SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto: ADOC Codice di accreditamento: Albo e classe di iscrizione: NZ01079 NAZIONALE I CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: Informare, Assistere, Integrare Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE. SPORTELLO INFORMA E11 Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Premessa introduttiva di rappresentazione del fenomeno Uno dei problemi sociali più emergenti e che nel corso dell’ultimo decennio ha caratterizzato la società italiana è il fenomeno dell'immigrazione. I motivi che ha fatto diventare l’Italia luogo di immigrazione sono molteplici, e il primo dei quali è di carattere puramente geografico: esposta per la maggior parte al mare e caratterizzata quasi nella sua totalità da territori costieri, l’Italia è poco controllabile. In secondo luogo, posizionata nel mezzo del Mediterraneo, la nostra penisola rappresenta la primissima e più semplice frontiera da attraversare per arrivare in Europa. Insomma, il nostro paese possiede moltissime caratteristiche che hanno giocato a favore dello sviluppo dell’immigrazione. I cittadini stranieri iscritti nelle anagrafi all’inizio del 2013 sono quasi 4,4 milioni, il 7,4 per cento del totale dei residenti: un anno prima, all’inizio del 2012, erano il 6,8 per cento. Rispetto al 2001 gli stranieri sono più che triplicati; nel 2012 sono cresciuti dell’8,3 per cento. L’aumento è dovuto principalmente all’immigrazione dall’estero (321 mila individui), ma anche alle nascite di bimbi stranieri (80 mila). Fonte: Istat Come in ogni fenomeno, anche l’immigrazione è caratterizzata da motivazioni molteplici e varie. Una delle maggiori spinte ad abbandonare i luoghi natii è senz’altro la povertà: emigrare in un altro paese rappresenta spesso l’unica via d’uscita ad una vita passata nell’indigenza, un modo per migliorare le proprie condizioni cercando un lavoro da svolgere all’interno del paese ospitante. Altre volte, invece, il motivo alla base dello spostamento è eminentemente ‘politico’: dittature, persecuzioni, guerre e genocidi spingono intere famiglie a cercare la libertà al di fuori del proprio paese, oppresso dai sopracitati fenomeni. Sono migliaia le persone che, per cause economiche o politiche, sono approdate o stanno per approdare nella nostra penisola. Descrizione del contesto territoriale in cui si interviene - La situazione della realtà locale: Puglia e Bari – La Puglia rimane uno snodo importante per il fenomeno dell’immigrazione in Italia. Nell’ultimo decennio è diventata non solo terra di passaggio verso il resto dell’Europa, ma anche terra di approdo nella logica di una sistemazione stanziale. Sono le province di Bari e di Foggia a rappresentare i principali poli di attrazione per gli stranieri regolarmente residenti. Lecce, da parte sua, sembra la provincia più ambita dalla nuova migrazione. Meno evidente la presenza di migranti nelle province di Brindisi e Taranto. Rispetto al 1991, l'anno considerato come “inaugurale” del fenomeno immigratorio in Puglia, il numero dei soggiornanti, considerando solo gli immigrati regolari, è cresciuto in maniera esponenziale. In Puglia l’immigrazione si sta trasformando da “un’esperienza di passaggio” ad una immigrazione stanziale. Infatti, malgrado le difficoltà che riscontrano gli immigrati (scarse occasioni lavorative, retribuzioni in alcuni casi non adeguate, difficoltà a trovare alloggi vivibili) sono sempre più numerosi gli immigrati che decidono di stabilirsi nel nostro territorio. Gli stranieri residenti nel territorio pugliese e nello specifico nella città di Bari sono cittadini di un ampio ventaglio di paesi esteri: sono infatti rappresentate ben 23 nazionalità. La tabella 1 rappresenta in sintesi i paesi di provenienza degli immigrati nella Regione Puglia e nella sola città di Bari. TAB. 1 Popolazione POPOLAZIONE STATO TOTALE PUGLIA C I T T A' di B A R I TOTALE MASCHI FEMMINE ALBANIA 37.118 20.114 13.541 6.537 BANGLADESH 964 568 390 178 BIELORUSSIA 341 105 59 46 BULGARIA 3.604 204 110 94 BRASILE 2.476 198 104 94 BOSNIA 458 234 164 70 EGITTO 483 307 175 132 ERITREA 602 295 191 104 ETIOPIA 722 260 173 87 GEORGIA 24.158 10.425 6.547 3.878 INDIA 3.777 1.198 743 455 MAROCCO 12.210 3.006 2.038 968 MAURITIUS 3.996 1.618 936 682 MOLDOVA 713 246 116 130 MONTENEGRO 921 284 109 175 POLONIA 5.260 710 379 331 RUSSIA 3.180 1.516 869 647 ROMANIA 39.547 15.578 7.988 7.590 SENEGAL 3.006 516 355 161 TOGO 