NOVEMBRE 2005 - ANNO 2 - NUMERO 11 - euro 1,00 - distribuzione gratuita Cosa fare del Palazzo Baronale? Passa in Consiglio Comunale la proposta del Museo Etnografico e non solo... Una vivace discussione ha animato il Consiglio Comunale nella seduta del 17 novembre scorso sul cosa fare nel Palazzo Baronale. Le proposte in campo erano fondamentalmente tre: quella della maggioranza che prevede la realizzazione di un Museo Etnografico con delle sale dedicate però anche a tipologie espositive diverse, (tipografia, minerali, archeologia) e due proposte dell’opposizione una che proponeva di realizzare un museo specializzato solo in archeologia del periodo prenuragico, l’altra di fare del Palazzo la sede istituzionale del Comune di Ossi essendo un palazzo di grande valore storico e gia sede del Consiglio Comunale. (segue pag. 2) Lo stemma di Miguel Piras è del 1749 PIBERE & PIBERONE Il Palazzo Baronale è stato acquistato SOMMARIO dal Comune di Ossi dopo essere appartenuto a diverse famiglie nobiliari e alla Pag. 1 - Palazzo Baronale Curia di Sassari. Pag. 2 - Raccolta differenziata Pag. 3 - Frastimende... Pag. 4 - Adele Alba Marras Pag. 5 - Berlusconi: l’ici si p aga! Pag. 6 - Unione sportiva Ossi 2001 Pag. 7 - Il Cecchino Pag. 8 - I seguaci di F.A.C.S. Conclusi i lavori a S. Croce La chiesa di S. Croce ha decisamente cambiato aspetto! La facciata che appariva degradata e fatiscente è ora ritornata a nuova vita. L’impresa ha concluso i lavori edili ed ora verranno realizzate le cancellate esterne per le quali l’amministrazione ha provveduto solo ad acquistare il ferro perchè i fondi non erano sufficienti, mentre la manodopera sarà offerta gratuitamente da alcuni confratelli “fabbri”: un plauso va quindi al loro impegno volontario! Via Deledda 10 Via Tissi Via Litterai Via Roma Via S. Teresa SPENDIMENO - OSSI 2 NOTIZIE Un Museo etnografico come custode Cosa rimarrà della nostra identità alle nuove generazioni senza luoghi di memoria? L’Amministrazione dispone di 225.000 euro ed a breve cominceranno i lavori di restauro e l’acquisizione degli espositori e delle altre cose necessarie che la Giunta ha così ordinato: Tipografici Stampa delle schede di rilevazione per il censimento dei beni, Stampa di un opuscolo informativo alla popolazione per la sensibilizzazione e il coinvolgimento nel lavoro di raccolta e allestimento del museo, Catalogo del Museo Rilevazione, Censimento dei beni disponibili, Trasporto, pulizia e messa in opera dei macchinari tipografici, Collezione di minerali - acquisto di espositori specifici, Calchi dei reperti presenti al Museo "Sanna", Plastico delle aree archeologiche, La civiltà contadina, il Vestiario antico, Pane e dolci tipici con espositori sottovuoto, Acquisizioni mirate di oggetti e beni di notevole interesse, Lavorazioni di: Pannelli didascalici, Cartellonistica, Targhe in marmo, Targhette con nome donatori, Fotografie, pannellature, Complementi d'arredo, Dotazioni tecnologiche: Realizzazione di un sito internet, Acquisto strumentazione informatica, Acquisto TV al plasma e relativi impianti, DVD, VCR, Sistemi di sicurezza, Sistemazione portone e finestre, Allestimento di un laboratorio di restauro di reperti archeologici. In particolare è degna di nota la disponibilità data di donare al Museo delle collezioni private una di minerali della Sardegna, l’altra di 5 macchinari tipografici che vanno dalla fine dell’800 agli inizi del ‘900 e agli anni ‘30 e ‘40, perfettamente funzionanti così si potrà mostrare ai ragazzi come si stampava Nella foto una LINOTYPE simile a prima del computer! La Redazione quella che verrà installata ad Ossi La raccolta differenziata