LA DIETA DELLA SALUTE Le basi di una buona alimentazione Che una corretta alimentazione sia il primo passo per la prevenzione e la cura delle malattie da trombosi è stato dimostrato da numerosi indagini scientifiche e ricerche epidemiologiche internazionali. Non si vuole parlare di "mettersi a dieta". La parola "dieta" ha assunto il significato di un programma alimentare a basso contenuto calorico da seguire per un tempo limitato e da interrompere una volta ottenuto il peso corporeo desiderato. Invece modificare positivamente le proprie abitudini alimentari vuol dire imparare a mangiare sano: questo si coniuga perfettamente con mangiare bene, anzi meglio. Il miglioramento della situazione economica e la conseguente maggiore disponibilità di cibi, hanno modificato le nostre abitudini alimentari, tendendo a sbilanciare la nostra dieta verso un eccesso di consumi. In sostanza molti di noi mangiano più del necessario, per gola o per ignoranza, e a tavola compiono errori che a lungo andare penalizzano la salute. Per un buon funzionamento, il nostro organismo deve ricevere ogni giorno una corretta quantità di energie. Le calorie, unità di misura dell'energia , sono contenute in quantità variabili , in tutti i cibi .La sorgente dietetica delle calorie è data da grassi, carboidrati (amidi e zuccheri) e proteine. I grassi sono due volte più ricchi in calorie di carboidrati e proteine. Perché il corpo assuma le calorie dagli alimenti, essi devono essere ridotti nei componenti essenziali mediante il processo digestivo. Questi componenti vengono in seguito assorbiti nel circolo sanguigno per essere distribuiti in tutto il corpo. La digestione richiede energia, e la quantità di energia richiesta per la riduzione di ogni singolo alimento nei suoi componenti viene indicata come "effetto termico". I grassi alimentari hanno effetto termico molto basso e solitamente vengono direttamente immagazzinati come grasso corporeo. La resa energetica dei grassi è dunque superiore a quella di carboidrati e proteine. 1 Carboidrati I carboidrati sono composti che il corpo scompone in glucosio, uno zucchero che le cellule possono utilizzare per produrre energia. I carboidrati possono essere semplici o complessi, in relazione alla facilità con cui vengono scomposti in glucosio. Lo zucchero è un esempio di carboidrato semplice, che, in caso di eccesso di calorie, può essere facilmente convertito in grassi. I carboidrati complessi sono invece contenuti nelle patate e in tutti i cereali. Questi cibi, insieme a frutta e vegetali, dovrebbero essere la base di una corretta alimentazione. Proteine Le proteine sono essenziali per la formazione dei muscoli, ovvero i bruciatori di calorie più efficienti del corpo. Le proteine sono presenti nella carne, nel pesce, nei legumi, nei prodotti caseari e, in minor quantità, nei cereali. È bene assicurarsi che la dieta contenga quantità sufficienti di proteine. Però, dato che i cibi ricchi di proteine sono spesso anche ricchi di grassi, diventa importante trovare alternative a basso contenuto di grassi (ad esempio i legumi). Grassi I grassi sono essenziali per il nostro organismo e diventano nocivi solo quando sono assunti in eccesso. Essi hanno il compito di trasportare le vitamine essenziali (quali: A, D, E e K). Inoltre svolgono un ruolo essenziale nella produzione e deposito di ormoni, come gli estrogeni. E ormai riconosciuto che, in una sana alimentazione, l'apporto calorico proveniente da grassi non deve essere maggiore di un terzo del totale 2 REGOLE DEL MANGIAR SANO · Mangiare in maniera varia, cambiando possibilmente ogni giorno il menù · Distribuire i pasti in maniera razionale: prima colazione sostanziosa, pranzo non troppo ricco, cena leggera, eventualmente prevedendo due spuntini a base di frutta a metà mattina e a metà pomeriggio · Limitare l’uso dei grassi da condimento dando comunque la preferenza a quelli di origine vegetale ed in particolare all’olio di oliva · Moderare il consumo di carni e salumi ( tre volte alla settimana), avendo cura di eliminare il grasso visibile e facendo