GENNAIO 2014 - ANNO XI - NUMERO 1 - euro 1,00 - distribuzione gratuita
Se il ciclone fosse passato ad Ossi?
Il nostro paese è attraversato da ben due canali tombati realizzati nell’800
Se il ciclone subtropicale che ha colpito
la Sardegna orientale alcune settimane
fa si fosse abbattuto dalle nostre parti
cosa sarebbe successo? Questa è la
domanda che in molti si sono fatti nel
vedere le immagini provenienti da
Olbia, Uras, Bitti, Torpè e tanti altri centri. Si tratta di una domanda giusta
soprattutto in considerazione del fatto
che Ossi è uno di quei paesi che in passato erano attraversati da due corsi
d’acqua, uno il “rio e’ s’adde” proveniente da Fundone (Badde) che passa
in Via Colombo (s’arcada) e Via Serra
(Sa bonifica) e l’altro proveniente dal
compluvio tra Monte Dolis e Litterai che
passa in Via Angioy. Cosa potrebbe
succedere? (segue pag. 4)
PIBERE & PIBERONE
Fundone: nuova causa vinta
Il Comune ottiene ragione anche dalla Corte d’appello
LA FRASE
“Nel mercato planetario della salute il
nostro servizio sanitario è una preda
ghiotta per molti venditori di «staminali taumaturgiche». E basta una
politica debole o distratta e il gioco
sarà fatto.”
Elena Cattaneo
Nuova vittoria giudiziaria del Comune di
Ossi nella causa che vede gli eredi
Derudas contestare i
lavori per la realizzazione del parco di
Fundone. Dopo la
richiesta di sospensiva al TAR, bocciata
un anno fa, la richiesta di adire in sede
civile, bocciata nell’aprile scorso, era
stato
presentato
ricorso in appello,
cioè ai giudici di
secondo grado, che
hanno comunque
ritenuto di dare
ragione al Comune e
con l’ordinanza in data 21 novembre
2013 hanno condannato i ricorrenti al
pagamento delle spese legali. La ricer-
ca forsennata di errori da parte del
Comune o dei tecnici finora non ha portato a nulla, con
buona pace dei
ricorrenti ma anche
di alcuni consiglieri
comunali che invece
di “tifare” per il
Comune di Ossi che
rappresenta (indegnamente) tifano
per il privato che
ricorre, non perchè
pensino che abbia
ragione, ma perchè,
vista l’importanza
del progetto, sperano in una condanna
del Comune per poi
addebitarla politicamente all’amministrazione comunale. Anche questa
volta, però, gli è andata male. Tiè!
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Sanatoria sui contratti dei loculi cimiteriali
Tutti i contratti potranno essere sanati con rinnovo entro il 28 febbraio 2014
La Giunta Comunale ha prorogato al 28
febbraio 2014 la scadenza ultima per
regolarizzare le concessioni di loculi
cimiteriali per le quali non esiste contratto. Oltre tale data i loculi rientreranno nella disponibilità del Comune. Sono
oltre un centinaio le regolarizzazioni
effettuate fino ad ora. Per capire la
Regolarizzazione amministrativa in
corso bisogna avere presenti due dati
basilari: il primo che le aree cimiteriali
ed i loculi cimiteriali non vengono “comprati” dai cittadini, ma vengono “concessi” dal Comune rispettivamente per
99 anni e per 30 anni. L’unico proprietario è il Comune che affitta aree su cui
vengono costruite le tombe (per 99
anni) e loculi prefabbricati (per 30 anni).
Le concessioni sono tutte rinnovabili
per un periodo di pari durata pagando
nuovamente la concessione. Per le
aree cimiteriali ci sono i contratti, mentre per i loculi il guaio è nato quando è
emerso che, fatta eccezione per l’anno
1984, quasi nessuno ha il contratto di
concessione. I loculi venivano assegnati solo sulla base della ricevuta del
versamento postale cui non seguiva
mai il contratto. In questo modo col passare degli anni si è creata una situazione molto confusa che Il Comune cerca
di risoltvere in modo definitivo con una
sanatoria che faccia scadere tutte le
concessioni al 31 dicembre del 2042.
Una durata trentennale ed un contratto
(da registrare solo in caso di utilizzo)
che consentirebbe di sanare tutto con
una spesa minima. I loculi attualmente
sono 769, di questi 155 sono vuoti. Per
regolarizzare l’assegnazione si dovranno pagare 200 euro per i loculi concessi prima del 1982, 150 euro per quelli
1982-1991, 100 euro per quelli 19922001 e 50 euro per quelli 2002-2012.
