, miele, marmellate crudo, speck, bresaola, arrosto ♦ Frattaglie, insaccati, parti grasse freddo di tacchino, purchè sgrassati delle carni, hamburger (fast-food). e non più di 1-2 volte alla settimana. ♦ latte intero o condensato, yogurt ♦ Formaggi freschi in porzioni con- intero, formaggi oltre le frequenze tenute consumati sino a 2-3 volte a consigliate. settimana. ♦ grassi animali: burro, lardo, strutto, ♦ legumi (al posto del secondo maionese, panna. piatto) almeno 3 volte alla setti- ♦ Prodotti da forno contenenti la dimana zione “grassi vegetali” (se non al♦ Olio di oliva : tra i 2 ed i 4 cucchiai trimenti specificato generalmente al giorno. sono oli vegetali saturi: palma, ♦ Acqua, tè, tisane senza zucchero. cocco). 55 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! IL DIABETE E L’IPOGLICEMIA...cosa fare? l’“ipoglicemia” indica un livello di glucosio nel sangue inferiore ai 60 mg/dl. Quali possono essere le cause? - un eccesso di farmaco: insulina o ipoglicemizzanti orali; - un errore alimentare: hai saltato un pasto o hai mangiato troppo poco o in ritardo rispetto alla terapia insulinica; - troppa attività fisica o sport: l’attività fisica riduce il bisogno di insulina, per cui un’attività fisica non programmata o più intensa del previsto non accompagnata da una riduzione del dosaggio insulinico o dall’assunzione di carboidrati può causare ipoglicemia; - consumo di alcool eccessivo: l’alcool impedisce al fegato di compensare una glicemia bassa e di formare nuove riserve di glucosio. l’ipoglicemia può manifestarsi anche 30 ore dopo il consumo di alcool; - disturbi della funzionalità renale: un danno renale può ridurre l’eliminazione di insulina e altri farmaci dal sangue prolungandone la durata d’azione. Ai primi sintomi, sudorazione, tremori, battito cardiaco accelerato, aumento della pressione arteriosa, pallore e debolezza, OCCORRE AGIRE SUBITO, assumendo: 15 g di zuccheri a effetto iperglicemico rapido apportati da ♦ 3 zollette o 3 cucchiaini di zucchero da tavola meglio se disciolto in acqua; ♦ Un cucchiaio raso di miele o marmellata; 4 caramelle; ♦ Un succo di frutta 125 ml; ♦ Una bibita : 175 cc. di aranciata o 200 cc. di coca-cola. 56 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! se dopo pochi minuti i sintomi non si risolvono, ripetere l’assunzione di altri 15 gr di zuccheri semplici. Alla risoluzione dei sintomi controllare comunque la glicemia dopo 15 minuti e se questa dovesse risultare ancora inferiore ai 100 mg/dl, ripetere l’assunzione. Meglio rimanere a riposo per almeno 30 minuti e controllare spesso la glicemia nelle ore seguenti. le ipoglicemie severe nelle quali si perde la capacità di intervenire o si manifestano convulsioni e sopore sono rare. In questo caso non si somministra zucchero per via orale, ma si inietta glucagone per via intramuscolo o sottocutanea. 57 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! L’IPERTENSIONE ARTERIOSA È uno dei fattori del rischio cardiovascolare, ma un corretto stile di vita può essere di grande aiuto. le principali fonti alimentari di sale (in particolare sodio) sono: ♦ sale da cucina, sia nelle preparazioni, sia come condimento; ♦ prodotti da forno (biscotti, crackers, grissini, merendine, cornetti e cereali da prima colazione); ♦ insaccati, formaggi, prodotti in scatola e sotto sale, preparati per brodo. Il sodio si trova negli alimenti anche con altri nomi, il glutammato di sodio (il principale ingrediente dei dadi da brodo), benzoato di sodio (conservante nelle salse, nei condimenti e nelle margarine) ed il citrato di sodio (esaltante di sapore dei dolci, gelatine ed alcune bevande). non va dimenticato che il sodio è anche contenuto allo stato naturale negli alimenti (acqua, frutta, verdura, carne, ecc.). Quindi, COSA FARE? ♦ non aggiungere sale a tavola! È consigliabile utilizzare spezie ed aromi per insaporire gli alimenti. ♦ limitare tutti gli alimenti conservati in scatola, che spesso contengono alte concentrazioni di sodio (es. salamoia). ♦ leggere sempre le etichette nutrizionali: se il sodio non è riportato, guardare anche l’elenco degli ingredienti. ♦ non eccedere nelle porzioni e nella frequenza di consumo di insaccati e formaggi (non più di 2 volte alla settimana), scatolame, prodotti affumicati e sottosale. ♦ limitare il consumo di preparati come dado da brodo (anche sotto 58 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! forma di granulato), ketchup, salsa di soia,... ♦ Preferire il pane locale, toscano o umbro, con meno sale aggiunto. ♦ limitare il consumo di dolci e bevande zuccherate. ♦ Aumentare l’apporto di alimenti ricchi in potassio (frutta e verdura di stagione...) e calcio (latte e yogurt almeno una volta al giorno). ♦ Ridurre il consumo di alcool e di caffeina (2 tazze/die di caffè o tè). Infine, controlla sempre il peso corporeo e la circonferenza vita! IL REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO la presenza di acido nell’esofago irrita le pareti dell’organo e causa i molteplici e variabili sintomi da reflusso, come bruciore di stomaco, difficoltà a deglutire, salivazione eccessiva e tosse cronica. L’ALIMENTAZIONE È MOLTO IMPORTANTE: molti sono i fattori che possono contribuire (gravidanza, fumo, alcuni farmaci, ernia itale) ma il cibo è la prima causa dei sintomi, infatti ci sono alimenti che possono causare i sintomi ed altri che riescono ad alleviarli. Quindi, COSA FARE? Prima di tutto alcuni consigli comportamentali...infatti distendersi subito dopo mangiato, il fumo di sigaretta, cinture e abiti troppo stretti promuovono l’insorgenza del reflusso. 59 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! E dal punto di vista alimentare: ♦ evitare pasti abbondanti, ma preferire pasti piccoli e frequenti; ♦ Mangiare lentamente: almeno 25 minuti a pasto; ♦ evitare cibi troppo freddi o troppo caldi; ♦ Consumare pasta e riso con sughi e condimenti semplici o con verdure; ♦ Preferire carni bianche (tacchino, pollo) e magre (vitello e coniglio) piuttosto che quelle grasse (maiale) o affumicate; tra gli affettati preferire la bresaola e il prosciutto (sia crudo che cotto) limitando gli altri insaccati; ♦ Consumare pesce (sia fresco che surgelato), con un’attenzione maggiore a quello più grasso (anguilla...); ♦ limitare il consumo di formaggi, preferendo quelli freschi (come ricotta o mozzarella) a quelli molto grassi o fermentati (gorgonzola, taleggio, mascarpone e brie); ♦ Consumare le uova con cotture semplici (coque e sode) piuttosto che fritte; ♦ limitare il consumo dei dolci, farciti con creme o cioccolato; ♦ Preferire l’olio extra-vergine d’oliva e limitare l'uso di condimenti di origine animale (burro, strutto, lardo…) e di spezie (cannella, noce moscata e curry); ♦ limitare il consumo di alcolici, tè, caffè, bibite gassate e contenenti caffeina, succhi di frutta, ma bere almeno 1 litro e ½ di liquidi (acqua, tisane, ecc) al giorno, sorseggiati durante la giornata; ♦ Preferire frutta e verdura di stagione, testando la tolleranza individuale 60 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! LA MALATTIA DIVERTICOLARE lo sviluppo di diverticoli nell’intestino è correlato ad un’alterazione della motilità intestinale, che può essere influenzata in modo positivo o negativo dalle abitudini alimentari. la malattia diverticolare è una malattia che può non dare segni (diverticolosi) o presentare molteplici sintomi come un semplice fastidio addominale o crampi, alternanza di stipsi e diarrea (diverticolite). Quindi, COSA FARE? L’attenzione nelle scelte alimentari ha l’obiettivo di evitare l’infiammazione dei diverticoli. ♦ Consumare almeno una porzione abbondante di verdura e un frutto sia a pranzo che a cena. ♦ Per evitare l’eccessiva fermentazione intestinale o la spiacevole sensazione