è un rischio? Opportunità e pericoli del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani Ultimamente si fa un gran parlare di raccolta differenziata e di riciclo. Questo è dovuto al fatto che entro la fine dell'anno i Comuni devono uniformarsi alle leggi che prevedono una serie di norme sulla raccolta dei rifiuti ed il loro smaltimento. Ho riflettuto molto su questo Responsabile redazione: Massimo Pintus Redazione: Capo Redattore: Alessandra Cherchi Antonio Maria Cocco - Cosimo Fiori Mario Moreno - Bruno Mura - Franca Mura Francesco Solinas Editore ed amministratore Associazione Culturale Su Kérku Piazza del Popolo n°10 07045 - Ossi (SS) - Fax 079348075 CF-P.IVA 02102000904 Reg. n°2151 del 14-4-2004 e-mail: [email protected] www.introsaidda.it Stampa: Tipografia Moderna (SS) Registrazione: Tribunale di Sassari n°420/04 la tiratura è di 1.200 copie Questa pubblicazione non ha scopo di lucro. Trovate il mensile nelle rivendite dei quotidiani, nei Bar e nei locali pubblici. Si ringrazia in p articolare l’Edicola di Anna Lina Acciaro. fatto. Indubbiamente la raccolta differenziata apporterà dei vantaggi per l'ambiente: tolti i rifiuti riciclabili, la quantità di quelli da smaltire sarà notevolmente inferiore. Si pensi ad esempio, a quanti alberi in meno verranno abbattuti riciclando la carta e a quanto sarà inferiore lo sfruttamento delle cave di sabbia, riciclando il vetro. Inoltre il rientro nel ciclo produttivo di tali rifiuti creerà nuovi posti di lavoro e, di conseguenza, nuova ricchezza. Infine, l'eliminazione dei cassonetti dalle strade, donerà un aspetto più dignitoso al paese, facendo venir meno l'oggetto di tante controversie sulla loro dislocazione. Ma come prenderanno i nostri anziani questo nuovo sistema? Certo non sarà semplice spiegare loro come distribuire nei vari contenitori le diverse tipologie di rifiuti e non sarà facile far loro capire le nuove metodologie di ritiro. Una delle novità con cui avremo a che fare riguarderà la determinazione dell'importo da pagare, che non sarà più calcolato in base alla superficie della propria abitazione, ma in base alla quantità di prodotti. Questo sistema, che costituisce un elemento di equità per stabilire l'entità della tassa, secondo me nasconde dei pericoli: sappiamo bene che quando si tratta di mettere mano al portafogli, l'italiano è bravissimo a trovare scappatoie. Non mi è perciò difficile immaginare che, pur di pagare di meno, saranno in molti a provvedere in proprio allo smaltimento dei rifiuti: ci sarà chi li brucerà nei camini, chi li seppellirà nei campi e chi incrementerà la nascita di nuovie discariche abusive (attività già abbastanza fiorente in condizioni normali e più volte denunciata su questo giornale dal nostro Cecchino). Chi ci proteggerà dall'inquinamento del suolo e dell'atmosfera, delle acque superficiali e sotterranee? La legge è nata proprio per prevenire o ridurre il più possibile le ripercussioni negative sull'ambiente, ma siamo sicuri che non otterrà invece l'effetto contrario? Franca Mura CU LT U R A Antonio Marras poeta maledetto Antonio Marras (1923-1987) è stato uno dei più grandi poeti sardi del Novecento. È autore di un unico libro di poesie intitolato in maniera poco rassicurante "L'ossessione del corpo" che fu pubblicato esattamente vent'anni fa, nel novembre '85, dalla Libreria Dessì editrice. Scrittore decisamente contro, libertario, povero, infelice soprattutto per le difficili condizioni fisiche che lo tormentarono costantemente. Visse quasi sempre a Sassari, città che odiava e amava follemente e da cui non fu mai compreso ed accettato. La sua opera letteraria, di cui