ANAAO TOSCANA
Venerdì, 16 gennaio 2015
ANAAO TOSCANA
Venerdì, 16 gennaio 2015
Anaao Toscana
16/01/2015 Corriere della Sera Pagina 29
La sanità e il dilemma sul ticket per gli over 65
16/01/2015 Corriere Fiorentino Pagina 11
Rossi: ticket sugli over 65? Sì, ma l' esenzione non si tocca
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Cecina) Pagina 21
I bisogni psicologici del paziente, riprende il corso Avo
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Cecina) Pagina 30
Incontro sui servizi sanitari ai rifugiati
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Grosseto) Pagina 19
«Mamme, donate il vostro latte»
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Lucca) Pagina 22
Corso per volontari ospedalieri
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Piombino­Elba) Pagina 17
Alla Misericordia ambulatori e primo soccorso
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Pisa) Pagina 15
I mezzi usati per l' impennata di accessi dovuti all' influenza
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Pisa) Pagina 15
In pensione il primario Celandroni
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Pisa) Pagina 15
Manca l' ambulanza pazienti bloccati per ore sulle barelle
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Pisa) Pagina 15
Sos per il servizio Filo diretto con le ostetriche
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Pisa) Pagina 33
Ospedalieri: visita e regali ai bambini in Pediatria
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 17
Ancora troppo alta la spesa per farmaci Abati affila la scure
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 17
Convenzioni al minimo, il volontariato soffre
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 17
Bilancio Asl 2013 Braccesi (da solo) vota contro
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 28
Sanità Medici in malattia saltano le ecografie e scatta la protesta
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 30
La Regione taglia i fondi a rischio i servizi dell' Asl
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 30
Il direttore generale Polimeni vicecommissario dopo la riforma
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 32
Ho la febbre? Vado al pronto soccorso
16/01/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 32
Un ricovero da 9.600 euro al mese
16/01/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 12
Dipendenti pubbliciin 6500 al voto Quest' anno anche i precari
16/01/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 4
«E' colpa dell' influenza»
16/01/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 4
Affido familiare con il Cesvot
16/01/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 4
Macchinario rotto, niente ecografia «Lasciati senza un'...
16/01/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 5
Cesat sempre più eccellente' con la «Gait analysis»
16/01/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 5
Se l'ambulatorio è all'Arci
16/01/2015 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 9
Asl e tempi di attesa Ulteriori chiarimenti
16/01/2015 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 9
Corretta alimentazione La Asl la spiega in televisione
16/01/2015 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 9
L' Asl e il piano anticorruzione
16/01/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 15
Il progetto dislessia: oggi incontro a La Torre
16/01/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara)
Pronto soccorso, una mattina in fila coi pazienti per una visita
16/01/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 4
«Stesso numero di prestazioni di Careggi, servono dei...
16/01/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 5
Miracolato in sala operatoria. «Ora posso camminare»
16/01/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 9
«Diecimila euro al mese per le cure all'estero»
Gianluca Mercuri
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16/01/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 12
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L' Asl: nessuna carenza di posti letto Contestati i dati del...
16/01/2015 La Nazione (ed. Pisa­Pontedera) Pagina 9
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«Code e attese sono scandalose Cisanello, calvario all'...
16/01/2015 La Nazione (ed. Pisa­Pontedera) Pagina 9
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«Filo diretto con le ostetriche: stop tagli Mancano i soldi per...
16/01/2015 La Nazione (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 4
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«Ci rimettono i cittadini»
16/01/2015 La Nazione (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 4
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«Spending review o tagli lineari? Non toccate i servizi...
16/01/2015 La Nazione (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 4
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«Telepass disattivati alle ambulanze La Regione si faccia sentire a...
16/01/2015 La Nazione (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 5
Un ambulatorio oncologico grazie all' asta benefica al museo
16/01/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 11
Affittacamere abusivosopra al capannone
16/01/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 11
Ospedale, appello per il sangue
16/01/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 13
Giovedì prossimo i primi trasferimenti
16/01/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 18
Misericordia in festa per San Sebastiano
VACCA MARTINA
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Pagina 29
Corriere della Sera
Anaao Toscana
La sanità e il dilemma sul ticket per gli over 65
A bolire l' esenzione dal ticket sanitario per gli
over 65 «sani e benestanti». La proposta dell'
assessore alla Sanità del Veneto Luca Coletto
ha il merito di rilanciare il confronto su un tema
nodale in un Paese sempre alle prese con il
dilemma dei tagli. Soprattutto dopo le maxi
sforbiciate imposte dalla legge di Stabilità alle
Regioni, nei cui bilanci il capitolo Sanità arriva
ad assorbire l' 80% della spesa. Le Regioni,
va detto, non si sono limitate a un «no»
generico e in questi mesi hanno messo al
lavoro i loro tecnici per definire nuove forme di
compartecipazione alla spesa da parte dei
cittadini. Il tema del ticket, se non è più un
tabù, continua tuttavia a urtare suscettibilità: le
parole di Coletto sono bastate a fare insorgere
la Uil­pensionati, che chiede alle istituzioni
«maggiore attenzione ai diritti e ai bisogni dei
malati», mentre il Tribunale per i diritti del
malato si dice già pronto alla mobilitazione. Lo
stesso presidente della Conferenza delle
Regioni Sergio Chiamparino, d' altronde, ha
preso le distanze da Coletto parlando di
«posizione personale, non condivisa da tutti gli
assessori». Una cautela dettata forse dal ruolo
istituzionale, ma che stride in qualche modo
con l' audacia del governatore toscano Enrico
Rossi, favorevole alla scelta di chiedere di più
a chi ha redditi più alti, «magari ­ ricorda ­
costruiti con il sistema retributivo».
Di certo la revisione dei ticket era stata fissata dal Patto per la salute entro il 30 novembre 2014: un
ritardo che va di pari passo con quello dell' aggiornamento dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza, in
pratica le prestazioni sanitarie garantite ai cittadini dal Servizio nazionale. I Lea rivisti ­ l' ha detto il
ministro Lorenzin ­ comprenderanno nuovi trattamenti, che vanno dall' eterologa alle diagnosi per la
celiachia. Serviranno coperture, quindi nuovi tagli: stabilire chi è «benestante» non sarà indolore, ma il
tema del limite all' esenzione dal ticket sarà probabilmente ineludibile.
Gianluca Mercuri.
Gianluca Mercuri
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16 gennaio 2015
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Corriere Fiorentino
Anaao Toscana
Verso le elezioni/2.
Rossi: ticket sugli over 65? Sì, ma l' esenzione non
si tocca
Un aumento dei ticket sanitari. Ma solo per i
toscani più abbienti. Lo ha annunciato, ieri
pomeriggio, il governatore Enrico Rossi
attraverso il suo profilo ufficiale su Facebook:
per gli over 65, resterà l' esenzione per le
categorie più deboli, ma sono in arrivo aumenti
tariffari per chi guadagna più di 8 mila euro al
mese.
«Sui #ticket per gli over 65 io la penso così ­
ha scritto il governatore ­ sono per il
mantenimento dell' esenzione per gli anziani
con un reddito inferiore ai 36mila euro, come
avviene adesso. Ma ­ ha aggiunto Rossi ­ non
tutti gli over 65 sono uguali: ci sono oltre
33mila pensionati d' oro con reddito superiore
a 8mila euro al mese.
A loro sarebbe giusto chiedere qualcosa di
più. Se serve a mantenere l' esenzione a chi
ha di meno».
Su Facebook è arrivata una valanga di «like»
di apprezzamento da parte degli utenti. E il
governatore ha rilanciato, in un commento, il
motivo del suo intervento: «Siccome sento da
più parti che si vuole cancellare l' esenzione
dal ticket per gli over 65 ­ ha precisato ­ ho
voluto ribadire che in Toscana è così e resterà
così». Il riferimento è all' assessore alla Sanità
della Regione Veneto (e coordinatore
nazionale degli assessori alla Sanità), Luca
Coletto che ha pubblicamente chiesto di togliere l' attuale esenzione dai ticket sanitari, per gli over 65
con meno di 36 mila euro di reddito, prevedendola soltanto per anziani con pensioni sociali o con
patologie gravi. Da parte del popolo di Facebook, per il governatore toscano, pochi i commenti critici;
molti invece gli apprezzamenti: «Giusto!
», «bravissimo presidente!».
In vista delle elezioni regionali di maggio, che quasi certamente vedranno Enrico Rossi candidato
presidente per il Pd, quello di ieri sembra un intervento mirato (e meno scivoloso della celebre
fotografia con i vicini rom) per coprirsi a sinistra, dopo il patto di ferro stretto tra il governatore e il
premier Matteo Renzi. (R.R.
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Il Tirreno (ed. Cecina)
Anaao Toscana
OGGI In BIBLIOTECA.
I bisogni psicologici del paziente, riprende il corso
Avo
CECINA Riprende, dopo la pausa natalizia,
oggi alle ore 15,30, presso la biblioteca dell'
ospedale di Cecina, il corso di formazione per
volontari "Solidarietà e volontariato fra
ospedale e territorio" organizzato dall'
Associazione Volontari Ospedalieri ( A v o )
Cecina, dall' Associazione Cure Palliative della
Bassa Val di Cecina, con la collaborazione del
Comune di Cecina, l' Asl 6, la società di
Pubblica Assistenza di Cecina, e il Cesvot che
l' ha finanziato.
Il prossimo incontro, 4° della serie, avrà come
tema "I bisogni psicologici e spirituali del
paziente alla fine della vita". Relatrice sarà
C o s t a n z a G a l l i , medico o n c o l o g o ,
responsabile dell' Hospice di Livorno che
illustrerà come affrontare le problematiche del
malato terminale. Si ricorda che il corso è
aperto non solo ai volontari o aspiranti
volontari di tutte le associazioni del territorio,
ma anche a tutti i cittadini interessati agli
argomenti trattati che possono partecipare
anche se non iscritti. Per avere ulteriori
informazioni è possibile contattare il numero
3345391729, oppure scrivere a
[email protected]. Potranno partecipare
come auditori tutti i cittadini interessati.
Gabriele Bibbiani.
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Il Tirreno (ed. Cecina)
Anaao Toscana
Incontro sui servizi sanitari ai rifugiati
LIVORNO È stato rinviato a venerdì 23
gennaio il convegno precedentemente fissato
per oggi sul tema "Diritto alla Salute e accesso
ai servizi socio­sanitari dei richiedenti asilo e
titolari di protezione internazionale: dal
territorio all' Europa".
L' incontro si svolgerà dalle 9.30 alle 16.30 nel
PoloDidattico dell' ospedale (padiglione 20).
L' incontro è aperto a tutti, ma specificamente
r i v o l t o a l p e r s o n a l e s a n i t a r i o d e l l e Asl
direttamente coinvolte nell' assistenza ai
richiedenti asilo e rifugiati.
Obiettivo del workshop è offrire una
opportunità di formazione e confronto ai
diversi soggetti incaricati dell' attuazione della
normativa inmateria di accesso alla salute dei
migranti: responsabili regionali sulle politiche
dell' immigrazione, dirigenti dei servizi
amministrativi e sanitari delle Usl e operatori
amministrativi e sanitari a diretto contatto con l'
utenza.
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16 gennaio 2015
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Il Tirreno (ed. Grosseto)
Anaao Toscana
ospedale misericordia.
«Mamme, donate il vostro latte»
Appello della dottoressa Falorni, nuovo direttore di neonatologia.
GROSSETO La dottoressa Susanna Falorni è
il nuovo direttore della Pediatria e
Neonatologia dell' ospedale di Grosseto,
nominata dalla direzione aziendale, dopo la
selezione di ottobre.
Classe 1959, di origine fiorentina, si è laureata
in Medicina nel 1983 con il massimo di voti e si
è specializzata in Pediatria nel 1987, all'
università di Firenze.
Dopo ha conseguito il perfezionamento in
Neonatologia ed emergenze pediatriche all'
università di Roma. Responsabile dal 2004 del
pronto soccorso pediatrico di Grosseto, è
istruttrice "Pbls­d irc" (emergenza e manovre
di rianimazione pediatriche) e, dal 2012, è
docente di Pediatria d' urgenza, alla Scuola di
specializzazione in pediatria dell' università di
Siena.
E proprio dalla dottoressa Falorni arriva un
appello alle neomamme per donare il latte
materno in eccesso. Sono 15 anni che alla
Pediatria e neonatologia del Misericordia di è
attiva la banca del latte. Grazie a questa
istituzione, ogni anno, almeno 50 neonati, le
cui madri non dispongono di latte proprio,
possono beneficiare di latte umano, anziché
essere nutriti con quello artificiale. Un gesto di
generosità da parte di oltre 300 donne (tante sono quelle che dal 2000 hanno donato il proprio latte) che
si è tradotto in un grande vantaggio in termini di salute, per i piccoli.
«Purtroppo in questo periodo ­ osserva la dottoressa Falorni ­ siamo in difficoltà a rispondere alle
richieste di latte materno, per carenza di materia prima.
Ecco perché abbiamo pensato di lanciare un appello alle madri, chiedendo anche la collaborazione alla
stampa, affinché vengano da noi, al quarto piano del Misericordia, e donino il latte prodotto in eccesso.
È un gesto di grande generosità che non comporta alcun problema per la donatrice né per il suo
bambino, ma che consente alle madri che non hanno il latte di nutrire naturalmente i loro piccoli».