612 192 129 63 TUNISIA 3.500 825 355 470 TURCHIA 495 160 68 92 4.388 UCRAINA 1.428 Fonte: Istat 2013 933 495 Gli ultimi dati Istat rilevano in Puglia all’incirca 107.000 donne e 98.000 uomini stranieri per un totale di 205000 immigrati. RILEVAZIONE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN PUGLIA DIVISA PER ETA' E PER SESSO 120.000 100.000 80.000 60.000 0-100 ANNI 40.000 0-17 ANNI 20.000 0 MASCHI FEMMINE Fonte: Istat 2013 La maggior parte della presenza straniera a Bari è composta da donne con poco più di 32.000 presenze pari al 30% di tutte le donne stranieri residenti sul territorio regionale. RILEVAZIONE DELLA POPOLAZIONE STRANIERA IN BARI DIVISA PER ETA' E PER SESSO 35.000 30.000 25.000 20.000 0-100 ANNI 15.000 0 - 17 ANNI 10.000 5.000 0 MASCHI FEMMINE Fonte: Istat 2013 Il numero degli stranieri cresce non solo per effetto dei nuovi arrivi, sempre più frequenti, ma anche delle nascite di bambini da genitori stranieri. Son più di 8.000 i ragazzi di nazionalità straniera compresi nella fascia d’età da 0 a 17 anni e residenti nel comune di Bari, dato confermato dalla crescita del numero degli immigrati minori iscritti nelle scuole. %Minori stranieri residenti - Anno 2013 Totale 35 30 25 20 15 %Minori stranieri residenti - Anno 2013 Totale 10 5 0 Fonte: Istat 2013 Molti sono gli ostacoli che l’immigrato si trova ad affrontare, primo tra tutti quello della lingua. L’integrazione, quindi, diviene sinonimo di istruzione. Non bisogna, però, nemmeno trascurare la necessità di fornire all’immigrato una coscienza civile, basata sulla consapevolezza dei propri diritti e sul rispetto dei propri doveri. Una parte consistente degli stranieri è in possesso degli strumenti culturali che sono alla base di un processo migratorio rivolto al miglioramento delle condizioni di vita. La popolazione attiva straniera (15-64 anni) presenta livelli di istruzione simili a quelli della componente italiana. Quasi la metà degli stranieri è in possesso al più della licenza media, a fronte del 44,1 per cento degli italiani; le quote dei diplomati sono 40,5 e 41,7 per cento rispettivamente per stranieri e italiani, mentre possiede una laurea quasi uno straniero su dieci contro il 14,3 per cento degli italiani. Per quanto riguarda il mondo del lavoro, le forze straniere rappresentano il 10,6 per cento del totale della popolazione italiana. Il tasso di occupazione degli immigrati tra i 20-64 anni continua ad essere più elevato di quello degli italiani (64,7 a fronte del 60,6 per cento), così come il tasso di disoccupazione (14,1 e 10,3 per cento, rispettivamente). Il tasso di inattività della popolazione straniera è, invece, inferiore di quasi otto punti percentuali a quello della popolazione italiana (29,4 contro 37,1 per cento). Tassi di occupazione, disoccupazione e inattività della popolazione nazionale e straniera per ripartizione geografica Fonte: Istat 2013 Presso le realtà territoriali di riferimento sono attivi solo servizi comunali dell’informagiovani. Dalle schede di ingresso che l’utente compila quando, si rileva che solo 15% della popolazione residente si reca presso l’ufficio informagiovani per reperire informazioni di orientamento, formazione e tutela dei propri diritti. Il servizio non riesce a coinvolgere giovani stranieri in quanto non sono attive metodologie di intervento che mirano all’inclusione di soggetti stranieri A fronte di questa maggiore presenza sul territorio pugliese di cittadini immigrati, non si rilevano interventi incisivi per la completa integrazione degli immigrati, laddove, salvo alcune attività sporadiche e limitate nel tempo, si rilevano nell’ultimo anno a livello istituzionale pochi interventi significativi (fonte: www.regione.puglia.it): Convenzione di sovvenzione tra Ministero dell'interno e Regione Puglia-Ufficio Immigrazione, Addendum alla Convenzione di sovvenzione, Schema convenzione tra Regione Puglia-Assessorato alle politiche giovanili e Ufficio Scolastico Regionale e Associazione Quasar per la realizzazione di corsi di lingua e cultura italiana per cittadini stranieri immigrati, documenti approvati con delibera di giunta n.2448 del 17 dicembre 2013, pubblicata nel Bollettino ufficiale regionale n.9 del 22 gennaio 2014. Delibera di Giunta regionale n.1396 del 23 luglio 2013 con cui si prende atto della concessione del contributo del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la realizzazione del Progetto da porre in essere in