n
di MICHELE SCRINZI
Coordinatore ATABIO
AGRICOLTURA BIOLOGICA
Un settore in crescita, ma non mancano le difficoltà
L’
Uno dei limiti attuali del comparto biologico in Trentino è la difficoltà ad organizzare l’offerta in termini di
informazione al cliente potenziale e di razionalizzazione delle azioni commerciali.
Dopo aver cominciato ad
addentrarci nel complesso mondo dell’agricoltura biologica, grazie alla breve introduzione, tratta
dall’agile opuscolo editato dall’Ufficio Prodotti Biologici della
Provincia di Trento, è interessante analizzare lo stato di salute del segmento di produzione
e di mercato rappresentato da
questa attività produttiva. I dati
più recenti provengono dalla
numerosa serie di seminari e
convegni che hanno avuto luogo in settembre alla fiera “Sana”
di Bologna, una manifestazione
che per importanza è ormai paragonabile al Biofach di Norimberga.
L’Italia è il primo Paese in
Europa nella produzione bio-
logica (con oltre 1.200.000 ha
su 4.140.000 totali, più del
25% del totale), ed è secondo
nel mondo tra quelli che sono
contemporaneamente grandi
produttori e grandi consumatori, dopo gli USA. Questo primato quantitativo ha anche
avuto degli effetti importanti
sulla trasformazione dell’agricoltura in termini strutturali: la
percentuale della produzione
sulla sua nazionale è di oltre il
7% (rispetto ad una media europea del 3%). Una larga fetta
di tale superficie, collocata prevalentemente nelle regioni
meridionali, è dedicata ai pascoli e non è quindi produttiva in senso stretto. Per completare il quadro del primato
TERRA TRENTINA
agricoltura biologica è
una modalità di conduzione aziendale in
armonia con le esigenze dell’uomo e con l’ambiente.
Viene disciplinata da regole
specifiche, dettate da apposite normative comunitarie (Reg.
CEE 2092/91), normative nazionali (D.L.vo 225/95) e normative provinciali (L.P. 13/91.
I prodotti da agricoltura biologica si distinguono da quelli
convenzionali in quanto il processo produttivo ed il prodotto finito vengono controllati e
garantiti da nove organismi di
controllo, attualmente accreditati dal Ministero per le Politiche Agricole, che si possono
riconoscere dal loro specifico
marchio. Agli organismi di controllo viene demandato il compito di verificare che durante
tutte le diverse fasi di produzione, sia nelle aziende agricole che in quelle di trasformazione, vengano rispettate le
regole stabilite e preventivamente sottoscritte. A loro volta gli organismi di controllo
sono tenuti a rispondere del
loro operato alle autorità competenti, ovvero Regioni e Provincie Autonome. Il prodotto
ottenuto da agricoltura biologica deve essere contraddistinto da una specifica etichetta a
norma di legge.
23
AGRICOLTURA BIOLOGICA
TERRA TRENTINA
24
italiano occorre citare l’importantissimo dato del numero
delle aziende attive, che sono
60.000 tra produzione agricola ed imprese della trasformazione, quasi la metà delle
145.000 aziende biologiche
totali in ambito UE. Il biologico italiano è molto cresciuto
ed anche cambiato negli ultimi dieci anni: in un prima fase
il suo sviluppo è stato legato
alla forte crescita del numero
delle aziende agricole, anche
grazie al regolamento Cee
2078/92 che con gli aiuti alla
trasformazione dell’agricoltura
in senso ecologico ha incentivato molto l’avvicinamento
delle aziende a questo settore. Negli ultimi anni la marcia
in più è stata rappresentata
dalle aziende della trasformazione. Le ben note caratteristiche del prodotto alimentare
italiano (qualità, tradizione
mediterranea e tipicità, innovazione e servizio) oggi si
esprimono anche nel biologico, con in più il valore aggiunto della sicurezza propria di
questo metodo produttivo, un
insieme di fattori che hanno
permesso al comparto di conquistare spazi importanti nei
grandi mercati continentali.
