ANAAO TOSCANA Venerdì, 24 aprile 2015 ANAAO TOSCANA Venerdì, 24 aprile 2015 Anaao Toscana 24/04/2015 Corriere Fiorentino Pagina 7 G. Ce. La meningite colpisce anche un' anziana 24/04/2015 Il Tirreno (ed. Grosseto) Pagina 33 3 Sanità, c' è agitazione dentro al Pd 24/04/2015 Il Tirreno (ed. Lucca) Pagina 17 5 «Legittima la fattura per la tomoterapia» 24/04/2015 Il Tirreno (ed. Lucca) Pagina 17 7 Meningite, decine in fila per vaccinarsi 24/04/2015 Il Tirreno (ed. Lucca) Pagina 27 9 Polimeni: da giugno i lavori dell' Asl Sindaci perplessi 24/04/2015 Il Tirreno (ed. Pisa) Pagina 15 11 Defibrillatori, il 118 a Cecchini «Faccia domanda d' accredito» 24/04/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 17 12 Vaccini anche dai medici e dai pediatri 24/04/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 18 13 Chiesti chiarimenti al laboratorio Lebsc 24/04/2015 Il Tirreno (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 23 14 Meningite, è psicosi: Asl presa d' assalto 24/04/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 13 16 «Un virus più rapido del vaccino E nei giovani non trova... 24/04/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 13 19 Si ammala una donna di 69 anni 24/04/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 16 21 L' Asl di Lucca: la Versilia ci paghi le cure ai suoi malati 24/04/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 23 23 Un patto per la donazione d' organi 24/04/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 9 BALDI ANGELA Meningite, l' unità di crisi al lavoroMesi per vaccinare anche gli... 24/04/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 9 24/04/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 5 27 L' ennesimo falso allarme: ragazzo in ospedale ROSSI ENRICO Enrico stringe mani, io penso ai fatti' 24/04/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 7 24/04/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 10 30 «Un ambulatorio antibullismo» MAGISTRELLI DINO La sanità in somme e sottrazioni 24/04/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 5 24/04/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 7 33 «Buco Asl, il cerchio si stringe attorno a Rossi» VALTRIANI ANDREA Assistenza ai malati croniciCalano i costi e la mortalità 24/04/2015 La Nazione (ed. PisaPontedera) Pagina 5 24/04/2015 La Nazione (ed. PisaPontedera) Pagina 29 37 «Buttare il montascale? No, basta ripararlo» 24/04/2015 La Nazione (ed. PisaPontedera) Pagina 31 38 Meningite, falso allarmeDiciottenne ricoverato 24/04/2015 La Nazione (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 4 39 Ressa per la vaccinazione«Ci hanno mandato viaperché erano... BESSI SARA Meningite, assalto al Dipartimento «Saranno chiamati 20mila... 24/04/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 2 24/04/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 3 44 Chi dirigerà l' ospedale? 24/04/2015 La Repubblica (ed. Firenze) Pagina 1 45 Allarme meningite ancora un caso La meningite C colpisce ancora donna di 69 anni in ospedale 41 43 Linee telefoniche per le prenotazioni 24/04/2015 La Repubblica (ed. Firenze) Pagina 9 34 35 Santa Chiara, le code si accorciano Ma è caos alle macchinette dei... 24/04/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 2 31 32 Tensione sotto l' Ospedale del Cuore 24/04/2015 La Nazione (ed. PisaPontedera) Pagina 4 28 29 Prelievi ematici:cambiano gli orari 24/04/2015 La Nazione (ed. Lucca) Pagina 21 24 26 Verso l' accordocoi medici 24/04/2015 La Nazione (ed. Empoli) Pagina 7 1 MICHELE BOCCI 46 24 aprile 2015 Pagina 7 Corriere Fiorentino Anaao Toscana La meningite colpisce anche un' anziana Una donna di Pontassieve ricoverata a Ponte a Niccheri. Già 21 casi in Toscana dall' inizio dell' anno. I casi di contagio da meningococco C in Toscana salgono a 17, 21 complessivi. Una donna di 69 anni residente a Pontassieve è infatti ricoverata all' ospedale Santissima Annunziata di Ponte a Niccheri dove le è stata diagnosticata l' infezione. La donna è ricoverata da mercoledì sera, le sue condizioni sono stabili e il fatto che sia nel reparto di malattie infettive e non in terapia intensiva lasciano ben sperare sulle possibilità che possa riprendersi. Non è ancora chiaro se il ceppo del Meningococco C che ha infettato la sessantanovenne sia l' ST11, quello ritenuto responsabile della morte di 4 persone in Toscana per la sua particolare virulenza. Ciò che è certo, però, è che la donna è stata ricoverata con chiari segni di sepsi, gli stessi che sarebbero provocati proprio dal ceppo «maledetto». Bisognerà dunque attendere ulteriori esami epidemiologici, nel frattempo una trentina di persone tra cui tredici sanitari sono stati sottoposti alla profilassi antibiotica e presto, secondo quanto disposto in questi giorni dall' assessorato alla sanità, dovranno anche vaccinarsi. È il quinto caso di meningococco C nella provincia di Firenze, dove non ci sono stati però decessi, ma l' allerta in tutta la regione continua ad essere alta: anche i calciatori dell' Empoli hanno chiesto alla società di potersi sottoporre alla vaccinazione. Di tutti i casi attualmente noti in Italia, almeno il quaranta per cento di questi si sono registrati in Toscana. La vicenda è tenuta sotto controllo anche dall' Istituto Superiore di Sanità, lunedì in concomitanza con l' approvazione della delibera partirà ufficialmente la campagna messa a punto dalla Regione che prevede vaccinazioni a tappeto per i ragazzi toscani che non hanno ancora compiuto 21 anni e per tutti gli under 45 residenti nelle zone di competenza delle Asl di Firenze, Empoli, Prato, Pistoia, Lucca, Pisa e Arezzo che potranno riceverla gratuitamente. In queste ore le aziende stanno mettendo a punto una vera e propria task force: l' Asl 10, ad esempio, ha predisposto l' utilizzo di 16 presidi sparsi per tutto il territorio dell' azienda e già ordinato almeno 30 mila dosi, oltre a coinvolgere pediatri e medici di famiglia e a potenziare il servizio telefonico di prenotazione tramite Cup (840.003.003 da fisso, 199 175 955 dal cellulare). L' obiettivo è quello di concludere le vaccinazioni entro giugno soprattutto per coloro che non hanno compiuto 21 anni e che saranno chiamati direttamente dalle proprie Asl di riferimento. Gli effetti si Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 24 aprile 2015 Pagina 7 < Segue Corriere Fiorentino Anaao Toscana vedranno però solo nel lungo periodo, anche dall' assessorato non escludono che potrebbero verificarsi ancora altri casi di contagio, anche perché l' improvviso calo di temperature registrate nelle scorse ore in alcune zone non aiuta e l' unica arma immediata contro la meningite da meningococco C in questo momento può essere soltanto il caldo. G. Ce. G. Ce. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 24 aprile 2015 Pagina 33 Il Tirreno (ed. Grosseto) Anaao Toscana Sanità, c' è agitazione dentro al Pd Patti territoriali e futuro del Sant' Andrea al centro delle richieste ai candidati. MASSA MARITTIMA Il Pd interroga se stesso sulla sanità. In piena campagna elettorale, non c' è momento migliore per ottenere risposte da chi governa o intende farlo: così gli esponenti di spicco del partito nelle Colline Metallifere chiedono spiegazioni e rassicurazioni ai propri candidati in corsa per il consiglio regionale, Enrico Rossi compreso. Su pneumologia, ad esempio; ma anche sui patti territoriali. «Essi sono il primo e più grande strumento di difesa delle attività territoriali e del presidio ospedaliero d i M a s s a M a r i t t i m a » d i c e Giacomo Termine, presidente della Società della Salute Colline Metallifere. Queste parole le indirizza ai quattro candidati maremmani Pd per il consiglio regionale: Barbara Pinzuti, Leonardo Marras, Valentina Culicchi, Francesco Rustici e ovviamente al governatore Rossi. Anche Termine (che è anche il sindaco di Monterotondo) è dello stesso partito, così come Piero Boccuni, segretario del Pd di Massa Marittima. E anche lui chiede qualcosa ai candidati a proposito delle ultime novità su pneumologia e il trasferimento da Massa a Grosseto dell' unità complessa. «Nonostante le molte rassicurazioni, non ci resta che con una certa solitudine e senso di impotenza per i nostri appelli caduti nel vuoto, prendere atto di questa decisione unilaterale» dice Boccuni, per poi prendere spunto per le sue domande. «Se fare politica non è solo correre per elezioni ma interessarsi ai problemi reali dei territori, vi chiedo: volete valorizzare le risorse che abbiamo o la priorità per voi saranno i capoluogo? Diteci come la pensate sul ruolo delle nostre strutture sanitarie». Termine invece, da presidente Sds, allarga il campo delle domande a tutta la riforma sanitaria voluta dallo stesso Rossi, con la conseguente nascita delle aree vaste. Da qui la prima preoccupazione. «Qualora si presentassero dei conflitti di competenza tra le zone distretto e i dipartimenti ospedalieri e territoriali della nuova azienda di area vasta, è fondamentale che vengano ascoltate e valorizzate le istanze provenienti dalle prime rispetto alle seconde». Sono i presidi territoriali a preoccupare Termine, nel caso specifico il Sant' Andrea. Da qui, «la centralità dei patti territoriali come riferimento fondamentale quando si discute di sanità nelle nostre zone. È importante che essi siano valorizzati e monitorati. In particolar modo per le Colline Metallifere essi sono il primo e più grande strumento di difesa». Infine, le preoccupazioni legate alla distribuzione delle risorse economiche per i servizi sanitari, dato che «continua a essere pesantemente sbilanciato in favore dei centri urbani più grandi della regione con effetti negativi per la restante popolazione». (a.f.) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 3 24 aprile 2015 Pagina 33 < Segue Il Tirreno (ed. Grosseto) Anaao Toscana Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 24 aprile 2015 Pagina 17 Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana «Legittima la fattura per la tomoterapia» L' Asl 2 replica al direttore dell' azienda versiliese che non intende pagare le prestazioni addebitate. LUCCA Le prestazioni di tomoterapia per i pazienti versiliesi sono state effettuate su persone indirizzate all' ospedale di Lucca dai professionisti dell' Asl 12 e sono state fatturate in base alle indicazioni arrivate dalla Regione. Lo afferma la direzione dell' Asl 2 che replica a quanto sostenuto dal dg dell' Asl 12 Brunero Baldacchini in una sua lettera al collegio dei revisori: cioè che non intende pagare il conto da 330mila euro perché a suo avviso gli esami sarebbero stati svolti senza essere stati richiesti dall' azienda sanitaria versiliese. Non solo. Secondo Bertocchini che ha aperto un contenzioso con l' Asl 2 non c' è alcuna convenzione tra le due aziende per le prestazioni di tomoterapia. Diversa invece la posizione dell' Asl lucchese che ricorda come il macchinario(uno dei due in Toscana, l' altro è a Careggi) sia entrato in funzione nel settembre 2010 e svolga attività per pazienti anche di altre aziende e addirittura di altre regioni. «In particolare spiega l' Asl nel corso del 2012, anno a cui si riferisce il contenzioso, sono stati effettuati 1812 trattamenti di tomoterapia a cittadini lucchesi (mentre quelli con acceleratore lineare sono stati 7.536) e 938 trattamenti di tomoterapia (4.955 con acceleratore lineare) a pazienti provenienti dal territorio della Versilia. Per pazienti di altre Aziende dell' Area vasta sono state invece fatte 254 prestazioni di tomoterapia e 418 con acceleratore lineare. «Per quanto riguarda nello specifico i rapporti con la Versilia aggiunge l' Asl 2 i trattamenti eseguiti nel corso del 2012 sono stati presi in carico dall' Azienda sanitaria lucchese per l' effettuazione di prestazioni radioterapiche, tra cui quelle di tomoterapia, perché a questa struttura sono stati indirizzati dal professionisti dell' Azienda Usl 12, a seguito di valutazione nei Gom (Gruppi Oncologici Multidisciplinari) della stessa Azienda versiliese, che non ha a disposizione macchinari di questo tipo. «Ciò continua l' azienda lucchese sulla base di una convenzione siglata il 30 giugno 2011 (che faceva seguito ad un' altra firmata nel 2010) in cui l' Asl 2 si impegnava a garantire all' Asl 12 "una consulenza altamente specialistica di radioterapia per l' attività del dipartimento di coordinamento tecnico oncologico della Usl 12 tramite l' equipe di radioterapia coordinata dal direttore Marcello Mignogna". «Nella delibera si diceva anche: "La consulenza viene fornita su richiesta del responsabile del dipartimento di coordinamento tecnico oncologico o del responsabile dell' accoglienza Istituto Toscano Tumori della Usl 12». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 5 24 aprile 2015 Pagina 17 < Segue Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana Secondo l' Asl di Lucca quindi «nell' ambito di questa attività di consulenza sono stati quindi individuati i pazienti per le prestazioni radioterapiche, tra cui anche quelle di tomoterapia, ed è stato ovviamente lo specialista, di concerto con i colleghi versiliesi, a stabilire il tipo di trattamento più opportuno per ogni singolo caso. E' stata anche fatta successivamente un' analisi accurata che ha consentito di confermare l' appropriatezza dal punto di vista sanitario di tutti i trattamenti, che sono quindi stati eseguiti in maniera corretta ed adeguata alle esigenze dei pazienti versiliesi». «Non essendo tale prestazione inclusa nel nomenclatore tariffario conclude l' Asl di Lucca su specifica indicazione della Regione Toscana, nel 2012 con apposita delibera (la numero 686 del 21 dicembre) l' Asl 2 ha definito la tariffa "a costo" di tale prestazione, conformemente alle prescrizioni delle delibera regionale 802 del 13 luglio 1999 e nelle more dell' aggiornamento del nomenclatore. Le prestazioni di tomoterapia sono state quindi legittimamente fatturate all' azienda Usl 12 e con le stesse modalità alle altre Aziende sanitarie di Area vasta, regionali e anche extraregionali e in qualche caso sono già state liquidate». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 24 aprile 2015 Pagina 17 Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana Meningite, decine in fila per vaccinarsi Presi d' assalto gli ambulatori alla Casa della salute del Campo di Marte. Medici e pediatri tempestati di chiamateLinea diretta per le informazioniIL N UMERO. L' azienda sanitaria per ogni informazione o chiarimento sulla meningite, ha messo a disposizione una linea diretta attiva dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 al numero 0583 449993. A rispondere è il personale del dipartimento della prevenzione che è in grado di dare tutte le indicazioni utili ai cittadini su questo argomento. Lunedì dalle 9 alle 12,30 sarà aperto l' ambulatorio per le vaccinazioni al Centro sanitario di Capannori, in piazza Aldo Moro. L' accesso per il momento resta libero. LUCCA Decine di giovani in coda alla Casa della Salute del Campo di Marte per vaccinarsi contro la meningite C. Ieri mattina, già prima dell' orario di apertura dell' ambulatorio, situato al secondo piano dell' edificio C nell' ambito della Medicina dello sport, erano numerose le persone in attesa. E il numero è immediatamente cresciuto con il passare dei minuti. La preoccupazione suscitata dai due casi che si sono registrati a Lucca, soprattutto da quello dell' impiegata 27enne ricoverata a Pescia che negli ultimi giorni aveva frequentato locali e discoteche molto affollati, ha indotto tanti giovani a richiedere la vaccinazione ancor prima del piano che l' Asl sta approntando su indicazione della Regione per la fascia 1120 anni. E così gli ambulatori 2 e 8 si sono dedicati alle vaccinazioni: non sono quelle degli adolescenti, che erano programmate dopo l' invio delle lettere da parte del dipartimento della prevenzione, ma anche di tutte le altre persone che si sono presentate spontaneamente. Si è andati avanti a oltranza, al di là dell' orario previsto, dato che le procedure richiedono comunque un po' di tempo, visto che ogni persona deve essere registrata e inserita nella rete telematica dell' azienda sanitaria. L' Asl 2 come anticipato ieri dal nostro giornale stima che siano oltre 6000 i giovani nella fascia di età 1120 anni che devono essere vaccinati. E si sta lavorando su più fronti per organizzare il servizio. Nella tarda mattinata di ieri c' è stato un nuovo incontro nella sede della Regione a Firenze nel corso del quale sono state ribadite le linee guida, gli indirizzi forniti dall' assessorato ed è stato assicurato che i vaccini non mancheranno. Per organizzare al meglio il servizio è necessario coinvolgere pediatri e medici di famiglia, che peraltro in questi giorni sono stati tempestati di telefonate, al pari degli uffici dell' Asl, da parte di persone che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 24 aprile 2015 Pagina 17 < Segue Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana chiedevano informazioni e in molti casi volevano essere rassicurate. Il coinvolgimento dei medici di base è quanto mai opportuno alla luce dell' indicazione della Regione di offrire il vaccino anche alla fascia di età 2145 anni, limitandolo però "ai soggetti frequentatori delle comunità in cui si è verificato il caso di meningite". Dove per comunità si intende come è stato chiarito a Firenze nella riunione di ieri tutte quelle persone che hanno avuto contatti stretti di tipo prolungato con i soggetti che poi si sono ammalati. In attesa che le vaccinazioni siano possibili anche negli studi dei medici e dei pediatri convenzionati, l' Asl continuerà l' attività nei suoi presidi. Lunedì mattina sarà aperto l' ambulatorio del distretto sanitario di Capannori, che con ogni probabilità sarà raddoppiato così come è successo alla Casa della salute del Campo di Marte, per far fronte a tutte le richieste. Fabrizio Tonelli ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 24 aprile 2015 Pagina 27 Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana Polimeni: da giugno i lavori dell' Asl Sindaci perplessi Tensione alla conferenza zonale con il direttore generale «Ma le decisioni sulla riorganizzazione non sono definitive» di Luca Dini wCASTELNUOVO Un pomeriggio di fuoco per Joseph Polimeni. Il direttore generale dell' Asl è stato al centro delle domande dei sindaci durante la Conferenza dell' articolazione zonale della Valle del Serchio. Polimeni ha presentato il piano di riorganizzazione e ristrutturazione sulle strutture ospedalieri della zona sollevando diversi mormorii, ma rassicurando infine che tali decisioni non sono definitive visto che i primi interventi partiranno da fine giugno. Entro tale data, i sindaci avranno modo di visionare i bilanci dell' azienda per farsi un' idea più chiara sulle scelte proposte. Si torna a parlare anche dell' ospedale unico che sembra sempre più un miraggio lontano. La situazione dell' Asl 2 di Lucca è tutt' altro che florida complici anche i pesanti tagli alla sanità, circa 8 milioni e 500mila euro che hanno costretto alle azioni sia trasversali, per un totale di 4 milioni di euro, che specifiche ovvero 450.000 euro di "recupero economico" sulla Valle del Serchio. Gli investimenti in programma sono molteplici: dal centro Alzheimer di Coreglia, che sarà spostato non prima del giugno 2019, alla nuova sala chirurgica per il blocco parto dell' ospedale di Barga, luglio 2016, dalle nuove sale operatorie e adeguamento delle esistenti a Castelnuovo, da gennaio 2019, alla casa della salute di Fornoli che si trasferirà in una nuova struttura. Ancora, l' ammodernamento tecnologico della radiodiagnostica di Castelnuovo, il completamento della sede del dipartimento di prevenzione di Gallicano (entro giugno 2018), l' implementazione del nuovo centro socio sanitario di Castelnuovo, il completamento della sede dialisi della Valle del Serchio ed infine la ristrutturazione del centro residenziale della Villetta. Tema molto caldo visto che l' attuale struttura risulta non a norma per il servizio che ospita, ovvero anziani con scarsa mobilità. Sarà chiusa ad ottobre e i degenti saranno ricollocati nelle rsa private accreditate o in quelle aziendali,. Anche il centro socio sanitario di via Puccini a Castelnuovo sarà completamento dimesso, ma saranno cercati nuovi locali nel capoluogo e nel frattempo si trasferirà al Santa Croce. Altri recuperi economici deriveranno dall' accentramento della dialisi a Barga e dall' accorpamento, in due fasi, del Dh oncologico a Castelnuovo ed ancora dalla riconversione di 10 posti letto di riabilitazione a Barga e dall' accentramento delle funzioni del dipartimento di prevenzione a Gallicano. Tra i sindaci, Nicola Poli, sindaco di Minucciano: «Ci è stata presentata una relazione molto insufficiente Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9 24 aprile 2015 Pagina 27 < Segue Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana non si capisce quali investimenti siano effettivamente già pronti e quali necessitino di finanziamenti. Quanto ci vorrà per la riapertura della Rsa di Villetta? Vorrei conoscere la spesa pro capite per Lucca e per la Valle e come avviene il risparmio economico accentrando la dialisi a Barga». Il sindaco di San Romano, Pier Romano Mariani, si augura non siano scelte unilaterali già fatte, Tagliasacchi (Castelnuovo) propone un nuovo metodo di lavoro, ricerca di risorse europee ed un confronto politico con la Regione. Polimeni ha sottolineato come adesso in Valle esiste un unico presidio ospedaliero che poggia su due strutture, ma che per il salto di qualità servirebbe l' ospedale unico. Non ci fosse il problema della localizzazione. Problema già risolto dal voto, sottolinea Puglia (Vagli), e intanto «abbiamo ritardato di un anno il piano di fabbricazione», rincara la dose Angelini (Pieve Fosciana). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 24 aprile 2015 Pagina 15 Il Tirreno (ed. Pisa) Anaao Toscana la polemica. Defibrillatori, il 118 a Cecchini «Faccia domanda d' accredito» PISA Continua il braccio di ferro tra il cardiologo Maurizio Cecchini e il 118 sull' accreditamento dei corsi di formazione per i Dae, defibrillatori semiautomatici esterni. Il primo si fa scudo della Gazzetta Ufficiale n. 129 del 6 giugno 2011, per ribadire che pure le Università possono tenere corsi; e per aggiungere che la norma lì pubblicata prescrive due cose: «Il 118 deve farsi carico della diffusione dei Dae, del loro censimento, della loro regolare manutenzione (cosa che non hanno mai fatto)». Inoltre «il 118 deve farsi carico della formazione: sono pagati per farlo, fa parte del loro orario di lavoro. Eppure a parte i loro corsi interni per la formazione dei volontari del soccorso non hanno mai tenuto corsi gratuiti nelle scuole, nelle fabbriche, in palestre e via dicendo». È guerra di numeri: «Lo Stato ha fornito alla Regione Toscana 494.004 euro per l' acquisto e l' installazione delle macchine salvavita», prosegue il medico. Che chiede: «Dove sono finiti questi soldi stanziati nel 2011?». Cecchini vanta i suoi risultati: «A Pisa la percentuale di sopravvivenza ottenuta col Dae e i miei corsi è stata del 66,6% a fronte di una media mondiale di circa il 50. Ho installato 261 Dae in sette anni e formato oltre 6.000 persone in 240 corsi, tutti gratuiti». Con frecciatina: «In più di 30 anni che faccio questi corsi non ho avuto alcun medico o infermiere che si sia proposto di darmi una mano. Il motivo è semplice, non c' è da guadagnare! In tutta Europa, oltre che in America, non è necessario alcun patentino per usare un Dae: in Italia sì. E il motivo è economico». Dalla direzione del 118 si ribadisce che la Regione, in attesa del bando definitivo con i criteri per l' accreditamento, ha subordinato al parere positivo dello stesso 118 l' inserimento negli albi degli operatori Blsd (Basic life support defibrillation). Pertanto fino a quando Cecchini non farà domanda, i suoi corsisti non saranno negli elenchi ufficiali per il semplice motivo che il 118 non li conosce. E lo stesso vale per la mappa dei defibrillatori sul sito della Cecchini cuore Onlus, non inserita nel censimento. Il sottinteso è: Cecchini faccia domanda di accredito e se lo neghiamo polemizzi, non prima. (g.c.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 24 aprile 2015 Pagina 17 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Vaccini anche dai medici e dai pediatri Meningite: disponibilità delle associazioni a collaborare dopo il boom di richieste dei cittadini. PISTOIA Con l' attivazione ieri di due nuovi numeri telefonici aziendali disponibili dalle 8,30 alle 13 si vanno gradualmente risolvendo le difficoltà legate alla prenotazione (pe tacere della richiesta di informazioni) di vaccinazioni contro la meningite. Ieri, informa l' Asl, sono stati prenotati 200 appuntamenti per la vaccinazione contro il meningococco di tipo C. E, intanto, sempre dall' azienda sanitaria, arriva un' altra notizia incoraggiante: i pediatri di libera scelta e i medici di famiglia, si fa sapere dall' Asl, avrebbero infatti espresso la volontà a collaborare alla campagna di vaccinazione. Una possibilità che, si spera, possa riportare la situazione alla normalità, dal momento che la preoccupazione per i recenti casi di meningite ha portato a un boom di richieste di vaccinazioni contro il meningococco C. Un boom che ha messo in non poca difficoltà il personale sanitario e, parallelamente, che ha fatto spazientire molti cittadini. Il caso più evidente è stato quello delle prenotazioni telefoniche che, fino all' introduzione dei nuovi numeri, era praticamente impossibile. Chi provava a chiamare ai numeri e negli orari indicati, infatti, doveva avere una gran fortuna ad avere risposta, tante erano le chiamate. Non solo, ma questo costituiva un intralcio anche per il personale sanitario, chiamato contemporanemente a rispondere e a fare le vaccinazioni (mentre a gestire i nuovi numeri è stato chiamato come logica vuole il personale amministrativo). E momenti di tensione, negli scorsi giorni, si sono registrati anche tra le persone in attesa della vaccinazione. In particolare si sarebbe sfiorata la lite negli ambulatori di Quarrata e Le Fornaci. Questi comunque i numeri dove prenotare la vaccinazione antimeningococco C (gratuitaper chi ha gli 11 e i 18 anni): 0572 942804 per la Valdinievole, 0573 353209 per la zona pistoiese, dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 24 aprile 2015 Pagina 18 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana comitato acqua bene comune. Chiesti chiarimenti al laboratorio Lebsc AGLIANA Il Comitato Acqua Bene Comune ha chiesto chiarimenti al laboratorio Lebsc di Bologna, dopo gli esiti delle analisi svolte da Asl e Arpat sull' acqua di Agliana. Esiti che, come chiarito nei giorni scorsi dal responsabile del Dipartimento Arpat di Pistoia Claudio Coppi e dal sindaco Giacomo Mangoni, tolgono ogni dubbio sulla potabilità delle acque erogate nel Comune della Piana. Risultati diametralmente opposti a quelli del laboratorio Lebsc che, incaricato di fare le analisi dal comitato, aveva rilevato la presenza nell' acqua di una concentrazione elevata di Pcb (policlorobifenili). «Dopo la conferenza stampa in cui i risultati delle analisi commissionate a Lebsc sono stati smentiti spiega Rosanna Crocini (Comitato Acqua Bene Comune) abbiamo chiesto chiarimenti al laboratorio di Bologna. Per adesso da loro non abbiamo ricevuto nessuna smentita ufficiale rispetto ai primi esiti diffusi. Il laboratorio sta svolgendo ulteriori verifiche e noi restiamo in attesa di comunicazioni». (t.a. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 24 aprile 2015 Pagina 23 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Meningite, è psicosi: Asl presa d' assalto Lunghe file e proteste in via Lavarone in cerca di vaccini. La campagna però parte dalle terze medie della Pier CironiSALUTE»LE CONTROMISURE. di Maria Lardara wPRATO L' appello dell' azienda sanitaria non ha fatto breccia e l' allarme sta diventando così psicosi. Un intero dipartimento, quello di via Lavarone, al Soccorso, preso d' assalto tra chi cercava informazioni e chi voleva prenotare un appuntamento per il vaccino contro la meningite, (il meningococco C). «Non presentatevi fisicamente in via Lavarone» aveva detto Aldo Fedi, direttore della prevenzione, al Tirreno, ma non è stato ascoltato. Non è stata una mattinata facile per gli operatori del dipartimento Asl tanto che il personale sanitario h a d o v u t o d i s t r i b u i r e opuscoli informativi alle decine e decine di persone in fila, soprattutto genitori con figli dagli undici ai vent' anni, ovvero il target di popolazione interessata dalla campagna di vaccinazione gratuita. Che prenderà il via lunedì 27 coinvolgendo inizialmente gli studenti delle classi terze delle medie, perché i quattordicenni sono considerati i soggetti a maggiore rischio. E infatti la Asl è stata l' Asl a impartire istruzioni sulle modalità di vaccinazione: in questo senso, azienda sanitaria e scuole stanno facendo fronte comune per snellire il più possibile le operazioni. L' istituto comprensivo Pier Cironi guidato dal dirigente scolastico Alessandro Giorni (prato Est) è uno dei primi a diramare le informazioni che servono alle famiglie, pubblicando sul proprio sito internet e sulle pagine dei social network un avviso per i genitori: oggi gli studenti di terza riceveranno individualmente una lettera con l' indicazione del giorno e dell' orario della vaccinazione. «Si invitano le famiglie a presentarsi presso la Asl nel giorno e orario indicato si legge sul sito nella lettera individuale che verrà consegnata agli alunni in classe il giorno 24 aprile. La campagna investirà le classi terze delle scuole secondarie di primo grado, per poi estendersi alle classi seconde e prime». Sul sito web del Tirreno (www.iltirreno.it/prato) tutte le informazioni sulla vaccinazione: gli studenti saranno avvertiti a scuola, gli adulti dovranno prenotare. Intanto però l' Asl è in difficoltà. Le file d' attesa sono risultate talmente lunghe che qualcuno ha dovuto desistere. E' il caso di una donna che, dopo aver apettato pazientemente per un paio d' ore, ha mollato e se ne è andata: «Dovevo rientare al lavoro ha detto al Tirreno ma non si fa così». Per accelerare le operazioni, l' Asl sta perfezionando in queste ore l' accordo con un gruppo di pediatri e medici d i famiglia (per la fascia di età tra i 16 e vent' anni) che aderiranno alla campagna e i cui nominativi (insieme agli ambulatori sul territorio dove sarà possibile vaccinarsi) saranno resi noti nelle prossime Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14 24 aprile 2015 Pagina 23 < Segue ore. Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 24 aprile 2015 Pagina 13 Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana l' intervista PARLA L' ESPERTO. «Un virus più rapido del vaccino E nei giovani non trova difese» di Ilaria Bonuccelli Rapido. Più veloce del vaccino. Della sua capacità di stimolare «nell' organismo la memoria immunologica E di attivare le difese». Per questo il batterio di meningite in circolazione in questi mesi in Toscana meningococco C, clone ST11 è così aggressivo. Soprattutto con i ragazzi. Colpisce anche adulti e anziani l' ultimo caso, la donna di Pontassieve ha 69 anni ma i casi più gravi e i decessi si sono verificati fra i pazienti più giovani, ammette Valtere Giovannini, responsabile del dipartimento Sanità della Regione. Ed è per questo che la Regione caldeggia, fra bambini e adolescenti, anche la rivaccinazione. Una "rinfrescata alla memoria immunologica", per assicurarsi una reazione immediata in caso di contagio. Giovannini, però, non parla di emergenza meningite. In altri anni si è arrivati anche a 24 casi: per ora siamo solo a 21, di cui 17 da meningococco C. I decessi dall' inizio dell' anno, però, sono già stati 4, con una percentuale del 25%, contro la media del 10 12%. E di persone giovani. Dottor Giovannini, perché la meningite è così aggressiva con i giovani? «L' iper reattività nei pazienti più giovani non è un elemento sorprendente. Più l' organismo è forte, più prova a reagire, più la perdita è disastrosa: quando si verifica è rapida e drammatica. Lo abbiamo sperimentato anche per altre patologie, come la febbre suina». Sembra un controsenso. Sia perché i giovani dovrebbero essere più forti, sia perché molti risultano vaccinati. E non risulta che ci sia bisogno di un richiamo perché il vaccino sia efficace. «Il controsenso è solo apparente. Intanto, molti bambini sono vaccinati ma non tutti (in Toscana il vaccino gratuito per la meningite C è disponibile dal 2006). Inoltre, il