ANAAO TOSCANA
Martedì, 26 maggio 2015
ANAAO TOSCANA
Martedì, 26 maggio 2015
Anaao Toscana
26/05/2015 Il Tirreno Pagina 21
Sparisce televisore dal day hospital
26/05/2015 Il Tirreno (ed. Cecina) Pagina 14
1200 pacchi viveri consegnati a famiglie bisognose
26/05/2015 Il Tirreno (ed. Grosseto) Pagina 21
Ospedale, il Laboratorio consegna 4000 firme a Rossi
26/05/2015 Il Tirreno (ed. Piombino­Elba) Pagina 13
Tagli per chirurgia urologica «Servizio d' eccellenza perso»
26/05/2015 Il Tirreno (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 23
Prestazioni sanitarie a costi ridotti e appuntamenti più veloci
26/05/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 25
I sindacati: tagli in terapia intensiva
26/05/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 25
Solo due infermieri al nuovo 118
26/05/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 5
«Sì Toscana a sinistra» al circolo di Montelupo per...
26/05/2015 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 10
«Sanità, via i vertici ma non i servizi»
26/05/2015 La Nazione (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 5
Ambulanze: niente pedaggioper quelle con i soli volontari
26/05/2015 La Nazione (ed. Pistoia­Montecatini) Pagina 7
«Sanità Pd, come negli Usa prima di Obama»
26/05/2015 La Nazione (ed. Siena) Pagina 3
Cardiochirurgia Chiesti chiarimenti al Ministero
26/05/2015 La Nazione (ed. Viareggio) Pagina 17
«San Luca, altri posti letto a rischio E mancano anche gli...
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Il Tirreno
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viale alfieri.
Sparisce televisore dal day hospital
Furto all' ospedale. Il presidente di Ail: «È il terzo che viene rubato»
LIVORNO Hanno spaccato la porta del primo
terreno, sono entrati all' interno del reparto che
accoglie il day hospital e se ne sono andati
con una televisione sotto braccio. Indisturbati,
approfittando della terra di nessuno in cui ogni
notte si trasforma l' ospedale di viale Alfieri,
spesso rifugio e dormitorio di clochard.
A scoprire il furto sono stati ieri mattina
i n f e r m i e r i e medici d e l r e p a r t o d i
oncoematologia. Il personale ha trovato la
porta aperta, rotta, e dopo una perlustrazione
tra le varie stanze del reparto si sono accorti
che all' appello mancava un televisore.
Un furto del valore di alcune centinaia di euro.
Che però è il terzo episodio nelle ultime cinque
notti: prima la cassaforte al poliambulatorio,
poi le ostie consacrate nella chiesa dell'
ospedale, ora il televisore al day hospital. Casi
che fanno riflettere, anche sulla sicurezza del
complesso degli spedali riuniti.
«Nello stesso reparto è già il terzo televisore
che viene rubato ­ racconta Alessandro Baldi,
presidente di Ail, Associazione italiana
leucemie ­ senza considerare la sfilza di furti
di questo tipo che si sono succeduti a cure
palliative». Senza contare i furti continui negli
stipetti del personale del pronto soccorso e di
cellulari e portafogli dei degenti in alcuni reparti­ E ora nel mirino ci finisce la sorveglianza notturna all'
interno della struttura di viale Vittorio Alfieri e la sicurezza degli operatori, dei pazienti e dei materiali.
«Ma un ospedale ­ si chiedono molti operatori ­ può permettersi di essere così vulnerabile?».
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Il Tirreno (ed. Cecina)
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1200 pacchi viveri consegnati a famiglie bisognose
Il centro raccolta della Pubblica Assistenza compie 15 anni L' associazione paga l' affitto
per un secondo magazzino.
di Michele Falorni wCECINA Compie quindici
anni il centro di raccolta alimenti e vestiario
della Pubblica assistenza di Cecina. Migliaia
di persone piegate dai problemi della vita
quotidiana hanno trovato sostegno, dal
Duemila ad oggi, nelle parole delle 25
volontarie che lo gestiscono insieme al
presidente Romano Giovannini e a Giovanni
Ippolito.
