y e u r ( 1 2 2 4 m.) e al rifugio Torino (3320 m.) Quindi in V a l V e ni e ritorno. V i si a g g i u n g o n o altre piante prese sul calcare dell ' U m b r i a e dell'Abruzzo (tra Norcia e A r q u a t a del Tronto). E la pubblicazione risultò di n. 1 3 0 specie di cui le più furono raffigurate : Cerastium Gentiana latifolium verna L . var. brachyphylla ; Scabrosa decipiens ; Sedum dasyphyllum interessanti L . var. subrotundifolium Columbaria L . var. L . var. Donatianum ; Viola Parlat. var. a fiore violaceo e a fiore giallo. ; Eugenìae A n c o r a m a g g i o r e mi- scellanea si trova nel manipolo quinto, come dice lo stesso titolo : Capracotta è in prov. di Campobasso (1400 m. s. m.) sul calcare ; il m.te Vettore, per Norcia (604 m.), F o r c a Ventosa ( 1 5 0 0 m.) fino al m. Vettore (2500 m.) sul c a l c a r e ; i colli A l b a n i , nella primavera 1 9 1 6 di preferenza al m. C a v e (950 m.) e intorno al l a g o ; nelle valli di Lanzo, a B a l m e (1458 m.) donde, intercalan- dovi la solita permanenza a F i e r y , vennero fatte ben diciotto escursioni ben definite. Notevolissimo il contributo di 201 specie non mai enumerate nelle occasioni precedenti. Quivi pure le specie più importanti sono raffigurate : Cardamìne var. ambigua ; Cardamine resedi/olia Ladaiium L . var. angusti/olia cialis Schlech. ; Saussurea alpina W i l l d . e L . var. sub/iamulosa, Galeopsis (Wallr.) fa exilis ; Ranunculus . gla- alpina D . C. var. brevicaulis. — L'ulti- mo opuscolo, come dice il titolo, tratta esclusivamente di piante della penisola Sorrentina non solo provenienti da Amalfi e dintorni ma da altri luoghi finitimi. V i è descrizione della splendidissima regione così per bellezza artistica come per interesse scientifico tanto geologico andando dalla zona montana al mare quanto botanico essendo stata fatta l'esplorazione da marzo a aprile in piena fioritura. Sono premessi brevi cenni, tratti dalle indicazioni . dell'ingegnere stesso, su la stazione di Amalfi, sulla costituzione calcare (cretacea) e dolomitica (del Trias) intramezzata alle formazioni eoliche-eruttive del lapillo vesuviano, da ciò la interessantissima confusione degli elementi delle due vegetazioni antagoniste. U l timi accenni si fanno poi sulla vicenda della coltivazione (fattore antropico) che costituì specialmente dalla parte spianata di