Qualità ambientale
ARPA Rivista N. 6 Novembre-Dicembre 2004
Sistemi esperti in materia di energia e ambiente
Il riequilibrio tra domanda e offerta di energia a livello locale porterà alla realizzazione di nuove infrastrutture
energetiche anche in Emilia-Romagna. La Regione ha affidato ad Arpa Ingegneria ambientale un progetto specifico
per sviluppare sistemi esperti e di controllo ambientale nel settore energia. Nel formare le proprie competenze tecnicoscientifiche, Arpa dovrà sostenere il sistema soprattutto migliorando i processi “controllo-conoscenza”, utili ad
assicurare la corretta realizzazione degli interventi, con tempi certi di attuazione.
Fasi del progetto di Arpa.
incide notevolmente sul costo
dell'energia e dei servizi.
Le opzioni energetiche più efficaci sul piano economico,
ambientale e territoriale dovranno essere premiate per riorientare l'assetto energetico.
Il riequilibrio tra domanda e
offerta di energia a livello locale
porterà alla realizzazione di
diversi nuovi impianti ed infrastrutture energetiche di cui molti
interessano l'Emilia-Romagna, o
perché gravano sul suo territorio
o perché collocate nei territori
limitrofi (a nord). Anche per questa ragione la Regione ha affidato
un progetto specifico ad Arpa
Ingegneria ambientale, per sviluppare nel settore energia sistemi esperti e di controllo ambientale. Nel formare le sue competenze tecnico-scientifiche, piuttosto che moltiplicare le forme di
“comando e controllo”, Arpa
dovrà sostenere il sistema soprattutto migliorando i processi “controllo-conoscenza”, utili ad assicurare la corretta realizzazione
degli interventi, con tempi certi
di attuazione. La programmazione energetica in un contesto liberalizzato deve minimizzare il
rischio “Torre di Babele” e puntare su sistemi di controllo effi-
cienti, più che su vincoli rigidi.
Per cui Arpa Emilia-Romagna
dovrà sviluppare sempre più le
capacità di coordinamento tra gli
operatori, con tecnici capaci di
armonizzare gli obiettivi ambientali con quelli generali di interesse pubblico.
Il sistema esperto che Arpa deve
sviluppare mira a realizzare
innanzitutto un Gis cardine dei
sistemi di supporto alle valutazioni ambientali, sia ad area vasta
sia a scala di dettaglio. Dove sono
gli impianti e le infrastrtutture
energetiche? Quali sono le loro
prestazioni? Quali sono i loro
impatti ambientali? Ogni nuova
opera dovrebbe essere accompa-
gnata da mitigazioni ambientali.
Ad esempio, il repowering di una
centrale termoelettrica deve
sempre comportare miglioramenti ambientali. Per riuscire in
questo non bisognerà impostare
il sistema energetico come semplice somma di prodotti, ma
sfruttare ogni possibile sinergia
tra i diversi servizi (la cogenerazione, il teleriscaldamento, la
gestione dei rifiuti e la termovalorizzazione, il riciclaggio, il biogas delle discariche, i turboespansori ecc.) e il territorio.
Un sistema esperto riproduce le
logiche di esperti in situazioni
complesse. Come ad esempio il
problema di ottimale localizzaV. MALTONI
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La crescita della domanda di
energia, la prospettiva di un
nuovo sviluppo del sistema della
produzione energetica, le minacce dei cambiamenti climatici
richiedono risposte a livello locale. La pianificazione energetica a
scala locale si basa sull'esperienza fatta dopo la prima grande crisi
del 1973 e riguarda soprattutto il
controllo dei consumi meno
sostenibili, il miglioramento dell'efficienza energetica e la riduzione degli impatti ambientali.
Oggi in Emilia-Romagna i settori
che consumano più energia sono
l'industria e il civile (ciascuno
oltre 4 milioni di tonnellate
equivalenti di petrolio, tep),
seguiti a ruota dai trasporti (un
po' meno di 4 milioni di tep).
L'agricoltura consuma dieci volte
meno (meno di 0,5 tep). In tutti
questi settori la Regione si è
posta diversi obiettivi: di risparmio energetico, di riduzione
delle emissioni in atmosfera di
gas serra, d’investimento, di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili.
Per raggiungere questi obiettivi
sono impegnati sia gli enti pubblici locali, sia gli operatori privati, sia i singoli cittadini.
Le norme istituiscono da sempre
organi di controllo, fissano limiti
e reprimono la violazione dei
limiti stessi. Oltre a ciò si fanno
sempre più strada modalità di
cooperazione gestionale, con
forme di autocontrollo e sistemi
di certificazione.
Per il futuro si tratta di delineare
strategie complesse, specialmente se confrontate con la grande
dinamicità del "mercato" dell'energia. Il settore energetico è
caratterizzato da investimenti
elevati con ritorni su orizzonti
temporali lunghi ed elevata sensibilità al rischio.
Il costo del capitale è fortemente
influenzato dal rischio e questo
ARPA Rivista N. 6 Novembre-Dicembre 2004
esperto è quello di rilevare elementi di forza e debolezza e
identificare gli scenari più efficaci rispetto agli obiettivi prefissati.