attenzione ai cibi ad alto contenuto di colesterolo · Mangiare più frequentemente pesce (almeno due - tre volte a settimana), cucinato in modo semplice · Garantirsi un’adeguata assunzione di fibre vegetali (consumando ogni giorno una porzione di verdura cruda ed una di verdura cotta) · Ridurre il consumo di sale · Ridurre il consumo di prodotti ad alto contenuto di zuccheri semplici ( zucchero di canna, dolci, gelati, creme, succhi di frutta, bevande zuccherine) · Bere alcolici con moderazione, preferendo quelli a bassa gradazione (vino, birra) e limitandone l’assunzione al momento dei pasti ( un bicchiere a pasto per le persone adulte) Se è vero che è importante alimentarsi in maniera corretta dal punto di vista qualitativo e quantitativo, è anche vero che bisogna prestare molta attenzione alla ripartizione calorica e dei nutrienti nell’arco della giornata…. 3 PRIMA COLAZIONE Fare la prima colazione è una buona abitudine: essa infatti, dopo una notte di digiuno, fornisce all’organismo la quota necessaria di energia per affrontare gli impegni della giornata. Con la colazione bisogna introdurre circa il 20% delle calorie totali giornaliere: esse devono essere fornite principalmente dai CARBOIDRATI ( o ZUCCHERI COMPLESSI), in quanto essi forniscono energia di pronto utilizzo al nostro organismo ed in piccola parte da PROTEINE e GRASSI. COSA SCEGLIERE? · LATTE e DERIVATI ( yogurt) : sono alimenti completi in quanto forniscono proteine, zuccheri e grassi, vitamina A e D, calcio. · CEREALI: Fette biscottate, pane, cornflakes forniscono carboidrati complessi utili per ridurre il senso di fame fino ad ora di pranzo, ed un discreto quantitativo di fibre. · FRUTTA O SPREMUTE DI FRUTTA, ricche di vitamine. COSA EVITARE? Eccessivo uso di ZUCCHERO, MERENDINE, BISCOTTI FARCITI, BURRO, PANNA, CIOCCOLATA, DOLCI, CORNETTI, BRIOCHE, FAGOTTINI, e tutti gli alimenti che contengono troppi zuccheri semplici e grassi, che provocano aumento di peso e, a lungo andare, risultano dannosi al nostro organismo!!!! ESEMPIO DI UNA SANA PRIMA COLAZIONE Latte parzialmente scremato; cornflakes o fette biscottate o biscotti secchi; frutta fresca . 4 PRANZO Il pranzo deve fornire il 50% delle calorie totali giornaliere. COSA SCEGLIERE? Primo piatto · Un piatto di pasta con verdure e legumi, oppure al sugo o al pomodoro oppure · Una zuppa di legumi, oppure · Un minestrone di verdure Bisogna evitare, o almeno limitare ad eventi occasionali, i piatti troppo elaborati e ricchi di condimenti, soprattutto di origine animale (ragù, bolognese, pasta al forno etc...) Secondo piatto Per quanto riguarda il secondo piatto, bisogna tenera presente che : 1. La carne, il cui consumo risulta spesso troppo frequente, è un alimento ricco di proteine nobili, ma anche di grassi e colesterolo, per cui il suo consumo va limitato a non più di due - tre volte la settimana. 2. Bisognerebbe incrementare il consumo di pesce, almeno a 2-3 volte la settimana e specialmente di pesce azzurro, ricco di una particolare categoria di acidi grassi ( omega-3) che proteggono dallo sviluppo di malattie cardiovascolari. 3. Le uova sono un alimento ad alto valore nutritivo ed andrebbero consumate una - due volte la settimana. 4. I formaggi hanno un elevato contenuto in proteine nobili e in calcio ma purtroppo sono alimenti ricchi di grassi saturi, una categoria di acidi grassi particolarmente dannosi per la salute. Limitare anche il consumo di insaccati (mortadella, salsicce etc..) per le stesse ragioni. Cereali ( pane e simili) Preferire il consumo di pane del tipo misto o integrale, che apportano la stessa energia del pane bianco, ma in compenso risultano essere più ricchi in fibre, sostanze contenute nei cereali, nella frutta, nella verdura e nei legumi, capaci di rallentare il transito intestinale e di ridurre l’assorbimento dei nutrienti. 