ADRIATIC OLIVE GROVE WP 8 IL PROGETTO SVILUPPATO DAL PARTNER PROVINCIA DI RIMINI Sintesi sull’attività svolta e riepilogo delle azioni realizzate (2011-2014) Rimini 30 Aprile 2014 1 INDICE A) IL BUDGET E LA SUDDIVISIONE ECONOMICA DEL PROGETTO IL PROGETTO IN SINTESI: 1a La suddivisione economica 2a Il progetto in sintesi B) RIMINI NON SOLO MARE E OMBRELLONI MA ANCHE TANTI OLIVI 1b L’agricoltura del Riminese in cifre 2b L’olivicoltura in cifre 3b Le strutture di lavorazione delle olive 4b Le dimensioni economiche dell’olivicoltura Riminese 5b Le varietà di olivo coltivate in Romagna C) LA FILIERA AGRONOMICA: LOTTA ALLA MOSCA DELL’OLIVO CON IL METODO BIOLOGICO 1c Sintesi dell’attività svolta da ARPO D) LA FILIERA POST RACCOLTA 1d Analisi di sostenibilità e valutazione comparativa delle migliori Tecnologie per la valorizzazione dei sottoprodotti oleari 2d Alcune proposte contenute nello studio E) LA FILIERA POST RACCOLTA “MIGLIORAMENTO E DIVERSIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE DEGLI OLI VERGINI D’OLIVA 1e Sintesi della attività svolta da Ibimet CNR F) RIEPILOGO DELLE ATTIVITA’ REALIZZATE Pag. Pag. 3 4 Pag. Pag. Pag. Pag. 5 7 9 10 Pag. 13 Pag. 15 Pag. 16 Pag. Pag. 18 21 2 ADRIATIC OLIVE GROVE WP 8 IL PROGETTO SVILUPPATO DAL PARTNER PROVINCIA DI RIMINI A) Il budget e la suddivisione economica del progetto, il progetto in sintesi: 1a La suddivisione economica: La suddivisione del Budget WP8.1 WP8.2 WP8.3 WP8.4 WP8.5 Coordinamento Meeting Workshop e divulgazione -Filiera produttiva e post-raccolta Dieta e alimentazione Indagini storicoartistiche 24.820,00 34.570,00 16.959,50 8.650,50 0 0 0 0 Ripartizione di spesa Personale – staff costs Spese generali – Ooverheads Viaggi e trasferte - travel and accom. Incarichi esterni - external exp. and services Riunioni ed eventi Meetings and events Costi di promozione promotion costs 85.000 0 0 7.200,04 7.200,04 9.680,00 23.260,00 25.349,5 58.289,5 20.343,36 20.343,36 1.156,64 41.700,04 Totale Totale 56.070,00 40.219,5 34.000 16.010,46 17.167,71 16.010,46 188.000 Tab. 1 Il Budget del partner Provincia di Rimini dopo varie rimodulazioni e una riduzione di 12.000€ rispetto al budget iniziale di 200.000€ VOCI DI SPESA IMPORTO € Personale - staff costs 85.000,00 WP8.1 24.820,00 WP8.2 WP8.3 34.570,00 16.959,50 WP8.4 WP8.5 TOTALE NOTE 8.650,50 85.000,00 Spese generali overheads 0,00 Viaggi e trasferte travel 7.200,04 0,00 6.119,03 Viaggi Realizzati 1.081,01 Incarichi esterni external exp. 7.200,04 Viaggi da Realizzare 16.000,00 ARPO 7.260,00 Gruppo CSA 58.289,50 14.459,50 Gruppo CSA 10.890,00 Ibimet CNR 9.680,00 58.289,50 6.300,00 Riunioni ed eventi Meetings and events 20.343,36 10.043,36 Fiera RHEX 2.500,00 Montegridolfo 1.500,00 Costi di Promozione (Promotion Coast) Naxta Meeting Santarcangelo + altro 20.343,36 1.156,64 Fiera RHEX 17.167,10 15.860,00 150,46 188.000,00 41.700,04 56.070,00 40.219,50 Tab 2 La ripartizione delle spese del progetto del partner Provincia di Rimini Ibimet Coriano 34.000,00 16.010,46 Libro olio 17.167,10 188.000,00 3 2a Il progetto in sintesi: Obiettivi 1 Filiera Agronomica Riduzione dell’impatto ambientale nell’ecosistema oliveto, attraverso l’introduzione della lotta biologica alla mosca dell’olivo Verifica della validità delle tecniche di lotta biologica rispetto alla lotta tradizionale Azioni/Fasi del progetto Confronto tra le tecniche tradizionali di lotta alla mosca dell’olivo e le tecniche di lotta biologica 1° FASE Individuazione delle aree omogenee; 2° FASE Individuazione delle aziende coinvolte nella sperimentazione; 3° FASE Monitoraggio della popolazione del parassita 4 FASE Sistemi di lotta a confronto 5° FASE Raccolta dei dati 6° FASE Elaborazione statistica dei dati e definizione dei risultati raggiunti 7° FASE Verifica qualitativa degli oli delle due tipologie