Attualmente si stima che in Italia vi sia 1.000.000 di consumatori abituali di prodotti biologici, con un giro d’affari che
si attesta intorno ai 1.200 milioni di euro, con una percentuale sui consumi degli italiani
dell’ordine del 1,5% e con un
20% annuo di crescita, che
permette di ipotizzare ragionevolmente un raddoppio entro
il 2005. Tale data è stata indicato dal ministro dell’agricoltura Alemanno quale traguardo per il raggiungimento di
una percentuale di agricoltura
biologica sulla sau nazionale
del 15%. Anche la distribuzione sta subendo una continua
evoluzione: fino a pochi anni
fa i prodotti biologici erano
venduti in prevalenza nei ne-
arre del territorio provinciale. Fin
dall’inizio, gli elementi caratterizzanti dell’agricoltura biologica trentina sono i seguenti:
– aziende di piccole dimensioni
– ampia distribuzione delle
aziende in tutte le vallate
del territorio
– presenza di una vasta gamma di produzioni.
L’evoluzione del biologico
in Trentino e la situazione attuale sono rappresentate nelle
tabelle che seguono.
gozi specializzati del naturale
(sono circa 1.000), ma con la
fine degli anni 90 è entrata in
scena la grande distribuzione,
conquistando crescenti fette di
mercato.
In Trentino
La diffusione dell’agricoltura
biologica in Trentino
h
a
avuto inizio nei primi anni 80,
promossa dall’Associazione terra Vivente di Cles; tale pratica
agricola si è poi diffusa in vaste
Evoluzione aziende biologiche in Trentino al 31.03.2002
Anno
Numero aziende
Superficie totale
1992
1995
1997
1998
1999
2000
2001
75
93
145
164
182
212
288
431
475
884
1.268
1.441
1.518
4.369
Fonte: Atabio
Anche in Trentino il trend
di crescita si è dimostrato interessante, anche se non sui
livelli della crescita a livello
nazionale (nel 1992 in Italia
4.000 aziende su 70.00 ha, nel
2001 60.000 aziende con
1.200.000 ha).
Le aziende biologiche in Trentino al 31.03.2001
Classificazione
Aziende biologiche
Aziende in conversione
Aziende miste (bio + convenzionale)
Aziende di trasformazione
Totale
Numero aziende
95
73
21
23
212
Superficie
totale (ha)
626,25
486,77
405,17
–
1.518,19
Fonte: Atabio
Le aziende biologiche in Trentino al 31.03.2002
Classificazione
Aziende biologiche
Aziende in conversione
Aziende miste (bio + convenzionale)
Aziende di trasformazione
Totale
Percentuali
Numero aziende Superficie totale (ha)
82
146
18
40
288
2,8% aziende
agricole attive
535,88
3.768,48
64,30
–
4.368,66
3,5% sau
provinciale
Fonte: Atabio
Confrontando le due tabelle, che esprimono l’evoluzione del settore nel corso degli
ultimi 12 mesi, si può notare:
– un raddoppio della superficie, dovuta essenzialmente ad un forte incremento
della superficie a pascolo;
– una aumento delle aziende
in conversione
– una progressiva riduzione
delle aziende a doppia conduzione biologica e convenzionale.