Le madri che intendono donare il latte possono telefonare al numero 0564 485312. Sulla promozione
dell' allattamento al seno e sull' uso del latte materno, peraltro, la Asl di Grosseto è da sempre in prima
linea, grazie alla collaborazione tra la Pediatria e neonatologia del Misericordia, le ostetriche del
Dipartimento materno­infantile, i pediatri di famiglia: una rete di professionisti che sta lavorando da anni,
anche con attività informative ed educative, in questa direzione.
E i risultati si vedono, tant' è che la Asl 9 è tra le prime in Toscana, secondo le valutazioni del Mes della
Scuola superiore Sant' Anna di Pisa, per la promozione dell' allattamento precoce al seno. Un altro
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Il Tirreno (ed. Grosseto)
Anaao Toscana
riconoscimento alla qualità dei servizi erogati dalla banca del latte è arrivato nel 2013 dall' Osservatorio
nazionale per la salute della donna, che ha premiato il Misericordia con due "bollini rosa" per l' ospedale
"a misura di donna".
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Il Tirreno (ed. Lucca)
Anaao Toscana
AVO
Corso per volontari ospedalieri
Corso di formazione ed aggiornamento per volontari
ospedalieri a Castelnuovo.
A partire da sabato presso la sala riunione dell'
ospedale Santa Croce di Castelnuovo ed è organizzato
dall' Associazione Volontari Ospedalieri.
L' associazione è composta da volontari che dedicano
parte del loro tempo al servizio dei malati che si trovano
ricoverati in ospedale.
Per diventare volontario dell' associazione è necessario
essere maggiorenni, seguire un ciclo di lezioni,
impegnarsi nel tirocinio ospedaliero con un volontario ed
offrire due ore settimanali per l' assistenza.
Gli incontri cominciano alle ore 16 di sabato prossimo
con l' avvocato Lorenzo Calucci, ex presidente Avo
Giovani, che illustrerà la storia dell' associazione.
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Il Tirreno (ed. Piombino­
Elba)
Anaao Toscana
Alla Misericordia ambulatori e primo soccorso
Prosegue l' offerta di servizi della Misericordia di
Campiglia Marittima.
Al poliambulatorio in via Portelli, infatti, è attivo dal
lunedì al venerdì con orario 10.30­12 il servizio gratuito
di primo soccorso denominato "medico in sede". Sul
posto è presente un defibrillatore Dae (defibrillatore
automatico esterno) con il dottor Giovanni Ceccarelli che
si occupa di medicina interna, medicazioni, iniezioni,
controllo pressione arteriosa.
Il centro offre inoltre una serie di specialistiche
ambulatoriali e ospita lo studio di alcuni medici d i
famiglia.
Per parlare con il centro i numeri telefonici sono 0565
837064e 0565 837064.
Orari, specialistiche, prezzi e prenotazioni sono
consultabili sul sito internet della Misericordia all'
indirizzo http://www.misericordiacampigliamarittima.it.
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Il Tirreno (ed. Pisa)
Anaao Toscana
PRONTO SOCCOrSO.
I mezzi usati per l' impennata di accessi dovuti all'
influenza
PISA Meno vaccinati, più ammalati.
Tradotto: pronto soccorso intasato. E una delle
conseguenze dirette è l' aumento dei servizi
delle ambulanze dirottate sulle emergenze.
L' effetto del picco influenzale che sta
mettendo a letto migliaia di pisani è anche
quello di ridurre il numero dei mezzi utilizzati
per i trasferimenti interni tra padiglioni
ospedalieri. L' impennata di accessi al pronto
soccorso, soprattutto di persone anziane con
patologie croniche sia per l' epidemia
influenzale sia perché, in generale, i pronto
soccorso di tutt' Italia sono presi d' assalto
visto che sono in grado di erogare risposte,
anche se con attese.
Tra Natale e Befana il pronto soccorso ha
registrato un incremento di accessi (più 300)
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno,
con un conseguente incremento di ricoveri (più
100) sempre rispetto allo stesso periodo dello
scorso anno. Di solito le ambulanze sono
utilizzate in via prioritaria per i trasporti in
urgenza e poi per le dimissioni, le consulenze
specialistiche per i ricoverati, per i trasporti
interni di degenti da padiglione a padiglione in
caso di pazienti non deambulanti come al
Santa Chiara. A Cisanello molti reparti (tutta la
parte nuova, edifici 30­ 31­ 10) sono collegati da passaggi interni e per i barellati non c' è bisogno dell'
ambulanza. L' ipotesi di potenziare i numero delle ambulanze non viene presa in considerazione dall'
azienda ospedaliera. Che sostiene di utilizzare già tutte le risorse disponibili sottolineando che,
comunque, anche se con attese, riesce a far fronte e a garantire il trasporto. E non per tutti gli ospedali
si può dire altrettanto.
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Il Tirreno (ed. Pisa)
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In pensione il primario Celandroni
Il noto pediatra lascerà l' Asl 5 il giorno dopo aver compiuto 65 anni.
PISA Compie 65 anni il 19 gennaio e il giorno
dopo va in pensione.
Lascia la professione da dipendente Asl i l
primario di pediatria del Lotti di Pontedera,
Amerigo Celandroni, studio privato a Pisa e
residenza a Calci.
Il pediatra, conosciuto in tutta la provincia per
aver seguito generazioni di bambini, il 9
gennaio scorso ha scritto ai vertici dell' Asl di
voler andare in pensione al compimento dei 65
anni che saranno festeggiati lunedì 19.
Nel febbraio 2014 aveva chiesto e ottenuto di
restare in servizio fino a 70 anni, così come
previsto dalla legge.
Poi ha maturato la decisione di andare in
pensione.
Martedì 20 sarà in quiescenza con un'
anzianità di 42 anni, 9 mesi e 15 giorni messa
insieme riscattando gli anni di laurea e di
specializzazione e i periodi trascorsi alle
dipendenze dell' Azienda ospedaliera e dell'
Asl 5.
(p.b.
) ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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16 gennaio 2015
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Il Tirreno (ed. Pisa)
Anaao Toscana
Manca l' ambulanza pazienti bloccati per ore sulle
barelle
Disagi quotidiani al Santa Chiara e a Cisanello per i ritardi nei trasferimenti interni tra i
padiglioni ospedalieri
di Pietro Barghigiani PISA Quattro ore di
attesa per aspettare un' ambulanza con cui
spostarsi per non più di 250 metri. Tempi
lunghissimi per distanze ravvicinate. È
successo al Santa Chiara mercoledì
pomeriggio, ma non è che a Cisanello si viaggi
su altre velocità. Il disagio è dovuto all'
incontro da un eccesso di domanda di
trasferimenti interni tra padiglioni e una
scarsità di mezzi con cui garantire il servizio. Il
risultato è un ingorgo quotidiano che non tutti i
pazienti, sistemati su barelle o carrozzine,
affrontano con lo stesso spirito di
rassegnazione.
Al Santa Chiara una pensionata di 72 anni,
ricoverata in Medicina G e n e r a l e è s t a t a
sottoposta a una visita in un edificio lontano
non più di 250 metri, ma da raggiungere in
ambulanza perché la paziente non camminava
da sola.
«Era digiuna dalla mattina ­ spiega il figlio ­.
Alle 13 la visita si è conclusa e fino alle 17 non
c' è stata un' ambulanza disponibile per
riportarla in reparto.
Al personale sanitario ho detto che ce l' avrei
portata io con la mia auto, ma mi hanno
risposto che non era possibile. Mi hanno
spiegato che la mattina ci sono due mezzi, mentre il pomeriggio ne circola solo uno. Niente da dire ai
volontari del servizio, per carità, ma è il sistema che non funziona per come è stato pensato. Prima di
mia madre c' erano quaranta persone di cui occuparsi».
Un' attesa che, moltiplicata per la frequenza giornaliera, diventa un disagio quotidiano che si somma ai
pensieri già di per sé poco sereni di chi è ricoverato.
Non è andata tanto meglio, ma le storie nella loro lentezza si somigliano tutte, a un degente di Cisanello,
residente a San Giuliano Terme. Da due mesi è in ospedale. È sopravvissuto a un gravissimo incidente
stradale. Lo assiste la moglie, Maria Avanzini, che l' altro giorno è stata testimone di un episodio in cui il
coniuge per diverse ore è diventato un "pacco" in attesa di destinazione. «Purtroppo, in un ospedale
dell' importanza di quello di Cisanello con reparti di eccellenza che sono un punto di riferimento anche a
livello nazionale, per i tagli selvaggi effettuati ci sono solo 3 ambulanze interne al mattino e 2 al
pomeriggio ­ esordisce la moglie del paziente ­. La conseguenza è che i malati sono costretti, dopo
avere effettuato le visite, a stazionare in barella anche per 2­3­4 ore in corridoi tra correnti d' aria in
attesa dell' ambulanza di ritorno».
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Il Tirreno (ed. Pisa)
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La visita specialistica era fissata per 12. Il ricoverato è stato preso in consegna alle 12,30.
Era digiuno perché i pasti vengono forniti alle 13.
«Ho chiesto che venisse portato via direttamente con la sedia su cui era già seduto per evitare trasbordi
successivi dalla barella ad un' altra sedia e viceversa ­ aggiunge la donna ­. Non è stato consentito con
la giustificazione che le ambulanze in dotazione non sono attrezzate per il trasporto di sedie a rotelle. In
realtà direi che non sono idonee neanche per il trasporto delle barelle da momento che non vi sono
fermi per bloccarle al pavimento dell' ambulanza e durante il tragitto la barella non solo si muoveva ma
dovevamo reggerla in due». Arrivati nel reparto non c' era il sollevatore e l' uomo stato messo su una
sedia a rotelle grazie alla disponibilità del medico e di una infermiera che l' hanno alzato con le braccia.
Alle 13,45 l' infermiera ha chiamato l' ambulanza di ritorno, ma nonostante i numerosi solleciti è stato
prelevato solo alle 15,30.
«L' attesa è stata snervante: mio marito, per giunta digiuno, ha avuto una crisi (erano 15 giorni che non
ne aveva più), ha dato in escandescenze, minacciava di buttarsi dalla barella, accusava dolore a una
gamba ­ prosegue lo sfogo ­. Io non riuscivo a calmarlo.
Ho protestato vivacemente anche telefonicamente con il centro operativo ma l' ambulanza non arrivava,
ero esasperata e francamente non so cosa sarebbe potuto accadere se non ci fossi stata io accanto a
lui».
La lunga attesa, regola giornaliera in un periodo di picchi influenzali, rischia di mettere in secondo piano
quello che chi entra a Cisanello non mette in dubbio: la qualità delle cure. Conclude la moglie del
paziente: «È scandaloso che in un ospedale come quello di Pisa, dove in questi mesi ho potuto
apprezzare la grande professionalità e umanità di tutti i medici, gli infermieri, gli operatori in tutti i reparti
in cui mio marito è stato ricoverato, ci siano inefficienze del genere che gettano ombre e discredito su
un' azienda che è sempre stata un vanto per tutta la città».
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Il Tirreno (ed. Pisa)
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Sos per il servizio Filo diretto con le ostetriche
Da tredici anni svolgono, a titolo volontario, il
servizio "Filo diretto con le ostetriche", che
riscuote un grande successo in tutta l' area di
Pisa. Adesso, dopo i tagli dell' azienda,
chiedono di essere messe in condizione di
proseguire nel lavoro anche per la stampa di
un opuscolo. Sono le ostetriche dell' Aoup, che
sono state ascoltate ieri mattina dalla
commissione Sanità p r e s i e d u t a d a Marco
Remaschi (Pd). Sono state coinvolte 12.000
donne, ma anche 8.000 padri e mille e 200
nonni, ed è stata fornita risposta a 13. 800
telefonate. Remaschi ha chiesto che della
stampa si faccia carico la Regione.
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Il Tirreno (ed. Pisa)
Anaao Toscana
pallavolo.
Ospedalieri: visita e regali ai bambini in Pediatria
PISA Per un giorno le atlete della Pallavolo
Ospedalieri di Pisa hanno messo da parte
agonismo e competizione e si sono distinte
per solidarietà ed altruismo. Insieme ad una
rappresentanza del Circolo Dipendenti
Ospedalieri di Cisanello e alle istruttrici de "La
casa di Mary Poppins", il Ciaf (Centro infanzia,
adolescenza e famiglia) di via Abba gestito
dall' Asd Pallavolo Ospedalieri, hanno visitato
il reparto di pediatria dell' ospedale di Santa
Chiara.
La delegazione di atlete della società sportiva
pisana ha distribuito doni e tanta allegria,
allietando la giornata dei piccoli ospiti della
struttura sanitaria.
«Un gesto semplice, ma carico di significato ­
commenta Cesare Di Cesare, presidente della
Pallavolo Ospedalieri ­.
Riuscire a strappare un sorriso ad un
bambino, soprattutto in questi casi, è il più
prezioso dei regali».
Sono intanto ripresi i vari campionati: le
squadre degli Ospedalieri sono impegnate in
tutti i tornei giovanili e in Prima divisione.
