N O V E M B R E 2 0 1 3 - A N N O X - N U M E R O 11 - e u r o 1 , 0 0 - d i s t r i b u z i o n e g r a t u i ta
Poic: 450 mila euro per il lavoro
Il Comune di Ossi ottiene un finanziamento regionale a valere sui fondi P.O.R.
Un importante risultato per il Comune di
Ossi. La Regione Sardegna ha stanziato un finanziamento di 450.000 euro per
prestiti a tasso zero per le imprese locali utili alla creazione di posti di lavoro o
all’innovazione produttiva. Il progetto
comunale prevede tre settori d’intervento: il commercio, l’artigianato e i servizi.
Per quanto riguarda commercio e artigianato sono erogabili prestiti fino a un
massimo di 50 mila euro, per quanto
riguarda i servizi sono erogabili tre prestiti da 50 mila euro l’uno per la gestione del campo di calcio “W. Frau” per la
gestione del parco comunale di
Fundone e per la gestione del Museo e
dei siti archeologici. Un ‘assemblea
popolare illustrerà il tutto. (segue pag. 3)
PIBERE & PIBERONE
Sorres, contro la violenza
In biblioteca il calendario contro la violenza sulle donne
LA FRASE
“Ci era stato detto che non avevamo
scelta, che l’austerità era l’unica strada percorribile. Oggi il Fondo monetario ci dice che i tagli della spesa
hanno «tagliato» la crescita in modo
inatteso.”
Martin Schulz
Venerdì 15 novembre a Ossi presso la
Biblioteca Comunale "Emilio Lussu",
organizzato dall'Assessore alla Cultura
Gianfranco Tilocca, in collaborazione
con il Sistema Bibliotecario Coros Figulinas, e la
Cooperativa
Comes, si è
svolto l’evento
"Sorres: scatti e
parole di donne
per le donne", il
calendario contro la violenza
sulle donne e il
femminicidio, curato dalla Rete delle
Donne di Sassari e realizzato grazie
alla generosità di 18 artiste, fotografe e
scrittrici, sarde di nascita o di adozione.
Nel corso della serata si sono alternati
gli interventi dei rappresentanti del
Collettivo artistico Sorres, del Centro
antiviolenza Aurora e della Rete delle
Donne di Sassari; è stato inoltre proiettato lo “Spot contro la violenza sulle
donne in favore del 1522”, introdotto
dall'autrice, la regista sassarese Viola
Ledda, e sono
stati letti da
R o s a n n a
Derudas,
Ica
Sanna e Tore
Rozzo brani dal
libro "Ferite a
morte"
di
Serena Dandini.
Il calendario era
in vendita ed è ancora possibile, per chi
lo volesse, acquistarne una copia; il
ricavato della vendita verrà destinato
alle donne in uscita dalla casa-protetta
“Aurora” di Sassari, all’interno di
“Un’altra vita per le donne”, un progetto
della Rete delle Donne di Sassari.
VIA DELEDDA
VIA LITTERAI
VIA ROMA
NUOVA
APERTURA !
VIA TISSI - ORARIO CONTINUATO h.8/20,30
2
Italcementi deve ripristinare la cava Su padru
Il Sindaco scrive agli Assessorati all’Industria e all’Ambiente della Regione
Il 3 settembre scorso i dodici anni della
concessione di cava alla Italcementi in
località Su Padru, connessa all’attività
del cementificio di Scala di Giocca,
sono definitivamente scaduti. Il sindaco
Pasquale Lubinu, che già il 5 ottobre di
due anni fa aveva presentato all’assessorato regionale dell’Industria
richiesta di decadenza della
concessione per inadempienza
agli obblighi e alle prescrizioni
contenute nell’autorizzazione,
torna alla carica per la seconda
volta. «Ho aspettato pazientemente due anni – afferma –
partecipando anche alle diverse riunioni convocate per la
vertenza relativa alla collocazione dei lavoratori, e ora che la concessione è definitivamente scaduta, i
lavoratori sono in mobilità, le attrezzature funzionanti sono state portate via e
non c’è nessuna proposta di riavvio del
cementificio, ritengo si debba chiudere
definitivamente la vicenda relativa alla
cava e aprire il capitolo delle bonifiche e
del ripristino ambientale». Lubinu non
pensa minimamente di poter ammettere che i vertici della «Italcementi siano
sfiorati dall’idea di continuare ad avere