Il Regolamento
(Sintesi) - Articolo 1 – oggetto.
Il presente Regolamento è adottato al
fine di sanare dal punto di vista amministrativo l'assenza di contratti relativi
alla concessione di loculi cimiteriali. (..)
Articolo 2 – Tutte le concessioni vengono suddivise nei seguenti quattro
raggruppamenti in rapporto alla data di
rinnovo fissata :
1. TIPO A: concessioni scadute: si
intendono quelle precedenti al 1982;
2. TIPO B: concessioni con tempo
residuo inferiore a 10 anni: dall'anno
1982 all'anno 1991;
3. TIPO C: concessione con tempo
residuo compreso tra 11 anni e 20
anni: dall'anno 1992 all'anno 2001;
4. TIPO D: concessioni con tempo
residuo compreso tra i 21 anni e i 29
anni: dall'anno 2002 all'anno 2011;
Dal 1 gennaio 2013 tutte le suddette
concessioni sono rinnovate d'ufficio
per trenta anni fino al 31/12/2042.
Articolo 3 – La Regolarizzazione
amministrativa del contratto di concessione è possibile entro il 31 dicembre
2012. Articolo 4 – Costi. Per la stipulazione dei contratti delle concessioni
sono previste le seguenti tariffe, comprensive delle spese per i diritti di segreteria: 1. per le concessioni di TIPO A
(1899 – 1982): 200,00 (euro duecento/00) - 2. per le concessioni di TIPO B
(1982 – 1991): 150,00 (euro centocinquanta/00) - 3. per le concessioni di
TIPO C (1992 – 2001): 100,00 (euro
cento/00) - 4. per le concessioni di TIPO
D (2002 – 2011): 50,00 (euro cinquanta/00) - Per il calcolo della durata della
concessione verrà considerata la data
di morte del defunto collocato nel loculo
cimiteriale. Articolo 5 - Tutte le somme
derivanti dalla regolarizzazione saranno
utilizzate per i lavori di manutenzione
straordinaria del loculi cimiteriali.
Articolo 6 – Ordine di priorità – rinuncia
– decadenza. Articolo 7 – entrata in
vigore.
Responsabile redazione:
Massimo Pintus
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A buon punto i lavori allo Stadio “W. Frau”
Per fine febbraio si pensa di poter collaudare e consegnare la struttura agli sportivi
Sopraluogo di fine anno al “W. Frau”
per il Sindaco Lubinu, l’assessore allo
Sport Canu, il Capo Ufficio Tecnico
Geom. Chessa, il Responsabile del
procedimento Geom. Serra e il direttore
dei lavori Geom. Pinna. Due appalti e
due imprese a lavoro per ammodernare e rendere funzionale lo stadio comunale intitolato alla memoria di Walter
Frau. Una prima impresa ha proceduto
al rifacimento del campo da gioco con
un moderno tipo di erba sintetica che
risulta essere il migliore attualmente sul
mercato nel rapporto qualità prezzo. un
sintetico che riduce al minimo l’intaso di
gomma sostituito da uno strato sottostante fisso che consentirà di ridurre
enormemente i costi di manutenzione e
di sostituzione dell’erba alla fine del
ciclo di utilizzo. Una seconda impresa,
invece, sta ammodernando gli spogliatoi col rifacimento di pavimenti, impian-
tistica, la manutenzione straordinaria
delle tribune con la sistemazione degli
intonaci, dei tiranti e delle gradinate.
Inoltre è stata demolita la vecchia recinzione che sarà
sostituita. Tra i
lavori previsti
vi è il completamento delle
recinzioni perimetrali
per
rendere più
difficoltoso
l’accesso alla
struttura dall’esterno, la sistemazione del cancello
di ingresso e la pavimentazione di tutta
la pertinenza degli spogliatoi. Il
Comune ha chiesto alla Regione un
finanziamento a fondo perduto di 50
mila euro per ulteriori lavori complementari. A questi lavori se ne aggiunge-
ranno degli altri (si spera) da parte della
ditta, società o cooperativa che vincerà
l’appalto per la gestione. Con questi
lavori si conclude un altro dei punti programmatici
dell’amministrazione
Lubinu che
mantiene gli
i m p e g n i
assunti
in
campagna
elettorale. Lo
sport ed in
particolare il
calcio sono delle attività che fanno bene
alla salute fisica dei ragazzi ma anche
sul piano dei valori, la competizione e la
lealtà, il gioco di squadra, tutti insegnamenti che formano i ragazzi per renderli degli adulti migliori. Una struttura che
ci voleva è che ora c’è!
