I veri buoni. Il percorso per definire i requisiti di qualità dei prodotti della distribuzione automatica – dossier per gli operatori sanitari Teresa Denise Spagnoli (1) Silvia Cardetti (2) Simonetta Lingua (3) Fiorella Vietti (1), Marcello Caputo (4) (1) Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione ASL TO3 (2) Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione ASL CN1 (3) Centro Documentazione regionale per la salute (DORS) (4) Direzione Integrata della Prevenzione ASL CN1 Definire la qualità dei prodotti attraverso un marchio: i dati di letteratura Apporti eccessivi o sbilanciati di energia, grassi saturi, sale e zuccheri rappresentano, secondo l’OMS, fattori di rischio per malattie croniche (cardiovascolari, obesità, diabete ed alcune forme di tumori) (1). Recenti studi di neurofisiologia indicano inoltre nel glucosio, nei grassi, nel sodio e nelle porzioni abbondanti, i fattori che più attivano, alla risonanza magnetica funzionale, il sistema beta endorfinico del nucleo accumbens (area del sistema libico ove hanno sede i centri della gratificazione) (2), superando la tendenza alla sazietà gusto specifica e promuovendo overeating in soggetti predisposti. Negli ultimi decenni si è purtroppo verificato un progressivo incremento del contenuto di zuccheri, grassi e sale in diversi alimenti, non solo per un incremento medio dei contenuti, ma anche per la progressiva crescita delle porzioni. Tra gli alimenti maggiormente interessati da questa crescita vi sono molti prodotti consumati da adulti e bambini nei “fuori pasto” (3-5). Esiste pertanto da alcuni anni un impulso, da parte di diverse istituzioni scientifiche o governative in numerosi Paesi, a promuovere la riduzione degli apporti di questi nutrienti e delle porzioni coinvolgendo anche i produttori. Nel Regno Unito, in Australia ed in Nuova Zelanda, l’assegnazione di marchi di qualità ai prodotti con caratteristiche idonee ha stimolato numerose aziende di produzione e catering, a riformulare prodotti o ricette riducendo i contenuti soprattutto del sodio, con significativo impatto a livello di popolazione (6). Anche in Italia, un accordo con i panificatori consente ai produttori di pane e grissini freschi o confezionati, di apporre il simbolo “Guadagnare salute” sull’etichetta dei prodotti che soddisfano le caratteristiche contenute nel Disciplinare del Ministero della Salute e quindi possiedono un contenuto di sodio controllato (7). Sarebbe tuttavia importante diffondere ad altri alimenti ed estendere alle “porzioni” e ad altre categorie di nutrienti ed in particolare ai grassi totali, saturi e zuccheri, la possibilità di identificare con un “simbolo salute” i prodotti con contenuti adeguati, monitorando gli effetti sulle scelte del consumatore. Poiché il sistema dei simboli si è rivelato efficace (8), ma con criteri di assegnazione dei marchi di qualità spesso non univoci tra i diversi Paesi, l’Unione Europea, in questi ultimi anni, si è adoperata per promuovere questa strategia a livello globale, stabilendo dei criteri omogenei validi a livello internazionale. Nel 2007 è stato dato pertanto l’avvio al progetto Food Pro Fit, inserito nel programma di Salute Pubblica stilato dalla Direzione generale della Commissione Europea (punto 3.3.1."Azioni di sanità pubblica per affrontare i determinanti generali della salute”) (9). Hanno aderito alla fase sperimentale del progetto numerosi Paesi Europei (Spagna, Germania, Austria, Polonia, Slovenia, Grecia – figura 1-). Figura 1. Partner Europei Food Pro Fit (in arancione) In analogia al sistema HACCP, sulla sicurezza igienica, il “Food Pro Fit” ha strutturato uno strumento denominato HANCP (Hazard Analysis Nutritional Control Points = Analisi dei rischi sui punti di controllo nutrizionali) per consentire alle