5 Frutta e Verdura Non bisogna dimenticare mai la verdura e la frutta, ricche di vitamine e sali minerali, indispensabili al nostro organismo. In generale, è consigliato un consumo quotidiano di una porzione di verdura cotta e di una porzione di verdura cruda, e di due - tre porzioni di frutta fresca di stagione al giorno. CENA Deve fornire il 30% circa delle calorie totali giornaliere: essa deve comprendere un secondo piatto, un contorno, del pane e della frutta. Anche la pizza margherita può costituire una cena, a patto che non si esageri (massimo due volte alla settimana). CONDIMENTO Il condimento ideale per tutte le pietanze è l’olio extravergine di oliva, mentre è da limitare il consumo degli altri condimenti, ed in particolare quelli di origine animale (burro, strutto, panna, salse tipo maionese, mascarpone, sugna, lardo etc..). DOLCI E GELATI I dolci sono da evitare ovvero da limitare a particolari occasioni. Inoltre, sono da preferirsi i gelati alla frutta (sorbetti), i dolci secchi o con marmellata, evitando quelli farciti con panna o creme elaborate, e, quindi, ricchi in grassi e calorie. SALE Il consumo del sale da cucina va moderato. COSA BERE? Acqua, naturale o gasata, evitando bevande zuccherine (coca-cola, aranciata, sprite, succhi di frutta zuccherati, etc...), eliminando l’uso quotidiano eccessivo di bevande alcoliche e superalcoliche (vino, vodka, amari, whisky, cognac, etc...). 6 LA DISTRIBUZIONE DELL’APPORTO ENERGETICO GIORNALIERO Alla base di una dieta ben bilanciata c’è una corretta distribuzione delle calorie; da notare l’importanza della prima colazione e la presenza di cinque pasti: 20% 5% 25-30% 5% 40-45% colazione; spuntino; pranzo; spuntino; cena. I sei gruppi di alimenti Ogni sostanza alimentare possiede una qualità nutritiva predominante; ciò consente di suddividere gli alimenti in gruppi secondo il seguente schema: 1 2 3 4 5 6 Gruppo di alimenti carne, pesce, uova, legumi latte e derivati (yogurt, formaggi, ecc.) grassi da condimento cereali, patate, zuccheri e pasticceria verdura e frutta bevande varie Principi nutritivi dominanti proteine calcio, proteine, grassi nei derivati grassi carboidrati fibre —— (le vitamine e i minerali si trovano in tutti gli alimenti anche se in forme e quantità diverse) 7 Piramide alimentare 8 I PRINCIPI NUTRITIVI Per programmare una dieta corretta, è utile sapere quali sono le sostanze nutritive necessarie all’organismo: • Proteine Sono necessarie per la crescita, per la formazione e per la ricostruzione dei tessuti corporei; forniscono inoltre calore ed energia. • Carboidrati Forniscono il calore e l’energia necessari per la contrazione muscolare. • Grassi e oli Costituiscono parte fondamentale della struttura cellulare, forniscono una energia concentrata e alcune vitamine. • Minerali Servono per la formazione della struttura corporea e per l’esercizio delle normali funzioni dell’organismo; tutti gli alimenti ne contengono. • Vitamine Sono sostanze delle quali il nostro organismo ha bisogno in piccole quantità per mantenersi in buona salute. Se la dieta è varia ed equilibrata, apporterà anche sufficienti vitamine al nostro organismo. • Acqua E’ una componente essenziale di tutte le cellule ed è presente in tutti gli alimenti. • Fibre Costituiscono la parte del cibo che non viene digerita e percorrono tutto l’intestino senza essere modificate; prevengono molte malattie. 9 CHE COSA PREFERIRE? Dal punto di vista biologico, l’uomo è un animale onnivoro, dunque la sua dieta, oltre ad essere equilibrata, dovrà essere anche il più possibile varia. La rotazione degli alimenti si basa su un importante principio: proponendo al nostro organismo sempre gli stessi cibi, con il tempo potremo sensibilizzarci verso gli stessi e diventare così dei soggetti intolleranti; una sufficiente variabilità ci assicura inoltre la presenza di tutti i principi nutritivi di cui il corpo ha bisogno.La nostra alimentazione, oltre che varia, dovrà essere anche sana, ovvero dovremo sapere scegliere quali cibi preferire e quali altri scartare. Seguono alcune indicazioni di sicura utilità: • Sostanze raffinate Lo zucchero bianco è stato privato di tutti quei principi nutritivi necessari per la sua digestione: un consumo quotidiano predispone all’ipoglicemia e al diabete; è decisamente più salutare lo