ANAAO TOSCANA Venerdì, 16 gennaio 2015 ANAAO TOSCANA Venerdì, 16 gennaio 2015 Anaao Toscana 16/01/2015 Corriere della Sera Pagina 29 La sanità e il dilemma sul ticket per gli over 65 16/01/2015 Corriere Fiorentino Pagina 11 Rossi: ticket sugli over 65? Sì, ma l' esenzione non si tocca 16/01/2015 Il Tirreno (ed. Cecina) Pagina 21 I bisogni psicologici del paziente, riprende il corso Avo 16/01/2015 Il Tirreno (ed. Cecina) Pagina 30 Incontro sui servizi sanitari ai rifugiati 16/01/2015 Il Tirreno (ed. Grosseto) Pagina 19 «Mamme, donate il vostro latte» 16/01/2015 Il Tirreno (ed. Lucca) Pagina 22 Corso per volontari ospedalieri 16/01/2015 Il Tirreno (ed. PiombinoElba) Pagina 17 Alla Misericordia ambulatori e primo soccorso 16/01/2015 Il Tirreno (ed. Pisa) Pagina 15 I mezzi usati per l' impennata di accessi dovuti all' influenza 16/01/2015 Il Tirreno (ed. Pisa) Pagina 15 In pensione il primario Celandroni 16/01/2015 Il Tirreno (ed. Pisa) Pagina 15 Manca l' ambulanza pazienti bloccati per ore sulle barelle 16/01/2015 Il Tirreno (ed. Pisa) Pagina 15 Sos per il servizio Filo diretto con le ostetriche 16/01/2015 Il Tirreno (ed. Pisa) Pagina 33 Ospedalieri: visita e regali ai bambini in Pediatria 16/01/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 17 Ancora troppo alta la spesa per farmaci Abati affila la scure 16/01/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 17 Convenzioni al minimo, il volontariato soffre 16/01/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 17 Bilancio Asl 2013 Braccesi (da solo) vota contro 16/01/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 28 Sanità Medici in malattia saltano le ecografie e scatta la protesta 16/01/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 30 La Regione taglia i fondi a rischio i servizi dell' Asl 16/01/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 30 Il direttore generale Polimeni vicecommissario dopo la riforma 16/01/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 32 Ho la febbre? Vado al pronto soccorso 16/01/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 32 Un ricovero da 9.600 euro al mese 16/01/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 12 Dipendenti pubbliciin 6500 al voto Quest' anno anche i precari 16/01/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 4 «E' colpa dell' influenza» 16/01/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 4 Affido familiare con il Cesvot 16/01/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 4 Macchinario rotto, niente ecografia «Lasciati senza un'... 16/01/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 5 Cesat sempre più eccellente' con la «Gait analysis» 16/01/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 5 Se l'ambulatorio è all'Arci 16/01/2015 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 9 Asl e tempi di attesa Ulteriori chiarimenti 16/01/2015 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 9 Corretta alimentazione La Asl la spiega in televisione 16/01/2015 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 9 L' Asl e il piano anticorruzione 16/01/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 15 Il progetto dislessia: oggi incontro a La Torre 16/01/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pronto soccorso, una mattina in fila coi pazienti per una visita 16/01/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 4 «Stesso numero di prestazioni di Careggi, servono dei... 16/01/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 5 Miracolato in sala operatoria. «Ora posso camminare» 16/01/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 9 «Diecimila euro al mese per le cure all'estero» Gianluca Mercuri 1 2 3 4 5 7 8 9 10 11 13 14 15 16 18 19 20 22 23 25 27 28 29 30 32 34 35 36 37 38 39 41 42 43 16/01/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 12 44 L' Asl: nessuna carenza di posti letto Contestati i dati del... 16/01/2015 La Nazione (ed. PisaPontedera) Pagina 9 46 «Code e attese sono scandalose Cisanello, calvario all'... 16/01/2015 La Nazione (ed. PisaPontedera) Pagina 9 47 «Filo diretto con le ostetriche: stop tagli Mancano i soldi per... 16/01/2015 La Nazione (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 4 48 «Ci rimettono i cittadini» 16/01/2015 La Nazione (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 4 49 «Spending review o tagli lineari? Non toccate i servizi... 16/01/2015 La Nazione (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 4 50 «Telepass disattivati alle ambulanze La Regione si faccia sentire a... 16/01/2015 La Nazione (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 5 Un ambulatorio oncologico grazie all' asta benefica al museo 16/01/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 11 Affittacamere abusivosopra al capannone 16/01/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 11 Ospedale, appello per il sangue 16/01/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 13 Giovedì prossimo i primi trasferimenti 16/01/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 18 Misericordia in festa per San Sebastiano VACCA MARTINA 51 53 54 55 56 16 gennaio 2015 Pagina 29 Corriere della Sera Anaao Toscana La sanità e il dilemma sul ticket per gli over 65 A bolire l' esenzione dal ticket sanitario per gli over 65 «sani e benestanti». La proposta dell' assessore alla Sanità del Veneto Luca Coletto ha il merito di rilanciare il confronto su un tema nodale in un Paese sempre alle prese con il dilemma dei tagli. Soprattutto dopo le maxi sforbiciate imposte dalla legge di Stabilità alle Regioni, nei cui bilanci il capitolo Sanità arriva ad assorbire l' 80% della spesa. Le Regioni, va detto, non si sono limitate a un «no» generico e in questi mesi hanno messo al lavoro i loro tecnici per definire nuove forme di compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini. Il tema del ticket, se non è più un tabù, continua tuttavia a urtare suscettibilità: le parole di Coletto sono bastate a fare insorgere la Uilpensionati, che chiede alle istituzioni «maggiore attenzione ai diritti e ai bisogni dei malati», mentre il Tribunale per i diritti del malato si dice già pronto alla mobilitazione. Lo stesso presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino, d' altronde, ha preso le distanze da Coletto parlando di «posizione personale, non condivisa da tutti gli assessori». Una cautela dettata forse dal ruolo istituzionale, ma che stride in qualche modo con l' audacia del governatore toscano Enrico Rossi, favorevole alla scelta di chiedere di più a chi ha redditi più alti, «magari ricorda costruiti con il sistema retributivo». Di certo la revisione dei ticket era stata fissata dal Patto per la salute entro il 30 novembre 2014: un ritardo che va di pari passo con quello dell' aggiornamento dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza, in pratica le prestazioni sanitarie garantite ai cittadini dal Servizio nazionale. I Lea rivisti l' ha detto il ministro Lorenzin comprenderanno nuovi trattamenti, che vanno dall' eterologa alle diagnosi per la celiachia. Serviranno coperture, quindi nuovi tagli: stabilire chi è «benestante» non sarà indolore, ma il tema del limite all' esenzione dal ticket sarà probabilmente ineludibile. Gianluca Mercuri. Gianluca Mercuri Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 16 gennaio 2015 Pagina 11 Corriere Fiorentino Anaao Toscana Verso le elezioni/2. Rossi: ticket sugli over 65? Sì, ma l' esenzione non si tocca Un aumento dei ticket sanitari. Ma solo per i toscani più abbienti. Lo ha annunciato, ieri pomeriggio, il governatore Enrico Rossi attraverso il suo profilo ufficiale su Facebook: per gli over 65, resterà l' esenzione per le categorie più deboli, ma sono in arrivo aumenti tariffari per chi guadagna più di 8 mila euro al mese. «Sui #ticket per gli over 65 io la penso così ha scritto il governatore sono per il mantenimento dell' esenzione per gli anziani con un reddito inferiore ai 36mila euro, come avviene adesso. Ma ha aggiunto Rossi non tutti gli over 65 sono uguali: ci sono oltre 33mila pensionati d' oro con reddito superiore a 8mila euro al mese. A loro sarebbe giusto chiedere qualcosa di più. Se serve a mantenere l' esenzione a chi ha di meno». Su Facebook è arrivata una valanga di «like» di apprezzamento da parte degli utenti. E il governatore ha rilanciato, in un commento, il motivo del suo intervento: «Siccome sento da più parti che si vuole cancellare l' esenzione dal ticket per gli over 65 ha precisato ho voluto ribadire che in Toscana è così e resterà così». Il riferimento è all' assessore alla Sanità della Regione Veneto (e coordinatore nazionale degli assessori alla Sanità), Luca Coletto che ha pubblicamente chiesto di togliere l' attuale esenzione dai ticket sanitari, per gli over 65 con meno di 36 mila euro di reddito, prevedendola soltanto per anziani con pensioni sociali o con patologie gravi. Da parte del popolo di Facebook, per il governatore toscano, pochi i commenti critici; molti invece gli apprezzamenti: «Giusto! », «bravissimo presidente!». In vista delle elezioni regionali di maggio, che quasi certamente vedranno Enrico Rossi candidato presidente per il Pd, quello di ieri sembra un intervento mirato (e meno scivoloso della celebre fotografia con i vicini rom) per coprirsi a sinistra, dopo il patto di ferro stretto tra il governatore e il premier Matteo Renzi. (R.R. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 16 gennaio 2015 Pagina 21 Il Tirreno (ed. Cecina) Anaao Toscana OGGI In BIBLIOTECA. I bisogni psicologici del paziente, riprende il corso Avo CECINA Riprende, dopo la pausa natalizia, oggi alle ore 15,30, presso la biblioteca dell' ospedale di Cecina, il corso di formazione per volontari "Solidarietà e volontariato fra ospedale e territorio" organizzato dall' Associazione Volontari Ospedalieri ( A v o ) Cecina, dall' Associazione Cure Palliative della Bassa Val di Cecina, con la collaborazione del Comune di Cecina, l' Asl 6, la società di Pubblica Assistenza di Cecina, e il Cesvot che l' ha finanziato. Il prossimo incontro, 4° della serie, avrà come tema "I bisogni psicologici e spirituali del paziente alla fine della vita". Relatrice sarà C o s t a n z a G a l l i , medico o n c o l o g o , responsabile dell' Hospice di Livorno che illustrerà come affrontare le problematiche del malato terminale. Si ricorda che il corso è aperto non solo ai volontari o aspiranti volontari di tutte le associazioni del territorio, ma anche a tutti i cittadini interessati agli argomenti trattati che possono partecipare anche se non iscritti. Per avere ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 3345391729, oppure scrivere a [email protected]. Potranno partecipare come auditori tutti i cittadini interessati. Gabriele Bibbiani. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 16 gennaio 2015 Pagina 30 Il Tirreno (ed. Cecina) Anaao Toscana Incontro sui servizi sanitari ai rifugiati LIVORNO È stato rinviato a venerdì 23 gennaio il convegno precedentemente fissato per oggi sul tema "Diritto alla Salute e accesso ai servizi sociosanitari dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale: dal territorio all' Europa". L' incontro si svolgerà dalle 9.30 alle 16.30 nel PoloDidattico dell' ospedale (padiglione 20). L' incontro è aperto a tutti, ma specificamente r i v o l t o a l p e r s o n a l e s a n i t a r i o d e l l e Asl direttamente coinvolte nell' assistenza ai richiedenti asilo e rifugiati. Obiettivo del workshop è offrire una opportunità di formazione e confronto ai diversi soggetti incaricati dell' attuazione della normativa inmateria di accesso alla salute dei migranti: responsabili regionali sulle politiche dell' immigrazione, dirigenti dei servizi amministrativi e sanitari delle Usl e operatori amministrativi e sanitari a diretto contatto con l' utenza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 16 gennaio 2015 Pagina 19 Il Tirreno (ed. Grosseto) Anaao Toscana ospedale misericordia. «Mamme, donate il vostro latte» Appello della dottoressa Falorni, nuovo direttore di neonatologia. GROSSETO La dottoressa Susanna Falorni è il nuovo direttore della Pediatria e Neonatologia dell' ospedale di Grosseto, nominata dalla direzione aziendale, dopo la selezione di ottobre. Classe 1959, di origine fiorentina, si è laureata in Medicina nel 1983 con il massimo di voti e si è specializzata in Pediatria nel 1987, all' università di Firenze. Dopo ha conseguito il perfezionamento in Neonatologia ed emergenze pediatriche all' università di Roma. Responsabile dal 2004 del pronto soccorso pediatrico di Grosseto, è istruttrice "Pblsd irc" (emergenza e manovre di rianimazione pediatriche) e, dal 2012, è docente di Pediatria d' urgenza, alla Scuola di specializzazione in pediatria dell' università di Siena. E proprio dalla dottoressa Falorni arriva un appello alle neomamme per donare il latte materno