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Il Tirreno (ed. Pistoia­
Montecatini)
Anaao Toscana
Ancora troppo alta la spesa per farmaci Abati affila la
scure
A Pistoia quasi 200 euro a testa ogni anno in medicine Il direttore Asl: tra i peggiori in
Toscana, si può migliorare
di Fabio Calamati PISTOIA Dodici milioni su quasi 450:
questa, al momento, è la misura più accreditata del
taglio alle risorse che per il 2015 pioverà sulla sanità
pistoiese. Poi, come spera il direttore generale Roberto
Abati, ci potranno essere ulteriori finanziamenti nel
corso dell' anno, ma per ora le cifre sono queste.
E allora è lecito chiedersi: da dove comincerà l' Asl 3 a
rastrellare queste risorse? Dove cadrà la scure per la
sanità pistoiese? Roberto Abati, direttore generale in
carica (almeno fino a marzo, quando lui e gli altri
colleghi delle Asl toscane dovranno lasciare il posto ai
commissari nominati dal presidente Rossi per l'
attuazione della riforma delle Asl) una prima indicazione
l' ha offerta mercoledì scorso, presentando all'
assemblea dei sindaci i dati del bilancio consuntivo
2013. «La spesa farmaceutica ­ ha detto Abati ­ a Pistoia
è ancora troppo elevata. Nel 2013 siamo riusciti a ridurla
di circa due milioni, e un risultato simile dovremmo
riuscire a coglierlo anche nel bilancio 2014. Ma ci sono
ancora ampi spazi di intervento. Empoli e Prato sono
due realtà che per farmaci spendono molto meno di
Pistoia, eppure non mi risulta che in queste due unità
sanitarie ci siano problemi di salute più gravi di quelli di Pistoia. Questo dimostra che anche nel 2015 la
spesa farmaceutica pro capite dovrà essere ulteriormente ridotta».
In effetti, la tabella qui a fianco fotografa i numeri che stanno alla base delle parole di Abati. La mappa
della spesa farmaceutica 2013 in Toscana vede soltanto Lucca (con 201,5 euro pro capite all' anno) più
affamata di medicinali di Pistoia, che si è fermata a 198,5 euro. La media toscana è di 194.7 euro. A
Prato, appena 20 km da Pistoia, si spendono "solo" 190,3 euro a testa. Ed Empoli, l' Asl più virtuosa
della Toscana da questo punto di vista, non va oltre i 186,7 euro. Raccontate così, possono sembrare
diffferenze da pochi euro, ma se a Pistoia si spendesse in medicinali con la parsimonia di Empoli, l' Asl
3 si ritroverebbe con oltre due milioni e mezzo in più di risorse libere nel bilancio. Visti i tempi, non è
certo poca cosa.
L' Asl ha già avviato diverse pratiche per ridurre la spesa farmaceutica, dalla distribuzione diretta agli
incontri di verifica sull' appropriatezza delle prescrizioni con i medici d i medicina generale. Ma il
rapporto con questi ultimi è sempre stato difficile, con i medici che a loro volta accusano l' Asl di usarli
soprattutto come capro espiatorio delle proprie inefficienze. Se ci si aggiunge il fatto che oltre metà
della spesa per farmaci è legato a patologie croniche (ipertensione e problemi vascolari su tutte) si
capisce come sia tutt' altro che semplice incidere su questa voce di spesa.
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Il Tirreno (ed. Pistoia­
Montecatini)
Anaao Toscana
Convenzioni al minimo, il volontariato soffre
Il taglio ai telepass per le ambulanze è stato solo l' ultimo episodio. Associazioni
preoccupate.
di Alessandra Tuci wPISTOIA I tagli della
Regione preoccupano le associazioni di
volontariato. Non solo i telepass per i mezzi di
soccorso non sono più esenti e le associazioni
di devono pagarli di tasca propria, ma i tagli
vanno a sommarsi ai tagli. «Il sistema ­ spiega
Riccardo Fantacci ­ direttore dei servizi della
Misericordia ­ si regge solo per il fatto che il
servizio di emergenza in Toscana viene
assicurato a un costo di tre volte inferiore alla
media italiana. Da qui scaturiscono le risorse
per assicurare anche i servizi non di
emergenza. Altri tagli rischiano di far saltare
tutto». Emilio Lenzi, vicepresidente Anpas
Pistoia, si dice preoccupato, «perché sono tre
anni che ci sono nuovi tagli». C' è poi il
versante ambulatoriale. «In tre anni ­ spiega il
segretario della Misericordia Roberto Fratoni ­
abbiamo avuto una riduzione della capacità di
budget del 25%. Finora ci siamo salvati
offrendo i servizi a una tariffa sociale,
e q u i v a l e n t e c i o è a l c o s t o d e l ticket
corrispondente, ma di più è impossibile fare».
E poi cè anche la vicenda paradossale del
telepass. Dai primi di gennaio, infatti,
Autostrade per l' Italia, dopo un lungo tira e
molla, ha comunicato ai coordinatori regionali
delle associazioni di volontariato che avrebbe provveduto alla disattivazione di tutti i telepass esenti,
ovvero quelli da sempre dati in dotazione ai mezzi di soccorso. La motivazione?
Utilizzi anomali del servizio.
Una decisione che pesa come un macigno sulle associazioni, costrette adesso ad acquistare i telepass
ed eventualmente autocertificare i viaggi effettuati in condizioni di emergenza.
«Noi viaggiamo per tutta Italia, trasportando persone malate, bisognose, spesso in situazioni di estrema
gravità, ora dobbiamo sopperire noi a tutte le spese, che già sono molte ­ commenta Salvatore Scarola­
A quanto ho appreso, dobbiamo poi segnalare noi alla società Autostrade per l' Italia i casi di passaggio
al casello in stato di emergenza e quelli non ci dovrebbero essere fatturati. Ma il sistema è complesso,
la burocrazia non è semplice. Spesso per fare 3 o 4 passaggi urgenti in un mese non ci conviene
nemmeno poi fare questo tipo di richiesta. Ci stanno mettendo in ginocchio, dato che già dobbiamo
affrontare costi notevoli».
Una pioggia di critiche arriva anche dalla Misericordia «Ad oggi abbiamo dovuto adeguarci al nuovo
sistema e pagare ogni spostamento ­ conferma Fantacci ­ in teoria, per ottenere il rimborso dei viaggi
effettuati in autostrada in situazioni di emergenza bisogna fare una procedura amministrativa piuttosto
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Continua ­­>
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Il Tirreno (ed. Pistoia­
Montecatini)
Anaao Toscana
complessa che consiste in una motivazione scritta alle Autostrade per l' Italia. Questo è un
atteggiamento poco positivo, che ci mette in croce. Le motivazioni ci sono a livello nazionale dato che
qualcuno ha abusato dell' esenzione, ma in questo modo siamo stati penalizzati tutti. Si colpisce il
giusto per colpire il peccatore, come si suol dire, ma questa ulteriore penalizzazione non aiuta certo il
volontariato a crescere. Abbiamo anche contattato il ministero dei Trasporti, ma non è servito a niente.
Noi svolgiamo un' attività sociale, ma in questo modo siamo al pari di un autotrasportatore. Abbiamo
persone a bordo, spesso ammalate, siamo al servizio costante del cittadino».
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Il Tirreno (ed. Pistoia­
Montecatini)
Anaao Toscana
Bilancio Asl 2013 Braccesi (da solo) vota contro
L' assemblea aziendale dei sindaci, mercoledì
14, era stata convocata per la presa d' atto del
bilancio consuntivo 2013 dell' Asl, m a ­
soprattutto all' inizio ­ è stata monoopolizzata
dalla discussione sui tagli annunciati dalla
Regione al bilancio 2015 delle Asl toscane e in
particolare di quella pistoiese. Alla fine,
comunque, i lavori hanno ripreso il loro
andamento fisiologico. I contenuti del bilancio
sono stati sottolineati con soddisfazione dal
direttore generale dell' Asl Roberto Abati (i
conti si sono chiusi in sostanziale pareggio,
nonostante le difficoltà oggettive). Tra gli
interventi dei sindaci, da notare quello di
Tommaso Braccesi (foto), che ha annunciato il
suo voto contrario (alla fine sarà l' unico)
contestando la validità delle scelte sul riassetto
sanitario in montagna.
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Il Tirreno (ed. Pontedera)
Anaao Toscana
Sanità Medici in malattia saltano le ecografie e
scatta la protesta
EMPOLI «L' Asl ha disdetto in extremis l' esame, senza
dare una spiegazione precisa. E non mi hanno dato
neanche un nuovo appuntamento. Così ci spingono a
rivolgerci ai privati». È lo sfogo di Luciano Pocci di
Limite sull' Arno, che lunedì scorso avrebbe dovuto
accompagnare la figlia di pochi mesi all' ospedale di
Empoli per un' ecografia alle anche «che deve essere
fatta entro tre mesi dalla nascita, i medici si sono
raccomandati. Per fortuna ­ sottolinea Pocci ­ ho trovato
posto all' ospedale Torregalli, ma il comportamento dell'
azienda empolese è inconcepibile».
In realtà l' Asl 11 di via dei Cappuccini spiega che è tutta
colpa... dell' influenza. In pratica è successo che buona
parte dei medici che effettuano questo tipo di esami,
sono in malattia.
Di conseguenza ci sono state ripercussioni inevitabili
nell' erogazione del servizio «che comunque tornerà a
pieno regime entro un mese al massimo». L' azienda
empolese ricorda anche ai cittadini che comunque l'
ecografia può essere effettuata in un' altra struttura dell'
Area Vasta.
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Il Tirreno (ed. Viareggio)
Anaao Toscana
La Regione taglia i fondi a rischio i servizi dell' Asl
All' azienda sanitaria sono arrivati cinque milioni in meno rispetto al 2013 Si prepara una
nuova riduzione delle spese, ecco i settori dove si interverrà
di Fabrizio Tonelli LUCCA Un altro anno di
lacrime e sangue per i servizi sanitari.
La prima assegnazione di risorse da parte
della Regione Toscana fa registrare un taglio
del 2,7% rispetto al 2013.
Il budget a disposizione per fare il bilancio di
previsione è di 334 milioni di euro rispetto ai
351 del 2013 (si fa riferimento a questo anno
perché è quello che ha il bilancio chiuso).
All' appello quindi mancano 17 milioni, anche
se in realtà altri 12 sono arrivati ma non sono
ancora disponibili.
C' è però da tenere presente che la realtà dell'
Asl 2 si è modificata in modo importante nel
corso del 2014, anno che ha registrato l'
apertura del nuovo ospedale a San Filippo a
cui però non è seguita la chiusura completa
del vecchio nosocomio. Anzi, al Campo di
Marte sono in corso di attuazione interventi
che porteranno in tempi brevi alla nascita di
una vera e propria Cittadella della salute.
L' Asl 2 è quindi impegnata a tenere in piedi
due complessi rilevanti, con un conseguente
incremento delle spese, per cui ci sarebbe
ovviamente bisogno di più risorse e non certo
di tagli che mettono in difficoltà.
Ecco perché i 5 milioni in meno, rapportati al
2013, sono in realtà molti di più, se si tiene conto dei mutati scenari e rappresentano una nuvola
minacciosa sull' assistenza socio­sanitaria.
«Credo ­ dice Alessia Macchia, direttore amministrativo dell' Asl 2 ­ che la Regione debba tenere conto
delle varie realtà. Faccio un esempio: Prato e Pistoia quando hanno aperto i nuovi ospedali hanno
chiuso quelli vecchi. Noi invece stiamo lavorando per portare al Campo di Marte una ampia gamma di
servizi, dalla Casa della salute ai servizi territoriali, alla diagnostica.
Abbiamo creato un nuovo polo per la medicina dello sport, abbiamo mantenuto in questo complesso
attività importanti come gli ambulatori territoriali, la diabetologia e lo screening mammografico».
Come conciliare i piani aziendali con i tagli economici?
«Al momento ­ dice la dottoressa Macchia ­ non abbiamo ancora deciso cosa fare, bisogna capire bene
l' ammontare delle risorse che avremo a disposizione. In ogni caso opereremo senza fare del male ai
cittadini».
Alcune ipotesi ci sono già.
Per esempio nell' ultimo trimestre si sono registrati dati incoraggiante per la spesa farmaceutica.
«Dobbiamo lavorare ­ spiega il direttore amministrativo ­ per fare in modo che questa tendenza
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Il Tirreno (ed. Viareggio)
Anaao Toscana
continui, così come dobbiamo intervenire sulla farmaceutica ospedaliera, che è cresciuta un po'
troppo».
L' orientamento dell' azienda sanitaria è quindi quella di recuperare risorse, di spendere meno senza
tagliare servizi alla popolazione.
«Per esempio ­ aggiunge la Macchia ­ c' è una nuova gara per la fornitura dei pannoloni che dovrebbe
portare risparmi importanti. Un altro risparmio arriverà dal trasferimento degli uffici direzionali da Monte
San Quirico all' edificio ex Onmi. Una volta conclusa questa operazione non avremo più grandi affitti
passivi a carico. Bisogna anche considerare ­ conclude Macchia ­ che l' azione di contenimento e
riduzione delle spese va avanti già da tempo e non è facile trovare settori dove fare tagli consistenti».