partenariato con associazioni di volontariato e cooperative sociali che operano nell'ambito di programmi di assistenza ed inclusione sociale e lavorativa a favore di persone vittime della tratta di esseri umani, in attuazione della legge nazionale n.228/2003 “Misure contro la tratta di persone”. Accordo di Programma del 28 dicembre 2011 tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale dell’Immigrazione, e la Regione Puglia Ufficio Immigrazione, per il finanziamento di interventi finalizzati a favorire l'apprendimento della lingua italiana da parte dei cittadini extracomunitari regolarmente presenti in Italia e Schema di Protocollo di Intesa tra Regione Puglia e Ufficio Scolastico Regionale per la realizzazione di corsi di lingua e cultura italiana, documenti approvati con delibera di giunta n.238/2013, pubblicata nel Bollettino ufficiale regionale n.41 del 19 marzo 2013. I settori in cui la manodopera locale straniera trova maggiori possibilità occupazionali sono rappresentanti per lo più da quello turistico-stagionale, imprenditoria-edile, attività agricole e assistenza gli anziani. Però, per essere in possesso di un regolare permesso di soggiorno è necessario dimostrare di avere, oltre che una fonte di reddito certa, anche una casa. Avere una casa comporta la sottoscrizione dei contratti per le relative utenze, (luce, gas, acqua, telefono): in particolar modo per la telefonia, sono molte le compagnie che offrono speciali offerte dedicate agli utenti stranieri per parlare con l’estero. E sono proprio questi che incontrano maggiori difficoltà, anche a causa di comprensione della lingua, nel momento in cui si trovano ad affrontare una serie di disservizi per i quali la contestazione diventa molto difficile e complicata soprattutto considerando l’elefantiaca burocrazia del nostro Paese. Per questo motivo l’Adoc Puglia nella sede di attuazione del presente progetto, ha già realizzato in via sperimentale due incontri informativi rivolti agli stranieri per favorire il loro accesso ai servizi, rimuovendo gli ostacoli che ne impediscono la fruizione, legati soprattutto alle difficoltà di comprensione linguistica e alla mancanza di informazioni. L’ADOC Puglia, inoltre, fornisce un servizio di sportello, non solo dedicato alle problematiche degli immigrati, per 16 ore alla settimana e 2 unità di personale qualificato per rispondere alle esigenze degli immigrati. Destinatari e Beneficiari di progetto I destinatari di progetto sono i 205000 immigrati, donne e uomini stranieri, giovani ed adulti, residenti in Puglia che si rivolgono allo sportello e che necessitano di un supporto per la corretta fruizione dei servizi attraverso un processo di accompagnamento garantito dagli operatori di sportello. Spesso queste persone hanno molte difficoltà nel reperire informazioni e nell'accesso ai servizi. Il progetto renderà operativo un sistema che consentirà ai cittadini immigrati un più agevole utilizzo dei servizi presenti sul territorio e opererà per un garantire migliore inserimento degli stranieri nel circuito informativo generale. Le attività previste dal progetto rispondono in tal modo alle maggiori necessità dei soggetti immigrati: un percorso che accompagnerà le persone straniere accolte verso un più agevole accesso ai servizi e all’informazione. Descrizione della rete con cui si collabora per realizzare il progetto L’accesso ai servizi di persone provenienti da altre culture oggi rende necessaria una riflessione sui nuovi bisogni per un corretto approccio al sistema dei servizi. Da un anno a questa parte si registra un aumento dell’affluenza di cittadini stranieri che si rivolgono presso i nostri sportelli per chiarimenti e consulenze. La domanda degli stranieri è variegata e complessa, difficilmente rilevabile per numerosi ostacoli quali la difficoltà di comprensione, la scarsità di canali informativi preferenziali, l’inadeguata formazione di operatori pubblici e privati che possano interfacciarsi efficacemente con utenti di diversa estrazione etnica. Si suppone, quindi, che se vi è una domanda da parte di cittadini di origine e/o nazionalità non italiana per l’assistenza ai servizi, ci deve essere un’offerta da parte degli enti e delle associazioni che necessita di ulteriori azioni di coordinamento, indirizzo, sinergie e messa a punto di nuovi strumenti per raggiungere sempre più stranieri. A sostegno di ciò, l’Adoc Puglia da diversi anni ha avviato ed implementato