Aziende
Frutticole
Viticole
Or ticole
Zootecniche
Piccoli frutti
Castanicole
Olivicole
Vivaistiche
Apistiche
Foraggere
Officinali
Pascolo
Colture varie
Trasformazione
Totale
1992
1995
1997
1998
1999
2000
2001
13
2
48
9
1
0
0
0
2
75
21
4
55
11
1
0
0
0
1
93
44
8
52
15
0
8
1
7
10
145
47
8
53
20
1
9
2
12
12
164
49
10
48
22
1
9
1
26
16
182
67
14
52
22
6
9
1
2
3
9
4
23
212
91
21
62
23
11
9
1
3
4
14
2
1
5
40
288
Fonte: Atabio
Evoluzione aziende biologiche per tipologia produttiva
in Trentino (superficie) al 31.03.2002
Aziende
Frutticole
Viticole
Or ticole
Foraggere
Seminativi
Pascolo
Piccoli frutti
Castanicole
Olivicole
Actinidia
Vivai
Noce
Arnie
Totale
1992
1995
1997
40
12
68
3 00
11
0
0
0
0
0
4 31
67
9
71
310
18
0
0
0
0
0
475
11 4
24
95
616
2
0
1
19
10
3
884
Fonte: Atabio
1998
1999
2000
2001
137
207
233
30
40
43
55
94
94
90
111
388
532
676
834
1
1
7
24
582
582
448 3.051
1
4
7
10
21
26
26
29
10
4
5
5
4
4
5
5
4
4
0,5
1
470
600
1.268 1.441 1.518 4.369
A.t.a.Bio
ATABio ha il ruolo di associazione rappresentativa della
realtà biologica provinciale: su
288 aziende registrate all’albo
dei produttori biologici provinciali, ben 210 sono iscritte all’ATABio;
ATAbio ha trovato un proprio ruolo nell’ambito del panorama agricolo provinciale,
dandosi delle importanti ragioni per esistere:
– si occupa di promuovere la
diffusione dell’agricoltura
biologica ove esistano i requisiti di base per un suo
insediamento (isolamento
da fonti inquinanti, qualità
delle produzioni, professionalità degli operatori);
– si occupa della diffusione
del consumo di alimenti
biologici a vari livelli (clienti, ristorazione, mense);
– rappresenta i produttori a
livello istituzionale nelle diverse sedi, instaurando relazione positive di collaborazione con i diversi centri
decisionali (Ente pubblico,
ricerca e sperimentazione,
assistenza tecnica, partner
commerciali, fornitori, mezzi di comunicazione);
– assiste le aziende associate
AGRICOLTURA BIOLOGICA
Evoluzione aziende biologiche per tipologia produttiva
in Trentino (numero) al 31.03.2002
Le due ultime tabelle evidenziano le seguenti dinamiche:
– alta percentuale della superficie totale dedicata al pascolo ed alle coltura foraggere
– superficie strettamente produttiva intorno ai 500 ha
– sensibile aumento delle colture alternative a melo, vite
e orticole: noce, castagno,
piccoli frutti
– sviluppo di attività vivaistiche.
TERRA TRENTINA
– incremento costante delle
superficie e del numero di
aziende
25
AGRICOLTURA BIOLOGICA
–
–
–
–
nell’espletamento delle diverse pratiche burocratiche
(previsite, prima notifica e
notifica di variazione, piani
annuali di produzione, tenuta registri, presentazione
domande di contributi);
elabora i piani di commercializzazione triennali ed
annuali, attraverso i quali
le aziende possono usufruire di contributi per la
promozione e commercializzazione dei propri prodotti.
concede l’uso del marchio
IL BIOLOGICO TRENTINO,
FIRMATO E CERTIFICATO,
che potete vedere sui poster e sul materiale pubblicitario, a tutti gli associati;
a tale proposito, il marchio
verrà prossimamente registrato, con l’elaborazione di
un disciplinare di produzione;
orienta le aziende biologiche verso le migliori condizioni di vendita, di assistenza tecnica di acquisto
prodotti e materie prime;
si tratta dunque di una attività che, a costi il più contenuti possibile, offra condizioni di crescita per tutte
le aziende associate.
TERRA TRENTINA
Le attività dimostrative
26
Negli ultimi tre anni, l’Associazione ha utilizzato una
serie di finanziamenti, messi a
disposizione tramite l’art. 40
della LP 17/81, al fine di promuovere attività sperimentalidimostrative di tipo innovativo nel settore dell’agricoltura
biologica. A livello sintetico,
riservando in futuro maggiori
dettagli sulle diverse iniziative,
nel prospetto seguente si riportano gli argomenti indagati.