ospitiamo in questa pagina un significativo componimento, è intrisa di motivi interessanti e si configura pregevole sotto ogni aspetto. Antonio Marras, generalmente, quello che scriveva lo prendeva dalla vita reale, le sue poesie sono una chiara rappresentazione delle sue esperienze consumate ai margini della società. Questo libro, sostanzialmente autobiografico, vuole essere, per dirla con le parole emblematiche dell'autore "un tentativo privato di sbrogliare il filo del mio essere e lo è stato in parte". Purtroppo ciò che è mancato a Marras è un critico 3 veramente influente capace di imporlo a livello nazionale. Chi fa poesia confida sempre nella saggezza dei posteri i quali, talvolta, si rivelano ottimi giudici capaci di lavorare in modo obiettivo e serio. L'opera di Antonio Marras merita maggiore fortuna; spero che sia una questione di tempo. L'oblio può attendere.William Simula Quello che non so è quando e se debbo andarmene Allora confondo tutto tappo con cura ogni buco per evitare spifferi d'aria Rimango col naso sui vetri compro una stufa elettrica resto a casa quasi tutto il giorno e buona parte della notte Poi all'improvviso cammino mi metto in moto come inseguito Parto ritorno bevo mi ubriaco quello che non so è che cosa ho fatto (?) Antonio Marras Andende e frastimende... Proponiamo alcune imprecazioni e malauguri d’autore che si tramandano oralmente FRANTZISCU PADDEU A manzanu mi passan su gaffè a ora e mesu die pastasciutta sa chi so patende deo vida brutta la pàsset Mussolini cun su Re dai a caddu chi ènzan a pè e dai ogni cristianu enzan sutta gai bi li auguro cun tottu su coro chi li potta capitare in domo issoro A su tenente Casiddu Accolla chè sonada s'adunatta prontos ubbidientes a Casiddu una balla l'istampe' su pistiddu sa vida sua la contemus fatta e che pottat pudire in calchi matta cund'unu sorde cant'unu acchiddu e prima chi custa zente si cungedat su c'appo nadu a Casiddu suzzedat CISCU CAU DI OSSI NOTO SU CONTE CAU Alla domestica della Nurra Sos ojos ti nde oghen a furchetta sas ungias ti nde tiren' a tenazza sos ossos pistos a pedra e a mazza chi no bi esciat manc'una limetta canes famidos de lupina razza nessi trinta ti lompan a sa petta it'allegria a t'ider in turmentu: e si no brujàda che Santu Larentu! PIBERE & PIBERONE Bonu proe, li fettat bonu proe a chie m'a furadu s'impagliada s'e massaiu li morzad' unu oe s'e pastore sa robba appen' anzada e s'e calcunu chi nudda no ada chi morzat immediatu in di'e oe e bider lu tia cherrer a tott'ora cun s'impagliada mia a brazzu fora A. A. CUCCA A GAVINO CONTINI Frastimo ma no isco frastimare ca Deus no m'a dadu su talentu ancu si peset unu foghu tentu chi no l'istudet s'abba e su mare su palattu si pottat bortulare e ponner sa copertur'a fundamentu si pottat bortulare su palattu cun sa rughe addenanti e tue fattu. RISPOSTA DI GAVINO CONTINI Poitte mi frastimas perdulariu zàntara perfetta e sas persones a dogni passu appes un'isvariu gai t'iscollas cantos passos pones e cantos essos b'ad'in su breviariu ti mande'Deus maladiziones e canta rena b'ad'in sa marina ti mandet male sa manu divina. 