rapporti sul territorio con professionisti che hanno maturato significative esperienze in attività di assistenza a soggetti immigrati, oltre ad avere già realizzato in via sperimentale degli incontri informativi rivolti agli stranieri per favorire il loro accesso ai servizi, rimuovendo gli ostacoli che ne impediscono la fruizione, legati soprattutto alle difficoltà di comprensione linguistica e alla mancanza di informazioni. Obiettivi del progetto: Dai dati emersi dall’analisi territoriale, visto l’aumento dell’affluenza di cittadini stranieri che si rivolgono presso i nostri sportelli per chiarimenti e consulenze e a seguito dell’esperienza fatta dall’Adoc Puglia realizzando in via sperimentale degli incontri informativi rivolti agli stranieri per favorire il loro accesso ai servizi, emerge la necessità di migliorare e potenziare, attraverso questo progetto, l’attività dello sportello informativo attraverso l’informazione, la consulenza e l’accoglienza degli stranieri finalizzati alla facilitazione dell’integrazione sociale degli immigrati residenti nella Regione Puglia. L’obiettivo che l’Adoc Puglia si prefigge di raggiungere è la creazione e l’implementazione di un servizio di assistenza e accompagnamento dei cittadini stranieri per la comprensione delle opportunità e delle procedure di accesso al sistema dei servizi. Si tratta di un servizio offerto in via sperimentale nella sede di attuazione del presente progetto, dove già sono stati realizzati degli incontri informativi rivolti agli stranieri per favorire il loro accesso ai servizi, rimuovendo gli ostacoli che ne impediscono la fruizione, legati soprattutto alle difficoltà di comprensione linguistica e alla mancanza di informazioni. L’Adoc Puglia si pone dunque l’obiettivo di offrire un concreto sostegno agli immigrati nei territori di attuazione del presente progetto, un servizio che li renda consapevoli delle opportunità offerte loro dal territorio e che concretamente li “accompagni” nell’accesso ai loro diritti. Una piena integrazione, il senso di appartenenza ad una comunità che accoglie, passa anche dalla conoscenza delle regole e dalla possibilità per tutti di pretenderne una corretta applicazione. Si rende necessario quindi fornire servizi informativi e di orientamento legale atti a rendere l’immigrato consapevole dei propri diritti, doveri e responsabilità civili, mettendolo in condizione di poterli attuare. I volontari impegnati nel progetto di servizio civile saranno inseriti in una squadra di operatori addetti alla relazione di front office e si occuperanno della stesura del materiale informativo multilingue che sarà distribuito durante l’attività di sportello e nei luoghi di ritrovo delle persone straniere. I volontari inoltre si occuperanno di organizzare e promuovere momenti di incontro per informare gli stranieri dei servizi loro dedicati. L’idea è quella di cercare, anche e soprattutto grazie all’opera dei volontari, di strutturare un servizio nelle sedi di attuazione del progetto, che, oltre a garantire assistenza si adoperi altresì a garantire il reale inserimento di soggetti stranieri nel nostro tessuto socio – economico – culturale accompagnandoli verso una consapevolezza nuova del proprio essere inseriti nel territorio. L’obiettivo dichiarato si definisce meglio in una serie di obiettivi specifici, di seguito elencati: CRITICITÀ/BISOGNI OBIETTIVI SPECIFICI CRITICITA’ 1.1 Difficoltà OBIETTIVO 1.1 del cittadino migrante ad Potenziare l’attività accedere alle informazioni c degli sportelli informativi in diritto del consumo INDICATORI DI RISULTATO INDICATORE 1.1 Apertura degli sportelli informativi da 16 a 24 ore a MISURE DI SUCCESSO Sportelli informativi dedicati agli stranieri aperti 24 ore a e assistenza legale CRITICITA’ 2.1 Impossibilità economica da parte degli immigrati che vogliono accedere ad una consulenza legale dal momento che spesso svolgono lavori poco retribuiti CRITICITA’ 3.1 Rischio di esclusione sociale non essendo in grado di usufruire correttamente dei servizi a causa della difficoltà di comprensione OBIETTIVO 1.2 Aumentare il numero delle informazioni da mettere a disposizione dei beneficiari del progetto visto che attualmente esiste materiale informativo solo in lingua italiana OBIETTIVO 2.1 Aumentare il numero delle consulenze legali a favore degli immigrati con l’aiuto del personale qualificato e convenzionato con l’Adoc Puglia OBIETTIVO 3.1 Aumentare l’attività di