una cava in territorio di Ossi senza nessun posto di lavoro attivo, ma semplicemente per trasportare il materiale
presso altri impianti in Sardegna». Se
così fosse il Comune ribadirebbe «per
l’ennesima volta la propria contrarietà a
qualsiasi attività di cava». Ed ecco la
cronistoria degli ultimi eventi consumatisi attorno ad uno stabilimento che per
lunghi decenni ha alimentato l’attività
edilizia del nord Sardegna e creato ricchezza e benessere nell’hinterland
Sassarese, soprattutto nei centri di
Ossi e Muros. «Alla fine di quindici anni
di agonia – racconta Lubinu – il 3 maggio 2010, con la messa in cassa integrazione ordinaria di tutti i 32 dipendenti, il cementificio di Scala di Giocca ha
chiuso i battenti. Dopo alcuni giorni –
ricorda – tre meccanici e un elettricista
sono stati richiamati al lavoro per smon-
tare alcuni macchinari che dovevano
essere trasferiti nello stabilimento di
Samatzai». I vari incontri in Regione tra
azienda e sindacati, alla presenza degli
assessori
all’Industria
e
alla
Programmazione, non sono serviti a
scongiurare la chiusura dello stabilimento. «Anzi – commenta Lubinu – è
emblematico che siano stati portati via i
macchinari ancora funzionanti». Oltre
alle 32 persone che vi lavoravano, la
chiusura del cementificio ha tagliato
fuori tantissime altre persone, dai lavoratori delle ditte di pulizie alle squadre di
elettricisti, per un indotto stimato in una
novantina di lavoratori. «Il fatto che a
Scala di Giocca non si produrrà mai più
cemento – è l’amara conclusione – è
ormai dato per certo da tutti». In seguito alla prima richiesta dell’ottobre 2011,
ricorda il sindaco, vi fu un sopralluogo
da parte di un funzionario dell’assessorato regionale dell’Industria: l’esito fu
che, comunque, nonostante l’attività di
coltivazione di cava risultasse interrotta
da oltre sei mesi, non era “prassi”,
come però era previsto dalla legge,
intervenire presso il titolare della stessa
prima della scadenza dei dodici anni.
Ora che però i dodici anni sono scaduti il sindaco Lubinu chiede che l’autorizzazione e la concessione siano dichiarate cessate definitivamente, che si
proceda con le bonifiche e
siano avviate le procedure di
ripristino
ambientale.
Trattandosi di una porzione di
territorio notevole, adiacente al
centro abitato e al Puc vigente,
il Consiglio Comunale ha già
deciso di destinare l’area alla
realizzazione di un parco fotovoltaico ed eventualmente ai
servizi generali
Pietro Simula
La Nuova 2-11-2013
MORTOS
IN TERRA ANZENA
La Parrocchia di San Bartolomeo, e
l’Associazione Le Fate Pensanti, organizzano per venerdì 29/11/2013 la presentazione dell’opera “Mortos in terra
anzena” del medico e scrittore Dott.
Giuliano Chirra. L’incontro si terrà alle
ore 19:00 presso l’ex cinema parrocchiale di via S.T. delle Rose. Oltre
all’autore saranno presenti il relatore
Prof. Aldo Borghesi ed il Dott.
Bartolomeo Porcheddu moderatore. I
soldati di Ossi caduti nella Grande
Guerra fuori dai confini d'Italia furono
cinque: FANCELLU GIOVANNI
GAVINO (1888-1918) 151° batt. MASALA GAVINO (1896-1918) 41°
batt. - PES GIOVANNI (1899-1918)
234° batt. - PES GIOVANNI ANDREA
(1881-1918) 201° batt. - ZINELLU ISIDORO (1886-1918) 76° battaglione.
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3
Prestiti fino a 50 mila euro a tasso zero
Saranno nove le domande ammissibili nel progetto presentato dal Comune di Ossi
La crisi economica che ha colpito tutti i
settori, in particolar modo quelli del
commercio e dell’artigianato, è anche in
buona parte crisi di liquidità. Le banche
hanno chiuso i rubinetti, le garanzie per
ottenere i prestiti sono sempre più elevate e spesso la mancanza di liquidità
diventa un handicap ancora più grande.
Per questo motivo il Comune di Ossi ha
presentato un progetto a valere sui
fondi europei P.O.R. che va sotto l’acronimo di P.O.I.C. (Progetti Operativi per
l’Imprenditorialità Comunale FASE II).