zucchero di canna, poiché non ha subito la raffinazione. In generale sono preferibili gli alimenti integrali (ricchi di sostanze nutritive e di fibre) a quelli raffinati, nonché i prodotti senza zucchero aggiunto. • Fritture e soffriti Sono sempre sconsigliabili perché arricchiscono gli alimenti di sostanze cancerogene, di grassi e sono perlopiù indigesti. • Carni Preferire le carni bianche a quelle rosse: sono più magre, si digeriscono meglio e hanno le stesse quantità di ferro; comunque, considerando che oggigiorno le bestie d’allevamento vengono nutrite in modo poco sano, sono assolutamente da evitare le frattaglie. Una buona dieta dovrebbe prevedere più pesce che carne. • Salumi Il prosciutto crudo è il più salutare di tutti; gli altri sono ricchi di ingredienti e conservanti poco buoni per il nostro organismo. 10 • Pesci pesce fresco e consumare crostacei (ricchi di con moderazione. Preferire il molluschi e colesterolo) • Uova • Evitare le uova fritte. • Latte e derivati Preferire il latte parzialmente scremato, gli yogurt magri e il formaggio fresco. • Cereali e patate Il pane, la pasta e il riso raffinati sono stati privati delle fibre e di molte sostanze nutritive: sono quindi consigliabili quelli integrali; le patate sostituiscono il riso e la pasta. • Grassi da condimento Evitare burro, lardo e strutto e preferire l’olio extravergine d’oliva (possibilmente estratto a freddo). • Ortaggi e frutta Non dovrebbero mai mancare: l’importante è variare. Bevande L’apporto liquido deve essere abbondante (in genere due litri al giorno) sotto forma di acqua, minestre, frutta e succhi di frutta (utili per evitare carenze vitaminiche). L’acqua andrebbe bevuta lontano dai pasti e la dose ideale di vino a tavola non supera un quarto di litro per pasto (quello rosso sarebbe anche antitrombotico). A seconda della propria sudorazione può essere necessaria una quantità maggiore d’acqua. E’ preferibile evitare le bevande gassate che, oltre a riempire lo stomaco di anidride carbonica, sovente sono ricche di zuccheri. 11 PRIMA REGOLA: PREVENIRE A tale proposito il Ministero della Salute ha predisposto un documento sulle “Strategie di educazione alimentare e nutrizione”, diretto ai pediatri e agli insegnanti, ma di estrema utilità anche per i genitori. Se il piccolo tende ad aumentare di peso, occorre intervenire subito, senza aspettare che ingrassi troppo. Non esistono regole rigide, né ricette infallibili, basta adottare semplici accorgimenti comportamentali; soprattutto, una volta sensibilizzati al problema, i genitori non devono mai abbassare la guardia. Ecco alcuni consigli di natura pratica. Abituare il bambino a tre pasti regolari: una colazione non abbondante ma sostanziosa, un pranzo e una cena, intervallati da uno spuntino a metà mattina e una merenda il pomeriggio. Questo gli eviterà i “buchi” tra un pasto e l’altro e lo abituerà a non mangiare fuori orario. • • • • • Non premiare il bambino con troppi spuntini, specialmente se ricchi di zuccheri o comunque ipercalorici come merendine, gelati, bevande gassate, succhi di frutta. Non insistere quando il bambino è sazio o non ha molta fame; il piccolo potrebbe mangiare solo per far piacere alla mamma o per non essere sgridato; c’è il rischio di ingenerare in lui un rapporto distorto con il cibo. Limitare l’introito proteico, alternando il consumo di carne, uova e formaggi, alimenti che non vanno mai somministrati insieme; preferire le proteine del pesce. Abituare il bambino ai giochi all’aperto e all’attività fisica; è importante, per un corretto sviluppo; in movimento brucerà molte calorie. Rispettare i ritmi sonno/veglia onde evitare l’instaurarsi di abitudini scorrette (sindrome dell’alimentazione notturna). 