Famiglie colpite dalla crisi, uomini e donne in
difficoltà hanno ritirato il pacco viveri oltre a
maglioni e pantaloni, giubbotti e accessori. Un
fiume di gente che, purtroppo, rispecchia la
società e il periodo difficile in cui viviamo.
Gli orari sono sempre gli stessi: il lunedì e il
mercoledì pomeriggio (ore 16­17.45) per l'
abbigliamento e il venerdì per il cibo nella
stessa fascia oraria. Se nel mare del bisogno
si distinguono piccole gocce di umanità, il
merito è delle 25 donne che, a turno, seguono
l' attività, dedicandosi ­ il martedì ­ a
riorganizzare il magazzino. Gli alimenti, la
parte più delicata, vengono riposti in un luogo
apposito controllandone le scadenze.
In quelle stanze regna l' ordine, con la merce
controllata e ordinata negli scaffali. Il vestiario
occupa un capitolo a parte. Giovannini e
Ippolito spiegano che, siccome le donazioni dei privati sono tante, un magazzino non basta più.
E allora l' associazione con sede in piazza Alessandrini ha ritagliato una quota dal bilancio, circa 2400
euro l' anno, per pagare un altro fondo poco distante dove lasciare la roba da inverno durante l' estate e
viceversa. Un lavoro non da poco, che impegna i volontari a classificare i panni e a spostarli al cambio
delle stagioni, affinché la gente che bussa alla porta abbia la possibilità di scegliere con calma evitando
confusione. Per quanto riguarda il cibo, la Pubblica assistenza riceve i contributi da un progetto dell'
Unione europea, che li consegna attraverso il Banco alimentare di Firenze. Un aiuto arriva poi dall' Asl 6
(4mila e 500 euro) e dal Comune (mille) all' anno, che permettono al sodalizio di andare avanti, anche
se le difficoltà non mancano perché la situazione è critica. Il 2014 ha registrato però un' inversione di
tendenza: il calo è stato del 20 per cento, con 1117 pacchi viveri consegnati contro i 1560 del 2013. Ciò
perché, dicono i responsabili, alcuni stranieri sono tornati a casa o cercano aiuto da altre parti.
Chi ritira la busta trova zucchero, farina, pasta, legumi, tonno, riso e formaggio. Sufficienti a sfamare tre
persone per qualche giorno.
La varietà degli alimenti non è più la stessa, la merce manca a causa della crisi. E chi si mette in fila non
viene soltanto dall' estero, ci sono pure tanti cittadini. La proporzione è questa: 50 e 50 per quanto
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Il Tirreno (ed. Cecina)
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riguarda la richiesta degli alimenti, mentre per l' abbigliamento gli italiani sono il 30 per cento. "Il modo
per ritirare la roba ­ spiegano i responsabili ­ è solo uno: essere maggiorenni e presentarsi con un
documento per la registrazione di nome, cognome e nazionalità". Altri dati definiscono la dimensione
del problema. Nel 2014 sono state consegnate 1805 scatole di vestiario (a scelta), mentre nel 2013
sono state 1900. Calo anche in questo caso, benché il bisogno sia costante. Se nel magazzino della
Pubblica assistenza la scelta è ampia, il merito è dei privati, che consegnano maglioni, pantaloni,
giacche, scarpe e altro per ogni età che non indossano più chiusi in sacchetti di plastica e pronti per
essere riutilizzati.
Non è difficile, negli orari di apertura, vedere la fila davanti all' ingresso della palazzina a lato della
sede. Sono uomini e donne, famiglie e persone sole in cerca di aiuto e comprensione.
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Il Tirreno (ed. Grosseto)
Anaao Toscana
Ospedale, il Laboratorio consegna 4000 firme a
Rossi
ORBETELLO Consegnate a Enrico Rossi,
presidente della Regione, le 4.000 firme
raccolte per salvare l' ospedale di Orbetello.
Ne dà notizia il Laboratorio riformista,
promotore della raccolta firme. La consegna è
avvenuta durante la visita di Rossi ad Albinia.
«In quell' occasione ­ dice il Laboratorio ­
siamo stati ascoltati con molta attenzione dal
presidente». A lui i cittadini hanno chiesto di
concretizzare gli impegni che la Regione e l'
Asl si sono assunti con la firma dei patti
territoriali: assicurare il mantenimento delle
prestazioni nell' ambito della chirurgia
nominando il primario; far diventare ortopedia
una vera eccellenza per gli interventi di protesi
agli arti inferiori; potenziare l' organico del
pronto soccorso; garantire un reparto di
pediatria del pronto soccorso h12 senza
dirottare i piccoli pazienti a Grosseto.