Piccole e Medie Imprese di valutare i rischi nutrizionali degli alimenti commercializzati. Si tratta di un sistema semplice di autovalutazione, fruibile sul sito HANCP, inserendo gli ingredienti delle ricette con rispettive grammature, in un’area riservata (accesso mediante password); L’analisi dei dati, fornita automaticamente dal programma, consente alle imprese di misurare se e quanto i valori nutrizionali delle proprie ricette e/o prodotti si discostino dalle raccomandazioni sui contenuti di grassi saturi, zuccheri e sodio (considerati i punti critici per definire il rischio nutrizionale) ed eventualmente riformularli per ottenere il marchio e la certificazione europea “Food Pro Fit” (assegnata agli alimenti contenenti non più del 13% dell’apporto energetico da grassi saturi e zuccheri e non più di 500 mg di sodio). Figura 2. Il Marchio Food Pro Fit Il progetto Food Pro Fit vuole in questo modo garantire - più trasparenza ed affidabilità in ogni fase della catena alimentare delle piccole e medie imprese; - la valorizzazione delle PMI attente a migliorare la qualità nutrizionale degli alimenti offerti ai clienti attraverso la riformulazione ed il miglioramento del profilo nutrizionale dei prodotti; - una maggiore conoscenza e consapevolezza di sani stili di vita da parte delle imprese e dei consumatori. L’obiettivo a lungo termine è quello di migliorare la qualità nutrizionale degli alimenti preparati / elaborati a livello regionale / locale, in modo da rendere più salutare l’offerta per i consumatori e promuovere così il consumo di cibi più sani. Parallelamente all’Unione Europea, anche la Comunità Scientifica si è Figura 3. Il Simbolo attivata per promuovere la scelta di prodotti sani, attraverso l’attribuzione di “International choice” un marchio di qualità condiviso a livello internazionale (“International choice” – figura 3-). Nel 2008 si è pertanto costituito un comitato scientifico internazionale, formato da ricercatori di diversi Paesi (USA, Sud Africa, Turchia, Belgio, Portogallo, Regno Unito, Serbia, Israele, Danimarca, Austria, Olanda), che, nel 2011, ha emanato le “Linee guida internazionali per l’attribuzione dei marchi di qualità nutrizionale” (recentemente pubblicate sul European Journal of Clinical Nutrition (10). I criteri generali relativi ai grassi saturi e zuccheri sono sovrapponibili a quelli stabiliti dall’Unione Europea (< 13% dell’apporto energetico); per il sodio il contenuto massimo raccomandato è di 1,3 mg/Kcal. Sono stati tuttavia definiti dei cut off specifici per alcuni gruppi di alimenti, presenti sul mercato in numero insufficiente a soddisfare i criteri generali (la disponibilità sul mercato è stata valutata su un “data base” di valori nutrizionali riferiti ad oltre 7000 alimenti commercializzati in 12 Paesi in tutta Europa); questi cut off, strutturati in modo da garantire che almeno il 20% degli alimenti del data base (suddivisi per categoria) li possa soddisfare, potrebbero essere in futuro resi più restrittivi, se aumenterà la disponibilità di prodotti idonei. Per alcuni alimenti ritenuti significativi ai fini del contributo all’apporto energetico giornaliero è stato definito un cut off addizionale, rappresentato dall’apporto energetico su 100 g (per succhi, bevande zuccherine, salse) o per porzione (per panini, piatti pronti o snack), avvalorando così i dati di letteratura che identificano la densità energetica e l’incremento delle porzioni come importanti fattori di rischio nutrizionale. Si riassumono in tabella 1 i criteri generali e specifici del Comitato Scientifico per l’attribuzione dell’International Choice, utili per la valutazione della salubrità nutrizionale di alcune categorie di alimenti: Tabella 1. Criteri per l’assegnazione dell’ International Choice : cut off generali