4 CU LT U R A Adele Alba Marras: una di noi! Presentato ad Ossi “Bramas e ammentos” opera retrospettiva della poetessa Tempo fa scrissi un articolo sul risveglio culturale che la comunità ossese sembrava vivere da alcuni anni a questa parte, facendosi strada attraverso l'affermazione di alcuni valori fondamentali volti alla crescita culturale e sociale del nostro paese. Allora qualcuno mi tacciò di essere l'unica sognatrice a captare questa rinascita culturale perché nessun altro sembrava essersene accorto oltre me. Rimango tuttavia convinta che ciò che allora poteva sembrare ad alcuni una mia sensazione, una visione trasognata della realtà, oggi prende corpo sottoforma di varie manifestazioni culturali, di iniziative individuali da parte dei singoli cittadini che con la loro creatività dimostrano che il nostro paese non è insensibile alla cultura, essi sono la prova vivente che si può fare cultura anche in un piccolo centro come il nostro, anzi sono spesso le piccole realtà a creare le grandi menti; e chiunque abbia partecipato alla presentazione della raccolta di poesie "Bramas e ammentos" della poetessa Adele Alba Marras, nostra concittadina, non può che concordare con me e ribadire questo concetto. Adele Marras, una ragazzina di appena sedici lustri, le cui poesie hanno tenuto in balia dei sentimenti più vari una sala gremita di persone, un pubblico attento che per oltre due ore ha rivissuto insieme all'autrice mezzo secolo e più di vita paesana al caldo di una lampada a olio che illumina ansie e ricordi di un tempo che fu, al freddo di gennaio, alla luce del sole che fa brillare le bianche rocce, al buio, nella quiete di una casa rosa in "Su Littu". Un tessuto di brame e ricordi in cui noi tutti ci identifichiamo. Tutta una vita scandita da momenti ora felici ora tragici, di un lirismo toccante, di un sentire ora sublime ora più terreno, con un linguaggio semplice e profondo al contempo, parole non soltanto scritte ma vissute ognuna col proprio carico di significati, di sfumature, che colpiscono il lettore e lo proiettano in una dimensione di déjà-vu, dove il tempo sembra fermarsi per meglio imprimere nella memoria di chi legge sensazioni che ci avvicinano all'autrice in un comune sentire. Questo ho colto la sera del 12 novembre al Centro Sociale, trovandomi addirittura a pensare in sardo, cosa per La Consulta Giovanile di Ossi Si è svolta la prima assemblea: Carlo Mentasti è il portavoce Sabato 19 novembre si è tenuta la prima assemblea della Consulta Giovanile, convocata dal Sindaco come previsto dallo Statuto approvato dal Consiglio Comunale. Come portavoce è stato scelto Carlo Mentasti, come vice Valentina Lubinu (nella foto) mentre l’Esecutivo è così composto: Casula Antonio, Cau Enrico, Cocco Marta, Fancellu Fabio, Fiori Massimiliano, Lardu Michela, Loriga Fabrizio, Lubinu Tonino, Lubinu Valentina, Mentasti Carlo, Mura Giulia, Pala Antonio, Piga Luca, Sanna Francesco, Sechi Enrico, Sussarellu Clelia, più due Consiglieri Comunali: Serra Maria Elena e Tilocca Leonardo. me inusuale, avvolta in un'atavica atmosfera fatta di sensazioni dal sapore antico, così lontane da ciò che oggi possiamo provare, ma così vive nella memoria dei bambini di allora, oggi vecchi. Per tutto questo possiamo chiamare con orgoglio Adele Marras una di noi. Alessandra Cherchi BIOGRAFIA Adele Alba Marras nasce a Roma nel 1924. Vive a Civitavecchia fino all'età di tredici anni, in seguito si trasferisce ad Ossi presso degli zii dove rimane per dieci anni fino al 1947 anno in cui sposa Silvio Alba e va a vivere prima a Decimomannu e poi a Cagliari dove forma una numerosa famiglia con ben nove figli. Ma la Adele poetessa si forma negli anni in cui visse a Ossi, a contatto con la vita agropastorale del piccolo centro e con i suoi abitanti. La sua attività letteraria si sviluppa tra prosa e poesia, con una serie di racconti che le valgono alcuni importanti riconoscimenti presso i vari concorsi e premi letterari cui partecipa sia a livello regionale che nazionale ed internazionale. Nel 1972, è il 3° pre mio assoluto nel concorso "Città di Ozieri"; nel 1974 a Viareggio viene segnalata per il racconto "Beffa di