di prodotto (analisi chimico fisica e organolettica; 8°FASE Elaborazione Opuscolo divulgativo dal titolo: “ Esperienze di lotta alla mosca dell’olivo in provincia di Rimini” Costi € 16.000,00 (ARPO) 7.260,00 (Gruppo CSA) TOTALE 23.260,00 Tab 3 Riepilogo contenuti Filiera agronomica Obiettivi 2 Filiera Tecnologico estrattiva -Gestione collettiva dei sottoprodotti di lavorazione delle olive secondo sistemi a basso impatto ambientale. Azioni/Fasi del progetto A) Indagine conoscitiva sulle strutture di lavorazione operanti nel territorio della provincia di Rimini 1° FASE Raccolta dati; 2° FASE Elaborazione dati; 3° FASE Stesura opuscolo dal titolo : “L’olio extra vergine d’oliva in provincia di Rimini: Strutture, Tecnologie estrattive, quantità e tipologia di olio e dei sottoprodotti del settore olivicolo/Oleario” Costi € 14.459,50 (Gruppo CSA) B) Studio di fattibilità sulla gestione collettiva dei reflui alternativa all’utilizzo agronomico Analisi delle caratteristiche dei reflui prodotti, diverse ipotesi di impiego dei reflui, progetto di massima per la realizzazione di un impianto per la gestione delle sanse e dei reflui ai fini energetici, analisi dei costi e dei benefici. -Valorizzazione dei sottoprodotti derivanti dall’estrazione meccanica dell’olio da olive FASE UNICA: Stesura opuscolo dal titolo L’olio extra vergine d’oliva in rappresentati dalle sanse e provincia di Rimini: Analisi di sostenibilità e valutazione comparativa delle dalle acque di vegetazione migliori tecnologie per la valorizzazione dei sottoprodotti olivicoli prodotte. Tab 4 Riepilogo contenuti Filiera Post Raccolta: Filiera tecnologica estrattiva Obiettivi Azioni/Fasi del progetto 3 Miglioramento delle caratteristiche chimico fisiche ed organolettiche del prodotto Produzione di oli con differenti caratteristiche chimico fisiche ed organolettiche per differenziare il prodotto a livello gustativo e nutrizionale, ampliando la gamma dei prodotti da commercializzare sul mercato Da una partita omogenea di olive, frangitura diversificata (a dischi dentati e a martelli), per la produzione di due oli con differenti caratteri organolettici:. Tot. 14.459,50 Costi € 10.890,00 (Ibimet CNR) 1° FASE frantoio in dotazione al laboratorio di IBIMET CNR 2° FASE Partita omogenea di olive, differenti frangiture, produzione di due diverse tipologie di oli; 3° FASE Analisi chimiche e d organolettiche 4° FASE Interpretazione dati; 5° FASE Stesura opuscolo dal titolo Produzione di oli ottenuti con due diversi sistemi di frangitura: confronto delle loro caratteristiche chimiche e sensoriali Tot. 10.890,00 Tab 5 Riepilogo contenuti Filiera Post Raccolta : Produzione oli a differenti caratteri Chimici ed organolettici. Obiettivi Azioni/Fasi del progetto 4 Prospettive di Organizzazione della presenza nello stand della Provincia di Rimini e Camera commercializzazione del di Commercio dei partner del progetto prodotto Promuovere il prodotto Mostra Pomologica di olive autoctone 17-24 Novembre 2014 C/o Fiera locale all’interno della dell’Oliva di Copriano manifestazioni : “ RHEX Oro Giallo”, Fiera di Mostra fotografica presso L’olio Novello in Tavola Montegridolfo Rimini 2013 Fiera dell’Oliva di Coriano Pubblicazione “Il Nuovo Filo d’olio” 2013 L’Olio Novello in Tavola di Montegridolfo 2013 Tab 6 Riepilogo Prospettive di commercializzazione Costi € 10.043,36 1.156,64 2.500,00 1.500,00 16.010,46 TOTALE 31.210,46 4 B) Rimini non solo mare e ombrelloni ma anche tanti olivi Figura 1 La copertina della pubblicazione che riporta lo studio sulle caratteristiche della filiera olivicola del Riminese. 