e specifici per gruppi di alimenti Criterio generale Energia / Grassi saturi Sodio Zuccheri aggiunti < 13% energia o < 1,1 g/100 g < 1,3mg/Kcal o < 100 mg/100g < 13% energia o < 2,5 g/100 g Criteri specifici per gruppi di alimenti Succhi di frutta Energia Grassi saturi Sodio Zuccheri aggiunti < 48 kcal/100 ml < 1,1 g/100 g < 100 mg/100g Bevande dolci < 20 kcal/100 ml < 1,1 g/100 g < 20 mg/100g Snack dolci o salati, gelati < 110 kcal/porzione (*) < 13% energia o < 1,1 g/100 g < 400 mg/100g Assenza di zuccheri aggiunti Non applicabile (**) < 20 g/100 g (*) valore ottenuto dalla media dei valori raccomandati per anziani (108 kcal/porzione), bambini (95 kcal/porzione) e adulti (donne 120 kcal /porzione, uomini 150 kcal/porzione). (**) poiché tutta l’energia delle bevande dolci deriva da zuccheri, si è ritenuto sufficiente definire un limite calorico e non di zuccheri L’auspicio del Comitato Scientifico è che queste linee guida siano utilizzate a livello internazionale per favorire, attraverso l’attribuzione dei marchi di qualità, il consumo di prodotti sani, sia per una maggiore conoscenza e consapevolezza da parte dei consumatori, sia per la spinta all’innovazione data in questo modo alle imprese. Applicare le raccomandazioni internazionali alle realtà locali: il progetto dell’ASL CN 1 Razionale ed obiettivi L’ASL CN 1, in collaborazione con l’ASL TO 3 ed il centro Regionale di Documentazione per la promozione ed educazione alla salute (DORS), ha ritenuto strategico elaborare un progetto per rendere fruibili le Linee Guida prodotte dal Comitato Scientifico per l’attribuzione dell’International Choice, favorendo allo stesso tempo una maggiore disponibilità di alimenti sani nei distributori automatici presenti nelle ASL. Definire la qualità dei prodotti: loghi vs GDA Nel 2010 il Settore Promozione della salute ed interventi di prevenzione individuale e collettiva della Regione Piemonte ha strutturato un database dei valori nutrizionali e degli ingredienti riportati sulle etichette degli spuntini confezionati più venduti in Piemonte. Il data base, aggiornato nel 2011 con i dati dei prodotti più consumati dai bambini delle scuole primarie, contiene attualmente più di 700 prodotti ed è disponibile online all’indirizzo www.sianpiemonte.net (“log in” con password assegnata dalla Regione Piemonte agli operatori dei SIAN). La banca dati è stata utilizzata in questi anni per produrre manuali e materiale documentale; si è ritenuto strategico per la numerosità dei prodotti appartenenti alle categorie snack dolci/salati e bevande, impiegarla anche per il progetto sulla promozione di scelte informate fra gli utenti del vending nelle strutture ospedaliere dell’ASL CN 1. Utilizzando la banca dati è stato possibile classificare i prodotti presenti nei distributori automatici sulla base della conformità ai parametri nutrizionali raccomandati dall’International Scientific Committee of the Choice Programme. Date le potenziali differenze rispetto al target europeo, si è tuttavia valutato se il simbolo dell’International Choice potesse essere fruibile per identificare i prodotti conformi anche per i destinatari del progetto dell’ASL CN1. Se si esclude il simbolo “Guadagnare salute”, presente su pane e grissini a contenuto di sodio controllato, vi è infatti nel nostro Paese una forte spinta della Federazione Italiana delle Industrie Alimentari a promuovere la diffusione delle GDA (Guideline Daily Amounts = quantità giornaliere indicative per un’alimentazione sana), anziché dei loghi, sulle etichette dei prodotti confezionati. Figura 4. loghi messi a confronto con le GDA Francia Svezia Regno Unito Canada Nuova Zelandia Finlandia Olanda Si è pertanto valutato quale sistema comunicativo (loghi vs GDA) potesse essere di maggior impatto nell’orientare