Per il 2003 sono in proAnno
2000
2001
2002
gramma altre iniziative, con lo
scopo di effettuare attività dimostrative anche in settori diversi da quello della produzione vegetale, come ad esempio,
lo sviluppo di filiere per prodotti lattiero caseari e per prodotti zootecnici in generale e
lo sviluppo di tecniche peculiari di difesa biologica.
Il progetto settoriale di
commercializzazione
(LP6/99) 2001
Il progetto annuale di commercializzazione dell’Associazione Trentina per l’Agricoltura Biologica, realizzato nell’anno 2001, ha visto una contrazione dell’impegno rispetto alle
intenzioni originarie ed alle voci
di spesa inizialmente previste,
quantificabile attorno al 40%.
Infatti, rispetto alla spesa programmata per il 2001, quantificata in 215.000.000 di vecchie
Lire, ne sono stati impegnanti
solamente 122.381.265.
Ciò è dovuto al fatto che
ATABio è una realtà associativa rappresentativa di un comparto assai frammentato, disperso sia a livello territoriale
(sono interessate tutte le valli
del Trentino) sia a livello di tipologia produttiva e di organizzazione aziendale (prodotti lattiero-caseari, ortofrutticoli, enologici, industrie di trasformazione, realtà sia private
che cooperative). Alcune realtà cooperative fanno parte di
Organizzazioni Produttori at-
traverso le quali presentano le
proprie iniziative promozionali, mentre le realtà private sono
interessate più ad una azione
di promozione che riguardi la
singola azienda che non ad
azioni tipo istituzionale. Pertanto sono state stralciate dal
piano alcune azioni che non
corrispondevano allo spirito
della LP 6/1999, e questo ha
comportato la riduzione di cui
si è fatto cenno poc’anzi.
Le riduzioni si sono avute
relativamente agli studi e ricerche di mercato, alle politiche
di prodotto, alle politiche di
promozione e pubblicità, alle
politiche commerciali e di gestione dei canali distributivi ed
alla pianificazione e marketing.
Per le voci pubbliche relazioni e politiche di web-marketing si è realizzata invece una
spesa leggermente superiore a
quanto preventivato.
Studi e ricerche di mercato
– analisi della domanda
– analisi della concorrenza
– analisi del settore della
commercializzazione
Premessa
La maggior parte delle
aziende biologiche è costituita
da realtà di piccole dimensioni
che operano sul mercato locale. Per esse si pone la necessità
di approfondire la reale consistenza della domanda, in termini di quantità di prodotto e
di referenze richieste. È necessaria altresì la conoscenza del-
Programma
Coltivazione della fragola con metodo biologico
Coltivazione in coltura protetta di piccoli frutti con metodo biologico
Coltivazione in coltura protetta di ciliegio con metodo biologico
Aziende coinvolte
1
7
7
Attraverso l’operato di un
consulente, si è cercato di fornire agli associati alcuni elementi di scelta in ordine alle
tematiche della domanda di
prodotti biologici, della concorrenza e della organizzazione del settore commerciale.
L’intervento non ha riguardato solamente le piccole realtà
aziendali, ma anche alcune
realtà cooperative le quali, interessate a sondare la possibilità di segmentare la propria
offerta con una quota di prodotto biologico, hanno richiesto all’associazione informazioni ed orientamenti in merito.
Politiche di prodotto
– iniziative legate al lancio di
nuovi prodotti
– azioni legate al packaging
Premessa
Il comparto dell’agricoltura
biologica in Trentino è da considerarsi ancora emergente,
ovvero necessita di politiche di
sostegno per il lancio di prodotti innovativi e di azioni legate all’ottimizzazione dell’apparenza fisica del prodotto.
