FRUIZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO
La città che vogliamo
Chiara Pignaris
Coordinamento Biennale Spazio Pubblico e Commissione Partecipazione INU
FRUIZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO
Criticità rilevate
profonda frattura tra popolazioni e istituzioni, che varia
poi nelle diverse aree del Paese (maggiore e sud), a
fronte, spesso, di una grande maturità e chiarezza di
idee da parte della popolazione
competizione tra i protagonisti dello spazio pubblico (es.
i commercianti, i diversi uffici, le associazioni stesse…)
mancanza di figure con adeguate capacità esperte che
facciano da “ponte” con le istituzioni, stimolando la
continuità dei processi e la loro diffusione
FRUIZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO
Opportunità emergenti
una nuova generazione di processi partecipativi, in cui
strumenti e metodi sono innovativi e pluridisciplinari
(es.valore delle performances artistiche quale strumento
cruciale di inclusione)
la diffusione di azioni dimostrative di miglioramento a
costo zero che evidenziano come anche un luogo privo
di "eccellenze” possa offrire qualità dello spazio pubblico
il ruolo chiave dei nuovi media e del web, anche come
occasione per mettere in rete e monitorare i risultati
FRUIZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO
Raccomandazione n. #1
Semplificare la burocrazia al fine di
rendere più facile la presa in cura degli
spazio pubblici da parte dei cittadini
(es. ideando nuovi modelli di statuti, forme di
affidamento, che premino l’innovazione, la progettualità
e la capacità di far rete, andando oltre la formula dei
“bandi”; favorendo processi di auto-recupero).
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Raccomandazione n. #2
Rinnovare normative e regolamenti per
favorire forme di governance partecipata
pubblico-privato e la flessibilità (uso
“ibrido” e temporaneo) degli spazi
pubblici
(es. forme simili al "Quartiers manage-ment” berlinese;
parcheggi, piazze, strade che si trasformano in campi
gioco o luoghi di spettacoli e feste; contenitori e aree
dismesse affidati temporaneamente ad associazioni,
ecc.).
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Raccomandazione n. #3
Mappare e mettere in rete i “beni comuni”
e le realtà culturali, associative e
professionali che potrebbero animarli
(es. istituire un “albo dei beni comuni” e degli spazi
pubblici da poter prendere in cura temporaneamente;
creare luoghi reali o virtuali di scambio tra le
esperienze; mappare organizzazioni, metodologie
usate, ecc.).
FRUIZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO
Con il contributo di:
Araba Fenice di Viareggio, La Sagrera es Mou di Barcellona, Seminatori
di Urbanità di Milano, Les Friches di Macerata, Efys di Cagliari,
Progetto Habitat di Rovigo, Cooperativa l'Orsa Maggiore di Napoli,
ABCittà di Milano, Architettura fatta in casa di Roma, Genitori Scuola
Di Donato-Esquilino 2020, Comitato di Quartiere Tor Pignattara,
Xscape di Bari, Comitato di quartiere Vanchiglia di Torino, Hinterland
di Adelfia, Comitato genitori IC Via Cornelia e associazioni di
Montespaccato (RM), Indizi Terrestri di Napoli, La Città bambina di
Firenze, Cooperativa Con un gioco e gruppo CityMarkers di Roma,
Cantieri Comuni di Roma, PRIMADI di Roma, Salviamo il paesaggio
di Capena, Giardino del Guasto di Bologna, Cooperativa Arvaia di
Bologna, Due di quattro di Napoli, TaMaLaCà di Sassari, Cooperativa
La Speranza di Terni, VKE di Bolzano.
SàrSan, alle porte della città
Verso il quartiere che vorremmo - Quartiere Tor Sapienza, 10 maggio
Promozione di spazi d’incontro e inter-cultura, nella difesa del diritto alla
città delle nuove generazioni rom, immigrate e italiane
Cantiere Esquilino
Campetti Ribelli
Rione Monti, via
Frangipane
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