1b L’agricoltura del riminese in cifre La provincia di Rimini è conosciuta in Europa soprattutto quale meta turistica estiva, per le sue eccezionali doti di accoglienza e per la movimentata vita notturna della costa. Sempre più turisti sanno che l’entroterra è ricco di bellezze artistiche, di valenze paesaggistiche valorizzate anche dalla presenza dell’olivo. Rimini è anche sinonimo di agricoltura con innumerevoli produzioni di pregio oggi apprezzate non solo dagli abitanti locali ma anche dal turista evoluto che non si accontenta più della classica offerta “solo mare”, ma gradisce anche scoprire l’enogastronomia del territorio caratterizzata da prodotti di eccellenza quali i vini, i formaggi, i salumi di antiche razze di maiali autoctone e naturalmente il prestigioso olio extravergine che, da oltre un decennio, ha acquisito il prestigioso riconoscimento europeo della DOP denominata “ Colline di Romagna”. 5 Fig. 2 I numeri più significativi dell’agricoltura riminese Fig. 3 Il valore della Produzione Lorda Vendibile(PLV) I numeri più significativi dell’agricoltura riminese 6 2b L’olivicoltura in cifre Fig.4 L’olivicoltura riminese a ridosso della costa Adriatica. La provincia di Rimini fa parte della Regione Emilia Romagna e in questo ambito territoriale rappresenta l’olivicoltura più importante. Delle oltre 1.100.000 piante presenti in regione, che occupano una superficie di circa 5.500 ha (valutati considerando una densità media di 200 piante/ha) oltre il 56% degli olivi sono ubicati a Rimini. La figura 3 riporta la consistenza dell’olivicoltura in Emilia Romagna. L’olivicoltura quindi è una prerogativa quasi esclusiva della tre province della Romagna ( Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna). Fig 5 La consistenza olivicola della Regione Emilia Romagna Gli ambiti geografici più importanti sono le valli dei fiumi Conca e Marecchia in provincia di Rimini, Le valli del Rubicone, del Savio e del Bidente in provincia di Forlì-Cesena e le valli del Senio e del Lamone in provincia di Ravenna. Da segnalare una lenta ma costante ripresa dell’olivicoltura in area Emiliana nelle province di Bologna e Modena in alcune aree collinari, limitatamente ai versanti riparati dai venti freddi provenienti da nord. Il confronto tra i dati delle superfici olivicole rilevati dal censimento generale dell’ISTAT con i numeri desunti in base alle piante totali presenti, mette in evidenza la rilevante consistenza dell’olivicoltura amatoriale, essendo censite esclusivamente le piante coltivate dalle aziende agricole professionali. 7 Il potenziale produttivo in provincia di Rimini è di oltre 50.000 ql di olive con una produzione di olio di oltre 7.000 ql . quintali prodotti Serie storica della produzione di olive e di olio nella provincia di Rimini 55.000 52.500 50.000 47.500 45.000 42.500 40.000 37.500 35.000 32.500 30.000 27.500 25.000 22.500 20.000 17.500 15.000 12.500 10.000 7.500 5.000 2.500 0 Olive molite (q.li) Olio prodotto (q.li) Resa in olio (%) 16,9% 18,0% 16,4% 17,0% 16,0% 15,2% 13,8% 15,0% 14,0% 13,0% 12,0% 11,0% 10,0% 9,0% 8,0% 7,0% 6,0% 5,0% 4,0% 3,0% 2,0% 1,0% 2007/2008 23.898 4.048 16,9% 2008/2009 46.909 7.693 16,4% 2009/2010 51.296 7.810 15,2% 2010/2011 37.346 5.148 13,8% 0,0% Fig. 6 La produzione olivicola di Rimini nel quadriennio 2007/2011 Fig. 6/ bis Andamento della produzione oleicola realizzata nei frantoi di Rimini suddivisa tra olive e olio prodotto in provincia e olive e olio totale (Comprese le olive molite provenienti da altre regioni) 8 Fig. 6/ Tris Olive molite e olio prodotto nei decenni 1993/2003 e 2004/ 2011 (Produzioni e percentuali medie) della provincia di Rimini. Dai dati si evince che la produzione di olive e olio è in aumento grazie ai nuovi impianti realizzati negli anni compresi tra il 2004 e il 2011 3b Le strutture di lavorazione delle olive A livello regionale sono operativi 37 frantoi di cui 21 svolgono l’attività nella provincia di Rimini. La potenzialità produttiva di tali frantoi eccede la produzione di olive locali, per