Attività realizzate
Le azioni sono state realizzate mediante l’acquisto, da
parte dell’associazione, di prodotti, sia freschi che confezionati, considerati innovativi per
l’origine, la formulazione o per
la presentazione, provenienti
Politiche di promozione e
pubblicità
– studio di progettazione di
campagne pubblicitarie
– acquisto spazi pubblicitari
– partecipazione a manifestazione fieristiche
– sponsorizzazioni
– progetti grafici e di design
– cataloghi, brochure, depliant
– promozione presso i punti
vendita
Premessa
Le politiche di promozione
e pubblicità occupano uno
spazio rilevante nell’ambito del
progetto di commercializzazione. In particolare, molte aziende biologiche, che commercializzano direttamente i loro prodotti, hanno necessità di approntare il materiale di presentazione dell’impresa e del prodotto, in quanto sprovviste di
tali supporti o poiché si affacciano per la prima volta sulla
scena del mercato. Le realtà
organizzate (cooperative o
grandi aziende) intendono
migliorare la qualità della loro
azione di promozione e di
pubblicità. Risulta inoltre importante la presenza dell’Associazione alle più importanti
manifestazione fieristiche locali, nazionali ed europee, nonché la visibilità presso iniziative sportive, culturali e tecniche, presso punti vendita.
AGRICOLTURA BIOLOGICA
Attività realizzate
dalla aziende agricole associate. Le aziende hanno chiesto
all’associazione di far testare i
prodotti “nuovi” in occasione
di fiere, manifestazioni, laboratori del gusto, al fine di ricavarne informazioni utili al affinamento del processo produttivo, di quello di trasformazione o del confezionamento.
Inoltre, l’associazione si è
fatta promotrice di studi ed
azioni legate all’imballaggio,
nello specifico per una nuova
linea di prodotti lattiero-caseari e di una nuova linea di prodotti trasformati.
Complessivamente, soprattutto il settore dei trasformati
ha ricevuto un positivo ritorno dai test e dalla prove effettuate.
Attività realizzate
Nel settore dello studio della campagne pubblicitarie, alcuni consulenti hanno lavorato per orientare l’associazione
ed alcune aziende associate a
BREVI
Delle 140 mila piante di crisantemo prodotte quest’anno
dai floricoltori trentini ne sono rimaste da vendere dopo le
feste di Ognissanti e dei Morti da 20 a 25 mila che corrispondono al 15%. Qualche floricoltore le tiene in coltivazione per l’anno prossimo, sopportando costi aggiuntivi. La
maggioranza li butta al macero. In altri Paesi europei e del
mondo i crisantemi si usano durante l’intero arco dell’anno.
***
Il dr. Alberto Giacomoni, dirigente del Servizio strutture,
gestione e sviluppo delle aziende agricole della Provincia
Autonoma di Trento, ha partecipato giovedì 7 novembre
2002 ad un convegno interregionale sulla politica per i giovani che si è svolto a Padova. Nella sua relazione il funzionario ha illustrato il pacchetto di incentivi che la PAT, tramite l’assessorato provinciale all’agricoltura di Trento, destina
ai giovani imprenditori agricoli. Il convegno è stato promosso da Veneto Agricoltura.
TERRA TRENTINA
la organizzazione della rete distributiva dei prodotti biologici
nel territorio provinciale, in
modo da poter disporre la distribuzione dei diversi articoli
con efficacia. Le organizzazioni cooperative che commercializzano prodotti biologici, così
come le aziende private di grandi dimensioni, necessitano invece di conoscere la consistenza della domanda e la strutturazione della concorrenza a livello nazionale ed europeo.
27
AGRICOLTURA BIOLOGICA
formulare testi, marchi, materiale promozionale adeguato al
contesto ed al prodotto aziendale. Alcuni progetti sono stati portati a compimento, con
produzione del relativo materiale promozionale.
Un forte impegno è stato
indirizzato alla partecipazione
a manifestazioni fieristiche:
Biofach a Norimberga, Salus a
Bolzano, Eurobiocultura a Longarone, Ecofiera di Tione,
Mostra-mercato dei prodotti
agricoli della Val di Gresta,
Melandiafest, Fiera agricola di
Borgo Valsugana. L’associazione ha partecipato con stand
collettivi, nei quali è stata svolta attività istituzionale (anche
in collaborazione con l’Ufficio
prodotti Biologici della PAT e
con gli enti certificatori) e di
offerta di prodotto, per assaggio e degustazione. A tale scopo, l’associazione si è fatta carico dell’acquisto del prodotto
necessario.
