Condizioni di produzione/consumo → significati
privilegiati
•
Quali oggetti, relazioni, significati sono rappresentati?
•
Che linguaggio e quali cornici e categorie danno senso
alla realtà?
•
Quali voci hanno accesso alla sfera pubblica?
•
Quali sono i confini tra appropriato e inappropriato?
Tra legittimo e illegittimo?
•
Quali processi sociali, politici, produttivi, linguistici
sono responsabili di queste rappresentazioni?
•
Con quali effetti?
Il concetto di potere
Def.: capacità dei soggetti sociali di produrre effetti
rilevanti a loro vantaggio.
(Politica= azione per mutare l’esistente, priva di motivi
conoscitivi: praxis, mossa da valori e/o interessi)
• Versioni asimmetriche: potere su (Weber): potere a
spese di un altro sottoposto a tale potere.
• Versioni simmetriche: potere di (Arendt e Parsons): agire
insieme. La questione centrale diventa la sua produzione
piuttosto che la sua distribuzione nella società.
Meccanismi di esercizio del potere (Weber)
-
Forza (macht): coazione fisica: può produrre effetti solo in
negativo; costosa.
-
Coercizione: assicurarsi l’obbedienza mediante la
minaccia di sanzioni: cambia i costi legati alle alternative.
-
Manipolazione: influenzare il comportamento di altri in
modo che non se ne rendano conto. Non cambia i costi, ma
ignora o manipola le preferenze:
- alterando le apparenze normali
- strutturando le circostanze in modo da indurre un cambio di
preferenze
- presentando le informazioni in maniera parziale e suggestiva.
-
Autorità: [herrschaft] I dominati obbediscono "come se
avessero assunto il contenuto del comando per massima
del loro agire” perché ritengono il comando legittimo.
Le società per Marx
(Modo di produzione
mezzi di produzione (materie prime, energia, strumenti, forza lavoro)
+
Tecniche di produzione)
=
Forze produttive
+
Rapporti di produzione
divisione del lavoro e divisione della proprietà
=
Struttura
La struttura determina in ultima istanza le forme di tutto il resto,
la sovrastruttura (istituzioni giuridiche, rappresentazioni
religiose, morali e filosofiche).
Il Materialismo storico (o dialettico)
“Non è la coscienza degli uomini che determina il loro
essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che
determina la loro coscienza”
“la produzione delle idee...è in primo luogo direttamente
intrecciata all’attività materiale e alle relazioni materiali
degli uomini, linguaggio della vita reale”.
L’ideologia
Proposizioni che rappresentano il mondo in modo
parzialmente falsificato, che descrivono e insieme
occultano le condizioni reali di esistenza
Hall: “le strutture mentali – linguaggi, concetti e categorie,
immagini mentali e sistemi di rappresentazione – di cui si
avvalgono le diverse classi e i diversi gruppi sociali per
dare un senso al modo in cui funziona la società, definirlo,
comprenderlo”.
3 premesse, 3 critiche
• Premessa materialistica: le idee derivano dalle condizioni
e dalle circostanze materiali da cui sono generate, e le
riflettono.
→ rende le idee completamente dipendenti e prive di
conseguenze
•Tesi della determinatezza: le trasformazioni nell’economia
determineranno, prima o poi, corrispondenti trasformazioni
nel campo delle idee
→ riduzionismo economico
•Tesi della corrispondenza: rigida tra il dominio nella sfera
socio-economica e in quella ideologica: “Le idee dominanti
sono in ogni luogo e in ogni epoca le idee della classe
dominante”.
→ l’ideologia sarebbe una forma di pensiero esclusiva della
classe dominante
Il potere in Foucault
• Il potere non si limita a reprimere ma, disciplinando (i
corpi e le menti), produce (potere di).
• Analisi dal basso: non il potere sovrano che promana
dall’alto e si esercita verso il basso ma i micropoteri diffusi
nel quotidiano
• Il potere non occupa un luogo, né dipende da un
soggetto identificabile. Stato, leggi, come effetti e
manifestazioni sul piano istituzionale di rapporti e strategie
di potere.