Per la gestione si presentano in quattro
Le cooperative Cem, Pegaso e Serenissima e la società Gecovillaggi Srl
“Chissà cantu durada” è il commento
che i più malevoli fanno nel vedere il
nuovo impianto prendere forma a
seguito dei lavori di ammodernamento.
L’osservazione
si riferisce più
che altro alle
condizioni in cui
l’impianto si trovava dopo anni
di incuria e di
vandalismo sia
all’esterno che
all’interno della struttura, (le porte bucate a calci dentro gli spogliatoi, ad esempio, non erano di certo opera di vandalismo notturno). Comunque sia il
Comune vista anche l’impossibilità,
dopo oltre un anno di trattative conclusesi senza risultato, di un accordo tra le
due società esistenti ad Ossi, sulla
base della legge regionale sullo sport
(n°17/1999) ha
ritenuto di bandire una gara
pubblica per
individuare un
gestore
non
“sportivo” ossia
un
soggetto
professionale
(ditta, cooperativa o società) che dia le
massime garanzie di una corretta tenuta e gestione della struttura con un
occhio anche alla possibilità di un profilo economicamente rilevante. La durata
dell’appalto è fissata in nove anni e con
le debite garanzie consentirà di avere
sia adeguati spazi alle due società operanti in paese (la Polisportiva ossese e
Ossi 2001) ma anche un utilizzo dell’impianto rivolto allo sport “sociale” con attività rivolte a tutta la cittadinanza. I costi
di gestione dell’impianto sono relativi
alle spese fisse (luce, acqua, tares, gas,
ecc.) e alle spese gestionali (personale,
manutenzioni ordinarie, ecc.). I soggetti
che hanno risposto alla data del 30
dicembre 2013 sono quattro: Le cooperative sociali “Serenissima” e “Pegaso”
di Ossi, la cooperativa “Cem” di Sassari
e la società Srl “Gecovillaggi” di Ossi.
Adesso, tra loro, la gara d’appalto per la
gestione dello stadio comunale.
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Ossi ha due ruscelli che scorrono tombati
“S’arcada” e “sa Bonifica” coprono il tratto sotterraneo del “Riu e s’adde”
Non è nostra intenzione fare allarmismo ma l’argomento ha fatto capolino
durante l’ultimo Consiglio Comunale
del 2013 quando il sindaco ha confer-
con dentro i detriti dei vari collegamenti
fognari mai rimossi dopo l’esecuzione
dei lavori. Oggi le leggi sulla sicurezza
nei luoghi di lavoro vietano a personale
mato, rispondendo ad una segnalazione, che il Comune si sta attivando per
realizzare un filmato del canale tombato presente ad Ossi per verificarne lo
stato di conservazione. Il ruscello che
scorre a Fundone, proveniente da
badde (chiamato appunto Riu e s’adde)
in antichità scorreva a cielo aperto,
oggi, invece, scorre interrato dalla parte
bassa della Via Amsicora, passando
per Via Colombo (“s’arcada”) attraversando Via Roma (a lato del Caffè
Roma) per poi proseguire in vicolo G.L.
Serra e giungere fino a Piazza
Gramsci (“su poju”) e poi riaffiorare
all’uscita del paese e continuare a scorrere verso Sassari nella vallata de
S’Erimu.
L’altro
ruscello che scorre
tombato è quello che
passa in Via Angioy,
per poi giungere da
Via Veneto verso la
discesa di S. teresa
delle Rose e confluire in Piazza Gramsci.
Non si tratta di due
fiumi, ma di due corsi
d’acqua che per più di sei mesi all’anno
sono asciutti, nei quali confluiscono
anche le fognature. Risulta, infatti, dalla
testimonianza orale di un concittadino
che ha percorso buona parte del cunicolo, che il canale tombato realizzato in
cantoni di tufo si dirami tra Piazza del
Popolo e Vicolo G.L. Serra e Via G.L.
