• • • • • • • • PROGETTO “SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO” (L.Feuerbach) Oppure IO?...MANGIO SICURO Razionale La sicurezza alimentare è un concetto complesso che ingloba il significato di disponibilità di cibo in quantità sufficiente per tutti e di cibo sicuro. In relazione alla disponibilità, in Italia e nei paesi industrializzati in genere, si è verificato un importante cambiamento dello stile di vita e dei consumi alimentari e mentre un tempo l’obiettivo prioritario era quello di prevenire la carenza di energia e di nutrienti, ora è necessario evitare problemi legati a un’alimentazione eccessiva e squilibrata e ad una diffusa e maggiore sedentarietà. D’altra parte, al fine di garantire cibo sicuro per tutelare la salute dei consumatori, l’UE si è dotata di un ampio pacchetto normativo, che obbliga gli operatori del settore alimentare a predisporre adeguate procedure operative, verificate poi dalle autorità competenti. Poi c’è il consumatore, sempre più responsabile di scelte e comportamenti alimentari adeguati. E ormai dimostrato che errate abitudini alimentari costituiscono uno dei principali fattori di rischio per numerose patologie, sia cronico degenerative quali diabete, malattie cardiovascolari, obesità, osteoporosi, ecc, aumentate nella società attuale, sia per patologie, quali tossinfenzioni alimentari, dovute a non adeguata conservazione, manipolazione e consumo di alimenti. Infine, non meno importanti sono i rischi legati ad allergie e intolleranze, in continuo aumento, che possono essere causa di problemi per la salute qualora non siano rispettati comportamenti appropriati. Poiché le abitudini alimentari si acquisiscono fin dalla più tenera età e si consolidano col passare del tempo, trasformandosi in un vero e proprio stile di vita, è opportuno fornire una adeguata educazione alimentare fin da piccoli, poiché solo una corretta alimentazione, che tenga in considerazione gli aspetti quantitativi, qualitativi nonchè igienico sanitari, può favorire il mantenimento di un equilibrio biologico armonioso e rappresenta pertanto un fattore di primaria importanza nel miglioramento dello stato di salute dell’individuo. In tale ambito la famiglia costituisce il primo punto di riferimento per i bambini. Ma anche le Istituzioni Scolastiche rivestono un ruolo centrale, sia perché preposte all’educazione generale degli scolari, sia perché rappresentano il luogo dove bambini ed adolescenti trascorrono buona parte della giornata. La scuola è stata individuate dall’OMS e dalle istituzioni nazionali come ambito di intervento prioritario. CONTINUA • . • • • Per essere efficaci i programmi scolastici di educazione alimentare devono fornire agli studenti le conoscenze e le capacità necessarie a prendere decisioni adeguante riguardanti la propria salute, ma anche offrire l’ambiente, la motivazione, i servizi ed il supporto necessario per sviluppare e mantenere comportamenti positivi. In particolare l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura, in sigla FAO, suggerisce attività quali la creazione e la gestione di orti scolastici, la trasformazione e la preparazione di alimenti oltre a visite guidate in negozi e mercati. In questo contesto si inseriscono le azioni del Ministero della Salute che, riconoscendo all’alimentazione un ruolo essenziale per lo stato di salute dell’individuo ha inserito tra gli obiettivi di salute dei Piani Sanitari Nazionali (PSN) la promozione di comportamenti e di stili di vita salutari CONTINUA • • • • • • • • L’attuazione a livello nazionale, nonché regionale dei vari PSN ha generato negli anni una serie di progetti e attività, che hanno interessato molti Istituti Scolastici. Tra le principali strategie messe in atto dal Governo si ricorda il programma “Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari”, l’attività di sorveglianza “Okkio alla salute” e il progetto “Scuola e cibo”. PROGETTO Da tali premesse nasce l’idea di una collaborazione tra il Centro Studi per la Sicurezza Alimentare dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana (CSA), il Centro Agroalimentare Roma (CAR) e la Schär. Il Centro Studi per la sicurezza Alimentare è un Centro di Riferimento Regionale, ossia uno strumento di elevata e provata competenza che opera per la Regione Lazio svolgendo attività di monitoraggio e ricerca volte a garantire la salute dei cittadini attraverso elevati livelli di sicurezza alimentare lungo tutta la filiera di produzione. Per raggiungere i suoi obiettivi il CSA esegue numerose attività. Da alcuni anni è impegnato anche in progetti formativi di educazione alimentare presso Istituti Scolastici di vario ordine e grado. Il Centro Agroalimentare Roma è una delle più importanti strutture europee per la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli ed ittici. La Schär è invece una ditta specializzata nella nella produzione di alimenti senza glutine favorevole a nuove tecnologie, innovazioni nel processo di produzione e miglioramenti della qualità. CONTINUA • • • • • • • • Obiettivi generali Il progetto nasce allo scopo di stimolare la comunità, creare conoscenza, consapevolezza, attitudini e abilità tali da influenzare positivamente scelte alimentari e stili di vita salutari, attraverso la promozione di adeguate abitudini alimentari, l'eliminazione dei comportamenti alimentari non soddisfacenti, l'utilizzazione di manipolazioni più igieniche degli alimenti e un efficiente utilizzo delle risorse alimentari. Il progetto si propone ciò attraverso un percorso di crescita per bambini e adulti della comunità, basato sull'integrazione tra famiglie, istituzione scolastica e territorio. Tale campagna di informazione che passa attraverso la rete scolastica rappresenta una valida scelta, perchè responsabilizza i giovani rendendoli consumatori capaci di scelte consapevoli, e allo stesso tempo, veicolo di divulgazione in famiglia, della cultura appresa. Obiettivi specifici Il progetto vuole dare agli scolari, in primis, ma anche alle loro famiglie, la possibilità di esplorare le molteplici dimensioni del cibo e gli ambiti ad esso legati: sicurezza, salute, sensorialità, etica, identità, territorialità, globalizzazione e sostenibilità. Il progetto si propone quindi di: - favorire la comunicazione e la collaborazione tra le varie agenzie educative: famiglia, scuola e territorio; - promuovere un corretto consumo e/o stile alimentare nel rispetto delle necessità fisiologiche, ambientali e culturali (aspetti nutrizionali, scarti alimentari, valororizzazione stagionalità e prodotti tradizionali); - favorire la conoscenza dei rischi legati ad una errata alimentazione; tra questi si focalizzerebbe l'attenzione , sulle intolleranze ed in particolare sulla celiachia, patologia ancora poco conosciuta ma in continuo aumento, al fine di promuovere una reale integrazione sia in ambito scolastico che di quartiere del soggetto celiaco ed in particolare del bambino celiaco. CONTINUA • • • • • • - fornire gli strumenti per divenire consumatori coscienti, capaci di scegliere consapevolmente merci e prodotti; - favorire lo sviluppo del senso di appartenenza ad una comunità in cui ognuno può sentirsi personalmente coinvolto e assumere un ruolo attivo e responsabile nei confronti di se stesso e del mondo. Partecipanti Il progetto si avvale della collaborazione dell' èquipe del Centro Studi per la Sicurezza Alimentare (CSA) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana che si impegnerà a programmare e realizzare compatibilmente con le attività didattiche, una serie di incontri su temi prestabiliti che ben si integrano anche con le altre attività portate avanti dalla scuola, con le modalità e i tempi di seguito riportati. Il CAR supporterà la realizzazione del progetto mediante l'offerta di prodotti ortofrutticoli freschi da destinare ad una salutare merenda per gli alunni della scuola. In cambio la ditta esporrebbe il proprio marchio all’interno dell’istituto scolastico, divulgherebbe brochure e ricette realizzate con prodotti dell’azienda. La Schär si