sostegno sociale e culturale promuovendo momenti di formazioneinformazione settimana settimana INDICATORE 1.2 numero di brochure e depliants di materiale informativo multilingue Stesura di 4 guide multilingue sui temi: telefonia e internet, energia e gas, trasporti, pubblica amministrazione e sanità INDICATORE 2.1 Aumento del numero del personale qualificato da 2 a4 Disponibilità di 4 persone qualificate a copertura di tutte le ore di apertura dello sportello INDICATORE 3.1 Aumento del numero di incontri di formazioneinformazione da 2 a 4 Realizzazione di 4 iniziative a carattere formativoinformativo sui temi di telefonia e internet, energia e gas, trasporti, pubblica amministrazione e sanità e distribuzione delle guide multilingue Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Il progetto “Informare, Assistere, Integrare” si realizza attraverso un primo momento propedeutico all’avvio delle attività. Il momento propedeutico si propone l’obiettivo di sviluppare e costruire un gruppo di lavoro funzionale alla realizzazione del progetto che sappia mettere a frutto le competenze dei volontari in servizio alimentata e stimolata dagli operatori già presenti presso lo sportello. Al momento propedeutico seguiranno le azioni di progetto: - INFORMARE Dall’analisi del contesto è emerso che attualmente vi sono insufficienti informazioni o materiale informativo solo in lingua italiana a disposizione degli stranieri e ciò non consente una corretta fruizione dei servizi da parte dei cittadini immigrati. L’azione informativa costituirà il primo contatto con lo straniero che si rivolgerà direttamente agli sportelli informativi. In questo primo delicato momento di incontro, il volontario presterà attenzione non solo all'aspetto più tecnico dell'informazione, ma anche all'aspetto psicologico del primo contatto, ovvero dovrà comprendere la fragilità dello straniero che si trova in un ambiente sconosciuto e non conosce bene la lingua. Una volta superato l'approccio con lo straniero, e individuate le sue esigenze, il volontario di servizio civile coadiuvato dall’operatore, consegnerà il materiale informativo multilingue precedentemente predisposto, spiegando il nuovo servizio di assistenza e la possibilità di essere seguito nella realizzazione dei propri diritti sociali. Qualora l’utente decida di voler subito utilizzare il servizio si procederà alla successiva fase di assistenza e di consulenza. Indicatore di risultato di questa azione informativa sarà il numero di materiale informativo consegnato a ciascun utente che entrerà in contatto con lo sportello informativo. - ASSISTERE L’assistenza, che può essere contestuale all’azione informativa, prevede la compilazione da parte dell’utente immigrato, con il supporto del volontario del servizio civile, di un questionario di rilevazione dei bisogni degli stranieri presenti sul territorio, e che costituirà l’inizio del percorso di supporto e accompagnamento dell’utente immigrato verso la soddisfazione del bisogno espresso. Indicatori di risultato di questa azione di assistenza saranno il numero di questionari compilati e il numero di consulenze raccolte e soddisfatte. - INTEGRARE Per evitare il rischio di esclusione sociale, i volontari avranno un ruolo essenziale nell’organizzazione e promozione di iniziative di carattere informativo e di sensibilizzazione sugli argomenti di volta in volta individuati, in base ai specifici bisogni e le richieste espresse degli stranieri che si sono interfacciati allo sportello informativo. I volontari si occuperanno anche della distribuzione del materiale informativo multilingue nei luoghi di incontro e nelle associazioni frequentati degli stranieri. Indicatori di risultato di questa azione di integrazione saranno il numero di momenti di incontro e di sensibilizzazione organizzati e promossi dall’ente. Nel dettaglio: - INFORMARE OBIETTIVO 1.1 Potenziare l’attività degli sportelli informativi Lo sportello informativo implica lo svolgimento di attività di informazione, orientamento, assistenza e consulenza, soprattutto di tipo legale, destinate agli immigrati. I volontari in servizio civile avranno il compito di presidiare gli sportelli informativi e di indirizzare le richieste verso le specifiche consulenze. AZIONE 1.1 Aumentare l’orario di apertura degli sportelli informativi, portandolo da 16 a 24 in modo da offrire una maggiore copertura oraria e intercettare molte più richieste da parte degli