di distensione addominale, introdurre (con piccole quantità e secondo tolleranza individuale) i diversi tipi di verdure, anche sotto forma di minestrone, passato o condimento della pasta. ♦ Preferire cereali (fiocchi d’avena, orzo, fiocchi con crusca) e prodotti (pane, pasta, riso, fette biscottate) integrali. ♦ limitare gli alimenti piccanti e non aggiungere pepe o curry ai piatti. ♦ bere almeno un litro e mezzo o due litri di acqua al giorno. ♦ limitare il consumo di bevande nervine (caffè e tè) ed alcooliche. Gli integratori alimentari a base di psillio o crusca potrebbero essere utili per migliorare la motilità intestinale e prevenire le complicanze. la presenza di semi in diversi tipi di frutta (kiwi, cocomero…) o verdura (melanzane, pomodori…) possono causare infiammazione, in quanto possono depositarsi con maggior facilità nel diverticolo. Per lo stesso motivo è opportuno sminuzzare le verdure a fibre lunghe 61 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! (finocchi, fagiolini). quindi, in corso di dIveRtICOlIte, l’alimentazione deve essere molto attenta al contenuto di fibra, anche se sono permessi banana, mela, zucchine, carote lesse e patate, meglio se passati o centrifugati, mentre è opportuno eliminare legumi e prodotti integrali, oltre a cioccolato, cibi fritti, piccanti, bevande alcoliche e gassate, ed alimenti ad elevato tenore in lattosio come il latte e i formaggi freschi, così come insaccati contenenti lattosio come il prosciutto cotto, la mortadella, i wurstel, tuttavia si può assumere yogurt o parmigiano. NON DIMENTICARE! Il MOVIMENTO e l’ATTIVITÀ FISICA aiutano a mantenere tonici i muscoli della parete addominale, migliorando la motilità intestinale e riducendo il ristagno di feci nei diverticoli. 62 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! L’OSTEOPOROSI l’osteoporosi è una condizione di perdita di massa ossea e di minor resistenza dell’osso, in grado di aumentare il rischio di fratture ossee. Molteplici sono i fattori che influenzano il mantenimento e di conseguenza la perdita della massa ossea, come l’invecchiamento e, la menopausa: genetica età nutrienti MASSA OSSEA Ormoni Farmaci stile di vita dal punto di vista dell’alimentazione, fondamentale è il ruolo del calcio, sia nel potenziare l'entità del picco di massa ossea, sia nel rallentarne le perdite. Ma attenzione...più calcio si introduce, meno efficiente è l’assorbimento, che viene influenzato anche dall’interazione con altri componenti contenute in alimenti di origine vegetale (verdure a foglia verde), altri minerali e gli stessi nutrienti (l’assorbimento del calcio viene incrementato da zuccheri e, al contrario, ridotto dagli acidi grassi). Un apporto adeguato di calcio assorbibile è assicurato dal consumo di LATTE, YOGURT e derivati. Oltre ai latticini, gli alimenti relativamente ricchi di calcio sono alcune varietà di verdure come broccoli, cavolini di bruxelles, verze, cavoli, alcuni prodotti ittici conservati con lo scheletro sottolio o in salamoia (quali ad esempio 63 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! salmone, sardine, alici), i legumi, alcuni derivati della soia, i cereali integrali, alcune varietà di frutta secca come mandorle e noci. tuttavia il basso rapporto tra concentrazione di calcio ed unità di peso, ad esclusione dei latticini, ne richiede, per raggiungere un apporto adeguato, introiti elevati. Altra ottima fonte di calcio possono essere anche alcuni tipi di acque minerali. CALCIO E NON SOLO...quale ruolo hanno gli altri nutrienti? ♦ Un introito elevato di proteine determina un incremento della perdita del calcio introdotto. ♦ si raccomanda un moderato apporto di sodio.. ♦ l’abuso cronico di alcool determina effetti negativi a livello dell’osso. ♦ Apporti elevati di caffeina (oltre 3 tazze/die) possono avere effetti negativi sul bilancio del calcio. INFINE, HO INIZIATO A