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Il Tirreno (ed. Viareggio)
Anaao Toscana
Il direttore generale Polimeni vicecommissario dopo
la riforma
Se andrà in porto la riforma delle Asl, con solo
tre grandi aziende in Toscana, l' attuale
direttore generale Joseph Polimeni sarà con
ogni probabilità il vicecommissario che
accompagnerà la trasformazione dell' azienda
stessa sino alla fine del 2015. In teoria da
marzo gli attuali direttore sanitario Lorenzo
Roti e direttore amministrativo Alessia
Macchia torneranno ai loro precedenti ruoli.
Roti era direttore della società salute e
responsabile della zona distretto dell' area
pratese (e in precedenza direttore area staff
della direzione sanitaria e responsabile dell'
unità funzionale programmazione sanitaria e
governo clinico). La Macchia direttore della
struttura complessa programmazione e
controllo di gestione dell' Asl 3 di Pistoia. Nel
2016 anche Polimeni potrebbe tornare a
ricoprire il ruolo di direttore alla direzione
sanitaria ospedaliera di Prato.
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Il Tirreno (ed. Viareggio)
Anaao Toscana
SANITÀ.
Ho la febbre? Vado al pronto soccorso
Oltre 3.000 accessi, ma 2.000 per patologie lievi. Il primario: siamo ai primi posti in
Toscana, sono orgoglioso
MASSA Prima di qualsiasi precisazione, prima
di affidarsi ad analisi e dati, Alberto Conti,
responsabile del pronto soccorso di Massa e
di quello carrarese, si toglie un sassolino ­ e
non piccolo piccolo ­ dalla scarpa e senza
mezzi termini si dichiara «orgoglioso perché le
strutture apuane sono ai primi posti in
Toscana». Non solo ­ aggiunge per
completare il quadro ­ «nei corridoi dei nostri
pronto soccorsi non si vede una barella, come
capita purtroppo in molte città».
La premessa è secca: non gettiamo discredito
su un servizio sanitario che funziona. E se
qualche difficoltà c' è stata ­ il primario non si
nasconde dietro ad un dito ­ il medico, a
conferma della sua tesi sull' efficienza, chiama
i numeri. La lente di ingrandimento è puntata
sul periodo compreso tra il 22 dicembre e 10
gennaio quando qualche "ingolfamento" al
pronto soccorso non è mancato. Venti giorni di
fuoco durante i quali «sono stati accolti 3.095
pazienti di cui soltanto il 2% in codice rosso
(imminente pericolo di vita ndr). Il 14% erano
codici gialli (da valutarsi entro una decina di
minuti. Esempio il paziente in disapnea ndr)».
Bastano un paio di operazioni da scuola
primaria, per desumere che l' 84% di quei
pazienti (pari a 2.599 persone) si è rivolto al pronto soccorso per patologie meno gravi (codici verdi,
azzurri e bianchi).
Dalla colica alla febbriciattola, dal mal di testa ai dolori articolari.
Nessun dito puntato contro chi, magari in preda all' influenza, ha bussato alle porte dell' ospedale: giorni
di festa, il tuo medico non è a lavoro e tu hai bisogno di essere visitato ­ e forse e soprattutto ­
rassicurato.
Tanta gente al pronto soccorso e tempi d' attesa aumentati. E su questo il primario non è reticente:
«Certo che i pazienti hanno aspettato di più, ma poco di più rispetto agli altri pronto soccorsi». Un
esempio? 36 minuti per un codice giallo contro i 10 previsti, ma «a fronte di attese di oltre un' ora in altre
strutture. Il giorno 5 gennaio, dopo una sequenza di festività, arriva il picco di presenze: 198 accessi, il
record degli ultimi 12 mesi. Tantissimi, basti raffrontarli a Careggi (Firenze) dove gli accessi sono stati
220».
Flussi enormi, dunque, ma in parte prevedibili perchè in coincidenza con le festività. La domanda,
quindi, sorge spontanea: l' organizzazione c' è stata?
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Il Tirreno (ed. Viareggio)
Anaao Toscana
E il primario assicura di sì e la prova che «il filtro ha funzionato sono i ricoveri, pari al 10% degli accessi,
perfettamente in linea con le medie».
Certo le forze quelle che sono: 2 medici in turno il mattino (sia a Massa, sia a Carrara), uno la notte. E ­
nessuno lo dice, ma non serve il dono della genialità per capirlo ­ con un ospedale che deve aprire e
una riorganizzazione delle risorse umane, pensare a nuove assunzioni è impossibile. Tradotto: nel
nuovo pronto soccorso le forze si sommeranno e medici in più non dovrebbero servirne.
Così, nei giorni clou, il potenziamento del servizio lo assicura il primario: è lui il terzo medico.
Sia a Massa, sia a Carrara: «E non si dica che non ci siamo organizzati».
Poi Conti si concede qualche precisazione sul tema caldo dei bambini al pronto soccorso: «Per i più
piccoli è previsto un percorso specifico e a loro viene riconosciuta priorità. In viale Mattei avranno un'
area destinata e allestita per le loro esigenze oltre ad un letto per i codici rossi che spero non serva mai.
Nei giorni clou ai bimbi e alle loro mamme abbiamo adibito una stanza che ha ospitato anche tre
piccolini e non ci sono state lamentele». E sul caso del bambino disabile che ha atteso ore prima di
essere visitato ad un dito, arriva la smentita secca: « È arrivato a Carrara alle 21,20, alle 23, 25 è stato
visitato e a mezzanotte e 20 minuti ha fatto la radiografia. Il papà dice che è stato in attesa senza essere
registrato a Massa. A me non risulta, i tempi del triage sono sempre stati brevi, intorno ai 5, 10 minuti.
Mi dispiace se c' è stato un disguido».
Insomma, un servizio ­ per sintetizzare il medico ­ che , pur con qualche piccolo neo, funziona. Certo è
che il paziente dalla sanità si aspetta il massimo. Dal Pronto soccorso in primis. Adesso le risposte ­
quelle definitive ­ toccano al nuovo ospedale.
Chiara Sillicani.
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il caso.
Un ricovero da 9.600 euro al mese
Benedetti: paziente da 10 anni in una clinica svizzera, a spese dell' Asl.
MASSA È ricoverato da molti anni in una
clinica S v i z z e r a , u n c e n t r o d i a l t a
specializzazione per le cure di riabilitazione e
cure psichiatriche, ma la Asl di Massa Carrara
sta cercando, in accordo con la famiglia, di
riportarlo a casa. I fatti risalgono al 1998
quando l' uomo fu costretto ad un certo tipo di
cure, che solo la clinica estera poteva fornirgli.
Cure molto costose perché specialistiche, a
cui la Asl avrebbe dovuto contribuire, come
vuole la legge, per l' 80%.
L' azienda sanitaria provò ad opporsi a questo
ricovero, ma fu costretta con ordinanza del
Pretore di Massa a concorrere alle spese
necessarie che consentissero la prosecuzione
del ricovero dell' uomo nella clinica, che tra l'
altro fu scelta proprio dal giudice. E così è
stato fino ad oggi. Il consigliere di Forza Italia
Stefano Benedetti, che ha trovato e analizzato
tutte le determine con cui da 10 anni la Asl
rimborsa mensilmente le spese del ricovero,
con circa 9.600 euro, al mese.
A conti fatti, l' Asl avrebbe speso 1.400.000
euro per il ricovero di questo paziente nella
super clinica svizzera. Benedetti sostiene che,
essendo passati molti anni e forse essendo
cambiate le condizioni cliniche e della sanità
nazionale, ci sarebbe la possibilità di riportare il paziente in Italia, risparmiando un po' sulle costose
cure specialistiche.
L' ultima determina della Asl su questa vicenda, la numero 396 del 18 giugno 2014, conferma poi che
esiste una "perizia congiunta, i cui membri sono stati scelti reciprocamente dal tutore del malato e dall'
azienda sanitaria, per valutare il trasferimento del paziente in una struttura sanitaria del territorio
italiano, pienamente alternativa ed in grado di fornire gli stessi trattamenti terapeutici".
«La perizia­ spiega la direttrice generale dell' azienda anitaria apuana Maria Teresa De Lauretis­ è in
corso; una sorta di atto di conciliazione giudiziale che ci avvicina alla famiglia, riconoscendo la
possibilità di ricevere pari cure anche sul territorio nazionale. E' stata individuata, da entrambi i periti,
una nuova struttura, vorrei specificare non economica, ma quantomeno italiana, capace di accoglierlo e
curarlo. L' inserimento avverrà gradualmente e solo in fase di sperimentazione. Se non dovesse
funzionare siamo pronti a tornare indietro».
Il piccolo passo in avanti però non costituisce per la Asl motivo di sospensione del rimborso spese
sostenute. E infatti l' azienda sanitaria ha pagato l' ultimo assegno di 9.689,2 euro ( l' 80% delle spese
necessarie fatturate) per il mese di gennaio 2014 ( come scritto nel decreto). La denuncia politica di
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Il Tirreno (ed. Viareggio)
Anaao Toscana
Benedetti è chiara: «Visto che c' è la volontà da entrambi le parti di riportare il paziente in Italia,
cerchiamo di velocizzare la perizia, perché a fare i conti in tasca alla sanità apuana si fa presto».
Manuela D' Angelo.
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La Nazione (ed. Arezzo)
Anaao Toscana
ELEZIONI CGIL.
Dipendenti pubbliciin 6500 al voto Quest' anno
anche i precari
SONO PIÙ di 6500 i dipendenti pubblici che
andranno al voto il 3, il 4 e il 5 marzo per
rinnovare le proprie rappresentanze sindacali
unitarie. Ad Arezzo il voto interessa circa 3000
lavoratori della sanità pubblica, altrettanti
dipendenti degli enti locali e oltre cinquecento
di coloro che operano nelle funzioni centrali. In
tutto dovranno essere elette 70 Rsu in
provincia, in Tribunale, alla Prefettura, nei
Comuni, all' Inps, nella sanità, con alcune
novità rispetto all' ultima tornata elettorale. Per
la prima volta infatti potranno votare anche i
lavoratori precari e si può candidare anche chi
ha un contratto a tempo determinato di almeno
12 mesi. Inoltre per la prima volta al voto
congiunto andranno anche i comuni unici.
Nonostante ci sia una fase di transizione piena
di incognite sarà rieletta anche la Rsu della
Provincia. «Adesso siamo nella fase della
formazione delle liste dei candidati che
dovranno essere pronte entro il 6 febbraio
spiegano Francesca Spadoni, Gian Maria
Acciai e Giovanna Mori che per la Funzione
Pubblica della Cgil seguono rispettivamente la
sanità, gli enti locali e le funzioni centrali ­ poi seguirà quasi un mese di campagna elettorale per
arrivare alla tre giorni di votazioni».
«Questa tornata elettorale è particolarmente sentita aggiungono ­ in questo momento storico i
rappresentanti sindacali negli enti pubblici hanno un ruolo molto delicato, di tutela dei servizi pubblici e
dei posti di lavoro messi in discussione dalle riforme della pubblica amministrazione e dalla spending
review».
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La Nazione (ed. Empoli)
Anaao Toscana
«E' colpa dell' influenza»
L' Asl: medici malati, attrezzature fermi.
«AL MOMENTO l' ecografia alle anche non
può essere effettuata. Si tratta di un esame
che abbiamo sempre fatto e che continueremo
a fare. Ma le liste, oggi, sono chiuse». E'
quanto riporta la Asl 1 1 i n r i s p o s t a a l l a
protesta sollevata da alcuni genitori. Veniamo
al motivo. All' origine del disservizio, secondo
quanto affermato dalla Asl 11 non ci sarebbe il
presunto malfunzionamento degli apparecchi.
Nessun guasto, come invece riferito ai genitori
autori della segnalazione­protesta: la
spiegazione dell' Azienda sanitaria è molto più
banale e legata ai mali di stagione. «Gran
parte del personale medico è malato riferisce
la Asl 11 Si è venuta a creare una situazione
particolare, l' epidemia influenzale ha mietuto
le sue vittime anche in ospedale, decimando i
medici».
Il virus, insomma, ha messo a letto con febbre
e raffreddore anche i dottori (e, si suppone,
anche tecnici e infermieri. «Teniamo a
specificare aggiungono dalla Azienda sanitaria
locale che si tratta di una situazione
temporanea. Appena la criticità sarà rientrata,
nel giro di un mese il servizio ecografico sarà ripristinato regolarmente». Fino a quel momento però,
informa la Asl 11, i macchinari che ci sono e non sono guasti sono lo stesso fuori combattimento perché
manca chi è in grado di utilizzarli. L' Azienda sanitaria empolese invita ancora, per il momento, chi
dovesse effettuare l' esame a rivolgersi ad altre strutture ospedaliere. Altra importante precisazione. Per
quanto riguarda l' annullamento della visita, l' Asl 11 informa che non c' è bisogno di presentare alcun
reclamo all' Urp, come erroneamente ipotizzato da alcuni genitori. Il reclamo, in sostanza sostiene la Asl
lo farà soltanto chi avrà qualcosa di cui lamentarsi.
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La Nazione (ed. Empoli)
Anaao Toscana
IL CORSO.
Affido familiare con il Cesvot
MI FIDO DI TE­Nuovi percorsi di accoglienza
familiare' è un corso di formazione gratuito per
volontari (famiglie e/o singoli individui) che
scatta domani fino al primo aprile. E' un
progetto del Cesvot promosso dal centro
accoglienza di Empoli (e di cui l' Asl 1 1 è
partner) in quanto titolare nella gestione del
centro affidi la Cicogna con sede a Empoli al
distretto di via Rozzalupi 57. Il corso prevede
quattro giornate formative, di sabato (ore 9­13)
e in due sedi: nel centro accoglienza in via
Barzino 1 a Empoli e alla Misericordia di
Castelfiorentino in via Palestro 3 per un
massimo di 30 iscritti. Iscrizioni: centro
accoglienza Empoli 0571 982201.
