Stampata su carta ecologica 100% riciclata “E-2000”, con inchiostri a base vegetale, prodotta senza uso di cloro dalle Cartiere Cariolaro S.p.A. PERIODICO DI INFORMAZIONE RISERVATO AI CLIENTI NATURASÌ | SPECIALE N. 1 numero monografico Intolleranze e allergie Sommario INTOLLERANZE E ALLERGIE ALIMENTARI Intolleranze e allergie alimentari 4 Controlliamo le etichette 7 La celiachia 10 Ipersensibilità al glutine 13 Uova e derivati 16 Latte e latticini 18 I lieviti 21 I solfiti 24 L'esperienza di Irene 27 INTOLLERANZE E ALLERGIE NON ALIMENTARI Intolleranze e allergie non alimentari 31 I pannolini 33 I detersivi 36 Editore NaturaSì: via De Besi, 20/c (Vr) tel. 045.8918611, www.naturasi.it, [email protected] NaturaSì è certificata ISO 9001/2000. Direttore responsabile Luigi Speri. Redazione e realizzazione grafica EcoComunicazione.it progetti di comunicazione ecologica. InformarSi è stampato da MediaPrint (Vr) Stampato su carta ecologica 100% riciclata. Pubblicazione trimestrale registrata presso il Tribunale di Verona in data 30/12/2003 n. 1575. 2 Il primo speciale InformarSì PERIODICO DI INFORMAZIONE RISERVATO AI CLIENTI NATURASÌ | SPECIALE N. 1 la vita ù Bio numero monografico Intolleranze e allergie www.alcenero.it 5-07-2010 16:54:51 Stampata su carta ecologica 100% riciclata “E-2000”, con inchiostri a base vegetale, prodotta senza uso di cloro dalle Cartiere Cariolaro S.p.A. utto bio! avergine di oliva, passate rutta e tanti altri ancora... egioni più vocate d’Italia! erante al frumento, i latti tosio, le confetture senza sempre buoni e gustosi… Accogliere ogni giorno nei nostri negozi migliaia di clienti e accompagnarli nella ricerca del prodotto adeguato alle loro esigenze è uno degli obiettivi che ci siamo da sempre prefissati. Talvolta per quelli che entrano con lo sconforto di chi ha appena scoperto di avere una qualche intolleranza o allergia, vorremmo mettere a disposizione la nostra esperienza per sostenerli nel viaggio verso un nuovo tipo di alimentazione. Pensiamo infatti che scoprirsi intolleranti, ipersensibili o allergici possa essere un’opportunità e non una privazione: per gustare menù alternativi, approcciare uno stile di vita diverso, essere più attenti a ciò che introduciamo ogni giorno nel nostro corpo. Spesso rappresenta una porta che si apre su un mondo di illimitate nuove esperienze gustative, creative e di conoscenze prima mai sperimentate. Consigli in pillole Libri consigliati Manuale delle allergie e intolleranze alimentari La vera causa di disturbi e sintomi con i quali, purtroppo, abbiamo spesso imparato a convivere. Marcello Mandatori – Tecniche Nuove Conoscere le allergie e le intolleranze alimentari I benefici di una corretta alimentazione. Matteo Giannattasio – Aedel Le intolleranze alimentari Le cause, i sintomi, le terapie e i rimedi. David Sheinkin, Michael Schachter, Richard Hutton – Edizioni Red Intolleranze zero La cucina nelle intolleranze alimentari. Irene Binaghi, Francesco Pincini Tecniche Nuove Così, con l’intento di proporre un vero e proprio percorso di approfondimento su alcuni argomenti specifici, abbiamo deciso di realizzare dei numeri dedicati a temi di particolare interesse per i nostri clienti che, oltre a fornire loro un bagaglio importante sotto il profilo informativo, potrebbero rivelarsi anche utili Il mal di latte strumenti per vivere meglio il quotidiano. Infatti accanto agli articoli, elaborati con la collaborazione di alcuni esperti, abbiamo indicato in modo semplice ed immediato i prodotti selezionati per i diversi tipi di richieste alimentari. Allergie alimentari per negati Ci è piaciuto inoltre inserire anche “L’esperienza di Irene” che, con ironia e positività, ci ha raccontato la scoperta di un nuovo modo di mangiare e di vivere, attraverso quello che era sembrato inizialmente un grave problema. Questo InformarSì Speciale, quindi, è un’occasione di incontro tra chi produce alimenti buoni e rigorosamente bio pensati proprio per le varie tipologie di intolleranze e i cosumatori che così potranno trasformare il loro elenco di “privazioni” in una lista della spesa curiosa, colorata e sfiziosa. Giò Gaeta Responsabile progetto InformarSì Intolleranze, allergie e malattie da latte e latticini. Lorenzo Acerra – Macro edizioni Allergici a uova, latte, crostacei? Vivere bene si può. Ecco come. Joe Kraynak, Robert A. Wood Oscar manuali Superare le intolleranze alimentari Una guida per tornare a mangiare, dedicata ad allergici e intolleranti. Attilio Speciani, Francesca Speciani Tecniche Nuove Celiachia, intolleranze, allergie alimentari 800 ricette naturali senza glutine, uova, latte vaccino, lievito. Teresa Tranfaglia – Macro edizioni Libri consigliati Senza glutine Nicola Michieletto, Monica Negroni Tecniche Nuove In copertina: la difficile ricerca quotidiana dell’equilibrio nell’uso dei prodotti alimentari e non alimentari, illustrata da Gianni Burato. 3 Consigli in pillole Sono celiaco non malato Una guida per adulti e bambini intolleranti al glutine. Raffaella Oppimitti, Gianfranco Trapani Red Edizioni Il pane degli angeli Il quotidiano senza glutine. Alessandra Emma Grande – Il leone verde Golosità senza latticini Tante ricette naturali senza l’utilizzo di latte e derivati. Teresa Tranfaglia – Macro edizioni Siti utili Intolleranze e allergie alimentari Negli ultimi decenni il numero delle persone che soffrono di allergie è notevolmente aumentato e, per quanto riguarda le intolleranze, circa il 20% della popolazione ne è oggi colpita. di Maria Erminia Piroli* e Pina Grazia Tagliaferri* Allergia 2000 Punto di riferimento per chi ricerca informazioni sulle malattie allergiche in internet. www.allergia2000.it Asma e allergia Vasto e completo sito italiano di allergologia e pneumologia. www.asmaeallergia.it Associazione Italiana Celiachia La principale associazione italiana di promozione dell’assistenza ai celiaci. www.celiachia.it Food Allergy Italia Fondazione Italiana Allergie Alimentari. www.foodallergyitalia.org Ecor Entra su: http://www.ecor.it/prodottibiologici-biodinamici.asp# clicca sulla categoria di prodotti che ti interessano (freschi, confezionati, cosmesi) e ti comparirà la lista con le caratteristiche che cerchi (senza uova, senza latte, senza glutine...). Valore alimentare Approfondimenti, domande e risposte per vivere meglio, grazie ai preziosi consigli di medici ed esperti. www.valorealimentare.it 4 L’interesse generale per le intolleranze alimentari nasce, in primo luogo, dal riconoscimento dell’importanza del problema dell’alimentazione nella vita e nella salute dell’uomo. In oriente, sia nell’ambito della medicina Ayurvedica che in quella Tradizionale Cinese, sono state utilizzate in modo sistematico molte conoscenze riguardo alle proprietà dei cibi. Anche nella storia occidentale, fin dai tempi dell’antico Egitto e in Grecia, l’importanza terapeutica del cibo era sempre tenuta in profonda considerazione. Fino a una cinquantina di anni fa, i termini allergia e intolleranza non Intolleranze e allergie alimentari Effetti delle intolleranze alimentari Ecco alcune problematiche che, in assenza di una spiegazione basata su dati clinici, possono in taluni casi essere ricondotte alle intolleranze alimentari: •apparato urogenitale: irritazioni vaginali, cistiti ricorrenti, enuresi, infezioni ricorrenti; •apparato respiratorio: congestione nasale, rinite, sinusite, catarro, asma, bronchiti ricorrenti, otite; •apparato muscolo-scheletrico: osteoporosi, dolori articolari, spasmi, torcicollo, crampi muscolari; •dermatologia: eritemi, dermatiti, orticaria, erano così frequenti nel linguaggio comune e i casi clinici erano piuttosto rari. Negli ultimi decenni il numero delle persone che soffrono di allergie è notevolmente aumentato e, per quanto riguarda le intolleranze, circa il 20% della popolazione ne è oggi colpita. I fattori ambientali che contribuiscono a rendere il fenomeno sempre più diffuso, sono molteplici: in primo luogo la scelta, di tipo sociale, di abbreviare (o non iniziare per nulla) il periodo dell’allattamento al seno materno in favore dell’introduzione del latte artificiale. Di pari importanza è il cosiddetto sviluppo della tecnologia agricola e industriale che in pochi decenni ha devastato il delicato, ma perfetto e antichissimo, equilibrio della biosfera. I trattamenti chimici, i concimi, gli ormoni e gli antibiotici con cui viene trattato il bestiame da Reazioni agli alimenti Classificazione della Società Statunitense di Allergologia •allergie alimentari, si manifestano con reazione immediata al cibo; •pseudo allergie, ad esempio quelle provocate dal mal funzionamento di un enzima capace di metabolizzare il galattosio; •reazioni tossiche, si manifestano verso alcuni alimenti (funghi, cibi avariati); •ipersensibilità, reazioni ad alcune sostanze (istamina nel vino rosso o cioccolata); •intolleranze alimentari, reazione di tipo cronico, i cui sintomi possono presentarsi fino a 96 ore dopo l’ingestione dell’alimento. psoriasi, eczemi, prurito persistente; •dismetabolismi: obesità, sovrappeso, dislipidemie, linfatismo; •apparato cardiovascolare: ipertensione, ipotensione; •sistema nervoso: attacchi di panico, depressione, stanchezza cronica, alterazioni dell’umore; •sistema immunitario: infezioni ricorrenti, candidosi sistemiche, ipersensibilità tiraminiche, ipersensibilità istaminiche; •sistema digestivo: gonfiori addominali, meteorismo, colon irritabile, lentezza digestiva. allevamento, sono tutte sostanze difficilmente degradabili che alterano il suolo, impoverendolo progressivamente dalle sostanze utili, accumulando invece quelle nocive. Oltre al fattore ecologico dobbiamo anche considerare l’aspetto sociale. Per esempio l’abitudine, sempre più diffusa, di non dedicare abbastanza tempo alla preparazione dei cibi partendo da alimenti freschi, ma di fare uso di prodotti industriali pronti al consumo e più veloci. Anche l’introduzione di cibi esotici incrementa, a volte, il potenziale degli allergeni a cui siamo esposti, dobbiamo tener presente che i cambiamenti ambientali sono stati rapidissimi, mentre quelli genetici sono estremamente lenti. Per questa ragione non possiamo ancora valutare l’impatto dei cibi geneticamente modificati (Ogm) sul nostro organismo, ma possiamo dire con certezza assoluta che il nostro codice genetico ha bisogno di un adattamento lunghissimo prima di riconoscere un codice genetico prodotto in laboratorio. L’intestino è un organo antico, dal punto di vista evolutivo; risale ad almeno 500 milioni di anni fa. Nel suo sviluppo evolutivo le connessioni create con il resto dell’organismo sono molto profonde e complesse. Il meccanismo di produzione delle difese immunitarie ha origine, in gran parte, nell’intestino, quindi le conseguenze di una cattiva alimentazione, di una insufficiente digestione o di carente assimilazione dei nutrienti fondamentali si ripercuotono su tutti gli organi, compromettendone le funzioni. I geni, che compongono il nostro codice primordiale, non riconoscono gli alimenti artefatti e così creano “intolleranze” che si manicontinua 5 Intolleranze e allergie alimentari ® Carnesì Srl Carni bio in...skin per la massima freschezza e sicurezza alimentare Perché abbiamo scelto il sottovuoto Skin La conservazione sottovuoto è quanto di più naturale esista consistendo solo nell’estrarre l’aria dalla confezione composta da un vassoio con film “barrierato” dove la pellicola aderisce al prodotto come una “seconda pelle”; da cui il nome di “confezionamento skin”. Con l’assenza di ossigeno, che è la causa del deperimento degli alimenti, la carne perde temporaneamente il suo colore “vivo” presentandosi di colore scuro tornando al colore naturale una volta aperta la vaschetta e lasciata a contatto con l’aria per un paio di minuti. I vantaggi del sottovuoto (skin) maggiordurata(almeno15-18gg); nonsialteralanaturalequalità; perfettocontrolloigienicosanitario; mantenimentodelcoloreoriginaledellacarne (unavoltaapertalaconfezione); laconfezionenonintegraèsubitovisibile (sipresentaconfilmnonaderente); unavoltaripostonelfrigodicasapreservadal rischiodicontaminazioniincrociate; laconfezioneoccupaminorspaziorispettoa quellainatmosferaprotettiva; ilprodottoconfezionatopuòesseredirettamentecongelato(quelloinatm,primadel congelamentodomestico,dovrebbeessere toltodallaconfezioneeinseritoinunabusta peralimenti); laconfezione,nellasuatrasparenza,mostra perfettamenteilprodottocontenuto. Solo carne Biologica 6 Genuina e controllata dal pascolo alla tavola www.carnesi.it Sensibilità ritrovata Un divieto chiaro: “Questo ti fa male, non mangiarlo” e tutta la nostra sensorialità si orienta in quella direzione. “Niente latte, niente zuccheri, niente caffè, niente lieviti.” È certo: il profumo di cappuccino e brioche vi inseguirà come un pugno nello stomaco passando vicino ad ogni bar. È un fenomeno irritante, che ci fa rimpiangere quello che non ci è concesso. Quando riusciamo ad orientare il nostro olfatto, vista, tatto, gusto e udito su ciò che possiamo mangiare, allora iniziamo a vivere quotidiane sorprese. Ci allietano le fragole lavate in una coppa bianca, l’acqua che scorre sulle fette di cocco fresco, il profumo di caminetto delle castagne arrosto, il croc dei pistacchi sgusciati, la cascatella di spremuta d’arancia dalla bocchetta dello spremi-agrumi. festano in modo molto diverso da individuo a individuo. Spesso la causa di una depressione, di una crisi di panico, di una colite o di una diarrea sono da associare, oltre che a motivazioni psicologiche, ad una cattiva digestione, che può presentarsi in diversi modi. Alla luce delle attuali conoscenze, è corretto dire che il benessere dell’individuo è condizionato da quello che il suo sistema digestivo effettivamente trasforma, assimila ed espelle, e non solo dalla qualità del cibo che assume. Nell’ambito delle disfunzioni, è importante fare una distinzione tra allergie e intolleranze. Le vere allergie sono quelle che chiamano direttamente in causa il sistema immunitario, con una liberazione istantanea di immunoglobuline di tipo E (IgE) con liberazione di istamina. Al contrario, le intolleranze o ipersensibilità non coinvolgono direttamente il sistema immunitario, ma sono dovute ad un sovraccarico che deriva dall’ingestione continua di alimenti non ben metabolizzati. Quando veniamo a contatto con un alimento che il nostro organismo non tollera più, gradualmente le funzioni digestive vengono compromesse e, a seconda dei casi, si verificano vari fenomeni che possono riguardare sia un errato assorbimento di alcuni nutrienti, sia un sovraccarico di tossine, sia un deficit di enzimi. Le intolleranze sono un fenomeno molto più diffuso delle allergie e anche molto più subdolo da verificare, poiché si possono manifestare anche alcuni giorni dopo il contatto con gli alimenti e, soprattutto, possono presentarsi in modi che non fanno pensare direttamente al cibo. * Maria Erminia Piroli Psicologa Psicoterapeuta Nutrizione Naturopatica Floriterapeuta * Pina Grazia Tagliaferri Dott.ssa in Filosofia della Scienza NaturopataHeilpraktiker Federazione Nazionale Naturopati Heilpraktiker Professionisti L’agrifoglio: Centro salute e benessere Via Algajola, 22 - 00122 Ostia Tel. 06 56304011 Crêpes di grano saraceno alla crema di nocciole, mandorle e cannella Tempo occorrente: 10 minuti. Ingredienti per 4 persone: 4 cucchiai di farina di grano saraceno, 2 dl di latte d’avena, 1 presa di cannella, 4 cucchiai di crema di nocciola senza zucchero, 30 gr di mandorle sfilettate, 24 chicchi di caffè ricoperti di cioccolato, 1 cucchiaio di margarina. Stemperare la farina di grano saraceno con il latte d'avena e aromatizzare con la cannella. In un padellino sciogliere un quarto della margarina, quando sfrigola unire la pastella di grano saraceno. Cuocere finché la superficie è uniforme e croccante. Trasferire la crêpe su carta assorbente. Distribuire un cucchiaio di crema di nocciola, chiudere la crêpe e metterla su un piatto decorando con le mandorle ed i chicchi di caffé. www.cucinasenzasenza.com Controlliamo le etichette Nel 2003 l’Unione europea ha emanato la direttiva n. 89, che obbliga a inserire nelle etichette degli alimenti indicazioni chiare e complete sull’eventuale presenza delle sostanze allergeniche e dei loro derivati. di Roberto Pinton* Colpiscono le informazioni diffuse lo scorso maggio in occasione della settimana mondiale dell’allergia alimentare. In Italia è affetto da questa patologia più di mezzo milione di under 18. I bambini fra zero e cinque anni allergici a uno o più alimenti sono 270mila (100.000 al latte vaccino, 80.000 alle uova, 50.000 a noci, nocciole e arachidi), e il fenomeno è in crescita costante. continua Sui nostri scaffali NaturBio Pane Bauletto bio al Kamut® È un ottimo pane da tavola, naturalmente ricco di proteine, che ben si presta a gustosi panini, tramezzini e toast: per merende, spuntini e pranzi veloci. Il grano Kamut® Khorasan è un cereale antichissimo, coltivato in Mesopotamia e in Egitto più di 5000 anni fa. Dal sapore caratteristico, dolce e leggero. Biovita Cous cous di Kamut® Il cous cous di grano Kamut® Khorasan Biovita è sano e genuino, prodotto con le migliori farine di grano Kamut® Khorasan che provengono solo ed esclusivamente dagli Stati autorizzati alla coltivazione di questo cereale. Il grano Khorasan è una varietà di grano duro, la cui diffusione era molto elevata nell’antico Egitto. Il tipo di couscous che se ne produce contiene proteine di facile digestione e buona tolleranza che lo rendono adatto quindi a chi può essere leggermente intollerante al frumento. NaturBio Pane Bauletto bio di farro Il Pane Bauletto al farro nasce dalla ricerca di alimenti sani e naturali, che ha portato alla riscoperta di questo cereale di antichissima origine, per secoli alla base dell’alimentazione delle popolazioni mediterranee e asiatiche. Le materie prime rigorosamente selezionate unite ad avanzate tecnologie, hanno prodotto questo pane di farro bio, ottimo sostituto del pane e perfetto per veloci spuntini e merende. 