Serra con una serie di diramazioni che
non è possibile percorrere stando in
piedi, regno di topi (anche aggressivi) e
non qualificato e non idoneamente
attrezzato di addentrarsi in questi cunicoli e quindi la manutenzione del corso
d’acqua viene svolta a monte nel tratto
di Fundone che il Comune pulisce regolarmente per impedire che rami o altro
venga portato dentro il canale. Tutto ciò
premesso, guardando alle immagini di
Olbia, è bene anzitutto precisare il diverso contesto nel quale ci troviamo.
Certamente 600 mm di acqua, ossia, 60
centimetri (quasi l’altezza di un normale
tavolo) è una quantita enorme di acqua
che porterebbe ad ingrossare notevolmente questi due corsi d’acqua, a differenza di Olbia, però, ad Ossi non vi è
una situazione con interi quartieri
costruiti abusivamente tra diversi corsi
d’acqua, pertanto,
qualora l’alveo non
contenesse più i due
fiumi gli stessi scorrerebbero nella strada
senza stagnare, infatti, essendo il centro
storico di Ossi morfologicamente collinare, l’acqua scorrerebbe comunque
verso S’erimu e non si fermerebbe fino
a raggiungere altezze di 2-3 metri come
a Olbia. Che capacità di raccolta hanno
i canali realizzati alla fine dell’ottocento
quando è stata bonificato il paese di
Ossi? Questa domanda andrebbe
posta a degli ingegneri idraulici che possono, attraverso le necessarie verifiche,
calcolare il livello di piena supportato da
questo cunicolo. Tra i Comuni alluviona-
ti quello che ha avuto dei seri danni derivanti dalla presenza dei canali tombati è
il Comune di Bitti. Allo stato attuale la
verifica che il Comune di Ossi intende
realizzare è sullo stato di conservazione
delle opere realizzate 150 anni fa, capire se ci sono stati cedimenti e se ci sono
strozzature. In sede di approvazione del
PAI (piano assetto idrogeologico) il
canale tombato era già censito e si stimava una spesa di 58 mila euro per la
manutenzione e pulizia, si tratta ora di filmare per intero il percorso sotterraneo e
poi, se necessario chiedere al Genio
Civile ed alla Regione un intervento
straordinario di manutenzione. Nel 1978
Ossi ha già visto “esplodere” su poju, e
con i cambiamenti climatici che rendono
sempre più repentini e violenti i temporali è bene verificare.
Su zigarru
Si faeddo mi nàrana limbùdu
o puramente limba de buzzurru,
cantu asa dadu a mie unu zigarru
gai godas un’ora de saludu.
Totta sa vida zegu surdu e mudu
e a passizzu ti ‘oghene in carru,
pro no bènnere faularzu Antonandria
gai ti godas de sa pizzinnia.
(Antonandria Cucca)
5
Pigliaru è il candidato del centrosinistra
L’economista sassarese scelto all’unanimità dal Pd contro il disastro Cappellacci
Quando non si discute non si litiga. Se
uno solo comanda, si fa come dice lui,
e tutti i problemi (apparentemente)
sono risolti. Il Partito Democratico viene
dipinto spesso come un partito “litigioso” per il motivo che quando ci sono
due idee diverse su cosa fare la discussione si accende, a volte con toni anche
forti. Al contrario, tutti gli altri partiti che troveremo sulla lista
alle elezioni, non si “litigano” mai. O forse sarebbe
più corretto dire non
discutono mai? Il Partito
Democratico, sa ancora
fare politica, sa ancora
discutere, sa ancora
scontrarsi e scegliere. La
scelta di candidare un economista di valore come
Francesco Pigliaru, assunta all’unanimità dalla Direzione Regionale del
Partito Democratico, (alla faccia delle
tanto citate “spaccature”) mette in
campo un candidato di valore, che può
rimettere in carreggiata una Regione
devastata dal malgoverno. Cappellacci,
votato nel 2009 con uno slogan che
prometteva 100 mila posti di lavoro, finisce il mandato senza averne creato
nemmeno uno, anzi, la Sardegna ne ha
perso 85 mila. Nessuna idea valida proposta in questi cinque anni, la sanità
che accumula debiti su debiti, le gestio-
ni commissariali volte solo a tutelare un
reticolo di potere. Secondo Francesco
Pigliaru, invece si deve “Partire dalle
pari opportunità per tutti che in questi
anni non sono state garantite.