batterio in circolo in questi mesi in Toscana ha una rapidità di azione tale che non consente alla memoria immunologica di essere così pronta come pronta è la virulenza del batterio. Mi spiego. I tempi della vaccinazione sono di norma lenti: 7,8 o anche 12 giorni. Danno modo all' organismo di attivare le difese immunologiche». Invece ora non sta funzionando? « Con questo meningococco così aggressivo, così immediato, non si dà tempo alla memoria immunologica, anche in chi è già vaccinato, di attivare le difese. Quindi i tempi di reazione sono più Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 24 aprile 2015 Pagina 13 < Segue Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana lenti. Perciò rafforzare la dose, ripetere il vaccino sarebbe bene: ci si assicura una risposta più forte, più pronta, partendo da una soglia immunologica più alta». Essere vaccinati è inutile? «No: ci sono già difese immunitarie attivate. E a chi ha un figlio ancora non è vaccinato consiglio di provvedere subito. Da 0 a 20 anni (fino al compimento del 21° anno) è una precauzione da prendere senza indugi». Ma perché i giovani sono considerati più a rischio? «Oltre che per le ragioni già elencate, perché in inverno stanno più a contatto in luoghi chiusi dove il contagio è più frequente: penso ad esempio alle scuole. Una volta c' erano anche le caserme, ora meno per ovvi motivi». Però verrebbe da pensare che gli anziani si ammalino più facilmente, visto che potrebbero essere più deboli. «Gli anziani possono infettarsi come gli altri, anche se la gravità della patologia di solito è minore. Per costituzione e natura, non corrono rischi acuti come i giovani nei casi di meningite». Questo che cosa significa? «Che è diversa la reazione rispetto al contatto con ceppi violenti di meningite: muoiono meno. La mortalità, nella meningite, è inversamente correlata all' età: più si è vecchi, meno si muore». Perché? «La risposta è sempre la stessa: la memoria immunologica. La meningite arriva (in numeri che si notano) con stagioni influenzali brutte. Quando l' influenza picchia forte picchia forte anche l' influenza». E allora? «Di solito gli anziani sono vaccinati contro l' influenza. E non sono vaccinati solo contro il ceppo dell' anno in corso, ma contro i ceppi di molti anni. Il loro sistema immunitario ha avuto modo di sviluppare contatti con ceppi diversi e di formarsi una "memoria" immunologica importante che i bambini, ad esempio, non hanno. O che i giovani hanno in minima parte. Per cui anche se non sono protetti espressamente contro la meningite hanno un sistema immunitario più forte. Oltretutto, il ceppo di meningite che oggi circola in Toscana, in Italia era in giro da anni». Questo spiega perché gli anziani sono meno a rischio e i ragazzi più indifesi. Ma perché vaccinare la popolazione fino a 45 anni, allora? «Perché cerchiamo di coprire la popolazione in funzione del rischio potenziale. Vaccinando la popolazione fino a 45 anni, cerchiamo di ottenere quello che si definisce "effetto gregge": immunizzare anche gli anziani di domani, i futuri portatori sani. Ugualmente, vaccinando i ventenni proteggiamo anche i trentenni. L' obiettivo è arrivare a non avere quasi più portatori». Ci sono luoghi più a rischio? « A livello di vaccinazione e anche di profilassi non ha senso parlare di luoghi fisici, ma di comunità "esposte". Per comunità di relazione intendiamo gruppi di persone con le quali il paziente può essere entrato a contatto. Nella valutazione del rischio devono essere considerati i tempi e l' intensità del soggiorno». Ma chi stabilisce, allora, se c' è bisogno della profilassi? «Il medico. È l' unica persona in grado di valutare la situazione. Per sapere se conviene il vaccino e se Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17 24 aprile 2015 Pagina 13 < Segue Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana serve la profilassi perché si corre un rischio reale mi rivolgerei al medico di famiglia». ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 24 aprile 2015 Pagina 13 Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana Si ammala una donna di 69 anni Salgono a 21 i casi in Toscana: anche l' ultimo è causato dal batterio C, il più virulento. FIRENZE Alle 22,45 di mercoledì sera, all' ospedale di Ponte a Niccheri arriva una donna di Pontassieve. Ha 69 anni, è in stato confusionale. Al pronto soccorso riscontrano che ha mal di testa, non riesce ad articolare bene le parole, ha la febbre a 39, dolori muscolari. La accompagna il marito, molto preoccupato. Non a torto. Nella notte, arriva il responso: «sospetta meningite batterica». La mattina c' è la conferma. Ricovero nel reparto di malattie infettive, per meningite da meningococco C. Dall' inizio dell' anno ha già colpito 17 persone, causando 4 decessi. Con la paziente di Pontassieve, i casi di meningite, in Toscana, da gennaio diventano 21. Secondo le statistiche, oltre ai 17 da meningococco C, ce ne sono stati 2 da meningococco di tipo B, 1 di tipo W e 1 non tipizzato. Non è ancora il record per la Toscana (un anno è arrivata a 24 casi), ma i decessi sono più alti della media: il 2025% contro il 1015%. L' ultimo caso non sembra destare particolari preoccupazioni, anche se la donna quando è arrivata al pronto soccorso «presentava chiari segni di sepsi (setticemia)». Immediata è scattata la profilassi (antibiotici) per una trentina di persone, di cui 13 sanitari. In contemporanea, l' Asl 10 ha adottato misure straordinarie per potenziare la campagna di vaccinazione nel proprio territorio, visto che quello di Pontassieve è il quinto caso di meningite che si verifica nell' area dell' azienda fiorentina dall' inizio dell' anno. L' Asl, infatti, ha attivato 16 presidi sociosanitari per effettuare (potenzialmente) 11mila vaccinazioni alla settimana e coprire 95mila pazienti in un paio di mesi, fra maggio e giugno. La priorità, secondo le indicazioni della Regione, dovrebbe essere data ai bambini e giovani da 11 a 20 anni (fino al compimento del 21° anno) che nell' Asl fiorentina sono 60mila. Il suggerimento è di sottoporre a una seconda dose di vaccino anche chi sia già stato vaccinato, per rafforzare le difese immunitarie. La popolazione da "coprire" in tutto il distretto sanitario fiorentino sale, però, a 320mila persone se si considerano i residenti da 11 a 45 anni, comprendendo anche la fascia da 21 a 45 anni, appunto che la Regione considera a rischio. Per riuscire a vaccinare quasi centomila persone in due mesi si legge in una nota dell' Asl 10 l' azienda sanitaria di Firenze «ha attivato il proprio personale medico, infermieristico e sanitario, attingendo anche ai contratti a tempo determinato, garantendo l' apertura pura il pomeriggio di 16 presidi sanitari». L' Estar la centrale operativa regionale per le forniture garantisce l' approvvigionamento di vaccino. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19 24 aprile 2015 Pagina 13 < Segue Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana Per l' Asl 10 le prenotazioni possono essere fatte chiamando il Cup da numero fisso 840 003 003 o il 199 175 955 da cellulare, oppure sul sito www.asf.toscana.it. (i.b.) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 24 aprile 2015 Pagina 16 Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana L' Asl di Lucca: la Versilia ci paghi le cure ai suoi malati Bufera tra le due aziende sanitarie sui rimborsi per le terapie «Fatture legittime, regolare il conto da 330mila euro» VIAREGGIO Le prestazioni di tomoterapia per i pazienti versiliesi sono state effettuate su persone indirizzate all' ospedale di Lucca dai professionisti dell' Asl 12, e sono state fatturate in base alle indicazioni arrivate dalla Regione. Lo afferma la direzione dell' Asl di Lucca, che replica a quanto sostenuto dal direttore generale dell' azienda sanitaria versiliese Brunero Baldacchini in una sua lettera al collegio dei revisori: cioè che non intende pagare il conto da 330mila euro perché a suo avviso gli esami sarebbero stati svolti senza essere stati richiesti dall' Asl Versilia. Non solo. Secondo Baldacchini che ha aperto un contenzioso con l' Asl 2 non c' è alcuna convenzione tra le due aziende per le prestazioni di tomoterapia. Diversa invece la posizione dell' Asl lucchese che ricorda come il macchinario (uno dei due in Toscana, l' altro è a Careggi) sia entrato in funzione nel settembre 2010 e svolga attività per pazienti anche di altre aziende e addirittura di altre regioni. «In particolare spiega l' Asl nel corso del 2012, anno a cui si riferisce il contenzioso, sono stati effettuati 1812 trattamenti di tomoterapia a cittadini lucchesi (mentre quelli con acceleratore lineare sono stati 7.536) e 938 trattamenti di tomoterapia (4.955 con acceleratore lineare) a pazienti provenienti dal territorio della Versilia. Per pazienti di altre Aziende dell' area vasta sono state invece fatte 254 prestazioni di tomoterapia e 418 con acceleratore lineare». «Per quanto riguarda nello specifico i rapporti con la Versilia aggiunge l' Asl 2 i trattamenti eseguiti nel corso del 2012 sono stati presi in carico dall' Azienda sanitaria lucchese per l' effettuazione di prestazioni radioterapiche, tra cui quelle di tomoterapia, perché a questa struttura sono stati indirizzati dal professionisti dell' azienda Usl 12, a seguito di valutazione nei Gom (Gruppi oncologici multidisciplinari) della stessa Azienda versiliese, che non ha a disposizione macchinari di questo tipo». «Ciò continua l' azienda lucchese sulla base di una convenzione siglata il 30 giugno 2011 (che faceva seguito ad un' altra firmata nel 2010) in cui l' Asl 2 si impegnava a garantire all' Asl 12 «una consulenza altamente specialistica di radioterapia per l' attività del dipartimento di coordinamento tecnico oncologico della Usl 12 tramite l' equipe di radioterapia coordinata dal direttore Marcello Mignogna». Secondo l' Asl di Lucca quindi «nell' ambito di questa attività di consulenza sono stati quindi individuati i pazienti per le prestazioni radioterapiche, tra cui anche quelle di tomoterapia, ed è stato ovviamente lo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 24 aprile 2015 Pagina 16 < Segue Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana specialista, di concerto con i colleghi versiliesi, a stabilire il tipo di trattamento più opportuno per ogni singolo caso. Non essendo tale prestazione inclusa nel nomenclatore tariffario conclude l' Asl di Lucca su specifica indicazione della Regione Toscana, nel 2012 con apposita delibera (la numero 686 del 21 dicembre) l' Asl 2 ha definito la tariffa "a costo" di tale prestazione, conformemente alle prescrizioni delle delibera regionale 802 del 13 luglio 1999 e nelle more dell' aggiornamento del nomenclatore. Le prestazioni di tomoterapia sono state quindi legittimamente fatturate all' azienda Usl 12 e con le stesse modalità alle altre Aziende sanitarie di Area vasta, regionali e extraregionali». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 24 aprile 2015 Pagina 23 Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana il progetto "una scelta in comune" Un patto per la donazione d' organi Il proprio consenso potrà essere dato con una firma in municipio. CAMAIORE Donazione di organi e tessuti, da oggi è più facile. Dal 27 aprile sarà attivo il progetto "Una scelta in Comune", servizio che prevede l' opportunità per i cittadini maggiorenni di dichiarare la propria volontà al consenso o al diniego sulla donazione di organi e tessuti, firmando un semplice modulo, al momento del rilascio o del rinnovo della carta di identità. La dichiarazione sarà poi trasmessa in tempo reale al Sit (Sistema Informativo Trapianti) costola tecnologica del Centro Nazionale Trapianti. Il Comune di Camaiore è il quarto in Toscana (ventitreesimo in Italia) a dotarsi di questo strumento di civiltà che permetterà ai cittadini di affidare in modo sicuro la propria volontà su un tema tanto delicato. Il personale dell' ufficio anagrafe e stato civile si è reso disponibile per l' iniziativa e ha affrontato un percorso di formazione per poter trattare in modo corretto l' argomento. La dichiarazione è modificabile in qualsiasi momento. Ogni anno sono più di 4000 le richieste per una carta d' identità presso il Comune di Camaiore. Il progetto lanciato da Regione in collaborazione con Organizzazione Toscana Trapianti, Anci Toscana, Federsanità Anci, Centro Nazionale Trapianti e Aido, ha visto numeri estremamente positivi: dal 1999 al 2014 sono circa 147.000 le dichiarazioni tramite Asl. Negli ultimi due anni, grazie ai ventitré comuni italiani attivi, se ne sono raccolte ben 51.000, con un aumento vicino al 50%. Di queste, quasi il 95%, sono consensi alla donazione di organi e tessuti. «La cosa più importante è promuovere la discussione nelle famiglie "in tempo di pace", quando una volontà informata può essere espressa in modo chiaro ai propri congiunti. Per questo vi invito ad informarvi e a discuterne per poter sfruttare a pieno questa opportunità che il Comune di Camaiore ha attivato. Proprio come recita lo slogan dell' iniziativa, 'Informati, decidi e firma' le parole del testimonial dell' iniziativa Nicola Vizzoni. «L' attivazione di "Una scelta in Comune" è un' ottima notizia per le finalità dell' Aido perché permette di aumentare il numero dei potenziali donatori» ha detto il Presidente dell' Aido Versilia, Marco Salvetti. L' aspetto dell' informazione è cruciale per l' iniziativa: saranno disponibili presso l' ufficio anagrafe brochure dove trovare tutte le risposte alle domande sulla tematica. Inoltre sulla homepage del sito del Comune di Camaiore si potrà trovare un link con tutte le informazioni necessarie. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 24 aprile 2015 Pagina 9 La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana Meningite, l' unità di crisi al lavoroMesi per vaccinare anche gli adulti Primo incontro per organizzare la campagna: si parte dai giovani. di ANGELA BALDI L' UNITA' di crisi aziendale si è riunita ieri nel primo pomeriggio e fino a sera è stata al lavoro. Obiettivo stabilire il piano operativo, dopo aver individuato le priorità. Che restano, dopo l' uscita della delibera regionale, quelle di concentrarsi sulla fascia giovane 1120 anni. E' da qui che partirà la campagna delle vaccinazioni a tappeto contro la meningite di tipo c. E se la Regione ha allargato alla fascia 2145 anni la possibilità di vaccinarsi gratuitamente nelle asl colpite da casi di meningite, c' è da dire che i tempi si allungano per le vaccinazioni degli adulti. E molto dipenderà dal numero effettivo di coloro che ne faranno richiesta. Inutile quindi intasare i c e n t r a l i n i d e l l ' a z i e n d a sanitaria c h e rispondono di non avere ancora indicazioni operative per la vaccinazione degli adulti. CI VORRANNO mesi per vacciniare oltre 100mila persone, qualora tutta la popolazione tra 21 e 45 anni adesso avente diritto gratuitamente ne facesse richiesta. Sono 40mila solo ad Arezzo e oltre 28mila in Valdarno. In ogni caso la priorità resta il distretto valdarnese. Da qui si partirà con le prime vaccinazioni dei 9mila ragazzi tra 11 e 20 anni. Poi si proseguirà con i coetanei di tutta la provincia. Quindi partirà la campagna adulti, in collaborazione con i medici d i famiglia. E ieri si è lavorato proprio all' accordo. «Abbiamo costituito una sorta di unità di crisi aziendale che si riunisce nel pomeriggio ha detto ieri il direttore del dipartimento prevenzione della Asl8 di Arezzo il dottor Domenico Sallese l' atteggiamento dopo la delibera regionale che è uscita lunedì è quello di concentrarsi sulla fascia 1120 anni. Massima priorità per la zona del Valdarno. Per gli adulti della fascia 2045 anni l' offerta sarà gratuita e volontaria, per procedere alle vaccinazioni attiveremo la collaborazione tra i medici di base e la direzione aziendale. Così come già fatto con i pediatri che ci aiuteranno a gestire la fascia 1120 anni che chiameremo direttamente. Per quanto riguarda gli adulti però, ricordiamo che adesso è inutile intasare i centralini della Asl, perchè per le vaccinazione gratuite della fascia dai 20 ai 45 anni ci vorrà ancora un po' di tempo. LA PRIORITÀ sono i giovani, partiremo con i 9mila ragazzi tra gli 11 e 20 anni del Valdarno, quelli esposti alla zona del contagio e poi con i coetanei del territorio, in tutta provincia sono 30mila i ragazzi in questa fascia di età. Ci vorranno almeno 3 mesi con il dispiegamento di forze e la collaborazione dei pediatri per vaccinarli tutti. Quindi ci dedicheremo agli adulti, sempre partendo dal Valdarno. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24 24 aprile 2015 Pagina 9 < Segue La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana Con la collaborazione dei medici di famiglia possiamo pensare di agire in parallelo con le vaccinazioni dei giovani, ma i numeri della popolazione che potrebbe richiedere gratuitamente il vaccino restano lo stesso alti e potrebbero volerci anche più di 3 o 4 mesi, impiegando magari tutta la fine dell' anno. L' offerta gratuita infatti per la fascia 2145 anni riguarda tutto il 2015». BALDI ANGELA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 24 aprile 2015 Pagina 9 La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana Verso l' accordocoi medici COSA ha stabilito la delibera messa a punto dalla Regione per prevenire la diffusione del meningococco C in Toscana, e che verrà approvata dalla giunta regionale lunedì prossimo? In primis l' offerta attiva e gratuita del vaccino antimeningococco C a tutti i ragazzi dall' 11esimo anno di vita fino al compimento del 20esimo anno. Nella fascia di età 2145 anni, per tutto il 2015 il vaccino sarà disponibile gratuitamente per chi lo richiederà, nelle Asl in cui si è verificato un caso di meningite C. Sarà possibile vaccinarsi negli ambulatori pubblici territoriali e dai medici e pediatri di famiglia, i ragazzi verranno chiamati direttamente, gli adulti dovranno farne richiesta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 24 aprile 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Empoli) Anaao Toscana EMERGENZA MENINGITE GLI ESAMI HANNO ESCLUSO L' INFEZIONE. L' ennesimo falso allarme: ragazzo in ospedale ANCORA un falso allarme meningite. Dalle prime ore di ieri mattina, un ragazzo di 18 anni proveniente dalla zona di San Miniato è ricoverato all' ospedale San Giuseppe. Per fortuna non si tratta di infezione delle meningi: gli accurati accertamenti clinici ai quali è stato sottoposto il giovane hanno escluso in maniera certa che possa trattarsi di meningite. In ogni caso, il diciottenne dovrà rimanere al San Giuseppe almeno fino a stamani, fino cioè al completamento delle 24 ore dal momento dell' insorgenza dei primi, preoccupanti sintomi. Gli specialisti lo ripetono: non è il primo falso allarme meningite in zona, e non sarà probabilmente l' ultimo della serie. Nel caso del giovane di San Miniato, la febbre molto alta aveva fatto immediatamente scattare il timore dell' infezione, ma come detto al termine degli esami il pericolo è stato scongiurato. Come accaduto nel caso di un dodicenne di Fucecchio, anche lui ricoverato pochi giorni fa all' ospedale di Empoli perché accusava sintomi a prima vista compatibili con quelli della meningite. E mentre si registra in Toscana un nuovo caso di contagio da batterio di tipo C una donna di 69 anni di Pontassieve è ricoverata all' ospedale fiorentino della Santissima Annunziata , si attendono nei prossimi giorni le dimissioni dallo stesso ospedale di una 57enne di Cerreto Guidi, anche lei ammalatasi di meningite provocata dal batterio di tipo C. Un ceppo particolarmente virulento è ormai l' ipotesi su cui lavorano infettivologi e ricercatori sia dell' Asl 11 che dell' Istituto superiore di sanità a Roma , battezzato ST 11, ha imperversato nell' Empolese con effetti letali: in due mesi si sono dovuti contare tre morti (Giovanni Locci, 13 anni, Mattia Brendaglia, 17, e Marta Corti, 34) e due persone ammalate poi guarite (la donna di Cerreto e una studentessa ventenne empolese). Il famigerato ST 11 è lo stesso responsabile di un' epidemia in Messico, nella città di Tijuana: sette vittime su 19 casi dal 30 gennaio al 30 marzo 2013. Si.Bo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 24 aprile 2015 Pagina 7 La Nazione (ed. Empoli) Anaao Toscana L' ATTACCO DI DONZELLI DOPO LA VISITA ALL' EX SAFFA DI FUCECCHIO. Enrico stringe mani, io penso ai fatti' «ABBIAMO scelto di venire a verificare di persona la situazione dell' ex Saffa di Fucecchio per marcare la differenza tra chi sceglie le passerelle elettorali e chi invece si interessa da tempo ai problemi concreti del territorio. Tra chi preferisce andare a stringere mani senza sporcarsi le mani affrontando il tema della concorrenza sleale causata dalle imprese cinesi nell' Empolese Valdelsa». È QUANTO denuncia il capogruppo regionale di Fratelli d' Italia e candidato governatore Giovanni Donzelli (FdI Liste civiche per Giorgia Meloni), dopo il sopralluogo all' ex fabbrica di fiammiferi nel cuore di Fucecchio, insieme ai responsabili locali di Fratelli d' Italia. «La zona è piena di piccoli capannoni al cui interno vivono e lavorano cittadini cinesi in condizioni di assoluta indigenza», denuncia Donzelli. «Non mi risulta che sia mai stato effettuato un controllo della Asl, da queste parti, ma solo la rimozione di alcune auto abbandonate. È così che le amministrazioni locali intendono contrastare l' illegalità diffusa? Da molto tempo si parla di progetti per riqualificare l' area, ma attualmente la situazione vede nuclei familiari di cinesi lavorare senza alcuna tutela. Se un esercente italiano commette irregolarità anche lievi, è costretto a pagare multe salatissime che possono metterne in ginocchio l' azienda, mentre agli abusivi cinesi è consentito tutto. Ecco la Fucecchio che Enrico Rossi ha scelto di non vedere». ROSSI ENRICO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 24 aprile 2015 Pagina 7 La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana COLLESALVETTI. Prelievi ematici:cambiano gli orari COLLESALVETTI LUNEDÌ 27 aprile cambieranno gli orari di alcuni servizi assicurati dal centro sociosanitario di Collesalvetti (Via don Bosco). L' accettazione prenotazione per prelievi ematici ambulatoriali sarà assicurata dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 10. Rimangono invariati gli orari degli altri servizi tra i quali: la seduta vaccinale si tiene il lunedì nella stanza 7 con orario 8.4511.30; i prelievi domiciliari, prenotabili con impegnativa medica, sono il martedì, mercoledì, giovedì a Collesalvetti e il venerdì a Stagno; l' attività medica distrettuale (orientamento nel percorso assistenziale, autorizzazioni, certificazioni medicolegali/ esenzioni ticket) i l m e r c o l e d ì 9 . 