cui una parte di olive lavorate provengono da altre regioni olivicole quali l’Abruzzo e la Puglia. Fig. 7 Le strutture di lavorazione presenti in Regione Emilia Romagna. Il 57% risultano ubicate nelle provincia di Rimini. Fig. 8 Ubicazione dei frantoi operanti in provincia di Rimini 9 4b Le Dimensioni sociali ed economiche dell’olivicoltura Riminese Sono presenti sul territorio riminese circa 2.500 aziende olivicole che producono mediamente 250 Kg di olio. Poco meno della metà dell’olio prodotto viene utilizzato per autoconsumo famigliare, il restante 60% viene commercializzato per buona parte direttamente in azienda. Solo una parte esigua del prodotto, stimata in circa il 10-15%, viene venduta in bottiglia. Esistono quindi grandi margini di valorizzazione della produzione favorendo una più ampia commercializzazione del prodotto in bottiglia. Fig.9. Localizzazione delle Coop. e delle Associazioni che fanno parte della filiera olivicola regionale 5b Le Varietà di olivo coltivate in Romagna Nelle giornate dell’ 17 Novembre e 24 novembre 2013, presso la Fiera dell’oliva di Coriano (Località a dieci chilometri da Rimini) è stata organizzata, con la collaborazione di Ibimet (Istituto di Biometeorologia del CNR), una mostra pomologica con le principali varietà di olive autoctone, poste in visione dei visitatori. Fig. 10 Mostra pomologica ospitata presso la Fiera dell’Oliva di Coriano nei giorni 17 e 24 Novembre 2013 . Particolare della Cultivar Leccino. 10 Fig. 11. Visione di insieme della Mostra Pomologica di Coriano Di seguito si riportano le schede tecniche delle due principali varietà di olive coltivate in Romagna. CORREGGIOLO di VILLA VERUCCHIO Areale di provenienza: cultivar ampiamente diffusa in tutte le provincie della Romagna. E’ conosciuta con i sinonimi di Frantoio, Curzola, e Curgiola. Fruttato… 8 7 4,0 6 Altri… Altri… 5 4 2,0 Erba 2,2 4,8 Piccante Sentori gustativi pomodoro 3 2 2,9 1 0 4,1 Fruttato… 3,4 Amaro Sentori olfattivi carciofo carciofo pomodoro vegetale mandorla mandorla 11 NOSTRANA DI BRISIGHELLA Areale di provenienza: cultivar diffusa prevalentemente nella valle del Senio e del Lamone sia in impianti secolari che in nuovi oliveti specializzati. La sua diffusione ha avuto luogo anche nei territori della provincia di Bologna. Fruttato… 8,0 7,0 Altri… 3,3 4,4 Altri… 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 3,5 1,0 0,0 4,4 Fruttato… Erba 3,1 3,4 3,4 Piccante Sentori gustativi mandorla Amaro Sentori olfattivi mandorla pomodoro carciofo vegetale pomodoro carciofo 12 C) La Filiera Agronomica: Lotta alla mosca con il metodo biologico Figura 12 La copertina della pubblicazione sulle esperienze di lotta Biologica nella provincia di Rimini 1c Sintesi dell’attività svolta da ARPO Nell’ottica di tutelare e proteggere l’ecosistema legato alla coltura dell’olivo, nel riminese sono in atto da tempo studi e ricerche finalizzate a sostituire progressivamente la lotta chimica alla mosca olearia con i principi della difesa biologica. Grazie al progetto IPA “ Adriatic olive grove” è stato possibile, attraverso l’affidamento di un incarico ad ARPO (Associazione Regionale produttori olivicoli dell’Emilia Romagna), promuovere una ricerca specifica per verificare l’efficacia della lotta biologica alla mosca. E’ stato eseguito il monitoraggio del parassita, sono state rilevate le principali condizioni climatiche che favoriscono la presenza dell’insetto (Temperature e precipitazioni) sono stati effettuasti i controlli in campo sulla presenza di uova e larve nelle drupe. Sono stati proposti, una volta verificate le condizioni per l’esecuzione dei trattamenti, i due protocolli di intervento (secondo i criteri di lotta integrata e lotta biologica). Sono stati confrontati i risultati raggiunti, verificando anche la qualità del prodotto mediante