7 Sui nostri scaffali Prometeo Una passione naturale per il farro Il farro Prometeo è frutto di una nostra selezione di varietà locali di farro dicocco. Cereale antichissimo, grazie alle sue peculiari proprietà nutrizionali e ad un basso indice glicemico, risulta particolarmente adatto a chi pratica attività sportive ed è un ottimo sostituto del frumento. Bisogna comunque tener presente che il farro è pur sempre un cereale che contiene glutine e quindi non adatto a chi soffre di celiachia. Per informazioni e ricette: www.prometeourbino.it Ecor Fette biscottate farro Già il nome aiuta a capire come vengono prodotte le fette “biscottate”, indicando che sono “cotte due volte”. L’impasto di farina, lievito, acqua e sale viene fatto lievitare e cotto in pani rettangolari. Quest’ultimi, tolti dagli stampi, vengono messi riposare per 24 ore durante le quali si raffreddano e sono pronti per essere tagliati in fette che si passano in un altro forno dove vengono biscottate, diventando leggere e croccanti. NaturaSì Fette biscottate Kamut® Il grano Kamut® Khorasan, ovviamente, proviene dall'USA e dal Canada direttamente dalla Kamut® Association. L’olio di oliva utilizzato è italiano, il sale proviene dai paesi del Mediterraneo. Le fette biscottate NaturaSì sono buone spalmate con marmellate o creme di frutta secca o direttamente inzuppate nel thè o nel caffè. 8 Intolleranze e allergie alimentari Le dosi necessarie per scatenare una reazione patologica di carattere immunologico possono essere estremamente ridotte; anche quando gli esiti non sono fatali (da noi i decessi per shock anafilattico sono sull’ordine di qualche decina l’anno) peggiora comunque la qualità della vita di chi è affetto da allergia e dei suoi familiari. Secondo stime della Commissione, il fenomeno coinvolge circa l’8% dei bambini e il 3% degli adulti in Europa. Si tratta di numeri davvero ragguardevoli: è come se fossero affetti da allergia più di tutti gli abitanti di Austria e Danimarca messi assieme. È per questo che nel 2003 l’Unione europea ha ritenuto di correre ai ripari con l’emanazione della direttiva n. 89, che obbliga a inserire nelle etichette degli alimenti indicazioni chiare e complete sull’eventuale presenza delle sostanze allergeniche e dei loro derivati. In precedenza, quando un componente di un prodotto fosse stato a sua volta composto da più ingredienti (mettiamo, una confettura di albicocche in una crostatina), per non allungare oltremodo l’elenco degli ingredienti era del tutto legittimo indicare genericamente “confettura di albicocche”, senza dettagliarne gli ingredienti, quando il suo peso fosse stato inferiore al 25% di quello del prodotto finito. La direttiva ha ridotto drasticamente al 2% la percentuale che esonera dal dettaglio degli ingredienti (per restare alla nostra confettura, ora vanno indicati tutti: albicocche, zucchero, gelificante – pectina,; correttore di acidità – acido citrico). Non solo: quando l’ingrediente pur presente in quantità inferiore al 2% contenga una sostanza ritenuta allergenica, essa va sempre indicata, anche se presente in quantità debolissima, per consentire al consumatore acquisti consapevoli e sicuri. In un prodotto che contenga anche solo l’1% di ortaggi misti, ma tra i quali sia compreso il sedano, la sua presenza va evidenziata (“ortaggi misti-contiene sedano”). Non serve ripetere il nome della sostanza allergenica quando sia già evidenziata nella denominazione di vendita o nell’elenco degli ingredienti, il che è logico: non sarebbe di nessuna utilità specificare “contiene uova” in un biscotto che già si dichiari “frollino all’uovo” o che l’uovo diligentemente si elenchi nella lista degli ingredienti. Va invece precisato quando non appaia così evidente: se il prodotto contiene “lecitina”, va precisato se essa deriva dalla soia o dall’uovo, direttamente nell’elenco degli ingredienti (“lecitina di soia” o “lecitina di uova”) oppure con il chiaro riferimento a parte “contiene soia” o “contiene uova”. Analogamente, se il prodotto ha come ingrediente della crusca, va specificato se deriva da un cereale che, assolutamente innocuo e gradito ai più, va invece evitato dagli allergici (dettagliando “crusca di frumento” o specificando a parte “contiene cereali contenenti glutine”). Nel 2005, su pressione dell’industria alimentare, la direttiva allergeni ha subito una modifica: alle imprese produttrici non andava giù dover indicare “contiene pesce” nell’etichetta di un succo di frutta vitaminizzato (nella produzione convenzionale di alcune vitamine e di alcuni aromi viene utilizzata gelatina di pesce). La Commissione europea ha aderito a queste accorate richieste, tagliando l’obbligo di dicitura per una comunque non lunga serie di derivati dalle sostanze allergeniche. E se per sbaglio… La direttiva europea non disciplina le ipotesi di contaminazione accidentale con sostanze allergeniche di un alimento nella cui produzione non sono di per sé utilizzate (è quella Miglio alle primizie Tempo occorrente: 45 minuti. Ingredienti per 4 persone: 300 gr di miglio, 100 gr di taccole fresche, 100 gr di piselli freschi, 100 gr di punte di asparagi, 2 cipollotti, 1 zucchina, 1 chiodo di garofano, 1 foglia d’alloro, 4 cucchiai d’olio extra-vergine d’oliva, mezzo cucchiaino di vaniglia bourbon in grani, sale fino marino integrale, sale grosso marino integrale. Mettere i granelli di vaniglia in una ciotola Sui nostri scaffali Sempre pronto, sempre buono: lo zuppino Nel cambio di alimentazione si smette di contare sul piatto scaldato in 10 minuti sul fuoco o al microonde. Si tratta di una liberazione: dal pre-cotto, dal pre-condito. Ammettiamolo però! Era tanto comodo: tornare a casa e limitarsi ad aprire una busta. Però anche in un regime alimentare consa- che in gergo si definisce “cross contamination”). Gli operatori del settore alimentare sono tenuti a predisporre, attuare e mantenere procedure permanenti di monitoraggio della produzione basate sui principi del sistema HACCP (Hazard analysis and critical control), che costituiscono un fondamentale strumento di garanzia della sicurezza degli alimenti. Pur operando con il massimo rigore nella formazione del personale, nella pulizia delle attrezzature, nella netta separazione degli ingredienti e nell’autocontrollo di tutti i processi, qualche azienda, in considerazione dell’estrema vulnerabilità che potrebbe caratterizzare qualche consumatore (l’allergia alimentare, in particolare verso latte, uova e con tre cucchiai d’olio. Mondare e lavare la zucchina, tagliare il cipollotto tenendo il bianco e steccandolo con un chiodo di garofano. In una pentola alta mettere abbondante acqua fredda, aggiungere la zucchina, il cipollotto e la foglia d’alloro. Portare a ebollizione e cuocere per 20 minuti. Aggiustare di sale. Aggiungere il miglio e cuocere per 17 minuti. Velocemente togliere dai baccelli i piselli, lavare, mondare e tagliare piccoli rombi di taccole. Cuocere al vapore mettendo una griglia sopra la pentola di miglio per circa 10-14 minuti. Raffreddarle sotto l’acqua fredda e metterle sulla carta assorbente ad asciugare. Mescolarle all’olio alla vaniglia. Scolare anche il miglio passati i 17 minuti. Tenere 10 cucchiai di brodo da parte. Tagliare sottilmente un cipollotto, farlo stufare con il brodo tenuto da parte, unire il miglio e le verdure aromatizzate alla vaniglia. Servire subito. www.cucinasenzasenza.com pevole esiste un piatto che aiuta. Lo zuppino: verdure, cereali e legumi preparati alla mattina. Si porta ad ebollizione per 10 minuti, si spegne il fuoco e si copre con un coperchio. Alla sera troviamo un piatto pronto, croccante, e ristoratore, caldo in inverno, fresco in estate. nocciole, è la causa più frequente di shock anafilattico), preferisce etichettare “può contenere tracce di…” oppure “prodotto in uno stabilimento che usa anche…”. Baule Volante Tanta frutta da spalmare La nostra frutta spalmabile biologica viene prodotta con un’altissima percentuale di frutta (oltre il 70%) e con lo sciroppo d’agave. Questo dolcificante naturale a ridotto indice glicemico, estratto dalla pianta dell’agave blu, risulta particolarmente adatto a chi desidera evitare il consumo di zucchero saccarosio. Baule Volante vi offre 15 gusti diversi, tutti da provare; dal classico mirtillo al sorprendente arancia/ zenzero. E il biologico? Se per altre allergie, intolleranze e sensibilità (basta pensare alla Multiple Chemical Sensitivity, la sensibilità chimica multipla, il disturbo che colpisce un numero crescente di persone che non tollerano intere classi di sostanze chimiche) i prodotti biologici costituiscono la risposta più immediata e sicura per il consumatore, così non è per gli allergeni previsti nella direttiva europea. Il latte biologico, le uova biologiche e il sedano biologico, insomma, non vanno purtroppo assunti da chi è allergico o intollerante a latte, uova o sedano. Per quanto riguarda le procedure, prima di inserire nel suo assortimento un nuovo prodotto, NaturaSì ne acquisisce ricetta e scheda tecnica, che evidenziano la presenza intenzionale di sostanze allergeniche, ma anche il rischio di presenze accidentali, richiede al fornitore analisi o le effettua direttamente. Se l’etichetta non evidenzia nella lista degli ingredienti o con un espresso richiamo separato la presenza effettiva di una sostanza non desiderata, né presenta una dicitura che, anche in via solo cautelativa, non la escluda in assoluto, quindi, la persona allergica o intollerante può consumare il prodotto in tutta serenità! * Roberto Pinton Tra i fondatori di una delle prime cooperative agricole biologiche nel lontano 1984, e tuttora impegnato nell'associazionismo di settore (è segretario di AssoBio), è anche consulente in materia di normativa agroalimentare ed etichettatura, argomenti sui quali ha scritto una mezza dozzina di libri sia tecnici che divulgativi. Corsini Le Piumette Plumcake di Kamut® È una merendina soffice e gustosa con un buon equilibrio tra proteine, carboidrati e grassi. La ricetta prevede l’impiego esclusivo di olio di girasole, uova fresche e yogurt prodotto giornalmente. Il colore ambrato e dorato è merito della farina di grano Kamut® Khorasan, che conferisce inoltre una delicata nota di vaniglia e burro. Oleificio Gabro Srl Olio Gabro. Qualità italiana al 100% Da oggi l’olio Gabro arriva sulle tavole degli italiani con una garanzia in più: alla tracciabilità di filiera si aggiunge il marchio 100%. L’olio extra vergine di oliva a marchio 100% è prodotto nel rispetto dell’ambiente e secondo specifiche procedure di produzione, trasformazione e conservazione descritte nel disciplinare dell’alta qualità. È di alta qualità l’olio extra vergine di oliva italiano al 100% che rispetta parametri analitici e sensoriali più restrittivi di quelli indicati dall’attuale norma vigente. 9 Sui nostri scaffali Probios Riso Torty al limone Probios propone una morbida tortina di riso al fresco gusto di limone. La confezione riporta il simbolo della spiga sbarrata, poiché si tratta di prodotti che soddisfano le condizioni ed i controlli richiesti dall’Associazione Italiana Celiachia. Il prodotto è rimborsabile dal Sistema Sanitario Nazionale, in base alle condizioni stabilite dalle ASL di zona. Riso Torty al limone non contiene latte, è quindi adatto anche alle persone che hanno questa tipologia di intolleranze. La celiachia Identificata per la prima volta oltre un secolo fa, la celiachia è stata messa in correlazione con il glutine solo dopo la fine della seconda guerra mondiale. di Nicola Michieletto Rachelli Sorbetti Demeter senza glutine e lactose free I sorbetti Gildo Rachelli Demeter sono l’ideale per chi è intollerante sia al latte che al glutine: vengono realizzati senza l’utilizzo di latte o panna e da luglio 2010 l’Associazione Italiana Celiachia ha certificato che tutti i prodotti della linea Demeter sono assolutamente privi di glutine. Disponibili in 5 referenze – limone, mango, fragola, lampone, albicocca – e in confezioni da 125 ml e 500 ml, sono distribuiti presso i punti vendita cuorebio e NaturaSì. Rondanini Salame Milano e Salame Ungherese senza glutine L’attenzione per la salute del consumatore ci ha spinto a produrre un salame che, grazie all’impiego di materie prime di origine biologica e prive di contaminazione da glutine, garantiscono un elevato grado salutistico. Le caratteristiche sensoriali del Salame Milano, il suo sapore dolce e delicato, il suo profumo e il colore rubino contribuiscono a renderlo eccellente. Il processo produttivo curato del Salame Ungherese, la sua grana fine e il suo gusto gradevolmente affumicato gli conferiscono caratteristiche uniche. 10 Il morbo celiaco Detto anche “sprue celiaca”, enteropatia da glutine o più comunemente celiachia, il morbo celiaco è una malattia cronica causata dall’intolleranza al glutine presente nel grano e in alcuni cereali (avena, orzo, segale, farro, kamut) che si caratterizza per la presenza di lesioni della mucosa dell’intestino. Le lesioni alla mucosa determinano il malassorbimento dei nutrienti introdotti con l’alimentazione. Con l’eliminazione dalla dieta del glutine ed in particolare di alcune delle sue componenti come la gliadina o le prolamine, è possibile ridurre i disturbi primari della celiachia. Intolleranze e allergie alimentari Buon esempio, nessun catechismo La buona salute ritrovata, la convivialità della tavola leggermente cambiata, il sorriso, l’ironia e il buon umore saranno un inconsapevole invito, per chi vi è vicino, ad ascoltarsi. Qualcuno inizierà a chiedere ricette e racconti del cambiamento, magari Cos’è il glutine Il glutine è una proteina presente in vari cereali ed in particolare nel frumento e quindi nella maggior parte dei prodotti da forno, nella pasta e nel pane. È per questo che la sua presenza quotidiana sulle tavole può rendere non semplice la sua eliminazione dalla dieta. Infatti, fino a qualche anno fa il celiaco era costretto a rinunciare ad alcuni alimenti. Oggi invece, sono molte le aziende e i ristoranti che offrono cibi “gluten free” ovvero cibi senza glutine adatti ai celiaci, rendendo così la qualità della loro vita migliore e meno problematica rispetto al passato. La celiachia in cifre In Italia la celiachia colpisce una persona su cento. Secondo i dati dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC) ogni anno vengono effettuate cinquemila nuove diagnosi e si stima che nascano 2800 nuovi celiaci, con un incremento annuo di circa il 10%. Tuttavia, la reale diffusione della malattia non è ancora ben individuata. I nuovi metodi di ricerca messi a punto, nei prossimi anni, consentiranno di migliorare la diagnosi con un probabile aumento della percentuale di popolazione coinvolta. Reazione immunitaria Grazie ai progressi raggiunti nell’ambito della ricerca, oggi è possibile individuare gli anticorpi responsabili dell’intolleranza al glutine. Infatti, il Sistema Immunitario dei celiaci si attiva erroneamente per produrre degli anticorpi diretti contro la mucosa intestinale provocando così le caratteristiche alterazioni che sono alla base dei sintomi della celiachia. Il danno arrecato ai villi che rivestono la parete intestinale impedisce pertanto il corretto assorbimento delle sostanze nutrienti. La sintomatologia A seconda dell’individuo e delle caratteristiche con cui si manifesta, la sintomatologia del ammettendo che forse neppure lui o lei sta perfettamente. Nessun discorso, nessuna questione di principio, solo il risultato di una scelta che porta agio nella propria pelle può convincere altri a cambiare il proprio quotidiano. morbo celiaco risulta ampia e talvolta aspecifica. I sintomi più diffusi sono: diarrea, perdita di peso, carenze nutritive di vario genere, crampi, debolezza muscolare, formicolii, emorragie, gonfiore alle caviglie, dolori ossei, facilità alle fratture, alterazioni cutanee, afte, o in alcuni casi anche disturbi psichici. Frequente è anche l’anemia provocata da carenza di ferro. La comparsa di uno o più di questi sintomi associati dovrebbe suggerire di sottoporsi a test e screening specifici e, nel caso di positività agli anticorpi, ad approfondire l’indagine con biopsia intestinale. Nuove abitudini alimentari La celiachia è la conseguenza di un’anomalia permanente del sistema immunitario e quindi può essere curata ma non guarita. Il celiaco che, vogliamo sottolineare, non è un malato, deve solo acquisire una nuova mentalità che gli consenta di convivere con tale condizione senza soffrire disagi o problemi. In questo senso, il celiaco deve diventare medico di se stesso modificando le proprie abitudini alimentari e lo stile di vita, grazie anche al supporto e all’aiuto di associazioni come l’AIC, che aiutano ad affrontare meglio la celiachia. I prodotti in commercio A disposizione del celiaco si trova una gamma sempre più ampia di prodotti specifici “gluten free”, siano essi convenzionali, biologici o, addirittura, prodotti tipici locali. Il celiaco ha così modo di non vivere limitazioni di alcun genere e di poter variare la sua scelta a seconda dei gusti e delle esigenze. Ma non solo. Egli acquisisce un bagaglio di informazioni e conoscenze che lo rendono sempre più consapevole, attento e critico nelle sue scelte d’acquisto. Come l’esperienza personale mi insegna, riscontro che le persone che devono accettare delle restrizione dietetiche particolari, sviluppano una migliore sensibilità nei confronti del cibo e una maggiore consacontinua 11 Sui nostri scaffali Schnitzer Biscottini di pastafrolla senza glutine con gocce di cioccolato Schnitzer, azienda specializzata nella produzione di prodotti senza glutine, propone una nuova linea di referenze da forno biologiche. Il prodotto di punta sono i Biscottini di pastafrolla con gocce di cioccolato senza lattosio. Finalmente biscotti sfiziosi senza glutine, con farina di mais e di riso, con l’11% di cioccolato fondente! In pratica confezione da 150g, ideali a merenda o come prima colazione. Golfera Le Biodelizie: petto di pollo al forno Nato per soddisfare il consumatore attento a uno stile di vita più sano e consapevole, la sua ricetta è studiata con particolare cura nella scelta degli ingredienti, per un prodotto gustoso dall’equilibrato apporto nutrizionale, che garantisce la completa assenza di glutine. Per offrire maggior sicurezza al consumatore Golfera ha scelto di certificare tutti i prodotti della linea Le Biodelizie con il marchio “Spiga Barrata” dell’AIC per l’assenza di glutine. Golfera Le Biodelizie: petto di tacchino al forno Una nuova specialità di Golfera nel mondo delle carni bianche. Un prodotto innovativo che unisce gusto, equilibrio nutrizionale e semplicità di utilizzo. Preparato con le migliori carni di petto di tacchino bio, condito con sale, pepe, aglio, rosmarino e cotto al forno. Il prodotto dal gusto piacevole e delicato, gradito anche al palato dei più piccoli. Oltre a essere privo di derivati del latte è certificato, come gli altri prodotti Le Biodelizie, con il marchio “spiga barrata” dell’AIC per l’assenza di glutine. 