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15 luglio 2011
Previste dall’Asl 1 rigide misure di sicurezza
Una task force di veterinari
per contrastare l’epidemia
SASSARI. La ricomparsa dei focolai di peste suina è stato un “fulmine a ciel sereno”.
«I controlli sui circa 450 cinghiali, cacciati durante la stagione venatoria appena conclusa,
avevano dato esiti negativi — ha spiegato
Franco Sgarangella, dirigente responsabile
del Servizio veterinario dell’Asl 1, che ha immediatamente formato una task force per l’emergenza sanitaria,coordinata dagli esperti
veterinaria Sergio Masala, Daniela Marongiu e Tore Bellu —. E anche le analisi sugli oltre 5mila capi delle circa 450 aziende disseminate nel Goceano avevano dato lo stesso esito. C’è amarezza per quel che sta succedendo, soprattutto per l’azienda Campagnani
che è una risorsa importante per il territorio, ma in questi casi non possiamo far altro
che assicurare la massima assistenza e predisporre un rigido cordone sanitario. Ora, oltre a quelli della porcilaia Tecnopig — ha
concluso Franco Sgarangella —, stiamo monitorando un altro migliaio di maiali all’interno delle zona protetta e di sorveglianza e
nel frattempo abbiamo provveduto ad avviare tutte le procedure necessarie per sbloccare la movimentazione del bestiame. Che comunque non potrà ripartire prima della scadenza dei 30 giorni dalla scoperta del focolaio
e quindi da lunedì 18 luglio».
Il servizio veterinario dell’Asl 1 è sempre
preparato alla gestione delle emergenze tanto da essere preso ad esempio in tutta Italia
per l’immediatezza e la professionalità che
mette in campo quando devono essere affrontate situazioni a rischio.
(f.b.)
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