Si tratta di 450.000 euro che verranno
concessi in prestito a tasso zero dalla
SFIRS ad artigiani, commercianti e ditte
di servizi di Ossi che faranno domanda.
Potranno essere richiesti fino a un massimo di 50 mila euro a domanda divise
in due gruppi: la linea A prevede Aiuti
rimborsabili per l'insediamento delle
imprese e lo sviluppo occupazionale,
per la quale sono disponibili 300 mila
euro rispettivamente per 1 domanda
sulla manifattura, 2 domande sul commercio al dettaglio e 3 domande per
Attività artistiche, sportive, d'intrattenimento e divertimento che il Comune ha
deciso di suddividere in tre ambiti: la
gestione dello Stadio comunale “W.
Frau”, la gestione del Parco di Fundone
mentre, un terzo incentivo, verrà messo
a disposizione di imprenditori singoli e
cooperative, per sostenere l'occupazione in aziende impegnate nell'attività di
gestione di siti archeologici. Requisito
fondamentale di questi interventi è la
creazione almeno di un posto di lavoro.
La linea B prevede, invece, Aiuti rimborsabili per l'innovazione organizzativa, cioè, non è richiesto l’incremento
occupazionale, ma il miglioramento
innovativo della produzione. Per questa
linea d’intervento sono disponibili 150
mila euro, rispettivamente per due interventi nel settore della manifattura e un
intervento nel commercio al dettaglio.
Giovani imprenditori (fino a 40 anni),
donne e nuove imprese avranno un
punteggio maggiore, ma ciò che conterà davvero sarà il business plan che
verrà esaminato dalla Sfirs la quale
concederà il prestito. Non appena
adempiuto alle formalità burocratiche
regionali verrà convocata un’assemblea popolare per illustrare il bando e
tutte le caratteristiche e dare la massima divulgazione. il Comune avvierà
contestualmente i bandi per la gestione
delle strutture comunali.
P.O.I.C. Progetti Operativi
per l’Imprenditorialità Comunale
Linea A
Aiuti rimborsabili per l'insediamento
delle imprese e lo sviluppo occupazionale
Manifattura (1): .......... euro 50.000,00
Commercio (2): ........ euro 100.000,00
Intrattenimento (3): .... euro 150.000,00
Totale Linea A (6): euro 300.000,00
Linea B
Aiuti rimborsabili per l'innovazione
organizzativa
Manifattura (2): ......... euro 100.000,00
Commercio (1): ......... euro 50.000,00
Totale Linea B (3): euro 150.000,00
Totale POIC del Comune di Ossi:
9 domande - euro 450.000,00
Non tutti i comuni sardi hanno ottenuto
un finanziamento su questo bando ma
solamento 58 comuni su 377.
I seggi elettorali numero 3-4 cambiano sede
La sezione n°3 verrà spostata a Sos Pianos e la sezione n°4 a Litterai
Dopo il trasferimento della scuola primaria “S. Demontis” da Via Roma alla
nuova sede di Piazza Matteotti il
Comune sta predisponendo i locali
lasciati liberi in Via
Roma ad accogliere
gli uffici comunali
anagrafe, stato civile
ed elettorale ubicati
ancora
in
Via
Marconi nel vecchio
municipio. I lavori di
adeguamento sono cominciati il 18
novembre e dovrebbero concludersi
prima di Natale. Una volta trasferiti
archivi e uffici in via Marconi si realizzerà la nuova biblioteca mentre i seggi
elettorali, non essendoci più la scuola,
verranno trasferiti in via Europa presso
le scuole medie il seggio n°3 e in Via
Tevere presso le
scuole elementari il
n°4. Non cambierà il
numero di sezioni
elettorali, che rimarranno sette, così
come i presidenti di
seggio,
invariati
anche gli scrutatori,
cambierà unicamente l’ubicazione dei seggi che saranno
accorpati in due scuole anziche in tre. I
cittadini durante la prossima campagna
elettorale riceveranno a casa un adesivo da incollare sulla tessera elettorale
con l’annotazione del nuovo seggio. La
Via Angioy sarà il confine tra chi vota a
Litterai e chi vota a Sos Pianos, infatti
tutte le vie che si trovano da Via Angioy
vero Litterai (compresa via Angioy e
Monte Dolis) voteranno in Via Tevere,
tutte le altre vie voteranno in Via
Europa. I disagi saranno minimi, anzi, in
alcuni casi il seggio sarà anche più vicino, ad esempio chi abita in Via
Flumendosa, via Domus Novas, e votava in Via Roma ora voterà a due passi
in Via Tevere, chi abita a Monte istoccu,
Via Belvedere, e votava in Via Roma
adesso voterà in Via Europa.