L'emergenza occupazionale e sociale
va affrontata guardando al futuro dei
sardi". Parole chiare e precise sulle
linee che caratterizzeranno la
campagna
elettorale.
"Abbiamo un programma
che svilupperemo e presenteremo a tutti i sardi,
iniziamo con il Pd dove
ci sono le forze e le
competenze e proseguiamo con gli alleati del
centrosinistra per vincere
le prossime elezioni regionali". I temi delle servitù militari
e delle bonifiche industriali, beni comuni, paesaggio, etica pubblica, equilibrio
della spesa, investimenti sulla scuola
sono parole d'ordine per una migliore
proposta, possibile per il governo della
Sardegna. Francesco Pigliaru è una
proposta credibile, rispetto alla demagogia del centro-destra, è una proposta politica di livello che sarà capace di
dare una speranza per un futuro migliore ai sardi rispetto alla sopravvivenza
del quotidiano.
Tatiana Giuranna
Segretaria del Pd - Ossi
Francesco Pigliaru – è nato a Sassari
nel 1954. È professore ordinario di
Economia politica nella facoltà di
Giurisprudenza dell’università di
Cagliari. Dopo la maturità classica al
liceo Azuni, si laurea in Scienze
Politiche all’Università di Sassari, nel
1978. Un anno più tardi la specializzazione alla Scuola superiore di
Economia “Enrico Mattei”, a Milano.
Poi all’università Cambridge, frequenta
il master “Philosophy in economics”,
ottenendo nel 1981 il secondo titolo
post laurea. All’università di Cagliari
coordina anche il dottorato di ricerca in
Economia, è esaminatore alla Soas
University di Londra, ha insegnato alla
University of California-Berkeley. Dal
93 al 98 ha diretto il CRENoS (Centro
ricerche economiche Nord-Sud).
Anton’Andria Cucca, un poeta straordinario
Nato nelle campagne di Ossi fu maestro di Caterina Porcu e Remundu Piras
Antoni Andria Cucca è morto esattamente 69 anni fa, nel lontano febbraio
del 1945, e nella nostra cultura è sempre vivo, tanto è vero che porta il suo
nome il Premio di poesia locale che proprio quest’anno compie 30 anni. I nostri
poeti più significativi e rinomati, ma
anche tantissime persone comuni di
una certa età, parlano di lui con ammirazione e con affetto, come se egli
fosse ancora fisicamente presente e
raggiungibile nella sua modesta casa
del centro storico del paese. Nella sua
lunga esistenza, Antoni Andria Cucca fu
povero come Geppetto, ma assai ricco
di figli (che considerava giustamente
“gioielli”) e di poesia immortale che ha
elargito con generosità e in abbondanza per oltre quaranta anni nei principali palchi della Sardegna, facendo grande onore al nostro piccolo villaggio
contadino. La gloria per Cucca arrivò
presto, intorno ai trenta anni, gareggiando nella prima metà del Novecento
con i maggiori poeti estemporanei dell’epoca, fra i quali Cubeddu, Contini,
Pirastru, Moretti, Testoni, Farina, ecc.
ed incoraggiando e tenendo a battesi-
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Largo Diaz - Tel. 079-349053 cell. 393-9208107
mo i debuttanti improvvisatori Caterina
Porcu e Remundu Piras. Caposcuola
riconosciuto da tutti, Cucca è ricordato
anche per la qualità della voce e per il
temperamento sensibile e paziente.
Rimane il problema di raccogliere, ordinare e pubblicare la sua vasta produzione poetica attualmente sparsa tra
fogli volanti, opuscoli, vecchi giornali ed
esili libretti economici reperibili nelle
maggiori biblioteche sarde. Nella pagina accanto una sua breve poesia satirica che risale agli anni Trenta.
William Simula
6
Ha riaperto l’internet point al centro sociale
L’Associazione Helix-Tv gratuitamente ne cura la gestione dal 13 gennaio
Le ristrettezze conseguenti ai tagli ai
Comuni hanno fatto si che dal mese di
luglio del 2013 l’internet point del centro
sociale “Paolo Derudas” sia chiuso. Il
Comune non
dispone dei
720
euro
mensili destinati alla ditta
incaricata
dell’apertura
settimanale.
L’idea nata
nel 2008 dalla collaborazione fra
Comune di Ossi e Consulta giovanile
era stata accolta dalla regione
Sardegna che aveva finanziato il 90%
dei
47.000
euro necessari per la realizzazione dell’internet point
con annessa
sala polivalente.