l’esecuzione di analisi chimico organolettiche degli oli ottenuti sia da agricoltura convenzionale che da agricoltura biologica. Figura 13 Uno dei tanti grafici riportati nella pubblicazione “Esperienze di lotta alla mosca dell’olivo in provincia di Rimini” 13 Le conclusioni della ricerca condotta hanno evidenziato che la lotta biologica ha forti potenzialità di sostituire, già nel breve periodo, la lotta tradizionale basata su interventi chimici di sintesi. L’argomento, di importanza strategica per la salvaguardia dell’ecosistema “oliveto”, merita ulteriori verifiche anche se gli incoraggianti risultati consentono da subito la possibilità di utilizzare prodotti fitosanitari di origine bio. Tra le due alternative a confronto, lo Spintor Fly ha mostrato una maggiore adattabilità ed efficacia rispetto l’Ecotrap. Figura 14 Trappola per la cattura massale denominata “Ecotrap” Figura 15 La mosca olearia. Diversi stadi di sviluppo di Bactrocea Oleae 14 D) La Filiera Post Raccolta 1d “Analisi di sostenibilità e valutazione comparativa delle migliori tecnologie per la valorizzazione dei sottoprodotti oleari” Figura 16 La copertina della pubblicazione “Analisi di sostenibilità e valutazione comparativa delle migliori tecnologie per la valorizzazione dei sottoprodotti oleari” Dal coinvolgimento dell’Associazione Regionale Frantoiani Oleari, è emersa prioritariamente la necessità di disporre di un progetto di fattibilità per gestire i reflui oleari in maniera alternativa rispetto l’utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione. Problematiche ambientali a parte, che potrebbero indurre il legislatore a modificare le attuali norme vietando la distribuzione in campo degli effluenti oleari (legge 574 del 1996 , Decreto Ministeriale 6 luglio 2005, D.lgs 152/2006 Testo unico ambientale, parte terza Tutela delle acque dall’inquinamento art. 74 e 112 “Utilizzazione agronomica”), la ricerca di soluzioni alternative all’impiego agronomico, tutt’altro che economico e di semplice procedura burocratica, è giustificata dalla possibilità di recuperare energia alternativa dai sottoprodotti di lavorazione delle olive. Si aprono quindi molteplici scenari con soluzioni personalizzate alle diverse condizioni socio economiche ed ambientali di un determinato ambito territoriale. In particolare la problematica legata alla produzione di reflui oleari nella provincia di Rimini, deve tener conto orientativamente delle seguenti quantità di effluenti da gestire: N° Frantoi IMPIANTO PRESSE CONTINUO 3 FASI CONTINUO 2,5FASI CONTINUO 2 FASI TOTALE 8 10 2 1 21 OLIVE ACQUA DI LAVORATE VEGETAZIONE QL QL 20.000 10.000 31.500 37.000 6.000 1.200 3.000 0 60.500 48.200 SANSA QL 6.000 10.000 1.800 0 17.800 SANSA UMIDA QL 0 0 0 3.000 3000 Tab. 7 Tipologia e Quantitativi orientativi di reflui oleari prodotti in provincia di Rimini 15 Fig 17 Qualità e tipologia dei reflui oleari per ogni ql di oliva lavorata 2d Alcune proposte contenute nello studio Le soluzioni alternative allo spandimento dei reflui oleari ai fini agronomici sono molteplici e ciascuna caratterizzata da aspetti positivi e negativi che le rendono più o meno applicabili nell’ambito territoriale provinciale. Dallo studio di fattibilità sono emerse alcune ipotesi percorribili sulle quali porre l’attenzione: 1) Trattamenti delle acque di vegetazione per consentirne lo scarico nei sistemi fognari o direttamente nelle reti di scolo dei terreni E’ consentito lo scarico nei sistemi fognari di acque il cui tenore di cod (Misura il grado di inquinamento dell’acqua da parte di sostanze ossidabili e rappresenta la quantità di ossigeno necessaria per la completa ossidazione della sostanza organica) è inferiore a 500 mg O2/l; tale valore scende a 160 mg per lo scarico delle acque reflue nelle acque superficiali. Per quanto riguarda il