12 Intolleranze e allergie alimentari pevolezza ed attenzione grazie all’incremento della conoscenza e dell’informazione. Così, mentre il consumatore comune è orientato principalmente dal gusto nella sua scelta, quello con intolleranze valuta la risposta che il cibo dà al suo fisico ed ai vantaggi che da esso può trarre. L’Associazione Italiana Celiachia L’informazione è uno degli strumenti fondamentali per il celiaco. Grazie ad essa è in grado di affrontare e gestire al meglio la propria condizione di salute. Da oltre trent’anni l’Associazione Italiana Celiaci (AIC) è impegnata nel fornire assistenza ai celiaci attraverso molteplici attività di informazione e formazione in collaborazione con il Ministero della Salute e il Servizio Sanitario Nazionale. Tra le attività svolte dall’Associazione si possono citare le iniziative legate alla ricerca e alla sensibilizzazione delle Istituzioni politiche, amministrative e sanitarie, la realizzazione di un Prontuario di prodotti per celiaci certificato dal Ministero della Salute. Per aiutare i celiaci nella scelta di alimenti sicuri per la propria dieta, dal 2005 inoltre, l’Associazione ha avviato un progetto di marchio (Spiga Barrata) che viene apposto, su concessione, a tutti i prodotti che hanno superato controlli e verifiche previste dall’Associazione. Inoltre, AIC ha avviato un progetto importante denominato “Alimentazione Fuori Casa” che coinvolge tutte le tipologie di ristoratori disposti ad offrire un servizio idoneo alle esigenze dei celiaci. www.celiachia.it Consigli utili non solo ai celiaci… Il glutine, è una sostanza molto usata – perfino abusata – dall’industria alimentare. Quindi, anche a chi non soffre di celiachia, è consigliabile ridurre la quantità di alimenti a base di glutine preferendo prodotti integrali, con lievitazione lunga e non troppo soffici, con più fibra e una dieta semplice fatta di cibi naturali, meglio se biologici. Inoltre, per tutti è molto importante per la salute ritrovare il piacere e la fantasia in cucina limitando il più possibile l’utilizzo di prodotti trasformati. Infatti, proprio l’offerta di prodotti sempre più lavorati e raffinati, la ricerca estrema della conservabilità, la rincorsa al prezzo hanno avuto come conseguenza più grave la perdita del rapporto e della conoscenza del cibo. Pasta spigata e noci Tempo occorrente: preparazione 15 minuti. Cottura: 40 minuti. Ingredienti per 4 persone: 350 g di penne di mais, 400 g di foglie verdi dell’insalata, 400 g di pomodori ciliegini, 1 porro, 8 noci sgusciate, 1 carota, 1 cipolla, 1 gambo di sedano, 1 rametto di rosmarino, 1,2 lt d’acqua, 4 cucchiai d’olio extra-vergine d’oliva, sale grosso, sale alle erbe. Mettere sul fuoco una pentola, quando bolle, gettarvi i pomodori ciliegino per 5 minuti, scolarli, passarli all’acqua fredda, spellarli, rimetterli sul fuoco con la carota pulita, la cipolla senza buccia ed il sedano mondato. Far cuocere dieci minuti disfando i pomodori con una forchetta. Ritirare dal fuoco, togliere gli odori, salare con sale alle erbe, aggiungere 3 cucchiai d’olio e montare con il mixer. Mettere da parte. Lavare l’insalata spigata, utilizzare le foglie verdi. Mettere a bollire una pentola d’acqua con sale grosso. Quando bolle far cuocere le foglie verdi per 3 minuti, poi aggiungere la pasta di mais e far cuocere per altri 6 minuti. Intanto lavare e mondare il porro, tagliarlo finemente. Tritare altrettanto finemente i gherigli di noci. In una pentola mettere l’olio rimasto, farlo scaldare, unire i porri tritati, il sale alle erbe ed i gherigli di noci. Far imbiondire il tutto. Quando la pasta è cotta, scolarla, farla insaporire a fuoco vivo con porro e noci, poi unire la salsa di pomodoro fresco. Servire caldo. www.cucinasenzasenza.com Ipersensibilità al glutine Quando è chiaro che il glutine produce disturbi, anche in soggetti nei quali la diagnosi di celiachia è esclusa, siamo di fronte ad una condizione definibile come “ipersensibilità al glutine”. di Paolo Pigozzi* Sui nostri scaffali Probios Impanatura di mais senza glutine La linea Viva Mais Probios, è sempre più ricca di prodotti senza glutine. Una grande novità è l’impanatura di mais, l’unica con garanzia senza glutine! Prodotta con farina di mais tostata, è adatta per fritture e per gratinare i prodotti al forno. La sua particolare struttura consente di far assorbire al cibo il 50% di olio in meno rispetto al normale pan grattato: ecco perché l’impanatura Viva Mais, è amata anche da coloro che non hanno allergie alimentari. Dalla linea Viva Mais anche la polenta senza glutine e il cous cous senza glutine. Schnitzer Barrette energetiche biologiche senza glutine Le golose barrette di frutta secca e semi, senza zucchero, sono ideali in ogni momento della giornata. Schnitzer propone 4 diversi mix, tutti contraddistinti dal marchio Spiga Barrata, di nocciole, mandorle, sesamo, uvetta, semi di zucca, arachidi. Il glutine può creare problemi anche in chi non è celiaco? A questa domanda si deve oggi rispondere affermativamente. Ovviamente è sempre stato così. Un tempo a chi soffriva di gonfiori di pancia, di diarrea e di disturbi intestinali veniva diagnosticata, un po’ sbrigativamente una “colite” (soprattutto se i classici accertamenti per la celiachia risultavano negativi). E a nessuno, in casi come questi, veniva in mente di consigliare una sospensione o una riduzione del consumo di glutine, nella granitica convinzione che, al di continua Rachelli Niente glutine nei gelati Gildo Rachelli Demeter I gelati Gildo Rachelli Demeter sono assolutamente privi di glutine. Lo certifica l’Associazione Italiana Celiachia attraverso il marchio della spiga barrata inserito su tutte le confezioni della linea. Distribuiti nei punti vendita cuorebio e NaturaSì, i gelati Gildo Rachelli Demeter sono disponibili in vasetti da 125 e 500 ml nei gusti: caffè, cioccolato, cocco, nocciola, pistacchio, stracciatella, vaniglia e yogurt. 13 Sui nostri scaffali Lammsbräu Il gusto pieno senza glutine La Neumarkter Lammsbräu offre ora a tutti coloro che soffrono di intolleranza al glutine una birra con malto d’orzo veramente “senza glutine”, che conserva tutto il gusto di una autentica birra biologica, mentre le cosiddette “birre” senza glutine offerte finora sono prodotte a base di miglio, riso, mais, sorgo o grano saraceno. L’assenza di glutine nella “Lammsbräu senza glutine” è attestata dai più moderni metodi di analisi (Ridascreen competitive assay). Per il suo sapore straordinario la birra “Lammsbräu Glutenfrei“ senza glutine è stata premiata dalla rivista “Ökotest“ con il voto ottimo. BioVitagral Polenta taragna istantanea bio Molino Filippini è leader nella produzione di alimenti a base di grano saraceno, naturalmente privo di glutine, garantiti dal marchio “spiga barrata” sulle confezioni. Il processo produttivo è gestito secondo gli standard BRC e IFS (in certificazione) e la sicurezza alimentare dei nostri prodotti è garantita da un severo controllo analitico, di filiera e da parte di ICEA che permettono di monitorare l’intero processo produttivo dal campo alla tavola. Sunval Omogeneizzati senza glutine Sunval produce da più di 50 anni alimenti biologici per bambini adatti ad ogni fase di crescita. L’utilizzo di materie prime bio e i regolari controlli sulla produzione garantiscono massima qualità e sicurezza del prodotto. L’assortimento offre una vasta gamma priva di glutine, come per esempio la linea di omogeneizzati di carne, che comprende manzo, vitello, tacchino e pollo nel pratico formato da 80g. Ottimi anche accompagnati da creme di verdure o patate. 14 Intolleranze e allergie alimentari fuori di un chiaro quadro clinico di celiachia, il glutine non potesse produrre effetti tossici. Effettivamente questa realtà (la tolleranza individuale al glutine) è molto più complessa. Non solo perché parecchie persone non celia- che possono testimoniare che una certa attenzione (una riduzione) nel consumo di glutine produce effetti benefici su molti disturbi, ma anche perché i risultati di numerose ricerche inducono a considerare che il glutine può essere un nutriente problematico anche per soggetti diversi dai celiaci. Alcuni fattori favorenti Gnocchi di zucca e carciofi Tempo occorrente: preparazione 4 ore. Cottura: 15 minuti. Ingredienti per 4 persone: 500 g di polpa di zucca cotta al forno, farina di riso quanto basta, mezzo cucchiaino di curry, sale alle erbe, 4 grani di pepe, 2 chiodi di garofano, 1 grattata di noce moscata, 8 carciofi, 1 spicchio d’aglio, 4 cucchiai d’olio extra-vergine d’oliva, 2 cucchiai di panna di soja, sale grosso. Cuocere in forno a 180° la zucca per 40 minuti. In un mortaio pestare insieme le spezie ed il sale alle erbe. Mettere 500 g polpa di zucca, già cotta, in una terrina, unire il trito di spezie e tanta farina di riso da ottenere un impasto che si stacchi dalle pareti della terrina. Lasciare riposare 4 ore in frigo. Mondare e lavare i carciofi. Strofinare il fondo di una padella con uno spicchio d’aglio. Unire l’olio e far scaldare, aggiungere un pizzico di sale alle erbe e i carciofi, lasciare rosolare per 10 minuti. Frullare 3 cucchiai di carciofi con la panna di soja, fino ad ottenere una crema da riunire al resto dei carciofi. Formare gli gnocchi con l'impasto preparato. Portare ad ebollizione abbondante acqua, aggiungere 2 cucchiai d’olio e sale grosso. Immergere delicatamente gli gnocchi nell’acqua bollente. Quando vengono a galla scolarli, impiattarli e decorarli con la salsa ai carciofi. www.cucinasenzasenza.com Quando è chiaro che il glutine produce disturbi anche in soggetti nei quali la diagnosi di celiachia è esclusa siamo di fronte ad una condizione definibile come “ipersensibilità al glutine”. Oppure, come la chiamano i ricercatori, Gluten Sensitivity (GS). In realtà, è assai probabile che non esista un confine netto tra l’intolleranza al glutine e la celiachia. Quest’ultima è una malattia geneticamente determinata e con una ovvia e non trascurabile componente ereditaria: il rischio per i famigliari di un celiaco di sviluppare la malattia è del 10-14% mentre nella popolazione generale il rischio è di circa 1,5%. I soggetti che tollerano poco (o per niente) il glutine probabilmente sviluppano i loro disturbi in parte per responsabilità genetica, ma anche per il concorso di diversi altri fattori, in particolare quelli che alterano l’equilibrio della flora batterica intestinale e la corretta permeabilità della mucosa digestiva. È noto che batteri intestinali, salute della mucosa e corretta funzionalità del sistema immunitario sono elementi strettamente collegati e funzionalmente dipendenti l’uno dall’altro. Ad esempio, una infiammazione virale dell’intestino oppure l’alterazione della flora batterica, che consegue ad una terapia antibiotica, possono determinare una riduzione della capacità dell’organismo di tollerare (magari solo per un po’ di tempo) il glutine. Lo stesso risultato può essere prodotto da una dieta monotona (ad esempio, cappuccino e brioche a colazione, due foglie di lattuga e spaghetti al pomodoro a pranzo, pizza e birra la sera), povera di alimenti vitali e crudi e che non arricchiscono la flora batterica. Anche il consumo regolare di latte vaccino da parte di soggetti che non lo tollerano altera sicuramente l’ambiente intestinale potendo favorire l’insorgenza di disturbi nell’assimilazione del glutine. Perfino la mancanza dell’allattamento al seno o lo svezzamento precoce e troppo rapido giocano talvolta un ruolo, per lo meno nell’evidenziare una latente predisposizione all’intolleranza al glutine. Sui nostri scaffali L’accordo perfetto, senza senza Cambiano gli ingredienti, cambiano le armonie. Ogni giorno diventa un’opportunità per scoprire nuovi accordi. Sperimentate alcuni esempi sia come insaporitori che come basi per salse e contorni: – curry-cocco – carote-cannella – zucca-mandorle-cannella-noce moscata – basilico-aglio-pinoli – prezzemolo-fettine di limone con buccia Uno studio pubblicato il 23/11/2005 sulla rivista scientifica Archives of Diseases of Childhood online testimonia che l’allattamento al seno protegge dallo sviluppo del morbo celiaco. Infatti, se al momento dell’introduzione del cibo solido il bambino è allattato al seno, si riduce significativamente il rischio di sviluppare la malattia. I geni contano, ma non sono tutto La celiachia è indubbiamente una malattia geneticamente determinata. Tuttavia, oggi sappiamo che il gene non è tutto e che le informazioni che vi sono contenute (la possibilità, ad esempio, di indurre una patologia, di sintetizzare una certa proteina, oppure di determinare una specifica caratteristica morfologica o funzionale nell’organismo, ecc.) si traducono concretamente nell’organismo vivente solo all’interno di un complesso sistema di regolazione, a sua volta influenzato dall’ambiente nel senso più ampio del termine. Detto ancora più chiaramente, per un bambino che porta nei suoi cromosomi il gene o i geni che determinano la celiachia, non è indifferente essere allattato al seno o alimentato con latte adattato, essere svezzato non precocemente oppure prima dei sei mesi di vita, essere curato frequentemente con antibiotici o con la fitoterapia e l’omeopatia, consumare regolarmente alimenti biologici, crudi, non Ogm oppure cibi prodotti e manipolati industrialmente, ecc. Influenzano il nostro stato di salute anche altre caratteristiche dello stile di vita e dell’ambiente: la quantità di tempo passata all’aperto o al chiuso, l’esposizione alla luce solare o artificiale, l’inquinamento dell’aria e dei cibi. Infine, ce lo dice la psiconeuroendocrinoimmunologia (ma pure l’esperienza concreta di tutti i giorni), anche le emozioni – zenzero-aglio-salsa di soya – basilico-peperoncino-limone – coriandolo fresco-pesce – capperi-olive-acciughe – funghi-aglio-prezzemolo Viaggi, ricordi d’infanzia e affinità elettive costituiranno occasioni di nuove esperienze. Il tempo e la curiosità consolideranno le scoperte. e i sentimenti danno un contributo al nostro benessere o malessere. Se questo vale per un bambino celiaco figuratevi se non vale per un soggetto ipersensibile al glutine! Il glutine: una proteina tossica? Che il glutine sia una proteina tossica per i celiaci (e solo per loro) è un dato che finora nessuno ha messo in discussione. Tuttavia, la direzione che gli studi recenti stanno prendendo segue invece una logica completamente opposta: il glutine è una proteina tossica per tutti, ma la maggior parte delle persone sviluppa una tolleranza, un meccanismo di protezione che mette al riparo le cellule intestinali dall’azione dannosa di questo composto proteico. Altri soggetti, invece, perdono (o non sviluppano) questa tolleranza e in alcuni casi (con il concorso di specifici geni) questa condizione evolve in malattia celiaca. In altri casi il glutine produrrebbe comunque una reazione anomala, si tratterebbe proprio di coloro che vengono definiti ipersensibili al glutine, i quali non tollerano il glutine (o certe quantità di glutine). In ogni caso questo loro disturbo rimane comunque diverso dalla malattia celiaca e sicuramente meno coinvolgente per il sistema immunitario. * Paolo Pigozzi Medico a Verona dal 1977, è diplomato in omeopatia classica, perfezionato in Nutrizione clinica e Dietetica e in Fitoterapia (Università di Siena) e in Diagnosi e Terapia dei Disturbi del Comportamento Alimentare (Università di Padova). Scrive su varie riviste ed è autore di numerosi testi sull'impiego terapeutico dell'alimentazione e delle piante medicinali. Ha cucinato per tre anni in un ristorante vegetariano e ancora oggi dedica ogni giorno un po’ di tempo a pentole e fornelli (www.paolopigozzi.blogspot.com). Sapori dalla Natura Preparati per brodo e condimento L’azienda Zangrando presenta la linea Sapori dalla Natura che tiene conto delle esigenze nutrizionali e delle principali intolleranze dei consumatori. I prodotti non contengono lattosio o glutine e nella gamma sono presenti un dado a bassissimo contenuto di sodio ed uno senza lievito, formulati per essere utilizzati da tutti, non solo da chi ha specifiche esigenze. I preparati per brodo Sapori dalla Natura sono inseriti nel prontuario AIC 2010. Provali! Biovida Il würstel biologico La nostra azienda da oltre 10 anni produce salumi biologici di alta qualità. Il nostro würstel biologico si inserisce perfettamente in questa filosofia. Prodotto con carni accuratamente selezionate, senza utilizzo di emulsioni di grasso, senza derivati del latte e senza fonti di glutine. Inoltre non contiene fecole, amidi e altri inutili additivi. Vogliamo dare al consumatore un prodotto il più naturale possibile, senza però trascurare la sicurezza alimentare che ogni alimento deve sempre garantire. PrimaVera Salamino Cacciatore Dop: al buon gusto non si rinuncia, neanche in presenza di intolleranze Il Salumificio Pedrazzoli propone la linea primavera: salumi biologici, privi di conservanti e coloranti, idonea alle persone allergiche al glutine e alle proteine del latte. Nella “collezione bio” il Salamino Cacciatore Dop è inserito anche nel Prontuario dei Celiaci. Di piccola taglia (da 350 g) ha un profumo delicato e un gusto leggermente aromatizzato che ben si sposa con i vini bianchi e i rossi giovani e briosi. 