«Rossi si è impegnato in presenza di molte
persone e degli esponenti della giunta, nel
caso sia riconfermato come presidente, a
tornare a Orbetello accompagnato dalla
d i r i g e n t e d e l l a Asl d i c o m p e t e n z a p e r
rispondere a ogni quesito. Abbiamo
apprezzato l' impegno e vigileremo affinché
sia mantenuto: se così non fosse continueremo
la lotta a difesa dell' ospedale». (i.a.)
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Il Tirreno (ed. Piombino­
Elba)
Anaao Toscana
Tagli per chirurgia urologica «Servizio d' eccellenza
perso»
PIOMBINO Tagli alla sanità e perdita di servizi
d' eccellenza. Dunque disagi e proteste. A
farsene portavoce, per quanto succede con gli
interventi di chirurgia urologica è Stefano
Tangredi, pensionato, 59 anni (invalido civile
100%): «Per morbo di Parkinson e altre
patologie ho sempre bisogno di controlli ­
racconta ­ Assurdo che per un fare un eco
addome dall' urologo l' aver dovuto attendere
quasi un anno. Ma la cosa più triste ­ sottolinea
­ dopo essere stato operato ad un rene dal
dottor Marco Sicolo ed averne conosciuto la
professionalità e l' umanità, l' avere scoperto
che proprio a causa di tagli avvenuti il dottore,
eccellente medico, non sarà più in condizione
di operare a Piombino... bisognerà andare a
Livorno. Possibile non poter far nulla per
difendere questi medici qui? E nessuno pensa
a noi pazienti che abbiamo bisogno di loro?».
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26 maggio 2015
Pagina 23
Il Tirreno (ed. Pistoia­
Montecatini)
Anaao Toscana
Prestazioni sanitarie a costi ridotti e appuntamenti
più veloci
PRATO Listini di prezzi unificati e agevolati,
rapida nella risposta con abbattimento delle
famigerate attese e, soprattutto, qualità nelle
prestazioni di diagnostica e degli esami clinici.
Con questo intento l' Arciconfranternita della
Misercordia, consorzio Astir e casa di cura
Villa Fiorita hanno siglato una convenzione. Ne
potranno usufuire soci e dipendenti, ma che
non vi sia esclusività si capisce dal numero
delle persone coinvolte: 50mila associati e loro
familiari solo per quanto riguarda la
Misericordia, in pratica un quarto della
popolazione pratese, un migliaio quelli dell'
Astir tra soci (23) e dipendenti (circa 900).
Mentre Villa Fiorita eroga 32mila prestazioni
diagnostiche.
I soggetti sono, in realtà, cinque, perché la
Misericordia parteciperà alla convenzione con
l' istituto diagnostico Santo Stefano e il Centro
odontoiatrico di via Galcianese, mentre il
consorzio Astir ha dalla sua Lama srl. Il quinto
soggetto è la clinica di Villa Fiorita. L' iniziativa
è stata presentata dal segretario della
Misericordia Andrea Gori, dal direttore
generale di Villa Fiorita Gianni Del Vecchio,
dalla presidente di Astir Loretta Giuntoli e dal
direttore di Lama Antonio Cirri. Nello specifico,
come si legge nella convenzione, sarà possibile accedere a prestazioni sanitarie, sociali e specialistiche
erogate nei rispettivi presidi ed a domicilio I prezzi che verranno applicati saranno uguali in ogni centro.
«Basti fare l' esempio delle radiografie ­ chiarisce Andrea Gori, segretario della Misericordia di Prato ­ il
servizio pubblico prevede mediamente due mesi di attesa, per un costo di circa 36 euro, mentre nel
nostro centro diagnostico i giorni di attesa sono solo due e al costo di 30 euro.
Da questo dato si vede tuttaDa sinistra Gianni Del Vecchio, Andrea Gori e Loretta Giuntoli l' importanza
dell' accordo che abbiamo siglato». «Il nostro obiettivo ­ continua Gori ­ è dare servizi di alto livello
attraverso soggetti presenti ormai da molti anni, attivi nell' ambito della sanità e convenzionati con il
servizio nazionale».