parametro bod 5 (Esprime la quantità di ossigeno necessaria ai microrganismi per ossidare i composti organici disciolti nell’acqua dopo un periodo di 5 giorni) i valori sono pari a 250 mg O2/l per lo smaltimento in fognatura e 40 mg O2/l per lo scarico in acque superficiali. Trattamenti fisici Si basano sull’utilizzo di membrane per la realizzazione di processi di Microfiltrazione, Ultrafiltrazione, Nano filtrazione e Osmosi inversa Trattamenti fisico-chimici Prevedono l’impiego di additivi chimici per la neutralizzazione, flocculazione, precipitazione , adsorbimento, ossidazione e scambio ionico di alcuni componenti presenti all’interno delle acque di vegetazione. Trattamenti biologici : Prevedono l’uso di microrganismi per degradare alcuni componenti tossici presenti nelle acque di vegetazione. Trattamenti di tipo termico : Prevedono la concentrazione delle acque di vegetazione riducendone il contenuto in acqua e il volume totale. Uno studio di fattibilità messo a punto dal Campus di Scienze degli Alimenti dell’Università di Bologna, ha proposto un sistema di filtrazione delle acque di vegetazione che prevede l’estrazione della componente fenolica ai fini commerciali per scopi farmaceutici e/o cosmetici. La gestione della frazione solida dei sottoprodotti di lavorazione delle olive (Sanse), nei sistemi a 3 fasi, non costituisce un problema in quanto è conferibile ai sansifici con un modesto introito per i frantoiani. 16 2) Gestione delle sanse integrali costituite dalla frazione solida e delle acque di vegetazione Nei paesi produttori di olio dove non è ammesso l’utilizzo dei reflui oleari ai fini agronomici per questioni di salvaguardia ambientale, la gestione dei sottoprodotti prevede alcune soluzioni incentrate sul recupero energetico. In particolare la Spagna, quale principale produttore di olio al mondo, rappresenta un modello da indagare anche se le differenti tecnologie di estrazione adottate impongono alcune riflessioni. La filiera estrattiva iberica, basata sulla tecnologia a due fasi, produce una sansa integrale umida non palabile. Da questa, per ulteriore centrifugazione viene separato il nocciolino (12/14 Kg per ogni ql di oliva lavorata). Il nocciolino può essere utilizzato ai fini energetici ed ha un costo sul mercato che può superare i 10 €/ql. Il R.O.D. (Refluo Oleario Denocciolato, contenente circa il 75% di umidità) viene addizionato con materiale igroscopico (tipo paglia o foglie di olivo derivanti dal processo di lavorazione delle olive) per ottenere un composto le cui caratteristiche risultano compatibili con il compostaggio che avviene in apposite platee di maturazione per ottenere un compost utilizzabile in agricoltura con attimi effetti fertilizzanti. Anche in questo caso il prodotto può avere una valore commerciale. E’ necessario disporre di platee di maturazione in cemento armato del tutto simili alle strutture impiegate nelle stalle per la maturazione del letame. La risposta italiana al compostaggio è il sistema M.A.T.Re F.O. (Metodo e Apparato per il Trattamento dei Reflui Frantoi Oleari) brevettato dall’ISAFOM CNR che prevede l’insacchettamento del ROD addizionato di materiale igroscopico. In pratica si risparmia le costose platee di maturazione del compost. Il R.O.D. può essere anche destinato alla produzione di bio gas e, opportunamente trattato, può essere impiegato come mangime per l’alimentazione zootecnica. Figura 18 Schema di utilizzo dei reflui oleari partendo da effluenti ottenuti dal ciclo continuo a due fasi Nella realtà della provincia di Rimini, caratterizzata da impianti a tre fasi e tradizionali per pressione, si produce separatamente una sansa palabile e acqua di vegetazione. Le due frazioni si possono 17 ricongiungere se si ritiene percorribile la gestione della sansa integrale secondo gli utilizzi