Numerosi sono stati anche
gli interventi ad iniziative promozionali realizzate dalla amministrazioni comunali di alcuni comuni trentini e presso iniziative organizzate da istituti
scolastici.
TERRA TRENTINA
Pubbliche relazioni
– comunicati stampa
– incontri con operatori del
settore
– partecipazione a convegni
28
Premessa
Attività realizzate
L’Associazione ritiene di
grande importanza attivare e
mantenere rapporti con operatori della stampa, fornitori,
clienti, rappresentanti delle istituzioni e dei consumatori. Per
questo, vengono attivate tutte
le forme di partecipazione ad
attività convegnistiche, culturali
e sociali, allo scopo di promuovere una “cultura” della conduzione aziendale e dell’alimentazione in senso biologico.
L’associazione ha potenziare il proprio sito internet istituzionale, mediante l’aggiornamento delle pagine web, grazie alla collaborazione di una
azienda specializzata. L’elemento importante di questa
attività risiede nel fatto che il
sito di ATABio è inserito in uno
dei più importanti èportali del
biologico a livello nazionale ed
europeo.
Gli associati hanno usufruito della possibilità di confrontarsi con operatori specializzati
nel settore delle politiche di
web-marketing, mediante alcuni incontri tecnici ed informativi. Alcune aziende hanno
sperimentato forme dirette di
presentazione e di commercializzazione dei prodotti, attivando spazi web autonomi.
Attività realizzate
Tramite un consulente, l’associazione ha partecipato ad
una serie di iniziative, realizzate al livello locale, nel campo dell’educazione alimentare
(incontri con operatori di servizi pubblici, mense, asili,
scuole), dell’assistenza tecnica
in agricoltura (ESAT), della
sperimentazione agricola (Ist.
Agr. San Michele a/A) e della
programmazione delle politiche agricole provinciali (Assessorato Agricoltura).
Grazie all’attivazione ed al
mantenimento di tali rapporti,
l’associazione ha rilevato un
incremento in senso quantitativo e qualitativo della propria
immagine e visibilità nel contesto culturale, agricolo ed economico della provincia. In occasione della Mostra-mercato
dei prodotti agricoli della Val
di Gresta, è stato realizzato uno
specifico comunicato stampa.
Politiche di web-marketing
– aggiornamento del sito internet
– promozione della conoscenza del sito internet degli associati
Premessa
La promozione e la commercializzazione di prodotti
biologici attraverso i moderni
canali informatici desta un
grande interesse nel mondo
degli operatori del biologico.
Politiche commerciali e di
gestione dei canali
distributivi
– organizzazione di una struttura commerciale in supporto alle attività economiche degli associati
Premessa
Uno dei limiti attuali del
comparto biologico in Trentino è la difficoltà ad organizzare l’offerta, in termini di informazione al potenziale cliente
e di razionalizzazione delle
azioni commerciali. La costituzione di una organizzazione
commerciale in grado di presentarsi il più possibile unitariamente nei confronti dell’interlocutore rimane un obiettivo primario.
Attività realizzate
Le risorse interne all’associazione, sia in termini di personale che di disponibilità economiche, e la ancora ridotta
disponibilità di prodotto, insufficiente al momento a coprire
le esigenze del consumatore
Pianificazione e marketing
– supporto alle aziende per
la realizzazione dei propri
piani pubblicitari
Le reti antigrandine a maglia fitta e leggera assicurano un
ottimo servizio protettivo anche per le grosse gocce di pioggia
battente che possono lesionare soprattutto ortaggi da foglia.
A questa conclusione ha portato una prova a carattere dimostrativo effettuata quest’anno in alcuni appezzamenti della
Val di Gresta. La prova era finanziata dall’Assessorato provinciale all’agricoltura e seguita dal Centro per l’assistenza
tecnica di S. Michele all’Adige. Il costo della rete è di 0,300,35 euro a metro quadrato. Può sembrare elevato, ma si
può ammortizzare nell’arco di 6 anni. Tanto dura la rete alla
manipolazione e alle intemperie. La polizza assicurativa per
le specie per le quali è consentita per legge costa lo stesso
prezzo, ma si deve pagare ogni anno.