Questa
struttura faceva il paio col centro di accesso pubblico
@ll-in con 5 postazioni ospitato nella
biblioteca comunale e anch’esso interamente finanziato dalla Regione. Il
Comune di Ossi tra il 2010 e il 2013 a
causa dei tagli nei trasferimenti ha oltre
600 mila euro in meno a disposizione e
purtoppo tra le cose da tagliare è rientrata la gestione delle strutture comunali. Una cosa
che dispiace
visto che si tratta di un internet
point nuovissimo inaugurato
nel 2010, con
uno spazio ad
hoc ricavato nel salone principale in cui sono sistemati
8 computer con relativa postazione più
il server per l’amministratore, un videoproiettore, uno schermo
motorizzato, un tavolo di
presidenza con
impianto
di
amplificazione,
30 poltroncine
con il bracciolo,
una
parete
vetrata
per
delimitare l’ambiente di
lavoro e le tende ignifughe
per oscurare la sala qualora si debba
proiettare. Insomma un vero gioiellino
che era a disposizione della popolazione di Ossi a costi agevolati. Dopo sei
mesi di chiusura è ora arrivata una
soluzione a costo zero, infatti l’associa-
zione Helix - Tv di Ossi ha proposto
all’Amministrazione comunale di aprire
volontariamente ed a
titolo gratuito
l’internet point
secondo
le
stesse clausole del precedente gestore.
Il Comune ha
accolto la proposta di Helix Tv ed ha
deliberato l’affidamento dell’internet
point che dal 13 gennaio è di nuovo
aperto al pubblico il lunedì, mercoledì e
venerdì pomeriggio, mentre
negli altri giorni vi è ospitato
un’attività
rivolta
ai
ragazzi che
hanno problemi con la
dislessia. Si tratta di un buon risultato
per il paese di Ossi che riesce a non far
chiudere una bella struttura, pur in
assenza di risorse economiche. Di questo bisogna dare atto ad un gruppo
volenteroso di ragazzi e ragazze che ha
deciso di dedicare una parte del proprio
tempo libero per la collettività.
Intro sa Idda non riceve fondi dal Comune
Chi sta affermando il contrario sul web è un bugiardo e (soprattutto) è in malafede
Consuntivo 2013
Gli iscritti all’Associazione Culturale “Su
Kérku” il 9 gennaio scorso hanno
approvato il bilancio consuntivo del
2013 che si riporta in sintesi. L’attività
associativa ha visto la pubblicazione
del mensile e la collaborazione all’edizione imminente di un libro di una poetessa ossese. L’associazione “Su
Kérku” non ha scopo di lucro, gli utili
vengono interamente re-investiti nelle
attività culturali. Qualcuno per denigrarci racconta in giro e sul web che riceviamo finanziamenti dal comune, ciò è
falso, in 10 anni non abbiamo mai ricevuto nemmeno un euro dal Comune.
Associazione Culturale Su Kérku - Via Sassari n°14 - 07045 - Ossi (SS)
CF-P.IVA 02102000904 - Reg. n°2151 del 14-4-2004 - www.introsaidda.it
BILANCIO CONSUNTIVO ANNO 2013
USCITE
ENTRATE
Per inserzioni .......................
Contributi attività culturali .....
Contributi spese gestione .....
Anticipazioni .........................
3.633,49
1.233,02
3.000,00
500,00
Tipografia (genn.-dic.2013) ...........
Spese gestionali .....................
Spese varie / attrezzature ........
Altre spese / C.C. bancario ......
3.150,00
3.000,00
1.579,20
419,61
TOTALE ENTRATE: .......... 8.366,51
TOTALE SPESE: .................. 8.148,81
Cassa (al 31-12-2012) ............... 293,09
Cassa
Approvato in data 9-01-2014
(al 31-12-2013)
................. 510,79
IL PRESIDENTE
Maria Giovanna Mele
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Perchè o perché, questo è il gran problema!
Ma perché (o perchè) non vi fate un brodino caldo e andate ad evacuare?