15 Sui nostri scaffali La Finestra sul Cielo Biolight. Merenda di farro e fichi: un break a ridotto contenuto di grassi La merenda di farro e fichi è un delizioso break a forma di biscotto, di sola farina di farro, farcito con composta di fichi. Biolight è quindi a ridotto contenuto di grassi e non vede nella ricetta ingredienti come latte, uova e zucchero. La merenda di farro e fichi Biolight ha il 30% di grassi in meno rispetto alla media delle merende farcite di frutta. Ogni confezione contiene 6 merende confezionate singolarmente. 1 merenda=95 kcal. Uova e derivati Quella all’uovo è una delle più comuni allergie alimentari. In particolare, si tratta dell’allergia ad alcune proteine dell’uovo, principalmente contenute nell’albume. di Paolo Pigozzi Dolci delle Venezie Biscotti di Kamut® senza uova Leggeri e ben tollerati i Biscotti di grano Kamut® Khorasan sono dolcificati con malto di riso e orzo e malto di mais. Sono deliziosi biscotti da agricoltura biologica per rispondere alle esigenze dell’alimentazione moderna. Nella stessa linea Dolci delle Venezie sono disponibili i Biscotti Decò con farina di frumento, i Biscotti Decò farro e riso, i biscotti Petit di frumento, i Biscotti Petit di farro e riso e i gustosi Frollini in sacco: di farro, di segale e avena e i nuovi di kamut®. Dolci delle Venezie Petit farro e riso Continua il successo del biscotto secco “Petit farro e riso” ora con la nuova ricetta con olio extravergine di oliva. Senza latte, senza burro, senza uova. Leggeri e ben tollerati i Dolci delle Venezie sono adatti alle esigenze dell’alimentazione moderna. Dolci delle Venezie è il marchio che contraddistingue i prodotti dolciari da agricoltura biologica di Piovesana Biscotti, la storica azienda di Conegliano Veneto. 16 Ascolta il corpo, trova lo spirito Eliminare degli alimenti, scoprire nuovi sapori, reintegrare, con il tempo, gli alimenti mal tollerati per scoprire di preferire le nuovi acquisizioni alimentari, equivale all’esperienza di un lunghissimo viaggio in terre molto lontane. In ogni viaggio viviamo tempi morti, momenti di ascolto, di adattamento a terri- tori sconosciuti. Quando ci consentiamo di ascoltare il corpo per capire cosa gli fa bene accade, una volta sistemato il lato fisico, che emergano i desideri e i bisogni profondi. Li avevamo sepolti ma ora attraverso l’attenzione e il silenzio che dedichiamo al corpo, trovano lo spazio per manifestarsi ed essere ascoltati. Intolleranze e allergie alimentari Quella all’uovo è una delle più comuni allergie alimentari. In particolare, si tratta dell’allergia ad alcune proteine dell’uovo, principalmente contenute nell’albume. Tuttavia, anche il tuorlo contiene sostanze allergizzanti. I sintomi e le reazioni, possono interessare la cute (orticaria, dermatite atopica), l’apparato gastrointestinale (diarrea, vomito) e respiratorio (asma, rinite, tosse). La cottura migliora la compatibilità dell’uovo con il sistema immunitario (fino al 70%, secondo alcune stime), ma non elimina totalmente il problema. In pratica, quindi, è consigliabile porre la massima attenzione dal punto di vista del potere allergizzante, sia all'uovo cotto che a quello crudo. Questa allergia interessa soprattutto i bambini (dopo il latte vaccino, è l’uovo l’alimento più a rischio per allergie alimentari). Fortunatamente, dopo i 4-10 anni di età la questione, almeno apparentemente, si ridimensiona parecchio. A ben guardare, tuttavia, sarebbe forse meglio dire che il problema di fondo non sparisce, ma si trasforma. Infatti, nel 50% dei casi questi soggetti possono sviluppare una allergia ai pollini, alla polvere di casa e ai peli di gatto. preconfezionati). Gli adulti facciano attenzione anche al vino: può essere stato chiarificato con albume. Infine, alcuni soggetti con spiccata allergia all’uovo devono evitare la carne di pollo (che contiene proteine simili a quelle dell’albume) per il pericolo concreto di reazioni crociate. Che l’assunzione di antibiotici e il contemporaneo consumo di uova sia una pratica da evitare è una convinzione abbastanza diffusa. Eppure non c’è nulla di vero in tutto ciò. È vero piuttosto che potrebbe essere utile evitare di mangiare uova durante una terapia con sulfamidici. Si tratta di farmaci antibatterici ormai poco usati, anche per la facilità con cui producono effetti collaterali e allergie. Una dieta senza uovo Se si deve seguire una dieta che escluda l’uovo (l’unica terapia valida), è evidente che non ci si può limitare a non consumare le uova sode, la maionese o la frittata. La versatilità dell’uovo e l’utilità tecnologica per l’industria alimentare rende questo alimento e i suoi derivati largamente diffusi in moltissimi alimenti. È dunque sempre opportuno leggere con attenzione le etichette, cercando di individuare l'eventuale presenza dei seguenti ingredienti: albume (bianco d’uovo), tuorlo, polvere di uovo, rosso di uovo, globulina, livetina, lisozima (indicato anche come E1105 e utilizzato spesso nei formaggi stagionati a scopo battericida), maionese, meringa, ovoalbumina, ovomucina, ovovitellina, ovomucoide. Lecitina (E322) e emulsionanti in qualche raro caso in cui non sono di origine vegetale. Sono da escludere anche sformati e bevande a base di cacao maltato. Da osservare con molta attenzione: biscotti, torte dolci e salate, budini e pudding, caramelle (in particolare le gelatine), cereali per la prima colazione, cialde, creme, gelati, sorbetti, miscele pronte per torte, salse in genere, soufflè, zuppe pronte, pasta all’uovo, prodotti ottenuti dalla trasformazione della carne (salsicce, polpette, polpettoni, ripieno per arrosto, hamburger Orzotto Tempo occorrente: preparazione 6 ore. Cottura: 40 minuti. Ingredienti per 4 persone: 400 g di orzo perlato, 2 cipolle, 1 carota, 1 gambo di sedano, 1 zucchina, 1 rametto di rosmarino, 4 chiodi di garofano, 1,2 lt d’acqua, sale grosso, 1 bustina di zafferano, 1 cucchiaino di curry e uno di margarina. Mettere a bagno l’orzo per 6 ore. Preparare il brodo con l’acqua a freddo, una cipolla steccata, chiodi di garofano, zucchina, sedano, rosmarino, sale. Far cuocere per 20 minuti. Intanto affettare sottilmente la cipolla rimasta e farla soffriggere in una pentola a bordi alti. Una volta dorata, unire l’orzo ed 1 lt di brodo. Far cuocere a fuoco dolce per 20 minuti. A cottura quasi ultimata, stemperare in un cucchiaio d’acqua tiepida lo zafferano ed unirlo. Mantecare e unire anche un cucchiaino di curry con la margarina. Mantecare il tutto e poi servire. www.cucinasenzasenza.com Sui nostri scaffali De Rit Mayonese senza uova La Mayonese senza uova De Rit è preparata solo con ingredienti biologici, senza zucchero di canna o di barbabietola. L’uso della soia anziché delle uova la rende particolarmente leggera e delicata. La Mayonese De Rit senza uova è deliziosa con le insalate, come salsa, o come ingrediente base per guarnire i vostri piatti, ed è ideale nella dieta alimentare vegana. Baule Volante I Cestelli: il piacere del benessere Baule Volante presenta “Linea benessere”, una nuova gamma di prodotti biologici dedicati a chi ricerca il proprio benessere ogni giorno e ha esigenze precise in fatto di alimentazione. I Cestelli sono croccanti biscotti integrali con germe di grano, senza uova, senza latte, prodotti con olio di girasole e senza grassi animali. Sono ricchi di fibre, una importante componente della nostra dieta, che migliora la funzionalità intestinale, e ricchi di gusto, elemento indispensabile per il buon umore! Disponibili da novembre 2010! Gautschi Maionese di riso Gautschi è un’azienda svizzera fondata nel 1974 nel cantone di Berna. Da sempre produce maionesi e salse senza additivi chimici e da qualche anno anche una linea di prodotti biologici. Della vasta gamma vi segnaliamo la maionese di riso, al 100% vegetale e dal basso contenuto di grassi saturi, priva di uova, soia, lattosio e frumento. Altra novità è la senape, delicata e saporita, con ricetta ispirata al tipo francese di Digione: accompagna in modo perfetto il bollito misto, i würstel, le uova. È ottima anche come base per preparare marinate da spalmare sulla carne alla griglia. Disponibile in tubetti da 170g. 17 Sui nostri scaffali La Finestra sul Cielo BuongiornoBio biscotti Soia+: la colazione super I biscotti BuongiornoBio Soia+ sono ottimi per una colazione super perché sono preparati con ingredienti personalizzati e selezionati come la nostra esclusiva bevanda di soia. La ricetta dei biscotti BuongiornoBio Soia+ non prevede l’uso di ingredienti come latte, uova e zucchero. Sono l’ideale per iniziare la giornata con l’energia di un vero “BuongiornoBio”. Un consiglio: da inzuppare con gioia nella tua bevanda di cereali preferita per il massimo del gusto. Latte e latticini L’intolleranza al latte interessa circa il 50% della popolazione italiana ed è dovuta alla carenza di lattasi, l’enzima preposto al metabolismo del lattosio o all’incapacità di digerire la caseina (in questo caso si parla di allergia), una delle proteine del latte. di Maria Erminia Piroli e Pina Grazia Tagliaferri La Mandorle “Latte di Mandorla” in polvere La Mandorle, professionista del latte di mandorla, propone preparati per latte di mandorla elaborati secondo un brevetto che garantisce un alto tenore in frutto e preserva i nutrienti. Facilmente digeribile, fonte di proteine e minerali, naturalemente privo di lattosio, glutine e colesterolo. La preparazione è rapida e semplice; da consumare a casa o da portare con sè al lavoro o a scuola. Basta aggiungere la giusta quantità di acqua, mescolare o shakerare. Forno di campagna Fette biscottate Kamut® Nella lavorazione di questo prodotto, assieme alla farina bianca di Kamut® viene utilizzato un “lievito madre di pasta acida” ottenuto dalla stessa farina. Si procede con una serie di impasti fino all’aggiunta dei vari ingredienti, si ottiene così un impasto omogeneo che dopo una pausa viene suddiviso in pezzi. Segue la formatura in tanti piccoli filoni, poi la lievitazione, la cottura, il raffreddamento, il taglio, la biscottatura, un secondo raffreddamento ed infine il confezionamento. Un prodotto friabile, saporito e gradevole al gusto che esprime tutte le caratteristiche del grano Kamut®. 18 Latte: alimento simbolo Il latte è uno degli alimenti più ricchi di valenze simboliche. È il primo alimento di cui facciamo esperienza, subito dopo il trauma della nascita. È l’alimento tipico dei mammiferi, le specie più complesse dal punto di vista evolutivo, ed ha caratteristiche diverse, a seconda della specie, legate alla velocità di accrescimento dei cuccioli. L’uomo è l’unico, tra i mammiferi, che continua ad assumere questo alimento dopo lo svezzamento. In natura inoltre, non accade, se non in condizioni molto particolari, che un cucciolo consumi il latte di una specie diversa dalla propria. Dal punto di vista archetipico, in questa sede, offriamo Intolleranze e allergie alimentari solo uno spunto di riflessione sul fatto che la nostra galassia porta il nome di Via Lattea e che tutte le altre galassie conservano la radice Gala, che, in greco, indica una relazione con il latte. Anche il latte sta cambiando Con il passare del tempo il latte, cibo definito “puro e perfetto” grazie al suo alto contenuto di calcio e di proteine, si sta rivelando come qualcosa che non è affatto perfetto come siamo stati indotti a credere. Infatti alcuni nutrizionisti e molti degli stessi consumatori, hanno iniziato a ricredersi circa la sua importanza e persino sulla sua sicurezza come cibo da usarsi tutti i giorni, inoltre, l’uso eccessivo che si è fatto del latte e dei suoi derivati ha già provocato l’indebolimento del sistema immunitario. A causa dell’ambiente che ci circonda e del cibo che mangiamo, assistiamo al moltiplicarsi di fenomeni di intolleranza (o ipersensibilità) alimentare, solitamente dovuti a una specie di fenomeno di accumulo, come se si trattasse di un avvelenamento progressivo, e sono quindi differenti dalle allergie alimentari in cui la risposta patologica si evidenzia nel giro di minuti dalla ingestione del cibo responsabile. È essenziale conoscere l’esistenza di questo fenomeno, perché gli effetti di un’intolleranza sull’organismo sono effetti di tipo subclinico, cioè non immediatamente evidenti, ma che giorno dopo giorno provocano una progressiva tossiemia. È di estrema importanza capire quale sia il cibo o i cibi o eventualmente gli additivi e i conservanti alimentari responsabili di questa reazione dell’organismo. Il diffondersi di intolleranze nei confronti del latte vaccino, insieme alla scelta, per motivi etici o semplicemente dietetici, di non nutrirsi di prodotti animali, ha portato una schiera crescente di consumatori a ricercare alternative vegetali. L’intolleranza al latte interessa circa il 50% della popolazione italiana ed è dovuta alla carenza di lattasi, l’enzima preposto al metabolismo del lattosio o all’incapacità di digerire la caseina (in questo caso si parla di allergia), una delle proteine del latte. Ma oltre a queste cause di origine endogena, ne esistono altre legate ai processi di industrializzazione: la dieta naturale delle mucche è l’erba da pascolo, nell’allevamento industriale si utilizzano invece molti altri prodotti sostitutivi sotto forma di mangimi. Il latte intero è uno dei pochi alimenti completi, che contiene una quantità significativa di tutti i macronutrienti, Attenzione al cibo: cura di sè Spesso capita di sognare ad occhi aperti soggiorni in SPA rigeneranti, trattamenti estetici capaci di indurre la metamorfosi; abiti e accessori che ci rivestano di forme, colori e consistenza per noi esaltanti. Eppure, in quel momento, stiamo delegando ad altri l’arduo compito di prendersi cura di noi stessi. Prendersi il tempo di pensare, acquistare, preparare, servire e assumere gli alimenti che ci fanno bene, significa fare spazio agli elementi costitutivi del nostro benessere. Ogni giorno, 3 volte al giorno, in prima persona. All’inizio è un po’ faticoso ma i risultati faranno svanire i sogni ad occhi aperti. Prepariamo il nostro pasto con amore. variabili a seconda della specie, della stagione, dello stadio di lattazione. Dal punto di vista nutrizionale, contiene infatti proteine, lipidi, glucidi, vitamine e sali minerali. Latte di capra Il latte di capra presenta differenze importanti nei confronti di quello vaccino. La percentuale di carboidrati (lattosio) presenti nel latte di capra è simile a quella del latte vaccino, mentre esistono differenze notevoli riguardo la qualità dei grassi e delle proteine. Il grasso del latte di capra è molto variabile a seconda delle razze e delle zone di produzione. In Italia il latte di capra è leggermente meno grasso di quello di vacca e di pecora e quindi è quello che ha minor contenuto di colesterolo. Però le proteine del latte di capra contengono meno caseina, la proteine che forma la cagliata e che quindi ritroviamo nel formaggio, determinando una maggior difficoltà nella caseificazione. Le proteine del latte di capra sono molto simili a quelle del latte bovino, tuttavia molti studi hanno dimostrato che una percentuale elevata dei soggetti allergici al latte bovino lo sono anche al latte di capra, che quindi non risulta essere adatto ai soggetti intolleranti. Latte di pecora Il latte di pecora è un latte molto più ricco di quello di mucca. La percentuale di carboidrati (lattosio) presenti nel latte di pecora è simile a quella del latte vaccino, mentre esistono differenze notevoli riguardo la quantità ma sopratcontinua 19 Sui nostri scaffali Il fior di loto Ricchi di gusto e garantiti milk free Zer%® latte “Il fior di loto” è la linea di alimenti dove l’assenza di latte è garantita nel prodotto finito e non solo in ricetta. L’azienda opera secondo un protocollo preciso che prevede la verifica dei processi di produzione, delle materie prime e le analisi periodiche sul prodotto finito. Riccafrolla farro è il frollino goloso, grazie alla dolcezza dello zucchero di canna e del miele bio ed alla friabilità ottenuta con l’utilizzo delle uova bio. Colazione Zer%® latte e tanto gusto! Sojade Cuisine 200ml Sojade Cusine è una panna 100% vegetale, priva di lattosio e colesterolo, ottenuta da semi di soia interi non Ogm. Con solo 17% di materia grassa, Sojade Cusine è ricca di acidi grassi essenziali e ha un sapore neutro che la rende ideale per la preparazione di ogni piatto. Sana e leggera, Sojade Cuisine si può utilizzare sia fredda per accompagnare macedonie e dessert, che calda nelle salse per i piatti tradizionali: dalla pasta alle lasagne al forno. Sojade Sojade Naturale 4x100g Nel formato pratico e conveniente della vasta linea Sojade 100% vegetale, è ricco di proteine vegetali e di fermenti probiotici come il prezioso Bifidus. Sojade Naturale è povero di grassi, è senza lattosio e colesterolo ed è quindi indicato per tutti quelli che scelgono un’alimentazione equilibrata, specialmente per coloro che devono limitare o evitare questi nutrienti. Cremoso e delicato, Sojade Naturale è un prodotto versatile: ottimo sia con la frutta che come base di ricette o salse, rappresenta la proposta base di una ricca linea di budini e dessert freschi alla frutta e bevande vegetali. 