FARE ATTIVITÀ FISICA... COME DEVO MANGIARE? quando si decide di intraprendere un programma di attività fisica è importante essere in un buono stato di nutrizione. Uno squilibrio tra esercizio fisico ed alimentazione potrebbe condurre modificazioni della composizione corporea in termini di peggioramento della massa metabolicamente attiva. l'introduzione di tutti i nutrienti permette di fornire all'organismo energia costante e prolungata. Inoltre, l’attività fisica porta ad uno stress delle fibre muscolari e quindi è opportuno alimentarsi in maniera corretta, sia prima che dopo! l'alimentazione e l'attività fisica quotidiana devono essere programmate in maniera tale che siano di reciproco supporto. Un'alimentazione corretta, equilibrata e gestita in base agli orari dell'allenamento, permette di rendere al meglio durante la stessa attività fisica e beneficiarne in seguito! 64 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! FACCIAMO DEGLI ESEMPI... Allenamento in tarda mattinata (10:00-11:00) la prima colazione, effettuata circa 2 ore prima, deve apportare tutti nutrienti senza esagerare nelle quantità e facendo attenzione alla qualità degli alimenti ingeriti: basta associare carboidrati complessi (pane, fette biscottate, biscotti ) e zuccheri semplici (marmellata, miele) con la giusta quota di proteine (latte, yogurt). Allenamento nella pausa pranzo (13.00-14.00) verso le 10.30/11.30 è consigliabile effettuare uno spuntino bilanciato: panino integrale con bresaola o prosciutto crudo magro, con spremuta di arancia, e nel pomeriggio uno spuntino con un frutto o uno yogurt. Allenamento nel tardo pomeriggio o sera (18.00-19.00) la giornata alimentare deve svolgersi regolarmente con una prima colazione nutriente, uno spuntino leggero e un pranzo completo ed equilibrato. È sempre consigliabile consumare cereali (soprattutto integrali), verdure, frutta, proteine come carne bianca o rossa o pesce, e olio extra vergine d'oliva per condimento. E DOPO L’ALLENAMENTO? A prescindere dall'orario, è importante reintegrare e ripristinare l’ organismo di ciò che ha perso in termini di di acqua, sali minerali e vitamine (es. 500-700 ml di acqua e/o un frutto). 65 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! SALUTE IN...FORMA TAVOLO PROMOZIONE SALUTE CE.S.VOL. PERUGIA “la rivoluzione scientifica e tecnologica che ha caratterizzato questi ultimi cento anni ha permesso a larghissima parte della popolazione di migliorare la qualità della propria vita e di allungarne la durata. lo strumento principale che ha contribuito alla diffusione dei progressi scientifici è stato essenzialmente il sistema dell’InFORMAZIOne e dellA COMUnICAZIOne. la conoscenza e la possibilità di interagire in tempo reale per rapidi e fruttuosi interscambi costituisce certamente il presupposto indispensabile per lo sviluppo della ricerca scientifica. e specialmente nel campo della sAlUte si rivela essenziale “Il COnOsCeRe” per un corretto approccio partecipativo del malato, che tanta importanza ha dimostrato di avere nella risoluzione della malattia. da alcuni anni il Cesvol di Perugia è impegnato in una serie di azioni ed iniziative sul versante della salute in sinergia con le associazioni di volontariato e di promozione sociale del territorio. Il servizio “salute In...Forma” nato nel 2005 si configura principalmente come luogo di incontro e confronto tra le associazioni della provincia di Perugia impegnate nel settore della sAlUte. In questi anni sono state avviate collaborazioni sui temi della salute, con le istituzioni pubbliche ed in particolare con le associazioni di volontariato che sono attive su questo tema e che quotidianamente si impegnano per promuovere e favorire la tutela dei diritti del cittadino e la promozione della partecipazione. Una delle finalità cardine che muove l’attività del Cesvol è appunto quella di favorire la rappresentanza