AGRICOLTURA BIOLOGICA
TECNICA FLASH
***
Nel periodo compreso tra ottobre e marzo si concentrano i parti delle bovine, almeno nelle zone del Trentino dove
si pratica l’alpeggio e la fecondazione deve essere programmata per non portare in malga bovine gravide. Si calcola
che ogni anno in Trentino nascano 18 mila vitelli. Le bovine
in età riproduttiva sono circa 24 mila.
Premessa
Le aziende biologiche della provincia di Trento, intendono appoggiarsi ad ATABio
per la pianificazione dei propri programmi di promozione
e marketing.
Azioni realizzate
L’obiettivo primario di ATAbio è quello di fornire un’immagine positiva ed unitario
dell’agricoltura biologica in
Trentino. Pertanto, attraverso il
supporto di un consulente,
l’associazione ha contribuito
alla realizzazione dei piani promozionali delle singole aziende, fornendo indicazioni utili
ad evitare la dispersione delle
attività ed incentivando le iniziative miranti alla promozione unitaria del “biologico trentino, firmato e certificato”.
Prospettive
È auspicabile per il futuro
un ulteriore incremento delle
superfici e delle aziende biologiche sul territorio provincia-
le: innanzitutto in quanto la
conduzione biologica è in perfetta sintonia con la Politica
Agricola Comunitaria (Agenda
2000) e con i concetti di sviluppo sostenibile ed ecocompatibile. Lo sviluppo delle
aziende dovrà accompagnarsi
ad un ordinato e coerente incremento della capacità organizzativa, sia a livello di associazione produttori (Atabio),
che di ricerca, sperimentazione ed assistenza tecnica.
In particolare, per alcuni
settori, come quello orticolo e
quello zootecnico, l’adozione
della conduzione biologica
può rappresentare un elemento di sensibile miglioramento
delle condizioni economiche
degli operatori, con positive
ricadute sull’immagine e sull’ambiente trentino.
L’agricoltura biologica non
deve essere considerata come
quella dei nostri nonni, ma è a
tutti gli effetti una tecnica produttiva pienamente inserita in
quel concetto di sostenibilità
che dovrebbe governare tutte
le scelte economiche del prossimo futuro a livello mondiale.
TERRA TRENTINA
locale e non, non permettono
ad ATABio di offrire agli associati una adeguata consulenza
nel settore della commercializzazione.
All’interno del complesso
panorama di operatori commerciali presenti in Trentino,
l’associazione ha individuato in
una azienda privata di Trento
il soggetto in grado di offrire
alle aziende associate la possibilità di organizzare la commercializzazione delle diverse
referenze
I nostri consulenti hanno
fornito alle aziende partecipanti, una ventina circa, il supporto necessario per individuare
nuovi canali di commercializzazione, per consolidare il
mercato già acquisito, per realizzare un rapporto qualità/
prezzo corretto, in funzione
delle caratteristiche del prodotto e del relativo andamento di
mercato, per individuare reti di
vendita, gruppi di acquisto
specializzati, piattaforme per
forniture a mense ed enti pubblici, in grado di assorbire un
prodotto particolare come è il
prodotto biologico di provenienza trentina.
A tale azione hanno preso
parte quasi esclusivamente
aziende private, poiché la società cooperative presentano
risorse sufficienti per commercializzare autonomamente la
produzione. Tuttavia, tenendo
conto che la maggior parte
delle aziende biologiche trentine è costituita da aziende di
piccole dimensioni, con lo
stesso operatore chiamato a
svolgere funzioni sia tecniche
che commerciali, si comprende come tale azione di supporto sia importante, e come
abbia fatto registrare un alto
indice di apprezzamento fra i
partecipanti.
29
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23 Un settore in crescita, ma non mancano le difficoltà