NOVEMBRE 2005 - ANNO 2 - NUMERO 11 - euro 1,00 - distribuzione gratuita
Cosa fare del Palazzo Baronale?
Passa in Consiglio Comunale la proposta del Museo Etnografico e non solo...
Una vivace discussione ha animato il
Consiglio Comunale nella seduta del
17 novembre scorso sul cosa fare
nel Palazzo Baronale. Le proposte in
campo erano fondamentalmente tre:
quella della maggioranza che prevede la realizzazione di un Museo
Etnografico con delle sale dedicate
però anche a tipologie espositive
diverse, (tipografia, minerali, archeologia) e due proposte dell’opposizione una che proponeva di realizzare
un museo specializzato solo in
archeologia del periodo prenuragico,
l’altra di fare del Palazzo la sede istituzionale del Comune di Ossi essendo un palazzo di grande valore storico e gia sede del Consiglio
Comunale.
(segue pag. 2)
Lo stemma di Miguel Piras è del 1749
PIBERE & PIBERONE
Il Palazzo Baronale è stato acquistato
SOMMARIO
dal Comune di Ossi dopo essere appartenuto a diverse famiglie nobiliari e alla Pag. 1 - Palazzo Baronale
Curia di Sassari.
Pag. 2 - Raccolta differenziata
Pag. 3 - Frastimende...
Pag. 4 - Adele Alba Marras
Pag. 5 - Berlusconi: l’ici si p aga!
Pag. 6 - Unione sportiva Ossi 2001
Pag. 7 - Il Cecchino
Pag. 8 - I seguaci di F.A.C.S.
Conclusi i lavori a S. Croce
La chiesa di S. Croce ha decisamente
cambiato aspetto! La facciata che
appariva degradata e fatiscente è ora
ritornata a nuova vita. L’impresa ha
concluso i lavori edili ed ora verranno
realizzate le cancellate esterne per le
quali l’amministrazione ha provveduto
solo ad acquistare il ferro perchè i fondi
non erano sufficienti, mentre la manodopera sarà offerta gratuitamente da
alcuni confratelli “fabbri”: un plauso va
quindi al loro impegno volontario!
Via Deledda 10
Via Tissi
Via Litterai
Via Roma
Via S. Teresa
SPENDIMENO - OSSI
2
NOTIZIE
Un Museo etnografico come custode
Cosa rimarrà della nostra identità alle nuove generazioni senza luoghi di memoria?
L’Amministrazione dispone di 225.000
euro ed a breve cominceranno i lavori
di restauro e l’acquisizione degli espositori e delle altre cose necessarie che
la Giunta ha così ordinato: Tipografici
Stampa delle schede di rilevazione per
il censimento dei beni, Stampa di un
opuscolo informativo alla popolazione
per la sensibilizzazione e il coinvolgimento nel lavoro di raccolta e allestimento del museo, Catalogo del Museo
Rilevazione, Censimento dei beni
disponibili, Trasporto, pulizia e messa
in opera dei macchinari tipografici,
Collezione di minerali - acquisto di
espositori specifici, Calchi dei reperti
presenti al Museo "Sanna", Plastico
delle aree archeologiche, La civiltà
contadina, il Vestiario antico, Pane e
dolci tipici con espositori sottovuoto,
Acquisizioni mirate di oggetti e beni di
notevole interesse, Lavorazioni di:
Pannelli didascalici, Cartellonistica,
Targhe in marmo, Targhette con nome
donatori, Fotografie, pannellature,
Complementi d'arredo, Dotazioni tecnologiche: Realizzazione di un sito
internet, Acquisto strumentazione
informatica, Acquisto TV al plasma e
relativi impianti, DVD, VCR, Sistemi di
sicurezza, Sistemazione portone e
finestre, Allestimento di un laboratorio
di restauro di reperti archeologici. In
particolare è degna di nota la disponibilità data di donare al Museo delle collezioni private una di minerali della
Sardegna, l’altra di 5 macchinari tipografici che vanno dalla fine dell’800
agli inizi del ‘900 e agli anni ‘30 e ‘40,
perfettamente funzionanti così si potrà
mostrare ai ragazzi come si stampava
Nella foto una LINOTYPE simile a
prima del computer! La Redazione quella che verrà installata ad Ossi
La raccolta differenziata è un rischio?