in eccesso. Sono 15 anni che alla Pediatria e neonatologia del Misericordia di è attiva la banca del latte. Grazie a questa istituzione, ogni anno, almeno 50 neonati, le cui madri non dispongono di latte proprio, possono beneficiare di latte umano, anziché essere nutriti con quello artificiale. Un gesto di generosità da parte di oltre 300 donne (tante sono quelle che dal 2000 hanno donato il proprio latte) che si è tradotto in un grande vantaggio in termini di salute, per i piccoli. «Purtroppo in questo periodo osserva la dottoressa Falorni siamo in difficoltà a rispondere alle richieste di latte materno, per carenza di materia prima. Ecco perché abbiamo pensato di lanciare un appello alle madri, chiedendo anche la collaborazione alla stampa, affinché vengano da noi, al quarto piano del Misericordia, e donino il latte prodotto in eccesso. È un gesto di grande generosità che non comporta alcun problema per la donatrice né per il suo bambino, ma che consente alle madri che non hanno il latte di nutrire naturalmente i loro piccoli». Le madri che intendono donare il latte possono telefonare al numero 0564 485312. Sulla promozione dell' allattamento al seno e sull' uso del latte materno, peraltro, la Asl di Grosseto è da sempre in prima linea, grazie alla collaborazione tra la Pediatria e neonatologia del Misericordia, le ostetriche del Dipartimento maternoinfantile, i pediatri di famiglia: una rete di professionisti che sta lavorando da anni, anche con attività informative ed educative, in questa direzione. E i risultati si vedono, tant' è che la Asl 9 è tra le prime in Toscana, secondo le valutazioni del Mes della Scuola superiore Sant' Anna di Pisa, per la promozione dell' allattamento precoce al seno. Un altro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 5 16 gennaio 2015 Pagina 19 < Segue Il Tirreno (ed. Grosseto) Anaao Toscana riconoscimento alla qualità dei servizi erogati dalla banca del latte è arrivato nel 2013 dall' Osservatorio nazionale per la salute della donna, che ha premiato il Misericordia con due "bollini rosa" per l' ospedale "a misura di donna". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 16 gennaio 2015 Pagina 22 Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana AVO Corso per volontari ospedalieri Corso di formazione ed aggiornamento per volontari ospedalieri a Castelnuovo. A partire da sabato presso la sala riunione dell' ospedale Santa Croce di Castelnuovo ed è organizzato dall' Associazione Volontari Ospedalieri. L' associazione è composta da volontari che dedicano parte del loro tempo al servizio dei malati che si trovano ricoverati in ospedale. Per diventare volontario dell' associazione è necessario essere maggiorenni, seguire un ciclo di lezioni, impegnarsi nel tirocinio ospedaliero con un volontario ed offrire due ore settimanali per l' assistenza. Gli incontri cominciano alle ore 16 di sabato prossimo con l' avvocato Lorenzo Calucci, ex presidente Avo Giovani, che illustrerà la storia dell' associazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 16 gennaio 2015 Pagina 17 Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Anaao Toscana Alla Misericordia ambulatori e primo soccorso Prosegue l' offerta di servizi della Misericordia di Campiglia Marittima. Al poliambulatorio in via Portelli, infatti, è attivo dal lunedì al venerdì con orario 10.3012 il servizio gratuito di primo soccorso denominato "medico in sede". Sul posto è presente un defibrillatore Dae (defibrillatore automatico esterno) con il dottor Giovanni Ceccarelli che si occupa di medicina interna, medicazioni, iniezioni, controllo pressione arteriosa. Il centro offre inoltre una serie di specialistiche ambulatoriali e ospita lo studio di alcuni medici d i famiglia. Per parlare con il centro i numeri telefonici sono 0565 837064e 0565 837064. Orari, specialistiche, prezzi e prenotazioni sono consultabili sul sito internet della Misericordia all' indirizzo http://www.misericordiacampigliamarittima.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 16 gennaio 2015 Pagina 15 Il Tirreno (ed. Pisa) Anaao Toscana PRONTO SOCCOrSO. I mezzi usati per l' impennata di accessi dovuti all' influenza PISA Meno vaccinati, più ammalati. Tradotto: pronto soccorso intasato. E una delle conseguenze dirette è l' aumento dei servizi delle ambulanze dirottate sulle emergenze. L' effetto del picco influenzale che sta mettendo a letto migliaia di pisani è anche quello di ridurre il numero dei mezzi utilizzati per i trasferimenti interni tra padiglioni ospedalieri. L' impennata di accessi al pronto soccorso, soprattutto di persone anziane con patologie croniche sia per l' epidemia influenzale sia perché, in generale, i pronto soccorso di tutt' Italia sono presi d' assalto visto che sono in grado di erogare risposte, anche se con attese. Tra Natale e Befana il pronto soccorso ha registrato un incremento di accessi (più 300) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un conseguente incremento di ricoveri (più 100) sempre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Di solito le ambulanze sono utilizzate in via prioritaria per i trasporti in urgenza e poi per le dimissioni, le consulenze specialistiche per i ricoverati, per i trasporti interni di degenti da padiglione a padiglione in caso di pazienti non deambulanti come al Santa Chiara. A Cisanello molti reparti (tutta la parte nuova, edifici 30 31 10) sono collegati da passaggi interni e per i barellati non c' è bisogno dell' ambulanza. L' ipotesi di potenziare i numero delle ambulanze non viene presa in considerazione dall' azienda ospedaliera. Che sostiene di utilizzare già tutte le risorse disponibili sottolineando che, comunque, anche se con attese, riesce a far fronte e a garantire il trasporto. E non per tutti gli ospedali si può dire altrettanto. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 16 gennaio 2015 Pagina 15 Il Tirreno (ed. Pisa) Anaao Toscana In pensione il primario Celandroni Il noto pediatra lascerà l' Asl 5 il giorno dopo aver compiuto 65 anni. PISA Compie 65 anni il 19 gennaio e il giorno dopo va in pensione. Lascia la professione da dipendente Asl i l primario di pediatria del Lotti di Pontedera, Amerigo Celandroni, studio privato a Pisa e residenza a Calci. Il pediatra, conosciuto in tutta la provincia per aver seguito generazioni di bambini, il 9 gennaio scorso ha scritto ai vertici dell' Asl di voler andare in pensione al compimento dei 65 anni che saranno festeggiati lunedì 19. Nel febbraio 2014 aveva chiesto e ottenuto di restare in servizio fino a 70 anni, così come previsto dalla legge. Poi ha maturato la decisione di andare in pensione. Martedì 20 sarà in quiescenza con un' anzianità di 42 anni, 9 mesi e 15 giorni messa insieme riscattando gli anni di laurea e di specializzazione e i periodi trascorsi alle dipendenze dell' Azienda ospedaliera e dell' Asl 5. (p.b. ) ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 16 gennaio 2015 Pagina 15 Il Tirreno (ed. Pisa) Anaao Toscana Manca l' ambulanza pazienti bloccati per ore sulle barelle Disagi quotidiani al Santa Chiara e a Cisanello per i ritardi nei trasferimenti interni tra i padiglioni ospedalieri di Pietro Barghigiani PISA Quattro ore di attesa per aspettare un' ambulanza con cui spostarsi per non più di 250 metri. Tempi lunghissimi per distanze ravvicinate. È successo al Santa Chiara mercoledì pomeriggio, ma non è che a Cisanello si viaggi su altre velocità. Il disagio è dovuto all' incontro da un eccesso di domanda di trasferimenti interni tra padiglioni e una scarsità di mezzi con cui garantire il servizio. Il risultato è un ingorgo quotidiano che non tutti i pazienti, sistemati su barelle o carrozzine, affrontano con lo stesso spirito di rassegnazione. Al Santa Chiara una pensionata di 72 anni, ricoverata in Medicina G e n e r a l e è s t a t a sottoposta a una visita in un edificio lontano non più di 250 metri, ma da raggiungere in ambulanza perché la paziente non camminava da sola. «Era digiuna dalla mattina spiega il figlio . Alle 13 la visita si è conclusa e fino alle 17 non c' è stata un' ambulanza disponibile per riportarla in reparto. Al personale sanitario ho detto che ce l' avrei portata io con la mia auto, ma mi hanno risposto che non era possibile. Mi hanno spiegato che la mattina ci sono due mezzi, mentre il pomeriggio ne circola solo uno. Niente da dire ai volontari del servizio, per carità, ma è il sistema che non funziona per come è stato pensato. Prima di mia madre c' erano quaranta persone di cui occuparsi». Un' attesa che, moltiplicata per la frequenza giornaliera, diventa un disagio quotidiano che si somma ai pensieri già di per sé poco sereni di chi è ricoverato. Non è andata tanto meglio, ma le storie nella loro lentezza si somigliano tutte, a un degente di Cisanello, residente a San Giuliano Terme. Da due mesi è in ospedale. È sopravvissuto a un gravissimo incidente stradale. Lo assiste la moglie, Maria Avanzini, che l' altro giorno è stata testimone di un episodio in cui il coniuge per diverse ore è diventato un "pacco" in attesa di destinazione. «Purtroppo, in un ospedale dell' importanza di quello di Cisanello con reparti di eccellenza che sono un punto di riferimento anche a livello nazionale, per i tagli selvaggi effettuati ci sono solo 3 ambulanze interne al mattino e 2 al pomeriggio esordisce la moglie del paziente . La conseguenza è che i malati sono costretti, dopo avere effettuato le visite, a stazionare in barella anche per 234 ore in corridoi tra correnti d' aria in attesa dell' ambulanza di ritorno». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 16 gennaio 2015 Pagina 15 < Segue Il Tirreno (ed. Pisa) Anaao Toscana La visita specialistica era fissata per 12. Il ricoverato è stato preso in consegna alle 12,30. Era digiuno perché i pasti vengono forniti alle 13. «Ho chiesto che venisse portato via direttamente con la sedia su cui era già seduto per evitare trasbordi successivi dalla barella ad un' altra sedia e viceversa aggiunge la donna . Non è stato consentito con la giustificazione che le ambulanze in dotazione non sono attrezzate per il trasporto di sedie a rotelle. In realtà direi che non sono idonee neanche per il trasporto delle barelle da momento che non vi sono fermi per bloccarle al pavimento dell' ambulanza e durante il tragitto la barella non solo si muoveva ma dovevamo reggerla in due». Arrivati nel reparto non c' era il sollevatore e l' uomo stato messo su una sedia a rotelle grazie alla disponibilità del medico e di una infermiera che l' hanno alzato con le braccia. Alle 13,45 l' infermiera ha chiamato l' ambulanza di ritorno, ma nonostante i numerosi solleciti è stato prelevato solo alle 15,30. «L' attesa è stata snervante: mio marito, per giunta digiuno, ha avuto una crisi (erano 15 giorni che non ne aveva più), ha dato in escandescenze, minacciava di buttarsi dalla barella, accusava dolore a una gamba prosegue lo sfogo . Io non riuscivo a calmarlo. Ho protestato vivacemente anche telefonicamente con il centro operativo ma l' ambulanza non arrivava, ero esasperata e francamente non so cosa sarebbe potuto accadere se non ci fossi stata io accanto a lui». La lunga attesa, regola giornaliera in un periodo di picchi influenzali, rischia di mettere in secondo piano quello che chi entra a Cisanello non mette in dubbio: la qualità delle cure. Conclude la moglie del paziente: «È scandaloso che in un ospedale come quello di Pisa, dove in questi mesi ho potuto apprezzare la grande professionalità e umanità di tutti i medici, gli infermieri, gli operatori in tutti i reparti in cui mio marito è stato ricoverato, ci siano inefficienze del genere che gettano ombre e discredito su un' azienda che è sempre stata un vanto per tutta la città». ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 16 gennaio 2015 Pagina 15 Il Tirreno (ed. Pisa) Anaao Toscana Sos per il servizio Filo diretto con le ostetriche Da tredici anni svolgono, a titolo volontario, il servizio "Filo diretto con le ostetriche", che riscuote un grande successo in tutta l' area di Pisa. Adesso, dopo i tagli dell' azienda, chiedono di essere messe in condizione di proseguire nel lavoro anche per la stampa di un opuscolo. Sono le ostetriche dell' Aoup, che sono state ascoltate ieri mattina dalla commissione Sanità p r e s i e d u t a d a Marco Remaschi (Pd). Sono state coinvolte 12.000 donne, ma anche 8.000 padri e mille e 200 nonni, ed è stata fornita risposta a 13. 