Rimanendo sette le sezioni con circa
700 elettori di media non ci saranno
cambiamenti o file più lunghe da fare.
4
Caterina Porcu, una poetessa contro
Curato da William Simula un opuscolo con 32 rare ottave della poetessa ossese
Finalmente dopo un lungo periodo di
lavoro di ricerca, durato pressappoco
otto mesi, sono in grado, con modestia,
di rendere pubblica, attraverso un piccolo libro tascabile estremamente economico, la
storia alquanto affascinante della vita di
Caterina Porcu (19021991), poetessa estemporanea anticonformista
del primo Novecento di
cui Ossi rappresenta il
paese di origine e della prima giovinezza. In questo mio breve ed intenso
lavoro biografico, attraverso un linguaggio accessibile a tutti, racconto (grazie
alla preziosa testimonianza di alcuni
familiari) le fasi più salienti della sua vita
coraggiosa ed avventurosa. Infatti il
fenomeno Caterina Porcu non è interessante soltanto dal punto di vista artistico, ma anche dal punto di vista storico, tant'è vero che, come ho affermato
in varie occasioni, nel mondo quasi
maschile delle gare di poesia estempo-
ranea, la Porcu (sfidando sui palchi i colleghi uomini, alcuni dei quali animati da
sentimenti di grande riprovazione) lottò
tutta la vita come un Don Chisciotte in
gonnella contro questa
gravissima discriminazione sessista che guastava
non poco la vera bellezza
di questa antica forma d'arte popolare. Spero con
questo contributo di avere
colmato un vuoto lungo e
intollerabile e di avere fatto
un piccolo regalo agli ossesi da sempre
appassionati di poesia. William Simula
Pro sa morte e Dominigangela Atzas
Martire morta, meritas che santa
collocada in s'altu firmamentu;
de Gesus'e Maria acanta acanta,
pro su martiriu ch'in sa vid'as tentu.
Fit sa corte impignada totaganta,
chimbe meses pro su dibattimentu.
Issu t'at mortu, poi ti at lassadu
ma sa leze non t'at abbandonadu.
Chiarina Porcheddu
Sa Meighina 'e s'oju
La Compagnia Teatrale "Sa Cuvva" ritorna con uno dei suoi cavalli di battaglia
"Sa Meighina 'e s'oju". La commedia
sarà rapprentata il 30 novembre alle ore
21 presso l'ex cinema parrocchiale di Via
S. Teresa delle Rose durante una serata
di beneficienza organizzata per raccogliere fondi a
favore
della
Parrocchia San
Bartolomeo
alla quale sarà
devoluto l'intero incasso. Il
biglietto d'ingresso è di 5
euro e potrà
essere acquistato in prevendita presso i componenti della
Compagnia "Sa Cuvva" oppure direttamente all'ingresso il giorno della rappresentazione. La Compagnia invita gli
Ossesi a partecipare numerosi, garantendo a tutti un sano divertimento.