Opportunità e pericoli del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani
Ultimamente si fa un gran parlare di raccolta differenziata e di riciclo. Questo è
dovuto al fatto che entro la fine dell'anno i Comuni devono uniformarsi alle
leggi che prevedono una serie di norme
sulla raccolta dei rifiuti ed il loro smaltimento. Ho riflettuto molto su questo
Responsabile redazione:
Massimo Pintus
Redazione:
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Mario Moreno - Bruno Mura - Franca Mura Francesco Solinas
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la tiratura è di 1.200 copie
Questa pubblicazione non ha scopo di lucro.
Trovate il mensile nelle rivendite dei quotidiani,
nei Bar e nei locali pubblici. Si ringrazia in p articolare l’Edicola di Anna Lina Acciaro.
fatto. Indubbiamente la raccolta differenziata apporterà dei vantaggi per
l'ambiente: tolti i rifiuti riciclabili, la quantità di quelli da smaltire sarà notevolmente inferiore. Si pensi ad esempio, a
quanti alberi in meno verranno abbattuti riciclando la carta e a quanto sarà
inferiore lo sfruttamento delle cave di
sabbia, riciclando il vetro. Inoltre il rientro nel ciclo produttivo di tali rifiuti creerà
nuovi posti di lavoro e, di conseguenza,
nuova ricchezza. Infine, l'eliminazione
dei cassonetti dalle strade, donerà un
aspetto più dignitoso al paese, facendo
venir meno l'oggetto di tante controversie sulla loro dislocazione. Ma come
prenderanno i nostri anziani questo
nuovo sistema? Certo non sarà semplice spiegare loro come distribuire nei
vari contenitori le diverse tipologie di
rifiuti e non sarà facile far loro capire le
nuove metodologie di ritiro. Una delle
novità con cui avremo a che fare riguarderà la determinazione dell'importo da
pagare, che non sarà più calcolato in
base alla superficie della propria abitazione, ma in base alla quantità di prodotti. Questo sistema, che costituisce
un elemento di equità per stabilire l'entità della tassa, secondo me nasconde
dei pericoli: sappiamo bene che quando si tratta di mettere mano al portafogli, l'italiano è bravissimo a trovare
scappatoie. Non mi è perciò difficile
immaginare che, pur di pagare di meno,
saranno in molti a provvedere in proprio
allo smaltimento dei rifiuti: ci sarà chi li
brucerà nei camini, chi li seppellirà nei
campi e chi incrementerà la nascita di
nuovie discariche abusive (attività già
abbastanza fiorente in condizioni normali e più volte denunciata su questo
giornale dal nostro Cecchino). Chi ci
proteggerà dall'inquinamento del suolo
e dell'atmosfera, delle acque superficiali e sotterranee? La legge è nata proprio
per prevenire o ridurre il più possibile le
ripercussioni negative sull'ambiente,
ma siamo sicuri che non otterrà invece
l'effetto contrario?
Franca Mura
CU LT U R A
Antonio Marras poeta maledetto
Antonio Marras (1923-1987) è stato
uno dei più grandi poeti sardi del
Novecento. È autore di un unico libro
di poesie intitolato in maniera poco
rassicurante "L'ossessione del corpo"
che fu pubblicato esattamente
vent'anni fa,
nel novembre
'85,
dalla
Libreria Dessì
editrice.
Scrittore decisamente contro, libertario,
povero, infelice soprattutto
per le difficili
condizioni fisiche che lo tormentarono costantemente. Visse quasi sempre a Sassari,
città che odiava e amava follemente e
da cui non fu mai compreso ed accettato. La sua opera letteraria, di cui
ospitiamo in questa pagina un significativo componimento, è intrisa di motivi interessanti e si configura pregevole
sotto ogni aspetto. Antonio Marras,
generalmente, quello che scriveva lo
prendeva dalla vita reale, le sue poesie sono una
chiara rappresentazione delle sue
esperienze
consumate ai
margini della
società.