Sapere e potere
• non c’è verità che non sia coinvolta in un rapporto di forza
• sapere e scienza sono non solo strumento ed effetto ma
esse stesse forme di dominio
• l’uomo è preso dentro il circolo sapere-potere: è oggetto
prodotto ed inquadrato in un’episteme
• non strumentalità ideologica del sapere: produzione di
sapere e produzione di potere sempre interconnesse
Il circuito sapere-potere /1
Il potere rende possibili le scienze umane (che
sorgono all’interno di particolari istituzioni di potere
– la prigione)
→ gli dà degli oggetti – la criminalità definita dalle
pratiche del potere
→ questi oggetti gli ritornano interpretati dalle
scienze stesse (criminologia).
→ i saperi disciplinari contribuiscono a costruire i
soggetti ‘marginali’ come problemi sociali
→ che le istituzioni saranno legittimate a trattare
Il circuito sapere-potere /2
Le classificazioni non sono mai auto-evidenti, ma
sedimentazioni dell’intreccio tra discorso scientifico e
pratiche di governo
• L’istituzione e le prassi di potere (la prigione) definiscono
un luogo di visibilità (il panoptismo);
•La disciplina, costituisce un campo di dicibilità (il diritto
penale o la criminologia: gli enunciati di delinquenza).
• Una volta applicato al mondo reale attraverso pratiche di
potere, ogni sapere ha effetti reali, e in quel senso diviene
“vero”.
Il potere nel discorso
• “a quali regole si deve obbedire, in una data epoca, per
sviluppare un discorso scientifico sulla vita, la storia
naturale ecc.?”
• "formazione discorsiva": “un insieme di regole anonime,
storiche, sempre determinate nel tempo e nello spazio, che
ha definito in una certa epoca, e per una area sociale,
economica, geografica o linguistica determinata le
condizioni di esercizio della funzione enunciativa”
• non principio dell’Autore: i soggetti appaiono quasi ‘parlati
dal’ discorso, sottomessi alle sue regole.
• I soggetti si devono porre nella posizione per la quale il
discorso assume un senso, assoggettandosi ai suoi
significati, alla sua regolazione
Cosa indagare in un discorso
• Affermazioni sull’oggetto che ne danno un certo tipo di
conoscenza
• Regole che prescrivono modi di parlare dell’argomento
escludendone degli altri
• Soggetti che impersonificano il discorso coi loro attributi
• Posizioni che si creano per i soggetti
• Come questa conoscenza acquisisce autorità, un regime
del vero
• Chi è dotato dell’autorità di parola e a quali condizioni
• Quali sono le pratiche con le quali dentro alle istituzioni si
trattano i soggetti
In sintesi…
Concezione non personalistica né volontaristica né
morfologica del potere:
• Immanenza del potere a tutte le pratiche sociali.
• Non postulato della proprietà ma visione strategica: “il
potere si esercita, non si possiede”: non riguarda gli enti,
ma le pratiche
• Il potere non va analizzato a partire dai grandi apparati,
ma dal basso, dalle forme nascoste di disciplinamento e
sorveglianza. Focalizzazione sugli effetti del potere
Produttività del potere. La sua essenza non sta
nell’interdizione. Il potere produce il reale, il sapere sui
corpi e, attraverso questo, l’identità degli individui
Fattori che favoriscono la nascita della stampa
periodica
•
Illuminismo (primato della ragione, necessità del
contraddittorio pubblico),
•
Riforma: libero esame delle scritture →
alfabetizzazione e diffusione lingua nazionale
•
Democrazia liberale, formazione di una borghesia
consapevole del proprio ruolo
•
Società industriale
•
Innovazioni tecnologiche (posta, macchine a vapore,
torchio a stampa, telegrafo)
La formazione definitiva del sistema editoriale
1830-1860
•
Energia a vapore applicata alle macchine da stampa
(1812);
•
Telegrafo elettrico di Morse (1832-1837)
•
Introduzione sistematica della pubblicità nei giornali
(1836)
•
Nascita prime agenzie (Havas, AP, Reuter) (18321850)
Democrazia & libertà di stampa
•
Habermas: Sviluppo del giornalismo come aspetto
dello sviluppo di una sfera pubblica borghese:
costituzione di un’“opinione pubblica” maturata dalla
discussione.