Piacere a tutti è obbligatorio? No! E
infatti il nostro mensile non si è mai proposto di piacere a tutti, anche perchè, (o
forse pare sia corretto “perché” con l’accento acuto anzichèéèéé
grave) non è una cosa
possibile. Il nostro modesto mensile di otto pagine
(di cui una di satira) fa
informazione sulle notizie
principali che riguardano il
paese di Ossi. Ad eccezione della pagina numero sette che è “politically uncorrect” ed a volte può essere un tantino
sopra le righe, nelle altre si esprimono
fatti, opinioni, notizie che da noi sono
ritenute importanti. Alcuni lettori, tralasciando le sette pagine dove non si fa
satira, identificano tutto il mensile con
questa pagina. Ecco, vada a loro il
nostro più cordiale vaffanculo (se lo
dice Grillo perchè non possiamo noi?).
Per tutti gli altri lettori,
quelli che leggono tutto il
giornale, non ci sono problemi di questo tipo.
Ovviamente, se uno è
berlusconiano e prende
Intro sa Idda, difficilmente
troverà cose del tipo
“meno male che Silvio c’è”, quindi dal
suo punto di vista può anche non condividere nulla con noi, ma è lui ad aver
PIBERE & PIBERONE
sbagliato giornale non noi ad aver sbagliato lettore. Detto questo, chi ce l’ha
con noi ci accusa di cose false, alcune
delle quali sono volte solo a discreditarci, altre sono invece proprio delle stupidaggini.
Critichereste voi un allenatore che in un anno
vince scudetto e champions ma perde la coppa
italia? Esiste o no una
proporzionalità tra l’importanza delle
cose? Possibile che una lampadina fulminata, oppure un cartone
di pizza e una bottiglia di
birra lasciati per terra da
maleducati facciano più
notizia di investimenti di
milioni di euro? Perchè,
badate, il punto alla fine è
questo, il nostro giornale
viene accusato di essere di parte perchè dice che a Ossi una
scuola elementare non si
faceva da 50 anni, mentre per questi intelligentoni noi dovremmo dare più
importanza alle cazzate,
dire che alla circonvallazione c’è una busta di
mondezza in cunetta! Che notiziona! Si
tratta forse di due notizie che hanno la
stessa importanza? Una scuola costata
1,2 milioni di euro, per non citare tanti
altri investimenti, farebbe meno notizia
di una busta di mondezza buttata di
notte da un maleducato incivile? Se
dessimo retta a questi poveri di spirito
(molto più faziosi di noi) il nostro mensile (per essere imparziale) dovrebbe
pubblicare notizie su cose marginali e
secondarie tutte con valenza negativa
nei confronti dell’amministrazione
comunale, a che scopo? Ci vuole lo
stesso sforzo per costruire una scuola
elementare o raccogliere una busta di
mondezza dalla cunetta?
Per cambiare una lampadina fulminata, o spazzare
una piazza? E poi il mese
successivo quale dovrebbe essere la notizia? “La
busta di mondezza è stata
raccolta! Evvivaaaa!?” Se
uno cammina per strada e trova una
bottiglia abbandonata sul marciapiede,
anzichè chiedersi “chi è quel cretino
che l’ha lasciata lì?”, si chiede come
mai non è stata raccolta subito, immediatamente! Quando per terra dovrebbero esserci solo le foglie degli alberi e
non tutto il resto. I nostri lettori, nella
stragrande maggioranza hanno capito
che noi diamo le notizie degne di nota
e lasciamo agli altri le cagate dei cani
sul marciapiedi!
Le cassette postali per l’agro
Gli interessati possono inoltrare domanda alle Poste
L’Ufficio Postale di Ossi comunica ai cittadini che è stato attivato il servizio di
recapito della corrispondenza tramite le
cassette postali modulari per i residenti in
agro. Le cassette
modulari sono state
installate alcuni mesi
fa in collaborazione
con il Comune di Ossi
in tre punti: uno in
zona “corte e lottene” per gli abitanti dell’agro di Su padru, un altro gruppo presso l’abbeveratoio della cinconvallazione
per Litterai, per gli abitanti dell’agro di
Su littu ed infine a Littos Longos a margine della provinciale per l’agro verso
S. Antonio. Gli utenti che vogliono usufruire del servizio, totalmente gratuito,
possono farne richiesta compilando un
apposito modulo disponibile allo sportello delle Poste Italiane di Ossi.
Sant’Antoni e’ su fogu
De sas animas est consolu
De su mundi est s’allegria
Sanade sa matta mia
(rima popolare che si recitava
per consolare i bambini malati)
Foto M. G. Mele
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