Questo libro,
sostanzialmente autobiografico,
vuole essere, per dirla con le parole
emblematiche dell'autore "un tentativo
privato di sbrogliare il filo del mio essere e lo è stato in parte". Purtroppo ciò
che è mancato a Marras è un critico
3
veramente influente capace di imporlo a livello nazionale. Chi fa poesia
confida sempre nella saggezza dei
posteri i quali, talvolta, si rivelano ottimi giudici capaci di lavorare in modo
obiettivo e serio. L'opera di Antonio
Marras merita maggiore fortuna;
spero che sia una questione di tempo.
L'oblio può attendere.William Simula
Quello che non so è quando
e se debbo andarmene
Allora confondo tutto
tappo con cura ogni buco
per evitare spifferi d'aria
Rimango col naso sui vetri
compro una stufa elettrica
resto a casa quasi tutto il giorno
e buona parte della notte
Poi all'improvviso cammino
mi metto in moto come inseguito
Parto ritorno bevo mi ubriaco
quello che non so è che cosa ho fatto (?)
Antonio Marras
Andende e frastimende...
Proponiamo alcune imprecazioni e malauguri d’autore che si tramandano oralmente
FRANTZISCU PADDEU
A manzanu mi passan su gaffè
a ora e mesu die pastasciutta
sa chi so patende deo vida brutta
la pàsset Mussolini cun su Re
dai a caddu chi ènzan a pè
e dai ogni cristianu enzan sutta
gai bi li auguro cun tottu su coro
chi li potta capitare in domo issoro
A su tenente Casiddu
Accolla chè sonada s'adunatta
prontos ubbidientes a Casiddu
una balla l'istampe' su pistiddu
sa vida sua la contemus fatta
e che pottat pudire in calchi matta
cund'unu sorde cant'unu acchiddu
e prima chi custa zente si cungedat
su c'appo nadu a Casiddu suzzedat
CISCU CAU DI OSSI
NOTO SU CONTE CAU
Alla domestica della Nurra
Sos ojos ti nde oghen a furchetta
sas ungias ti nde tiren' a tenazza
sos ossos pistos a pedra e a mazza
chi no bi esciat manc'una limetta
canes famidos de lupina razza
nessi trinta ti lompan a sa petta
it'allegria a t'ider in turmentu:
e si no brujàda che Santu Larentu!
PIBERE & PIBERONE
Bonu proe, li fettat bonu proe
a chie m'a furadu s'impagliada
s'e massaiu li morzad' unu oe
s'e pastore sa robba appen' anzada
e s'e calcunu chi nudda no ada
chi morzat immediatu in di'e oe
e bider lu tia cherrer a tott'ora
cun s'impagliada mia a brazzu fora
A. A. CUCCA A GAVINO CONTINI
Frastimo ma no isco frastimare
ca Deus no m'a dadu su talentu
ancu si peset unu foghu tentu
chi no l'istudet s'abba e su mare
su palattu si pottat bortulare
e ponner sa copertur'a fundamentu
si pottat bortulare su palattu
cun sa rughe addenanti e tue fattu.
RISPOSTA DI GAVINO CONTINI
Poitte mi frastimas perdulariu
zàntara perfetta e sas persones
a dogni passu appes un'isvariu
gai t'iscollas cantos passos pones
e cantos essos b'ad'in su breviariu
ti mande'Deus maladiziones
e canta rena b'ad'in sa marina
ti mandet male sa manu divina.
4
CU LT U R A
Adele Alba Marras: una di noi!
Presentato ad Ossi “Bramas e ammentos” opera retrospettiva della poetessa
Tempo fa scrissi un articolo sul risveglio
culturale che la comunità ossese sembrava vivere da alcuni anni a questa parte,
facendosi strada attraverso l'affermazione
di alcuni valori fondamentali volti alla crescita culturale e sociale del nostro paese.