la scelta dei consumatori verso prodotti conformi ai suddetti parametri. Il confronto dei loghi vs GDA è stato effettuato mediante focus groups condotti sugli operatori dei SIAN del Piemonte. Hanno partecipato 34 operatori, appartenenti ad 11 dei 13 SIAN presenti in Piemonte. Le GDA sono state messe a confronto con i loghi apposti sulle etichette dei prodotti sani dal Regno Unito (semaforo), Finlandia (cuore), Svezia (chiave), Nuova Zelanda (thick), Canada (health-check), Francia (cursore nutrizionale), Olanda (Choice logo) (figura 4). Figura 5. % degli operatori SIAN suddivisi sulla base dello strumento ritenuto più efficace per la promozione di scelte salutari La maggior parte degli operatori sanitari ritiene che, per immediatezza di lettura, il logo rappresenti una strategia di comunicazione più efficace rispetto alle GDA (figura 5). Tra i loghi proposti il semaforo risulta essere quello di maggior impatto. Il 70% degli intervistati (24/34) ha infatti scelto il semaforo, il 21% (7/34) il cursore francese, il 9% (3/34) altri loghi. Nessuno ha scelto le GDA. 9% 0% 21% 70% Semaforo Cursore francese Altri loghi GDA Pertanto si è deciso, previo accordo con i gestori, di utilizzare il sistema dei loghi per contrassegnare i prodotti sani presenti nei distributori automatici presenti nelle strutture sanitarie di alcune ASL pilota del Piemonte. Poiché il segno del “check 9”, utilizzato dal simbolo dell’International choice, è stato apprezzato solo da una minoranza di operatori sanitari, si è stabilito di strutturare un nuovo simbolo che tenesse conto della preferenza espressa per il sistema a 3 colori del semaforo. Il logo sui distributori automatici : il cuore con punta rivolta verso il colore verde La figura 6 illustra il logo che, a seguito di accordo tra l’ASL CN 1 ed il gestore Vela Service, sarà utilizzato per consentire ai consumatori di identificare i prodotti più sani presenti nei distributori automatici collocati nell’ASL CN 1. Figura 6: logo per i prodotti di buona qualità nutrizionale apposto sui distributori automatici Vela Service dell’ASL CN 1 Il simbolo scelto è un cuore, con la punta rivolta verso i colori di un semaforo. Il colore verde contraddistingue, sul distributore automatico, i prodotti conformi ai parametri nutrizionali raccomandati dall’International Scientific Committee of the Choice Programme e riassunti nella tabella 2: Tabella 2. Criteri per l’assegnazione dell’ International Choice adottati dall’ASL CN 1 per attribuire il simbolo “cuore” con punta rivolta verso il colore verde Energia < 49 kcal/100 ml Grassi saturi < 1,1 g/100 g Sodio < 0,1 g/100g Bevande dolci Snack dolci < 21 kcal/100 ml < 150 kcal/porzione (*) < 0,02 g/100g < 0,4 g/100g Snack salati < 150 kcal/porzione (*) < 1,1 g/100 g < 13% energia (< 2,2 g/porzione) o < 1,1 g/100 g < 13% energia (< 2,2 g/porzione) o < 1,1 g/100 g Zuccheri aggiunti Assenza di zuccheri aggiunti Non applicabile < 21 g/100 g < 0,4 g/100g < 21 g/100 g Succhi di frutta (*) essendo i fruitori dei prodotti soprattutto adulti ed essendo i valori raccomandati per uno spuntino dall’ International Scientific Committee of the Choice Programme diversi per gli adulti maschi (150 Kcal/porzione) o femmine (120 Kcal/porzione), si è stabilito, per garantire la copertura dei fabbisogni energetici di tutti i soggetti, indipendentemente dal genere, di utilizzare il valore di 150 kcal/porzione. Sui prodotti non conformi ai parametri internazionali si è stabilito di non apporre nessun simbolo o colore (giallo o rosso) per facilitare la scelta nell’immediato, basata sulla dinamica SI (presenza del simbolo) / NO (assenza del simbolo). Lo snack test : il semaforo con i colori verde, giallo e rosso Parallelamente alla diffusione sui distributori automatici dei loghi “cuore” con la