3 0 1 1 . 3 0 e i l s a b a t o s u appuntamento. Sul sito www.usl6.toscana.it l' orario completo dei servizi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29 24 aprile 2015 Pagina 10 La Nazione (ed. Livorno) Anaao Toscana ROSIGNANO LA RICHIESTA AVANZATA DA MARCO AGOSTINI DEI RIFORMISTI. «Un ambulatorio antibullismo» «Il fenomeno è in forte aumento in tutta la nostra provincia» ROSIGNANO UN SERVIZIO ambulatoriale pediatrico per bambini e adolescenti vittime di fenomeni di bullismo. Lo chiede Marco Agostini, capogruppo consiliare riformista, presidente della commissione consiliare sociale, politiche scolastiche. «Il bullismo colpisce tutte le fasce di età e non riguarda solo fenomeni di emarginazione. Negli ultimi due anni nella provincia di Livorno c' è stato un acutizzarsi di manifestazioni più o meno latenti di un fenomeno che, come spiega un recente studio, conferma la predisposizione a disturbi psicosomatici in chi ne è vittima. La Bassa Val di Cecina si è sempre espressa in favore delle politiche socio educative e di prevenzione. Andrebbe fatta anche una riflessione sulla realizzazione di un servizio ambulatoriale», premette Marco Agostini. Per il capogruppo riformista l' ambulatorio dovrebbe prendere in carico il problema soprattutto dal punto di vista della vittime «che in una fase delicata come quella adolescenziale possono avere conseguenze invalidanti e pericolose». Marco Agostini ricorda che il territorio e la Asl Bassa Val di Cecina sostengono un progetto con un numero dedicato, il 43002, a cui possono essere segnalati episodi di bullismo «e anche spaccio di droga» nelle scuole, attivo a Livorno e nella provincia. E, nel proporre un servizio ad hoc, Agostini prende ad esempio il Fatebenefratelli di Milano, primo ambulatorio in Italia per aiutare le vittime del bullismo, attivo dall' 8 settembre, che offre un servizio multidisciplinare aperto a genitori, ragazzi e gli insegnanti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 24 aprile 2015 Pagina 21 La Nazione (ed. Lucca) Anaao Toscana CONFERENZA DEI SINDACI COSA CAMBIERA' IN VALLE DEL SERCHIO. La sanità in somme e sottrazioni Pioggia di critiche: «Troppi tagli ai servizi per le decisioni dall' alto» AFFOLLATA articolazione zonale della Conferenza dei sindaci a Castelnuovo, con la presenza di numerosi dipendenti Asl, oltre che dei sindaci, l' Asl 2 c o n i l s u o d i r e t t o r e generale Polimeni, con una impostazione ragioneristica di investimenti (uscite) e di tagli (entrate), ha messo sul tavolo la sua proposta, con 9 voci che riguardano gli investimenti e 6 che invece di tagli apportati alla sanità nella Valle del Serchio. Nel primo elenco la nuova sede del centro Alzheimer di Coreglia (investimento 1.670.000 euro, in funzione entro giugno 2019); l' adeguamento della nuova sala chirurgica nel Blocco Parto a Barga (900 mila euro, entro luglio 2015); l' adeguamento delle sale operatorie di Castelnuovo (3.500.000 euro, entro gennaio 2019); la casa della salute di Fornoli, in un' unica sede (1.300.000, entro giugno 2017); l' ammodernamento della radiologia diagnostica di Castelnuovo con rinnovo del parco macchine, tra cui il moderno ortopantomografo (275mila euro, entro luglio 2015); l' accentramento delle attività del dipartimento di prevenzione a Gallicano (846mila euro, entro giugno 2018); potenziamento del sistema di smaltimento delle acque reflue dell' ospedale di Castelnuovo (650 mila euro entro dicembre 2019); nuovo centro sociosanitario a Castelnuovo (1.800.000 euro, entro dicembre 2018; completamento sede dialisi a Barga per la Valle (750mila euro entro ottobre 2015). LE SEI riorganizzazioni, chiamate così in modo eufemistico, riguardano la chiusura della Rsa Villetta Uno (entro giugno 2015, con un risparmio di 150 mila euro all' anno); chiusura del centro socio sanitario di via Puccini a Castelnuovo (entro settembre 2015, risparmio di 40 mila euro annui); chiusura della dialisi di Castelnuovo (entro settembre 2015, risparmio 50mila euro); day hospital di Castelnuovo (settembre 2015, 100mila euro recupero annuo); settore riabilitazione (giugno 2015, 50 mila euro di risparmio); accentramento a Gallicano di alcune funzioni (entro giugno 2015, risparmio 60 mila euro). Critici su questo intervento i sindaci Bonini, Puglia, Poli, Mariani, Tagliasacchi, Puppa, Angelini. Dino Magistrelli. MAGISTRELLI DINO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 24 aprile 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana IL CASO MILITANTI DI OPPOSTE FAZIONI SI CONFRONTANO SUL MURO SOTTO L' OPA. Tensione sotto l' Ospedale del Cuore MASSA ATTIMI DI tensione, ieri pomeriggio lungo l' Aurelia, all' altezza dell' Ospedale del Cuore (Opa). L' altro ieri militanti di estrema sinistra avevano disegnato una sorta di murale per ricordare la Liberazione, con scritte, ritratti e simboli. Come talvolta accade, durante la notte mani ignote, probabilmente di diverso colore politico, hanno aggiunto altre scritte, di tipo molto diverso. Ieri pomeriggio i militanti di sinistra si sono ripresentati davanti al muraglione per cancellare le seconde scritte e ripristinare il «murales». Si sono mossi alla luce del sole ma siamo a pochi passi dall' Ospedale del cuore, con un viavai continuo di malati gravi, parenti, dottori e infermieri. Per evitare che il confronto a distanza tra militanti di opposte fazioni degenerasse, magari coinvolgendo l' ospedale, a quanto pare una pattuglia di carabinieri si è fermata e ha cercato di identificare i militanti di sinistra che scrivevano a grandi lettere sul muro. C' è stato qualche attimo di tensione, poi è intervenuta anche la Polizia. Alla fine i militanti sono tornati alla «Casa Rossa» dove hanno organizzato una sorta di assemblea. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 24 aprile 2015 Pagina 7 La Nazione (ed. Massa Carrara) Anaao Toscana REGIONE LA PROCURA NON IMPUGNA L' ASSOLUZIONE DI DELVINO, FERRI E MUGNAI ALL' ATTACCO. «Buco Asl, il cerchio si stringe attorno a Rossi» MASSA «PER IL CRAC da 420 milioni della Asl 1 di Massa Carrara neppure la procura individua responsabilità per l' ex direttore generale Antonio Delvino, al punto da non tentare nemmeno di impugnare la sentenza di assoluzione con formula piena emessa dal gup nel febbraio 2014. Il cerchio continua a stringersi attorno a Rossi e al ruolo della Regione». Parole del vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai, oggi candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione e del consigliere regionale azzurro Jacopo Ferri che ha presieduto la commissione regionale d' inchiesta sui fatti della Asl 1. Dichiarazioni che arrivano all' indomani della decisione con cui i pm di Massa hanno scelto di non impugnare la sentenza di assoluzione dalle accuse di falso in bilancio per l' ex direttore generale della Asl 1 Antonio Delvino. «Quando nel gennaio scorso le motivazioni della sentenza misero nero su bianco aggiungono Ferri e Mugnai che il fatto, il falso in bilancio, sussiste ma non fu Delvino a commetterloe dopo l' assoluzione dell' altro ex direttore generale chiamato in causa da Rossi, ovvero Alessandro Scarafuggi, il carciofo delle responsabilità si è sfogliato fino a lasciar scoperto il ruolo della Regione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 24 aprile 2015 Pagina 4 La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Anaao Toscana IL MODELLO UN NUOVO APPROCCI: I RISULTATI. Assistenza ai malati croniciCalano i costi e la mortalità LA SANITÀ è sempre più vicina ai malati, grazie al nuovo metodo di gestione dei malati cronici sperimentato negli ultimi anni, con grande successo, dall' Asl 5 . G r a z i e a u n continuo monitoraggio che parte dai medici generici e arriva direttamente agli specialisti di Asl la mortalità dovuta a patologie croniche, spesso invalidanti, è diminuita del 17% per cause legate a scompenso cardiaco e del 15% per chi è afflitto da diabete. Un risultato impressionante che va a sommarsi alla semplificazione dell' accesso alle visite specialistiche, alla riduzione dei ricoveri e al miglioramento della qualità della vita dei malati cronici. Le patologie prese in esame sono il diabete, lo scompenso cardiaco, la bronco pneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) e l' ictus. Asl si occupa, per questi casi, di seguire regolari controlli cadenzati nel tempo, riducendo così le compicanze invalidanti. Sotto esame il 63% della popolazione pisana (ben 189.531 pazienti), seguita da 282 medici di famiglia e della guardia medica, oltre a 114 specialisti. OVVIAMENTE vengono seguiti i pazienti stabili, con patologie cronicizzate, ed è previsto col passare del tempo la copertura del 100% della popolazione. Per diffondere l' informazione di questo nuovo modo di prendersi cura delle persone, Asl stà portando avanti una serie di incontri con la popolazione, insieme a medici e infermieri, ma anche associazioni di volontariato che ogni giorno operano sul nostro territorio in maniera eccellente. «Questo modello si sta rivelando fondamentale commenta Rocco Damone, direttore generalle Asl5 e poggia sulla base solida dei medici di famiglia. La presa in carico dei pazienti riduce sensibilmente la spesa pubblica della sanità. Inoltre il medico di famiglia, grazie a una gestione informatica della scheda medica del paziente, riesce ad avere tutte le informazioni necessarie a intervenire in casi difficili praticamente in tempo reale». Andrea Valtriani. VALTRIANI ANDREA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 24 aprile 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Anaao Toscana A CISANELLO. Santa Chiara, le code si accorciano Ma è caos alle macchinette dei ticket Anziani in difficoltà: gli apparecchi non accettano le nuove banconote. CODE E RESSA ai Cup, sportelli intasati, panico e rabbia davanti alle casse automatiche per pagare i ticket, caos