Allora qualcuno mi tacciò di essere l'unica
sognatrice a captare questa rinascita culturale perché nessun altro sembrava essersene accorto
oltre me. Rimango tuttavia convinta che ciò che
allora poteva sembrare
ad alcuni una mia sensazione, una visione trasognata della realtà, oggi
prende corpo sottoforma
di varie manifestazioni
culturali, di iniziative individuali da parte dei singoli
cittadini che con la loro
creatività dimostrano che il nostro paese
non è insensibile alla cultura, essi sono la
prova vivente che si può fare cultura
anche in un piccolo centro come il nostro,
anzi sono spesso le piccole realtà a creare le grandi menti; e chiunque abbia partecipato alla presentazione della raccolta
di poesie "Bramas e ammentos" della
poetessa Adele Alba Marras, nostra concittadina, non può che concordare con me
e ribadire questo concetto. Adele Marras,
una ragazzina di appena sedici lustri, le cui
poesie hanno tenuto in balia dei sentimenti
più vari una sala gremita di persone, un
pubblico attento che per oltre due ore ha
rivissuto insieme all'autrice mezzo secolo e
più di vita paesana al caldo di una lampada
a olio che illumina ansie e
ricordi di un tempo che fu,
al freddo di gennaio, alla
luce del sole che fa brillare
le bianche rocce, al buio,
nella quiete di una casa
rosa in "Su Littu". Un tessuto di brame e ricordi in cui
noi tutti ci identifichiamo.
Tutta una vita scandita da
momenti ora felici ora tragici, di un lirismo toccante, di
un sentire ora sublime ora
più terreno, con un linguaggio semplice e profondo al
contempo, parole non soltanto scritte ma
vissute ognuna col proprio carico di significati, di sfumature, che colpiscono il lettore e
lo proiettano in una dimensione di déjà-vu,
dove il tempo sembra fermarsi per meglio
imprimere nella memoria di chi legge sensazioni che ci avvicinano all'autrice in un
comune sentire. Questo ho colto la sera del
12 novembre al Centro Sociale, trovandomi addirittura a pensare in sardo, cosa per
La Consulta Giovanile di Ossi
Si è svolta la prima assemblea: Carlo Mentasti è il portavoce
Sabato 19 novembre si è tenuta la prima
assemblea della Consulta Giovanile, convocata dal Sindaco come previsto dallo
Statuto approvato dal Consiglio
Comunale. Come portavoce è stato scelto Carlo Mentasti, come vice Valentina
Lubinu (nella foto) mentre l’Esecutivo è
così composto: Casula Antonio, Cau
Enrico, Cocco Marta, Fancellu Fabio,
Fiori Massimiliano, Lardu Michela, Loriga
Fabrizio, Lubinu Tonino, Lubinu Valentina,
Mentasti Carlo, Mura Giulia, Pala Antonio,
Piga Luca, Sanna Francesco, Sechi
Enrico, Sussarellu Clelia, più due
Consiglieri Comunali: Serra Maria Elena
e Tilocca Leonardo.
me inusuale, avvolta in un'atavica atmosfera fatta di sensazioni dal sapore antico,
così lontane da ciò che oggi possiamo
provare, ma così vive nella memoria dei
bambini di allora, oggi vecchi. Per tutto
questo possiamo chiamare con orgoglio
Adele Marras una di noi.
Alessandra Cherchi
BIOGRAFIA
Adele Alba Marras nasce a Roma nel
1924. Vive a Civitavecchia fino all'età di
tredici anni, in seguito si trasferisce ad
Ossi presso degli zii dove rimane per
dieci anni fino al 1947 anno in cui sposa
Silvio Alba e va a vivere prima a
Decimomannu e poi a Cagliari dove
forma una numerosa famiglia con ben
nove figli. Ma la Adele poetessa si forma
negli anni in cui visse a Ossi, a contatto
con la vita agropastorale del piccolo centro e con i suoi abitanti. La sua attività
letteraria si sviluppa tra prosa e poesia,
con una serie di racconti che le valgono
alcuni importanti riconoscimenti presso i
vari concorsi e premi letterari cui partecipa sia a livello regionale che nazionale
ed internazionale. Nel 1972, è il 3° pre mio assoluto nel concorso "Città di
Ozieri"; nel 1974 a Viareggio viene
segnalata per il racconto "Beffa di
Carnevale", nel concorso nazionale
"Racconti di Carnevale". Nel 1975 a d
Alanno di Pescara, premio letterario
internazionale, vince il 3° premio per l'o pera teatrale "Madre". Nello stesso anno
in Sicilia è primo premio per la poesia
dialettale; l'anno successivo a Taranto
consegue ancora il primo premio sempre
per la poesia dialettale; nel 1977 a
Pozzomaggiore, al 1° concorso
"Meilogu" arriva 2°, e poi ancora a
Taranto, Ittireddu, Bono, Cagliari,
Bonorva, tra concorsi regionali, nazionali ed internazionali, dove consegue sempre tra i primi tre premi. Ultimo suo lavoro "Bramas e ammentos", finito di stampare nel settembre 2005.