sopra indicati. E) La Filiera Post Raccolta ”Miglioramento e diversificazione delle caratteristiche organolettiche degli oli vergini d’oliva Il panorama olivicolo italiano vanta la produzione di oli caratterizzati da profili chimici e sensoriali peculiari e di alta qualità; questo è attribuibile sia alla particolarità orografica e climatica della penisola, che alla diffusione di un elevato numero di cultivar autoctone. La possibilità di disporre di oltre 500 cultivar, in grado di produrre una vasta gamma sia di oli monovarietali che di blend, ha determinato una forte specializzazione delle diverse figure della filiera produttiva dell’olio extravergine di oliva italiano. Olivicoltori e frantoiani adottano specifiche tecniche colturali e tecnologie di trasformazione sempre più sofisticate, il tutto in un’ottica di agricoltura sostenibile, di competitività economica e soprattutto di valorizzazione del prodotto e quindi delle potenzialità della cultivar e del territorio di produzione. Questo ha portato ad un miglioramento della qualità dell’olio extravergine di oliva italiano, sia dal punto di vista nutrizionale che sensoriale. Tale miglioramento qualitativo è stato inoltre percepito dal consumatore grazie alle numerose campagne di promozioni incentrate sul concetto che le caratteristiche di amaro e piccante negli oli sono sinonimo di elevata qualità nutrizionale. E’ infatti dimostrato dalla comunità scientifica come i contenuti in sostanze fenoliche siano direttamente correlati alle intensità dei sentori di amaro e piccante. In Emilia Romagna vengono prodotte due oli DOP, “Brisighella” e “Colline di Romagna” insieme ad una gamma di prodotti commerciali di alta qualità, frutto della sinergia tra associazioni, enti di ricerca, olivicoltori e frantoiani, non trascurando le esigenze del fruitore finale dell’olio extra vergine di oliva: il consumatore, e proprio in un’ottica orientata a soddisfare le esigenze dei consumatori si è deciso di indagare l’influenza che diversi metodi di frangitura esercitano sulle caratteristiche chimiche e sensoriali degli oli Grazie all’utilizzo di un frantoio di piccola scala (Toscana Enologica Mori- TEM), sono stati prodotti oli monovarietali di Correggiolo partendo dalla stessa partita iniziale di olive, modificando esclusivamente la fase di frangitura; le produzioni sono state ripetute per quattro diversi stadi di maturazione delle olive. Il primo sistema di frangitura si caratterizza da un frangitore a griglia fissa aperta con fori di 5 mm di diametro e il girante a coltelli incavi (foto 1), mentre il secondo è dotato di un frangitore a griglia fissa semi aperta con fori del diametro di 5 mm e il girante a martelli (figura 19). F) G) H) I) J) K) L) Figura 19 Frangitore a coltelli Frangitore a martelli 18 Tutte le altre fasi della trasformazione (gramolatura, separazione e filtrazione) sono state standardizzate. Figura 20 3 Campione di pasta di olive prelevata a valle dal frangitore a coltelli L’osservazione al microscopio elettronico ha evidenziato il mantenimento della struttura cellulare nei campioni di pasta prelevati a valle del frangitore a coltelli Figura 21 Campione di pasta di olive prelevata a valle dal frangitore a martelli. L’osservazione al microscopio elettronico ha evidenziato una struttura molto collassata con una evidente maggior fuoriuscita degli inclusi cellulari, con questo sistema d i frangitura si è osservato un vero e proprio schiacciamento delle cellule. Le diverse modalità di rottura delle cellule durante la fase di frangitura hanno esercitato un effetto anche sulle caratteristiche chimiche e sensoriali degli oli. In seguito al processo di filtrazione su cotone gli oli sono stati conservati a 13 °C all’interno di bottiglie ambrate fino al momento delle analisi quali: acidità libera, numero di