20 Intolleranze e allergie alimentari tutto la qualità dei grassi e delle proteine. Il latte di pecora crudo o pastorizzato ha un sapore neutro molto simile a quello di mucca, il suo grasso presenta caratteristiche simili a quello di capra, ma quantità percentuali decisamente superiori. Inoltre, il latte di pecora contiene quasi il doppio delle proteine del latte di vacca e di capra, si va dal 5.5 al 6.5%. Alternative al latte Chi si vede costretto a rinunciare ai latticini perché a fatica li digerisce o perché intollerante al lattosio non corre il rischio di rimanere a corto di calcio, a patto che segua una dieta a base di cibi integrali, includendo soprattutto ortaggi verdi come broccoli, cavoli, cime di rape, tarassaco, ortaggi a radice, cereali, legumi, pesce (come sardine o pesci affumicati come il salmone), semi di sesamo. Il calcio contenuto in tali alimenti è più facilmente assorbibile rispetto a quello presente nei formaggi, per la presenza in questi ultimi di fosfati che fanno eliminare più calcio attraverso la diuresi. Poiché il lattosio viene spesso utilizzato nell’industria alimentare come conservante, sarà opportuno, in caso di intolleranza, leggere la composizione degli alimenti in scatola e surgelati, al fine di evitare Polenta, marroni e funghi Tempo occorrente: 60 minuti. Ingredienti per 4 persone: 300 g di farina di polenta veloce, 100 g di farina di grano saraceno, 500 g di marroni freschi, 1 zucchina, 1 carota, 2 cipolle rosse 4 chiodi di garofano, La buccia di mezzo limone, 40 g di funghi secchi, 1 rametto di rosmarino, 1 rametto d’alloro, 1 manciata di prezzemolo, Sale marino integrale, 1 cucchiaio di margarina, 1 cucchiaio d’olio extra-vergine d’oliva. l’introduzione accidentale di quote di lattosio. Anche molti farmaci contengono lattosio come eccipiente, compresi i granuli omeopatici. Vorremmo aggiungere, infine, che si può vivere in buona salute e senza andare incontro a carenze nutrizionali, anche evitando l’assunzione di latte e derivati, che possono essere sostituiti in maniera egregia da molti altri alimenti. Appartengono alla nostra tradizione anche le bevande ottenute dai cereali, in commercio i più diffusi sono quelle di riso, avena, orzo e miglio. Se il latte di mandorle e quello di cereali sono i tipi di latte vegetali più tradizionali, quello di soia è oggi sicuramente il più diffuso non solamente nei Paesi orientali, ma anche in Occidente. Al naturale, però, non è idoneo all’alimentazione del lattante a causa dell’eccessivo contenuto di proteine e di sali minerali e per lo scarso tenore di calcio e di vitamina B12. Perciò, la maggior parte dei formulati a base di soia per la prima infanzia oggi in commercio vengono arricchiti con modeste quantità di amido di mais (o di saccarosio), oli vegetali, vitamine e oligoelementi. In commercio si trova anche il filtrato di soia che sostituisce molto bene il latte di vacca in tutte le preparazioni culinarie (crema, besciamella, minestre, sformati, crêpe, torte). Incidere i marroni e mettere a bagno i funghi secchi. Sbucciare la carota, la zucchina, la cipolla. Steccare la cipolla con i chiodi di garofano. Mettere le verdure in un litro d’acqua, insieme alla buccia di limone, poco sale. Cuocere a vapore i marroni. Spegnere il fuoco, sbucciare i marroni e filtrare il brodo. In una pentola mettere i marroni sbucciati, il brodo filtrato, il rosmarino e l’alloro, continuare la cottura fino a completo assorbimento del liquido. Strizzare i funghi, tritarli grossolanamente, sbucciare e affettare la restante cipolla rossa e tritare il prezzemolo. Per la polenta: 2 litri d’acqua sul fuoco con un po’ di sale grosso, aggiungere le due farine e cuocere, rimescolando con un cucchiaio di legno per 20 minuti circa. In una padella scaldare margarina e olio. Unire la cipolla e i funghi, aggiungere le castagne, aggiustare di sale e insaporire con il prezzemolo. Servire con la polenta. www.cucinasenzasenza.com Lieviti Esistono vari livelli di intolleranza ai lieviti. Nel caso di forme lievi, la causa potrebbe essere probabilmente attribuita al lievito di birra, in quelle più severe è possibile identificare come fattore responsabile anche altri agenti chimici lievitanti. di Nicola Michieletto* Esistono vari livelli di intolleranza ai lieviti. Nel caso di forme lievi, la causa potrebbe essere probabilmente attribuita al lievito di birra; in quelle più severe, accertate da analisi mediche, è possibile identificare come fattore responsabile non solo il lievito di birra, ma anche altri agenti chimici lievitanti – condizione poco frequente – e tutte le basi di prodotti alimentari sottoposti a fermentazione. continua Sui nostri scaffali La Finestra sul Cielo I golosi. Crostatine di Kamut® all’abicocca senza lievito Le crostatine di grano Kamut® Khorasan all’albicocca sono una deliziosa merenda con farina di Kamut® senza l’aggiunta di nessun tipo di lievito. L’ideale per una merenda a scuola o come break nella giornata. La ricetta non prevede l’uso di ingredienti quali latte, uova e zucchero. Il meglio del gusto senza l’aggiunta di lievito per un’alimentazione equilibrata. La Finestra sul Cielo Bastoncini di Kamut® senza lievito: sfizi croccanti Grissini friabili e croccanti di sola farina di grano Kamut® Khorasan per un delizioso snack, merenda o per accompagnare il pasto. I grissini di Kamut® non contengono nessun tipo di lievito e sono preparati con olio extra vergine di oliva. Disponibili in 4 comode monoporzioni salva freschezza da 50 g. L’Antica Cucina Piadina di grano antico con semi di lino e di girasole Una particolare variazione della tipica piadina romagnola, che pur conservando le caratteristiche della ricetta originale, si sposa perfettamente con l’innovazione di alcuni ingredienti come i semi di lino e di girasole. I sapori antichi incontrano la leggerezza e la digeribilità del senza lievito: farina di grano duro Senatore Cappelli, olio extravergine d’oliva spremuto a freddo, acqua, semi di girasole, semi di lino e sale. 21 Sui nostri scaffali L’Antica Cucina Pizza margherita di Kamut® senza lievito con formaggio di capra In questo prodotto tutto il gusto e la golosità tipici della pizza diventano alla portata di tutti grazie alla scelta dell’ulilizzo del formaggio di capra e dell’impasto senza lievito. L’ideale per un pasto nutriente, bilanciato e al contempo sfizioso. Ingredienti: farina di grano Kamut® Khorasan, olio extravergine di oliva spremuto a freddo, acqua, pomodoro, formaggio di capra, origano e sale. L’Antica Cucina Sfogliatine di farro tipo 0 senza lievito Ideali in ogni momento della giornata, come sostituto del pane o come snack fuori e dentro casa, dal sapore delicato e naturale che si combina perfettamente con tutti i gusti e tutte le pietanze. Ingredienti: farina di farro tipo “0”, olio extravergine di oliva spremuto a freddo, acqua, sale. Il Fior di loto Zero lievito Le nostre Margherite sono friabili e golose e non contengono alcun tipo di lievito, né chimico, né naturale. Le Margherite riso e cocco sono dolcificate con malto di frumento e la ricetta non prevede l’utilizzo di latte, uova e soia. L’assenza di lieviti è ottenuta grazie a un preciso protocollo che prevede la verifica dei processi di produzione, delle materie prime e le analisi a lotto sul prodotto finito. Il marchio Zer%® significa bontà, qualità e sicurezza e comprende anche grissini e dadi. 22 Intolleranze e allergie alimentari Lieviti e agenti lievitanti A seconda delle esigenze e del tipo d’impasto, sono vari i tipi di agenti lievitanti che vengono impiegati nella preparazione degli alimenti: – Lievito naturale o pasta madre con lievito di birra: il cosidetto “lievito di birra” ha mantenuto ormai solo il nome (Saccharomyces cerevisiae) e si ottiene facendo moltiplicare i lieviti su substrato zuccherino (melassa). Viene usato come starter per la fermentazione naturale o da solo direttamente nell’impasto, in questo caso, si usa una quantità superiore, con il rischio che mantenga attività fermentativa anche dopo cottura. – Lievito naturale o pasta madre senza lievito di birra: è la pasta madre del pane. La lievitazione è ottenuta dall’impasto di acqua e farina lasciato a temperature idonee per un tempo determinato che dà luogo a una fermentazione acido-lattica. Tale fermentazione è presente in alcune bevande e alimenti come vino, aceto e frutta. – Lievito chimico o lieviti da fermentazioni naturali: sono formati da acidi e basi che a contatto con acqua e calore producono gas aumentando il volume di un impasto dolce o salato. Tra questi troviamo il bicarbonato di sodio, il bicarbonato di ammonio, l’acido tartarico, il cloruro di ammonio, il cremor tartaro e i pirofosfati. Questi agenti sono contenuti in merendine, biscotti e plumcake, dove non è indicata la lievitazione naturale, e sono indicati nell’elenco ingredienti come “agenti lievitanti”. Solitamente sono meglio tollerati dall’organismo. Intolleranze vere e false Non sempre i disturbi possono essere ricondotti ad una condizione di intolleranza o allergia ai lieviti, ma piuttosto ad una cattiva preparazione o trasformazione dello stesso prodotto. Ad esempio, pizza e pane poco lievitati o poco cotti possono portare a fermentazione dopo essere stati ingeriti creando così una irritazione intestinale che si può manifestare con gonfiore, mal di testa, sete e altri disturbi. Quindi, in questo caso, può essere l’inadeguata preparazione che rende il cibo non adatto alla digestione, soprattutto nelle persone non più giovanissime e/o con problemi di salute. Come si affronta la dieta senza lieviti? Non c’è dubbio che l’intolleranza comporti modificazioni allo stile di vita. Una dieta per intolleranza al lievito naturale (pasta acida e/o di birra) infatti, prevede l’eliminazione di alimenti quali: pane, pizza, torte, bevande fermentate, estratto di lievito, dado (sono presenti lieviti) e aceto (anche balsamico e di mele). Malgrado tali esclusioni, gli intolleranti hanno comunque a disposizione un’ampia gamma di alimenti alternativi: cereali, verdura, frutta, carne, pesce, uova e dolci senza lieviti. Inoltre, l’ampio assortimento di prodotti specifici presenti nei negozi bio consente loro di affrontare il problema senza alcun disagio o difficoltà. Come compotarsi Andare oltre l’assuefazione del consumismo alimentare. Prima ancora di essere trasformato dal nostro organismo in molecole chimiche, vitamine, minerali, aminoacidi, il cibo possiede una sua anima, una sua struttura, rappresenta un simbolo, un riconoscimento individuale. Piada con i broccoli Tempo occorrente: 30 minuti. Ingredienti per 4 persone: 1 confezione di piadine di kamut® senza lievito, 500 g di broccoli, 20 g di pinoli, 4 semi di coriandolo, 40 g di farina di kamut®, ½ l di acqua, 2 cucchiai d’olio extra-vergine d’oliva, sale alle erbe, sale grosso marino integrale, sale fino marino integrale, 1 cucchiaio di farina di mais. Per questo, è importante ricercare la qualità dei cibi, ritrovare la tipicità, riscoprire metodi di preparazione e cottura collaudati da secoli e ricordare sempre che non esistono solo ed esclusivamente quelle varietà di prodotti che mode e pubblicità propongono e, sempre più, subdolamente impongono... Cosa scegliere L’intollerante ai lieviti si deve soffermare con attenzione sui prodotti esposti sugli scaffali dei negozi e supermercati, è importante che egli legga bene le etichette e impari a riconoscere i prodotti consentiti qui elencati: –frutta e verdura senza limitazioni, ad eccezione dei funghi; –pasta di ogni tipo: di frumento, integrale di farro, di riso, di kamut, ecc; –riso bianco o integrale; –polenta, semolino; –gallette di frumento, mais, riso, farro...; –carne e pesce, freschi o in scatola; –salumi, facendo attenzione alle etichette; –olio extravergine o di semi e burro; –latte e/o bevande vegetali; –infusi di erbe e tisane, tè verde, caffè, cacao; –uova; Mondare, lavare i broccoli e farli cuocere in acqua bollente salata per 15 minuti. Mettere a scaldare mezzo litro d’acqua con il sale alle erbe. Intanto in una pentola far scaldare la farina con un cucchiaio d’olio mescolando fino ad ottenere una consistenza a grumi consistenti che si staccano dal fondo, aggiungere l’acqua aromatizzata con il sale alle erbe fino ad ottenere una besciamella densa, spegnere. Scolare i broccoletti, passarli sotto l’acqua corrente e asciugarli con carta assorbente. In un mortaio pestare i pinoli con i semi di coriandolo, una volta ridotti in farina aggiungerli alla besciamella. Unire i broccoletti e mescolare fino ad ottenere una crema consistente. Ungere una pirofila con un cucchiaio d’olio e cospargere di farina di mais e fare degli strati di piadina e crema di broccoletti, terminando con la piadina. Scaldare in forno pre-riscaldato a 180° per 10 minuti. www.cucinasenzasenza.com In tavola: si va in scena Il rinnovamento passa anche attraverso un’attenzione mirata nell’apparecchiare, nello scegliere i colori. Il rinnovamento del gusto innesca un’esperienza estetica esaltante e confortante allo stesso tempo perché parte dai nostri sensi. Certe volte ci dimentichiamo che siamo animali, incredibilmente sofisticati, ma pur sempre animali. Tenerlo sempre presente costituisce un’ancora di salvezza in qualunque scenario. –marmellata, meglio senza zucchero aggiunto; –frutta secca di ogni tipo; –cereali per la colazione; –farine raffinate o integrali e di vari cereali; –aromi, erbe, spezie. Quando l’etichetta non basta È importante ricordare che l’attuale normativa non distingue la panificazione tra le preparazioni con lievito naturale di pasta acida più lievito di birra e quelle senza, in quanto i saccaromiceti (Saccharomyces cerevisiae) risultano comunque presenti in entrambe le tipologie di lievito. La differenza sostanziale risiede nel processo fermentativo lungo che oltre a conferire caratteristiche organolettiche migliori ne aumenta la tollerabilità. Quindi, le persone che dimostrano intolleranza ai lieviti dovrebbero scegliere preparazioni a lunga lievitazione, mentre gli allergici dovrebbero evitarle categoricamente. Per aiutare a compiere la scelta d’acquisto più idonea, nei negozi di alimentazione biologica, è possibile rivolgersi al personale che sarà ben lieto di aiutarvi a fare una scelta accurata, davvero adatta alle proprie esigenze. * Nicola Michieletto Dopo il diploma di cuoco ha scelto di specializzarsi in alimentazione salutistica. Ha lavorato come chef nell’Istituto Palatini alle Terme di Salzano; ha insegnato in numerosi corsi di alimentazione naturale, oggi è docente ai corsi professionali per cuochi, è consulente per la refezione scolastica per il comune di Venezia e per la Camst di Torino e collabora con distributori di alimenti biologici. È autore di altre pubblicazioni specializzate. 23 Sui nostri scaffali Castello di Arcano Triccus nonso’ - Bianco IGT È un vino prodotto in quantità limitata da uve selezionate, perfettamente sane e con una maturazione ottimale. È vinificato in piccole vasche con 12 giorni di macerazione sulle bucce e affinato sulle fecce nobili mantenute in agitazione, con lo scopo di favorire l’aumento di mannoproteine protettrici naturali del vino, fino al momento dell’imbottigliamento. L’uva di elevata qualità, il particolare procedimento e l’attenzione in tutto il processo di vinificazione permetteno la totale eliminazione dell’uso della solforosa. Questo vino non contiene solfiti. Perlage Animæ: spumante senza solfiti I solfiti sono sostanze conservanti a cui un numero crescente di persone presenta sensibilità. La Comunità Europea ha reso obbligatorio, quindi, la dichiarazione in etichetta ”contiene solfiti“, quando presenti. Questo vale per tutti gli alimenti, vini e spumanti inclusi. Lo spumante Animæ di Perlage è l’unico spumante al mondo ottenuto senza questi allergeni. È stato insignito della medaglia d’oro all’ultima Bio-Fach di Norimberga, a conferma dell’altissima qualità ottenuta. Azienda Agricola Fasoli Gino “R” Rosso Veronese e “B” Bianco Veronese IGT no SO2 Le uve vengono accuratamente selezionate e leggermente appassite prima della pigiatura. La fermentazione avviene in vasche di acciaio, a temperatura controllata, a contatto con le bucce, per una quindicina di giorni, con follatura manuale. Non viene effettuata l’aggiunta di lieviti selezionati nè di anidride solforosa. Questi vini vengono affinati per nove mesi in tonneaux di rovere francese, sempre a contatto con i propri lieviti. Non vengono filtrati ne stabilizzati tartaricamente. 24 Solfiti Gli alimenti che contengono solfiti possono, nei soggetti sensibili, determinare fenomeni di allergia che si presentano con arrossamento a macchie della cute, mal di testa, vertigini, irritazione delle vie respiratorie, fenomeni di asma. di Paolo Pigozzi Cantico dei cantici Le intolleranze obbligano ad un ritorno ad alimenti, condimenti e tecniche di preparazione più arcaici e, conseguentemente, più naturali. Nel tempo i gesti, i sapori, le abitudini più naturali sviluppano una sensibilità verso ciò che è più originario. Coltivare il ritorno alla natura ci regala la riscoperta del sesto senso: l’istinto, il nostro e quello degli altri, intendendo per altri, tutte le creature viventi. Intolleranze e allergie alimentari Sui Sui nostri nostri scaffali scaffali In breve Ecco i nove composti a base di zolfo presenti nell’elenco degli additivi. Con la sigla o (più raramente) con la denominazione per esteso li trovate obbligatoriamente indicati in etichetta quando la loro concentrazione supera i 10 mg/kg o per litro. L’anidride solforosa è un gas, gli altri (i solfiti) sono sali che liberano l’anidride solforosa. E220 Anidride solforosa E221 Sodio solfito E222 Bisolfito di sodio E223 Metabisolfito di sodio E224 Metabisolfito di potassio E225 Solfito di potassio “Senta dottore, mi capita questo fenomeno strano. Da qualche tempo, ogni volta che bevo due sorsi di vino (sono proprio due, non di più!), la mia faccia diventa tutta rossa, a macchie. Sto malissimo e mi sembra quasi di svenire. Che cosa mi succede?”