Pier Paolo Pasolini parla in logudorese
William Simula traduce in sardo due poesie del poeta e scrittore friulano
Il plauso è venuto direttamente da
Vincenzo Cerami, sceneggiatore, scrittore, drammaturgo, parente di Pasolini
oltre che suo studente negli anni della
scuola media, quando il grande poeta e
regista insegnava a Ciampino. In un
suo recente viaggio a Sassari ha potuto leggere alcune poesie di Pier Paolo
Pasolini tradotte in sardo logudorese. Il
traduttore è il giovane William Simula di
Ossi, appassionato di poesia e letteratura del Novecento italiano e cultore
delle liriche pasoliniane. Due le poesie
consegnate a Cerami, che ha mostrato
interesse e apprezzamento incoraggiando William, a continuare nelle traduzioni: si tratta di “Supplica a mia
madre” (“... la sola al mondo che sa, del
mio cuore, ciò che è stato sempre,
prima di ogni altro amore”) e
“Febbraio”, quest’ultima già pubblicata
nelle rivista sarda “S’ischiglia” accom-
pagnata, alla sua uscita, da un lusinghiero commento di Nicola Tanda, filologo e profondo conoscitore della lette-
ratura sarda. Va ricordato che nella
fedeltà alle radici popolari, è duratura in
Pasolini la ricerca di una poesia e di
una religiosità come concrezione di un
etnos. Egli ne ritrova, come hanno sottolineato diversi critici, un archetipo nei
mutos sardi. «Abbiamo – ha scritto a
questo proposito Pasolini – in queste
barbariche montagne della Barbagia e
del Logudoro, gli archetipi psicologici
della poesia...sensuale, religiosa nel
senso pagano e mistico». William ha
reso omaggio al grande poeta, giornalista, scrittore e regista, traducendo, per
la prima volta, alcune delle sue poesie
in logudorese, anche quelle scritte in
dialetto friulano. «Mi ha fatto piacere
l’incoraggiamento venuto da Cerami –
dice William – e il suo consiglio di continuare nelle traduzioni l’ho preso sul
serio con la certezza che non sarà un
lavoro, peraltro molto difficile, fine a se
stesso». Infatti, le poesie tradotte dal
giovane intellettuale di Ossi saranno
ospitate e custodite nell’archivio
Pasolini di Roma assieme a documenti
e testimonianze che ricordano l’autore
de Le ceneri di Gramsci. G. Gelsomino
5
Il PD ossese sceglie Gianni Cuperlo
Il Congresso dei democratici premia la mozione Cuperlo con 6 delegati su 6
Il 7 novembre si è svolta l’assemblea
degli iscritti al Partito Democratico di
Ossi, chiamata ad esprimersi sui quattro candidati alla segreteria nazionale:
Cuperlo, Renzi, Civati e Pittella. Alla
presenza dei garanti provinciali si è
svolta l’illustrazione dei documenti congressuali, il dibattito e poi il voto. Il PD
sta attraversando una
fase molto delicata, pur
avendo Bersani ottenuto più voti di Berlusconi
e di Grillo, la pessima
legge elettorale vigente
non ha consentito al
Senato di avere i
numeri per formare
una maggioranza di
governo, da ciò ne è
conseguita la disastrosa vicenda dell’elezione del capo dello
Stato e la nascita di un governo anomalo assieme al centrodestra. Dal
dibattito è emerso un disagio che coinvolge tutto il partito, infatti, gli iscritti al
PD capiscono bene che, da un lato,
non c’erano alternative, dall’altro che un
governo come quello presieduto da
Letta, se non ottiene risultati concreti in
breve tempo è un’inutile perdita di
tempo. Trattandosi di un’assemblea di
iscritti che doveva esprimersi sul segretario nazionale, buona parte dell’attenzione è stata rivolta ad esaminare le
proposte dei candidati. Gli iscritti hanno
condiviso l’orientamento della segretaria Tatiana Giuranna che ha ribadito,
seguendo Cuperlo, il valore degli iscritti
per un partito. In Italia abbiamo visto
vari partiti “personali”
che sono cresciuti
all’ombra di un leader
padre - padrone, proprietario del partito,
senza il quale quel partito finisce di esistere o
non può decidere. La
sinistra deve stare
molto attenta a non
portare al suo interno
modelli di destra, schemi mentali fuori dalla sua storia. Non
può esserci un leader forte in un partito
debole, non può esserci l’uomo dei
miracoli che da solo risolve tutti i problemi e decide per tutti. Le primarie per
le elezioni, sono un fatto positivo, ma
svilire la militanza politica e pensare di
risolvere tutto ogni cinque anni con le
primarie dove si votano solo nomi è un
errore e da Ossi il messaggio è arrivato
forte e chiaro.
Gli iscritti sono un valore
Partiti senza iscritti, come una democrazia senza elezioni
La democrazia, quando è nata, era inizialmente legata al censo; solo i ricchi,
o coloro che comunque avevano un
certo reddito, potevano votare. I partiti
di quell’epoca, quindi, avevano un
ristrettissimo gruppo dirigente ed un
notabilato locale. Quando si è passati al
suffragio universale (nel 1913 era solo
maschile) nel 1946 si è posto il problema di come organizzare milioni di persone e sono così nati i partiti di massa.
La DC, il PCI, il PSI avevano in tre oltre
l’ottanta per cento dei voti. I partiti erano
organizzati a livelli territoriali, come le
istituzioni. Alla base gli iscritti, i quali poi
avevano delegati provinciali, poi delegati regionali e infine delegati nazionali.