I mezzi di informazione sono un pilastro delle democrazie?
•
Sforzo continuo, sistematico, deliberato del potere per
limitare il più possibile la circolazione della stampa.
•
Democrazia sotto tutela: la libertà di stampa
corrisponde al grado di partecipazione concesso in un
dato momento storico
Gli sforzi per controllare la stampa
•
Denaro per comprare editori e giornalisti
•
Fondazione di nuovi giornali
•
Finanziamento indiretto
–
pubblicità selettiva
–
tariffe postali privilegiate
–
informazioni esclusive
•
Tassazione discriminatoria
•
Legislazione sulla diffamazione e processi
Una progressiva emancipazione verso la libertà?
•
† 1695 Licenza (iper-restrittiva) distampa
•
1770 Attenuazione delle restrizioni all’informazione dal
parlamento
•
1792 competenza al potere giudiziario per le cause di
diffamazione
•
1843 Riforma della legge sulla diffamazione
•
1853-61 ritiro delle “tasse sulla conoscenza”
Le inserzioni pubblicitarie garantirebbero l’indipendenza
economica e dunque la “libertà dal potere”
Curran: le forze di mercato riescono dove la
censura ha fallito.
Il fallimento…
•
Censura poco efficace
•
Repressione poliziesca e giudiziaria spesso risorsa
promozionale
•
Tasse sistematicamente evase
•
Resistenza organizzata contro la repressione
•
Aumento dei costi compensato dalla nascita di gruppi
di acquisto
…missione compiuta
•
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•
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•
•
1853-1855 Abolizione delle tasse sulla conoscenza
Espansione della domanda
Rivoluzione industriale della stampa
Miglioramento delle macchine
Aumento dei costi fissi
Economie di scala
Arricchimento del prodotto (diffusione, promozione,
pagine, capillarità dell’informazione)
Aumento dei costi variabili
Aumento del punto di pareggio
Abbassamento dei prezzi per aumentare diffusione e
introiti pubblicitari
Ulteriore aumento del punto di pareggio: i costi di
produzione sono superiori ai ricavi delle vendite senza
pubblicità
poca pubblicità → no pubblicazione
Nuovo sistema delle licenze
Gli esiti
•
Chiusura
•
Giornali di partito
•
Giornali di nicchia
•
Movimento up-market
Le caratteristiche della stampa radicale
•
Proprietà: sindacati o di ambiente working class
•
Accesso: costi di avvio e gestione molto bassi
•
Indipendenza: assenza di condizionamenti
•
Contenuti: problemi del lavoro e conflitti industriali in
prospettiva politicizzata
•
Posizione enunciativa: rappresentanti di una classe,
agenti partigiani di trasformazione
•
Rapporto col pubblico: parlare con, lettori reporter
Le caratteristiche dell’informazione oggi/1
•
Proprietà: conglomerati e controlli incrociati
•
Concentrazione: oligopolistica grandi imprese
editoriali; riduzione delle testate
•
Accesso: costi proibitivi, rendibilità non economica
•
Indipendenza: condizionamento degli interessi
corporate (tramite pubblicità e proprietà)
Le caratteristiche dell’informazione oggi/2
•
Assetto industriale:
–
la massimizzazione dell’audience porta a evitare temi che
dividono;
–
Esclusione delle fonti non ufficiali
–
Massificazione: dominio dello stereotipo
•
Posizione enunciativa: etica professionale, intermediari
neutrali della verità
•
Rapporto col pubblico: parlare a, pubblico come
spettatore
•
Contenuti: abbandono dell’idea di società divisa in
classi (e prima di comunità) e affermazione di
un’identità nazionale
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Sociologia della comunicazione Slide 1a