. Le cause di questi disturbi potrebbero essere diverse, ma è assai probabile che questo signore sia allergico ai solfiti. A cosa servono i solfiti? I solfiti sono additivi alimentari che contengono zolfo. In particolare, la legge ammette l’impiego di nove composti. Si tratta dell’anidride solforosa (un gas) e di altri sali la cui presenza negli alimenti è generalmente richiamata in etichetta con il nome o, più spesso, con le rispettive sigle identificative che vanno da E220 fino a E228 (vedi box). I solfiti vengono aggiunti a svariati alimenti per le loro proprietà antiossidanti e antimicrobiche. In altre parole evitano che gli alimenti, soprattutto al contatto con l’aria, perdano il colore naturale e assumano un aspetto poco invitante (pensate, ad esempio, all’imbrunimento della frutta tagliata). Inoltre, questi additivi contrastano lo sviluppo della flora batterica, contribuendo ad una migliore conservazione. È evidente che questi additivi hanno un ruolo importante nella produzione di alcuni alimenti conservati (vino, birra, succhi di frutta, frutta essiccata, sottaceti, sottoli, fiocchi di patate, pesce secco o in scatola, semi oleosi, frutta E226 Solfito di calcio E227 Bisolfito di calcio E228 Solfito acido di potassio Vengono aggiunti a diversi alimenti come baccalà, gamberi e conserve di pesce, ma anche pesce e crostacei freschi o congelati, frutta essiccata, semi oleosi, sottaceti e sottoli, marmellate e confetture, aceto, bibite, birra, vini, bevande a base di succo di frutta, funghi secchi, farine, fiocchi di patate, ecc. Nei soggetti sensibili questi additivi, anche se assunti in piccola quantità, possono provocare irritazioni cutanee, respirazione faticosa e asma, tosse, mal di testa. candita, marmellate, funghi secchi, ecc.) oppure alimenti il cui aspetto, commercialmente e convenzionalmente accettato, debba essere di un bianco che non ammette sfumature (lo zucchero bianco da cucina ecc.). I solfiti vengono utilizzati (a volte sotto forma di spray) anche su alimenti freschi, di pronto consumo, che devono mantenere per qualche ora un aspetto invitante e presentabile (insalate crude e macedonie servite nei ristoranti e nei self service, gamberi e crostacei, ecc.). Redoro Frantoi Veneti L'Extravergine per eccellenza Il primo olio extravergine biologico veneto a fregiarsi della denominazione di origine protetta. Un extravergine elegante e raffinato di categoria superiore ottenuto grazie alla coltivazione dell’olivo in collina, che comporta produzione di quantità ridotte ma con elevati valori organolettici. Carnesì Hamburger di bovino adulto L’hamburger è un macinato di carne pressato, realizzato al 100% con carne di bovino adulto, con una percentuale di grassi inferiore al 20% e rapporto tra tessuto connettivo e proteine della carne inferiore al 15%. Confezionato in atmosfera modificata in modo da garantire una shelf life di 6 giorni senza l’utilizzo di alcun additivo. Carnesì ha fissato metodi rigorosi per la preparazione, il confezionamento e la vendita di carni macinate e hamburger. Viene utilizzata solo carne magra di bovino adulto confezionata nell’arco della giornata. L’intolleranza ai solfiti L’assunzione degli alimenti che contengono solfiti può, nei soggetti sensibili, determinare fenomeni di intolleranza più o meno vistosi che si presentano con arrossamenti a macchie della cute (orticaria), mal di testa, vertigini, irritazione delle vie respiratorie, fenomeni di asma per arrivare, nei casi più gravi, allo shock anafilattico. Proprio per la potenziale problematicità, la presenza di questi additivi negli alimenti deve essere segnalata in etichetta. Una attenta consultazione delle etichette è dunque un primo strumento di orientamento e di aiuto nella scelta. La dose da non superare La dose giornaliera ammissibile (DGA), imposta dalle autorità sanitarie, nell’assunzione di solfiti è di 0,7 mg per kg di peso corporeo. Per un adulto che pesa 80 kg, la quantità da non superare è, dunque, di circa 50-60 mg al giorno. continua Carnesì Prosciutto cotto “alta qualità” Prodotto con cosce di suino selezionate, provenienti da allevamenti controllati e certificati secondo le norme sull’agricoltura biologica, quindi esclusivamente con ingredienti non Ogm. È senza fonti di glutine, senza lattosio e caseinati. Il prodotto è certificato con il marchio “spiga barrata” dall’Associazione Italiana Celiachia e il contenuto di sale è pari al 20% in meno del contenuto medio dei prosciutti cotti. Adatto a diete prive di glutine e senza eccesso di sale. 25 Sui nostri scaffali Le Carline Refosco dal Peduncolo Rosso senza solfiti Siamo stati pionieri nel coltivare i vigneti con metodi di Agricoltura Biologica e oggi siamo orgogliosi di presentarvi questo vino frutto della sola fermentazione del succo d’uva, ottenuto senza aggiunta di solfiti né di altri coadiuvanti enologici. Libero così da qualsiasi interferenza, il vino regala, con una franchezza inconfondibile, pronunciati sentori di bacche e di muschio e al palato si presenta secco e corposo. Castello di Arcano Cabernet Franc nonso’ È un vino che dimostra il nostro particolare interesse alla tutela del consumatore. Prodotto in quantità limitata da uve selezionate, perfettamente sane e con una maturazione ottimale, è vinificato in piccole vasche e affinato in botte di legno da 20 ettolitri. L’uva di elevata qualità e l’attenzione in tutto il processo di vinificazione e affinamento consentono di escludere l’aggiunta di qualunque coadiuvante chimico. Non contiene solfiti. Castello di Arcano Merlot nonso’ Anche questo è un vino prodotto in quantità limitata da uve selezionate, perfettamente sane e con una maturazione ottimale. È vinificato in piccole vasche e affinato in botte di legno da 20 ettolitri. L’uva di elevata qualità e l’attenzione in tutto il processo di vinificazione e affinamento consentono di escludere l’aggiunta di qualunque coadiuvante chimico. Da analisi ufficiale i solfiti totali risultano assenti. 26 Intolleranze e allergie alimentari In realtà quanti solfiti mangiamo ogni giorno? Non è facile stabilirlo perché la quantità dipende dalle abitudini dietetiche di ciascuno. In ogni caso, non sembra per niente difficile oltrepassare il limite giornaliero ammesso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Pensate ad esempio ad uno spuntino rustico: un bel vassoio di insaccati, una bottiglia di vino bianco, un cesto di noci (sbiancate). Se fate onore alla tavola siete già oltre i limiti consigliati. Come comportarsi Non esistendo, per l’organismo sensibile, una possibilità di adattamento ai solfiti, l’unica cosa da fare è limitare al massimo gli alimenti che contengono questi additivi. Un primo criterio, quasi sempre valido, è quello di evitare gli alimenti conservati. Scegliete, inoltre, alimenti di produzione biologica, per i quali (con la parziale eccezione del vino da uve biologiche) l’impiego di questi additivi, sbiancanti e conservanti non è ammesso. Preferite farine integrali o semintegrali e prodotti da forno preparati con sfarinati non raffinati. In ogni caso, se le vostre esigenze dietetiche dovessero portarvi a consumare sfarinati raffinati, scegliete comunque quelli provenienti da cereali di coltivazione biologica. Per quanto riguarda alcuni alimenti secchi che dovrebbero essere consumati regolarmente nell’ambito di una dieta sana e variata (semi oleosi come noci, mandorle, nocciole, frutta essiccata come albicocche secche, fichi secchi, mele secche a fette, ecc.), la scelta biologica è imperativa. Questi prodotti, infatti, non sono trattati con anidride solforosa. Oltre al fatto che potete verificarne la qualità leggendo con attenzione l’etichetta, con un po’ di abitudine e di attenzione imparerete a riconoscerli a vista d’occhio. Ad esempio, il colore del guscio delle noci biologiche è naturalmente più scuro (a qualcuno sembreranno quasi “sporche”!), mentre quello delle albicocche secche non trattate (buonissime al gusto) tenderà più al bruno che all’innaturale arancione dei frutti lavorati convenzionalmente. Per quanto riguarda le bevande, preferite, per quanto possibile, l’acqua fresca, magari addizionata con succo fresco di limone o di pompelmo. Una buona soluzione sono anche le spremute (a colazione, ad esempio) oppure i succhi cen- trifugati freschi preparati nella vostra cucina poco prima di essere consumati. Il vino: meglio da uva biologica Occorre dire che nella vinificazione di uve di produzione biologica è ammesso l’impiego di una certa quantità di solfiti (comunque limitata: circa il 30% della quantità che la legge ammette nei vini convenzionali), mentre alcuni vinificatori si stanno cimentando nella produzione di vini di qualità ottenuti senza l’impiego di questi problematici additivi. L’etichetta di questi vini innovativi segnala questa pregiata caratteristica con la scritta “senza solfiti aggiunti”. Per non aggiungere l’anidride solforosa, che poi si trasforma in solfito, e nessun altro additivo chimico durante la lavorazione del vino è necessaria una attenta cura dell’uva in particolare dopo il raccolto. Infatti si deve lavare l’uva con acqua molto accuratamente e delicatamente per rimuovere ciò che si deposita sulla buccia. Si deve inoltre lavorare in ambienti estremamente puliti per evitare di contaminare il prodotto con batteri estranei. Queste semplici ma impegnative pratiche contribuiscono all’abbandono dell'uso dei succitati conservanti. Neve in granita Tempo occorrente: 3 minuti. Ingredienti per 4 persone: 4 coppe di neve, 4 bicchieri di vino rosso dolce, 4 stecche di cannella. Raccogliere 4 coppe di neve freschissima di una nevicata abbondante, oltre i 10 cm, bagnare con il vino rosso dolce, mescolare con una stecca di cannella in modo da insaporire la neve, senza annegarla. www.cucinasenzasenza.com Essere intolleranti e allergici: l’esperienza di Irene Ero risultata intollerante al grano, lieviti, latticini, carne di maiale, arance, zucchero. Poi bisognava togliere in un primo tempo uova, patate, peperoni, melanzane, caffè, cioccolato. Photo courtesy Valeria Scaglia di Irene Binaghi* Nell’estate del 2003 faceva un caldo esplosivo. Mi rifugiai in montagna. Facevo passeggiate verso l’alto. Una sera ho iniziato a sentire l’aria che usciva dai buchi sbagliati, il cuore si è agitato e anch’io. Non so quanto è durato. La mattina dopo sono andata in ospedale. Mi hanno detto: “Non è chiaro se si sia trattato di edema o enfisema polmonare. Torni la prossima volta che le capita, così capiamo meglio.” Ho ringraziato per il parere, rimuginando: “La prossima volta? Quale prossima volta?”. Presto anche il sistema gastro intestinale ha iniziato a dare segni di sconforto. Un pitone si era continua 5 mix di cereali e legumi! 27 Intolleranze e allergie alimentari da agricoltura biologica ' e n o n o s i ll r tato mai s buono! ' i s o c accoccolato nel mio apparato digerente, sferrando dei colpi di coda imprevedibili. A quel punto ho avuto il flash di una conferenza seguita molto tempo prima alla mia scuola di Yoga, Associazione Italiana Raja Yoga. Il dottor Pincini, gastroenterologo del Fatebenefratelli, spiegava come l’intestino sia il depositario del nostro sistema immunitario e che dalla sua salute dipende non solo quella dell’intestino Tagliatelle di farro con zenzero e crudo di branzino Tempo occorrente: 30 minuti. Ingredienti per 4 persone: 400 g di tagliatelle di farro, un cubetto da 3 cm di lato di zenzero fresco, il verde di 2 cipollotti, 200 g di carpaccio di branzino, pepe bianco, 4 cucchiai di olio extra-vergine d’oliva, 1 carota, 1 cipolla, 1 chiodo di garofano, 1 zucchina, 1 foglia d’alloro, sale grosso marino integrale, sale fine marino integrale. da Riso Italiano senza zuccheri aggiunti senza glutine Rice&Rice ti offre una vasta gamma di prodotti senza glutine biologici a base di riso. Le sue ricette naturali e gustose sono garantite, rimborsabili dal Sistema Sanitario e non contengono nessun prodotto di sintesi come addensanti ed emulsionanti. Con oltre 28 prodotti a marchio spiga sbarrata, è possibile scegliere fra dolci e salati per un regime alimentare senza glutine Probios srl via F.lli Rosselli snc, 50010 Campi Bisenzio, Firenze Tel 0558985932 - www.probios.it 28 Mondare e lavare la zucchina. Sbucciare la carota e la cipolla, steccarla con il chiodo di garofano. Mettere a cuocere per 20 minuti. in una pentola d’acqua con le verdure e una presa di sale grosso. Mondare, lavare e affettare il verde dei cipollotti. Pelare e affettare sottilmente lo zenzero. Insaporire il carpaccio con 2 cucchiai d’olio e pepe bianco pestato nel mortaio. Ritirare le verdure dal brodo, mettere a bollire la pasta di farro per 9 minuni. In una padella far soffriggere l’olio rimasto con il verde dei cipollotti e lo zenzero. Scolare la pasta e passarla nel soffritto. Unire il carpaccio di branzino e servire immediatamente. Aromatizzare con timo fresco. www.cucinasenzasenza.com ma anche di molti altri organi: la pelle, i polmoni per esempio. Noi ci rimpinziamo di cibo super ricco, super veloce da preparare, ma in realtà l’intestino è lo stesso di quando mangiavamo radici e bacche. Per questo la nostra alimentazione può provocare degli scompensi, come le intolleranze alimentari. Ho rintracciato il dottor Pincini. Mi ha fatto fare anche lui parecchie analisi. Quindi ha guardato il tutto e con sicurezza mi ha invitato a cambiare l’alimentazione. Ero risultata intollerante al grano, lieviti, latticini, carne di maiale, arance, zucchero. Poi bisognava togliere in un primo tempo uova, patate, peperoni, melanzane, caffè, cioccolato. “Iniziamo con 5 giorni di sola verdura verde a pranzo e a cena dopo i quali inserirà un alimento a settimana”. “Ma perché?” ho chiesto allarmata, vedendomi in piedi con 2 foglie di lattuga durante 5 lunghissimi giorni. “Perché ogni alimento che ingeriamo impiega 5 giorni per sparire dal nostro corpo. Mangiare per 5 giorni solo verdura verde significa pulire tutto e ricominciare da zero, come i bambini che imparano a mangiare. Non va bene per tutti, ma nel suo caso darà buoni risultati. E poi quando si dice sola verdura non s’immagini quelle tristissime verdurine alla griglia. Deve farsi delle vasche di minestroni verdi, verdure al vapore in quantità e condire tutto con poco olio crudo. Mi richiami quando ha concluso, o prima, se ha dei dubbi”. Stavo così male che mi son fidata. Ho cucinato minestrone e verdure. La mente incredula doveva ammettere che stavo molto meglio. I dolori e qualunque disturbo già dopo il primo giorno si erano calmati. Però riaffioravano ricordi delle medie, poi delle elementari e infine dell’asilo. All’inizio del terzo giorno ho chiamato il dottor Pincini, raccontandogli queste sfumature un po’ psyco del verde mangiare. È stato rassicurante: stavo facendo pulizia e quando si agisce sul corpo si lavora anche ad altri livelli. Nella consapevolezza dell’effetto placebo ho chiesto se potevo prendere qualcosa. Il medico, perplesso, mi ha consigliato di andare in erboristeria. Così mi son trascinata ad un centro bio sia di alimentari che di erboristeria, al proprietario, vegano da anni, ho spiegato che stavo mangiando solo verdura per 5 giorni, ero al terzo e anche se di corpo stavo bene, di testa un po’ meno. Il signore ha sgranato gli occhi: “Ma che meraviglia 5 giorni di sola verdura. Se proprio vuole prenda dell’eleuterococco, Percorsi di nuove sensibilità a Milano Per una medicina senza medicine: Roberta Vismara ti riallinea con te stesso e con il mondo. È laureata in osteopatia all’Université de Bourgogne. [email protected]. Per un ascolto consapevole del corpo: Moiz e Renata Palaci da 30 anni insegnano la consapevolezza a partire dal tappetino. Associazione Italiana di Raja yoga. www.rajayogaitalia.it. ma lei sta benissimo”. Ho annuito, preso l’eleuterococco e tirato altri 2 giorni. All’alba del sesto giorno ho mangiato un piccolo castagnaccio per colazione. Indimenticabile. E da lì ho ri-inserito alimenti, partendo dai cereali integrali, poi i semi oleaginosi, il pesce, il tofu, i legumi, i malti, il miele e piano piano tutti gli alimenti. Ci son voluti circa 8 mesi in cui ad ogni alimento nuovo introdotto, si resta in ascolto a capire le reazioni. E tutte le volte che si scopre un cibo consentito buono, facile da preparare si guadagna in buon umore per 3 giorni. Il dottor Pincini mi ha aiutato in questo processo dandomi dei fermenti, in base alla mia situazione, ma il suo intervento è stato più forte sul cambio di mentalità verso il cibo che non nel dare medicine. Mi ha insegnato ad essere onnivora, a mangiare di tutto e non solo pasta al pomodoro, bistecca, formaggio, prodotti da forno. Pian, piano ho iniziato ad elaborare delle ricette compatibili con le mie scelte alimentari e appetibili a tutti gli altri. Spesso ricevevo telefonate: “Senti ma quella pasta di farro come l’avevi preparata?”. Così, coinvolgendo il dottor Pincini, ho scritto un libro, per raccontare questa storia di una guarigione dalle intolleranze (Intolleranze Zero! - Tecniche Nuove, 2008 n.d.r.). Ogni capitolo è introdotto da conversazioni tra paziente e medico in cui vengono affrontati sia i temi teorici sia le dritte pratiche per districarsi tra condimenti e ammollo di cereali. Dimenticavo, il cibo, deve essere bio, sempre e comunque; l’obiezione più comune: il prezzo elevato. Può sembrarlo a prima vista: ma si risparmia in medicine. Davvero. E mano a mano che la vicinanza alla natura lavora si estende la scelta bio ai detersivi, alla cosmesi e agli abiti. Con gradualità ma inevitabilmente. Ho iniziato a grattarmi come una scimmia per Per recuperare il paradiso terrestre sulla pelle: Anna d'Aquino disegna e produce abiti dalle linee armoniose in tessuti che addosso regalano la naturalezza di una condizione originaria. www.canvasfibrenaturali.com Barbara Sighieri ha girato il mondo sulla via del The: il suo negozio ne racconta la storia. www.teieraeclettica.it i tessuti che contenevano fibre non naturali e a scovare negozi che vendessero abiti bio. Ho scoperto che la ritualità del mondo del the è un degno sostituto di cappuccio e brioche; e che i rimedi omeopatici e l’osteopatia mi rimettono in forma senza medicine. Anche i trucchi che metto sulla pelle sono solo bio, sennò avverto la sgradevole sensazione di una pellicola di plastica in faccia. La sensibilità si affina e trova altri percorsi, vicini, pratici che son lì da sempre. Un giorno diventano interessanti. Lo slancio di Intolleranze Zero si è trasformato in un blog: www.cucinasenzasenza.com che ospita una ricetta a settimana nel rispetto di chi soffre di intolleranze ma che faccia venire l’acquolina in bocca a tutti. La scoperta delle intolleranze alimentari, la cura e la guarigione hanno preso tempo; un tempo che ha aperto nuovi mondi e che mi ha insegnato a trasformare la sofferenza in gioia attraverso il cambiamento. Ora so, con ogni cellula, che tutto è possibile. E se vale per le mie cellule ci sono buone probabilità che funzioni anche per quelle di altri. Perciò non perdetevi d’animo e trasformate la scoperta della vostra intolleranza in una nuova visione di voi stessi e del cibo che introducete. È ora di cambiare! * Irene Binaghi Laureata in Estetica all'Università Statale di Milano, diplomata all’Ecôle Hôtelière di Losanna. Sales manager all'Exclusive Hotel Collection. Nel 2003 ha scoperto di soffrire di intolleranze alimentari, ha incontrato il dott. Francesco Pincini, che l'ha guidata nel cambiare alimentazione. Risultato? un libro: Intolleranze Zero! Edizioni Tecniche Nuove e un blog: www.cucinasenzasenza.com. 29 Sui nostri scaffali Les Encens du Monde Incenso vegetale L’azienda si distingue per il costante impegno a utilizzare unicamente materie prime e processi di lavorazione da fonti rinnovabili, praticando una raccolta responsabile. Alla realizzazione di questi incensi collaborano attivamente persone diversamente abili. L’impiego di materie prime provenienti da agricoltura biologica o raccolta spontanea e la complessiva naturalezza degli ingredienti e dei sistemi produttivi, hanno permesso a “Les Encens du Monde” di ottenere da I.C.E.A. per questi prodotti una dichiarazione di autenticità (Protocollo 913). Intolleranze e allergie non alimentari xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Rohan Italia S.r.l. Linfa di Betulla del Nord per la nostra salute Linfasnell con aroma naturale di limone e Linfasnell al gusto frutti di bosco è una bevanda gradevole, frutto dell’antica tradizione scandinava. Contiene purissima linfa primaverile di betulla bianca biologica raccolta nelle incontaminate foreste del nord. 100 ml contengono il 150% della dose giornaliera raccomandata di vitamina C. Lavera 2-in-1 Compact Foundation Beige n.1 e Caramello n.2 Una polvere make-up con una perfetta qualità di copertura. Questo cosmetico compatto è cipria e fondotinta in un unico prodotto, dà copertura affidabile ed è estremamente facile da applicare, donando alla pelle un aspetto vellutato. Come tutte le altre polveri Trend Sensitiv contiene ingredienti di origine biologica. 