Una piramide basata sulla rappresentanza delle idee. Ad un certo punto i vertici nazionali dei partiti hanno cominciato sempre più a distaccarsi dalla base, a
non riuscire a rappresentare le istanze
provenienti dalla base del partito e ciò
ha comportato l’abbandono di molti
all’adesione ai partiti. Il paradosso sta
proprio in questo: nel momento in cui i
partiti davano il peggio di sè gli iscritti
anzichè prendere in mano la situazione
sono fuggiti disgustati lasciando campo
libero a gruppi autoreferenziali. Per uscire da questa situazione serviva riconquistare alla partecipazione gli elettori. Il
Pd ha trovato una soluzione innovativa
nelle primarie, ha cioè deciso, per l’ele-
S.Agenzia OSSI - dott. Sergio Zinellu
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GIANNI CUPERLO
Sono nato a Trieste nel 1961. Al liceo
classico Petrarca inizia la mia passione
per la politica. Una passione che nasce
durante le assemblee, le manifestazioni scolastiche e cresce fino all’incontro
con la FGCI, Federazione Giovanile
Comunista Italiana della quale nel 1988
diventerò segretario. Ho frequentato
l’Università di Bologna, dove mi sono
laureato al DAMS. Erano anni difficili
per l’Italia, segnati da profondi conflitti
sociali. In quegli anni, la politica diviene
una cosa che, come amava dire
Berlinguer, può riempire degnamente
una vita. E la politica e gli studi hanno
riempito la mia vita, di pari passo, perché ho sempre pensato che solo facendo incontrare visione, cultura e competenze, noi possiamo cambiare il mondo
e possiamo scegliere e non lasciarci
scegliere. Dopo aver partecipato con
entusiasmo alla nascita del Partito
Democratico nel 2007 e non aver mai
abbandonato, anche nelle fasi più delicate l’orgoglio di sentirmi parte di questo progetto, ho deciso di candidarmi
alla Segreteria, perché la politica sia
anche ridare a chiunque, indipendentemente dalle sue condizioni di nascita la
possibilità di realizzare il proprio progetto di vita.
Gianni Cuperlo
zione dei candidati alle cariche pubbliche apicali di delegare agli elettori la
scelta. Tale impostazione ha portato
nuova linfa vitale al PD. Il problema
però è nato quando, non essendoci elezioni da fare, si è deciso di scegliere
con le primarie non il candidato premier, ma il segretario del partito che poi,
se vorrà fare il candidato premier, dovrà
comunque candidarsi nuovamente alle
primarie. Questa impostazione ha creato una contraddizione nella base degli
iscritti tra quello che viene percepito
come il candidato migliore a guidare il
PD, cioè Cuperlo, e quello che viene
percepito come il candidato migliore
alle elezioni future, cioè Renzi.
6
“Liberi e Sani”, in aiuto al canile di Ossi
I volontari dell’associazione milanese a baddetale per tre giorni a visitare i cani
Milano Natura e Clinica Veterinaria
Europea in collaborazione con le associazioni “Liberi Tutti” e “Noi e gli altri”
propongono un progetto a sostegno del
canile di Ossi (Sassari): dare ai 130
ospiti del canile
un’assistenza a
360 gradi per il
miglioramento
delle condizioni di
salute, del benessere e per favorirne le adozioni.
Questo progetto è
innovativo nel suo
genere perché
riunisce contemporaneamente tutte le
competenze professionali esistenti nel
mondo della cinofilia: medici veterinari,
veterinari comportamentalisti, istruttori
cinofili, studiosi di zooantropologia e i
volontari delle associazioni. Questa
sinergia di competenze potrebbe rivelarsi fondamentale nella gestione dei
canili. Questo progetto collegiale può
diventare una buona soluzione per limitare la lunga permanenza dei cani nei
canili e trasformare questi in strutture di
accoglienza provvisoria. Sarà articolato
in 3 spedizioni nell’arco di 12 mesi al
fine di poter seguire meglio i cani nel
loro percorso di avvicinamento all'adozione e prevede 3 fronti di intervento: 1.
Cure veterinarie,
2.
Adottabilità,
3. Diamo
un volto ai
cani. E’ prevista un’assistenza veterinaria garantita dai medici
veterinari della Clinica Veterinaria
Europea di Milano.Ogni cane sarà visitato e verrà compilata una cartella clinica: Sarà creato un registro sanitario
aggiornabile del canile. Saranno eseguiti i prelievi del sangue per la valutazione dei parametri ematochimici e
della diffusione delle malattie infettive.