Carnevale", nel concorso nazionale "Racconti di Carnevale". Nel 1975 a d Alanno di Pescara, premio letterario internazionale, vince il 3° premio per l'o pera teatrale "Madre". Nello stesso anno in Sicilia è primo premio per la poesia dialettale; l'anno successivo a Taranto consegue ancora il primo premio sempre per la poesia dialettale; nel 1977 a Pozzomaggiore, al 1° concorso "Meilogu" arriva 2°, e poi ancora a Taranto, Ittireddu, Bono, Cagliari, Bonorva, tra concorsi regionali, nazionali ed internazionali, dove consegue sempre tra i primi tre premi. Ultimo suo lavoro "Bramas e ammentos", finito di stampare nel settembre 2005. AVVISO: IL RICAVATO DELLA VENDITA DEL LIBRO “BRAMAS E AMMENTOS” ANDRA’ IN OPERE DI BENEFICIENZA. CHI FOSSE INTERESSA TO AD ACQUISTARLO PUO’ RIVOLGERSI PRESSO IL CENTRO SOCIALE. AT T U A L I TA’ 5 Berlusconi: l’ici nelle zone C non lottizzate si p aga Il Governo approva il decreto fiscale che chiarisce definitivamente la questione La questione dell’ICI nelle zone C non lottizzate ad Ossi è molto sentita in quanto nel paese sono presenti oltre 70 ettari di zone C di cui una parte enorme ancora non lottizzate. La Cassazione con due sentenze altalenanti aveva acceso le speranze di molti cittadini che speravano di essere esentati da un tributo ritenuto ingiusto per tanti motivi, perchè da una parte è una specie di tassa sulla casa, una specie di affitto sulla propria abitazione dall’altra, nel caso particolare dei terreni non lottizzati, essendocene ad Ossi una quantità enormemente superiore alla necessità di mercato, la situazione è davvero paradossale; alcuni cittadini, infatti, si trovano a dover pagare l’ici per anni senza poter effettivamente costruire sia perchè non raggiungono i 12.000 metri necessari, sia perchè a volte è difficile o impossibile mettere tutti daccordo, sia perchè non si hanno soldi, o perchè il terreno si è ereditato o per altri motivi ancora. Con la sentenza della Cassazione che stabiliva che il tributo non era dovuto si è creato un movimento di opinione che aveva coinvolto anche il nostro giornale che ne aveva dato conto puntualmente alcuni mesi fa. L’8 marzo 2005 con l’ordinanza 10.062 la sezione tributaria, vista la contraddittorietà delle due sentenze, aveva chiesto una riunione a sezioni unite per dirimere definitivamente la questione. Il Governo, invece, con il Decreto fiscale art. 11 comma 16 ha preso l’iniziativa di tipo legislativo con una norma che si configura come un’interpretazione autentica della legge istitutiva dell’ICI che recita testualmente: “Ai fini dell’applicazione del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n°504 la disposizione previst a dall’articolo 2, comma 1 lettera b), dello stesso decreto, si interpreta nel senso che un area è da considerarsi comunque fabbricabile se è utilizzabile a scopo edificatorio in base allo strumento urbanistico generale, indipendentemente dall’adozione di strumenti attuativi del medesimo.” Con questo articolo vengono superate quindi per via legislativa le sentenze della Cassazione e si stabilisce la volontà autentica del legislatore, la notizia non farà certo piacere a quei cittadini che hanno fatto ricorso ma chiarisce una questione che era confusa e che stava screditando le istituzioni. La Redazione IL FILM DEL MESE Quo vadis baby? "Credi in Dio?", "Diciamo che lo stimo!". La vecchia battuta non danneggia il nuovo film di Salvatores. "Dove vai baby?" (neanche questa frase è nuova. Chi non ricorda Marlon Brando in "Ultimo tango a Parigi?") è un thriller, un noir, un genere nuovo, il sedicesimo lungometraggio per l'autore napoletano. Ambientato in una Bologna cupa, livida