punta rivolta verso il verde, è stato programmato un piano di comunicazione che preveda l’impiego dei 3 colori del semaforo, per fornire all’utenza informazioni non solo sulla salubrità della scelta nell’immediato, ma anche sulle frequenze raccomandate di consumo. Figura 7 . Gli snack test Tra le diverse iniziative è stata prevista la stampa di “snack test”, mini-opuscoli in formato tascabile (figura 7) che, posti accanto ai distributori automatici, possano consentire ai consumatori di individuare, con i colori del semaforo, i prodotti da consumare tutti i giorni (verde), con moderazione (giallo) o solo occasionalmente (rosso) (figura 8). Figura 8 . Snack test e frequenze di consumo Gli “snack test” sono stati strutturati con l’obiettivo di fornire ai consumatori dei criteri di scelta basati sulla lettura delle etichette, che possano consentire l’applicabilità ad ambiti diversi dal contesto dei distributori automatici; il formato tascabile può consente infatti al consumatore di portare con sé lo snack test e di utilizzarlo per la valutazione dei prodotti confezionati acquistati durante la spesa. Figura 8: esempio di semaforo contenuto nello snack test L’ International Scientific Committee of the Choice Programme, avendo impostato il sistema del simbolo “International choice” sulla base della dinamica SI/NO, non definisce parametri in grado di classificare i prodotti con caratteristiche intermedie; è stato pertanto necessario individuare un criterio che potesse consentire l’assegnazione di un colore giallo agli alimenti che il consumatore può identificare con lo snack test come “da consumare con moderazione”. I parametri dell’International Choice sono stati definiti sul 1° quintile dei valori nutrizionali contenuti in un database europeo, che raggruppa non solo gli snack, ma 7000 prodotti confezionati di ogni tipo (dal pane ai piatti pronti, alle salse ecc.); questa modalità, adottata dai ricercatori europei, garantisce che il 20% (un quinto) degli alimenti del data base, per ciascun gruppo, possa soddisfare i cut off. Per i succhi di frutta, bibite e snack dolci/salati il 1° quintile è stato calcolato su circa 1100 prodotti presenti nel data base europeo; quest’ultimo non è tuttavia accessibile online, a ricercatori non appartenenti all’International Scientific Committee of the Choice Programme. La banca dati dei prodotti confezionati della Regione Piemonte contiene oltre 700 alimenti e bevande consumati durante gli spuntini nella nostra Regione. Si è pertanto ritenuto che la Banca dati regionali potesse essere sufficientemente ampia da consentire il calcolo dei quintili con modalità analoghe a quelle utilizzate dal Comitato Internazionale di esperti. Si è così stabilito di attribuire un colore giallo ai prodotti con valori compresi tra il 1° quintile della banca dati International Choice ed il 2° quintile ottenuto effettuando il calcolo sulla banca dati della regione Piemonte. Agli alimenti con cut off superiori al 2° quintile definito con il data base regionale è stato invece assegnato un colore rosso. Per alcuni nutrienti il calcolo del secondo quintile sulla banca dati regionale ha fornito valori inferiori ai cut off stabiliti dall’International Scientific Committee of the Choice Programme; non è pertanto stato possibile assegnare il colore giallo o rosso ma il dato appare incoraggiante in quanto indica, per i suddetti nutrienti, una buona qualità nutrizionale dei prodotti della banca dati regionale, messi a confronto con i cut off internazionali. In tabella 3 sono riassunti i criteri per l’attribuzione dei colori dello snack test. Tabella 3. Criteri adottati dall’ASL CN test Gruppi di alimenti e colori Succhi di frutta Verde (1° quintile I.C.) Giallo (1° quintile IC-2°quintile B.D.R) Rosso (> 2° quintile B.D.R.) Bevande