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La Nazione (ed. Empoli)
Anaao Toscana
Macchinario rotto, niente ecografia «Lasciati senza
un' alternativa»
L' Asl disdice all' improvviso la visita alle anche per un neonato.
di YLENIA CECCHETTI «UN ESAME
prenotato da tempo ma disdetto con scarso
preavviso. E nessuna soluzione alternativa per
poterlo effettuare in altre strutture ospedaliere.
Ci aspettiamo una risposta dalla Asl».
Lo sfogo è di Camilla Martini, una giovane
mamma residente nel comune di Capraia e
Limite, che pochi giorni dopo il parto si è
trovata, suo malgrado, protagonista di una
spiacevole vicenda.
La piccola Allegra è nata lo scorso 21 ottobre
al «San Giuseppe» Empoli. Una gioia
immensa per mamma Camilla e babbo
Luciano Pocci. Il tempo di godersi la nuova
arrivata, ed è il momento di prenotare le visite
specialistiche di routine. E qui cominciano i
problemi. «I medici racconta Camilla ci
consigliarono subito di prenotare l' ecografia
alle anche, un esame di prassi che deve
essere effettuato entro i primi tre mesi dalla
nascita. Affrettatevi.
Chiamate subito perchè le liste saranno
piene». PER non perdere tempo i neogenitori
a fine ottobre, poco dopo la nascita della
bambina, prenotano l' esame ecografico; molto importante per diagnosticare precocemente un'
anomalia congenita dell' anca. Un esame di screening neonatale, insomma, che tutti i bambini devono
eseguire.
«L' appuntamento ci viene dato per il 12 gennaio prosegue la neo mamma Ma tre giorni prima della
visita, veniamo avvisati che l' ecografia non si farà. La motivazione? Il macchinario è rotto». Una serie di
telefonate, l' apprensione, la perdita di tempo.
«Ho provato a richiamare il Cup per avere dei chiarimenti. Dal call center ci hanno riferito che non ci
avrebbero richiamato per posticipare la visita della bambina perchè al momento le agende erano
chiuse». La piccola compirà 3 mesi il 21 di gennaio: restano pochi giorni per non sforare il tempo utile. A
chi segnalare il disservizio? «Ci viene consigliato di metterci in contatto con il dottor Bernardini, primario
del reparto di pediatria del San Giuseppe».
Ma nessuno si fa trovare e intanto i giorni passano.
A DENUNCIARE lo stesso episodio, vissuto poco dopo la nascita del proprio figlio, anche un papà
empolese, diventato genitore lo scorso 29 settembre. Il suo bimbo avrebbe dovuto sottoporsi, come da
prassi, alla visita alle anche. Ma richiesta la visita, fissata per l' 8 gennaio, arriva la disdetta un giorno
prima. Come comportarsi? La centralinista lo invita a rivolgersi ad un' altra Asl o addirittura ad una
struttura privata perchè non era in grado di dargli un' altra data a breve. E lo informa che per annullare
la sua prenotazione deve presentare un reclamo all' Urp. Oltre al danno, la beffa.
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La Nazione (ed. Empoli)
Anaao Toscana
I Pocci per non perdere altro tempo si rivolgono all' ospedale fiorentino di Torregalli dove, per puro caso
(la disdetta di un altro assistito) riescono finalmente ad ottenere l' appuntamento. Liberato un posto. La
visita si fa martedì. Un sospiro di sollievo. E di conseguenza l' arrabbiatura. «Non è concepibile riuscire
ad ottenere un appuntamento dalla Asl solo perchè qualcun altro ha avuto l' esigenza di disdire il suo.
Non ci rivolgeremo ad un avvocato. Ma vogliamo arrivare in fondo alla questione, magari fare un
esposto, avere una risposta chiara dalla Asl 11. Ci spetta un risarcimento per il danno subito».
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La Nazione (ed. Empoli)
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Cesat sempre più eccellente' con la «Gait analysis»
Fucecchio: nasce un laboratorio all' avanguardia regionale.
IL CESAT di Fucecchio sempre più centro di
eccellenza per l' ortopedia protesica a livello
regionale e non solo. Preso il San Pietro Igneo
sarà dotato di un laboratorio di gait analysis
grazie ad una apposita convenzione tra l' Asl
11 di Empoli, il dipartimento di ingegneria dell'
università di Firenze e la Fondazione Il
Cammino onlus. Di che cosa si tratta? La Gait
analysis o analisi computerizzata della
deambulazione consente di monitorare il
movimento del paziente e di misurare
quantitativamente aspetti della deambulazione
che diventano fondamentali nella valutazione
della sua limitazione funzionale. Avere a
disposizione un laboratorio di gait analysis dà
ai clinici la possibilità di conoscere meglio l'
efficacia di determinati percorsi terapeutici e
conseguentemente di ottimizzare la scelta del
trattamento più idoneo ad ogni singola
persona. A Fucecchio, sul piano clinico­
assistenziale, le prove all' interno del
laboratorio verranno effettuate nella fase
preoperatoria e poi prima al momento delle
dimissioni del paziente e a tutte le visite di
controllo che verranno effettuate nei mesi e anni successivi. L' analisi computerizza della camminata
trova infatti grande impiego in ambito clinico in quanto permette di monitorare il movimento del soggetto
in esame. In particolare permette di misurare quantitativamente aspetti della deambulazione che
diventano fondamentali nella valutazione della limitazione funzionale del soggetto.
IN TOSCANA ci sono già altre dieci strutture del genere ma quella di Fucecchio sarà la prima nell'
Empolese­Valdelsa e sopratutto la prima che verrà realizzata in un' ottica di area vasta. L' Asl 11 di
Empoli e la Regione Toscana infatti hanno deciso di effettuare questo investimento non solo per
migliorare la qualità degli interventi di chirurgia protesica. La gait analysis a Fucecchio infatti ha anche
un altro obiettivo: «L' incremento della qualità degli interventi avrebbe ricadute sul territorio si legge nel
progetto redatto dall' azienda sanitaria empolese per la costituzione del laboratorio portando a
Fucecchio oltre ai nuovi pazienti e loro accompagnatori, anche studiosi da tutte le parti del mondo sia
per approfondire le tecniche chirurgiche che per apprendere le tecniche di analisi del movimento».
Secondo l' Asl, insomma, questo invstimento potrebbe avere anche una valenza economica per il
territorio di Fucecchio.
NON TRASCURABILE comunque l' aspetto riguardante più nello specifico l' aumento delle qualità degli
interventi. «Non esistono valutazioni a lungo termine relative al modo di deambulare dei pazienti fanno
sapere dal' Asl 11 che possano fornire indicazioni sulla effettiva efficacia di tali tipologie di intervento. E'
quindi particolarmente sentita, soprattutto in un centro di eccellenza per la chirurgia protesica articolare,
la necessità di strumenti per indagare sugli esiti degli interventi in termini oggettivi, anche a medio e
lungo termine al fine di ottimizzare le procedure seguite e i materiali utilizzati. La ricaduta di nuove
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La Nazione (ed. Empoli)
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conoscenze dicono ancora dall' azienda sanitaria porterebbe infatti a benefici su un rilevante numero di
pazienti». Parole che accrescono di rilevanza se si pensa che presso il Cesat vengono effettuati circa
1500 interventi l' anno di sostituzione protesica di anca e ginocchio. Il responsabile scientifio del
laboaratorio sarà Andrea Corvi del dipartimento di ingegneria dell' università di Firenze. Per l' Asl 11
parteciperà al progetto il dottor Leonello Guidi, mentre per l' ospedale di Careggi il referente sarà
Massimiliano Marcucci.
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La Nazione (ed. Empoli)
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Se l'ambulatorio è all'Arci
A Polvereto, frazione isolata di Montespertoli
POLVERETO è una piccola frazione di
Montespertoli, con una quindicina di abitanti, a
334 metri sul mare in alta Val Virginio, in zona
dove le colline mostrano muscoli quasi da
montagna, lontana dai paesi principali: è per
questo isolamento che il locale circolo Arci si è
prestato ad ospitare un ambulatorio medico.
«Abbiamo contribuito a restaurare l'edificio
tramite il bando per le associazioni spiega il
s i n d a c o , G i u l i o M a n g a n i e a d e s s o
l'ambulatorio è in piena funzione: serve per gli
abitanti della frazione, che è lontana e con
viabilità difficile rispetto aMontespertoli». E'
l'assessore alla salute, Giulia Pippucci (nella
foto), ad entrare nei dettagli: «Uno o due giorni
alla settimana, in base agli appuntamenti,
l'ambulatorio viene tenuto da una dottoressa,
per un totale di sei o sette volte al mese».
L'agenda è appunto calcolata sulla scorta degli
appuntamenti, ad ogni modo c'è anche il
giorno fisso di apertura, che è il martedì dalle
16 alle 20. «Per quest'anno, oltre che per il
restauro prosegue l'assessore Pippucci il
Comune ha contribuito anche con 600 euro per
le spese di luce e gas. Il circolo non serve solo come ambulatorio, ma anche come dispensario di
prodotti base come pasta, zucchero, detersivi, per gli abitanti che non possono sobbarcarsi tanti
chilometri di auto se manca qualcosa in casa». Tornando all'ambulatorio, di norma sono dati
dell'assessore vi troviamo dalle dieci alle venti persone, che possono arrivare, oltre che dalla piccola
frazione di Polvereto, anche dalla case sparse intorno nell'alta vallata del Virginio. Polvereto si trova
sulla strada che da Fornacette sale verso Tavarnelle. Dista una decina di chilometri da Montespertoli,
appunto però su strade strette, tortuose, di alta collina, difficili da affrontare per buona parte della
popolazione soprattutto in inverno, o in caso di maltempo. Proprio per questo motivo, il circolo Arci ha
dato la disponibilità ad ospitare l'ambulatorio, disponibilità poi estesa alla dispensa di generi alimentari
fondamentali e per l'igiene. E il Comune aiuta questa iniziativa di valore sociale. Andrea Ciappi
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La Nazione (ed.
Grosseto)
Anaao Toscana
Asl e tempi di attesa Ulteriori chiarimenti
PER INDIVIDUARE le soluzioni più idonee alle
pazienti, nel caso in cui si fosse modificato il
quadro clinico e si fossero sovrapposti
eventuali problemi, il direttore del Dipartimento
materno­infantile, dottor Giuseppe Mazzullo, si
rende disponibile a rivalutare il caso e
individuare eventuali percorsi alternativi.
Il dottor Mazzullo può essere contattato alla
mail [email protected]. Ulteriore
precisazione della Asl sulle proteste di una
paziente per i tempi troppo lunghi dell'
intervento.
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16 gennaio 2015
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La Nazione (ed.
Grosseto)
Anaao Toscana
PREVENZIONE.
Corretta alimentazione La Asl la spiega in
televisione
PROSEGUE il ciclo di trasmissioni televisive
«Toscana in salute» sull' emittente Tv9,
promosse dalla Asl 9 n e l l ' a m b i t o d e l l '
omonimo programma regionale e dedicate a
sanità locale, servizi ai cittadini, stili di vita.
Venerdì 22 (inizio alle 21.35) si parlerà della
corretta alimentazione con le informazioni sui
rischi legati alle cattive abitudini alimentari e i
consigli della dottoressa Valentina Culicchi,
medico nutrizionista; segue l' intervista a
Fabrizio Boldrini, direttore del Coeso, che
illustra il ruolo degli enti preposti alla tutela e
alla promozione della salute, per la
prevenzione di comportamenti alimentari che
possano condurre a sviluppare future
patologie.
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16 gennaio 2015
Pagina 9
La Nazione (ed.
Grosseto)
Anaao Toscana
INIZIATIVA I CITTADINI POSSONO INVIARE PROPOSTE.
L' Asl e il piano anticorruzione
ANTICORRUZIONE e trasparenza: la Asl
avvia la consultazione per l' aggiornamento
annuale dei Piani.
I cittadini sono invitati a esprimere
suggerimenti e proposte entro sabato 24. Si
tratta di un adempimento obbligatorio, al quale
possono partecipare i cittadini interessati, le
associazioni o altre forme di organizzazioni,
espressione di interessi collettivi. Osservazioni
e suggerimenti saranno presi in
considerazione dalla Asl in sede di revisione e
aggiornamento dei Piani. Per meglio
consentire l' apporto di contributi da parte dei
cittadini, il Piano triennale di prevenzione della
corruzione e il Programma triennale per la
trasparenza e l' integrità 2014­2016 possono
essere consultati sul sito web della Asl 9, all'
indirizzo www.usl9.grosseto.it, direttamente
sulla home page. Le osservazioni dovranno
arrivare solo per posta elettronica, agli indirizzi
anticorruzione@usl9. t o s c a n a . i t e
[email protected].
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La Nazione (ed. Livorno)
Anaao Toscana
SAN VINCENZO.