e minacciosa, narra la storia di Giorgia, la protagonista al suo debutto, una ragazza strana, dolce, impiegata in una agenzia investigativa. Il suo lavo- di Mario Moreno ro è spiare, fotografare amanti, personaggi equivoci alla ricerca della verità a tutti i costi. Scavare nell'intimo è il suo mestiere, finché un giorno scopre un'amara verità…… È il primo film di Salvatores che ha per protagonista un personaggio femminile. Una storia che riflette con chiarezza fallimenti e frustrazioni di una generazione di non più giovani, da vedere. Di Gabriele Salvatores. Interpreti: Angela Baraldi, Gigi Alberti, Claudia Zanelli. Genere thriller it aliano, durat a 120 minuti. Dott. ALESSIO MARRAS Via Corraduzza 33/A - 07100 - Sassari Tel. 079-2827007 - Fax 079-2856019 LETTERA Egregio Direttore Chiedo spazio sul suo giornale per segnalare un’anomalia tutta italiana: qualche giorno fa ho ricevuto due sentenze della Commissione Tributaria Provinciale che riguardano due casi identici di ricorso sull’ICI. Fin qui niente di strano, la cosa assurda è che per lo stesso motivo da una parte si dava ragione al Comune dall’altra si dava ragione ai ricorrente! Si configura cioè una specie di “lotteria tributaria”, perchè la sezione 2 e la sezione 6 sono arrivate a conclusioni opposte per il medesimo caso accogliendo e rigettando il pagamento degli interessi! Come si fa a prendere decisioni in queste condizioni? Come si può stabilire una linea di condotta senza correre il rischio che la Corte dei Conti condanni gli amministratori per danno? La stessa cosa vale per il pagamento dell’ICI nelle zone C non lottizzate: in questi mesi decine di cittadini si sono rivolti a me chiedendomi lumi sul da farsi, se la via del ricorso fosse saggia o meno, tutti attendevamo la pronuncia delle sezioni unite e invece è intervenuto direttamente il Governo con una proposta che se verrà approvata dal Parlamento chiarirà la questione definitivamente. Cosa ha fatto il Governo? Poteva decidere di seguire l’ultima sentenza della Cassazione, invece ha detto e fatto l’esatto contrario per via legislativa; è superfluo ricordare oggi il famoso “meno tasse per tutti” col quale Berlusconi ha ridotto le tasse soprattutto ai redditi alti, mentre nei fatti per tanti italiani quello slogan diventa l’esatto contrario, anche per chi come nel caso nostro è costretto a subire un ingiustizia pagando l’ici per terreni che non valgono nulla! Quindi ancora una volta il detto: “Chie cumandat faghet legge”, si abbatte sui cittadini, sui comuni, sulle province e sulle regioni e non possiamo che indignarci aspettando di cambiare questo governo! Dott. Pasquale Lubinu Sindaco di Ossi NOTIZIE 6 Con la registrazione dello Statuto e dell’atto costitutivo a tutti gli effetti Nasce l’Unione Sportiva Ossi 2001 E' nata ad Ossi una nuova Associazione Sportiva denominata "Unione Sportiva Ossi 2001". La nuova associazione, con il primo avviamento della scuola calcio, che ha già riscontrato finora diverse adesioni e iscrizioni, (così da consentire la partecipazione delle stesse squadre giovanili ad alcuni corrispondenti campionati e tornei provinciali), vuole in tal senso contribuire a rafforzare maggiormente l'attività formativa ed educativa nel campo dello sport calcistico locale. Squadre e formazioni che hanno avuto il loro battesimo nei campi da gioco del Wilier a Sassari, e che stanno misurandosi con formazioni anche con maggiore e collaudata esperienza. L'attività del settore giovanile è curata da esperti abilitati e di certa esperienza calcistica e sportiva, e sono coordinati da Fernando Zinellu, da Pierfranco Simula per gli Esordienti, da Luciano