800 telefonate. Remaschi ha chiesto che della stampa si faccia carico la Regione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 16 gennaio 2015 Pagina 33 Il Tirreno (ed. Pisa) Anaao Toscana pallavolo. Ospedalieri: visita e regali ai bambini in Pediatria PISA Per un giorno le atlete della Pallavolo Ospedalieri di Pisa hanno messo da parte agonismo e competizione e si sono distinte per solidarietà ed altruismo. Insieme ad una rappresentanza del Circolo Dipendenti Ospedalieri di Cisanello e alle istruttrici de "La casa di Mary Poppins", il Ciaf (Centro infanzia, adolescenza e famiglia) di via Abba gestito dall' Asd Pallavolo Ospedalieri, hanno visitato il reparto di pediatria dell' ospedale di Santa Chiara. La delegazione di atlete della società sportiva pisana ha distribuito doni e tanta allegria, allietando la giornata dei piccoli ospiti della struttura sanitaria. «Un gesto semplice, ma carico di significato commenta Cesare Di Cesare, presidente della Pallavolo Ospedalieri . Riuscire a strappare un sorriso ad un bambino, soprattutto in questi casi, è il più prezioso dei regali». Sono intanto ripresi i vari campionati: le squadre degli Ospedalieri sono impegnate in tutti i tornei giovanili e in Prima divisione. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 16 gennaio 2015 Pagina 17 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Ancora troppo alta la spesa per farmaci Abati affila la scure A Pistoia quasi 200 euro a testa ogni anno in medicine Il direttore Asl: tra i peggiori in Toscana, si può migliorare di Fabio Calamati PISTOIA Dodici milioni su quasi 450: questa, al momento, è la misura più accreditata del taglio alle risorse che per il 2015 pioverà sulla sanità pistoiese. Poi, come spera il direttore generale Roberto Abati, ci potranno essere ulteriori finanziamenti nel corso dell' anno, ma per ora le cifre sono queste. E allora è lecito chiedersi: da dove comincerà l' Asl 3 a rastrellare queste risorse? Dove cadrà la scure per la sanità pistoiese? Roberto Abati, direttore generale in carica (almeno fino a marzo, quando lui e gli altri colleghi delle Asl toscane dovranno lasciare il posto ai commissari nominati dal presidente Rossi per l' attuazione della riforma delle Asl) una prima indicazione l' ha offerta mercoledì scorso, presentando all' assemblea dei sindaci i dati del bilancio consuntivo 2013. «La spesa farmaceutica ha detto Abati a Pistoia è ancora troppo elevata. Nel 2013 siamo riusciti a ridurla di circa due milioni, e un risultato simile dovremmo riuscire a coglierlo anche nel bilancio 2014. Ma ci sono ancora ampi spazi di intervento. Empoli e Prato sono due realtà che per farmaci spendono molto meno di Pistoia, eppure non mi risulta che in queste due unità sanitarie ci siano problemi di salute più gravi di quelli di Pistoia. Questo dimostra che anche nel 2015 la spesa farmaceutica pro capite dovrà essere ulteriormente ridotta». In effetti, la tabella qui a fianco fotografa i numeri che stanno alla base delle parole di Abati. La mappa della spesa farmaceutica 2013 in Toscana vede soltanto Lucca (con 201,5 euro pro capite all' anno) più affamata di medicinali di Pistoia, che si è fermata a 198,5 euro. La media toscana è di 194.7 euro. A Prato, appena 20 km da Pistoia, si spendono "solo" 190,3 euro a testa. Ed Empoli, l' Asl più virtuosa della Toscana da questo punto di vista, non va oltre i 186,7 euro. Raccontate così, possono sembrare diffferenze da pochi euro, ma se a Pistoia si spendesse in medicinali con la parsimonia di Empoli, l' Asl 3 si ritroverebbe con oltre due milioni e mezzo in più di risorse libere nel bilancio. Visti i tempi, non è certo poca cosa. L' Asl ha già avviato diverse pratiche per ridurre la spesa farmaceutica, dalla distribuzione diretta agli incontri di verifica sull' appropriatezza delle prescrizioni con i medici d i medicina generale. Ma il rapporto con questi ultimi è sempre stato difficile, con i medici che a loro volta accusano l' Asl di usarli soprattutto come capro espiatorio delle proprie inefficienze. Se ci si aggiunge il fatto che oltre metà della spesa per farmaci è legato a patologie croniche (ipertensione e problemi vascolari su tutte) si capisce come sia tutt' altro che semplice incidere su questa voce di spesa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 16 gennaio 2015 Pagina 17 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Convenzioni al minimo, il volontariato soffre Il taglio ai telepass per le ambulanze è stato solo l' ultimo episodio. Associazioni preoccupate. di Alessandra Tuci wPISTOIA I tagli della Regione preoccupano le associazioni di volontariato. Non solo i telepass per i mezzi di soccorso non sono più esenti e le associazioni di devono pagarli di tasca propria, ma i tagli vanno a sommarsi ai tagli. «Il sistema spiega Riccardo Fantacci direttore dei servizi della Misericordia si regge solo per il fatto che il servizio di emergenza in Toscana viene assicurato a un costo di tre volte inferiore alla media italiana. Da qui scaturiscono le risorse per assicurare anche i servizi non di emergenza. Altri tagli rischiano di far saltare tutto». Emilio Lenzi, vicepresidente Anpas Pistoia, si dice preoccupato, «perché sono tre anni che ci sono nuovi tagli». C' è poi il versante ambulatoriale. «In tre anni spiega il segretario della Misericordia Roberto Fratoni abbiamo avuto una riduzione della capacità di budget del 25%. Finora ci siamo salvati offrendo i servizi a una tariffa sociale, e q u i v a l e n t e c i o è a l c o s t o d e l ticket corrispondente, ma di più è impossibile fare». E poi cè anche la vicenda paradossale del telepass. Dai primi di gennaio, infatti, Autostrade per l' Italia, dopo un lungo tira e molla, ha comunicato ai coordinatori regionali delle associazioni di volontariato che avrebbe provveduto alla disattivazione di tutti i telepass esenti, ovvero quelli da sempre dati in dotazione ai mezzi di soccorso. La motivazione? Utilizzi anomali del servizio. Una decisione che pesa come un macigno sulle associazioni, costrette adesso ad acquistare i telepass ed eventualmente autocertificare i viaggi effettuati in condizioni di emergenza. «Noi viaggiamo per tutta Italia, trasportando persone malate, bisognose, spesso in situazioni di estrema gravità, ora dobbiamo sopperire noi a tutte le spese, che già sono molte commenta Salvatore Scarola A quanto ho appreso, dobbiamo poi segnalare noi alla società Autostrade per l' Italia i casi di passaggio al casello in stato di emergenza e quelli non ci dovrebbero essere fatturati. Ma il sistema è complesso, la burocrazia non è semplice. Spesso per fare 3 o 4 passaggi urgenti in un mese non ci conviene nemmeno poi fare questo tipo di richiesta. Ci stanno mettendo in ginocchio, dato che già dobbiamo affrontare costi notevoli». Una pioggia di critiche arriva anche dalla Misericordia «Ad oggi abbiamo dovuto adeguarci al nuovo sistema e pagare ogni spostamento conferma Fantacci in teoria, per ottenere il rimborso dei viaggi effettuati in autostrada in situazioni di emergenza bisogna fare una procedura amministrativa piuttosto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 16 gennaio 2015 Pagina 17 < Segue Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana complessa che consiste in una motivazione scritta alle Autostrade per l' Italia. Questo è un atteggiamento poco positivo, che ci mette in croce. Le motivazioni ci sono a livello nazionale dato che qualcuno ha abusato dell' esenzione, ma in questo modo siamo stati penalizzati tutti. Si colpisce il giusto per colpire il peccatore, come si suol dire, ma questa ulteriore penalizzazione non aiuta certo il volontariato a crescere. Abbiamo anche contattato il ministero dei Trasporti, ma non è servito a niente. Noi svolgiamo un' attività sociale, ma in questo modo siamo al pari di un autotrasportatore. Abbiamo persone a bordo, spesso ammalate, siamo al servizio costante del cittadino». ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 16 gennaio 2015 Pagina 17 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Bilancio Asl 2013 Braccesi (da solo) vota contro L' assemblea aziendale dei sindaci, mercoledì 14, era stata convocata per la presa d' atto del bilancio consuntivo 2013 dell' Asl, m a soprattutto all' inizio è stata monoopolizzata dalla discussione sui tagli annunciati dalla Regione al bilancio 2015 delle Asl toscane e in particolare di quella pistoiese. Alla fine, comunque, i lavori hanno ripreso il loro andamento fisiologico. I contenuti del bilancio sono stati sottolineati con soddisfazione dal direttore generale dell' Asl Roberto Abati (i conti si sono chiusi in sostanziale pareggio, nonostante le difficoltà oggettive). Tra gli interventi dei sindaci, da notare quello di Tommaso Braccesi (foto), che ha annunciato il suo voto contrario (alla fine sarà l' unico) contestando la validità delle scelte sul riassetto sanitario in montagna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 16 gennaio 2015 Pagina 28 Il Tirreno (ed. Pontedera) Anaao Toscana Sanità Medici in malattia saltano le ecografie e scatta la protesta EMPOLI «L' Asl ha disdetto in extremis l' esame, senza dare una spiegazione precisa. E non mi hanno dato neanche un nuovo appuntamento. Così ci spingono a rivolgerci ai privati». È lo sfogo di Luciano Pocci di Limite sull' Arno, che lunedì scorso avrebbe dovuto accompagnare la figlia di pochi mesi all' ospedale di Empoli per un' ecografia alle anche «che deve essere fatta entro tre mesi dalla nascita, i medici si sono raccomandati. Per fortuna sottolinea Pocci ho trovato posto all' ospedale Torregalli, ma il comportamento dell' azienda empolese è inconcepibile». In realtà l' Asl 11 di via dei Cappuccini spiega che è tutta colpa... dell' influenza. In pratica è successo che buona parte dei medici che effettuano questo tipo di esami, sono in malattia. Di conseguenza ci sono state ripercussioni inevitabili nell' erogazione del servizio «che comunque tornerà a pieno regime entro un mese al massimo». L' azienda empolese ricorda anche ai cittadini che comunque l' ecografia può essere effettuata in un' altra struttura dell' Area Vasta. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 16 gennaio 2015 Pagina 30 Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana La Regione taglia i fondi a rischio i servizi dell' Asl All' azienda sanitaria sono arrivati cinque milioni in meno rispetto al 2013 Si prepara una nuova riduzione delle spese, ecco i settori dove si interverrà di Fabrizio Tonelli LUCCA Un altro anno di lacrime e sangue per i servizi sanitari. La prima assegnazione di risorse da parte della Regione Toscana fa registrare un taglio del 2,7% rispetto al 2013. Il budget a disposizione per fare il bilancio di previsione è di 334 milioni di euro rispetto ai 351 del 2013 (si fa riferimento a questo anno perché è quello che ha il bilancio chiuso). All' appello quindi mancano 17 milioni, anche se in realtà altri 12 sono arrivati ma non sono ancora disponibili. C' è però da tenere presente che la realtà dell' Asl 2 si è modificata in modo importante nel corso del 2014, anno che ha registrato l' apertura del nuovo ospedale a San Filippo a cui però non è seguita la chiusura completa del vecchio nosocomio. Anzi, al Campo di Marte sono in corso di attuazione interventi che porteranno in tempi brevi alla nascita di una vera e propria Cittadella della salute. L' Asl 2 è quindi impegnata a tenere in piedi due complessi rilevanti, con un conseguente incremento delle spese, per cui ci sarebbe ovviamente bisogno di più risorse e non certo di tagli che mettono in difficoltà. Ecco perché i 5 milioni in meno, rapportati al 2013, sono in realtà molti di più, se si tiene conto dei mutati scenari e rappresentano una nuvola minacciosa sull' assistenza sociosanitaria. «Credo dice Alessia Macchia, direttore amministrativo dell' Asl 2 che la Regione debba tenere conto delle varie realtà. Faccio un esempio: Prato e Pistoia quando hanno aperto i nuovi ospedali hanno chiuso quelli vecchi. Noi invece stiamo lavorando per portare al Campo di Marte una ampia gamma di servizi, dalla Casa della salute ai servizi territoriali, alla diagnostica. Abbiamo creato un nuovo polo per la medicina dello sport, abbiamo mantenuto in questo complesso attività importanti come gli ambulatori territoriali, la diabetologia e lo screening mammografico». Come conciliare i piani aziendali con i tagli economici? «Al momento dice la dottoressa Macchia non abbiamo ancora deciso cosa fare, bisogna capire bene l' ammontare delle risorse che avremo a disposizione. In ogni caso opereremo senza fare del male ai cittadini». Alcune ipotesi ci sono già. Per esempio nell' ultimo trimestre si sono registrati dati incoraggiante per la spesa farmaceutica. «Dobbiamo lavorare spiega il direttore amministrativo per fare in modo che questa tendenza Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 20 16 gennaio 2015 Pagina 30 < Segue Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana continui, così come dobbiamo intervenire sulla farmaceutica ospedaliera, che è cresciuta un po' troppo». L' orientamento dell' azienda sanitaria è quindi quella di recuperare risorse, di spendere meno senza tagliare servizi alla popolazione. «Per esempio aggiunge la Macchia c' è una nuova gara per la fornitura dei pannoloni che dovrebbe portare risparmi importanti. Un altro risparmio arriverà dal trasferimento degli uffici direzionali da Monte San Quirico all' edificio ex Onmi. Una volta conclusa questa operazione non avremo più grandi affitti passivi a carico. Bisogna anche considerare conclude Macchia che l' azione di contenimento e riduzione delle spese va avanti già da tempo e non è facile trovare settori dove fare tagli consistenti». ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 16 gennaio 2015 Pagina 30 Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana Il direttore generale Polimeni vicecommissario dopo la riforma Se andrà in porto la riforma delle Asl, con solo tre grandi aziende in Toscana, l' attuale direttore generale Joseph Polimeni sarà con ogni probabilità il vicecommissario che accompagnerà la trasformazione dell' azienda stessa sino alla fine del 2015. In teoria da marzo gli attuali direttore sanitario Lorenzo Roti e direttore amministrativo Alessia Macchia torneranno ai loro precedenti ruoli. Roti era direttore della società salute e responsabile della zona distretto dell' area pratese (e in precedenza direttore area staff della direzione sanitaria e responsabile dell' unità funzionale programmazione sanitaria e governo clinico). La Macchia direttore della struttura complessa programmazione e controllo di gestione dell' Asl 3 di Pistoia. Nel 2016 anche Polimeni potrebbe tornare a ricoprire il ruolo di direttore alla direzione sanitaria ospedaliera di Prato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 16 gennaio 2015 Pagina 32 Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana SANITÀ. Ho la febbre? Vado al pronto soccorso Oltre 3.000 accessi, ma 2.000 per patologie lievi. Il primario: siamo ai primi posti in Toscana, sono orgoglioso MASSA Prima di qualsiasi precisazione, prima di affidarsi ad analisi e dati, Alberto Conti, responsabile del pronto soccorso di Massa e di quello carrarese, si toglie un sassolino e non piccolo piccolo dalla scarpa e senza mezzi termini si dichiara «orgoglioso perché le strutture apuane sono ai primi posti in Toscana». Non solo aggiunge per completare il quadro «nei corridoi dei nostri pronto soccorsi non si vede una barella, come capita purtroppo in molte città». La premessa è secca: non gettiamo discredito su un servizio sanitario che funziona. E se qualche difficoltà c' è stata il primario non si nasconde dietro ad un dito il medico, a conferma della sua tesi sull' efficienza, chiama i numeri. La lente di ingrandimento è puntata sul periodo compreso tra il 22 dicembre e 10 gennaio quando qualche "ingolfamento" al pronto soccorso non è mancato. Venti giorni di fuoco durante i quali «sono stati accolti 3.095 pazienti di cui soltanto il 2% in codice rosso (imminente pericolo di vita ndr). Il 14% erano codici gialli (da valutarsi entro una decina di minuti. Esempio il paziente in disapnea ndr)». Bastano un paio di operazioni da scuola primaria, per desumere che l' 84% di quei pazienti (pari a 2.599 persone) si è rivolto al pronto soccorso per patologie meno gravi (codici verdi, azzurri e bianchi). Dalla colica alla febbriciattola, dal mal di testa ai dolori articolari. Nessun dito puntato contro chi, magari in preda all' influenza, ha bussato alle porte dell' ospedale: giorni di festa, il tuo medico non è a lavoro e tu hai bisogno di essere visitato e forse e soprattutto rassicurato. Tanta gente al pronto soccorso e tempi d' attesa aumentati. E su questo il primario non è reticente: «Certo che i pazienti hanno aspettato di più, ma poco di più rispetto agli altri pronto soccorsi». Un esempio? 36 minuti per un codice giallo contro i 10 previsti, ma «a fronte di attese di oltre un' ora in altre strutture. Il giorno 5 gennaio, dopo una sequenza di festività, arriva il picco di presenze: 198 accessi, il record degli ultimi 12 mesi. Tantissimi, basti raffrontarli a Careggi (Firenze) dove gli accessi sono stati 220». Flussi enormi, dunque, ma in parte prevedibili perchè in coincidenza con le festività. La domanda, quindi, sorge spontanea: l' organizzazione c' è stata? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 23 16 gennaio 2015 Pagina 32 < Segue Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana E il primario assicura di sì e la prova che «il filtro ha funzionato sono i ricoveri, pari al 10% degli accessi, perfettamente in linea con le medie». Certo le forze quelle che sono: 2 medici in turno il mattino (sia a Massa, sia a Carrara), uno la notte. E nessuno lo dice, ma non serve il dono della genialità per capirlo con un ospedale che deve aprire e una riorganizzazione delle risorse umane, pensare a nuove assunzioni è impossibile. Tradotto: nel nuovo pronto soccorso le forze si sommeranno e medici in più non dovrebbero servirne. Così, nei giorni clou, il potenziamento del servizio lo assicura il primario: è lui il terzo medico. Sia a Massa, sia a Carrara: «E non si dica che non ci siamo organizzati». Poi Conti si concede qualche precisazione sul tema caldo dei bambini al pronto soccorso: «Per i più piccoli è previsto un percorso specifico e a loro viene riconosciuta priorità. In viale Mattei avranno un' area destinata e allestita per le loro esigenze oltre ad un letto per i codici rossi che spero non serva mai. Nei giorni clou ai bimbi e alle loro mamme abbiamo adibito una stanza che ha ospitato anche tre piccolini e non ci sono state lamentele». E sul caso del bambino disabile che ha atteso ore prima di essere visitato ad un dito, arriva la smentita secca: « È arrivato a Carrara alle 21,20, alle 23, 25 è stato visitato e a mezzanotte e 20 minuti ha fatto la radiografia. Il papà dice che è stato in attesa senza essere registrato a Massa. A me non risulta, i tempi del triage sono sempre stati brevi, intorno ai 5, 10 minuti. Mi dispiace se c' è stato un disguido». Insomma, un servizio per sintetizzare il medico che , pur con qualche piccolo neo, funziona. Certo è che il paziente dalla sanità si aspetta il massimo. Dal Pronto soccorso in primis. Adesso le risposte quelle definitive toccano al nuovo ospedale. Chiara Sillicani. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 16 gennaio 2015 Pagina 32 Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana il caso. Un ricovero da 9.600 euro al mese Benedetti: paziente da 10 anni in una clinica svizzera, a spese dell' Asl. MASSA È ricoverato da molti anni in una clinica S v i z z e r a , u n c e n t r o d i a l t a specializzazione per le cure di riabilitazione e cure psichiatriche, ma la Asl di Massa Carrara sta cercando, in accordo con la famiglia, di riportarlo a casa. I fatti risalgono al 1998 quando l' uomo fu costretto ad un certo tipo di cure, che solo la clinica estera poteva fornirgli. Cure molto costose perché specialistiche, a cui la Asl avrebbe dovuto contribuire, come vuole la legge, per l' 80%. L' azienda sanitaria provò ad opporsi a questo ricovero, ma fu costretta con ordinanza del Pretore di Massa a concorrere alle spese necessarie che consentissero la prosecuzione del ricovero dell' uomo nella clinica, che tra l' altro fu scelta proprio dal giudice. E così è stato fino ad oggi. Il consigliere di Forza Italia Stefano Benedetti, che ha trovato e analizzato tutte le determine con cui da 10 anni la Asl rimborsa mensilmente le spese del ricovero, con circa 9.600 euro, al mese. A conti fatti, l' Asl avrebbe speso 1.400.000 euro per il ricovero di questo paziente nella super clinica svizzera. Benedetti sostiene che, essendo passati molti anni e forse essendo cambiate le condizioni cliniche e della sanità nazionale, ci sarebbe la possibilità di riportare il paziente in Italia, risparmiando un po' sulle costose cure specialistiche. L' ultima determina della Asl su questa vicenda, la numero 396 del 18 giugno 2014, conferma poi che esiste una "perizia congiunta, i cui membri sono stati scelti reciprocamente dal tutore del malato e dall' azienda sanitaria, per valutare il trasferimento del paziente in una struttura sanitaria del territorio italiano, pienamente alternativa ed in grado di fornire gli stessi trattamenti terapeutici". «La perizia spiega la direttrice generale dell' azienda anitaria apuana Maria Teresa De Lauretis è in corso; una sorta di atto di conciliazione giudiziale che ci avvicina alla famiglia, riconoscendo la possibilità di ricevere pari cure anche sul territorio nazionale. E' stata individuata, da entrambi i periti, una nuova struttura, vorrei specificare non economica, ma quantomeno italiana, capace di accoglierlo e curarlo. L' inserimento avverrà gradualmente e solo in fase di sperimentazione. Se non dovesse funzionare siamo pronti a tornare indietro». Il piccolo passo in avanti però non costituisce per la Asl motivo di sospensione del rimborso spese sostenute. E infatti l' azienda sanitaria ha pagato l' ultimo assegno di 9.689,2 euro ( l' 80% delle spese necessarie fatturate) per il mese di gennaio 2014 ( come scritto nel decreto). La denuncia politica di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25 16 gennaio 2015 Pagina 32 < Segue Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana Benedetti è chiara: «Visto che c' è la volontà da entrambi le parti di riportare il paziente in Italia, cerchiamo di velocizzare la perizia, perché a fare i conti in tasca alla sanità apuana si fa presto». Manuela D' Angelo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 16 gennaio 2015 Pagina 12 La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana ELEZIONI CGIL. Dipendenti pubbliciin 6500 al voto Quest' anno anche i precari SONO PIÙ di 6500 i dipendenti pubblici che andranno al voto il 3, il 4 e il 5 marzo per rinnovare le proprie rappresentanze sindacali unitarie. Ad Arezzo il voto interessa circa 3000 lavoratori della sanità pubblica, altrettanti dipendenti degli enti locali e oltre cinquecento di coloro che operano nelle funzioni centrali. In tutto dovranno essere elette 70 Rsu in provincia, in Tribunale, alla Prefettura, nei Comuni, all' Inps, nella sanità, con alcune novità rispetto all' ultima tornata elettorale. Per la prima volta infatti potranno votare anche i lavoratori precari e si può candidare anche chi ha un contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi. Inoltre per la prima volta al voto congiunto andranno anche i comuni unici. Nonostante ci sia una fase di transizione piena di incognite sarà rieletta anche la Rsu della Provincia. «Adesso siamo nella fase della formazione delle liste dei candidati che dovranno essere pronte entro il 6 febbraio spiegano Francesca Spadoni, Gian Maria Acciai e Giovanna Mori che per la Funzione Pubblica della Cgil seguono rispettivamente la sanità, gli enti locali e le funzioni centrali poi seguirà quasi un mese di campagna elettorale per arrivare alla tre giorni di votazioni». «Questa tornata elettorale è particolarmente sentita aggiungono in questo momento storico i rappresentanti sindacali negli enti pubblici hanno un ruolo molto delicato, di tutela dei servizi pubblici e dei posti di lavoro messi in discussione dalle riforme della pubblica amministrazione e dalla spending review». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 16 gennaio 2015 Pagina 4 La Nazione (ed. Empoli) Anaao Toscana «E' colpa dell' influenza» L' Asl: medici malati, attrezzature fermi. «AL MOMENTO l' ecografia alle anche non può essere effettuata. Si tratta di un esame che abbiamo sempre fatto e che continueremo a fare. Ma le liste, oggi, sono chiuse». E' quanto riporta la Asl 1 1 i n r i s p o s t a a l l a protesta sollevata da alcuni genitori. Veniamo al motivo. All' origine del disservizio, secondo quanto affermato dalla Asl 11 non ci sarebbe il presunto malfunzionamento degli apparecchi. Nessun guasto, come invece riferito ai genitori autori della segnalazioneprotesta: la spiegazione dell' Azienda sanitaria è molto più banale e legata ai mali di stagione. «Gran parte del personale medico è malato riferisce la Asl 11 Si è venuta a creare una situazione particolare, l' epidemia influenzale ha mietuto le sue vittime anche in ospedale, decimando i medici». Il virus, insomma, ha messo a letto con febbre e raffreddore anche i dottori (e, si suppone, anche tecnici e infermieri. «Teniamo a specificare aggiungono dalla Azienda sanitaria locale che si tratta di una situazione temporanea. Appena la criticità sarà rientrata, nel giro di un mese il servizio ecografico sarà ripristinato regolarmente». Fino a quel momento però, informa la Asl 11, i macchinari che ci sono e non sono guasti sono lo stesso fuori combattimento perché manca chi è in grado di utilizzarli. L' Azienda sanitaria empolese invita ancora, per il momento, chi dovesse effettuare l' esame a rivolgersi ad altre strutture ospedaliere. Altra importante precisazione. Per quanto riguarda l' annullamento della visita, l' Asl 11 informa che non c' è bisogno di presentare alcun reclamo all' Urp, come erroneamente ipotizzato da alcuni genitori. Il reclamo, in sostanza sostiene la Asl lo farà soltanto chi avrà qualcosa di cui lamentarsi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 16 gennaio 2015 Pagina 4 La Nazione (ed. Empoli) Anaao Toscana IL CORSO. Affido familiare con il Cesvot MI FIDO DI TENuovi percorsi di accoglienza familiare' è un corso di formazione gratuito per volontari (famiglie e/o singoli individui) che scatta domani fino al primo aprile. E' un progetto del Cesvot promosso dal centro accoglienza di Empoli (e di cui l' Asl 1 1 è partner) in quanto titolare nella gestione del centro affidi la Cicogna con sede a Empoli al distretto di via Rozzalupi 57. Il corso prevede quattro giornate formative, di sabato (ore 913) e in due sedi: nel centro accoglienza in via Barzino 1 a Empoli e alla Misericordia di Castelfiorentino in via Palestro 3 per un massimo di 30 iscritti. Iscrizioni: centro accoglienza Empoli 0571 982201. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29 16 gennaio 2015 Pagina 4 La Nazione (ed. Empoli) Anaao Toscana Macchinario rotto, niente ecografia «Lasciati senza un' alternativa» L' Asl disdice all' improvviso la visita alle anche per un neonato. di YLENIA CECCHETTI «UN ESAME prenotato da tempo ma disdetto con scarso preavviso. E nessuna soluzione alternativa per poterlo effettuare in altre strutture ospedaliere. Ci aspettiamo una risposta dalla Asl». Lo sfogo è di Camilla Martini, una giovane mamma residente nel comune di Capraia e Limite, che pochi giorni dopo il parto si è trovata, suo malgrado, protagonista di una spiacevole vicenda. La piccola Allegra è nata lo scorso 21 ottobre al «San Giuseppe» Empoli. Una gioia immensa per mamma Camilla e babbo Luciano Pocci. Il tempo di godersi la nuova arrivata, ed è il momento di prenotare le visite specialistiche di routine. E qui cominciano i problemi. «I medici racconta Camilla ci consigliarono subito di prenotare l' ecografia alle anche, un esame di prassi che deve essere effettuato entro i primi tre mesi dalla nascita. Affrettatevi. Chiamate subito perchè le liste saranno piene». PER non perdere tempo i neogenitori a fine ottobre, poco dopo la nascita della bambina, prenotano l' esame ecografico; molto importante per diagnosticare precocemente un' anomalia congenita dell' anca. Un esame di screening neonatale, insomma, che tutti i bambini devono eseguire. «L' appuntamento ci viene dato per il 12 gennaio prosegue la neo mamma Ma tre giorni prima della visita, veniamo avvisati che l' ecografia non si farà. La motivazione? Il macchinario è rotto». Una serie di telefonate, l' apprensione, la perdita di tempo. «Ho provato a richiamare il Cup per avere dei chiarimenti. Dal call center ci hanno riferito che non ci avrebbero richiamato per posticipare la visita della bambina perchè al momento le agende erano chiuse». La piccola compirà 3 mesi il 21 di gennaio: restano pochi giorni per non sforare il tempo utile. A chi segnalare il disservizio? «Ci viene consigliato di metterci in contatto con il dottor Bernardini, primario del reparto di pediatria del San Giuseppe». Ma nessuno si fa trovare e intanto i giorni passano. A DENUNCIARE lo stesso episodio, vissuto poco dopo la nascita del proprio figlio, anche un papà empolese, diventato genitore lo scorso 29 settembre. Il suo bimbo avrebbe dovuto sottoporsi, come da prassi, alla visita alle anche. Ma richiesta la visita, fissata per l' 8 gennaio, arriva la disdetta un giorno prima. Come comportarsi? La centralinista lo invita a rivolgersi ad un' altra Asl o addirittura ad una struttura privata perchè non era in grado di dargli un' altra data a breve. E lo informa che per annullare la sua prenotazione deve presentare un reclamo all' Urp. Oltre al danno, la beffa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 30 16 gennaio 2015 Pagina 4 < Segue La Nazione (ed. Empoli) Anaao Toscana I Pocci per non perdere altro tempo si rivolgono all' ospedale fiorentino di Torregalli dove, per puro caso (la disdetta di un altro assistito) riescono finalmente ad ottenere l' appuntamento. Liberato un posto. La visita si fa martedì. Un sospiro di sollievo. E di conseguenza l' arrabbiatura. «Non è concepibile riuscire ad ottenere un appuntamento dalla Asl solo perchè qualcun altro ha avuto l' esigenza di disdire il suo. Non ci rivolgeremo ad un avvocato. Ma vogliamo arrivare in fondo alla questione, magari fare un esposto, avere una risposta chiara dalla Asl 11. Ci spetta un risarcimento per il danno subito». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 16 gennaio 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Empoli) Anaao Toscana Cesat sempre più eccellente' con la «Gait analysis» Fucecchio: nasce un laboratorio all' avanguardia regionale. IL CESAT di Fucecchio sempre più centro di eccellenza per l' ortopedia protesica a livello regionale e non solo. Preso il San Pietro Igneo sarà dotato di un laboratorio di gait analysis grazie ad una apposita convenzione tra l' Asl 11 di Empoli, il dipartimento di ingegneria dell' università di Firenze e la Fondazione Il Cammino onlus. Di che cosa si tratta? La Gait analysis o analisi computerizzata della deambulazione consente di monitorare il movimento del paziente e di misurare quantitativamente aspetti della deambulazione che diventano fondamentali nella valutazione della sua limitazione funzionale. Avere a disposizione un laboratorio di gait analysis dà ai clinici la possibilità di conoscere meglio l' efficacia di determinati percorsi terapeutici e conseguentemente di ottimizzare la scelta del trattamento più idoneo ad ogni singola persona. A Fucecchio, sul piano clinico assistenziale, le prove all' interno del laboratorio verranno effettuate nella fase preoperatoria e poi prima al momento delle dimissioni del paziente e a tutte le visite di controllo che verranno effettuate nei mesi e anni successivi. L' analisi computerizza della camminata trova infatti grande impiego in ambito clinico in quanto permette di monitorare il movimento del soggetto in esame. In particolare permette di misurare quantitativamente aspetti della deambulazione che diventano fondamentali nella valutazione della limitazione funzionale del soggetto. IN TOSCANA ci sono già altre dieci strutture del genere ma quella di Fucecchio sarà la prima nell' EmpoleseValdelsa e sopratutto la prima che verrà realizzata in un' ottica di area vasta. L' Asl 11 di Empoli e la Regione Toscana infatti hanno deciso di effettuare questo investimento non solo per migliorare la qualità degli interventi di chirurgia protesica. La gait analysis a Fucecchio infatti ha anche un altro obiettivo: «L' incremento della qualità degli interventi avrebbe ricadute sul territorio si legge nel progetto redatto dall' azienda sanitaria empolese per la costituzione del laboratorio portando a Fucecchio oltre ai nuovi pazienti e loro accompagnatori, anche studiosi da tutte le parti del mondo sia per approfondire le tecniche chirurgiche che per apprendere le tecniche di analisi del movimento». Secondo l' Asl, insomma, questo invstimento potrebbe avere anche una valenza economica per il territorio di Fucecchio. NON TRASCURABILE comunque l' aspetto riguardante più nello specifico l' aumento delle qualità degli interventi. «Non esistono valutazioni a lungo termine relative al modo di deambulare dei pazienti fanno sapere dal' Asl 11 che possano fornire indicazioni sulla effettiva efficacia di tali tipologie di intervento. E' quindi particolarmente sentita, soprattutto in un centro di eccellenza per la chirurgia protesica articolare, la necessità di strumenti per indagare sugli esiti degli interventi in termini oggettivi, anche a medio e lungo termine al fine di ottimizzare le procedure seguite e i materiali utilizzati. La ricaduta di nuove Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 32 16 gennaio 2015 Pagina 5 < Segue La Nazione (ed. Empoli) Anaao Toscana conoscenze dicono ancora dall' azienda sanitaria porterebbe infatti a benefici su un rilevante numero di pazienti». Parole che accrescono di rilevanza se si pensa che presso il Cesat vengono effettuati circa 1500 interventi l' anno di sostituzione protesica di anca e ginocchio. Il responsabile scientifio del laboaratorio sarà Andrea Corvi del dipartimento di ingegneria dell' università di Firenze. Per l' Asl 11 parteciperà al progetto il dottor Leonello Guidi, mentre per l' ospedale di Careggi il referente sarà Massimiliano Marcucci. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 16 gennaio 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Empoli) Anaao Toscana Se l'ambulatorio è all'Arci A Polvereto, frazione isolata di Montespertoli POLVERETO è una piccola frazione di Montespertoli, con una quindicina di abitanti, a 334 metri sul mare in alta Val Virginio, in zona dove le colline mostrano muscoli quasi da montagna, lontana dai paesi principali: è per questo isolamento che il locale circolo Arci si è prestato ad ospitare un ambulatorio medico. «Abbiamo contribuito a restaurare l'edificio tramite il bando per le associazioni spiega il s i n d a c o , G i u l i o M a n g a n i e a d e s s o l'ambulatorio è in piena funzione: serve per gli abitanti della frazione, che è lontana e con viabilità difficile rispetto aMontespertoli». E' l'assessore alla salute, Giulia Pippucci (nella foto), ad entrare nei dettagli: «Uno o due giorni alla settimana, in base agli appuntamenti, l'ambulatorio viene tenuto da una dottoressa, per un totale di sei o sette volte al mese». L'agenda è appunto calcolata sulla scorta degli appuntamenti, ad ogni modo c'è anche il giorno fisso di apertura, che è il martedì dalle 16 alle 20. «Per quest'anno, oltre che per il restauro prosegue l'assessore Pippucci il Comune ha contribuito anche con 600 euro per le spese di luce e gas. Il circolo non serve solo come ambulatorio, ma anche come dispensario di prodotti base come pasta, zucchero, detersivi, per gli abitanti che non possono sobbarcarsi tanti chilometri di auto se manca qualcosa in casa». Tornando all'ambulatorio, di norma sono dati dell'assessore vi troviamo dalle dieci alle venti persone, che possono arrivare, oltre che dalla piccola frazione di Polvereto, anche dalla case sparse intorno nell'alta vallata del Virginio. Polvereto si trova sulla strada che da Fornacette sale verso Tavarnelle. Dista una decina di chilometri da Montespertoli, appunto però su strade strette, tortuose, di alta collina, difficili da affrontare per buona parte della popolazione soprattutto in inverno, o in caso di maltempo. Proprio per questo motivo, il circolo Arci ha dato la disponibilità ad ospitare l'ambulatorio, disponibilità poi estesa alla dispensa di generi alimentari fondamentali e per l'igiene. E il Comune aiuta questa iniziativa di valore sociale. Andrea Ciappi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 16 gennaio 2015 Pagina 9 La Nazione (ed. Grosseto) Anaao Toscana Asl e tempi di attesa Ulteriori chiarimenti PER INDIVIDUARE le soluzioni più idonee alle pazienti, nel caso in cui si fosse modificato il quadro clinico e si fossero sovrapposti eventuali problemi, il direttore del Dipartimento maternoinfantile, dottor Giuseppe Mazzullo, si rende disponibile a rivalutare il caso e individuare eventuali percorsi alternativi. Il dottor Mazzullo può essere contattato alla mail [email protected]. Ulteriore precisazione della Asl sulle proteste di una paziente per i tempi troppo lunghi dell' intervento. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 16 gennaio 2015 Pagina 9 La Nazione (ed. Grosseto) Anaao Toscana PREVENZIONE. Corretta alimentazione La Asl la spiega in televisione PROSEGUE il ciclo di trasmissioni televisive «Toscana in salute» sull' emittente Tv9, promosse dalla Asl 9 n e l l ' a m b i t o d e l l ' omonimo programma regionale e dedicate a sanità locale, servizi ai cittadini, stili di vita. Venerdì 22 (inizio alle 21.35) si parlerà della corretta alimentazione con le informazioni sui rischi legati alle cattive abitudini alimentari e i consigli della dottoressa Valentina Culicchi, medico nutrizionista; segue l' intervista a Fabrizio Boldrini, direttore del Coeso, che illustra il ruolo degli enti preposti alla tutela e alla promozione della salute, per la prevenzione di comportamenti alimentari che possano condurre a sviluppare future patologie. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 16 gennaio 2015 Pagina 9 La Nazione (ed. Grosseto) Anaao Toscana INIZIATIVA I CITTADINI POSSONO INVIARE PROPOSTE. L' Asl e il piano anticorruzione ANTICORRUZIONE e trasparenza: la Asl avvia la consultazione per l' aggiornamento annuale dei Piani. I cittadini sono invitati a esprimere suggerimenti e proposte entro sabato 24. Si tratta di un adempimento obbligatorio, al quale possono partecipare i cittadini interessati, le associazioni o altre forme di organizzazioni, espressione di interessi collettivi. Osservazioni e suggerimenti saranno presi in considerazione dalla Asl in sede di revisione e aggiornamento dei Piani. Per meglio consentire l' apporto di contributi da parte dei cittadini, il Piano triennale di prevenzione della corruzione e il Programma triennale per la trasparenza e l' integrità 20142016 possono essere consultati sul sito web della Asl 9, all' indirizzo www.usl9.grosseto.it, direttamente sulla home page. Le osservazioni dovranno arrivare solo per posta elettronica, agli indirizzi anticorruzione@usl9. t o s c a n a . i t e [email protected]. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 16 gennaio 2015 Pagina 15 La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana SAN VINCENZO. Il progetto dislessia: oggi incontro a La Torre SAN VINCENZO QUESTO pomeriggio dalle 16 alle 17.30 nella «Sala della Torre» di San Vincenzo, l' Associazione Italiana Dislessia, in collaborazione con il Centro Polifunzionale L' Elefante Invisibile, presenta il progetto per la realizzazione, nei territori di San Vincenzo, Campiglia Venturina del Laboratorio per i Disturbi Specifici degli Apprendimenti. L' invito è rivolto ai genitori di bambini con Dsa, ai dirigenti scolastici, agli insegnanti agli specialisti e a tutti gli interessati. Il programma prevede alle 16 Saluti dell' amministrazione c o m u n a l e ; 1 6 . 1 5 I n t e r v e n t o Asl; 1 6 . 3 0 Intervento presidente territoriale Aid sezione Livorno Maria Alotta; 16.45 presentazione del progetto a cura di Annalisa Morganti Pedagogista Tecnico Aid. Infine domenica 18 l' Associazione Italiana Dislessia sezione Livorno in collaborazione con il Centro Polifunzionale «L' Elefante Invisibile» e «Comunque Giovani», organizzano alla Sala delle Associazioni (via Pertini) una iniziativa alle 15 dal titolo: Siamo tutti bambini con il Capitano Massimiliano Rodi. Animazione con musica per bambini e laboratorio «Truccabimbi». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 38 16 gennaio 2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana Pronto soccorso, una mattina in fila coi pazienti per una visita Dopo la pioggia di proteste, un cronista della del nostro giornale ha raccolto le voci dei pazienti MA COSA succede al Pronto soccorso dell'ospedale di Massa? Lunghe attese, disagi, proteste (che hanno raggiunto l'apice nei giorni immediatamente successivi alle festività natalizie), compresa quella di un papà che dice di aver atteso ore prima di vedere i medici occuparsi del figlio. Per raccontare una mattinata di «ordinaria attesa» ci siamo messi in fila. Ecco la cronaca. L'atmosfera della sala d'attesa è quella tipica in ogni pronto soccorso. Uomini e donne preoccupati per la sorte del parente portato d'urgenza in ospedale oppure in attesa, più o meno dolorante, di una visita. Salta subito all'occhio il cartellone dove l'Asl spiega la differenza tra codice rosso (priorità assoluta in quanto in pericolo di vita), giallo (grave ma non in pericolo), verde, azzurro e bianco. Questi ultimi due pagano il ticket ed entrano se non ci sono urgenze. Sopra la porta, sempre chiusa, che divide la sala d'attesa dal pronto soccorso c'è una sorta di lavagna elettronica che spiega chi viene visitato in quel momento. Alle 11,15 di ieri mattina c'erano 15 persone: un codice rosso, un giallo, 10 verdi, 3 azzurri e nessun bianco. Il cartellone e la lavagna elettronica sembrano poco ma permettono alle persone in attesa di avere qualche informazione e di non sentirsi tagliate fuori. E' forse anche per questo che la quasi totalità dei presenti, stamani, non ha particolari critiche da muovere. Certo, c'è l'uomo che minaccia «se apro bocca ci vuole tutto il giornale» e poi scappa per non dare il nome e farsi fotografare, ma in genere quasi tutti accettano di raccontare le proprie impressioni. C'è chi mugugna e vorrebbe più posti letto e medici, ma c'è anche chi ringrazia: «Siamo qui da questa mattina. Mia suocera si è infortunata ma ieri sera c'erano 12 persone davanti, gli hanno messo dei cerotti particolari e siamo tornati a casa. Anche perchè dovevamo comunque tornare» spiega Anna Maria Mosti, mentre aspetta la zia. E quando la signora Anna Mosti, abitante a Castagnola, 84 anni ben portati, appare, è tranquilla: «Va abbastanza bene, la gamba non mi fa male, mi hanno trattato bene». Più complessa l'analisi fatta da Sonia Ricci. «Chi aspetta fuori è normale che si lamenti ma l'importante è che dentro non perdano tempo. E medici e infermieri mi sembra lavorino bene. Sia qui che in altri reparti, ad esempio Medicina donne. Il problema è che abbiamo tutti troppa fretta. E quando c'è da aspettare ci lamentiamo». «E' LA PRIMA VOLTA che vengo in un pronto soccorso, siamo arrivate dietro l'ambulanza, lei è dentro, l'hanno fatto passare subito, ora attendiamo ci dicano qualcosa sussurra Emma Fialdini». Valeria Antonioli a sua volta sospira: «La mia consuocera ha avuto un mancamento: ha 68 anni, abbiamo chiamato l'ambulanza, l'hanno fatta entrare subito. Ora aspettiamo, ci vuole Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 39 16 gennaio 2015 < Segue La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana pazienza». Che l'arrivo con l'ambulanza garantisca l'ingresso immediato dell'infortunato lo conferma il signor Brizzi, mentre si alza perchè l'infermiera chiede se ci sono parenti di Caterina Brizzi: «L'abbiamo fatta portare in ambulanza, è entrata subito». Franca Giannecchini rileva invece un paradosso significativo: «Mio marito è dentro da diverso tempo. Lo tengono perché in neurologia a Carrara non ci sono posti letto». E Monia Paolini, la figlia, aggiunge: «Siamo qui da stamattina alle 5 di mattina ma lui è entrato subito. L'importante era farlo visitare. Ora aspettiamo». Sara Merabet è con le stampelle ma dimostra di essere una ragazza forte: «A gennaio ha avuto un piccolo incidente. E mi sono fatta male alle gambe. Ora mi fanno male le scapole. Mi hanno detto che è a causa delle stampelle. Siamo arrivate alle 9,30, sono passata dall'accettazione, mi hanno fatto le lastre, ora attendo di sapere cosa dice il dottore. Poi forse mi faranno visitare in ortopedia». Sua mamma, Ouarda Mouats (abita qui da tempo ma di nascita è franco/algerina) trova legittimo che chi è più grave passi avanti: «Se uno ha urgenza di cure è giusto passi avanti. Ma comunque mi pare che le cose qui funzionino». Roberto Angeloni accompagna sua figlia Lisa Angeloni che ha un certificato medico in mano: «Qui vengo il meno possibile, non so dire come dovrebbe essere. Certo cose magari potrebbero migliorarle ma arrabbiarsi non serve». Nella sala d'attesa entrano poi due volontari della Pubblica assistenza di Fosdinovo. Sono addetti ai lavori e spiegano subito che l'emergenza funziona meglio nella provincia apuana che in provincia della Spezia: «Il pronto interveto qui funziona bene. Solo come 118 abbiamo due medici sempre a disposizione a Massa, due a Carrara e uno a Fosdinovo. Poi ci sono quelli a Fivizzano, Aulla e Pontremoli. Nella provincia ligure ce ne sono tre: uno alla Spezia, uno a Sarzana e uno a Brugnato. E come volontari saliamo sulle ambulanze dopo un corso di 95 ore. Siamo più paramedici che volontari. Altrove non è così». Andrea Luparia Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 16 gennaio 2015 Pagina 4 La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana L' EX DIRETTRICE DELL' EMERGENZAURGENZA FRANCA LEONARDI: «QUALCUNO AVREBBE DOVUTO PRENDERE PROVVEDIMENTI» «Stesso numero di prestazioni di Careggi, servono dei correttivi» di ANGLA MARIA FRUZZETTI MASSA SUL CASOPRONTO SOCCORSO era intervenuto nei giorni scorsi sul nostro giornale il primario Alberto Conti. A tornare sull' argomento oggi è la dottoressa Franca Leonardi, già direttore del Dipartimento emergenza urgenza dell' Asl 1 nonché ex assessore alla sanità del Comune di Massa. «Finalmente qualcuno si è accorto osserva la dottoressa Leonardi che l' afflusso annuo ai pronto soccorso della provincia è complessivamente di circa la metà degli abitanti di questa provincia, pecora nera del S e r v i z i o sanitario r e g i o n a l e , p e r i l macroscopico buco di bilancio di cui ancora si attende di conoscere il colpevole. Tale flusso aumenta nei due mesi estivi e nei mesi invernali raggiungendo picchi di 180 accessi giornalieri in quello di Massa. Eppure è da circa ben 810 anni che i pronto soccorso della provincia, come pure il 118, sono informatizzati e qualcuno avrebbe dovuto prendere gli opportuni provvedimenti correttivi di tale condizione anomala che fa dire al primario, da poco insediato, che gli accessi giornalieri sono complessivamente sovrapponibili a quelli del pronto soccorso di Careggi, che ha un bacino di utenti ben maggiore di quello della nostra provincia». QUALI SONO LE CAUSE? «Gli accessi sono costituiti da molti codici a bassa gravità e da ricoveri ripetuti? Allora è necessario o organizzare la sede ospedaliera con personale sanitario dedicato a tali patologie oppure organizzare diversamente il territorio perché i pazienti optino per valide soluzioni alternative all' ospedale esistenti sul territorio. Certo che anche queste sedi, ove esisteranno, dovranno essere dotate di raccordi con le consulenze specialistiche e con strumentazioni di base in modo da permettere al personale sanitario di orientare con sicurezza le diagnosi e prescrivere appropriate terapie». Se gli afflussi ingorgano i pronto soccorso provinciali, cosa succederà in vista dell' apertura del nuovo ospedale di viale Mattei, dove tutti i codici verranno centralizzati in quella sede? «La dirigenza sanitaria dell' Asl 1, con il supporto dei vari direttori di dipartimento e dei medici di famiglia, avrà già avviato il modello percorso organizzativo per affrontare tali problematiche in modo che i cittadini non si trovino a bivaccare troppo a lungo al pronto soccorso di viale Mattei in quanto affetti da patologie banali o a bassa gravità che, vorrei ricordare, diventano tali solo dopo le conclusioni diagnostiche di un medico che ha eseguita la visita. Quindi l' organizzazione andrebbe pianificata prima dell' apertura del nuovo ospedale». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 41 16 gennaio 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana LA BUONA SANITÀ SFUGGITO ALLA MORTE IN NORD AFRICA, HA RIPRESO L' USO DELLA GAMBA. Miracolato in sala operatoria. «Ora posso camminare» MASSA CARRARA SFUGGITO alla morte in Nigeria e in Libia, con una grave deformazione alla gamba destra, è tornato a camminare in maniera normale grazie a due interventi del dottor Bernardo Pavolini, primario di ortopedia nella Asl apuana. E. D., 32 anni, nigeriano, decoratore di soffitti, nel 2007 resta ferito a una spalla durante scontri nel suo paese ai quali non aveva preso parte. A causa delle forti tensioni politiche fugge in Libia dove vive e lavora per circa cinque anni mandando soldi alla sua famiglia rimasta in Nigeria. Nel febbraio 2011 la vita, non solo per lui, diventa difficile a causa della guerra tra i ribelli di Bengasi e le forze governative libiche. «Non c' era cibo racconta e la vita non era facile. Un giorno a Tajora, l' area dove risiedevo, c' è stata una grande battaglia, resa ancor più forte da un bombardamento Nato. La gente ha cominciato a correre verso il porto e una volta lì veniva imbarcata sulle navi. Io li ho raggiunti e mi sono ritrovato in Italia». Adesso vive a Bientina accolto nel progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) dell' Unione dei Comuni della Valdera gestito dall' associazione Arci Comitato Regionale Toscano. Due anni fa il dottor Pavolini ha eseguito nell' ospedale di Carrara un primo intervento per correggere la deformazione della gamba destra del trentaduenne. Dopo un anno, il tempo tecnico necessario per poter intervenire nuovamente, il primario lo ha nuovamente operato, questa volta nell' ospedale di Massa, rimettendolo in piedi. Durante le feste di Natale, l' ultimo controllo ha infatti dato esito positivo. Per poter raddrizzare la gamba, Pavolini ha operato applicando il metodo ideato dal dottor Ilizarov che utilizza un fissatore esterno di tipo circolare che a differenza degli altri fissatori esterni è in grado di correggere e far crescere la struttura ossea con le angolazioni e le rotazioni necessarie a ripristinaregli arti. Pavolini, è l' unico professionista in Toscana ad operare con il sistema Ilizarov e uno dei dieci in Italia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 42 16 gennaio 2015 Pagina 9 La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana «Diecimila euro al mese per le cure all'estero» Benedetti denuncia lo «scandalo». Obbligo imposto dal giudice all' Asl. RICOVERATO in una clinica privata svizzera, l'Asl1 paga quasi 10.000 euro al mese per le sue cure. A sollevare il problema è il consigliere di Forza Italia, Stefano Benedetti, con un'interpellanza rivolta al sindaco diMassa, Alessandro Volpi, inviata anche alla Corte dei Conti. Secondo Benedetti questa situazione andrebbe avanti