Il progetto dislessia: oggi incontro a La Torre
SAN VINCENZO QUESTO pomeriggio dalle
16 alle 17.30 nella «Sala della Torre» di San
Vincenzo, l' Associazione Italiana Dislessia, in
collaborazione con il Centro Polifunzionale L'
Elefante Invisibile, presenta il progetto per la
realizzazione, nei territori di San Vincenzo,
Campiglia Venturina del Laboratorio per i
Disturbi Specifici degli Apprendimenti. L' invito
è rivolto ai genitori di bambini con Dsa, ai
dirigenti scolastici, agli insegnanti agli
specialisti e a tutti gli interessati. Il programma
prevede alle 16 Saluti dell' amministrazione
c o m u n a l e ; 1 6 . 1 5 I n t e r v e n t o Asl; 1 6 . 3 0
Intervento presidente territoriale Aid sezione
Livorno Maria Alotta; 16.45 presentazione del
progetto a cura di Annalisa Morganti
Pedagogista Tecnico Aid. Infine domenica 18 l'
Associazione Italiana Dislessia sezione
Livorno in collaborazione con il Centro
Polifunzionale «L' Elefante Invisibile» e
«Comunque Giovani», organizzano alla Sala
delle Associazioni (via Pertini) una iniziativa
alle 15 dal titolo: Siamo tutti bambini con il
Capitano Massimiliano Rodi. Animazione con
musica per bambini e laboratorio «Truccabimbi».
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16 gennaio 2015
La Nazione (ed. Massa
Carrara)
Anaao Toscana
Pronto soccorso, una mattina in fila coi pazienti per
una visita
Dopo la pioggia di proteste, un cronista della del nostro giornale ha raccolto le voci dei
pazienti
MA COSA succede al Pronto soccorso
dell'ospedale di Massa? Lunghe attese, disagi,
proteste (che hanno raggiunto l'apice nei giorni
immediatamente successivi alle festività
natalizie), compresa quella di un papà che
dice di aver atteso ore prima di vedere i
medici occuparsi del figlio. Per raccontare una
mattinata di «ordinaria attesa» ci siamo messi
in fila. Ecco la cronaca. L'atmosfera della sala
d'attesa è quella tipica in ogni pronto soccorso.
Uomini e donne preoccupati per la sorte del
parente portato d'urgenza in ospedale oppure
in attesa, più o meno dolorante, di una visita.
Salta subito all'occhio il cartellone dove l'Asl
spiega la differenza tra codice rosso (priorità
assoluta in quanto in pericolo di vita), giallo
(grave ma non in pericolo), verde, azzurro e
bianco. Questi ultimi due pagano il ticket ed
entrano se non ci sono urgenze. Sopra la
porta, sempre chiusa, che divide la sala
d'attesa dal pronto soccorso c'è una sorta di
lavagna elettronica che spiega chi viene
visitato in quel momento. Alle 11,15 di ieri
mattina c'erano 15 persone: un codice rosso,
un giallo, 10 verdi, 3 azzurri e nessun bianco. Il cartellone e la lavagna elettronica sembrano poco ma
permettono alle persone in attesa di avere qualche informazione e di non sentirsi tagliate fuori. E' forse
anche per questo che la quasi totalità dei presenti, stamani, non ha particolari critiche da muovere.
Certo, c'è l'uomo che minaccia «se apro bocca ci vuole tutto il giornale» e poi scappa per non dare il
nome e farsi fotografare, ma in genere quasi tutti accettano di raccontare le proprie impressioni. C'è chi
mugugna e vorrebbe più posti letto e medici, ma c'è anche chi ringrazia: «Siamo qui da questa mattina.
Mia suocera si è infortunata ma ieri sera c'erano 12 persone davanti, gli hanno messo dei cerotti
particolari e siamo tornati a casa. Anche perchè dovevamo comunque tornare» spiega Anna Maria
Mosti, mentre aspetta la zia. E quando la signora Anna Mosti, abitante a Castagnola, 84 anni ben
portati, appare, è tranquilla: «Va abbastanza bene, la gamba non mi fa male, mi hanno trattato bene».
Più complessa l'analisi fatta da Sonia Ricci. «Chi aspetta fuori è normale che si lamenti ma l'importante
è che dentro non perdano tempo. E medici e infermieri mi sembra lavorino bene. Sia qui che in altri
reparti, ad esempio Medicina donne. Il problema è che abbiamo tutti troppa fretta. E quando c'è da
aspettare ci lamentiamo». «E' LA PRIMA VOLTA che vengo in un pronto soccorso, siamo arrivate dietro
l'ambulanza, lei è dentro, l'hanno fatto passare subito, ora attendiamo ci dicano qualcosa sussurra
Emma Fialdini». Valeria Antonioli a sua volta sospira: «La mia consuocera ha avuto un mancamento: ha
68 anni, abbiamo chiamato l'ambulanza, l'hanno fatta entrare subito. Ora aspettiamo, ci vuole
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La Nazione (ed. Massa
Carrara)
Anaao Toscana
pazienza». Che l'arrivo con l'ambulanza garantisca l'ingresso immediato dell'infortunato lo conferma il
signor Brizzi, mentre si alza perchè l'infermiera chiede se ci sono parenti di Caterina Brizzi: «L'abbiamo
fatta portare in ambulanza, è entrata subito». Franca Giannecchini rileva invece un paradosso
significativo: «Mio marito è dentro da diverso tempo. Lo tengono perché in neurologia a Carrara non ci
sono posti letto». E Monia Paolini, la figlia, aggiunge: «Siamo qui da stamattina alle 5 di mattina ma lui è
entrato subito. L'importante era farlo visitare. Ora aspettiamo». Sara Merabet è con le stampelle ma
dimostra di essere una ragazza forte: «A gennaio ha avuto un piccolo incidente. E mi sono fatta male
alle gambe. Ora mi fanno male le scapole. Mi hanno detto che è a causa delle stampelle. Siamo arrivate
alle 9,30, sono passata dall'accettazione, mi hanno fatto le lastre, ora attendo di sapere cosa dice il
dottore. Poi forse mi faranno visitare in ortopedia». Sua mamma, Ouarda Mouats (abita qui da tempo
ma di nascita è franco/algerina) trova legittimo che chi è più grave passi avanti: «Se uno ha urgenza di
cure è giusto passi avanti. Ma comunque mi pare che le cose qui funzionino». Roberto Angeloni
accompagna sua figlia Lisa Angeloni che ha un certificato medico in mano: «Qui vengo il meno
possibile, non so dire come dovrebbe essere. Certo cose magari potrebbero migliorarle ma arrabbiarsi
non serve». Nella sala d'attesa entrano poi due volontari della Pubblica assistenza di Fosdinovo. Sono
addetti ai lavori e spiegano subito che l'emergenza funziona meglio nella provincia apuana che in
provincia della Spezia: «Il pronto interveto qui funziona bene. Solo come 118 abbiamo due medici
sempre a disposizione a Massa, due a Carrara e uno a Fosdinovo. Poi ci sono quelli a Fivizzano, Aulla
e Pontremoli. Nella provincia ligure ce ne sono tre: uno alla Spezia, uno a Sarzana e uno a Brugnato. E
come volontari saliamo sulle ambulanze dopo un corso di 95 ore. Siamo più paramedici che volontari.
Altrove non è così». Andrea Luparia
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16 gennaio 2015
Pagina 4
La Nazione (ed. Massa
Carrara)
Anaao Toscana
L' EX DIRETTRICE DELL' EMERGENZA­URGENZA FRANCA LEONARDI: «QUALCUNO
AVREBBE DOVUTO PRENDERE PROVVEDIMENTI»
«Stesso numero di prestazioni di Careggi, servono
dei correttivi»
di ANGLA MARIA FRUZZETTI MASSA SUL
CASO­PRONTO SOCCORSO era intervenuto
nei giorni scorsi sul nostro giornale il primario
Alberto Conti. A tornare sull' argomento oggi è
la dottoressa Franca Leonardi, già direttore del
Dipartimento emergenza urgenza dell' Asl 1
nonché ex assessore alla sanità del Comune
di Massa. «Finalmente qualcuno si è accorto
osserva la dottoressa Leonardi che l' afflusso
annuo ai pronto soccorso della provincia è
complessivamente di circa la metà degli
abitanti di questa provincia, pecora nera del
S e r v i z i o sanitario r e g i o n a l e , p e r i l
macroscopico buco di bilancio di cui ancora si
attende di conoscere il colpevole.
Tale flusso aumenta nei due mesi estivi e nei
mesi invernali raggiungendo picchi di 180
accessi giornalieri in quello di Massa. Eppure
è da circa ben 8­10 anni che i pronto soccorso
della provincia, come pure il 118, sono
informatizzati e qualcuno avrebbe dovuto
prendere gli opportuni provvedimenti correttivi
di tale condizione anomala che fa dire al
primario, da poco insediato, che gli accessi
giornalieri sono complessivamente sovrapponibili a quelli del pronto soccorso di Careggi, che ha un
bacino di utenti ben maggiore di quello della nostra provincia».
QUALI SONO LE CAUSE? «Gli accessi sono costituiti da molti codici a bassa gravità e da ricoveri
ripetuti? Allora è necessario o organizzare la sede ospedaliera con personale sanitario dedicato a tali
patologie oppure organizzare diversamente il territorio perché i pazienti optino per valide soluzioni
alternative all' ospedale esistenti sul territorio. Certo che anche queste sedi, ove esisteranno, dovranno
essere dotate di raccordi con le consulenze specialistiche e con strumentazioni di base in modo da
permettere al personale sanitario di orientare con sicurezza le diagnosi e prescrivere appropriate
terapie». Se gli afflussi ingorgano i pronto soccorso provinciali, cosa succederà in vista dell' apertura
del nuovo ospedale di viale Mattei, dove tutti i codici verranno centralizzati in quella sede? «La
dirigenza sanitaria dell' Asl 1, con il supporto dei vari direttori di dipartimento e dei medici di famiglia,
avrà già avviato il modello ­ percorso organizzativo per affrontare tali problematiche in modo che i
cittadini non si trovino a bivaccare troppo a lungo al pronto soccorso di viale Mattei in quanto affetti da
patologie banali o a bassa gravità che, vorrei ricordare, diventano tali solo dopo le conclusioni
diagnostiche di un medico che ha eseguita la visita. Quindi l' organizzazione andrebbe pianificata prima
dell' apertura del nuovo ospedale».
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16 gennaio 2015
Pagina 5
La Nazione (ed. Massa
Carrara)
Anaao Toscana
LA BUONA SANITÀ SFUGGITO ALLA MORTE IN NORD AFRICA, HA RIPRESO L' USO
DELLA GAMBA.
Miracolato in sala operatoria. «Ora posso
camminare»
MASSA CARRARA SFUGGITO alla morte in
Nigeria e in Libia, con una grave deformazione
alla gamba destra, è tornato a camminare in
maniera normale grazie a due interventi del
dottor Bernardo Pavolini, primario di ortopedia
nella Asl apuana.
E. D., 32 anni, nigeriano, decoratore di soffitti,
nel 2007 resta ferito a una spalla durante
scontri nel suo paese ai quali non aveva preso
parte. A causa delle forti tensioni politiche
fugge in Libia dove vive e lavora per circa
cinque anni mandando soldi alla sua famiglia
rimasta in Nigeria. Nel febbraio 2011 la vita,
non solo per lui, diventa difficile a causa della
guerra tra i ribelli di Bengasi e le forze
governative libiche. «Non c' era cibo racconta
e la vita non era facile.
Un giorno a Tajora, l' area dove risiedevo, c' è
stata una grande battaglia, resa ancor più forte
da un bombardamento Nato. La gente ha
cominciato a correre verso il porto e una volta
lì veniva imbarcata sulle navi. Io li ho raggiunti
e mi sono ritrovato in Italia». Adesso vive a
Bientina accolto nel progetto Sprar (Sistema di
protezione per richiedenti asilo e rifugiati) dell' Unione dei Comuni della Valdera gestito dall'
associazione Arci Comitato Regionale Toscano.
Due anni fa il dottor Pavolini ha eseguito nell' ospedale di Carrara un primo intervento per correggere la
deformazione della gamba destra del trentaduenne. Dopo un anno, il tempo tecnico necessario per
poter intervenire nuovamente, il primario lo ha nuovamente operato, questa volta nell' ospedale di
Massa, rimettendolo in piedi. Durante le feste di Natale, l' ultimo controllo ha infatti dato esito positivo.
Per poter raddrizzare la gamba, Pavolini ha operato applicando il metodo ideato dal dottor Ilizarov che
utilizza un fissatore esterno di tipo circolare che a differenza degli altri fissatori esterni è in grado di
correggere e far crescere la struttura ossea con le angolazioni e le rotazioni necessarie a ripristinaregli
arti. Pavolini, è l' unico professionista in Toscana ad operare con il sistema Ilizarov e uno dei dieci in
Italia.
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16 gennaio 2015
Pagina 9
La Nazione (ed. Massa
Carrara)
Anaao Toscana
«Diecimila euro al mese per le cure all'estero»
Benedetti denuncia lo «scandalo». Obbligo imposto dal giudice all' Asl.