impegnerà a garantire la fornitura gratuita di prodotti senza glutine per alcuni eventi scolastici quali Festa di Primavera ecc . Contestualmente a tali eventi la ditta fornirebbe un promoter/rappresentante che si occuperebbe della degustazione di prodotti senza glutine. Da valutare la possibilità di realizzare a proprie spese dei “laboratori” che si terrebbero in aule messe a disposizione nei plessi scolastici dell'ICC, fornendo personale qualificato, attrezzatura e materie prime per la realizzazione del prodotto finale. In cambio la ditta esporrebbe il proprio marchio all’interno dell’istituto scolastico, divulgherebbe brochure e ricette realizzate con prodotti dell’azienda. CONTINUA • • • • • • • • • • • Destinatari - Alunni della scuola primaria dell'Istituto Comprensivo Castelverde - Genitori degli alunni Fasi del progetto In fase preliminare sarà necessario firmare accordi tra l'Istituto Scolastico e gli enti partecipanti al progetto. Con tale accordo ogni partecipante chiarirà i propri impegni. Sempre in tale fase, gli esperti del CSA di comune accordo con le insegnanti e compatibilmente con le normali attività scolastiche, redigeranno un calendario relativo agli incontri e/o attività da realizzare nel corso dell'anno. 1. Il progetto avrà inizio con un incontro tenuto dagli esperti del CSA e da eventuali rappresentanti del CAR e della Schar, presso l'istituto scolastico, aperto alle famiglie per sensibilizzare i familiari sulle attività che saranno svolte nel corso dell' anno. 2. Sulla base del calendario redatto si svolgeranno gli incontri con gli alunni della scuola. 3. In concomitanza delle festività del Natale e della successiva Festa di Primavera, si svolgeranno gli eventuali laboratori a tema. 4. A fine anno , proprio in occasione della festa di primavera, saranno presentati ai genitori i risultati dell'attività svolta (lavori realizzati dai ragazzi inerenti l'attività, foto di visite e laboratori) CONTINUA • • • • • • • • • • • • • • • • • Tempi e contenuti In relazione agli interventi del CSA il progetto, di durata triennale si articolerebbe come segue: Anno 2015-16 - la piramide alimentare: quando, cosa e quanto mangiare! - Attenzione ad allergie e intolleranze; la celiachia. Anno 2016-2017 - dal supermercato alla tavola: come scegliere, conservare, manipolare e consumare gli alimenti (riferimento ai microrganismi utili e dannosi, nonché all'importanza della riduzione degli scarti); - frutta, verdura…..e stagionalità. Anno 2017-2018 - prodotti tipici del territorio laziale. Inoltre si fa presente che nel corso dei tre anni saranno ripresi i concetti di igiene personale (il modo corretto di lavarsi le mani); ogni anno l'attività didattica potrà essere completata da visite presso fattorie didattiche o aziende; compatibilmente con la disponibilità della ditta di ristorazione scolastica e del dirigente scolastico e con la collaborazione delle insegnati, il progetto può essere affiancato da una valutazione degli scarti a mensa al fine di ottimizzare il servizio. Risultati attesi L'auspicio è che al termine del progetto, tutta la comunità sarà più sensibile al tema dell'alimentazione e alle problematiche ad esse legate. La partecipazione e la riuscita dell'evento saranno poi avvalorate anche da lavori a tema realizzati dagli alunni nel corso del triennio e dalle attività ludiche ad esse associate (feste, uscite e visite didattiche). Tutto il materiale potrebbe poi essere utilizzato per la realizzazione di un opuscolo, non solo come memoria del lavoro svolto ma soprattutto come punto di riferimento per ogni partecipante e punto di partenza per un continuo miglioramento. Perché realizzare il progetto Sarebbe completamente gratuito Servirebbe a sensibilizzare il personale scolastico, i genitori, gli alunni toccando uno dei punti cardine della formazione scolastica: l’integrazione Saremo un progetto pilota il che, in caso di adesione al progetto di altre scuole, rappresenterebbe un successo della nostra scuola a livello municipale, se non comunale.