AVVISO:
IL RICAVATO DELLA VENDITA DEL
LIBRO “BRAMAS E AMMENTOS”
ANDRA’ IN OPERE DI BENEFICIENZA. CHI FOSSE INTERESSA TO AD
ACQUISTARLO PUO’ RIVOLGERSI
PRESSO IL CENTRO SOCIALE.
AT T U A L I TA’
5
Berlusconi: l’ici nelle zone C non lottizzate si p aga
Il Governo approva il decreto fiscale che chiarisce definitivamente la questione
La questione dell’ICI nelle zone C non
lottizzate ad Ossi è molto sentita in
quanto nel paese sono presenti oltre 70
ettari di zone C di cui una parte enorme
ancora non lottizzate. La Cassazione
con due sentenze altalenanti aveva
acceso le speranze di molti cittadini che
speravano di essere esentati da un tributo ritenuto ingiusto per tanti motivi,
perchè da una parte è una specie di
tassa sulla casa, una specie di affitto
sulla propria abitazione dall’altra, nel
caso particolare dei terreni non lottizzati,
essendocene ad Ossi una quantità enormemente superiore alla necessità di
mercato, la situazione è davvero paradossale; alcuni cittadini, infatti, si trovano a dover pagare l’ici per anni senza
poter effettivamente costruire sia perchè
non raggiungono i 12.000 metri necessari, sia perchè a volte è difficile o impossibile mettere tutti daccordo, sia perchè
non si hanno soldi, o perchè il terreno si
è ereditato o per altri motivi ancora. Con
la sentenza della Cassazione che stabiliva che il tributo non era dovuto si è
creato un movimento di opinione che
aveva coinvolto anche il nostro giornale
che ne aveva dato conto puntualmente
alcuni mesi fa. L’8 marzo 2005 con l’ordinanza 10.062 la sezione tributaria, vista
la contraddittorietà delle due sentenze,
aveva chiesto una riunione a sezioni
unite per dirimere definitivamente la questione. Il Governo, invece, con il Decreto
fiscale art. 11 comma 16 ha preso l’iniziativa di tipo legislativo con una norma che
si configura come un’interpretazione
autentica della legge istitutiva dell’ICI che
recita testualmente: “Ai fini dell’applicazione del decreto legislativo 30 dicembre
1992 n°504 la disposizione previst a dall’articolo 2, comma 1 lettera b), dello
stesso decreto, si interpreta nel senso
che un area è da considerarsi comunque
fabbricabile se è utilizzabile a scopo edificatorio in base allo strumento urbanistico generale, indipendentemente dall’adozione di strumenti attuativi del medesimo.” Con questo articolo vengono superate quindi per via legislativa le sentenze
della Cassazione e si stabilisce la volontà
autentica del legislatore, la notizia non
farà certo piacere a quei cittadini che
hanno fatto ricorso ma chiarisce una questione che era confusa e che stava screditando le istituzioni.
La Redazione
IL FILM DEL MESE
Quo vadis baby?
"Credi in Dio?", "Diciamo che lo
stimo!". La vecchia battuta non danneggia il nuovo film di Salvatores.
"Dove vai baby?" (neanche questa
frase è nuova. Chi non
ricorda Marlon Brando in
"Ultimo tango a Parigi?")
è un thriller, un noir, un
genere nuovo, il sedicesimo lungometraggio per
l'autore
napoletano.