Anche Gianni Del Vecchio, direttore generale di Villa Fiorita, esprime piena soddisfazione: «Le nostre
sono strutture radicate sul territorio e conosciute anche fuori per la loro qualità e serietà, siamo sicuri
che questo accordo sarà apprezzato e sfruttato da tanti pratesi». Di «firma significativa» ha parlato la
presidente del Consorzio Astir Loretta Giuntoli, che ha aggiunto: «la considero non tanto una meta, ma
un punto di partenza per collaborazioni future. In modo particolare Astir metterà a disposizione i servizi
offerti a Casa di Marta, dove si trova il centro di analisi diagnostica Iama. Una struttura completa, che
presenta un centro per la riabilitazione e che da luglio avrà anche una piscina fisioterapica: non solo per
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Il Tirreno (ed. Pistoia­
Montecatini)
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i pazienti della Rsa, ma, grazie a questo accordo, per tutti».
(fr.al.
)
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26 maggio 2015
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Il Tirreno (ed. Viareggio)
Anaao Toscana
I sindacati: tagli in terapia intensiva
LUCCA «Nella più assoluta discrezione, senza
coinvolgere minimamente i sindacati la
direzione dell' Asl si sta apprestando alla
riorganizzazione estiva dei servizi sanitari che,
negli ultimi anni avevano già conosciuto una
riduzione e che quest' anno ne subiranno una
ancora più pesante»: è il duro attacco di Cgil,
Cisl e Uil che intravedono per i prossimi mesi,
difficoltà per i lavoratori di ogni settore
aziendale e per la cittadinanza.
Secondo i sindacati potranno esserci chiusure
di interi "setting" di degenza, riduzioni di posti
letto ed emergenze per pronto soccorso e 118:
«Per i cittadini lucchesi, la sanità pubblica
potrebbe quindi coincidere, anticipatamente,
(rispetto alle previste riorganizzazioni di area
vasta) con l' uscita dai confini provinciali per
recarsi nei presidi limitrofi, a discapito dei
servizi sul nostro territorio che naturalmente si
andrebbero sempre più riducendo. Troppo
poco sembra l' interesse dell' opinione
pubblica per le problematiche sanitarie o
troppo grandi le difficoltà da fronteggiare e le
scelte da fare ma sicuramente le certezze non
mancano ed ecco quindi apparire all' orizzonte
(si concretizzerà molto probabilmente all' inizio
di giugno) la riduzione dei posti letto nella
terapia intensiva multidisciplinare del S. Luca.
Volendo fornire alcuni numeri è corretto ricordare che dei 14 posti letto previsti all' apertura, 2 non sono
mai stati aperti ed ora, altri 2 devono essere chiusi mentre per il personale infermieristico sono almeno
5 le unità che mancano da mesi in organico. Non abbiamo nessuna intenzione di tacere di fronte a
quanto si sta realizzando e con forza rivendichiamo una sanità pubblica che sappia rispondere appieno
alle esigenze dei cittadini nel rispetto di tutti i lavoratori».
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26 maggio 2015
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Il Tirreno (ed. Viareggio)
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Solo due infermieri al nuovo 118
In pochi rispodono al bando per la mobilità: l' Asl assumerà quattro operatori da
mandare a ViareggioSabato al distretto di Capannori la giornata dedicata all' Attività
fisica adattatala sensibilizzazione.
Muoversi per contrastare gli effetti negativi
della sedentarietà, prevenire la disabilità,
impedire l' aggravarsi delle malattie. Fa bene
a tutte le età, ma ancora di più a persone
anziane e affette da patologie croniche. E' l'
Afa, Attività fisica adattata, che la Regione
Toscana promuove ormai da molti anni nell'
ambito della promozione di corretti stili di vita.
Quest' anno il tradizionale evento dedicato a
tale attività, denominato Afa day, si svolgerà ­
per il territorio dell' Asl ­ sabato 30 maggio a
partire dalle ore 10 nel centro sanitario d i
Capannori in Piazza Aldo Moro. Nell' ambito di
questa giornata si terrà nell' Auditorium della
struttura il convegno intitolato "L' attivita' fisica
adattata: idee ed esperienze a confronto"", con
la partecipazione di molti esperti, medici,
fisioterapisti ed istruttori.