Bianco e Mario Mulas per la formazione dei Pulcini, e Pietro Demartis per i Primi Calci. L’associazione si propone inoltre l'obiettivo di riportare il nome calcistico del nostro paese, secondo quella "nobilissima" tradizione avuta in passato, a dei livelli ad esso più adeguati. Un obiettivo, senz'altro ambizioso, ma che, per il suo raggiungimento, occorre tentare seriamente di riunire vari sogget- ti nonché anche vari operatori d'impresa locali, che sappiano dare quella dovuta "credibilità" e necessaria forza a tale futuro e impegnativo obiettivo. Insieme a questo obiettivo, l'Unione Sportiva Ossi 2001, vuole continuare la propria tradizionale attività nel settore calcistico ama- toriale, con la partecipazione di varie squadre locali ai campionati provinciali U.IS.P. di calcio a 8, attualmente in corso, ed a cui partecipano tre diverse distinte formazioni: Ossi 2001, U.S.O. Calcio e OASI Ossi. Questo settore amatoriale rappresenta ormai da diversi anni nel nostro paese un importante momento di sana aggregazione e che riteniamo sia giusto far continuare ed anzi potenziare e sempre migliorare anche in futuro. Nella prima riunione dell'Unione Sportiva Ossi 2001 si è provveduto a nominare un direttivo provvisorio, del quale fanno parte: Antonello Fadda, Presidente, Giuliano Palmas e Marcello De Renzis, vice Presidenti, Tonio Faedda, Segretario, Piero Canu, Amministratore, Pietro Mossa, Direttore Sportivo, Fernando Zinellu, Lello Mura, Luciano Bianco, Michele Mura, Sergio Zinellu e Nicola Solinas consiglieri. Compie vent’anni il premio di poesia sarda Oltre novanta partecipanti da tutta la Sardegna per l’iniziativa culturale furridas undas falan in carrera, dae s'animu issoro sas brutturas. che gurturzos famidqs a sa gama, Possibile chi custas criaduras anzones innossentes "mamma, mamma!" non t'appen fattu lastima, Sennore? gridana disperados... a su entu. Forzis delirio. Narat s'Iscrittura A barras largas sos mares s'aberin chi sos bonos e zustos Ti sun caros. in gurgos e s'ingullin abbramidos Proite, tando, a mie non sun craros poveros cristos in terr' assortidos che abba netta sos Tuos disinnos? sentza disponner de santos in corte. Perdona, ma si morin sos pitzinnos Umbras nieddas, alidos de morte, sa Fide puru at dubbios e paura.. s'isparghen frittos e s'Eden coperin. Misteru chi no isco irbolicare. Est vanti su precare, vanti su fuere Ma forzis Ti cherias render contu e vanti est a cumprender, Deus meu! s'in custos tempos su frade 'nd' est prontu L'isco ch'est arrivad' a s'Empireu a dare atzudu in sa necessidade. s'atrivimentu 'es'omine, de chie Non bi creias, eh? Però b'at frade cheriat diventare che a Tie, chi pedit nudda e tottu est prontu a dare. irmenticande chi fit fattu 'e prudere. PROITE DEUS MEUS? Non paret beru, ma s'linda 'e s'amore Santino Marteddu (1° premio sez. rima) Passet pro s'incallidu peccadore est resessid' a binther s'orrorosa Tremet sa terra. In d'unu momentu chi pro tott'una vida t'at offesu, unda de su "Tsunami ", impietosa Fruschian bentos malos in s'aera, ma sos pitzinnos no, che sun attesu che manti de buzinu impiccadore. Domenica 20 novembre c’è stata la premiazione del XX premio di poesia sarda di Ossi. Una ricorrenza particolarmente importante e gradita per il nostro paese che ha coinvolto poeti da tutta la Sardegna. La sezione in rima, (sa regina) è stata vinta da Santino Marteddu (nella foto) mentre quella senza rima da Giuseppe Tirotto. Nella sezione in rima 2° premio per Tonino Fancello e 3° ex aequo per Antonio Piras e Nino Fadda nella sezione senza rima 2° per Rosaria Floris e 3° ex aequo per Andrea Chessa e Rosanna Podda. 