Ambientato
in
una
Bologna cupa, livida e
minacciosa, narra la storia di Giorgia, la protagonista al suo debutto, una
ragazza strana, dolce,
impiegata in una agenzia
investigativa. Il suo lavo-
di Mario Moreno
ro è spiare, fotografare amanti, personaggi equivoci alla ricerca della verità
a tutti i costi. Scavare nell'intimo è il
suo mestiere, finché un giorno scopre
un'amara verità…… È il
primo film di Salvatores
che ha per protagonista
un personaggio femminile. Una storia che
riflette con chiarezza fallimenti e frustrazioni di
una generazione di non
più giovani, da vedere.
Di Gabriele Salvatores.
Interpreti:
Angela
Baraldi, Gigi
Alberti,
Claudia Zanelli. Genere
thriller it aliano, durat a
120 minuti.
Dott. ALESSIO MARRAS
Via Corraduzza 33/A - 07100 - Sassari
Tel. 079-2827007 - Fax 079-2856019
LETTERA
Egregio Direttore
Chiedo spazio sul suo giornale per
segnalare un’anomalia tutta italiana:
qualche giorno fa ho ricevuto due sentenze della Commissione Tributaria
Provinciale che riguardano due casi
identici di ricorso sull’ICI. Fin qui niente
di strano, la cosa assurda è che per lo
stesso motivo da una parte si dava
ragione al Comune dall’altra si dava
ragione ai ricorrente! Si configura cioè
una specie di “lotteria tributaria”, perchè
la sezione 2 e la sezione 6 sono arrivate a conclusioni opposte per il medesimo caso accogliendo e rigettando il
pagamento degli interessi! Come si fa a
prendere decisioni in queste condizioni? Come si può stabilire una linea di
condotta senza correre il rischio che la
Corte dei Conti condanni gli amministratori per danno? La stessa cosa vale
per il pagamento dell’ICI nelle zone C
non lottizzate: in questi mesi decine di
cittadini si sono rivolti a me chiedendomi lumi sul da farsi, se la via del ricorso
fosse saggia o meno, tutti attendevamo
la pronuncia delle sezioni unite e invece
è intervenuto direttamente il Governo
con una proposta che se verrà approvata dal Parlamento chiarirà la questione definitivamente. Cosa ha fatto il
Governo? Poteva decidere di seguire
l’ultima sentenza della Cassazione,
invece ha detto e fatto l’esatto contrario
per via legislativa; è superfluo ricordare
oggi il famoso “meno tasse per tutti” col
quale Berlusconi ha ridotto le tasse
soprattutto ai redditi alti, mentre nei fatti
per tanti italiani quello slogan diventa
l’esatto contrario, anche per chi come
nel caso nostro è costretto a subire un
ingiustizia pagando l’ici per terreni che
non valgono nulla! Quindi ancora una
volta il detto: “Chie cumandat faghet
legge”, si abbatte sui cittadini, sui comuni, sulle province e sulle regioni e non
possiamo che indignarci aspettando di
cambiare questo governo!
Dott. Pasquale Lubinu
Sindaco di Ossi
NOTIZIE
6
Con la registrazione dello Statuto e dell’atto costitutivo a tutti gli effetti
Nasce l’Unione Sportiva Ossi 2001
E' nata ad Ossi una nuova Associazione
Sportiva denominata "Unione Sportiva
Ossi 2001". La nuova associazione, con
il primo avviamento della scuola calcio,
che ha già riscontrato finora diverse adesioni e iscrizioni, (così da consentire la
partecipazione delle stesse squadre giovanili ad alcuni corrispondenti campionati e tornei provinciali), vuole in tal
senso contribuire a rafforzare
maggiormente l'attività formativa
ed educativa nel campo dello
sport calcistico locale. Squadre
e formazioni che hanno avuto il
loro battesimo nei campi da
gioco del Wilier a Sassari, e che
stanno misurandosi con formazioni anche con maggiore e collaudata esperienza. L'attività del settore
giovanile è curata da esperti abilitati e di
certa esperienza calcistica e sportiva, e
sono coordinati da Fernando Zinellu, da
Pierfranco Simula per gli Esordienti, da
Luciano Bianco e Mario Mulas per la formazione dei Pulcini, e Pietro Demartis
per i Primi Calci. L’associazione si propone inoltre l'obiettivo di riportare il nome
calcistico del nostro paese, secondo
quella "nobilissima" tradizione avuta in
passato, a dei livelli ad esso più adeguati. Un obiettivo, senz'altro ambizioso, ma
che, per il suo raggiungimento, occorre
tentare seriamente di riunire vari sogget-
ti nonché anche vari operatori d'impresa
locali, che sappiano dare quella dovuta
"credibilità" e necessaria forza a tale futuro e impegnativo obiettivo. Insieme a
questo obiettivo, l'Unione Sportiva Ossi
2001, vuole continuare la propria tradizionale attività nel settore calcistico ama-
toriale, con la partecipazione di varie
squadre locali ai campionati provinciali
U.IS.P. di calcio a 8, attualmente in
corso, ed a cui partecipano tre diverse
distinte formazioni: Ossi 2001, U.S.O.