Negli accoglienti spazi presenti all' interno del
centro sanitario sono inoltre programmate
alcune dimostrazioni pratiche con la
collaborazione degli istruttori dei corsi. Sono
invitati all' iniziativa coloro che prendono parte
ai corsi Afa sul territorio aziendale ma anche
tutti i cittadini che vogliono avvicinarsi a questi
programmi di esercizi fisici.
di Luca Cinotti wLUCCA L' Asl chiama, in
pochi rispondono. Solo due infermieri hanno detto "sì" alla possibilità di essere trasferiti alla nuova
centrale di area vasta del 118. E così, a poco più di due mesi dalla prevista entrata in funzione della
sala operativa unica all' ospedale Versilia, l' Asl decide di assumere quattro persone da destinare di là
dal Quiesa.
Il 118 della Toscana Nord sarà composto da personale che arriva dalle tre Asl coinvolte: Lucca,
Viareggio e Massa Carrara. La quota spettante alla nostra zona è di sei infermieri (oltre a un medico).
Proprio per individuare queste figure lo scorso 26 marzo l' azienda di Monte San Quirico aveva emanato
un avviso di mobilità interna, su base volontaria, incentivata e reversibile fino al 31 dicembre 2015.
A questo bando però, le risposte sono state scarse: solo due infermieri si sono detti disponibili ad
andare a lavorare nell' ospedale di Lido di Camaiore. E così, per individuare i quattro mancanti, l' Asl ha
deciso di dare il via alla procedura per assumere nuovi infermieri a tempo indeterminato, modificando
anche il piano assunzioni per il periodo 2014­2017. Per individuare le persone, si scorrerà la
graduatoria di concorso dell' Estar, l' ente regionale che gestisce forniture di beni e personali.
L' Asl specifica che tutta la procedura è stata effettuata «in piena trasparenza», previo accordi con i
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Il Tirreno (ed. Viareggio)
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sindacati. Anche per questo, evidentemente, non c' è alcuna forzatura o coercizione nei confronti dei
dipendenti del 118 che, attualmente, sono una trentina e che quindi in grande maggioranza rimarranno
in forza all' Asl di Lucca: «Gran parte del personale dell' azienda che non andrà a Viareggio andrà a
potenziare i servizi territoriali e non solo: una parte resterà per l' automedica e per i Pet, i punti di
emergenza territoriali; altri operatori saranno ricollocati, secondo criteri precisi, nell' ambito del
dipartimento dell' emergenza urgenza, valorizzando le professionalità che ci sono». Non è escluso, in
via residuale e dietro espressa richiesta, che ci possano essere anche altre destinazioni da decidere
caso per caso.
Per quanto riguarda il funzionamento della nuova centrale, la convenzione siglata tra i dg delle tre
aziende prevede che rimangano a carico delle singole aziende la pianificazione delle reti dei mezzi di
soccorso sul territorio, la gestione del personale di diretta dipendenza, i rapporti con gli enti e le
istituzioni del territorio.
La partenza ­ come detta ­ è prevista per il 1° agosto per il servizio di emergenza, mentre entro l' anno
partirà anche la gestione dei trasporti ordinari. A capo del dipartimento che coordinerà la nuova
struttura andrà il responsabile del 118 di Viareggio, Andrea Nicolini.
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26 maggio 2015
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La Nazione (ed. Empoli)
Anaao Toscana
ELEZIONI CI SARANNO I CANDIDATI DELL' EMPOLESE.
«Sì Toscana a sinistra» al circolo di Montelupo per
discutere di sanità e delle scelte di Rossi
La Confederazione toscana vuole risposte alle sue richieste.
STASERA, alle 21,30, all' Arci «Il Progresso» di
Montelupo, il comitato Sì Toscana a Sinistra Empolese
Valdelsa ha organizzato un incontro pubblico dal titolo
«Salute­sanità. Le scelte sbagliate di Enrico Rossi e il
ruolo del terzo settore» Interverranno i candidati al
consiglio regionale Stefania Caboni, Sabatino de Lucia,
Samuela Marconcini e Massimo Simoncini, e poi Mauro
Valiani coordinatore provinciale Sel, Paolo Prosperi Rsu
Asl 11, Loredana Polidori segretario Spi Cgil Empoli e
Marco Verdiani presidente Pubblica Assistenza di
Montelupo.