immigrati. ATTIVITA’ 1.1 aumento delle ore di apertura dello sportello grazie al supporto dei volontari in servizio civile che, affiancando gli operatori di sportello, permetteranno una migliore distribuzione dei turni di apertura ATTIVITA’ 1.2 Predisposizione di un questionario di rilevazione dei bisogni degli stranieri presenti sul territorio in modo tale da classificare il bisogno espresso e rendere più agevole indirizzarlo verso la consulenza specifica necessaria. OBIETTIVO 1.2 Aumentare il numero delle informazioni da mettere a disposizione dei beneficiari del progetto L’attività riguarda la raccolta di fonti informative (opuscoli, dépliant, riviste…) necessarie alla stesura dei materiali informativi per l’orientamento dei migranti nei servizi. I volontari interagiranno con gli esperti di mediazione linguistico/culturale per la stesura del materiale informativo multilingue da distribuire durante l’attività di sportello e nei luoghi di ritrovo delle persone immigrate. AZIONE 1.2 Predisporre materiale informativo multilingue, raccogliendo e sistematizzando le informazioni relative ai principali servizi necessari ad un utente straniero (telefonia e internet, luce e gas, trasporti, pubblica amministrazione e sanità), anche sulla base di bisogni emersi durante le fasi di sportello. ATTIVITA’ 1.2 Preparazione di brochure, locandine, schede di approfondimento sui temi individuati, nonché di piccoli vademecum di facile consultazione e trasporto per essere utilizzati nelle attività quotidiane. - ASSISTERE OBIETTIVO 2.1 Aumentare il numero delle consulenze legali a favore degli immigrati Attraverso la pubblicizzazione del servizio di consulenza legale nei luoghi di ritrovo degli immigrati, si potenzierà la raccolta delle richieste degli stranieri che vogliono usufruire del servizio. AZIONE 2.1 Contattare un maggior numero di stranieri per portarli a conoscenza dell’attivazione del servizio, raggiungendoli nei principali luoghi di ritrovo con banchetti e azioni di volantinaggio. ATTIVITA’ 2.1 Raccogliere le richieste delle consulenze legali a favore degli stranieri al fine di rispondere in maniera mirata alle loro esigenze, recandosi direttamente nei principali luoghi di aggregazione ATTIVITA’ 2.2 Pubblicizzare l’attività di consulenza legale specularmente all’azione 2.1 con l’affissione di locandine, manifesti e la distribuzione di volantini. - INTEGRARE OBIETTIVO 3.1 Aumentare l’attività di sostegno sociale e culturale I volontari avranno un ruolo essenziale nell’organizzazione e promozione di iniziative di carattere informativo sugli argomenti di maggior interesse degli stranieri. AZIONE 3.1 Aumentare le azioni di sensibilizzazione e di informazione ATTIVITA’ 3.1 Realizzazione di iniziative a carattere informativo, quali incontri e convegni sugli argomenti di maggior interesse degli stranieri, prediligendo, comunque, attività informali ed aggregative (come, ad esempio, momenti informativi legati a momenti musicali). 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto I volontari del servizio civile avranno un ruolo prioritario nella realizzazione delle attività progettuali, aiutati e supportati dagli operatori dell’associazione nelle attività di seguito elencate: - Accoglienza ed erogazione di informazioni agli utenti attraverso l’attività di sportello; - Stesura del materiale informativo multilingue da distribuire durante l’attività di sportello e nei luoghi di ritrovo delle persone straniere; - Organizzazione e promozione di iniziative di carattere informativo sugli argomenti di volta in volta individuati; - Promozione di reti di partenariato con altri enti e/o associazioni Partecipazione dei volontari al lavoro di equipe dell’associazione Al fine di promuovere nei volontari un forte senso di appartenenza al sistema di riferimento, gli stessi saranno coinvolti a pieno titolo nell’equipe degli operatori dell’associazione. Questo coinvolgimento attivo e pieno svilupperà nei volontari un forte senso di appartenenza e di responsabilità. SCHEDA “PACCHETTI DI LAVORO” MACRO-AZIONE 1.1.SPORTELLO INFORMATIVO 1.2.MATERIALE MULTILINGUE ATTIVITA’ Incontri con i vari soggetti operanti sul territorio estendendo la rete di collaborazione. DURATA MACROAZIONE Tutto l’anno PROFESSIONALITA’ VOLONTARI IMPIEGATI Accoglienza degli utenti Promozione di reti di partenariato con altri enti e/o associazioni Predisposizione di un questionario di rilevazione dei bisogni degli stranieri presenti