7 Sulle tracce degli G.N.A.R.S. Per sgominare la sempre più numerosa banda di GNARS (gettatori notturni anonimi rifiuti speciali), in attesa che venga attuato il controllo satellitare del territorio (con il quale si potrà risalire all’esatto momento in cui durante la notte il nostro zozzone abbandona i propri rifiuti nell’immediata periferia del paese) verrà utilizzato il sistema del DNA altro infallibile metodo, così potremo finalmente ammirare uno Gnars. Tutti si chiedono che aspetto avrà mai uno Gnars? E’ un licantropo? Chissà quali malformazioni nasconde, PIBERE & PIBERONE chissà come puzza, chissà che orripilante creatura si presenterà ai nostri occhi. a scoprire che si tratta del nostro..... Magari con stupore e sgomento andremo Comunque attenderemo pazientemente In memoria del fratello Fernando Pietro Già sos deg'annos sun passados; ai! Ite triste reccurrenzia: ca in famiglia manca sa presenzia chi teniat sos fizzos amparados. Sempre su coru meu est in gherra E pasu non bi nd'at pro s'isventura totta sa vida passat in tristura dai cando frade est sutta terra. Pro luttu grave de nieddu 'estida Una vida senza significadu Pro su frade caru tramontadu So in dolore su restu dei sa vida. Omine de mente illuminada "est malaria" a sos duttore at nadu ma pro ifruescia l'an curadu sa diagnosi bi l'an cuntrastada. Sa cheja de nieddu s'est velada Sa campana at brotadu dai su sinu Su segnale de su rantzigu destinu "Sa colunna de sa domo s'est truncada" trista sa domo, no est pius riende su dolore e pensamentu fissu, dogni cosa nos faeddas de issu finzas sos muros paren pianghende. Dai Kenia so isettende a rientrare In Gusta terra trist'e su nuraghe Non cumprendon, no apo pius paghe Ca a issu non l'an pottidu sanare. Notte e die remende fit cun brama Pro superare mareas e fastizzos Fraighende s'imperu pro sos fizzos Cumbattende che Babbu e che Mama. Sa famiglia restada est a disagiu, pensende su carveddu m'apo fuso "ite dolore, non lu idimus piusu!" ca cussu fit s'ultimu viaggiu. S' ultimu impignu est istadu Lassende sa familia desolada Orfana de su tottu est restada, A Deus su coraggiu domandamus . Maria Teresa Tilocca Nota raimonda che ne vengano catturati almeno 12 esemplari in modo che se Ken Parker quest’anno non dovesse fare gli auguri demenziali di natale ne l’Obiettivo, Pibere e Piberone ogni mese su questo giornale avranno la possibilità di fare sorridere gli ossesi dicendo la loro, oppure se ne potrebbe fare un calendario, visto che ormai vanno tanto di moda, e nel mese di dicembre anzichè un babbo natale che di soppiatto entra nelle case con un sacco di doni, apparirebbe invece uno Gnars-natale ma con un bel sacco nero colmo di rifiuti che esce e va verso la campagna ovviamente rigorosamente di notte. Perchè si dice “TERRONE” Nel Grande Dizionario della Lingua Italiana, dopo la spiegazione che terroni sono stati detti spregiativamente i meridionali immigrati nei grandi centri urbani del nord, che il primo ad aver usato in letteratura la voce è Marino Moretti, e che Bernari preferisce la variante dialettale Terrùn, si trova una lunga serie di ipotesi sull’origine. La più probabile è che il termine alluda all’attività, prevalente nelle campagne del sud del bracciantato agricolo: terrone sarebbe il servo della gleba, con uno spostamento semantico analogo a quello subito dai termini Villano, Burino e Cafone. Altra spiegazione valida è quella secondo cui gli emigrati sarebbero stati chiamati terroni per l’attaccamento profondo che continuavano a dimostrare per la propria terra. Visto da Pibere & Piberone di Bruno Mura 8 I SEGUACI DI F. A . C . S . FA N TA S I AR T E CR E AT I V I TA’ SA R D E