30 Testimonial del progetto “Prodotti Amici” di NaturaSì Sui nostri scaffali Sogno o son corpo? Lo abbiamo trattato da ricettacolo degli istinti più bassi, sentina di ogni vizio, carcassa pesante che la mente si porta in giro. Più recentemente ci siam arrogati il diritto di alterarlo, tagliuzzarlo ad immagine e somiglianza di modelli elaborati al computer. Peccato, un vero peccato! C’è chi dice che i cosmetici e i prodotti per la casa sono i migliori amici della donna o dell’uomo. Ma per alcuni, le sostanze contenute possono creare problemi. di Alessandro Spadoni Responsabile Eco Bio Cosmesi ICEA Sono sempre di più i prodotti dell’industria chimica complessi che entrano nelle nostre case e nella nostra vita per la cura del corpo, della casa, dei nostri animali domestici... Alcuni di questi ci creano non pochi problemi. Non è il caso però di allarmarsi troppo, la colpa è solo di una predisposizione individuale, basta porre attenzione a ciò che si compra, con lettura degli ingredienti, con la preferenza ai prodotti semplici (preferire la lista degli ingredienti meno numerosa). Perché accade È un po’ quello che succede con le intolleranze alimentari: un alimento a una persona non dà alcun problema, magari a un’altra provoca fastidiosi disturbi. Va anche detto, però, che quello delle intolleranze ai prodotti dell’industria chimica è un fenomeno in aumento. Colpa anche di stress, ansia e tensione emotiva, che rendono la pelle maggiormente ipersensibile e vulnerabile. A soffrirne di più sono le persone con una pelle più delicata che reagisce a modo suo, a contatto con alcune sostanze. Stanno emergendo gli individui “atopici”. L’atopia è la predisposizione genetica a sviluppare reazioni anafilattiche localizzate in seguito a contatto, inoculazione o inalazione di allergeni. Si stima che almeno il 10% della popolazione mondiale abbia questa predisposizione di tipo multifattoriale. Il corpo ci radica nella terra. Il corpo ci ricorda che la legge di gravità è uguale per tutti. Il corpo ci manda messaggi a voce sempre più alta, fino a strillare. Uno di questi urli sono le intolleranze alimentari. Dal medico Per ognuno si tratta, comunque, di manifestazioni molto diverse. L’irritazione, per esempio, è una risposta immediata legata al contatto con la sostanza non tollerata, mentre l’allergia può manifestarsi anche tempo dopo il contatto e rappresenta il modo con cui il sistema immunitario attacca la sostanza “nemica”. Il medico dermatologo o allergologo vi sottoporrà al “patch test” un esame che consiste nel disporre sulla schiena o sull’avambraccio 30 goccioline, fatte penetrare nella pelle tramite una piccola escoriazione. Ciascuna goccia corrisponde a un allergene, cioè a una sostanza che è potenzialmente “pericolosa” per l’organismo. Se entro 48 ore non si verificano reazioni di nessun tipo, si riprova con altri allergeni fino a scoprire eventuali reazioni positive. Le reazioni La sensibilizzazione ai prodotti dell’industria chimica cosmetici e prodotti per la casa può dipendere dalla composizione del prodotto, dalla concentrazione degli ingredienti, dalla durata del contatto, dalla zona in cui viene applicato. Sono tanti anche i modi in cui la pelle reagisce. Ecco quali: •Dermatiti da contatto: Si presenta con un rossore diffuso, spesso accompagnato da gonfiore e macchie in rilievo. Possono formarsi chiazze di un rosso più marcato o piccole vescicole di liquido che prudono e che, se si rompono, creano piccole abrasioni superficiali. La dermatite non compare subito dopo il contatto con la sostanza e può estendersi ad altre zone: dal viso al collo al décolleté. •Orticaria: si manifesta con ponfi con un alone arrossato, è sempre circoscritta e pruriginosa, ma scompare eliminando la sostanza che l’ha provocata. Può comparire anche in punti del corpo continua Lavera Double black mascara Un colore, due applicatori, infinite possibilità. L’applicatore di precisione allunga, rafforza e separa per l’impatto finale, mentre l’applicatore volume fissa il look e crea delle ciglia mozzafiato. Ingredienti naturali come la cera d’api e i pigmenti minerali garantiscono una lunga durata e protezione intensa. Laica Caraffe filtranti: il piacere dell’acqua di casa Perché filtrare l’acqua di rubinetto? Quando l’acqua potabile, nel tragitto tra la fonte controllata e il rubinetto di casa, passa attraverso le condutture della rete idrica, potrebbe raccogliere residui di sostanze indesiderate, come metalli pesanti e derivati del cloro. Il sistema filtrante Laica composto di caraffa e cartuccia è il metodo più pratico ed economico per ridurre tali sostanze, preservando in misura adeguata il contenuto salino totale dell’acqua, estremamente importante per l’organismo. Neutroflora Delicatamente Pura Una linea di cosmesi naturale e certificata per la cura e l’igiene della persona. Si distingue per l’impiego di materie prime a elevato grado di purezza: emulsionanti e tensioattivi di origine vegetale, non irritanti e non dannosi. Lo shampoo neutro è adatto a tutti i tipi di capello: l’alta qualità dei tensioattivi permette di detergere i capelli senza aggressività, proteggendoli e donando lucentezza e morbidezza. Il detergente intimo è formulato con tensioattivi eudermici delicati e emollienti naturali. pH 5,5 - dermatologicamente testato. 31 Sui nostri scaffali Intolleranze e allergie non alimentari distanti da quello entrato in contatto con la sostanza. •Irritazione: i sintomi? Rossore, prurito e pizzicore, che emergono subito dopo il contatto. Ma soltanto nella zona interessata. Le terapie La prima regola per guarire è eliminare la sostanza che ha provocato la reazione. Può essere anche necessario consultare il proprio medico. In seguito, però, occorre evitare i cosmetici e i prodotti che contengono quantità anche minime della sostanza che ha scatenato la reazione. Per i clienti di NaturaSì è disponibile l’opuscolo “Prodotti amici”, con una selezione di cosmetici con requisiti di eccellenza. Gli stessi prodotti sono anche ben evidenziati a scaffale per facilitarne l’acquisto. Ingredienti “a rischio“ Leggete bene l’etichetta e tenete d’occhio l’ordine della lista. Dal secolo scorso la legge che disciplina i prodotti cosmetici e i prodotti per la casa impone alle case produttrici l’obbligo di indicare sulle confezioni i componenti in ordine decrescente: il primo della lista, quindi, è quello presente in maggiore quantità. Questo per permettere di sapere subito se, e in che misura è presente una certa sostanza in un prodotto. I principali “ingredienti” da tenere d’occhio sono: •i conservanti: impediscono che il cosmetico si deteriori e venga attaccato dai batteri. Oltre a quelli chimici, ce ne sono di naturali, come l’olio essenziale di timo. •i coloranti: vengono usati per i trucchi o per migliorare l’aspetto delle creme. Alcuni sono dl origine vegetale, come il verde estratto dalla clorofilla e il giallo dal carotene. Altri sono animali, altri ancora sintetici. I profumi e le essenze Possono essere oli essenziali o sostanze chimiche sintetiche. Le dosi consentite cambiano a seconda del tipo di prodotto. In quelli destinati alle pelli delicate e sensibili sono quasi sempre assenti. Bisogna sospettare un’intolleranza a prodotti chimici cosmetici o per la casa quando compaiono prurito, arrossamenti cutanei, in concomitanza con l’uso di prodotti per l’igiene, per il make up, la colorazione di capelli, l’idratazione, etc. Conservanti, tensioattivi, emulsionanti, filtri solari, prodotti per la cura dei capelli, profumi, smalti per unghie, sono fra le principali cause di intolleranze. 32 Sasso nello stagno Uno strato sottile ci separa dal resto del mondo: la nostra pelle. Ne siamo ricoperti interamente. Protezione, equilibrio, purificazioni passano attraverso i pori che sanno trattenere ciò che giova ed eliminare quello che non serve. La pelle si merita il meglio della natura perché ne farà buon uso, regalandoci elementi che ci rafforzano. E tutti abbiamo bisogno di forza. L’intolleranza ai cosmetici e ai prodotti per la cura della casa non è certamente una generica espressione allergica, come è erroneamente nell’opinione di molti. Nei soggetti con cute sensibile è indubbiamente diminuita la soglia di tolleranza della pelle e le alterazioni della sensibilità cutanea indicano un coinvolgimento del sistema nervoso cutaneo, probabilmente legato a diversi neurotrasmettitori, che sono prodotti sia da cellule cutanee che dalle terminazioni nervose. Le reazioni ai cosmetici sono generalmente locali, cutanee o delle mucose. Le reazioni più comuni sono quelle da contatto diretto con i prodotti. Per tale ragione l’intensità del contatto è ovviamente minore per quelli a risciacquo (come saponi, shampoo e detergenti di vario genere) e maggiore per altri prodotti (per esempio deodoranti, tinture per capelli, creme, prodotti coloranti di vario tipo). La penetrazione delle sostanze chimiche presenti nei cosmetici o tramite i residui di prodotti chimici, che possono rimanere nei tessuti e sulle stoviglie, è più facile nelle aree cutanee più sottili, come le palpebre, le mucose di bocca e zone intime o i bordi delle dita rispetto al palmo. Anche il pH dei prodotti applicati può avere importanza, dal momento che quelli fortemente alcalini (per esempio i prodotti per l’epilazione e i saponi) sono dotati di maggiore aggressività. La crema “filler” coi suoi 30 o più ingredienti ammorbidisce le rughe per una sera, ma poi a lungo andare può creare problemi. Preferire prodotti certificati di parte terza per cui il produttore paga organizzazioni, che dispongono di accreditamenti anche internazionali, specializzate al fine di farsi controllare e certificare taluni requisiti resi pubblici. Leggere e informarsi anche sui siti web sia dei certificatori, che dei produttori aiuta a diventare più attenti e consapevoli delle scelte di acquisto. Sui nostri scaffali Argital Linea Baby Frutto della ricerca e di un test condotto, con l’aiuto delle mamme, su neonati affetti da forte arrossamento da pannolino. La linea è composta da: latte protettivo (deterge delicatamente), polvere protettiva (assorbe gli arrossamenti), crema protettiva (allevia gli arrossamenti), shampoo doccia vegetale (delicatissimo, non brucia gli occhi), crema per il corpo (idratante). 100% naturale, con ingredienti biologici. Patch test o test di irritazione cutanea e oculare negativi. Pannolini Oltre il 90% delle mamme e papà del mondo spesso non si pongono il problema e pensano che l’uso del pannolino sia indispensabile. di Marco Benedetti* Credo che in pochi campi come quello dei prodotti monouso per l’igiene personale, la Ricerca Scientifica e l’Università abbiano dedicato così poca attenzione all’interazione tra un manufatto e l’Essere umano per il “benessere” del quale il manufatto è stato pensato e prodotto. Le uniche tesi oggi presenti sono dedicate soprattutto alla cura dei neonati e ci confermano che i prodotti come i pannolini è “meglio toglierli che averli” e in questo mi sentirei di condividere totalmente la conclusione, se non continua Helan Sapone Liquido Detergente delicato per le pelli più sensibili Per una dolce detersione delle manine dei più piccoli nonché per la loro igiene quotidiana, la linea bimbi Helan propone il sapone liquido. Molto leggero e delicato, arricchito degli estratti di calendula e camomilla, addolcenti e calmanti, e formulato secondo i principi della filosofia a marchio Helan senza SLS e suoi derivati, senza conservanti e coloranti. Sviluppa una leggerissima schiuma morbida e cremosa rispettando il delicato equilibrio delle pelli più sensibili. bjobj Amido di riso Bimbo Polvere finissima di puro amido di riso. Ha particolari proprietà lenitive, calmanti e rinfrescanti. È ideale anche per calmare e dare sollievo ad arrossamenti e irritazioni non solo per la cute delicata del neonato e del bambino. Va sciolto qualche cucchiaio direttamente nell’acqua tiepida del bagno. Sacchetto da 400 g. 33 Intolleranze e allergie non alimentari l’alternativa ecologica ai tamponi La Mooncup® è una coppetta in morbido silicone ipoallergenico che raccoglie il sangue mestruale e si riutilizza ciclo dopo ciclo. Posizionata all’interno della vagina, si svuota ogni 4-8 ore secondo l’intensità del flusso. • • • • • • • • • • Sicura,comodaediscreta Faciledamettereedatogliere Duramoltiannietifarisparmiare Noncreasecchezzavaginale Nonseiespostaasostanzechimiche Idealeperviaggi,sport,mare,piscina,dinotte L’originale,prodottainInghilterra Apprezzatadamilionididonnenelmondo Assistenzaqualificataperleclienti Consigliatadamedicieostetriche ScegliereMooncup®significadiresì alla salute e al rispetto dell’ambiente, alla qualitàdeimaterialieall’eticadellavoro. La Mooncup® ha numerosi riconoscimenti: “BestBuy”dallarivistaEthicalConsumer, migliorbusinesseticoalfemminile, consigliata dalle associazioni Vegani e Vegetariani. La Mooncup® è ora disponibile in tutti i punti vendita NaturaSi. Cosa aspetti a richiederla? www.mooncup.it Prodotta da Mooncup Ltd - Brighton - UK 34 fosse che oltre il 90% delle mamme e papà del mondo spesso non si pongono il problema e pensano che l’uso del pannolino sia indispensabile. Poiché a questa lacuna dell’ambiente scientifico non ci sono spiegazioni evidenti, né una bibliografia a cui appellarsi, mi permetto (dopo aver a fondo studiato e sperimentato) di avanzare delle ipotesi, in chiave ironica: a)viene dato per assunto che il problema non esista (in fondo cosa rappresentano 150 miliardi di pannolini, pannoloni e altrettanti assorbenti igienici, indossati ogni anno!); b)il problema non è scientificamente rilevante (la “prevenzione” è infatti più un fatto culturale che tecnico-scientifico); c)questi manufatti fanno parte della quotidianità (e degli interessi della multinazionali del settore), eliminarli dunque non si può, e quindi tanto vale accettare il principio del “è più interessante curare (anche a spese della sanità pubblica) che prevenire (solo a spese del consumatore)”; d)poiché i neonati non parlano e gli adulti faticano ad interpretare il loro pianto e riso, tanto vale rivolgersi ad altri che sono delegati a capire i bisogni dei bambini. Questo ricorso in genere si effettua ogni qualvolta che si presentano i seguenti sintomi sul sederino: - arrossamento diffuso (alcuni dicono che sia responsabile l’acidità della pipì); - puntini rossi con un una piccola vescicola bianca (come fosse di bruciatura); - organi genitali dei maschi sempre caldi, come se avessero la febbre e delle femmine rossi e irritati; - reazione allergica. Fatta questa lunga, ed ironica, premessa in cui tutti noi genitori ci possiamo ritrovare e comunque sempre in assenza di tesi pubblicate su qualche rivista scientifica di grido, provo a riflettere: un pannolino pesa mediamente tra 30 e 50 gr ed è indossato su una massa corporea che pesa mediamente 15 kg (i pannolini monouso si comincia ad indossarli appena nati intorno ai 3 kg e si tolgono anche a 25-30 kg anche se “li utilizza solo di notte” intorno a 3 anni). Se rapportato al peso di un adulto di 70 kg è come se il genitore indossasse biancheria intima di circa 3 etti (280 gr). Il punto è che la nostra “biancheria intima” pesa dieci volte meno e vorremmo pesasse ancora meno. Un pannolino commerciale sia esso di marche note e non, è generalmente composto dal filtrante (cioè il tessuto “soffice come cotone” a contatto con la pelle) che è composto di fibra di polipropilene, un polimero sintetico con cui normalmente vengono prodotti piatti e bicchieri, imballaggi e oggetti vari, certamente non tossico, ma con i difetti delle plastiche. Per rendere il filtrante non irritante e non surriscaldante, o meglio per rendere il sederino fresco e liscio, bisognerebbe sapere che tipo di materiale viene utilizzato, purtroppo sulle confezioni non sempre è indicata la composizione. Ci sono però delle eccezioni in cui per es. nel filtrante c’è effettivamente una certa percentuale di fibra di cotone (bio) – forse arriva all’8% (neppure l’1% del peso del pannolino) ed il resto è comunque fibra polipropilene – ed altri che invece hanno materie prime più sostenibili, fino ad arrivare ad avere effettivamente il 100% di bio-polimero di pla, ma il caso è davvero più unico che raro. Il test di efficienza del pannolino è mediamente calcolato con la capacità di questo di non provocare fuoriuscite (bagnature del body o del