sul territorio Preparazione di brochure, locandine, schede di approfondimento sui temi: telefonia e internet, luce e gas, trasporti, Primo semestre Stesura del materiale informativo multilingue da distribuire durante l’attività di sportello e nei luoghi di ritrovo delle persone straniere pubblica amministrazione e sanità le 2.1.CONSULENZE Raccogliere richieste delle LEGALI consulenze legali a favore degli stranieri 3.1.INCONTRI INFORMATIVI Pubblicizzare l’attività di consulenza legale Realizzazione di iniziative a carattere formativoinformativo Tutto l’anno Accoglienza, erogazione di informazioni e consulenze legali agli utenti Secondo semestre Organizzazione e promozione delle iniziative di carattere informativo di maggior interesse degli stranieri Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 Numero posti con vitto e alloggio: 0 Numero posti senza vitto e alloggio: 4 Numero posti con solo vitto: 0 Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 1400 5 N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede 1 2 Adoc Puglia Adoc Foggia Bari Foggia Corso A. De Gasperi, 270 Via della Repubblica, 54 28732 20343 2 2 Criteri e modalità di selezione dei volontari: Vedi sistema di selezione accreditato ADOC NZ01079 Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali. E’ titolo di maggior gradimento: diploma di scuola media superiore; pregressa esperienza nel settore specifico del progetto; pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato; spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo capacità relazionali e dialogiche studi universitari attinenti CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI Eventuali crediti formativi riconosciuti: NO Eventuali tirocini riconosciuti : NO Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Durante l’espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita professionale: competenze tecniche o specifiche dell’esperienza vissuta nel progetto, acquisite in particolare attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al personale dell’ente coinvolto; competenze cognitive o funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e organizzativa, quali: capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità decisionale e di iniziativa nella soluzione dei problemi (problem solving); competenze sociali e di sviluppo o utili alla promozione dell’organizzazione che realizza il progetto ma anche di se stessi, quali: capacità nella ricerca di relazioni sinergiche e propositive, creazione di reti di rapporti all’esterno, lavoro all’interno di un gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una buona dose di creatività; competenze dinamiche o importanti per muoversi verso il miglioramento e l’accrescimento della propria professionalità, quali: competitività come forza di stimolo al saper fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di lavoro, ottimizzazione delle proprie risorse. Le competenze e le professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del Servizio saranno validate e, nel rispetto delle normative e delle differenti procedure regionali, certificate dall’ Ente no-profit di formazione OPES Formazione (C.F. 01579310507) ai fini dell’arricchimento curriculum vitae. (Si veda accordo allegato) Formazione generale dei volontari Sede di realizzazione: Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale ADOC Modalità di attuazione: In proprio, presso le sedi indicate al precedente punto 29, con formatori ADOC. La formazione sarà realizzata attraverso i formatori dell’Ente. I formatori locali, per l’affiancamento dei volontari, saranno istruiti con lezioni frontali del servizio di formazione dell’Adoc, specificatamente costituito per la gestione e il potenziamento del progetto. L’intero progetto formativo sarà basato su materiale didattico, dispense e formatori forniti dall’Adoc Nazionale. Role-play e simulazioni saranno gestiti da formatori esperti in comunicazione. Le aule saranno fornite di postazioni didattiche, un tavolo per lavoro di gruppo, una lavagna, un personal computer con schermo per proiezione di slide e, ove disponibile, di un video-proiettore. Si prevede la raccolta di singoli moduli formativi su supporti audio-video e l’invio degli stessi presso le sedi di attuazione del progetto per utilizzarli come materiale didattico e autodidattico di supporto. ADOC si riserva di avvalersi anche di esperti che affianchino i propri