ANAAO TOSCANA Venerdì, 02 ottobre 2015 ANAAO TOSCANA Venerdì, 02 ottobre 2015 Anaao Toscana 02/10/2015 Il Tirreno Pagina 21 1 Pulizie in ospedale rischio di nuovi tagli 02/10/2015 Il Tirreno (ed. Lucca) Pagina 19 2 Nuove frontiere in dermatologia 02/10/2015 Il Tirreno (ed. PiombinoElba) Pagina 19 3 Sanità, vertice con l' assessore Saccardi 02/10/2015 Il Tirreno (ed. PiombinoElba) Pagina 32 FEDERICO LAZZOTTI Morta in ospedale diciassette indagati 02/10/2015 Il Tirreno (ed. Pisa) Pagina 16 7 «Senza defibrillatori è a rischio la vita di almeno 150... 02/10/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 29 9 «Solo 12 letti per cure intermedie» 02/10/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 29 10 Più servizi nelle farmacie: esami del sangue e infermiera 02/10/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 27 12 Sanità, al mercato le firme contro la riforma di Rossi 02/10/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 18 13 Difesa del punto nascita Già raccolte 20 mila firme contro la... 02/10/2015 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 5 RICCARDO BRUNI La Asl passa a riscuotere i crediti: in arrivo più 02/10/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 12 CECILIA MORELLO Meucci lascia, Chirurgia perde un altro pezzo 02/10/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 12 02/10/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 19 19 L' assessore alla Sanità in visita all' Ospedale 02/10/2015 La Nazione (ed. PisaPontedera) Pagina 18 20 Malati e... derubati nel reparto. Doppio furto in ospedale SARA BESSI Il nuovo ospedale non basta Venti letti in più a Villa Fiorita 02/10/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 4 Anziani maltrattati a Narnali La procura chiude le indagini 21 23 Infermieri ed oss, incognita su contratti e turni 02/10/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 10 17 18 Salta l' incontro dei grillini L' Asl nega lo spazio 02/10/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 4 14 16 Casa della Salute, primo sì Firmato il protocollo 02/10/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 12 5 SARA BESSI 24 2 ottobre 2015 Pagina 21 Il Tirreno Anaao Toscana sindacati contro la dussmann Pulizie in ospedale rischio di nuovi tagli LIVORNO Sindacati sul piede di guerra per la vicenda che riguarda il servizio di pulizia all' ospedale. A parlare di «nuovi tagli in vista ai danni dei lavoratori della Dussmann Service» sono Monica Cavallini, Carlo Biondi e Sabina Bardi, rappresentanti rispettivamente di Filcams, Fisascat e Uiltucs. «Nel 2013 spiegano è stato eseguito un taglio del 16% sulle pulizie, incidendo sul monte ore dei lavoratori e delle lavoratrici Dussmann, ditta in appalto da agosto 2010». «Furono effettuate riduzioni contrattuali ricordano per scongiurare licenziamenti salvaguardando posti di lavoro. Poi nei primi mesi del 2015 l' Asl ha prospettato un' altra spending review del 6%, che viene gestita con le ferie e i permessi residui dei dipendenti». Questo fino ai giorni nostri. E ora che succede? «Oggi la Asl comunica unulteriore taglio che in tutta probabilità si sommerà a un' altra, visto gli annunciati tagli del patto di stabilità. La Dussmann rivelano i sindacati ci ha comunicato che nei prossimi giorni dovrebbe sapere la percentuale esatta di riduzione». La situazione si preannuncia critica per l' azienda di pulizie dell' ospedale perché «visto il calo di fatturato i tagli ricadrebbero sui lavoratori, non escludendo l' instabilità sui livelli occupazionali». Una scelta che allarma i sindacati, che denunciano come i servizi siano già «ridotti all' osso». «Ci sono 145 tra lavoratori e lavoratrici, tutti part time, gran parte unità femminili monoreddito e con questa unica fonte di sostentamento per la famiglia. Tagliare le ore nelle pulizie in ospedale concludono i sindacati significa inoltre avere un ospedale sporco e degradato. Significa cioè un forte decadimento della sanità pubblica, più di quanto non lo sia già». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 2 ottobre 2015 Pagina 19 Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana L' incontro Nuove frontiere in dermatologia All' ospedale San Luca si parlerà dell' uso della membrana amniotica LUCCA Quella di domani è giornata intensa per quanto riguarda la salute: a partire dalle 8.30, nella Sala Piera Sesti dell' ospedale di Lucca, è in programma il convegno "Utilizzo della membrana amniotica in ambito dermatologico". L' incontro è organizzato dalla Banca delle Cornee di Lucca in collaborazione con altri settori dell' Azienda sanitaria lucchese e con la partecipazione di professionisti provenienti anche da altre regioni italiane. Sono previsti gli interventi del Responsabile del Centro Conservazione Cornee di Lucca Claudio Giannarini, insieme ad altri rappresentanti della struttura, che è punto di riferimento regionale: Lorella Cruschelli (biologo) e Marco Luporini (borsista). Parleranno anche l' infermiera del Coordinamento Donazione Organi e Tessuti Simonetta Lo Conte, il chirurgo dell' Asl 2 Paolo Bortolotti, il medico della Diabetologia di Lucca Ilaria Casadidio, la responsabile della Farmaceutica ospedaliera di Lucca Marisa Anzilotti. A illustrare l' esperienza portata avanti in questo ambito nella regione Marche saranno il dermatologo Marco Ottaviani e il chirurgo Maurizio Carnali. La membrana amniotica viene estratta dalla placenta raccolta da taglio cesareo elettivo. Dopo il parto la placenta viene raccolta e inviata al Centro di Conservazione dove, dopo un' accurata analisi anamnestica e sierologica della donatrice, viene trattata in laboratorio. La membrana amniotica (amnios) estratta dalla placenta, è un tessuto non immunogenico, per cui può essere trapiantato senza terapia immunosopressiva e senza rischi di rigetto. È inoltre particolarmente interessante per le sue proprietà, che ne consentono un vasto utilizzo in vari tipi di chirurgia: generale, oculare, ginecologica, ortopedica e, appunto, dermatologica, come cicatrizzante in ulcere torpide e nelle piccole ricostruzioni cutanee, nei grandi ustionati per il trattamento topico delle ustioni e come preparazione all' autotrapianto di cute. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 2 ottobre 2015 Pagina 19 Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Anaao Toscana Sanità, vertice con l' assessore Saccardi La conferenza dei sindaci presenta alla Regione i progetti della sanità insulare e della base elbana dell' elisoccorsoPORTOFERRAIO»IL FUTURO DELL' OSPEDALE PORTOFERRAIO Un incontro spartiacque, destinato in un modo o nell' altro a definire un nuovo equilibrio nei rapporti tra i sindaci e la Regione Toscana sul tema, quanto mai cruciale, della sanità elbana. L' assessore regionala alla sanità Stefania Saccardi è attesa questa mattina all' Isola d' Elba, dove visiterà i reparti dell' ospedale di Portoferraio e incontrerà gli operatori, assieme ai vertici locali dell' Asl (il vice commissario Eugenio Porfido e il direttore del presidio Bruno Graziano). «Sarà un' utile occasione di confronto e approfondimento di merito sulle questioni che riguardano la sanità elbana, nei suoi aspetti ospedalieri e territoriali, in vista della legge di attuazione della riforma regionale su cui il Consiglio lavorerà nei prossimi mesi», ha spiegato il conisgliere regionale e presidente seconda commissioneGianni Anselmi, che ha organizzato la visita di Stefania Saccardi all' Isola d' Elba e sarà presente. Dopo la visita all' ospedale, intorno alle 12,15, l' assessore incontrerà la Conferenza dei sindaci dell' Isola d' Elba, quindi la stampa e i comitati pro sanità. La visita all' Elba dell' assessore si concluderà con un incontro con il Partito Democratico elbano presso il circolo di Portoferraio. Il vertice è particolarmente atteso dai sindaci elbani che hanno preparato a lungo la piattaforma rivendicativa che sarà esaminata questa mattina. I sindaci sottoporranno all' attenzione di Saccardi il progetto di miglioramento dei servizi sanitari perfezionato nei mesi scorsi. Un progetto che, secondo l' intenzione dei primi cittadini, dovrà essere recepito dalla Regione nell' ambito della legge di attuazione della riforma sanitaria. I sindaci, ricordiamo, hanno firmato nel 2012 un patto con la Regione, che è divenuto la base per il nuovo progetto di sanità insulare. Altra proposta che, di certo, finirà sul tavolo di Saccardi questa mattina è il progetto, di cui il sindaco di Capoliveri Ruggero Barbetti si è fatto portavoce, per l' istituzione di una base fissa per l' elisoccorso all' Isola d' Elba. L' iniziativa, secondo la Conferenza dei sindaci dell' isola, trova un fondamento nei numeri realtivi ai servizi compiuti dal Pegaso sul territorio dell' Arcipleago toscano e della costa della Val di Cornia. «Ringrazio l' assessore per la disponibilità mostrata ad inserire rapidamente l' Elba, anche a seguito della sollecitazione ricevuta dalla conferenza dei sindaci, nel percorso di confronto e approfondimento nei territori che ha avviato dopo il suo insediamento. ha spiegato il consigliere regionale Gianni Anselmi attraverso un incrocio virtuoso fra progettualità Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 3 2 ottobre 2015 Pagina 19 < Segue Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Anaao Toscana regionale, sostenibilità tecnicofinanziaria delle soluzioni proposte e partecipazione consapevole delle istituzioni territoriali, degli operatori e dei cittadiniutenti, l' obiettivo comune di dimensionare adeguatamente, mettere al sicuro e qualificare i servizi sarà più facilmente raggiungibile. Ciò vale in linea generale, e a maggior ragione nel caso di un territorio insulare e caratterizzato da forti escursioni stagionali di domanda sanitaria come l' Elba». Lo stesso consigliere regionale Anselmi fa sapere che nel giro di pochi giorni l' assessore Stefania Saccardi calendarizzerà la sua presenza nel territorio di Piombino e della Val di Cornia. L' assessore, del resto, sta compiendo ormai da tempo un tour delle diverse sedi sanitarie della regione. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 2 ottobre 2015 Pagina 32 Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Anaao Toscana Morta in ospedale diciassette indagati Al centro dell' inchiesta il decesso di una donna di 73 anni L' indagine è partita dopo la denuncia della figlia medico di Federico Lazzotti wLIVORNO Sono diciassette, tra medici e anestesisti dell' ospedale di Livorno, le persone che tra ieri mattina e lunedì pomeriggio sono state raggiunte da un avviso di garanzia. L' accusa, per tutti, è di omicidio colposo in concorso. Al centro degli accertamenti della Procura di Livorno il decesso di Liubov Chaikovska, 73 anni, scomparsa nel reparto di chirurgia domenica, a distanza di un giorno dall' intervento il secondo in poche settimane al quale era stata sottoposto per risolvere delle complicazioni addominali emerse dopo la prima operazione. A dare il via all' indagine, coordinata dal pubblico ministero Giuseppe Rizzo, la figlia della donna, che di mestiere fa il medico a Firenze e che evidentemente non crede che i medici livornesi che hanno avuto in cura la mamma abbiano fatto tutto il possibile per salvarla. Anzi. Così la dottoressa, lunedì mattina, ha presentato