e la partecipazione attiva delle Associazioni di volontariato alla costruzione di percorsi integrati in materia di salute. Il servizio supporta e cura la promozione dell’atti67 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! vità delle associazioni impegnate sul versante della salute, tramite l’organizzazione di momenti di promozione e di sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza. si attiva per la formalizzazione di accordi e protocolli con enti e soggetti orbitanti nel settore della promozione della salute e della sanità (in ultimo con Ordine degli psicologi, con AUsl2 dipartimento della Prevenzione). Partecipa ai vari coordinamenti e tavoli attivi sulle tematiche della salute. Il referente del servizio svolge, infine, il ruolo di referente del tavolo provinciale Promozione della salute, costituito da associazioni ed enti, e finalizzato allo sviluppo di una concreta progettualità sociale del volontariato e dell’associazionismo sul versante della promozione della salute. Il tavolo tematico promozione della salute e relativi gruppi territoriali. Per il Cesvol Perugia i tavoli tematici sono soggetti sociali anche misti (associazioni e/o altri enti) che dovranno innescare sempre più processi di connessione e contaminazione tra Cesvol e territorio, tra associazioni e servizi, tra servizi e servizi, tra servizi e sportelli territoriali. I tavoli tematici rappresentano contesti ideali per l’emersione di bisogni ed esigenze specifiche, superando la referenzialità dei singoli punti di vista, favorendo la condivisione di obiettivi e strumenti ma anche la elaborazione di iniziative e di progetti di sviluppo che coinvolgano reti miste, composte dal volontariato organizzato e dagli enti preposti alle questioni specifiche cui il tavolo afferisce. le progettualità che emergono dal lavoro dei vari tavoli tematici e territoriali assumono la forma di progetti (con livelli di definizione diversi) che confluiscono nel patrimonio di progetti da rendere possibilmente esecutivi nel piano di attività del centro, nella progettualità sociale dei prossimi bandi cesvol ma come tracce per misurarsi con bandi di altri soggetti erogatori. È soprattutto per questo che si sta spingendo a che, la prossima esperienza di progettualità sociale, si integri e si connetta con queste progettualità emergenti e costruite tutt’altro che con una modalità 68 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! artificiosa ed all’inseguimento di scadenze, ma rispondenti a problematiche e priorità realmente percepite come tali dal volontariato organizzato, proprio perché discusse “culturalmente” e al di là di un bando specifico. le funzioni del tavolo e dei gruppi territoriali Il tavolo tematico, provvede a: ♦ definire una mappa strategica dell’esistente rispetto al tema trattato: in questo caso la funzione è quella di consentire al gruppo di lavoro del tavolo di essere aggiornato su cosa si muove, quali sono i progetti, quali sono le iniziative sia del cesvol che di altri soggetti relativamente al tema trattato. viene definita “mappa strategica” poiché riassume in sé un ruolo fondamentale, che è quello di dare al tavolo la prospettiva di progettare partendo da un dato di conoscenza aggiornato e, quanto più possibile, dettagliato e comprensivo.senza questo dato di conoscenza il rischio di creare sovrapposizioni, contrapposizioni e repliche inutili è sempre dietro l’angolo. senza questa mappa, in altre parole, ci si può perdere così come in un territorio senza segnaletica e senza bussole. ♦ Creare ed aggiornare continuativamente un database funzionale: un database che comprenda tutti gli interlocutori strategici e funzionali allo sviluppo dell’attività del tavolo. non solo associazioni, ma anche enti pubblici ed altri attori del terzo settore. ♦ sviluppare una funzione di facilitazione: oltre ad attivarsi come risorsa capace di far