L’istruttore cinofilo Giulia Paracchini,
della Ludoteca Cinofila, indirizzerà i
futuri proprietari nella scelta, darà informazioni e istruzioni alla nuova famiglia
(cioè consigli su cosa sia opportuno fare
con il cane appena adottato); nella fase
post-adottiva seguirà e consiglierà i proprietari in quel delicato periodo di adattamento del cane ad un ambiente di vita
del tutto nuovo. Verrà creato un data
base, che sarà cosi composto: Ogni
cane avrà un nome, una foto e una cartella clinica sanitaria, sarà indicato l’indice di adottabilità, gli interessi del cane,
la sua pro-socialità, linee guida e consigli di training. E’ stata creata una pagina
su facebook su cui poter seguire in
tempo reale le attività (Liberi e Sani). I
complimenti ed un grande ringraziamento a questi volontari che senza clamori hanno dato un aiuto concreto:
Tommaso Furlanello, direttore sanitario,
Tomas Pirani, istruttore cinofilo,
Raffaella Cocco, veterinario comportamentista, Giulia Paracchini, istruttore
cinofilo, Luca Spennacchio, istruttore
cinofilo - fotografo, e Gerard Mangiagalli
medico veterinario. Un gruppo affiatato
e di grande professionalità.
La crisi dell’edilizia falcia la bucalossi
Le manutenzioni delle strade in forte ritardo a causa del crollo delle entrate
Come mai gli interventi di manutenzione delle strade oggi vanno in ritardo
rispetto al passato? Come mai una
buca su una strada o un marciapiede,
un lampione da cambiare, necessitano
di tanto tempo per essere messi a
posto? La risposta sta tutta nei numeri
riportati in questa pagina: la tassa bucalossi è passata dai 214 mila euro del
2007 ai 36 mila euro incassati nel 2013
alla data dell’11 ottobre. Il Comune è
proprio come i suoi cittadini, che fanno
fatica a far quadrare i conti e gli interventi di manutenzione ordinaria e di
decoro urbano nei vari quartieri del centro cittadino da qualche tempo, soprattutto nell’ultimo anno, si sono ridotti e
arrivano con sempre maggiore ritardo.
«Bisogna che anche i cittadini si rendano conto del perché di questi ritardi e di
questa situazione», commenta il sinda-
co Pasquale Lubinu. Il ritardo nell’effettuazione di interventi di ripristino e
manutenzione rispetto al passato è
sostanzialmente dovuto all’insieme di
alcuni fattori: vincoli di spesa, riduzione
dei trasferimenti, crollo delle entrate
proprie. «La crisi dell’edilizia - dice il sindaco - ha portato a un vero e proprio
crollo delle entrate comunali per quel
settore». Oltre questi dati specifici,
aggiunge Lubinu, sono poi da considerare altri fattori più generali, che, come
lamentano tutti i sindaci, finiscono col
rendere alquanto arduo governare un
bilancio mai definitivo. C’è il patto di stabilità, che obbliga a tenere ferme risorse, penalizzando in questo modo le
imprese e i creditori e dando un ulteriore duro colpo agli investimenti. Ci sono
i trasferimenti dello Stato, che in passato erano una certezza fondamentale
per i bilanci comunali e che ora sono
stati sostituiti quasi completamente dai
tributi locali che a volte non danno il gettito previsto perchè la gente che non ha
soldi non riesce a pagare le tasse. Ciò
determina incertezza e i Comuni sono
costretti a monitorare costantemente le
entrate senza più avere la certezza di
poter impegnare le spese a bilancio
approvato.
Entrate legge Bucalossi
2007 euro 214.471
2008 euro 127.802
2009 euro 135.424
2010 euro 104,190
2011 euro 99.919
2012 euro 98.099
2013 (11 ottobre) euro 36.485
L’edilizia è praticamente ferma!
7
Il volantino: una testa d’aglio o di cipolla?
Un giornale semi - abusivo prende lucciole per lucertole, ecco qua come:
Quando uno è tonto, è tonto, e non ci si
può aspettare che sia intelligente. I tonti
però si dividono in due gruppi; i tonti che
si impegnano, e che comunque le cose
alla fine dopo tanto sforzo le capiscono,
e i tonti poltroni (per brevità detti i tontitonti), quelli che non si impegnano e le
cose non le capiranno mai. Alcune settimane fa circolava a Ossi una pubblicazione dal titolo: IL VOLANTINO.