e assenza di informazioni. Scenari che troppe volte, come La Nazione ha ampiamente documentato, sono diventati rituali quasi quotidiani nei Cup di Cisanello e di Santa Chiara dell'Azienda Ospedaliera Pisana. Ripetute anche le lamentele di utenti e pazienti sfiduciati e angosciati dalla solita sequenza di intoppi prima di arrivare alla sudata visita medica. IERI MATTINA La Nazione è tornata ai Cup, accanto ai cittadini in coda. Dimezzate le file per gli utenti nell'edificio 15 del Santa Chiara con una media di attesa fra i 10 e i 15 minuti. Qui, ieri, le sette impiegate dei sette sportelli in funzione rispondevano con piena soddisfazione alle richieste dei pazienti muniti di numerino eliminacode. Restano invece critiche le ore di punta, fra le 9 e le 11 soprattutto nei padiglioni 30 A e 30 E di Cisanello. La situazione migliora solo fra venerdì e sabato, quando agli sportelli arriva un numero inferiore di utenti. L'inferno dei Cup diventerà presto un ricordo, almeno secondo il piano di riorganizzazione che l'Aoup sta mettendo in atto. L'obiettivo finale è quello di decentrare le richieste, smistando gli utenti ciascuno nei reparti di destinazione. Un decentramento che è già realtà per le unità operative del servizio endoscopico: i pazienti di gastroenerologia o chirurgia generale, ad esempio, eseguono già le loro pratiche direttamente nelle accettazioni dei reparti. Questo sistema sarà esteso, poco a poco, a tutti i reparti e si potrà così dire addio alle code. Rivoluzione in vista anche per le «infernali» macchinette paga ticket. Presto saranno sostituite con un parco macchine nuovo e fra pochi giorni la «cassa pilota» sarà testata nell'edificio 15 del Santa Chiara. Un ostacolo, soprattutto per gli anziani, restano proprio le macchinette. Delle due casse su tre funzionanti (una fu scassinata e rotta alcune settimane fa), una non accetta le banconote nuove e l'altra non dà resto. (a Cisanello, invece, cartelli scritti a penna segnalano che le macchinette non leggono le tessere sanitarie). A facilitare la vita agli utenti, ci sono però due giovani del servizio civile che indirizzano e accompagnano i pazienti per buona parte del loro iter all'interno del Cup. Tutto sarà più facile quando arriveranno le nuove casse. «SARANNO aggiornate spiega Concetta Panaro, direttore Uo gestione prestazioni attività ospedaliere, e Adriana Salvadori, responsabile punti ticket : accettano le banconote da 10 euro e seguiranno procedure ancora più facili per gli utenti». Chi non è munito di tessera sanitaria o del codice a barre potrà comunque digitare il proprio nome e cognome o il codice fiscale o il codice ricevuto durante la prenotazione telefonica per regolarizzare la propria posizione economica davanti alle macchinette. Queste saranno posizionate negli stessi punti in cui si trovano ora, mentre «una nuova di zecca spiega la dottoressa Panaro sarà posta vicino a ginecologia e pediatria per facilitare le mamme con i passeggini o le donne incinte». Da circa un mese, dunque, la vita nei Cup di Santa Chiara e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 35 24 aprile 2015 Pagina 5 < Segue La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Anaao Toscana Cisanello è migliorata per molti. La dottoressa Panaro spiega: «Abbiamo lavorato a lungo con l'azienda alla riorganizzazione dei Cup e non abbiamo finito. I primi risultati si vedono con il dimezzamento effettivo delle file. Un apporto importante ci arriva dai giovani che indirizzano e guidano gli utenti evitando loro errori o perdite di tempo. C'è ancora molto da fare, ma siamo sulla strada giusta». Eleonora Mancini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 24 aprile 2015 Pagina 29 La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Anaao Toscana CITTADINI ANTISPRECHI. «Buttare il montascale? No, basta ripararlo» Storia di un padre con una figlia disabile: «Incredibile, l' Asl preferisce comprarlo nuovo» «IL MONTASCALE è guasto? O lo riporta in Sicilia e lo fa aggiustare dall' Asl che l' ha consegnato. O lo fa riparare a sue spese. O gliene diamo uno nuovo». Questo ha risposto un addetto dell' ufficio protesi dell' Asl 5 a Concetto Aulino, siciliano abitante da venti anni a Pontedera, in via Tosco Romagnola, e padre di una giovane donna disabile di 37 anni. «Farò sistemare a mie spese il montascale che usiamo per nostra figlia dice Concetto Ma le risposte che mi sono state date all' ufficio protesi dell' Asl 5, nella sede che si trova vicino all' ospedale Lotti, non mi sono sembrate giuste. Perché consegnare un attrezzo nuovo quando riparando quello che abbiamo in uso si possono risparmiare molti soldi? Perché se la riparazione costa 3 lire ne dobbiamo spendere 6 per comprarne uno nuovo?». «E' VERO, il montascale che abbiamo ora e che si è guastato aggiunge Concetto Aulino ci è stato dato circa venticinque anni fa dalla Asl di Catania, dove abitavamo prima di trasferirci a Pontedera. Ha funzionato benissimo fino a circa due mesi fa quando ho notato che anche dopo averlo tenuto in carica per alcune ore si scaricava all' improvviso e dopo pochissimo tempo dalla ricarica. Prima ho contattato un tecnico per cercare di capire quale intervento poteva essere fatto e se ne valeva la pena. Il tecnico mi ha detto di rivolgermi alla Asl. Così ho contattato l' ufficio protesi per chiedere se potevano aggiustarlo. E le risposte che ho avuto sono quelle che ho già detto». IL SIGNOR Aulino è rimasto sorpreso dalle risposte ricevute e da buon padre di famiglia suggerisce alla Asl che sarebbe meglio far aggiustare il montascale già in uso alla sua famiglia per la figlia disabile spendendo meno soldi pubblici rispetto alla cifra occorrente per acquistarne uno nuovo. Magari altre persone non c' avrebbero pensato un attimo a buttare il vecchio. Lui no. E ha deciso di farlo aggiustare a sue spese. Una storia paradossale, in un certo senso anche specchio del nostro Paese di questi anni. Paese governato da regole assurde dove il sistema sanitario nazionale ma governato dalle Regioni impone alla Asl di un' altra Regione di non riparare un oggetto consegnato da una Asl di una Regione diversa. Dobbiamo ringraziare tutti i cittadini che, come il signor Aulino, ogni volta ci ricordano che non è giusto approfittare delle regole assurde e che si può risparmiare. Gabriele Nuti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 24 aprile 2015 Pagina 31 La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Anaao Toscana SAN MINIATO. Meningite, falso allarmeDiciottenne ricoverato ANCORA un falso allarme meningite. Dalle prime ore di ieri mattina, un ragazzo di 18 anni proveniente dalla zona di San Miniato è ricoverato all' ospedale San Giuseppe. Per fortuna non si tratta di infezione delle meningi: gli accurati accertamenti clinici ai quali è stato sottoposto il giovane hanno escluso in maniera certa che possa trattarsi di meningite. In ogni caso, il diciottenne dovrà rimanere al San Giuseppe almeno fino a stamani, fino cioè al completamento delle 24 ore dal momento dell' insorgenza dei primi, preoccupanti sintomi. Gli specialisti lo ripetono: non è il primo falso allarme meningite in zona, e non sarà probabilmente l' ultimo della serie. Nel caso del giovane di San Miniato, la febbre molto alta aveva fatto immediatamente scattare il timore dell' infezione, ma come detto al termine degli esami il pericolo è stato scongiurato. Come accaduto nel caso di un dodicenne di Fucecchio, anche lui ricoverato pochi giorni fa all' ospedale di Empoli perché accusava sintomi a prima vista compatibili con quelli della meningite. E mentre si registra in Toscana un nuovo caso di contagio da batterio di tipo C una donna di 69 anni di Pontassieve è ricoverata all' ospedale fiorentino della Santissima Annunziata , si attendono nei prossimi giorni le dimissioni dallo stesso ospedale di una 57enne di Cerreto Guidi, anche lei ammalatasi di meningite provocata dal batterio di tipo C. Un ceppo particolarmente virulento è ormai l' ipotesi su cui lavorano infettivologi e ricercatori sia dell' Asl 11 che dell' Istituto superiore di sanità a Roma , battezzato ST 11, ha imperversato nell' Empolese con effetti letali: in due mesi si sono dovuti contare tre morti (Giovanni Locci, 13 anni, Mattia Brendaglia, 17, e Marta Corti, 34) e due persone ammalate poi guarite (la donna di Cerreto e una studentessa ventenne empolese). Il famigerato ST 11 è lo stesso responsabile di un' epidemia in Messico, nella città di Tijuana: sette vittime su 19 casi dal 30 gennaio al 30 marzo 2013. Si.Bo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 38 24 aprile 2015 Pagina 4 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Ressa per la vaccinazione«Ci hanno mandato viaperché erano finite le scorte» Meningite, l' Asl però rassicura: «Piano potenziato» SI SONO MESSI in fila all' alba, due ore prima che aprisse l' ambulatorio ma, a metà mattina, molti sono stati rimandati a casa perché le scorte dei vaccini erano finite. Nuova disavventura, ieri, al distretto Asl d i Quarrata, per alcuni dei cittadini che si sono presentati per la somministrazione del vaccino contro il meningococco di tipo C. A raccontarla è un' insegnante di Quarrata, di 41 anni, che ieri mattina, insieme ai due figli di 11 e 5 anni, ha atteso per ore invano nell' ambulatorio di via Marco Polo. «Quello che sta succedendo è assurdo racconta la professoressa Stamattina (ieri per chi legge, ndr) la gente si è presentata davanti agli ambulatori alle 6 di mattina, molto prima che aprissero. Si è fatta una lista scritta, per essere tutti sicuri che sarebbe stato rispettato l' ordine di precedenza. Alle 8,20, quando sono state aperte le porte, sono arrivati i carabinieri che hanno distribuito loro stessi i numerini, attenendosi alla lista. Come ogni giovedì, hanno distribuito 22 bigliettini. Io ero il numero 17, ma quando sono arrivati a chiamarmi, mi hanno informato che i vaccini erano finiti e che saremmo dovuti tornare un' altra volta. Io mi sono arrabbiata e come me altri cittadini, anche perché ci avevano assicurato che avrebbero proseguito le vaccinazioni anche oltre la lista iniziale. Ci hanno spiegato che avevano chiesto anche a Pistoia e a Prato, ma che, per far arrivare le scorte, ci sarebbe voluto tempo. A quel punto ce ne siamo andati, dopo aver perso una mattina di lavoro io, e la scuola i miei figli. Mi chiedo: come si fa a rimanere senza scorte? O a non saperlo in anticipo?». DA PARTE SUA L' ASL rassicura sul regolare rifornimento degli ambulatori e che le vaccinazioni proseguiranno sia regolarmente, sia con le aperture straordinarie dei 70 ambulatori dedicati. Intanto, con l' attivazione dei due numeri telefonici, disponibili dalle 8,30 alle 13, ieri sono stati prenotati 200 appuntamenti per la vaccinazione. Oltre agli ambulatori territoriali il vaccino sarà somministrato, nei prossimi giorni, anche in ambito ospedaliero, sempre per rafforzare la campagna contro la meningite messa a punto dalla regione Toscana. L' altra novità sostanziale è che anche i pediatri di libera scelta e i medici di famiglia collaboreranno alla campagna vaccinale. Per prenotare l' appuntamento, esclusivamente per la vaccinazione antimeningococco C, per ora riservata gratuitamente ai giovani tra gli 11 e i 18 anni, i cittadini possono chiamare i seguenti numeri di telefono messi a disposizione: per la zona Valdinevole 0572 942804, per la zona pistoiese 0573 353209 dal lunedì al venerdì dalle ore dalle ore 8.30 alle 13. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 39 24 aprile 2015 Pagina 4 < Segue La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 24 aprile 2015 Pagina 2 La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana SANITÀ E PROBLEMI. Meningite, assalto al Dipartimento «Saranno chiamati 20mila giovani» Code in via Lavarone. Il direttore Fedi rassicura: «Più personale» di SARA BESSI «FACCIAMO un appello a medici e infermieri dell' azienda: chi vuole, può dare un supporto per potenziare ulteriormente le sedute per le vaccinazioni contro il meningococco C. Abbiamo già rafforzato il servizio al Dipartimento di via Lavarone, ma l' esigenza di velocizzare i tempi sta crescendo proprio per l' impazienza della gente. Poi ci saranno anche i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che potranno sostenere l' azione vaccinale: proprio domani pomeriggio (oggi, ndr) dovremo stringere un accordo con questi ultimi, anche a seguito dell' accordo regionale. Già una parte dei pediatri hanno dato la loro disponibilità alla campagna di vaccinazioni». Aldo Fedi, responsabile del Dipartimento di prevenzione dell' Asl 4, è ben consapevole della pressione alla quale viene sottoposto il servizio per la vaccinazione antimeningococco C. E da lunedì 27 aprile parte il piano straordinario potenziando il servizio in atto nell' Asl 4, dopo che la Regione ha introdotto l' offerta attiva e gratuita di una dose di vaccino tetravalente ACWY per tutti i ragazzi da 11 anni fino ai 20. E' inoltre reso disponibile il vaccino antimeningococco tetravalente ACWY per la fascia di età compresa fra i 21 e i 45 anni. Per effettuare le vaccinazioni è necessaria la presenza di un medico e di un infermiere: già la Zona distretto ha reperito un medico e un paio di infermieri dal territorio. Nella giornata di ieri il Dipartimento di via Lavarone è stato preso d' assalto da molti pratesi in fila non solo per la somministrazione del vaccino, ma anche per gli appuntamenti e per le informazioni. A QUESTO riguardo il direttore Fedi lancia un invito a tutti gli utenti: «Mi rendo conto perfettamente della preoccupazione e che ci sia il desiderio di vaccinare i figli dagli 11 ai 20 anni prima possibile, ma invito a non presentarsi direttamente al Dipartimento. Dobbiamo poter lavorare senza intralci. Per la fascia maggiormente a rischio, quella dagli 11 ai 20 anni, abbiamo avviato le chiamate attive: nell' arco di poco tempo saranno contattati ben 20.000 giovani per la vaccinazione, indicando ora e giorno in cui si debbono presentare. Con le scuole puntiamo prima di tutto ad intervenire sui ragazzi della classe terza delle medie, la fascia più a rischio, utilizzando i canali di collegamento che già esistono», aggiunge Fedi. Già domani, ai ragazzi dell' Istituto comprensivo Pier Cironi sarà consegnata una lettera con le indicazioni su giorno e orario in cui debbono presentarsi per sottoporsi alla profilassi contro la meningite. La campagna investirà le classi terze delle scuole secondarie di primo grado, per poi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 41 24 aprile 2015 Pagina 2 < Segue La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana estendersi alle classi seconde e prime. «L' OBIETTIVO è di vaccinare tutti in tempi consoni ma è necessario poter lavorare al massimo senza dover stare a rispondere a richieste pressanti conclude Fedi è per questo che invito i cittadini a prenotare in altro modo o ad attendere la chiamata attiva per i giovanissimi». BESSI SARA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 42 24 aprile 2015 Pagina 2 La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana PIANO STRAORDINARIO PARTE DA LUNEDì 27 APRILE. TUTTE LE INFORMAZION Linee telefoniche per le prenotazioni DA LUNEDÌ 27 APRILE sarà potenziato il piano di vaccinazione antimeningococco C. Ecco le informazioni utili da sapere per scongiurare la ressa al Dipartimento di prevenzione. L' Asl 4, attraverso le scuole sta già programmando le sedute vaccinali per gli alunni che frequentano gli Istituti di istruzione secondaria di primo grado iniziando dalle terze medie ed a seguire la seconda e la prima media. Gli appuntamenti proseguiranno per tutte le classi degli istituti di secondaria di secondo grado. Agli interessati sarà comunicato il giorno, l' orario e la sede di vaccinazione. Per chi non frequenta la scuola o un Istituto scolastico fuori dalla Provincia è necessaria la prenotazione. Dal 27 aprile si possono avere informazioni sulla vaccinazione presso il pediatra di libera scelta (per i ragazzi nella fascia di età 1114 anni) o il medico di medicina generale (per i ragazzi nella fascia di età 15 20 anni); inoltre per informazioni e prenotazioni sarà attiva una linea telefonica dedicata da lunedì a giovedì ore 812 (telefono 0574 805990). Nelle sedi distrettuali di Poggio a Caiano, Montemurlo e Vaiano saranno attivate linee telefoniche dedicate da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 12.30: Poggio a Caiano 0574 805991; Vaiano 0574805992; Montemurlo 0574805993. L' Asl effettuerà il piano vaccinale dando priorità alla fascia di età 1120 anni. Per la fascia fra i 21 e i 45 anni, l' eventuale prenotazione del vaccino è effettuata con la stessa modalità, telefonando ai numeri attivi dal 27 aprile. Il piano vaccinale straordinario prevede un incremento delle sedute ambulatoriali nelle seguenti sedi: Dipartimento di via Lavarone da lunedì a venerdì ore 1417, il sabato ore 912; distretto Montemurlo da lunedì a venerdì ore 14.30 17.30; distretto Poggio a Caiano da lunedì a venerdì ore 14.30 17.30; distretto Vaiano da lunedì a venerdì ore 14.30 17.30. Per ulteriori informazioni 0574 805052 da lunedì a venerdì ore 818. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 43 24 aprile 2015 Pagina 3 La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana RIASSETTO DELL' ASL. Chi dirigerà l' ospedale? NEL RIASSETTO delle Asl con la riforma r e g i o n a l e d e l l a sanità, P r a t o p o t r e b b e assistere al ritorno anche di qualche figura di spicco. Se al primo luglio (sempre che non slittino i tempi previsti), dovrebbero azzerarsi tutti gli incarichi, Prato resta ancora «scoperto» della figura del direttore di presidio del «Santo Stefano». Da quando Luca Bianciardi ha lasciato il ruolo per andare a ricoprire il ruolo di direttore sanitario dell' Istituto «Rizzoli» di Bologna, il compito è stato assunto ad interim da Simona Carli, che attualmente riveste anche il ruolo di direttore sanitario oltre che direttore generale. Infatti dal primo di maggio il direttore generale Edoardo Majno lascia la direzione dell' Asl p r a t e s e p e r a n d a r e a ricoprire l' incarico regionale della direzione area vasta Nord. E in questo intreccio di poltrone, c' è chi avrebbe diritto al rientro a Prato quale direttore di presidio ospedale: Joseph Polimeni, a suo tempo vincitore del concorso da direttore di presidio, e attualmente dg dell' Asl di Lucca. Un diritto che non si sa se potrà essere superato per l' esperienza maturata da Polimeni ai massimi vertici della dirigenza nel settore sanitario. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 44 24 aprile 2015 Pagina 1 La Repubblica (ed. Firenze) Anaao Toscana LA SANITÀ. Allarme meningite ancora un caso IL CASO di meningite numero 21 in Toscana, il diciassettesimo dovuto al meningococco C, è una donna di 69 anni di Pontassieve. Come a beffare le autorità sanitarie, la malattia torna a colpire, per la seconda volta, una persona che ha molti più anni del limite massimo indicato per la vaccinazione, anche quella facoltativa, cioè 45. La paziente è ricoverata da mercoledì notte a Ponte a Niccheri in malattie infettive. La prognosi è riservata. L' ufficio di igiene della Asl di Firenze ha rintracciato i contatti della paziente. La profilassi è stata fatta a una trentina di persone, familiari, conoscenti e sanitari. BOCCI A PAGINA IX. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 24 aprile 2015 Pagina 9 La Repubblica (ed. Firenze) Anaao Toscana La meningite C colpisce ancora donna di 69 anni in ospedale È ricoverata in prognosi riservata Firenze punta a 95mila vaccini. IL CASO di meningite numero 21 in Toscana, il diciassettesimo dovuto al meningococco C, è una donna di 69 anni di Pontassieve. Come a beffare le autorità sanitarie, la malattia torna a colpire, per la seconda volta, una persona che ha molti più anni del limite massimo indicato per la vaccinazione, anche quella facoltativa, cioè 45. La paziente è ricoverata da mercoledì notte a Ponte a Niccheri in malattie infettive. La prognosi è riservata. L' ufficio di igiene della Asl di Firenze ha rintracciato i contatti della paziente. La profilassi è stata fatta a una trentina di persone, cioè ai familiari e a conoscenti, oltre al personale sanitario che l' ha curata. Si stanno facendo le analisi sul batterio per capire se è del clone ST 11, quello particolarmente virulento che ha provocato tutti gli altri casi in Toscana. L' azienda sanitaria fiorentina è una delle sette interessate dalla campagna straordinaria di vaccinazione decisa dalla Regione. Mentre il farmaco verrà proposto a tutti i giovani toscani tra gli 11 e i 20 anni, nelle Asl di Pisa, Arezzo, Lucca, Prato, Pistoia, Empoli (dove si sono vaccinati i giocatori della squadra di calcio) e appunto Firenze, sarà disponibile su richiesta dei cittadini che hanno tra i 21 e i 45 anni. Mentre nella prima categoria rientrano 300mila persone, nella seconda il numero sale fino a 800mila. Ci vorranno mesi per somministrare tutte le dosi, anche grazie all' aiuto di pediatri e medici di famiglia. Le Asl si stanno organizzando per offrire il farmaco ai cittadini. I servizi vengono rinforzati. Ad esempio quelli riguardanti la reale necessità del vaccino e i tempi di somministrazione. A Firenze anche grazie a personale assunto a tempo determinato vengono rinforzati sedici distretti (tra città e provincia) dove si lavorerà per cinque pomeriggi alla settimana per fare le vaccinazioni. Inoltre è stata potenziata la capacità di risposta del Cup. Si contano di fare 11 mila vaccinazioni alla settimana, 95 mila in tutto. ©RIPRODUZIONE RISERVATA L' ALLARME Un altro caso in Toscana di meningite C; e intanto continua la campagna di vaccinazioni. MICHELE BOCCI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 46