pigiamino) a pieno carico e nel lungo intervallo notturno (5-7 ore). Il pannolino per evitare questo tipo di inconvenienti è infatti realizzato con una serie di sicurezze meccaniche tipo: a)barriere con elastico a protezione del giro coscia; b)tessuto sintetico accoppiato con film (di Bambino e disinfettanti Il bambino nasce sterile e i suoi contatti con i batteri avvengono, di preferenza, attraverso il contatto cutaneo e il latte materno. Questo non significa che si debba sviluppare, come troppo spesso succede, nei confronti dei bambini un atteggiamento iperprotettivo che diventa, talvolta, iperigienista. Il sistema immunitario del bambino viene stimolato, matura e prende pieghe diverse a seconda del tipo di stimolazione ambientale che riceve. Se non riceve alcuna stimolazione dall'ambiente che lo circonda, mantiene di preferenza l'equilibrio, anzi lo squilibrio, che ha alla nascita, tutto spostato verso la reattività allergica. Quando offriamo il ciuccio al bambino o dobbiamo allattarlo con il biberon si pone il polietilene o poliuretano ma nei casi migliori con film di mater-bi, almeno non citotossico) con effetto impermeabilizzante; c)cintura in vita con chiusure meccaniche in velcro o adesivo (comunque riposizionabili) con possibilità di calibrare il tiraggio delle alette laterali; d)sul retro un micro tampone assorbente di carta (facoltativo) per stoppare eventuali perdite di rifiuto solido. Viene da riflettere cosa potrebbe oltremodo succedere se venisse offerto in dotazione anche un rotolo di nastro sigillante... Il pannolino non è un palloncino che quando si riempie di liquido si espande. Nel caso dei pannolini poiché il liquido non scompare quando impregnato il pannolino, si gonfia ma non verso l’esterno, in quanto questo tipo di film non è elasticizzato. A proposito, quando impregnato il pannolino arriva a pesare il doppio del peso iniziale: nel caso è come se un adulto si portasse addosso e a volte per qualche ora, mutande del peso di 600 gr e per di più molto umide. Lascio a ciascuno di noi genitori trarre dunque le debite conclusioni. Mi viene però comunque da pensare che quando il sederino è arrossato non sia solo colpa dell’acidità della pipì. Comunque qualcosa si sta muovendo nel mondo dei pannolini monouso, finalmente più in funzione della tutela della salute dei bambini che della ricerca di nuovi record nelle prestazioni; qualcuno ha finalmente investito nella Ricerca sui materiali alternativi alle problema dell'igiene e dei disinfettanti da utilizzare... e puntando sempre e comunque alla sterilità crediamo di fare la cosa migliore. Di fatto, il passaggio con acqua bollente, ad una temperatura di 80°C, ci garantisce un sufficiente grado di sterilità, l'importante è poi maneggiare gli oggetti con le mani pulite ed avere l'accortezza di non starnutirci o tossirci sopra! In definitiva possiamo dire che una giusta igiene per garantire l'assenza di batteri patogeni è necessaria. Ma un eccesso di igiene porta ad avere residui di disinfettanti o detersivi, con conseguente possibile alterazione della flora batterica di intestino e cute oltre a fenomeni irritativi o reazioni allergiche. Siam piccoli ma cresceremo Durante i nostri primi 2 anni di vita qualcuno ci nutre, ci lava, ci coccola, ci fa addormentare, ci mostra ogni cosa indicandola con il proprio nome, ci porta a spasso. Non ricordiamo la sensazione di guardare il mondo dal passeggino, eppure passiamo un sacco di tempo su quella astronave a rotelle. Gli esperti concordano che le esperienze vissute nei primi 24 mesi determinano il nostro modo di percepire la realtà. Anche se abbiamo perso la memoria dei singoli dettagli. plastiche sintetiche. Una azienda tutta italiana, fuori dalle regole e dai confini dei “soliti noti” ha rotto schemi e indugi ricercando e applicando per la prima volta al mondo nuovi materiali (soprattutto quelli a contatto con la pelle) di origine vegetale come il pla (acido polilattico): sigla che indica un polisaccaride la cui versione meno tecnologica, l’acido lattico, è ampiamente usato come conservante in cosmesi ed è prodotto dal corpo umano come lubrificante dei muscoli. Questa si può dire la più interessante e coraggiosa tra le novità (industriali) perché conferma che la Ricerca – almeno in Italia – è possibile anche senza i capitali delle multinazionali e dello Stato. L’altra alternativa verso una tutela della salute sono i pannolini lavabili in cotone (anche bio) e in microfibra di poliestere. Il parere dei consumatori è discordante: pesano troppo (anche il doppio di un già pesante pannolino monouso) e sembrano essere non molto performanti, pur essendo ottimali dal punto di vista ecologico. * Marco Benedetti Già giornalista indipendente per il quotidiano Avvenire e per riviste di tecnologia tessile. Collabora con l’Unione Industriale Pratese per la promozione dell'industria meccanotessile e partecipa a missioni esplorative dedicandosi in particolare allo studio del settore dei tessuti tecnici e tessuti-non-tessuti. Cofondatore di W.I.P. S.p.A. (wellness innovation project), impegnata nel settore dei beni di largo consumo e monouso da materie prime innovative eco-sostenibili. 35 Sui nostri scaffali Ecor Detersivo polvere lavatrice Il detersivo Ecor Lavatrice in polvere è formulato con materie prime di origine naturale. Contiene percarbonato di sodio che, in fase di lavaggio, rilascia ossigeno migliorando la funzionalità di tutti gli altri principi attivi. Ideale per la pulizia dei capi anche a basse temperature. Non contiene enzimi, sbiancanti ottici nè fosfati ed è profumato con olio essenziale di lavanda biologica. Prodotto certificato Eco Bio Detergenza Icea e Stop ai test su animali L.A.V. Detersivi Oggi le esigenze di igiene delle famiglie sono innumerevoli e, se da una parte l’igiene ha contribuito al superamento di alcune malattie, dall’altra l'eccesso sta dando vita a nuove patologie. di Donato Vitaloni* Sonett Detersivo liquido per lavatrice Adatto per biancheria bianca e a colori in cotone, lino, canapa e tessuti misti. Non contiene sostanze petrolchimiche e i tensioattivi sono a base di vegetali. Senza profumi, coloranti, agenti complessanti, conservanti ed enzimi. Completamente biodegradabile. Il particolare metodo di saponificazione a risparmio energetico, l’utilizzo di oli da produzione biologica e un rapporto prezzo-prestazione di lavaggio estremamente economico per un detersivo liquido, sono le caratteristiche più notevoli di questo prodotto. Sonett Detersivo neutro per stoviglie a mano Contiene tensioattivi a base di vegetali, senza sostanze petrolchimiche, profumi, coloranti, agenti complessanti e conservanti. Particolarmente delicato sulla pelle e completamente biodegradabile. Il detersivo liquido a mano è un prodotto concentrato e quindi ad alta resa. I tensioattivi, il solfato di alcol di grasso di cocco e i tensioattivi da zucchero utilizzati presentano dopo il sapone uno dei migliori tassi di decomposizione nell’acqua di scarico e nel contempo non irritano la pelle. 36 L’utilizzo di sostanze detergenti risale a qualche millennio fa Sembra che la scoperta del sapone, come molte scoperte che hanno rivoluzionato la nostra vita, sia stata casuale. Probabilmente del grasso di carne messa a cuocere sul fuoco vivo, colando è venuto a contatto con della cenere formando una sostanza bianca. L’uomo ha poi scoperto che poteva utilizzare questa sostanza per lavarsi e per lavare i Intolleranze e allergie non alimentari Bianco che più bianco non si può Chiarore abbagliante, schiuma densa, profumo di laboratorio e pini montani sono i segni distintivi del pulito, ma pulito per chi? Per i cassetti in cui mettiamo uno sull’altro i vestiti belli stirati o per le credenza in cui riordiniamo i piatti lavati e brillantati? Ma dove va a finire la schiuma densa e i propri indumenti. Questa sostanza bianca fu il primo detergente di tutti i tempi: il sapone. Da allora la ricerca in campo chimico ha fatto passi da gigante miscelando e facendo reagire centinaia di sostanze ed ottenendo decine di prodotti detergenti come quelli che utilizziamo quotidianamente. L’evoluzione della detergenza Oggi le esigenze di igiene e pulizia delle famiglie sono innumerevoli e, se da una parte l’igiene ha contribuito al superamento di alcune malattie, dall’altra, l’eccesso, sta dando vita a nuove patologie. Una famiglia normale utilizza ogni anno decine di litri di prodotti detergenti, basti pensare alle innumerevoli esigenze ed alla gamma di prodotti disponibili sul mercato per soddisfarle: detersivi per piatti, capi colorati, capi neri, lana e seta, sbiancanti, ammorbidenti, vetri, multiuso, wc, prodotti per il legno, per l’acciaio, ecc. La base di ogni prodotto detergente è data da “tensioattivi” ovvero sostanze lavanti formate da molecole che sono in grado di legarsi all’acqua e al grasso delle macchia rimuovendo lo sporco in fase di risciacquo. A questa base, che è il principio lavante, vengono poi aggiunte sostanze che fanno ottenere, a seconda delle esigenze, ad ogni detersivo, le prestazioni e l’aspetto che il consumatore desidera. Così, oltre ai tensioattivi, in un detersivo potremmo trovare: Sbiancanti ottici: detti anche azzurranti, la cui funzione è quella di far apparire i tessuti più bianchi. Enzimi: aiutano a rimuovere le macchie di proteine e amido dai tessuti. Coloranti: danno al detersivo un colore bello e accattivante. Conservanti: conservano il prodotto. Perlanti: fanno apparire il detersivo di un bel colore perlaceo. contenitori di plastica dei prodotti? Possiamo ragionevolmente pensare di inquinare acque e prati per mantenere alto il baluardo del senza macchia? Forse è tempo di iniziare ad elaborare una nuova estetica della pulizia. Profumi sintetici: danno al detersivo e, di conseguenza, ai capi, una buona profumazione. In quantità minore poi, a secondo del prodotto, vengono inserite nei detersivi una grande quantità di altre sostanze per dare un “claim” al prodotto (con carboni attivi, con cenere, con bicarbonato, ecc.). Spesso però, sui tessuti, restano delle tracce di tutte queste sostanze che non vengono eliminate nella fase di risciacquo restando così “impigliate” nelle fibre e, di conseguenza, a contatto con la nostra pelle in modo continuativo. C M Y Il costo del pulito CM L’esposizione casuale o continuata a sostanze chimiche di questo tipo, unita ad altri fattori, può essere una delle cause della dermatite da contatto. La dermatite da contatto è una reazione cutanea di tipo infiammatorio causata dal contatto, appunto, occasionale o ripetuto nel tempo, con agenti ambientali esterni. È un’irritazione di tipo tossico diretto, senza mediazioni immunologiche e si presenta pertanto solo nell’area del contatto. I sintomi possono essere molteplici, da un semplice eritema transitorio a un vero e proprio edema con formazione di bolle. Solitamente è accompagnata da prurito diffuso e la zona dell’irritazione è spesso ben evidente anche se non perfettamente delineata. Uno degli agenti che favorisce la dermatite da contatto è la sudorazione, pertanto è più probabile che essa si presenti in zone dove la sudorazione è maggiore come le ascelle, il collo, l’incavo posteriore del ginocchio, la parte anteriore e posteriore delle cosce, ecc. Le persone in sovrappeso, gli sportivi, le persone che lavorano in ambienti caldi e chiusi, e che quindi hanno una maggior probabilità di sudorazione, sono più soggette a questa patologia. Essendo moltissime le sostanze che possono MY CY CMY K continua 37 Sui nostri scaffali Sonett Sapone per le mani neutro Con tensioattivi a base di vegetali, senza sostanze petrolchimiche, senza profumi, coloranti, agenti complessanti e senza conservanti. Particolarmente delicato sulla pelle, nutriente e completamente biodegradabile. Adatto a tutte le situazioni sia casalinghe che professionali grazie al suo pratico dosatore. Gli oli per questo sapone per le mani provengono al 100% da produzione biologica. Il grasso di cocco proviene da un progetto “Fair-Trade“ della Repubblica Dominicana. L’olio d’oliva lo acquistiamo da cooperative in Spagna, Italia e Grecia. provocare la reazione cutanea spesso per individuare la causa della dermatite da contatto ci si affida ad un dermatologo che effettua una serie di esami, fra cui il “patch test”, che consiste nel porre sulla pelle dei cerotti contenenti le sostanze potenzialmente responsabili della reazione cutanea e, valutandone successivamente la reazione, riuscire ad individuare la o le sostanze responsabili. A volte la dermatite da contatto si presenta dopo un contatto continuativo con la sostanza che la provoca. È come se il corpo reagisse ad un accumulo di contatti provocando l’irritazione. In genere cessando l’esposizione alla sostanza che provoca la dermatite i sintomi si attenuano fino a scomparire. Ecor Detersivo igienizzante liquido Detersivo multiuso ad azione igienizzante. Contiene tensioattivi di origine naturale che hanno una pregevole azione pulente senza bisogno di risciacquo. Gli oli essenziali biologici di timo, salvia e limone rafforzano l’azione igienizzante lasciando le superfici pulite e gradevolmente profumate. Il prodotto è disponibile anche nella “confezione ricarica”. Prodotto certificato Eco Bio Detergenza Icea e Stop ai test su animali L.A.V. Come difendersi? Ecor Detersivo lavastoviglie in pastiglie Pratico ed efficace il detersivo per lavastoviglie in pastiglie è formulato con materie prime di origine naturale. La particolare formulazione lo rende ecologico ed efficace. I silicati e il sodio citrato hanno una pregevole azione lavante che lascia le stoviglie pulite e sgrassate. Senza enzimi, con olio essenziale di limone biologico che ha un ottimo effetto deodorante. La confezione contiene 25 pastiglie da 20 grammi per 25 lavaggi. Prodotto certificato Eco Bio Detergenza Icea e Stop ai test su animali L.A.V. 38 Intolleranze e allergie non alimentari Chi ha sofferto di problemi di dermatite sa quanto possa essere fastidiosa e, a volte, debilitante. Per quanto riguarda le precauzioni da prendere sicuramente la prima è quella di individuarne, attraverso la consulenza di un medico specialista, la causa e, successivamente, mettere in pratica tutte le azioni per evitare di venire a contatto con la o le sostanze ritenute responsabili. Per questo, una volta che si sono individuate le sostanze che provocano la dermatite, è bene acquistare prodotti detergenti che oltre a riportare in etichetta, nella composizione, le diciture di legge (es. Tensioattivi Anfote- ri) riportino più informazioni possibili sugli ingredienti (es. Tensioattivi Anfoteri: Lauramidopropyl Betaina). Evitare prodotti che contengano troppi coloranti e profumi sintetici, i quali sono spesso fonti di reazioni allergiche. Le sostanze di origine vegetale sono solitamente meno aggressive di quelle di sintesi, quindi è meglio preferire detersivi che contengano il più possibile ingredienti di origine vegetale. Importante è ricordare di seguire pedissequamente le dosi di utilizzo e le precauzioni d’uso consigliate sulle confezioni dei prodotti. Un detersivo è comunque una sostanza che è stata studiata e formulata per rimuovere lo sporco, anche quello più ostinato, e quindi la sua formula può essere particolarmente concentrata, per questo bisogna evitare il contatto con la pelle in fase di utilizzo, è bene quando si lavano i piatti o il bucato a mano, indossare guanti protettivi, e, successivamente, risciacquare abbondantemente con acqua i piatti, le stoviglie e i capi lavati. Le dermatiti da contatto sono in aumento, ma con semplici e pratici accorgimenti si può evitare che la nostra pelle venga a contatto con agenti esterni irritanti ponendo un freno a questa dilagante malattia dei tempi moderni. * Donato Vitaloni Responsabile della produzione di detersivi ecologici e di ecobiocosmetici certificati dell'azienda Sanecovit. Il detersivo ecologico Con la dicitura “ecologico“ intendiamo, normalmente, un detersivo che rispetti l'uomo e l'ambiente. La scelta del detersivo per le stoviglie è molto importante e delicata perché alle stoviglie, per quanto si risciacqui, rimangono sempre adese alcune molecole, che poi possono essere rilasciate nei cibi quando questi vengono versati, soprattutto caldi, oppure nel caso ci siano ingredienti che aumentano l'acidità come ad esempio il pomodoro, il succo di limone o l'arancia. Queste sostanze, oltre a ridurre il contatto con la flora batterica ambientale, provocano irritazioni e possibili alterazioni delle difese immunitarie. Ecco perché è sempre meglio scegliere un detersivo ecologico e, magari quando si lava a mano, sono sufficienti acqua calda, una buona spugna e succo di limone o aceto, che hanno una buona azione sgrassante e anche leggermente disinfettante. Per sterilizzare stoviglie, biberon e altri oggetti d'uso casalingo, quando necessario, è sufficiente un passaggio a vapore con acqua a temperatura di 80 °C. Quindi il passaggio con acqua bollente garantisce un sufficiente grado di sterilità, l'importante è poi maneggiare gli oggetti con mani pulite ed avere l'accortezza di non starnutirci o tossirci sopra. Per disinfettare gli indumenti può essere utilizzato, con ottimi risultati il ferro da stiro. Notizie in pillole 39 Prendi la vita con più Bio Tutta l’energia della natura per una vita a tutto bio! Scopri il gusto del biologico con i prodotti Alce Nero: pasta, riso, olio extravergine di oliva, passate e polpe di pomodoro, pesti e patè di verdura, frollini, composte, succhi di frutta e tanti altri ancora... Prodotti buoni, puliti e giusti coltivati dai nostri soci agricoltori nelle regioni più vocate d’Italia! I frollini di Kamut® e Farro, antichi cereali, nutrienti e adatti a chi è intollerante al frumento, i latti vegetali a base di riso e soia facilmente digeribili agli intolleranti al lattosio, le confetture senza pectina aggiunta: prodotti adatti a chi ha problemi di alimentazione ma sempre buoni e gustosi… Per un’alimentazione sana e piena di gusto, scopri anche tutti gli altri prodotti Alce Nero su www.alcenero.it Per saperne di più sul biologico Alce Nero scrivi a [email protected] www.alcenero.it