da 10 anni con l'azienda sanitaria che avrebbe «pagato 1.400.000 euro per il mantenimento di un malato psichiatrico in una clinica hotel privata di Lugano». Il caso, così posto, ha quasi del paradossale e Benedetti si rivolge appunto al sindaco, che è anche presidente della conferenza dei sindaci provinciale, «poiché questo scandalo, già denunciato alcuni anni fa, continua a generare uno spreco di denaro pubblico, che tradotto in cifre è pari a ben 9.689,2 euro che l'Asllocale pagamensilmente da circa 10 anni al tutore dell' assistito, tale P.G., che in pratica corrispondono ad un rimborso pari all'80% delle spese sanitarie necessarie al ricovero in quella clinica». Benedetti ci va giù duro e a suo parere la clinica di Lugano sarebbe «specializzata in disagio psichico, depressione, disturbi d'ansia, disturbi alimentari e dipendenze da sostanze, il tutto svolto in un ambiente personalizzato a scarsa connotazione ospedaliera, dove i pazienti, come nel caso del nostro assistito, possonomuoversiliberamente anche al di fuori della struttura e tornare solo per mangiare e dormire». Come riporta il decreto 396 del 18 giugno 2014 peròl'Asl sarebbe obbligata a pagare questa cifra da un atto di conciliazione giudiziale del tribunale di Massa risalente al 2010 e qui Benedetti incalza: «E' in corso una perizia congiunta, i cui componenti sono stati scelti reciprocamente dal tutore e dall'Asl, per valutare il trasferimento in una struttura sanitaria nel territorio italiano, pienamente alternativa ed in grado di fornire gli stessi trattamenti terapeutici e ovviamente,le stesse condizioni di vita». Ma la perizia va avanti da anni e il paziente per ora è rimasto in Svizzera, per l'80% a carico dell'Asl1. Per questo Benedetti chiede al sindaco di «intervenire nei confronti del dirigente dell'Asl1 e del presidente della Regione Toscana, per cercare di riportare alla normalità una situazione di pura illegittimità e di spreco del denaro pubblico, poiché non è accettabile che i cittadini continuino a pagare di tasca propriala permanenza di un malato psichiatrico in una costosa e lussuosa clinica della Svizzera» e invita anche a far accertare da parte della Corte dei conti «le eventuali responsabilità inmerito all'ipotesi di sprecomilionario avvenuto nei dieci anni». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 43 16 gennaio 2015 Pagina 12 La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana L' Asl: nessuna carenza di posti letto Contestati i dati del «Tribunale» Replica al presidente Gian Luigi Fondi. «Criticità accettabili» CARRARA «NESSUNA carenza di posti, tutto è sotto controllo»: l' Asl respinge al mittente le accuse lanciate nei giorni scorsi da Gian Luigi Fondi presidente del tribunale del malato. Fondi denunciava un sistema sanitario ormai al collasso, senza posti letto liberi e con gli operatori sanitari stressati dal troppo lavoro. La risposta dell' Asl non si è fatta attendere: «E' bene precisare che i posti letto complessivi (ordinari + day hospital) nella Zona Apuana (ospedale di Massa, Carrara, dipartimento materno infantile) sono 368. Nel nuovo ospedale i posti letto saranno 352. In tutto, quindi, i posti letto in meno saranno 16. I posti letto di osservazione breve e i letti tecnici rimarranno invece invariati. Sulle preoccupazioni di Fondi, rispetto all' affollamento del pronto soccorso e all' aumento dei ricoveri evidenziamo che il picco dell' accesso quest' anno si è registrato prevalentemente nelle giornate del 2, del 3 e del 5 gennaio e le nostre strutture hanno retto all' impatto. Il 5 agli accessi in pronto soccorso sono succeduti ben 26 ricoveri, un numero straordinariamente elevato per le nostre medie. La lettura di questo dato ci suggerisce che una parte degli accessi rispecchiano una gravità che non può essere comunque evitata. In totale, dal 22 dicembre al 10 gennaio, gli accessi nei pronto soccorso sono stati 3095 così suddivisi: 62 codici rossi, 434 codici gialli, altri codici 2599. Per i codici rossi e gialli è stato comunque possibile rispondere in tempi regolari (minuti di attesa medi 36). Per tutti gli altri codici 43 minuti di attesa media. Agli accessi, nello stesso riferimento temporale, sono succeduti 311 ricoveri. Il filtro rispetto ai ricoveri è contenuto in una percentuale che risulta nella media». «ANCHE i tempi di attesa al pronto soccorso prosegue , nonostante le criticità del periodo, sono stati comunque accettabili. Data l' imprevedibilità del flusso del pronto soccorso, per quanto ci si sforzi di organizzarci al meglio, come in tutti i pronto soccorso della Toscana, è inevitabile che in alcune particolari circostanze possa generarsi un allungamento dei tempi di attesa nell' accesso, sempre ovviamente solo per i codici minori, con nessun danno per l' assistenza ma, sicuramente, con disagio per i pazienti. Vogliamo ribadire che nessun taglio di personale è stato effettuato nei pronto soccorso, al contrario l' organico è stato incrementato di una unità di personale medico, infermieristico e oss. Infine anche la responsabile della Zona Apuana dottoressa Monica Guglielmi evidenzia che sul territorio nei giorni dal primo al sei gennaio vi è stato un incremento notevole degli interventi della continuità assistenziale (guardia medica). Anche gli ambulatori dei medici di famiglia sono risultati affollatissimi, così come sono state numerosissime le Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 44 16 gennaio 2015 Pagina 12 < Segue La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana visite domiciliari (che peraltro diversi medici hanno effettuato anche nei giorni festivi)». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 16 gennaio 2015 Pagina 9 La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Anaao Toscana «Code e attese sono scandalose Cisanello, calvario all' ospedale» Dopo i nostri articoli un' altra testimonianza sui disservizi. SOLO ieri abbiamo dato notizia dei disagi e delle proteste delle centinaia di pazienti in coda nelle sale d' aspetto dell' ospedale di Cisanello (per le accettazioni dei ricoveri o la prenotazione di visite e appuntamenti) o alla Usl in via Garibaldi. I nostri giornalisti hanno staccato il numerino insieme agli altri cittadini verificando di avere davanti, in entrambi i casi, circa cento persone con temi di attesa fino a due ore. Subito è arrivata un' altra testimonianza da parte di un lettore infuriato, che parla di una situazione paradossale: si è costretti a fare la coda anche prima delle visite previste nella mattina stessa, anche dopo aver già pagato il ticket, ma le attese sono così dilatate nel tempo da costringere i pazienti a presentarsi con estremo ritardo negli ambulatori. «PER QUANTO riguarda la situazione assurda degli sportelli Cup a Cisanello, c' è un aspetto che vorrei mettere bene in rilievo e sul quale spero nelle vostre indagini e pressioni perchè sia al più presto eliminato. Dovete sapere, infatti, che, anche qualora si arrivi per una visita avendo già provveduto al pagamento del ticket, gli utenti sono obbligati a rimanere in quell' inferno per ore, solamente per ritirare un numero con il quale dovremmo essere chiamati al posto del nome (per privacy?). Questa spiegazione mi convince poco anche perchè, ad esempio, al Santa Chiara non si adotta la stessa procedura. In tutti gli ambulatori che ho conosciuto, se proprio si vuole dare riservatezza, il numero viene assegnato direttamente dall' ambulatorio, al momento in cui l' utente si presenta. Quindi, a parte la necessità che si ponga rimedio alla situazione del Cup, quello che dovrebbe essere fatto da domani stesso, sarebbe quello di togliere questo passaggio agli sportelli quando un utente è già a posto e potrebbe presentarsi direttamente alla visita. Qualche giorno fa, una signora, pur presentatasi un' ora e mezza prima della visita, è stata accettata un ora e mezza dopo l' orario dell' appuntamento e si è sentita dire che la sua visita era cancellata perchè non presente all' ora stabilita! E' riuscita a farla solo grazie all' interessamento dei sanitari dell' ambulatorio». AOUP, su queste colonne, aveva promesso tre mesi fa un intervento rapido per migliorare le cose, ma non abbiamo rilevato grossi cambiamenti, Fra qualche settimana torneremo negli stessi punti a vedere se le cose sono cambiate oppure no. Intanto chiunque volesse segnalare la propria esperienza può scrivere alla mai: [email protected]. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 46 16 gennaio 2015 Pagina 9 La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Anaao Toscana «Filo diretto con le ostetriche: stop tagli Mancano i soldi per stampare il manuale» DA TREDICI anni svolgono, come volontarie, il servizio «Filo diretto con le ostetriche», che riscuote un grande successo in tutta l' area di Pisa. Adesso, dopo i tagli operati dall' azienda, chiedono di essere messe in condizione di proseguire nel lavoro. In particolare, che si trovino i soldi per continuare a stampare un manuale pratico di suggerimenti, molto richiesto dalle neomamme, e che si riescano a formare nuove volontarie. Sono le ostetriche dell' Aou pisana, che sono state ascoltate questa mattina dalla commissione Sanità presieduta da Marco Remaschi ( P d ) . D a quando il servizio è attivo, hanno spiegato le ostetriche durante l' audizione, sono state coinvolte 12 mila donne, ma anche 8 mila padri e 1200 nonni, ed è stata fornita risposta a 13 mila 800 telefonate. Il servizio si articola sulle consulenze telefoniche fornite a un numero verde, sulla distribuzione di un manuale tecnico informativo e su incontri settimanali con i futuri genitori. Ma adesso sono stati tagliati i fondi anche per stampare il manuale. «Le buone pratiche devono essere salvaguardate e implementate», ha detto Remaschi; la commissione Sanità ha deciso di inviare una richiesta affinché della stampa si faccia carico direttamente l' amministrazione regionale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 47 16 gennaio 2015 Pagina 4 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana «Ci rimettono i cittadini» «I PRIMI SEGNI della grave crisi furono proprio la privatizzazione delle attività non sanitarie negli ospedali (cucine, pulizie, ecc), per poi passare a un taglio dei finanziamenti destinati alla sanità scrive Maurizio Giorgi di 5 S t e l l e . I n u o v i t a g l i a l l a sanità s i ripercuoteranno sui servizi al cittadino. La dirigenza ASL, si sta comportando da curatore fallimentare. E i taglisono a Prato, Pistoia ed Empoli. I cittadini dovranno tenerne conto nelle prossime elezioni regionali». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 48 16 gennaio 2015 Pagina 4 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana «Spending review o tagli lineari? Non toccate i servizi essenziali» Edoardo Fanucci interviene sulla «manovra» sanitaria della Regione. «IL PARZIALE passo indietro, annunciato in serata dall' assessore regionale Marroni, va nella giusta direzione. Mi auguro che la giunta regionale corregga quanto prima questo errore e intervenga fattivamente per rimediare al taglio previsto, assegnando al nostro territorio le risorse necessarie». Sulla scure che la Regione ha riservato alla sanità pistoiese, interviene con «non poca sofferenza» anche l' onorevole Edoardo Fanucci deputato del Pd. Renziano della prima ora, pur difendendo i «necessari risparmi» parla chiaramente di un atteggiamento inaccettabile se i primi ad essere sacrificati dovranno essere i servizi. «Occorre riorganizzare cercando risparmi puntuali e mirati? Siamo pronti, accettiamo la sfida spiega in una nota . Non sarebbe accettabile, senza una concreta giustificazione e condivisione, penalizzare ulteriormente e in modo così pesante la sanità pistoiese. La decisione della Regione Toscana di tagliare per ben 19 milioni di euro il fondo di riequilibrio dell' Asl pistoiese è una notizia tanto inaspettata, quanto preoccupante e dolorosa. Occorre procedere con determinazione lungo la strada di un maggiore coinvolgimento fra i territori responsabilizzando le singole aree territoriali. Di fronte ad una sostanziale riduzione dei trasferimenti statali, necessitata dalla volontà di ridurre la pressione fiscale e far ripartire l' economia, la Regione deve chiedere uno sforzo e un impegno di responsabilità, creatività e coraggio ai livelli periferici, ma non si possono imporre tagli lineari e non proporzionali aggiunge . Personalmente, ritengo che l' unica soluzione sia la condivisione delle difficoltà e delle opportunità che il cambiamento in corso ci pone davanti. In prima battuta, abbiamo il dovere di attivare un serio lavoro di squadra che coinvolga le realtà di Pistoia, Prato ed Empoli: faccio appello alle istituzioni tutte, ai sindaci, ai presidenti di Provincia, ai consiglieri regionali e ai deputati. Una volta definite priorità comuni, criticità e proposte strategiche, il passaggio successivo sarà il confronto con Firenze, non in contrapposizione, ma in chiave di proposizione. La politica si assuma le sue responsabilità e il compito di proiettare il territorio verso un futuro dove lo Stato non potrà che costare di meno in tutte le sue rappresentanze e articolazioni. Realizzare un' efficace spending review non significa incidere su servizi essenziali per i cittadini». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 49 16 gennaio 2015 Pagina 4 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana L' INTERVENTO MUNGAI STEFANO (FORZA ITALIA) «Telepass disattivati alle ambulanze La Regione si faccia sentire a Roma» TELEPASS disattivati alle ambulanze, interviene il vicepresidente della Commissione sanità S t e f a n o Mugnai (Fi). «Inaccettabile scrive mettere sullo stesso piano ambulanze e auto private». Nel giugno scorso Mungai fu promotore di una mozione. «Allora la situazione si sbloccò e la mozione decadde spiega . Ora, a fine legislatura, serve solo buon senso. Sarei pronto a ripresentarla anche oggi, se la fine della legislatura in corso non lasciasse prevedere eccessive difficoltà all' approdo in aula. E poi, in tutti i casi, i tempi si allungherebbero per una questione che invece va affrontata subito e di petto. Serve buon senso. Solo buon senso per rispetto al mondo del volontariato che si prodiga, malgrado mille difficoltà, nel dare gambe al sistema dell' emergenzaurgenza in sanità con impegno e abnegazione. E' impensabile che ambulanze e auto private siano messe sullo stesso piano, soprattutto dopo 15 anni che le associazioni facenti capo all' Associazione nazionale pubbliche assistenze fruiscono, e giustamente, del telepass come esenti». SECONDO l' esponente di Forza Italia bisogna che la Regione si faccia sentire a Roma. E subito: «Il volontariato sostiene Mugnai è una risorsa fondamentale per il nostro sistema sanitario, certo, ma anche per l' identità civica della Toscana ove la Misericordia, ad esempio, opera da ben 770 anni plasmando il tessuto culturale e sociale dei nostri territori. Per questo trovo giusto che sia proprio la nostra Regione a promuovere un' azione presso il Governo nazionale. Ora: non domani, né tra una settimana o un mese o, peggio, con la prossima legislatura. A quel volontariato a cui la Regione è sempre pronta a chiedere, è tempo di restituire qualcosa almeno in termini di rispetto, interesse e considerazione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 50 16 gennaio 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Un ambulatorio oncologico grazie all' asta benefica al museo Tra i battitori l' ex capitano, Fiorello Toppo. Ricavato a Voglia di Vivere' CI SARANNO proprio tutti, dal mondo dell' arte a quello del volontariato, e persino l' ex capitano della Giorgio Tesi, Fiorello Toppo. Tanti testimonial pronti a «metterci la faccia» per uno scopo nobilissimo: raccogliere fondi per realizzare un ambulatorio con medici nutrizionisti che, con le loro consulenze, aiuteranno le pazienti oncologiche a limitare i danni delle terapie specifiche. L' appuntamento è per domani pomeriggio, dalle 16,30 alle 19,30, al Museo Marini dove saranno battute all' asta opere di artisti quotati, come Buscioni, Magazzini e Vivarelli, tanto per citarne alcuni. Il ricavato andrà all' associazione «Voglia di Vivere», che ha sede in via Gentile e che proprio quest' anno festeggia il traguardo di 25 anni di attività al servizio delle donne affette da patologie oncologiche. «I servizi che forniamo sono tanti spiega la presidente dell' associazione «Voglia di Vivere», Marta Porta si va dalle visite cliniche all' accoglienze e all' ascolto, al sostegno psicologico e le attività psicomotorie. I servizi sono tutti gratuiti, si chiede un piccolo contributo solo per le ecografie. Le associazioni con cui collaboriamo sono diverse, dall' Ail all' istituto di prevenzione oncologica di Firenze. Il nostro nuovo progetto è quello di aprire un ambulatorio, dove medici nutrizionisti seguiranno i pazienti oncologici durante e dopo le terapie. La ricerca ha ormai dimostrato l' importanza di una corretta dieta per limitare i danni che le terapie oncologiche provocano nel metabolismo di chi è costretto a sottoporvisi. Molte delle opere che saranno battute sono state donate negli anni dagli stessi artisti». UN BEL PROGETTO, a cui la città ha risposto in coro: dall' associazione dei commercianti al Garage Carducci, lo spazio di scambio e riuso di via Carducci, con la editor Chiara Belliti e Monica Nannini, e la galleria Vannucci. Al termine dell' asta, sarà offerto un piccolo rinfresco con i vini dell' enoteca «Da David» e «Cornetti by night», che porterà cornetti light, preparati con una ricetta adatta a una dieta facilmente digeribile. Dietro c' è la consulta del volontariato, che ha messo insieme le tante anime di questo progetto. «Nella nostra città le associazioni di volontariato sono tantissime spiega il presidente della Consulta, Marco Leporatti la nostra funzione è proprio questa: di metterle in contatto, di farle collaborare e, soprattutto, di aprire questo mondo a chi non ne fa parte, così come è accaduto in questa iniziativa, che coniuga arte, commercio e che avrà anche un volto del mondo dello sport». Gli altri battitori sono: Dora Donarelli, presidente della Sezione Soci Coop, Ambra Tuci, direttrice del Museo Marini, Maria Stella Rasetti, direttrice della San Giorgio, Claudio Rosati, ex dirigente del sistema museale, Paolo Guercini e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 51 16 gennaio 2015 Pagina 5 < Segue Vanni Menici. Martina Vacca. La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana VACCA MARTINA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 52 16 gennaio 2015 Pagina 11 La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana IL BLITZ IN VIA LIDO GORI, CON NOVE CLANDESTINI. Affittacamere abusivosopra al capannone UN AFFITTACAMERE abusivo per gli operai dell' attiguo capannone, tra cui c' erano nove clandestini: è quanto hanno trovato ieri mattina in un capannone di via Lido Gori gli agenti dei nuclei speciali della polizia municipale, congiuntamente a carabinieri, operatori dell' Asl, uomini dell' Ispettorato del lavoro e dell' Inps. Si tratta di una confezione ovviamente gestita da un cinese, Y.Y., 41 anni. Il capannone è però di proprieta' di un cittadino italiano. I nove clandestini di nazionalità cinese sono stati accompagnati alla caserma dei carabinieri per gli atti di rito. Nel corso del controllo, inoltre, è emerso che il magazzino produttivo era collegato ad una civile abitazione al primo piano dell' immobile, adibita ad affittacamere abusivo per gli operai della ditta, con diciotto posti letto. All' interno dell' appartamento sono stati poi riscontrati abusi edilizi consistenti in un notevole ampliamento volumetrico non autorizzato e la presenza di cinque bombole di gas. E' scattata così la sanzione di 1200 euro, più altri 400 euro da pagare ai sensi del regolamento di polizia urbana per lo stoccaggio delle bombole, rimosse e affidate a ditta specializzata. Naturalmente il cinese affittuario dell' immobile è stato denunciato per gli abusi edilizi riscontrati ed è stato disposto il sequestro amministrativo della struttura. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 53 16 gennaio 2015 Pagina 11 La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana AVIS DONAZIONI: PRATO E' L' UNICA IN TOSCANA AD AUMENTARE LA RACCOLTA. Ospedale, appello per il sangue C' è urgente bisogno dei gruppi A+ e 0+. Ecco cosa fare. APPELLO dall' ospedale, subito raccolto dall' Avis provinciale: c' è urgente bisogno di sangue dei gruppi A + e O +. Donare sangue è un gesto di generosità e di civiltà, che si può compiere dal lunedì al sabato tutti i giorni dalle 7.30 alle 10.30, al centro trasfusionale del nuovo ospedale di Prato (al piano terra), e negli stessi orari anche la prima e la terza domenica del mese, quindi anche questa domenica. C' è inoltre da ricordare che per i donatori è prevista la possibilità di sosta gratuita nel parcheggio dipendenti, sul lato sinistro dell' ospedale, con ingresso a sinistra della rotonda. E' possibile anche prenotare la donazione chiamando la segreteria Avis (0574 23793) dalle 8 alle 12.30. Per chi dona la prima volta da quest' anno verrà effettuata la donazione differita: saranno fatti solo gli esami preliminari, poi, dopo q u a l c h e g i o r n o , i l medico p r o v v e d e r à a contattare il donatore e gli verrà fissato un appuntamento. NEL 2014 l' Avis provinciale di Prato è stata l' unica a livello regionale a segnare un incremento delle donazioni, che sono passate da 8.646 unità raccolte nel 2013 a 8.812 raccolte lo scorso anno. «Il lavoro svolto per garantire che il sangue sia sempre a disposizione è impegnativo dice il presidente Marco Tofani ma i nostri soci sono sempre stati molto attenti a rispondere ad ogni chiamata. Il bisogno è però sempre molto forte e presente, e noi ci adopereremo sempre affinchè i malati possano avere la garanzia del sangue». Proprio per sensibilizzare i cittadini e i giovani a questo importante gesto di solidarietà, l' Avis provinciale ha ultimamente promosso molte iniziative, coinvolgendo ad esempio le scuole, la biblioteca Lazzerini e varie associazioni. L' ultimo progetto in ordine di tempo è la rassegna RassegnAvis, cioè spettacoli teatrali in tanti spazi di Prato e provincia. Il prossimo appuntamento sarà domenica 25 gennaio alle 16,30 nel salone della parrocchia di Santi Martiri con A spasso per Sherwood, regia di Gabriele Boretti, e la compagnia I gioielli di Szeliga. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 54 16 gennaio 2015 Pagina 13 La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana DISTRETTO VIA CLEMENTI. Giovedì prossimo i primi trasferimenti NON SOLO all' ospedale, ma anche al distretto di via Clementi, ormai in dismissione, i dipendenti lavorano al freddo e gli utenti stessi debbono subire questo disagio, pur apprezzando quanto i lavoratori fanno per mandare avanti le attività socio sanitarie. Un fatto emerso anche durante l' incontro faccia a faccia fra Commissione consiliare 5 e i rappresentanti dei comitati cittadini di San Paolo che vogliono fermare la chiusura del distretto socio sanitario. Una condizione di criticità che è stata fatta presente anche alla Fp Cgil che a sua volta ha sollecitato l' azienda sanitaria pratese affinchè quanto prima si risolva questo problema. Il sindacato di piazza Mercatale è stato rassicurato che la problematica è sotto la lente di ingrandimento e che avrà una risposta quanto più rapida possibile. Intanto da giovedì prossimo inizia lo «smantellamento» del distretto di via Clementi. I primi dipendenti ad essere trasferiti al centro «Giovannini» s a r a n n o q u e l l i d e l s e r v i z i o domiciliare; tutto il resto a seguire e per ultimi, come già detto anche dal direttore zona distretto dell' Asl 4, Michele Mezzacappa che riconosce l' impegno e la dedizione dei lavoratori in una struttura al freddo, il servizio dei prelievi di sangue e di prenotazione Cup nella seconda decade di febbraio. Sa.Be. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 55 16 gennaio 2015 Pagina 18 La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana CARMIGNANO. Misericordia in festa per San Sebastiano MISERICORDIA di Carmignano in festa per il patrono. Ricco il programma per domenica 18 e martedì 20 gennaio, giorno di San Sebastiano. Qulla del 2015 è la prima festa patronale nella nuova sede di via Redi inaugurata lo scorso settembre. Domenica il ritrovo dei volontari sarà alle 9 e nel salone il presidente Sergio Pagliai, insieme ai consiglieri, consegnerà gli attestati a coloro che hanno superato il corso di primo e secondo livello come soccorritori, ai 3 volontari che sono diventati formatori regionali e a coloro che hanno effettuato il corso di retraining di Blsd, per l' utilizzo del defibrillatore. Piccola colazione insieme e poi intorno alle 11 partirà il corteo diretto verso la chiesa di San Michele dove durante la messa, celebrata da don Claudio Ciurli, ci sarà la vestizione di circa 15 nuovi confratelli e consorelle. Al termine della celebrazione sia nella chiesa di Carmignano sia in quella di Santa Cristina a Mezzana verranno benedetti e distribuiti i panellini della Misericordia: circa 500 panini che per tradizione accompagnano il pranzo di San Sebastiano. Nel pomeriggio alle 17 si gioca a tombola in sede. Martedì 20 gennaio alle 18 la messa sarà celebrata nel salone della nuova sede. Gli ambienti di via Redi sono più moderni e confortevoli, gli ampi spazi esterni che circondano l' immobile hanno risolto i problemi relativi al parcheggio, mentre le cappelle del commiato offrono un servizio importante alla collettività. Ora c' è attesa per il trasferimento del distretto sociosanitario della Asl. M. Serena Quercioli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 56