Federazione Italiana Sport Equestri Comitato Regione Liguria Genova, 20 Aprile 2013 Al Presidente Ing. Claudio Burlando Al Vicepresidente e Assessore alla salute Dott. Claudio Montaldo All’Assessore allo sport e tempo libero Dott. Matteo Rossi REGIONE LIGURIA Loro Sedi In qualità di Presidente Regionale della FISE (Federazione Italiana Sport Equestri CONI) è mio dovere segnalarVi (perché possiate sollecitamente intervenire) uno stato di grave disparità interpretativa, da parte delle ASL della Liguria, in materia di controllo sanitario sui concorsi ippici che si svolgono entro strutture permanenti affiliate alla FISE. E’ probabile che la diversità delle posizioni delle ASL consegua dalla bizzarra sovrapposizione di ordinanze, sentenze e circolari che “regolano” (o, probabilmente, non regolano) questa materia. Credo tuttavia che in questo problema non dovrebbe mai essere ignorata la distinzione fondamentale (e largamente basata sul buon senso) fra due tipologie di eventi che non hanno nulla in comune dal punto di vista sanitario: 1. Concorso ippico che si svolga in un Centro CONI autorizzato e munito di tutte le strutture certificate (per esempio idonei box per i cavalli, servizi igienici per il pubblico, presenza continuativa di medico, veterinario, maniscalco e ambulanze); è indispensabile ricordare che a questo evento possono partecipare esclusivamente cavalli muniti di libretto/passaporto che certifichino l’idoneità sanitaria rilasciata dalla struttura veterinaria dell’ASL; è inoltre assicurata la presenza stabile, sin da prima dell’inizio del concorso, di un veterinario ufficiale che esegua tutti i necessari controlli, con l’esclusione dal concorso stesso dei soggetti non ritenuti idonei sotto il profilo sanitario. 2. Evento che si svolga al di fuori dei Centri CONI, per esempio in occasione di fiere e mercati, o manifestazioni inserite in un calendario turistico; in altre parole un evento occasionale (che preveda la confluenza in luogo pubblico di decine o centinaia di animali di provenienza non sempre controllata) dotato di strutture provvisorie e non conformi alle stringenti normative stabilite dalla FISE. E’ naturale che l’ASL si premuri di accertare la regolarità sanitaria degli eventi di tipologia 2, intervenendo “motu proprio” con gli opportuni controlli e svolgendo quindi un servizio di pubblica utilità per cui richiede, agli organizzatori, il pagamento di un corrispettivo (stabilito per legge in 300 euro). Ma il caso degli eventi di tipologia 1 è completamente diverso, perché esiste un controllo sanitario PREVENTIVO che è desumibile dalla documentazione ufficiale (che accompagna sempre il cavallo) rilasciata dalla struttura veterinaria di una ASL. Questa ovvia distinzione era stata perfettamente capita dall’On. Francesca Martini (a quel tempo sottosegretario del Governo Berlusconi) tanto da indurla ad emanare una specifica ordinanza contingibile ed urgente nel 21.7.2009, riadottata successivamente il 21.7.2011 per disciplinare le manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi, al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati . Il seguito è una storia ordinaria di esercizio forense e di burocrazia interpretativa che inizia con un ricorso (interessato) al TAR del Lazio, prosegue con la successiva sentenza dello stesso TAR, fino al Consiglio di Stato che modifica parzialmente la sentenza del TAR del Lazio…. Questa sequenza giuridica poco edificante ha prodotto l’arcana disparità di trattamento da parte delle ASL all’interno della stessa regione ….. Va da sé che l’ulteriore carico di 300,00 euro su di un concorso sportivo comunque gravato da spese sanitarie obbligatorie consistenti (presenza stabile di medico + veterinario + ambulanze), quando già esiste una protezione a monte in virtù dei controlli e delle autorizzazioni preventivamente effettuate dalle ASL di provenienza dei cavalli, costituisce per gli organizzatori un disincentivo all’allestimento di nuovi concorsi. Ora arrivo ai fatti: durante il Concorso di Salto Ostacoli organizzato dall’A.S.D. Società Ippica Val di Vara in Follo (Sp) in data 6/7 Aprile u.s. l’ASL competente per territorio ha inteso applicare il tariffario che prevede l’esazione di € 300,00 per ogni manifestazione programmata, mentre altre ASL sul territorio regionale danno un’interpretazione completamente diversa e non ritengono di applicare siffatto tariffario in occasione di concorsi ippici, se organizzati in regolari impianti autorizzati, consistenti in strutture fisse (aziende con codice) in cui viene praticata costantemente l’equitazione. Vorrei cogliere questa occasione per significare che il cavallo non è da considerarsi un lusso da colpire, mentre può rappresentare un punto di forza dell’economia e del turismo, creare posti di lavoro, procurare soddisfazioni professionali e sportive, inoltre: 1. Nei Centri Equestri FISE viene praticata attività sportiva senza fini di lucro, esattamente come in tutte le Associazioni Sportive Dilettantistiche appartenenti alle Federazioni affiliate al CONI (per es. Basket, Pallanuoto, ecc…); 2. Questi Centri svolgono una importante funzione sociale per l’educazione e la formazione dei giovani, impegnandoli in una pratica faticosa e responsabile, con ciò sottraendoli a passatempi più rischiosi; 3. Questi Centri sopravvivono grazie alla collaborazione di tanti genitori che vivono l’attività sportiva in contatto pressoché quotidiano con i propri figli, una consuetudine di grande valenza sociale che non tutti gli sport offrono in misura comparabile; 4. Negli ultimi anni si è immensamente potenziata la pratica della ippoterapia (nei centri FISE autorizzati) rivolta alla riabilitazione psico-fisica di soggetti diversamente abili. Allo scopo chiedo cortesemente di poter essere ascoltata per un confronto sulle soluzioni ed interpretazioni regolamentari più appropriate che siano trasversali a tutta la regione per poter operare con serenità attraverso linee guida a tutela del cavallo, degli atleti e del regolare svolgimento delle attività equestri. Consapevole delle capacità e dell’impegno delle istituzioni interessate, nella speranza di vedere accolta la presente, confido in un sollecito riscontro. Distinti saluti. Il Presidente ( Grazia Rebagliati Basano ) 16121 GENOVA - PIAZZA COLOMBO 1/10 A - TEL. 010/541585 - FAX 010/587907 e-mail: [email protected]