Calcio e OASI Ossi. Questo settore
amatoriale rappresenta ormai da diversi
anni nel nostro paese un importante
momento di sana aggregazione e che riteniamo sia giusto far continuare ed anzi
potenziare e sempre migliorare anche in futuro. Nella prima
riunione dell'Unione Sportiva
Ossi 2001 si è provveduto a
nominare un direttivo provvisorio, del quale fanno parte:
Antonello Fadda, Presidente,
Giuliano Palmas e Marcello De Renzis,
vice Presidenti, Tonio Faedda,
Segretario, Piero Canu, Amministratore,
Pietro Mossa, Direttore Sportivo,
Fernando Zinellu, Lello Mura, Luciano
Bianco, Michele Mura, Sergio Zinellu e
Nicola Solinas consiglieri.
Compie vent’anni il premio di poesia sarda
Oltre novanta partecipanti da tutta la Sardegna per l’iniziativa culturale
furridas undas falan in carrera,
dae s'animu issoro sas brutturas.
che gurturzos famidqs a sa gama,
Possibile chi custas criaduras
anzones innossentes "mamma, mamma!" non t'appen fattu lastima, Sennore?
gridana disperados... a su entu.
Forzis delirio. Narat s'Iscrittura
A barras largas sos mares s'aberin
chi sos bonos e zustos Ti sun caros.
in gurgos e s'ingullin abbramidos
Proite, tando, a mie non sun craros
poveros cristos in terr' assortidos
che abba netta sos Tuos disinnos?
sentza disponner de santos in corte. Perdona, ma si morin sos pitzinnos
Umbras nieddas, alidos de morte,
sa Fide puru at dubbios e paura..
s'isparghen frittos e s'Eden coperin.
Misteru chi no isco irbolicare.
Est vanti su precare, vanti su fuere
Ma forzis Ti cherias render contu
e vanti est a cumprender, Deus meu! s'in custos tempos su frade 'nd' est prontu
L'isco ch'est arrivad' a s'Empireu
a dare atzudu in sa necessidade.
s'atrivimentu 'es'omine, de chie
Non bi creias, eh? Però b'at frade
cheriat diventare che a Tie,
chi pedit nudda e tottu est prontu a dare.
irmenticande
chi
fit
fattu
'e
prudere.
PROITE DEUS MEUS?
Non paret beru, ma s'linda 'e s'amore
Santino Marteddu (1° premio sez. rima)
Passet pro s'incallidu peccadore
est resessid' a binther s'orrorosa
Tremet sa terra. In d'unu momentu chi pro tott'una vida t'at offesu,
unda de su "Tsunami ", impietosa
Fruschian bentos malos in s'aera,
ma sos pitzinnos no, che sun attesu
che manti de buzinu impiccadore.
Domenica 20 novembre c’è stata la premiazione del XX premio di poesia sarda di
Ossi. Una ricorrenza
particolarmente
importante e gradita
per il nostro paese
che ha coinvolto
poeti da tutta la
Sardegna. La sezione in rima, (sa regina) è stata vinta da
Santino Marteddu (nella foto) mentre quella senza rima da Giuseppe Tirotto. Nella
sezione in rima 2° premio per Tonino
Fancello e 3° ex aequo per Antonio Piras e
Nino Fadda nella sezione senza rima 2°
per Rosaria Floris e 3° ex aequo per
Andrea Chessa e Rosanna Podda.
7
Sulle tracce degli G.N.A.R.S.