in via Falcone e Borsellino un lungo e dettagliato esposto raccontando le presunte colpe che avrebbero causato la morte dell' anziana. «Con una denuncia così circostanziata spiega chi segue le indagini è stato obbligatorio aprire un fascicolo per chiarire eventuali responsabilità. È in questo quadro che deve essere vista anche l' iscrizione di diciassette persone nel registro degli indagati. Per loro, è bene ricordarlo, si tratta di una garanzia quella di poter nominare un consulente di parte e seguire l' autopsia». L' incarico verrà affidato questa mattina al medico legale Alessandro Bassi Luciani e ad un chirurgo. Al centro degli accertamenti chiesti dal magistrato, la verifica delle cause del decesso e l' accertamento di un possibile collegamento tra la morte della settantatrenne e l' eventuale comportamento negligente dei medici. Ecco perché la polizia giudiziaria ha acquisito, nelle ultime ore, le cartelle cliniche della donna per ricostruirne il percorso ospedaliero. A cominciare dal primo ricovero a cui è seguito un intervento, passando per la degenza in ospedale e soprattutto la segnalazione di una presunta sincopatia che la figlia avrebbe fatto, forse in vano, ai medici che avevano in cura la madre e che hanno deciso, sabato scorso, di operarla di nuovo nonostante i problemi al cuore. Ecco perché tra gli indagati sono stati individuati professionisti che lavorano nei reparti di cardiologia e chirurgia oltre agli anestesisti. FEDERICO LAZZOTTI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 5 2 ottobre 2015 Pagina 32 < Segue Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Anaao Toscana Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 2 ottobre 2015 Pagina 16 Il Tirreno (ed. Pisa) Anaao Toscana «Senza defibrillatori è a rischio la vita di almeno 150 pisani» Posticipato di un anno l' obbligo di dotare dello strumento i luoghi dove si fa sport. L' allarme del cardiologo CecchiniNel 70% dei casi si riesce a rianimare persone in difficoltà di Danilo Renzullo wPISA «Nel prossimo anno circa 150 pisani potrebbero andare incontro a morte improvvisa». Una strage annunciata su cui pesa, secondo il cardiologo Maurizio Cecchini, la decisione della Regione Toscana di posticipare di un anno l' entrata in vigore dell' obbligo di dotare di defibrillatori semiautomatici (Dae) tutti i luoghi dove si pratica sport. «Sono indignato», esclama senza troppi giri di parole il cardiologo che da anni porta avanti una battaglia per la diffusione dello strumento salvavita. Mercoledì scorso, a poche ore dall' entrata in vigore della nuova normativa regionale che determinava l' obbligo di presenza di un Dae nei luoghi adibiti a pratica sportiva (obbligo inizialmente fissato per lo scorso gennaio e poi prorogato all' 1 ottobre) la commissione sanità del Consiglio toscano, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd), ha approvato una modifica alla normativa, spostando di un anno il termine per l' adeguamento. Decine di associazioni, enti e società sportive pisane erano già corse ai ripari, ma tante altre, per un altro anno, resteranno prive dell' apparecchiatura che ha contribuito a salvare la vita a molti sportivi. La commissione si è espressa a maggioranza, con il solo voto contrario della Lega Nord. E mentre il presidente della commissione esulta («Ringrazio gli uffici per aver lavorato con impegno e solerzia alla mia richiesta di stesura di una nuova legge sulla diffusione dei defibrillatori semiautomatici», ha commentato Scaramelli), Cecchini urla allo scandalo. «Questa proroga comporterà la morte statisticamente prevedibile di circa 100 persone toscane sui campetti di calcio, nelle palestre, nelle piscine accusa lo specialista in cardiologia . Ogni anno muore di morte improvvisa un abitante su 1.000. Negli ultimi sei anni in Italia sono morti sui campi sportivi 592 ragazzi sotto i 18 anni. Uno ogni tre giorni. In Toscana sono a rischio 3.600 persone nel prossimo anno; di questi almeno un centinaio facendo sport». A Pisa dove il Comune solo mercoledì scorso ha chiesto alle società sportive che hanno in concessione l' uso di impianti comunali di confermare entro la stessa giornata la presenza di un Dae secondo le statistiche circa 150 persone potrebbero andare incontro a morte improvvisa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 2 ottobre 2015 Pagina 16 < Segue Il Tirreno (ed. Pisa) Anaao Toscana Di queste, un terzo praticando sport. Il 50% potrebbe essere salvato con l' uso di un defibrillatore. Secondo la Regione, un passaggio importante della nuova normativa è la semplificazione burocratica. La legge non prevede per i gestori produzione e invio di documentazione, ma solo la tenuta, presso l' impianto, del fascicolo contenente il materiale relativo al defibrillatore. «Vergogna accusa Cecchini rivolgendosi ai componenti della commissione regionale . Con scellerata disinvoltura avete rinviato di un anno l' obbligo della macchine salvavita nella nostra regione. La vostra ottusità non è solo politica, ma anche etica perché mettete a rischio anche la vita dei vostri figli». ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 2 ottobre 2015 Pagina 29 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana forza italia «Solo 12 letti per cure intermedie» Un' interrogazione di Mugnai, capogruppo Forza Italia in Regione PRATO Il modello per intensità di cure su cui è stato strutturato il nuovo ospedale di Prato Santo Stefano per funzionare ha bisogno di strutture per le cure intermedie dove si assicuri ai pazienti in dimissione precoce la necessaria continuità assistenziale. «La Regione lo sa bene, e infatti a Prato ha promesso 82 letti dedicati alle cure intermedie. Lo ha fatto nel 2013, ribadito nel 2014, promesso durante la campagna per le regionali 2015. Ebbene: i letti sono 12. Gli stessi 12 inaugurati nel 2013 e che durante lo scorso anno hanno ospitato in rotazione forzatamente frenetica 257 pazienti».Lo afferma il vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia) che traduce il quesito nella veste di un' interrogazione a risposta scritta che una volta per tutte fissi nero su bianco le intenzioni della Regione. «Ma insomma prosegue Mugnai cosa aspetta la giunta a mantenere le promesse fatte anche in sedi istituzionali come il consiglio comunale di Prato e attivare i posti letto per le cure intermedie senza i quali si inceppa il modello sanitario per intensità di cure scelto da Rossi?» «Il 17 febbraio 2014 ricorda Mugnai nella sua interrogazione durante la seduta di Consiglio comunale straordinario di Prato sui temi della sanità l' allora assessore regionale alla salute Marroni ebbe a dichiarare: «entro la fine dell' anno apriremo 46 nuovi posti letto per le cure territoriali». Una promessa non ancora mantenuta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 2 ottobre 2015 Pagina 29 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Più servizi nelle farmacie: esami del sangue e infermiera Si trasformeranno in presidi di primo intervento quelle aderenti a Federfarma Il presidente Brandi: «Ci uniformiamo alla nuova carta della qualità» PRATO Esami per la glicemia, il colesterolo e il controllo dei valori della protrombina, presenza di un infermiere per le medicazioni e le iniezioni, servizio di Cup, code preferenziali per disabili e strutture senza barriere architettoniche: le quaranta farmacie pratesi che aderiscono a Federfarma si uniformeranno alla nuova carta della qualità, che le investe di un ruolo di primo presidio sul territorio. La carta è entrata in vigore il 28 settembre e andrà a regime nei prossimi mesi, sotto la vigilanza del tribunale dei malati. «La nuova stesura ha sottolineato Gennaro Brandi presidente provinciale di Federfarma in parte riconferma alcuni concetti già espressi nella precedente versione, inoltre legittima una serie di servizi che di fatto erano già presenti in alcune farmacie del territorio e che sono stati pensati nell' ottica di migliorare la qualità delle prestazione. Ad esempio, sarà possibile prosegue effettuare in farmacia l' Inri, esame che serve per controllare la fluidità del sangue, parametro fondamentale per chi prende coagulanti. Generalmente i tempi di attesa sono lunghi, con questa opportunità invece sarà più veloce ottener l' appuntamento e quindi intervenire a correzione della cura». L' altro servizio che diventerà effettivo è quello delle prestazioni infermieristiche, soprattutto le medicazioni e le iniezioni che potranno essere effettuare a domicilio. I prezzi restano contenuti: una glicemia a 5 euro come un' iniezione. Nella carta è previsto anche che vengano distribuiti opuscoli in più lingue, per il corretto utilizzo dei farmaci, ma anche che le farmacie siano prive di barriere architettoniche. «Con la firma della carta ha sottolineato Roberto Baldi del tribunale del malato avremo un ruolo attivo di controllo, che eserciteremo in collaborazione con Federfarma». In tutte le farmacie che aderiscono al progetto si potrà anche attivare la carta sanitaria, in scadenza per tutti nel corso del 2016, ritirare i referti degli esami eseguiti e pagare i ticket sanitari. Tutte le strutture dovranno essere a norma di legge per eseguire esami e controlli. «L' aspetto della comunicazione ha sottolineato Brandi non va sottovalutato soprattutto con la popolazione straniera. Prendere un farmaco tre volte al giorno o ogni tre giorni è sicuramente un fattore determinante, per questo cercheremo di divulgare una piccola guida con alcune informazioni basilari. Nell' opuscolo si parlerà anche degli standard di qualità che devono essere garantiti in ogni farmacia». Alessandra Agrati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 2 ottobre 2015 Pagina 29 < Segue Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 2 ottobre 2015 Pagina 27 Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana Sanità, al mercato le firme contro la riforma di Rossi PIETRASANTA Prosegue a Pietrasanta la raccolta firma a sostegno del referendum per l' abrogazione della legge regionale 28/2015 approvata dalla Regione Toscana che prevede il riordino del sistema sanitario c o n g r a v i conseguenze sostengono i promotori della raccolta per i residenti della Versilia. Il gazebo per firmare il referendum era presente ieri al mercato settimanale di Pietrasanta nel centro storico e sabato sarà invece al mercato di Tonfano. Centinaia le firme già raccolte a sostegno del referendum che il gruppo consigliare della lista che ha sostenuto Massimo Mallegni, Pietrasanta prima di tutto, sta raccogliendo e continuerà a raccogliere fino al 31 ottobre ma ancora troppo poche per contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati in Versilia. Il gruppo "Pietrasanta prima di tutto" fa sapere inoltre che è possibile aderire al referendum presso l' ufficio anagrafe del Comune di Pietrasanta (piano terra), Piazza Giacomo Matteotti, che resta a disposizione dei cittadini dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 13.00. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 2 ottobre 2015 Pagina 18 La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana Difesa del punto nascita Già raccolte 20 mila firme contro la riforma sanitaria Il sindaco Bernardini: «Avanti fino in fondo» di FRANCESCA MANGANI LA RIFORMA sanitaria della regione Toscana continua ad essere al centro delle polemiche e a richiamare l' attenzione delle forze politiche casentinesi. Nella seduta del consiglio comunale di Bibbiena di mercoledì, la lista civica di maggioranza ha affrontato il tema del referendum abrogativo della legge regionale 28 del 2015, sostenuto in consiglio all' unanimità. «Firmare a favore dell' istituzione del referendum abrogativo della legge regionale sanitaria, diventa una priorità ha dichiarato l' assessore alla sanità del comune di Bibbiena Matteo Caporali questo provvedimento infatti è il primo passo per allontanare il punto nevralgico delle decisioni sulla sanità dalla provincia di Arezzo e dal Casentino, attraverso la creazione di un' unica Asl sud Toscana (ArezzoSienaGrosseto)». Secondo l' assessore le novità apportate dalla legge 28/15 andrebbero a minare le fondamenta stesse del presidio ospedaliero di Bibbiena. «Bloccare sul nascere questa sciagurata riforma della sanità toscana ha aggiunto Caporali è essenziale per sostenere la nostra battaglia per la permanenza di un presidio ospedaliero sul territorio». Dopo il deciso intervento del sindaco Bernardini, che in seguito all' ultima conferenza sociosanitaria aveva detto un no secco alla chiusura del punto nascita di Bibbiena e allo scambio con servizi accessori, ribadendo la volontà di lottare per un presidio di qualità del nostro territorio, l' amministrazione comunale di Bibbiena continua la sua battaglia, invitando tutti i cittadini a recarsi a firmare i moduli presenti all' ufficio elettorale del comune stesso, ricordando che la scadenza della raccolta di firme è fissata per il 31 Ottobre 2015. «Sono deciso nell' andare avanti in questa difesa strenua del nostro punto nascita, cuore e fulcro di un presidio che vuole crescere e diventare sempre più significativo in termini strumentali e di servizi» ha dichiarato il sindaco Bernardini. Il sindaco di Poppi, Carlo Toni, ha convocato per sabato una conferenza pubblica per affrontare il tema. A un mese dalla scadenzaa, le firme raccolte dall' apposito comitato promotore e dal Crest, con l' appoggio di tutti i partiti ad eccezione del Pd, sono già 20 mila: necessarie è 38 mila. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 2 ottobre 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Grosseto) Anaao Toscana La Asl passa a riscuotere i crediti: in arrivo più Ticket non pagati, mancata disdetta per le prestazioni e false esenzioni sono le TICKET non pagati, disdette non comunicate per tempo, false esenzioni. La Asl sta lavorando alla verifica sul recupero crediti, come richiesto dalla legge regionale approvata due anni fa. Il risultato sono più di tredicimila avvisi all' anno già inviati per posta soltanto per quanto riguarda il pronto soccorso. Come ci spiega il direttore Daniele Testi, questa è la prima verifica complessiva «ma ogni area già procedeva per conto proprio a produrre questi dati». Vediamo nel dettaglio. Gli anni presi in considerazione finora sono il 2013 e il 2014. I crediti da recuperare possono avere tre cause. La prima è il mancato pagamento del ticket all' accesso del pronto soccorso. Si tratta soltanto di codici bianchi e codici azzurri, dato che i codici verdi non pagano più, e a seconda della fascia di reddito la cifra oscilla tra i 25 e i 50 euro. Dalla fine del 2012 deve essere pagato anche un contributo per la digitalizzazione di esami radiologici (ecografie, tac risonanze) e in questo caso la cifra per tutti è 10 euro e vale anche per codici verdi, gialli e rossi fino a un massimo di tre volte l' anno. Ebbene, sia per il 2013 sia per il 2014, il 95 per cento delle lettere (avvisi bonari, non veri e propri solleciti) inviate o in corso di invio riguardano il mancato pagamento del contributo per la digitalizzazione, evidentemente non ancora rientrato nelle abitudini dei maremmani. Per il mancato pagamento di ticket nel 2013 sono state inviate circa 13.500 lettere per un totale di circa 166mila euro di crediti vantati. Questa non è la cifra effettiva da riscuotere, perché una percentuale di cittadini, almeno il cinque per cento, dimostra di aver pagato o giustifica il mancato pagamento. Per il 2014 sono in fase di invio circa 13.400 lettere, per il periodo verificato fino a questo momento, tra gennaio e settembre, che in totale, calcolando gli ultimi tre mesi dell' anno, diventeranno circa 15mila. Le altre due possibili cause per un credito da riscuotere sono la mancata disdetta di una visita prenotata al cup e le false esenzioni, che comunque sono in larga misura dovute più a errori che a volontà di fregare. Per quel che riguarda la mancata disdetta di una visita prenotata al cup, se infatti la visita non viene disdetta entro 48 ore prima della prestazione prenotata, si deve pagare il ticket per intero, anche se si è esenti. In questo caso, negli anni 2013 e 2014 le lettere inviate o in corso di invio sono circa cinquemila per ogni anno. Ultimo caso di crediti da riscuotere preso in considerazione è quello dei falsi esenti. Qui l' indagine prende in considerazione i dati dal 2011 e al Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14 2 ottobre 2015 Pagina 5 < Segue La Nazione (ed. Grosseto) Anaao Toscana momento le posizioni verificate vanno sono circa 1.200, ma più casi potrebbero riguardare lo stesso paziente, magari per un errore sulla propria fascia di reddito, per cui il numero delle «posizioni» non corrisponde a quello delle persone. «Non sono grandi numeri commenta Testi e riguardano soprattutto il contributo di digitalizzazione. Le verifiche comunque sono dovute, si fanno sempre, perché è giusto che chi deve pagare una prestazione