formatori, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” emanate il 19 luglio 2013. Tecniche e metodologie di realizzazione previste: ADOC sostiene la necessità di mettere in campo, sul piano metodologico, risorse formative centrate sull’attivazione dei volontari, in grado di assicurare loro una corresponsabilità nelle modalità e nelle forme del proprio apprendimento, all’interno di ambienti e approcci didattici volti appunto a fare leva sul personale contributo di ogni volontario. La formazione sarà di tipo blended, che alterni i differenti setting formativi messi a disposizione nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”. Nello specifico si utilizzerà: formazione in aula, eventualmente avvalendosi di esperti delle varie materie trattate per 13 ore complessive; formazione dinamica in role playing, outdoor training, wrap around su: team building, team work, problem solving, comunicazione attiva e per le attività collaborative per 18 ore complessive; e-learning per 14 ore complessive. Contenuti della formazione: I contenuti della formazione erogata sono suddivisi in 14 moduli formativi sui seguenti argomenti: 1. valori e identità del SCN: identità del gruppo in formazione; 2. dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà. Approfondimento su Don Lorenzo Milani; 3. il dovere di difesa della patria; 4. la difesa civile non armata e non violenta; 5. normativa vigente e carta di impegno etico del SCN; 6. formazione civica e forme di cittadinanza; 7. la protezione civile; 8. la rappresentanza dei volontari in Servizio Civile Nazionale; 9. presentazione dell’ente e delle associazioni dei consumatori; 10. lavoro per progetti; 11. l’organizzazione del servizio civile e le sue figure; 12. disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale; 13. comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti; Durata: 45 ore (Tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180° giorno dall’avvio del progetto) Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari Sede di realizzazione: Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale ADOC Modalità di attuazione: In proprio, presso l’ente con formatori propri o messi a disposizione da ADOC Contenuti della formazione: Argomenti della formazione specifica: In aula: I APPROFONDIMENTO: Modulo I: Diritto dell’immigrazione: salute, famiglia e patto di integrazione; Casi pratici su immigrazione, lavoro e previdenza; Protezione internazionale: il migrante nella giurisprudenza; Durata 20 ore Modulo II: La relazione comunicativa con l’utente; Analisi della domanda di aiuto e modalità operativa; Ingresso, espulsione, tutela del minore; Durata 20 ore II APPROFONDIMENTO: Modulo III: Informazione ai volontari (conforme al D.Lgs 81/08 art. 36). Durata: 5 ore Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro Procedure di primo soccorso, lotta antincendio, procedure di emergenza Organigramma della sicurezza Misure di prevenzione adottate Modulo IV: Formazione sui rischi specifici (conforme al D.Lgs 81/08 art. 37, comma 1, lett.b e accordo Stato/Regioni del 21 Dicembre 2011). Durata: 5 ore Rischi derivanti dall’ambiente di lavoro Rischi meccanici ed elettrici generali Rischio biologico, chimico e fisico Rischio videoterminale Movimentazione manuale dei carichi Altri Rischi Dispositivi di Protezione Individuale Stress lavoro correlato Segnaletica di emergenza Incidenti ed infortuni mancati Corso e-learning: Educazione e promozione culturale • Gli sportelli Informa: requisiti, funzioni ed obiettivi • La condizione degli anziani • I nuovi analfabetismi • Relazioni con l’utenza • Composizione dei servizi • Il sistema di erogazione • L’ambiente di erogazione • • • Approfondimento sugli strumenti giuridici di tutela dei diritti del cittadino La ricerca in campo socio- assistenziale La valutazione della qualità dei servizi Comunicazione interpersonale • Comunicazione interpersonale • Ascolto attivo • Feed back • Empatia • Stili di comunicazione • Tecniche dell’assertività • Regole di comportamento Contenuti della metaformazione: Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista in cui il discente “costruisce” il proprio sapere, permette di acquisire un set di metacompetenze quali: capacità di analisi e sintesi abilità comunicative legate alla comunicazione on line abitudine al confronto e alla discussione L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base legate all'uso delle TIC e di Internet. Durata: 75 ore