dolci Verde (1° quintile I.C.) Giallo (1° quintile IC-2°quintile B.D.R) Rosso (> 2° quintile B.D.R.) Snack dolci Verde (1° quintile I.C.) Giallo (1° quintile IC-2°quintile B.D.R) Rosso (> 2° quintile B.D.R.) Snack salati Verde (1° quintile I.C.) Giallo (1° quintile IC-2°quintile B.D.R) Rosso (> 2° quintile B.D.R.) 1 per assegnare i colori verde, giallo e rosso del semaforo presente nello snack Energia Grassi saturi Sodio Zuccheri aggiunti Non applicabile (*) Non applicabile (*) Non applicabile (*) Assenza di zuccheri aggiunti < 21 kcal/100 ml 21 - 31 kcal/100 g > 32 kcal/100 g Non applicabile (*) Non applicabile (*) Non applicabile (**) < 150 kcal/porzione < 1,2 g/100 g 1,2 - 9 g/100 g > 10 g/100 g Non applicabile (*) < 21 g/100 g 21- 24 g/100 g > 25 g/100 g < 150 kcal/porzione < 1,2 g/100 g 1,2 - 6 g/100 g > 7 g/100 g < 0,4 g/100g 0,5 – 0,7 g/100 g > 0,8 g/100 g Non applicabile (*) I.C: International Choice BDR Banca Dati Regione Piemonte (*) perchè valori calcolati sul 2° quintile BDR sono risultati inferiori al 1° quintile IC (**) poiché tutta l’energia delle bevande dolci deriva da zuccheri, si è ritenuto sufficiente definire un limite calorico e non di zuccheri Conclusioni Il progetto dell’ASL CN 1 rappresenta un esempio di sinergia tra aziende di distribuzione e istituzioni sanitarie che trasferisce nell’ambito locale la spinta in ambito europeo ed internazionale a promuovere il miglioramento della qualità dei prodotti e delle scelte dei consumatori. E’ inoltre il primo progetto italiano ad aver utilizzato un sistema per la definizione degli standard qualitativi dei prodotti basato su criteri definiti a livello internazionale, strutturati tenendo conto della presenza sul mercato di prodotti conformi, e consentendo pertanto al consumatore di poter effettuare concretamente delle scelte. E’ stato previsto un piano di valutazione dei risultati (efficacia e impatto sui consumatori), che saranno diffusi, non appena disponibili Bibliografia 1) WHO. WHO/FAO release independent Expert Report on diet and chronic disease. Less saturated fats, sugar and salt, more fruit and vegetables and physical exercise needed to counter cardiovascular diseases, diabetes and obesity. Geneva, 2003. 2) Kessler DA. The end of overeating: taking control of the insatiable American appetite. Macmillan Press, New York, 2009 3) Young LR, Nestle M. The contribution of expanding portion sizes to the US obesity epidemic. Am J Public Health 2002; 92:246-9. 4) McConahy KL, Smiciklas-Wright H, Birch LL, Mitchell DC, Picciano MF. Food portions are positively related to energy intake and body weight in early childhood. J Pediatr 2002; 140:340-7. 5) Children’s Nutrition Research Center, National Heart, Lung and Blood Institute. Do you suffer “Portion distortion”?. Available at: http://www.bcm.edu/pa/portiondist.htm. Accessed August 10, 2005. 6) Young L, Swinburn B. Impact of the Pick the Tick food information programme on the salt content of food in New Zealand. Health Promotion International 2002; 17:13-19. 7) Ministero della Salute. Poco sale per guadagnare salute. Available http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_23_allegato.pdf Accessed June 26, 2012 at 8) Feunekes G.I.J., Gortemaker I.A., Willems AA, Lion R, Van den Kommer M. Front-of-pack nutrition labelling: Testing effectiveness of different nutrition labelling formats front-of-pack in four European countries. Appetite 2008; 50: 57–70. 9) Food pro fit. HANCP tool. Introducing the brand new HANCPtool. Available at http://hancptool.org. Accessed June 26, 2012. 10) RoodenburgAJC, Popkin BM, Seidell JC. Development of international criteria for a front of package food labelling system: the International Choices Programme. European Journal of Clinical Nutrition 2011; 65: 1190–1200.