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26 maggio 2015
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La Nazione (ed.
Grosseto)
Anaao Toscana
«Sanità, via i vertici ma non i servizi»
La posizione accomuna gli 8 candidati al vaglio di Gente di Grosseto.
NEL CONFRONTO fra gli otto candidati
consiglieri regionali (Lolini, Fabrizio Rossi,
Gimignani, Marras, Culicchi, Giorgi, Ugo Rossi
e La Mantia) non ci sono stati né vinti né
vincitori, anzi se proprio un vincitore c' è stato
quella è l' associazione «Gente di Grosseto» e
il suo presidente, Leonardo Culicchi, che
hanno avuto il merito di aver organizzato
quello che, al momento, resta l' unico dibattito
tra i candidati organizzato in provincia. Temi
importanti, caldi, sollecitati dalle domande di
Lapo Cecconi (lavoro e occupazione),
M o r a n d o G r e c h i (sanità) , M a u r o C a r r i
(economia) e Riccardo Breda (piccole e medie
imprese). E sull' economia e l' occupazione,
tema proposto da Cecconi, Leonardo Marras
(peraltro è stata l' unica domanda a cui ha
risposto perché poi è dovuto andare via) ha
proposto la ricetta del contratto d' area, che nel
settore agroindustriale consentirebbe di
aggiungere risorse da destinarle alla
trasformazione di prodotti agricoli. Mentre
Mario Lolini ha spostato il discorso dall'
occupazione alla cattiva gestione delle risorse
«se è vero che la Regione Toscana ha 1080 società partecipate, il 14% delle partecipate di tutta Italia,
con una perdita di 12 milioni, ovvero tanti carrozzoni, lenti e inefficenti».
E di carrozzoni ha parlato anche David La Mantia: «Fidi Toscana è un carrozzone che serve a poco, ma
ci sono anche carrozzoni costosi e per di più inefficenti come Maremma Promotion, che prese le
immagini di altre regioni per publicizzare la Toscana». Sul tema della sanità, su cui Morando Grechi
(segretario regionale Cimo) ha espresso tutte le proprie preoccupazioni circa l' accorpamento previsto
dalla riforma regionale, tutti i candidati hanno convenuto sul fatto che non è importante avere a Grosseto
la sede della direzione generale della maxi­area vasta, quanto piuttosto assicurare i servizi.
«Ma su questo ha detto Valentina Culicchi, anche lei costretta ad andare via prima della conclusione per
improrogabili impegni elettorali sono tranquilla, anzi annuncio che presto l' Asl in località Casa Mora
realizzerà una struttura per curare pazienti affetti da disturbi alimentari». E sulla Sanità Cristina
Gimignani ha puntato il dito sulla bancarotta dell' Asl di Massa Carrara mentre al tempo stesso ha
affermato che «nonostante l' annunciato accorpamento chiunque sarà eletto dovrà fare in modo che le
eccellenze della sanità maremmana, a partire dalla scuola di robotica, siano salvaguardati». Sull'
autostrada tirrenica, tema quest' ultima sollecitato da Carri, Fabrizio Rossi ha evidenziato che è una
querelle infinita: «Per questo sull' autostrada non mi impicco, ma al tempo stesso chiedo che il tratto
dell' Aurelia sia adeguato il più presto possibile per eliminare la pericolosità degli incroci a raso». Il
giovane 5 Stelle, Ugo Rossi, ha parlato di turismo come unica salvezza per la nostra economia. «Una
risorsa non sufficientemente promossa e sfruttata». Significativa la chiusa finale di Francesco Giorgi:
«Del Pd siamo alleati leali ma non fedeli, quello lo sono i cani, per questo vigileremo e non faremo
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Grosseto)
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sconti se si tratterà di salguardare l' interesse della gente».
Alberto Celata.
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La Nazione (ed. Pistoia­
Montecatini)
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Ambulanze: niente pedaggioper quelle con i soli
volontari
Lieto fine dopo la protesta di Anpas e Misericordie.