Il sistema che si intende sviluppare si basa su più moduli complementari: le basi-dati georeferenziate (Gis), i modelli di stima,
il monitoraggio integrato, i criteri
di valutazione e confronto delle
alternative, le interfacce di
comunicazione per il coinvolgimento degli operatori del settore.
FASI DEL PROGETTO
Arpa in passato ha già messo a
punto diversi sistemi di misurazione delle performance ambientali e di benchmarking tra le utilities
energetiche. Tali sistemi hanno
avuto ricadute importanti nella
valutazione degli impianti in
quanto hanno consentito di
determinare la conformità o
meno con gli obiettivi prefigurati
Copertina dell’opuscolo informativo
nella pianificazione energetica
pubblicato dalla Commisssione europea
regionale. In futuro la valutazioa supporto del recepimento della direttine dei progetti, dei piani e degli
va 91/2002/CE sul rendimento energetiscenari di sviluppo potrà appogco degli edifici. Per informazioni:
http://europa.eu.int/comm/dgs/energ
giarsi a sistemi sempre più affiday_transport/index_it.html
bili e integrati: Gis, software per
la pianificazione e la valutazione
zione di un nuovo elettrodotto.
energetico-ambientale.
La decisione richiede lo studio
I modelli ingegneristici tradiziodegli usi del suolo, dei piani e
nali hanno il pregio di descrivere
della sensibilità ambientale, per
il sistema dal punto di vista teccalcolare indici di ordinamento
nologico, dei processi di approvdelle alternative di tracciato.
vigionamento delle risorse, dei
In pratica scopo del sistema
processi di conversione, trasporto
e distribuzione dell’energia, fino alle
emissioni e immissioni di inquinanti.
Peace è un modello
di questo tipo, realizzato dall'Arpa e
dall'Università di
Bologna, per stimare
le emissioni delle
singole centrali termoelettriche in funzione dei loro cicli di
funzionamento
e
per costruire bilanci
ambientali locali.
Rispetto ai modelli
utilizzati nel passato
ha il pregio di non
sottostimare
gli
In verde le Province italiane interessate da richieste di autoinquinanti emessi,
rizzazione per realizzare nuove centrali termoelettriche,
(In Italia le richieste assommano centrali per oltre 70 GWt, in nelle fasi di avviaEmilia-Romagna circa 3,8 GWt).
mento o durante i
regimi transitori di
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Dalla presentazione di Paula Higgins, Direzione trasporti ed energia dell’Unione
europea (20 gennaio 2005, Bologna).
funzionamento.
E' utile anche considerare le
interazioni energia/economia a
livello regionale vasto, ad esempio per stimare la domanda di
servizi energetici in funzione dei
prezzi. Per questo Arpa cercherà
di usare soprattutto alcuni
modelli realizzati da altri enti con
fondi pubblici, ma non ancora
sfruttati a fondo a livello locale,
sfruttando le opportunità di collaborazione con gli operatori
pubblico-privati del settore per
considerare gli scenari più significativi. Ciò sta avvenendo per
esempio con il modello Markal,
messo a punto nella sua configurazione generale dall’Agenzia
internazionale dell’energia e
adattato al contesto locale dal
Cesi di Milano.
Questo modello è in grado di stimare il costo delle politiche
ambientali nel settore energetico
(es. cambiamenti climatici).
Le analisi tecniche dovranno
innescare processi di apprendimento a vari livelli, per migliorare sia la conoscenza sia la competenza comunicativa. La produzione di mappe tematiche è per
questo molto importante (es.
mappe sui consumi, sulle emissioni ecc.) in quanto fornisce
informazioni facilmente comprensibili.
Per promuovere la crescita culturale oltre che con gli enti locali
Arpa dovrà sviluppare i contatti
con le università, le aziende di
servizio ed i cittadini. In questo
campo seguire il percorso tradizionale di pochi soggetti attivi
(gli esperti, i decisori, gli imprenditori) e molti soggetti passivi (il
pubblico) non sarebbe produttivo. La comunicazione si dovrà
dirigere in molte direzioni, con
un mutuo arricchimento delle
parti coinvolte.
In conclusione il compito affidato ad Arpa è particolarmente
complesso, ma le problematiche
ambientali connesse ai sistemi
energetici sono così urgenti che
non possono essere rinviate:
bisogna affrontarle e risolverle,
tutti insieme.
Paolo Cagnoli
Ingegneria ambientale
Arpa Emilia-Romagna
BIBLIOGRAFIA
- Agenzia internazionale dell'energia. 2001. Guida alla pianificazione energetica a scala locale. Annesso 33. Edizioni Sudgest. Roma.
- Enea. 2003 Scenari energetici per l'Italia da un modello di equilibrio
generale. Enea Funzione Centrale Relazioni Esterne. Roma.
- Regione Emilia-Romagna. 2004. Disciplina della programmazione
energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di energia. Legge
regionale n. 26/2004. Bollettino ufficiale regionale n. 175 del
28/12/2004. Bologna.
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