conoscere ai referenti del proprio tavolo la gamma di servizi che il cesvol mette in campo, è necessario sviluppare una funzione di facilitazione finalizzata ad orientare, canalizzare e dare una direzione “governata” ai processi relazionali che intervengono nel corso degli incontri. la funzione di facilitazione deve fare in modo che tali processi relazionali si trasformino in una progettualità che converga, nelle forme e nei tempi giusti, verso 3 obiettivi: • Primo obiettivo: la partecipazione alla costruzione del piano di attività del Cesvol: Il referente orienterà la progettualità 69 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! verso la produzione di proposte di laboratori formativi, convegni, iniziative promozionali e di comunicazione • Secondo obiettivo: concorrere alla definizione di progetti su bandi Cesvol in questo caso, il referente assume un ruolo centrale nella più generale azione del centro finalizzata a stimolare, promuovere e definire la progettualità sociale delle associazioni che afferiscono al tavolo. egli deve essere in grado di condurre per mano lo sviluppo di una relazione che consenta all’associazione di passare dalla libera manifestazione di esigenze proprie, bisogni singoli, alla conoscenza e condivisione di esigenze e bisogni di altre associazioni, al confronto tra queste esigenze e le priorità stabilite, magari, a livello di zona sociale e di favorire la trasformazione delle esigenze manifestate in vere e proprie idee di progetti da trasmutare in progetti formali. • Terzo obiettivo: le definizione di progetti a valere su bandi esterni – anche in questo caso, l’azione di facilitazione del referente del tavolo/gruppo di lavoro dovrà favorire, come per il secondo obiettivo, la messa a fuoco di obiettivi condivisi per il raggiungimento dei quali il tavolo mette a punto idee e proposte di intervento, le discute, fino a che non saranno pronte per essere “infornate” nel meccanismo della progettazione formale su formulario e rispetto ai bandi correnti. ♦ Chiarire e gestire il rapporto con il territorio In qualche occasione ricorre un giusto dubbio su come collocare i “nostri” tavoli rispetto al territorio e, soprattutto, in territori dove, vuoi per la solerzia di qualche buon amministratore, ma anche per la capacità e volontà di gruppi di associazioni di unirsi in forum locali e/o coordinamenti, esistono già degli organismi aggregati e più o meno funzionanti. 70 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Ad un livello più generale, i tavoli rappresentano uno strumento di lavoro che ci siamo dati per la realizzazione della vocazione fondamentale del cesvol, che è quella di mettere al centro le associazioni, la necessità di farle maturare verso una cultura di partecipazione e collaborazione, di accrescimento delle loro potenzialità e delle loro capacità di incidere efficacemente nel territorio nel quale operano. In tal senso, nessUnO, e dico nessUnO potrà permettersi di considerare quella dei tavoli una sorta di scelta “politica”, che nasconde volontà di “coordinare” sistemi non di propria competenza. Per contatti: Ce.s.vol. Perugia salute In...Forma via s. Penna 104/106 - 06074 - sant’Andrea delle Fratte (Pg) tel 075 52 71 976 - Fax 075 52 87 998 Emanuele Costantini [email protected] 71 Anche con i gruppi di educazione alimentare noi ci curiamo! Un ringraziamento particolare al direttore del C.U.R.I.A.MO. Prof. Pierpaolo De Feo Contatti: via g. bambagioni, 19 06126 Perugia tel.075.33.320 Fax.075.583.73.07 [email protected] bibliografia: Linee Guida per una sana alimentazione italiana, Ministero delle Politiche Agricole, 2005; lARn, Livelli di Assunzione giornalieri Raccomandati di energia e Nutrienti per la popolazione italiana, società Italiana di nutrizione Umana, 1996; Alimentazione e Nutrizione Umana, tomassi g, Cannella C, Mariani Costantini A, Il Pensiero scientifico, 2009. 72