SARANNO ESENTI dal pagamento del
pedaggio autostradali con Telepass anche i
servizi di soccorso in emergenza effettuati dai
volontari formati. Lo stabilisce una nota di
precisazione che il Ministero dei Trasporti ha
inviato a tutti i concessionari della rete
autostradale. Nelle scorse settimane La
Nazione aveva riportato le proteste (anche
clamorose) di molte associazioni, che
contestavamo la scelta di Autostrade per l'
Italia di realizzare una piattaforma web per l'
autocertificazione dei transiti che escludeva
però di fatto i trasporti effettuati da personale
volontario. «Nell' attività soccorso sanitario
assistito' (medico o infermiere a bordo) si
legge nella circolare, secondo quanto riporta
una nota del Ministero deve essere ricompreso
anche il trasporto effettuato con personale
volontario adeguatamente formato, purché il
trasporto stesso avvenga nell' ambito della
circolare relativa all' esenzione dal pedaggio
autostradale per i veicoli delle associazioni di
volontariato e organismi similari». La decisione
arriva al termine di una serie di incontri tenutisi
al Ministero, voluti dal viceministro Riccardo Nencini che si era impegnato a chiedere alla società
Autostrade per l' Italia di rendere più snella la modalità di autocertificazione, nella piattaforma web, del
transito per quei veicoli che svolgono attività di volontariato di soccorso in emergenza per i quali è
prevista l' esenzione. «Le associazioni di soccorso afferma Nencini svolgono un ruolo sociale spesso
fondamentale. Il loro lavoro e le loro attività quotidiane vanno sostenute e semplificate perché sono
importantissime per chi ha bisogno di assistenza sanitaria e aiuto. Persone sole, anziani, cittadini in
difficoltà».
SODDISFAZIONE è stata espressa dall' onorevole Edoardo Fanucci (Pd), che alcuni mesi fa aveva
presentato un' interrogazione parlamentare sull' argomento. «Siamo molto soddisfatti per l' obiettivo
raggiunto esulta Fanucci : le associazioni di soccorso meritano il più ampio sostegno possibile. Occorre
semplificare le attività terzo settore e favorire il loro impegno quotidiano. Il Ministro Nencini ha svolto un
lavoro di mediazione fondamentale: a lui va il nostro ringraziamento più sincero per lo sforzo
encomiabile che ha consentito di sbloccare in modo favorevole la vicenda. Finalmente è stato
riconosciuto il diritto all' esenzione dal pedaggio per tutti i trasporti svolti durante le operazioni di
soccorso». «PRENDIAMO ATTO con soddisfazione ha detto il presidente di Anpas Toscana, Attilio
Farnesi della considerazione che il Ministero ha avuto delle istanze del volontariato. Si tratta di un primo
importante passaggio, nell' attesa che la riforma del codice della strada ricomprenda e armonizzi tutti
questi provvedimenti». «Le Misericordie toscane sono molto soddisfatte per la soluzione della vicenda
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Telepass con Autostrade per l' Italia», ha aggiunto il presidente della Federazione regionale delle
Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi.
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26 maggio 2015
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La Nazione (ed. Pistoia­
Montecatini)
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L' INTERVENTO FRANCESCA BARONTINI, TOSCANA A SINISTRA.
«Sanità Pd, come negli Usa prima di Obama»
«PROPOSTE assai simili a quelle del sistema
sanitario s t a t u n i t e n s e , q u e l s i s t e m a c h e
Obama ha cercato disperatamente di
modificare in nome della giustizia, dell'
uguaglianza e della equità sociale». Così,
Francesca Barontini (nella foto), candidata
Toscana a sinistra per il Consiglio regionale,
bolla le parole del capolista Pd, Massimo Baldi
sul sistema sanitario e l' apertura al privato,
che già aveva innescato varie polemiche. «Gli
ospedali pubblici dice Barontini devono
coprire il fabbisogno di degenza, di cura, di
prevenzione del territorio, con strutture,
macchinari e personale, il privato non deve
essere impiegato per bypassare liste di attesa
troppo lunghe, ma si deve fare in modo che
quelle liste di attesa si accorcino».