la paghi, soprattutto in tempi difficili come questi». Riccardo Bruni. RICCARDO BRUNI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 2 ottobre 2015 Pagina 12 La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana ROSIGNANO VIA LIBERA AL DISTRETTO Casa della Salute, primo sì Firmato il protocollo ROSIGNANO IL PROTOCOLLO d' intesa tra comune e Usl 6 che dà il via al progetto della Casa della Salute è stato firmato. E il Pd del segretario Francesco Bartalesi (a destra nella foto), che esprime il sindaco Franchi, fa sapere di essere soddisfatto. Progetto di cui si parla da molti anni, con il nuovo distretto socio sanitario che sorgerà in località Il Casalino. Per il Pd «un' occasione di rilancio qualitativo e quantitativo dei servizi socio sanitari del territorio. E' apprezzabile l' impegno dell' amministrazione per perseguire questo obiettivo, forte anche del sostegno del mondo sindacale e associativo, ottenendo dalla Regione Toscana un ulteriore stanziamento di un milione e mezzo. Le case della salute rappresentano, anche nelle nuove linee di organizzazione sanitaria, i punti fondamentali in cui i cittadini possono essere presi in carico dal sistema e in cui si può articolare l' integrazione tra attività sanitarie e sociali». FIN QUI il Pd felice e contento. Il protocollo è stato firmato nei giorni scorsi dal vice sindaco Daniele Donati e dal vice commissario Usl 6 Eugenio Porfido a un anno dall' approvazione della variante parziale ad hoc al regolamento urbanistico. Il comune ha ceduto l' area alla Usl per un milione 112mila euro. Opere di urbanizzazione di un milione 150 mila euro più un milione per opere di allaccio elettriche ed idrauliche. Di cui 740mila euro a carico del comune, un milione 410mila euro a carico di Asl 6. Col nuovo distretto Asl 6 riunirà in un unico edifico tutte le attività ora a Rosignano e Cecina. cg. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 2 ottobre 2015 Pagina 12 La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana Meucci lascia, Chirurgia perde un altro pezzo Cecina, il chirurgo va in pensione e il reparto, già in carenza, resta senza primario di CECILIA MORELLO CECINA DA IERI, anche il reparto di Chirurgia dell' ospedale di Cecina entra nella lista di quelli privi di primario, retti da un facente funzioni. Il cambio era ampiamente previsto: si tratta dell' a n n u n c i a t o p e n s i o n a m e n t o d e l dottor Giuseppe Meucci (nella foto), in carica nel presidio cecinese dal 2006. Pisano di nascita, livornese di adozione, Meucci è sbarcato in chirurgia a Livorno nel 2001 e vanta esperienze di docenze all' università di Pisa e pubblicazioni riconosciute a livello nazionale e internazionale. «Perdiamo un ottimo chirurgo è il saluto del vice commissario, ed ex direttore generale Eugenio Porfido , un valido coordinatore delle attività ma soprattutto una persona che ha sempre saputo evidenziare il lato umano della professione medica. Quello che rimane è un reparto e una organizzazione aziendale che saprà far tesoro di quanto ricevuto mantenendo la qualità e la fama raggiunta grazie all' impegno profuso in questi anni senza risparmiarsi da Meucci». IL REPARTO di chirurgia cecinese in realtà negli ultimi tempi è finito sotto i riflettori anche per ben altro: le carenze di organico, i pensionamenti e le maternità non sostituite, le proteste dei medici per i turni massacranti, fino alla riduzione drastica dell' attività. Ed ora, come già si sapeva, perde anche il primario. A guidare il reparto sarà Luca Mannocci, come facente funzioni. In attesa della nuova nomina. «Ci sono procedure obbligatorie fa sapere l' Asl , dovremo indire un concorso, ci vorranno da due a quattro mesi». Stessa situazione di Medicina, dove l' ex primario Alessandro Pampana è andato a dirigere a dirigere i reparti dell' ospedale di Massa e Carrara e il dottor Arturo Corchia ha ricevuto l' incarico di reggente, mentre in Radiologia all' addio del dottor Marchetti è seguita la nomina di un primario, Fabio Scazzeri, a scavalco tra Piombino, Elba e Cecina. Poi c' è il problema staff: l' organico al completo dovrebbe contare su sette medici, sei più il primario, e invece negli ultimi mesi ne sono 'saltati' tre. Un medico è andato in aspettativa all' inizio dell' anno, poi, in primavera, un altro si è trasferito. Nel frattempo il medico arrivato in sostituzione è stato esonerato dalla sala operatoria per maternità. A fine agosto poi è arrivato anche un infortunio e le cose si sono complicate. UN PRIMO 'rattoppo' per settembre è arrivato da Chirurgia livornese, poi è stato assunto un primo medico a tempo determinato (le graduatorie non consentono altro) e dal prossimo 11 ottobre ne arriverà un secondo. Ma per il primario servirà molto più tempo e le preoccupazioni, viste le prospettive di fusione e riorganizzazione, non sono affatto sopite. CECILIA MORELLO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 2 ottobre 2015 Pagina 12 La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana DONORATICO E' LA SECONDA VOLTA Salta l' incontro dei grillini L' Asl nega lo spazio DONORATICO ASL contro il comitato per il referendum abrogativo. Ancora una volta, dopo il caso del banchetto allestito dal sindacato Fials per la raccolta firme dichiarato 'irregolare' a posteriori dalla stessa Asl. Ora il no arriva 'preventivo': ieri sera avrebbe dovuto tenersi un incontro con il portavoce del comitato, Giuseppe Ricci, nella sala riunioni, l' unica a disposizione del territorio di Donoratico, di proprietà dell' Asl. «Sembrava che le autorizzazioni fossero tutte in regola, le abbiamo presentate 15 giorni fa e invece all' ultimo minuto racconta il consigliere 5Stelle Manrico Micheletti l' Asl ha negato lo spazio, prima adducendo irregolarità nella compilazione dei moduli, poi facendo capire che il problema riguardava il tema dell' incontro», il referedum abrogativo della legge regionale sulla riorganizzazione sanitaria che cancellerà le Asl accorpandole. La sindaca di Castagneto Sandra Scarpellini, contattata, ha messo a disposizione la sala del consiglio comunale ma la distanza sarebbe stata troppa e non c' era il tempo di avvertire tutti gli interessati. Risultato: Ricci alle 18 era a Cecina, alle 21 doveva essere a Donoratico ma l' incontro è stato annullato. «La cosa non mi meraviglia è il commento di Ricci , ma annullare a poche ore dall' evento è grave, offensivo. Hanno paura del referendum». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 2 ottobre 2015 Pagina 19 La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana L' assessore alla Sanità in visita all' Ospedale PORTOFERRAIO L' ASSESSORE regionale al diritto alla salute, welfare e sport Stefania Saccardi sarà oggi in vista sull' isola. Ad accompagnarla sarà il vice commissario della Asl 6 di Livorno Eugenio Porfido. Alle 10.45 l' assessore Saccardi visiterà l' ospedale elbano e si intratterrà con gli operatori sanitari e il personale. Alle 12.15, nella sala consiliare del comune di Portoferraio, Stefania Saccardi incontrerà la Conferenza dei sindaci dei Comuni elbani. Seguiranno alle 13.45 ed alle 14.45 gli incontri con la stampa ed i rappresentanti dei comitati pro salute. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 2 ottobre 2015 Pagina 18 La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Anaao Toscana VOLTERRA MALVIVENTI IN AZIONE TRA LE STANZE DI RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA Malati e... derubati nel reparto. Doppio furto in ospedale ERANO RICOVERATI nel reparto di riabilitazione cardiologica del Santa Maria Maddalena e, proprio durante il periodo di degenza, ignoti si sono intrufolati nella loro stanza da letto e si sono portati via i rispettivi portafogli dei pazienti. I fatti risalgono alla tarda mattinata di due giorni fa. E' bastata una breve assenza dei due ricoverati e zac.. il ladro è entrato in azione. Una volta rientrati nelle loro stanze, e scoperto il furto, i pazienti si sono rivolti al comando dei carabinieri di Volterra, presentando una denuncia contro ignoti. In tutto, mancano all' appello un centinaio di euro. Ed ovviamente tutti i documenti conservati nei portafogli dei pazienti. Fortunatamente, almeno all' ospedale di Volterra (secondo quanto riferito da chi ci lavora), si tratta di casi sporadici ed isolati. Ma basta allontanarsi di una quarantina di chilometri, arrivare al Lotti di Pontedera, e capire quanto il fenomeno dei furti di portafogli o oggetti personali ai danni dei pazienti abbia conosciuto un' escalation incredibile. Tanto che la stessa Asl 5 è dovuta correre ai ripari e rafforzare l' intero sistema di sorveglianza fra i padiglioni ospedalieri. Il caso più eclatante fu il maxi furto dalla mensa con tanto di furgone che provocò un danno di svariate migliaia di euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 2 ottobre 2015 Pagina 4 La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana Il nuovo ospedale non basta Venti letti in più a Villa Fiorita Il progetto sperimentale di Area vasta per svuotare il pronto soccorso di SARA BESSI SARANNO attivati almeno una ventina di posti di medicina d' urgenza di bassa intensità di cura a Villa Fiorita che serviranno ad alleviare gli «ingolfamenti» spesso lamentati da chi dopo la visita al pronto soccorso attende in corsia un letto anche per una degenza seppure breve. Dunque, un potenziamento della capacità di accogliere sia pazienti che provengono dal pronto soccorso del «Santo Stefano» e hanno necessità comunque di rimanere sotto osservazione per ancora del tempo oppure in dimissione dalle medicine, m a c h e h a n n o bisogno di essere ancora controllati. Una possibilità in più che viene offerta dalla decisione presa a livello di Area vasta e che attiva un ulteriore rapporto fra la sanità pubblica e le strutture private accreditate che si trovano sul territorio. Il progetto sperimentale finalizzato al potenziamento dell' attività di ricovero per i quattro mesi da settembre alla fine del 2015, interessa Prato, ma anche Empoli e Pistoia, e prende le mosse da un documento firmato dal vicecommissario dell' Asl 10 di Firenze per l' area sanitaria fiorentina. Un esempio, quindi, da replicare e che per Prato significa anche dare ragione a quanti fino ad oggi hanno sostenuto che il nuovo ospedale è troppo piccolo per rispondere alle esigenze della città. Primo fra tutti l' ex assessore alla salute Dante Mondanelli, per non parlare poi dei cittadini che chi prima o poi si sono confrontati con il nuovo sistema sanitario offerto dal trasferimento dell' ospedale dal Misericordia e Dolce al nuovo presidio di Galciana. Per non dimenticare le problematiche si sono registrate e si continuano a registrare (soprattutto nel periodo estivo) di lunghe attese dei pazienti in barelle «parcheggiate», dopo essere stati visitati dai medici del pronto soccorso e già pronti per il ricovero, lungo i corridoi in attesa di un posto in reparto. I VENTI letti a Villa Fiorita porteranno sicuramente un sollievo al funzionamento del «Santo Stefano», ma fanno tornare alla ribalta il problema di un ospedale nuovo ma sottodimensionato rispetto alle reali esigenze della popolazione pratese. Dunque, si tratterebbe di una sorta di depandance dei posti letto di bassa intensità che sono in disponibilità del pronto soccorso, che durante le' state appena trascorsa ha fatto sempre il pienone di accessi tanto da essere il primo per numero di accessi in toscana. L' organizzazione e la gestione dei venti posti letto sarà affidata quindi a Villa Fiorita. E sempre alla casa di cura di Galceti, ormai è una notizia conosciuta, dovrebbe trasferirsi anche l' attività di oculistica. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 2 ottobre 2015 Pagina 4 < Segue La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana SARA BESSI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 2 ottobre 2015 Pagina 4 La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana SINDACATI CGILCISLUIL ANNUNCIANO UN' ASSEMBLEA GENERALE PER METÀ OTTOBRE Infermieri ed oss, incognita su contratti e turni SUL TAVOLO delle delegazione trattante tra Rsu, Cgil, Cisl e Uil e parti dell' Asl 4, è tornato il problema del mancato rinnovo di 8 tempi determinati e contratti interinali. E stavolta la questione è stata affrontata alla presenza di Paolo Morello Marchese, il commissario di area vasta centro. «E' stata sottolineata la criticità che si sta determinando per un aumento dei carichi di lavoro dovuto anche alla riapertura dei posti letto dicono Sandro Malucchi Fp Cgil, Massimo Cataldo Cisl Fp e Patrizia Pini della Uil Fpl Abbiamo ricevuto rassicurazioni, anche in relazione alla scadenza di 31 infermieri, 5 ostetriche e 34 Oss prevista per il 31 ottobre prossimo». Organizzazioni sindacali e Asl ne riparleranno il 20 ottobre «termine ultimo per il confronto sulle possibili soluzioni al bisogno di rispetto del patto di stabilità e riduzione della spesa generale». Non solo, «l' Asl ha fatto sapere che dal 25 novembre, a seguito della promulgazione della legge 161/2014, cambierà la norma sulla determinazione dell' orario di lavoro che impedisce la deroga all' obbligatorietà del riposo delle 11 ore continuative. Per questo l' azienda sperimenterà una nuova articolazione oraria dei turni nelle unità operative della neurologia, oncologia, geriatria e malattie infettive. Tale sperimentazione verrà successivamente allargata ad altri dipartimenti». I sindacati indicano quali potrebbero essere le soluzioni da adottare: «Le possibilità sono due: un turno, già utilizzato fino a svariati anni fa, articolato secondo la scansione mattina pomeriggio notte smonto libero. L' altra modalità organizzativa prevede un turno pomeridiano, uno mattutino ed il turno notturno dalle 20 alle 7. Abbiamo chiesto all' Asl di confrontarsi con i lavoratori prima di assumere qualsiasi iniziativa». E proprio per avviare un confronto con i lavoratori, CgilCislUil annunciano la volontà di «predisporre un' assemblea generale che si terrà verso metà ottobre concludono i tre sindacalisti. Durante l' assemblea chiederemo il mandato dai lavoratori sulle iniziative da promuovere qualora la prossima trattativa con l' azienda non dovesse produrre i risultati attesi». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 2 ottobre 2015 Pagina 10 La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana Anziani maltrattati a Narnali La procura chiude le indagini In corso le notifiche dopo le violenze emerse durante l' estate SIAMO ormai ad una svolta nella triste pagina del caso dei maltrattamenti sugli anziani ospiti della Residenza sanitaria assistita di Narnali, scoperto a luglio scorso a seguito di un' indagine condotta dalla squadra mobile della questura e coordinata dalla Procura pratese. L' inchiesta della magistratura, prima coordinata dall' allora procuratore facente funzioni Antonio Sangermano, adesso è condotta ed è nelle mani del sostituto procuratore Antonio Celano. Infatti, proprio in questi giorni è avviata la fase di notifica del 415 bis del Codice di procedura penale, ovvero la notifica dell' avviso di conclusioni indagini indirizzati sia alle persone offese che agli indagati. Intanto, alcuni agenti della polizia sono stati visti varcare la soglia del Consorzio Astir per incontrare la presidente Loretta Giuntoli. «Sono venuti solo per chiedere delle informazioni, ma niente che riguardi il caso di Narnali afferma la presidente del consorzio Astir Nè io nè tanto meno i consiglieri del consorzio Astir abbiamo ricevuto alcuna notifica di avviso conclusioni indagini». L' INCHIESTA, che ha lasciato sotto schock tutta la città, era partita a seguito di una denuncia anonima, più di un anno fa. Da quel momento la struttura di via del Guado a Narnali fu tenuta sotto controllo dagli investigatori della squadra mobile grazie anche all' aiuto di telecamere, adeguatamente piazzate nelle stanze degli anziani ospiti della struttura allora gestita da Astir. Dal blitz della squdra mobile del luglio scorso sono risultate ben diciasette le persone indagate, nove le misure cautelari di sospensione dal servizio (2 infermieri e 7 oss) in servizio nella casa di riposo. Le ipotesi di reato avanzate dalla Procura erano di maltrattamenti fisici e morali e lesioni nei confronti di anziani degenti, anche affetti da gravi patologie e non autosufficienti. Una volta venuta a galla la terribile verità di quanto succedeva nella casa di riposo, il vicecommissario dell' Asl 4, Simona Carli prese la decisione di sospendere subito la convenzione con il consorzio Astir, che aveva ottenuto comunque una proroga, e di sostitruire tutto il personale in via cautelare anche quello dell' Asl. Adesso la casa di riposo di Narnali è gestita dalle Federazione regionale delle Misericordie in attesa del nuovo bando per l' assegnazione del servizio, che dovrebbe essere previsto per la fine dell' anno. Sara Bessi. SARA BESSI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24