12 SE IL BAMBINO È GIÀ GRASSOTTELLO Quando i chili di troppo sono già evidenti occorre adottare ulteriori misure. Per correre ai ripari il Ministero della Salute ha elaborato delle “Linee guida per la diagnosi e il trattamento dell’obesità infantile” dirette agli esperti del settore. Il pediatra e il dietologo sono infatti le figure più indicate a predisporre un intervento mirato, ma sono i genitori ad avere il ruolo più importante. La consapevolezza del danno che l’obesità può arrecare alla salute del proprio figlio deve, infatti, far riflettere i genitori e portarli ad sradicare comportamenti alimentari e abitudini scorrette consolidate nel tempo. Può essere un compito arduo, ma non impossibile. Occorre puntare sul coinvolgimento e non sui divieti, cercando di non colpevolizzare il piccolo se qualche volta cede alle tentazioni e non fare del peso un’ossessione. Possono essere utili a riguardo alcuni semplici consigli: • • • • • • • Innanzitutto svuotare cucina e frigorifero dai cibi tentatori (patatine, merendine, cioccolata, succhi di frutta) e sostituirli con gli alimenti giusti (acqua, tè, frutta, fette biscottate, yogurt). Fare del pasto un momento di pausa per stare insieme e parlare (quando si guarda la televisione non ci si accorge di quanto e di cosa si mangia). Evitare che il bambino mangi troppo in fretta; così facendo, non si sazia mai e dopo una merendina ne chiede subito un’altra. Preferire i cibi fatti in casa ai prodotti confezionati; si calcolano meglio i condimenti e si scelgono le materie prime da utilizzare. Eliminare i piatti più elaborati sostituendoli con altri cucinati in modo semplice, senza troppi condimenti; abituare il piccolo ad assumere quotidianamente una quantità discreta di verdure cotte o crude, più ricche di fibre, che riempiono lo stomaco e rallentano l’assimilazione delle sostanze introdotte. Moderare le quantità. Non associare il cibo all’idea di qualcosa di “speciale”, né usarlo come premio. 13 • • • • Ridurre il tempo dedicato alla televisione/computer a favore di attività più dinamiche. Spronare il bambino a camminare e a fare le scale, piuttosto che prendere l’ascensore. Favorire una regolare attività sportiva cercando di assecondare le preferenze del bambino e la sua sensibilità (dalla passeggiata in bici alla partita di calcio, dal nuoto in piscina alla ginnastica in palestra). Sottoporre regolarmente il bambino a visite pediatriche di controllo. Qual è il giusto peso e quanti sarebbero i chili di troppo da perdere? Recentemente l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha fissato i nuovi criteri che permettono di classificare l’obesità in base al BMI (body mass index o Indice di Massa Corporea, ottenibile dal rapporto peso\altezza al quadrato-kg\m al quadrato): come limite superiore di normalità è stato fissato un valore di BMI di 24.9, mentre sono stete definite Obesità di I, II e III grado quei valori di BMI compresi rispettivamente tra 25 e 29.9, fra 30 e 39.9 e maggiori di 40. Ciò premesso, va sottolineato che il messaggio da trasmettere è di puntare ad un obiettivo realisticamente perseguibile: si deve mirare non al raggiungimento del cosiddetto peso ideale, numero astratto espressione di calcoli che hanno solo valore statistico ma di quello cosiddetto "ragionevole", intendendo, con tale termine, il peso mantenuto senza sforzo dopo i 21 anni e che permette buone condizioni di salute fisica, psichica e sociale. E’ stato ormai ampiamente dimostrato che è sufficiente una riduzione del 10-15% del peso iniziale per indurre significativi miglioramenti di ipertensione, diabete e patologie cardiovascolari. 14 Calcola qui il tuo BMI Peso : Altezza (es. 1.80) : Calcolo dell'Indice di Massa Corporea o BMI Valore Risultato da 20 a 24 Normale da 25 a 30 Sovrappeso da 31 a 40 Obesità oltre 40 Obesità grave Bisogna definire L’indice di massa corporea (IMC) Che si calcola così : ESEMPIO IMC Peso in chili diviso l’altezza al quadrato 80 kg 1.80 x 1.80 80 3.24 24,7 40 – GRANDE OBESITA’ 30 – OBESITA’ 25 / 30 - SOVRAPPESO 15 Questo opuscolo è stato realizzato dalla prof. Rinaldi P. nel corso dell’ attuazione dei progetti: Educazione alimentare Informatica per genitori. Alla realizzazione dei progetti hanno collaborato : La prof. Galluccio A. Il prof. Tortora G. Il dottor. Allocca S. I volontari dell’Associazione “La ginestra” I genitori di alcuni allievi dell’I.C.Mons. Castaldi G. di Boscoreale. 16