Per sgominare la sempre più numerosa
banda di GNARS (gettatori notturni anonimi rifiuti speciali), in attesa che venga
attuato il controllo satellitare del territorio
(con il quale si potrà risalire all’esatto
momento in cui durante la notte il nostro
zozzone abbandona i propri rifiuti nell’immediata periferia del paese) verrà utilizzato il sistema del DNA altro infallibile metodo, così potremo finalmente ammirare
uno Gnars. Tutti si chiedono che aspetto
avrà mai uno Gnars? E’ un licantropo?
Chissà quali malformazioni nasconde,
PIBERE & PIBERONE
chissà come puzza, chissà che orripilante
creatura si presenterà ai nostri occhi. a scoprire che si tratta del nostro.....
Magari con stupore e sgomento andremo Comunque attenderemo pazientemente
In memoria del fratello
Fernando Pietro
Già sos deg'annos sun passados;
ai! Ite triste reccurrenzia:
ca in famiglia manca sa presenzia
chi teniat sos fizzos amparados.
Sempre su coru meu est in gherra
E pasu non bi nd'at pro s'isventura
totta sa vida passat in tristura
dai cando frade est sutta terra.
Pro luttu grave de nieddu 'estida
Una vida senza significadu
Pro su frade caru tramontadu
So in dolore su restu dei sa vida.
Omine de mente illuminada
"est malaria" a sos duttore at nadu
ma pro ifruescia l'an curadu
sa diagnosi bi l'an cuntrastada.
Sa cheja de nieddu s'est velada
Sa campana at brotadu dai su sinu
Su segnale de su rantzigu destinu
"Sa colunna de sa domo s'est truncada"
trista sa domo, no est pius riende
su dolore e pensamentu fissu,
dogni cosa nos faeddas de issu
finzas sos muros paren pianghende.
Dai Kenia so isettende a rientrare
In Gusta terra trist'e su nuraghe
Non cumprendon, no apo pius paghe
Ca a issu non l'an pottidu sanare.
Notte e die remende fit cun brama
Pro superare mareas e fastizzos
Fraighende s'imperu pro sos fizzos
Cumbattende che Babbu e che Mama.
Sa famiglia restada est a disagiu,
pensende su carveddu m'apo fuso
"ite dolore, non lu idimus piusu!"
ca cussu fit s'ultimu viaggiu.
S' ultimu impignu est istadu
Lassende sa familia desolada
Orfana de su tottu est restada,
A Deus su coraggiu domandamus .
Maria Teresa Tilocca
Nota raimonda
che ne vengano catturati almeno 12
esemplari in modo che se Ken Parker
quest’anno non dovesse fare gli auguri
demenziali di natale ne l’Obiettivo,
Pibere e Piberone ogni mese su questo
giornale avranno la possibilità di fare sorridere gli ossesi dicendo la loro, oppure
se ne potrebbe fare un calendario, visto
che ormai vanno tanto di moda, e nel
mese di dicembre anzichè un babbo
natale che di soppiatto entra nelle case
con un sacco di doni, apparirebbe invece uno Gnars-natale ma con un bel
sacco nero colmo di rifiuti che esce e va
verso la campagna ovviamente rigorosamente di notte.
Perchè si dice “TERRONE”
Nel Grande Dizionario della Lingua
Italiana, dopo la spiegazione che terroni sono stati detti spregiativamente
i meridionali immigrati nei grandi centri urbani del nord, che il primo ad
aver usato in letteratura la voce è
Marino Moretti, e che Bernari preferisce la variante dialettale Terrùn, si
trova una lunga serie di ipotesi sull’origine. La più probabile è che il termine alluda all’attività, prevalente nelle
campagne del sud del bracciantato
agricolo: terrone sarebbe il servo
della gleba, con uno spostamento
semantico analogo a quello subito
dai termini Villano, Burino e Cafone.
Altra spiegazione valida è quella
secondo cui gli emigrati sarebbero
stati chiamati terroni per l’attaccamento profondo che continuavano a
dimostrare per la propria terra.
Visto da Pibere & Piberone
di Bruno Mura
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I SEGUACI
DI
F. A . C . S .
FA N TA S I AR T E CR E AT I V I TA’ SA R D E
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