RICOVERATO in una clinica privata svizzera, l'Asl1
paga quasi 10.000 euro al mese per le sue cure. A
sollevare il problema è il consigliere di Forza Italia,
Stefano Benedetti, con un'interpellanza rivolta al sindaco
diMassa, Alessandro Volpi, inviata anche alla Corte dei
Conti. Secondo Benedetti questa situazione andrebbe
avanti da 10 anni con l'azienda sanitaria che avrebbe
«pagato 1.400.000 euro per il mantenimento di un
malato psichiatrico in una clinica hotel privata di
Lugano». Il caso, così posto, ha quasi del paradossale e
Benedetti si rivolge appunto al sindaco, che è anche
presidente della conferenza dei sindaci provinciale,
«poiché questo scandalo, già denunciato alcuni anni fa,
continua a generare uno spreco di denaro pubblico, che
tradotto in cifre è pari a ben 9.689,2 euro che l'Asllocale
pagamensilmente da circa 10 anni al tutore dell'
assistito, tale P.G., che in pratica corrispondono ad un
rimborso pari all'80% delle spese sanitarie necessarie al
ricovero in quella clinica». Benedetti ci va giù duro e a
suo parere la clinica di Lugano sarebbe «specializzata
in disagio psichico, depressione, disturbi d'ansia, disturbi alimentari e dipendenze da sostanze, il tutto
svolto in un ambiente personalizzato a scarsa connotazione ospedaliera, dove i pazienti, come nel caso
del nostro assistito, possonomuoversiliberamente anche al di fuori della struttura e tornare solo per
mangiare e dormire». Come riporta il decreto 396 del 18 giugno 2014 peròl'Asl sarebbe obbligata a
pagare questa cifra da un atto di conciliazione giudiziale del tribunale di Massa risalente al 2010 e qui
Benedetti incalza: «E' in corso una perizia congiunta, i cui componenti sono stati scelti reciprocamente
dal tutore e dall'Asl, per valutare il trasferimento in una struttura sanitaria nel territorio italiano,
pienamente alternativa ed in grado di fornire gli stessi trattamenti terapeutici e ovviamente,le stesse
condizioni di vita». Ma la perizia va avanti da anni e il paziente per ora è rimasto in Svizzera, per l'80%
a carico dell'Asl1. Per questo Benedetti chiede al sindaco di «intervenire nei confronti del dirigente
dell'Asl1 e del presidente della Regione Toscana, per cercare di riportare alla normalità una situazione
di pura illegittimità e di spreco del denaro pubblico, poiché non è accettabile che i cittadini continuino a
pagare di tasca propriala permanenza di un malato psichiatrico in una costosa e lussuosa clinica della
Svizzera» e invita anche a far accertare da parte della Corte dei conti «le eventuali responsabilità
inmerito all'ipotesi di sprecomilionario avvenuto nei dieci anni».
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16 gennaio 2015
Pagina 12
La Nazione (ed. Massa
Carrara)
Anaao Toscana
L' Asl: nessuna carenza di posti letto Contestati i dati
del «Tribunale»
Replica al presidente Gian Luigi Fondi. «Criticità accettabili»
CARRARA «NESSUNA carenza di posti, tutto
è sotto controllo»: l' Asl respinge al mittente le
accuse lanciate nei giorni scorsi da Gian Luigi
Fondi presidente del tribunale del malato.
Fondi denunciava un sistema sanitario ormai
al collasso, senza posti letto liberi e con gli
operatori sanitari stressati dal troppo lavoro.
La risposta dell' Asl non si è fatta attendere:
«E' bene precisare che i posti letto complessivi
(ordinari + day hospital) nella Zona Apuana
(ospedale di Massa, Carrara, dipartimento
materno infantile) sono 368. Nel nuovo
ospedale i posti letto saranno 352. In tutto,
quindi, i posti letto in meno saranno 16. I posti
letto di osservazione breve e i letti tecnici
rimarranno invece invariati. Sulle
preoccupazioni di Fondi, rispetto all'
affollamento del pronto soccorso e all'
aumento dei ricoveri evidenziamo che il picco
dell' accesso quest' anno si è registrato
prevalentemente nelle giornate del 2, del 3 e
del 5 gennaio e le nostre strutture hanno retto
all' impatto.
Il 5 agli accessi in pronto soccorso sono
succeduti ben 26 ricoveri, un numero straordinariamente elevato per le nostre medie. La lettura di
questo dato ci suggerisce che una parte degli accessi rispecchiano una gravità che non può essere
comunque evitata. In totale, dal 22 dicembre al 10 gennaio, gli accessi nei pronto soccorso sono stati
3095 così suddivisi: 62 codici rossi, 434 codici gialli, altri codici 2599. Per i codici rossi e gialli è stato
comunque possibile rispondere in tempi regolari (minuti di attesa medi 36). Per tutti gli altri codici 43
minuti di attesa media. Agli accessi, nello stesso riferimento temporale, sono succeduti 311 ricoveri. Il
filtro rispetto ai ricoveri è contenuto in una percentuale che risulta nella media».
«ANCHE i tempi di attesa al pronto soccorso prosegue , nonostante le criticità del periodo, sono stati
comunque accettabili.
Data l' imprevedibilità del flusso del pronto soccorso, per quanto ci si sforzi di organizzarci al meglio,
come in tutti i pronto soccorso della Toscana, è inevitabile che in alcune particolari circostanze possa
generarsi un allungamento dei tempi di attesa nell' accesso, sempre ovviamente solo per i codici minori,
con nessun danno per l' assistenza ma, sicuramente, con disagio per i pazienti. Vogliamo ribadire che
nessun taglio di personale è stato effettuato nei pronto soccorso, al contrario l' organico è stato
incrementato di una unità di personale medico, infermieristico e oss. Infine anche la responsabile della
Zona Apuana dottoressa Monica Guglielmi evidenzia che sul territorio nei giorni dal primo al sei gennaio
vi è stato un incremento notevole degli interventi della continuità assistenziale (guardia medica). Anche
gli ambulatori dei medici di famiglia sono risultati affollatissimi, così come sono state numerosissime le
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La Nazione (ed. Massa
Carrara)
Anaao Toscana
visite domiciliari (che peraltro diversi medici hanno effettuato anche nei giorni festivi)».
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La Nazione (ed. Pisa­
Pontedera)
Anaao Toscana
«Code e attese sono scandalose Cisanello, calvario
all' ospedale»
Dopo i nostri articoli un' altra testimonianza sui disservizi.
SOLO ieri abbiamo dato notizia dei disagi e
delle proteste delle centinaia di pazienti in
coda nelle sale d' aspetto dell' ospedale di
Cisanello (per le accettazioni dei ricoveri o la
prenotazione di visite e appuntamenti) o alla
Usl in via Garibaldi. I nostri giornalisti hanno
staccato il numerino insieme agli altri cittadini
verificando di avere davanti, in entrambi i casi,
circa cento persone con temi di attesa fino a
due ore. Subito è arrivata un' altra
testimonianza da parte di un lettore infuriato,
che parla di una situazione paradossale: si è
costretti a fare la coda anche prima delle visite
previste nella mattina stessa, anche dopo aver
già pagato il ticket, ma le attese sono così
dilatate nel tempo da costringere i pazienti a
presentarsi con estremo ritardo negli
ambulatori.
«PER QUANTO riguarda la situazione
assurda degli sportelli Cup a Cisanello, c' è un
aspetto che vorrei mettere bene in rilievo e sul
quale spero nelle vostre indagini e pressioni
perchè sia al più presto eliminato. Dovete
sapere, infatti, che, anche qualora si arrivi per
una visita avendo già provveduto al pagamento del ticket, gli utenti sono obbligati a rimanere in quell'
inferno per ore, solamente per ritirare un numero con il quale dovremmo essere chiamati al posto del
nome (per privacy?). Questa spiegazione mi convince poco anche perchè, ad esempio, al Santa Chiara
non si adotta la stessa procedura. In tutti gli ambulatori che ho conosciuto, se proprio si vuole dare
riservatezza, il numero viene assegnato direttamente dall' ambulatorio, al momento in cui l' utente si
presenta.
Quindi, a parte la necessità che si ponga rimedio alla situazione del Cup, quello che dovrebbe essere
fatto da domani stesso, sarebbe quello di togliere questo passaggio agli sportelli quando un utente è
già a posto e potrebbe presentarsi direttamente alla visita. Qualche giorno fa, una signora, pur
presentatasi un' ora e mezza prima della visita, è stata accettata un ora e mezza dopo l' orario dell'
appuntamento e si è sentita dire che la sua visita era cancellata perchè non presente all' ora stabilita! E'
riuscita a farla solo grazie all' interessamento dei sanitari dell' ambulatorio».
AOUP, su queste colonne, aveva promesso tre mesi fa un intervento rapido per migliorare le cose, ma
non abbiamo rilevato grossi cambiamenti, Fra qualche settimana torneremo negli stessi punti a vedere
se le cose sono cambiate oppure no.
Intanto chiunque volesse segnalare la propria esperienza può scrivere alla mai:
[email protected].
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La Nazione (ed. Pisa­
Pontedera)
Anaao Toscana
«Filo diretto con le ostetriche: stop tagli Mancano i
soldi per stampare il manuale»
DA TREDICI anni svolgono, come volontarie, il
servizio «Filo diretto con le ostetriche», che
riscuote un grande successo in tutta l' area di
Pisa. Adesso, dopo i tagli operati dall' azienda,
chiedono di essere messe in condizione di
proseguire nel lavoro. In particolare, che si
trovino i soldi per continuare a stampare un
manuale pratico di suggerimenti, molto
richiesto dalle neo­mamme, e che si riescano
a formare nuove volontarie. Sono le ostetriche
dell' Aou pisana, che sono state ascoltate
questa mattina dalla commissione Sanità
presieduta da Marco Remaschi ( P d ) . D a
quando il servizio è attivo, hanno spiegato le
ostetriche durante l' audizione, sono state
coinvolte 12 mila donne, ma anche 8 mila
padri e 1200 nonni, ed è stata fornita risposta
a 13 mila 800 telefonate. Il servizio si articola
sulle consulenze telefoniche fornite a un
numero verde, sulla distribuzione di un
manuale tecnico informativo e su incontri
settimanali con i futuri genitori. Ma adesso
sono stati tagliati i fondi anche per stampare il
manuale.
«Le buone pratiche devono essere salvaguardate e implementate», ha detto Remaschi; la commissione
Sanità ha deciso di inviare una richiesta affinché della stampa si faccia carico direttamente l'
amministrazione regionale.
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La Nazione (ed. Pistoia­
Montecatini)
Anaao Toscana
«Ci rimettono i cittadini»
«I PRIMI SEGNI della grave crisi furono
proprio la privatizzazione delle attività non
sanitarie negli ospedali (cucine, pulizie, ecc),
per poi passare a un taglio dei finanziamenti
destinati alla sanità scrive Maurizio Giorgi di 5
S t e l l e . I n u o v i t a g l i a l l a sanità s i
ripercuoteranno sui servizi al cittadino. La
dirigenza ASL, si sta comportando da curatore
fallimentare. E i taglisono a Prato, Pistoia ed
Empoli. I cittadini dovranno tenerne conto nelle
prossime elezioni regionali».
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La Nazione (ed. Pistoia­
Montecatini)
Anaao Toscana
«Spending review o tagli lineari? Non toccate i
servizi essenziali»
Edoardo Fanucci interviene sulla «manovra» sanitaria della Regione.
«IL PARZIALE passo indietro, annunciato in
serata dall' assessore regionale Marroni, va
nella giusta direzione. Mi auguro che la giunta
regionale corregga quanto prima questo errore
e intervenga fattivamente per rimediare al
taglio previsto, assegnando al nostro territorio
le risorse necessarie».
Sulla scure che la Regione ha riservato alla
sanità pistoiese, interviene con «non poca
sofferenza» anche l' onorevole Edoardo
Fanucci deputato del Pd. Renziano della
prima ora, pur difendendo i «necessari
risparmi» parla chiaramente di un
atteggiamento inaccettabile se i primi ad
essere sacrificati dovranno essere i servizi.
«Occorre riorganizzare cercando risparmi
puntuali e mirati? Siamo pronti, accettiamo la
sfida spiega in una nota . Non sarebbe
accettabile, senza una concreta giustificazione
e condivisione, penalizzare ulteriormente e in
modo così pesante la sanità pistoiese.
La decisione della Regione Toscana di tagliare
per ben 19 milioni di euro il fondo di
riequilibrio dell' Asl pistoiese è una notizia
tanto inaspettata, quanto preoccupante e dolorosa. Occorre procedere con determinazione lungo la
strada di un maggiore coinvolgimento fra i territori responsabilizzando le singole aree territoriali. Di
fronte ad una sostanziale riduzione dei trasferimenti statali, necessitata dalla volontà di ridurre la
pressione fiscale e far ripartire l' economia, la Regione deve chiedere uno sforzo e un impegno di
responsabilità, creatività e coraggio ai livelli periferici, ma non si possono imporre tagli lineari e non
proporzionali aggiunge .
Personalmente, ritengo che l' unica soluzione sia la condivisione delle difficoltà e delle opportunità che il
cambiamento in corso ci pone davanti. In prima battuta, abbiamo il dovere di attivare un serio lavoro di
squadra che coinvolga le realtà di Pistoia, Prato ed Empoli: faccio appello alle istituzioni tutte, ai sindaci,
ai presidenti di Provincia, ai consiglieri regionali e ai deputati. Una volta definite priorità comuni, criticità
e proposte strategiche, il passaggio successivo sarà il confronto con Firenze, non in contrapposizione,
ma in chiave di proposizione. La politica si assuma le sue responsabilità e il compito di proiettare il
territorio verso un futuro dove lo Stato non potrà che costare di meno in tutte le sue rappresentanze e
articolazioni. Realizzare un' efficace spending review non significa incidere su servizi essenziali per i
cittadini».