Quattro pagine fitte - fitte che nessuno
ha avuto il coraggio di leggere per
quanto erano pallose. Chi ha scritto
quelle pagine forse non sa che per
poter fare una pubblicazione occorre
essere registrati presso il Tribunale e
occorre avere un Direttore responsabile
iscritto all’Ordine dei giornalisti, quindi,
questa volta passa, se dovessimo trovare in giro un altro numero, senza l’indicazione del numero di registrazione in
Tribunale e del Direttore responsabile,
porteremo il volantino in caserma e
sporgeremo denuncia, così tanto per
insegnare a chi critica che, per prima
cosa uno deve essere in regola e poi
può criticare gli altri. Tra tutte le noiosissime cose errate e imprecise che si
intravedono ce n’è una che è già stata
oggetto di discussione, ma che evidentemente, il tonto - tonto autore degli articoli non ha capito bene ed è per questo
che adesso, avendo raccolto le informazioni all’origine, proviamo a rispiegargliela. A pagina 4 del volantino si
pubblica un testo di una rivista alimentare che si chiama RISTORANDO
numero di gennaio-febbraio 2013 e poi
un estratto delle delibera della Giunta
Comunale n°133 del 25 luglio 2013. I
due testi sono praticamente identici e
quindi si parla di aglio e cipolla volendo
indicare, come ha fatto il consigliere
comunale Nando Canu qualche tempo
fa, che un testo è copiato dall’altro. La
cosa che però è sfuggita al consigliere
Canu e che sfugge ora al tonto - tonto
anonimo autore della pubblicazione è
un’altra: immaginate che Dante Alighieri
che ha scritto la Divina Commedia in un
certo anno, venga poi ripubblicato dalla
Nuova Sardegna la quale riporta una
pagina con intero un passo della divina
Commedia e lo pubblica. In seguito la
Giunta Comunale adotta una delibera
nella quale a sua volta riporta quel passo
della Divina Commedia. Poi, quando
arriva il tonto - tonto accosta la delibera
e il testo della Nuova e ne deduce che
una è copiata dall’altra? Forse la Divina
Commedia è stata scritta dai giornalisti
della Nuova Sardegna? Evidentemente
caro tonto, non sei stato attento, infatti è
stato già detto che la rivista “Ristorando”
e il sito internet il fatto alimentare non
c’entrano nulla col testo delle delibera di
Giunta il quale è preso dalla relazione
del tecnologo alimentare Corrado
Giannone dal titolo “Educazione alimentare e diritto allo studio nelle mense scolastiche” datata 21 novembre 2012 da
cui Ristorando ha copiato. La Divina
Commedia non l’ha scritta La Nuova
Sardegna, ma Dante e quindi è inutile
accostare aglio e cipolla, perchè così
facendo sei tu ad essere una testa di
cipolla e di aglio messe insieme.
E issu gioghende a sos caddos... ti coddene!
Così fu trovato al Tapépe buttando soldi nelle macchinette e nelle scommesse
Si è presentato a casa del prete con un
faccino da criceto spaventato, con gli
occhietti piccoli - piccoli
che chiedevano aiuto.
La faccenda appariva
davvero molto seria,
disoccupazione, pensione minima, gravi patologie di un familiare per le
quali le medicine necessarie costano tanto e
che con la crisi ed i
pochi soldi disponibili
non si riusciva a comprare. E cosa fai?
Non gliela dai una mano a uno che si
presenta così? E anche Babbai ha
messo mano al portafoglio e ha iutato il
pover’uomo. Il problema è che questo
pover’uomo appena uscito dalla canonica si è fiondato al
Tapépe e ha cominciato
a giocare a macchinette
e a scommettere sui cani
e i cavalli. Propio in quel
momento, mentre scommetteva sui cavalli, il
prete si trovava alle sue
spalle e lo stupore in un
attimo ha lasciato spazio
all’ira funesta e alla reprimenda: “sos caddos ti si coddene!” - gli
urlò contro - “e puitte che ses furriende
su inari in custos giogos maccos?”. Il
criceto in silenzio è sparito nel nulla...
PIBERE & PIBERONE
Partito Democratico - Sezione Giuseppe Garibaldi - OSSI
Via Sassari 14, 07045 - Ossi - Tel.: 079-411.3579 Fax: 079.411-3578
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