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26 maggio 2015
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La Nazione (ed. Siena)
Anaao Toscana
UNIVERSITA'
Cardiochirurgia Chiesti chiarimenti al Ministero
BUFERA (sui social) nella sanità senese dopo
la notizia che la sede della scuola di
specializzazione in Cardiochirurgia emigrerà
(amministrativamente) a Firenze. Un' altra
eccellenza che lascia dunque la periferia per
collocarsi nel capoluogo regionale? Un'
ulteriore tessera che va persa in una città alla
ricerca di rilancio e di nuova identità. La
questione è stata oggetto ieri di una
comunicazione nel cda dell' Ateneo dove, tra l'
altro, è emerso che in base al decreto
ministeriale del 21 maggio le borse di studio
per la specializzazione di area medica salgono
da 102 a 120. Dunque, 18 in più. Unitamente
ad altre cinque che ha deciso di finanziare la
Regione Toscana alle università con corso di
laurea in Medicina. Totale: 125. Quindi un
valore aggiunto. Quanto al nodo
Cardiochirurgia, comunque, è stato ribadito
che il trasferimento della sede amministrativa
non intacca le attività formative e cliniche, del
tutto confermate a Siena. E' stata per contro
inviata una lettera al Miur e al Cun per
chiedere una verifica sul provvedimento. Si
presuppone infatti che, non essendo mutati i
parametri indicati dal ministero, tantomeno
quelli della nostra Università, si possa essere
verificato solo un errore materiale.
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26 maggio 2015
Pagina 17
La Nazione (ed.
Viareggio)
Anaao Toscana
«San Luca, altri posti letto a rischio E mancano
anche gli infermieri»
Sindacati furiosi con l' Asl 2: «Basta tagli a colpi di macete»
SARA' un' estate «calda» da un punto di vista
di rapporti tra sindacati e azienda sanitaria.
Soprattutto perché, secondo le tre sigle
sindacali (Cgil­Fp, Cisl­Fp e Uil­Fpl) si rischia
di andare incontro a «interi setting di degenza
oppure riduzioni di posti letto, pronto soccorso
e 118 in assoluta emergenza, attività
chirurgica garantita solo per le urgenze o poco
più e prestazioni ambulatori che saranno
fortemente contratte». I sindacati, che
contestano mancato coinvolgimento e
informativa, accusano l' Asl 2 di apprestarsi
alla riorganizzazione estiva dei servizi sanitari
«che, negli ultimi anni ­ dicono ­ avevano già
conosciuto una riduzione e che quest' anno ne
subiranno una ancora più pesante».
ACCUSE precise insomma, di tagli «a colpi di
macete' ­ aggiungono Cgil, Cisl e Uil ­ che l'
azienda affonda sul San Luca. Inutile ricordare
quanto impegno il personale ha sinora messo
in campo per sopperire a carenze organiche
che si sono cronicizzate e quanto ne
metteranno perché non siano i pazienti a dover
pagare un conto così salato». Secondo i
sindacati, probabilmente già all' inizio di giugno si rischierà «la riduzione dei posti letto nella terapia
intensiva multidisciplinare del S.Luca ­ dicono ­ . Dopo la triste vicenda della mancanza di posti letto
nelle malattie infettive, salita alla ribalta del grande pubblico per il trasferimento di una paziente colpita
da meningite e trasferita a Pescia».
«E' CORRETTO ricordare che, dei 14 posti letto previsti all' apertura, 2 non sono mai stati aperti ­
aggiungono ­ ed ora, altri 2 devono essere chiusi mentre per il personale infermieristico sono almeno 5
le unità che mancano da mesi in organico (compresa la sub­intensiva multidisciplinare).
Inutile pensare a toni allarmistici dei sindacati o a previsioni azzardate, questa è la realtà, frutto di tagli
insostenibili e di scelte discutibili».
Per questo Cgil, Cisl e Uil dicono «no alla chiusura dei posti letto, a partire dalla terapia intensiva, no
alle drastiche riduzioni dei servizi aziendali, no alla politica occupazionale improntata sull' instabilità, no
alle riorganizzazioni finalizzate al solo recupero di risorse umane, no al continuo svilimento di seri
professionisti, no ai paventati esuberi ­ concludono ­ . Altro che compleanno del San Luca, se andiamo
avanti di questo passo potevamo tranquillamente rimanere in una parte del Campo di Marte».
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