perossidi, assorbimenti all’ultravioletto, contenuto in fenoli totali, composizione acidica, profilo fenolico, saggio del DPPH, analisi organolettica. Figura 21 Contenuto in fenoli totali in oli prodotti a diverse fasi di maturazione . Si noti come la componente fenolica sia più elevata negli oli ottenuti con frangitura a martelli (più violenta) 19 Figura 22 Profili sensoriali di oli prodotti al primo stadio di maturazione e trasformati con due diversi metodi di frangitura . Si noti come gli oli ottenuti con frangitura a martelli risultino più amari e piccanti rispetto gli oli ottenuti con frangitore a coltelli Figura 23 Gli oli ottenuti con i frangitori a martelli presentano un profilo sensoriale più ampio comprendendo anche sentori vegetali, assenti negli oli prodotti con frangitori a coltelli In sintesi è possibile modificare il profilo sensoriale degli oli variando il sistema di frangitura adottato. Frangiture più violente (Martelli) determinano una maggior estrazione di sostanze fenoliche con conseguente maggiori sentori di amaro e piccante al gusto e tempi di conservazione del prodotto più lunghi. Gli effetti della frangitura tendono a ridursi man mano che procede la maturazione. Nelle olive stramature le differenze evidenziate nelle prime raccolte tendono a ridursi significativamente. 20 F) RIEPILOGO DELLE ATTIVITA’ REALIZZATE DALLA PROVINCIA DI RIMINI TIPOLOGIA ATTIVITA’ N. SINTESI ATTIVITA’ REALIZZATE 1) Museo di Santarcangelo, 10/11/2011 La filiera dell’olio extravergine di oliva nel bacino dell’Adriatico (Italia, Grecia, Albania) 2) Comune di Montegridolfo, 02/12/2012 L’Olio Novello in tavola – XVIII Edizione - Presentazione del progetto “Adriatic Olive Grove” SEMINARI 3 3) Fiera di Rimini, RHEX, 25/2/2013 Primi risultati del progetto “Adriatic Olive Grove” 1)Fiera di Rimini, RHEX, 26/02/2013 “Il controllo della qualità dell’ extravergine” - Workshop riservato agli organi ispettivi 3 WORKSHOP 2)Istituto scolastico alberghiero di Riccione, 12/04/2014 “Conosciamo l’olio extravergine – la filiera produttiva la filiera produttiva e l’utilizzo in cucina” – Workshop riservato a studenti 3) Istituto scolastico alberghiero di Rimini (da realizzare entro maggio 2014) “Conosciamo l’olio extravergine - la filiera produttiva, la filiera produttiva e analisi e controlli degli organi ispettivi” – Workshop riservato a professori e studenti CONCORSO DI IDEE PER STUDENTI 1 1) Comune di Montegridolfo, 02/12/2012 Presentazione dei risultati di un indagine realizzata con alunni delle scuole primarie e loro genitori, realizzato dal Servizio Agricoltura in collaborazione con l’Ufficio Statistica della Provincia di Rimini 1) Fiera di Rimini, RHEX Padiglione Oro Giallo, 25/02/2013 Stand con mostra di oli extravergine del territorio dei partner del progetto 2) Comune di Coriano, Fiera dell’Oliva e dell’Olio extravergine, 17/11/2013 Mostra pomologica di varietà autoctone di olive da olio coltivate in Romagna MOSTRE 4 3) Comune di Coriano, Fiera dell’Oliva e dell’Olio extravergine, 24/11/2013 Mostra pomologica di varietà autoctone di olive da olio coltivate in Romagna 4) Comune di Montegridolfo, 01/12/2013 Mostra fotografica del concorso riservato a studenti dell’Istituto d’Arte Superiore per la creazione del logo della manifestazione “L’Olio Novello in tavola” 1) Esperienze di lotta alla mosca dell’olivo, a cura di ARPO OPUSCOLI 4 2) Strutture, tecnologie estrattive, quantità e tipologie di olio e dei sottoprodotti del settore olivicolo, a cura del Gruppo CSA 3) Analisi di sostenibilità e valutazione comparativa delle migliori tecnologie per la valorizzazione dei sottoprodotti olivicoli, a cura del Gruppo CSA 4) Produzione di oli ottenuti con due diversi sistemi di frangitura: confronto delle loro caratteristiche chimiche e sensoriali, a cura di Ibimet CNR 21