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La Nazione (ed. Pistoia­
Montecatini)
Anaao Toscana
L' INTERVENTO MUNGAI STEFANO (FORZA ITALIA)
«Telepass disattivati alle ambulanze La Regione si
faccia sentire a Roma»
TELEPASS disattivati alle ambulanze, interviene il
vicepresidente della Commissione sanità S t e f a n o
Mugnai (Fi). «Inaccettabile scrive mettere sullo stesso
piano ambulanze e auto private».
Nel giugno scorso Mungai fu promotore di una mozione.
«Allora la situazione si sbloccò e la mozione decadde
spiega . Ora, a fine legislatura, serve solo buon senso.
Sarei pronto a ripresentarla anche oggi, se la fine della
legislatura in corso non lasciasse prevedere eccessive
difficoltà all' approdo in aula. E poi, in tutti i casi, i tempi
si allungherebbero per una questione che invece va
affrontata subito e di petto. Serve buon senso. Solo
buon senso per rispetto al mondo del volontariato che si
prodiga, malgrado mille difficoltà, nel dare gambe al
sistema dell' emergenza­urgenza in sanità con impegno
e abnegazione. E' impensabile che ambulanze e auto
private siano messe sullo stesso piano, soprattutto dopo
15 anni che le associazioni facenti capo all'
Associazione nazionale pubbliche assistenze fruiscono,
e giustamente, del telepass come esenti».
SECONDO l' esponente di Forza Italia bisogna che la Regione si faccia sentire a Roma. E subito: «Il
volontariato sostiene Mugnai è una risorsa fondamentale per il nostro sistema sanitario, certo, ma anche
per l' identità civica della Toscana ove la Misericordia, ad esempio, opera da ben 770 anni plasmando il
tessuto culturale e sociale dei nostri territori. Per questo trovo giusto che sia proprio la nostra Regione a
promuovere un' azione presso il Governo nazionale. Ora: non domani, né tra una settimana o un mese
o, peggio, con la prossima legislatura. A quel volontariato a cui la Regione è sempre pronta a chiedere,
è tempo di restituire qualcosa almeno in termini di rispetto, interesse e considerazione».
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La Nazione (ed. Pistoia­
Montecatini)
Anaao Toscana
Un ambulatorio oncologico grazie all' asta benefica
al museo
Tra i battitori l' ex capitano, Fiorello Toppo. Ricavato a Voglia di Vivere'
CI SARANNO proprio tutti, dal mondo dell'
arte a quello del volontariato, e persino l' ex
capitano della Giorgio Tesi, Fiorello Toppo.
Tanti testimonial pronti a «metterci la faccia»
per uno scopo nobilissimo: raccogliere fondi
per realizzare un ambulatorio con medici
nutrizionisti che, con le loro consulenze,
aiuteranno le pazienti oncologiche a limitare i
danni delle terapie specifiche.
L' appuntamento è per domani pomeriggio,
dalle 16,30 alle 19,30, al Museo Marini dove
saranno battute all' asta opere di artisti quotati,
come Buscioni, Magazzini e Vivarelli, tanto per
citarne alcuni. Il ricavato andrà all'
associazione «Voglia di Vivere», che ha sede
in via Gentile e che proprio quest' anno
festeggia il traguardo di 25 anni di attività al
servizio delle donne affette da patologie
oncologiche.
«I servizi che forniamo sono tanti spiega la
presidente dell' associazione «Voglia di
Vivere», Marta Porta si va dalle visite cliniche
all' accoglienze e all' ascolto, al sostegno
psicologico e le attività psicomotorie. I servizi
sono tutti gratuiti, si chiede un piccolo contributo solo per le ecografie. Le associazioni con cui
collaboriamo sono diverse, dall' Ail all' istituto di prevenzione oncologica di Firenze. Il nostro nuovo
progetto è quello di aprire un ambulatorio, dove medici nutrizionisti seguiranno i pazienti oncologici
durante e dopo le terapie. La ricerca ha ormai dimostrato l' importanza di una corretta dieta per limitare i
danni che le terapie oncologiche provocano nel metabolismo di chi è costretto a sottoporvisi. Molte delle
opere che saranno battute sono state donate negli anni dagli stessi artisti».
UN BEL PROGETTO, a cui la città ha risposto in coro: dall' associazione dei commercianti al Garage
Carducci, lo spazio di scambio e riuso di via Carducci, con la editor Chiara Belliti e Monica Nannini, e la
galleria Vannucci. Al termine dell' asta, sarà offerto un piccolo rinfresco con i vini dell' enoteca «Da
David» e «Cornetti by night», che porterà cornetti light, preparati con una ricetta adatta a una dieta
facilmente digeribile. Dietro c' è la consulta del volontariato, che ha messo insieme le tante anime di
questo progetto.
«Nella nostra città le associazioni di volontariato sono tantissime spiega il presidente della Consulta,
Marco Leporatti la nostra funzione è proprio questa: di metterle in contatto, di farle collaborare e,
soprattutto, di aprire questo mondo a chi non ne fa parte, così come è accaduto in questa iniziativa, che
coniuga arte, commercio e che avrà anche un volto del mondo dello sport». Gli altri battitori sono: Dora
Donarelli, presidente della Sezione Soci Coop, Ambra Tuci, direttrice del Museo Marini, Maria Stella
Rasetti, direttrice della San Giorgio, Claudio Rosati, ex dirigente del sistema museale, Paolo Guercini e
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Vanni Menici.
Martina Vacca.
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Montecatini)
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VACCA MARTINA
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La Nazione (ed. Prato)
Anaao Toscana
IL BLITZ IN VIA LIDO GORI, CON NOVE CLANDESTINI.
Affittacamere abusivosopra al capannone
UN AFFITTACAMERE abusivo per gli operai
dell' attiguo capannone, tra cui c' erano nove
clandestini: è quanto hanno trovato ieri mattina
in un capannone di via Lido Gori gli agenti dei
nuclei speciali della polizia municipale,
congiuntamente a carabinieri, operatori dell'
Asl, uomini dell' Ispettorato del lavoro e dell'
Inps. Si tratta di una confezione ovviamente
gestita da un cinese, Y.Y., 41 anni.
Il capannone è però di proprieta' di un cittadino
italiano.
I nove clandestini di nazionalità cinese sono
stati accompagnati alla caserma dei
carabinieri per gli atti di rito.
Nel corso del controllo, inoltre, è emerso che il
magazzino produttivo era collegato ad una
civile abitazione al primo piano dell' immobile,
adibita ad affittacamere abusivo per gli operai
della ditta, con diciotto posti letto. All' interno
dell' appartamento sono stati poi riscontrati
abusi edilizi consistenti in un notevole
ampliamento volumetrico non autorizzato e la
presenza di cinque bombole di gas. E' scattata
così la sanzione di 1200 euro, più altri 400
euro da pagare ai sensi del regolamento di polizia urbana per lo stoccaggio delle bombole, rimosse e
affidate a ditta specializzata. Naturalmente il cinese affittuario dell' immobile è stato denunciato per gli
abusi edilizi riscontrati ed è stato disposto il sequestro amministrativo della struttura.
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La Nazione (ed. Prato)
Anaao Toscana
AVIS DONAZIONI: PRATO E' L' UNICA IN TOSCANA AD AUMENTARE LA RACCOLTA.
Ospedale, appello per il sangue
C' è urgente bisogno dei gruppi A+ e 0+. Ecco cosa fare.
APPELLO dall' ospedale, subito raccolto dall'
Avis provinciale: c' è urgente bisogno di
sangue dei gruppi A + e O +. Donare sangue è
un gesto di generosità e di civiltà, che si può
compiere dal lunedì al sabato tutti i giorni dalle
7.30 alle 10.30, al centro trasfusionale del
nuovo ospedale di Prato (al piano terra), e
negli stessi orari anche la prima e la terza
domenica del mese, quindi anche questa
domenica. C' è inoltre da ricordare che per i
donatori è prevista la possibilità di sosta
gratuita nel parcheggio dipendenti, sul lato
sinistro dell' ospedale, con ingresso a sinistra
della rotonda. E' possibile anche prenotare la
donazione chiamando la segreteria Avis (0574
23793) dalle 8 alle 12.30.
Per chi dona la prima volta da quest' anno
verrà effettuata la donazione differita: saranno
fatti solo gli esami preliminari, poi, dopo
q u a l c h e g i o r n o , i l medico p r o v v e d e r à a
contattare il donatore e gli verrà fissato un
appuntamento.
NEL 2014 l' Avis provinciale di Prato è stata l'
unica a livello regionale a segnare un
incremento delle donazioni, che sono passate da 8.646 unità raccolte nel 2013 a 8.812 raccolte lo
scorso anno. «Il lavoro svolto per garantire che il sangue sia sempre a disposizione è impegnativo dice
il presidente Marco Tofani ma i nostri soci sono sempre stati molto attenti a rispondere ad ogni
chiamata. Il bisogno è però sempre molto forte e presente, e noi ci adopereremo sempre affinchè i
malati possano avere la garanzia del sangue».
Proprio per sensibilizzare i cittadini e i giovani a questo importante gesto di solidarietà, l' Avis
provinciale ha ultimamente promosso molte iniziative, coinvolgendo ad esempio le scuole, la biblioteca
Lazzerini e varie associazioni. L' ultimo progetto in ordine di tempo è la rassegna RassegnAvis, cioè
spettacoli teatrali in tanti spazi di Prato e provincia. Il prossimo appuntamento sarà domenica 25
gennaio alle 16,30 nel salone della parrocchia di Santi Martiri con A spasso per Sherwood, regia di
Gabriele Boretti, e la compagnia I gioielli di Szeliga.
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Pagina 13
La Nazione (ed. Prato)
Anaao Toscana
DISTRETTO VIA CLEMENTI.
Giovedì prossimo i primi trasferimenti
NON SOLO all' ospedale, ma anche al
distretto di via Clementi, ormai in dismissione,
i dipendenti lavorano al freddo e gli utenti
stessi debbono subire questo disagio, pur
apprezzando quanto i lavoratori fanno per
mandare avanti le attività socio sanitarie. Un
fatto emerso anche durante l' incontro faccia a
faccia fra Commissione consiliare 5 e i
rappresentanti dei comitati cittadini di San
Paolo che vogliono fermare la chiusura del
distretto socio sanitario.
Una condizione di criticità che è stata fatta
presente anche alla Fp Cgil che a sua volta ha
sollecitato l' azienda sanitaria pratese affinchè
quanto prima si risolva questo problema. Il
sindacato di piazza Mercatale è stato
rassicurato che la problematica è sotto la lente
di ingrandimento e che avrà una risposta
quanto più rapida possibile.
Intanto da giovedì prossimo inizia lo
«smantellamento» del distretto di via Clementi.
I primi dipendenti ad essere trasferiti al centro
«Giovannini» s a r a n n o q u e l l i d e l s e r v i z i o
domiciliare; tutto il resto a seguire e per ultimi,
come già detto anche dal direttore zona distretto dell' Asl 4, Michele Mezzacappa che riconosce l'
impegno e la dedizione dei lavoratori in una struttura al freddo, il servizio dei prelievi di sangue e di
prenotazione Cup nella seconda decade di febbraio.
Sa.Be.
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La Nazione (ed. Prato)
Anaao Toscana
CARMIGNANO.
Misericordia in festa per San Sebastiano
MISERICORDIA di Carmignano in festa per il
patrono. Ricco il programma per domenica 18
e martedì 20 gennaio, giorno di San
Sebastiano. Qulla del 2015 è la prima festa
patronale nella nuova sede di via Redi
inaugurata lo scorso settembre. Domenica il
ritrovo dei volontari sarà alle 9 e nel salone il
presidente Sergio Pagliai, insieme ai
consiglieri, consegnerà gli attestati a coloro
che hanno superato il corso di primo e
secondo livello come soccorritori, ai 3 volontari
che sono diventati formatori regionali e a
coloro che hanno effettuato il corso di
retraining di Bls­d, per l' utilizzo del
defibrillatore. Piccola colazione insieme e poi
intorno alle 11 partirà il corteo diretto verso la
chiesa di San Michele dove durante la messa,
celebrata da don Claudio Ciurli, ci sarà la
vestizione di circa 15 nuovi confratelli e
consorelle. Al termine della celebrazione sia
nella chiesa di Carmignano sia in quella di
Santa Cristina a Mezzana verranno benedetti e
distribuiti i panellini della Misericordia: circa
500 panini che per tradizione accompagnano il
pranzo di San Sebastiano. Nel pomeriggio alle 17 si gioca a tombola in sede. Martedì 20 gennaio alle
18 la messa sarà celebrata nel salone della nuova sede.
Gli ambienti di via Redi sono più moderni e confortevoli, gli ampi spazi esterni che circondano l'
immobile hanno risolto i problemi relativi al parcheggio, mentre le cappelle del commiato offrono un
servizio importante alla collettività. Ora c' è attesa per il trasferimento del distretto socio­sanitario della
Asl.
M. Serena Quercioli.
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