Fernand
Braudel
Come è strutturato il sistema
dell’economia-mondo?
Fernand Braudel
(1902-1985)
di origine
francese,
è stato ritenuto
uno dei massimi
storici del XX
secolo.
Autore di numerose opere come
-Il Mediterraneo all'epoca di
Filippo II
-Grammatica delle civiltà
-La Revue des Annales
Una delle più
importanti è
Civiltà materiale,
economia e
capitalismo, XVXVIII secolo
In quest’opera, non solo Braduel
dimostra di avere teorie diverse da
quelle di Marx e Adam Smith
affermando che i capitalisti non
crearono specializzazioni né usarono
liberi mercati, ma fornisce le
caratteristiche dell’economia-mondo.
Secondo lo storico francese, perché
un’economia di tipo capitalistico
possa svilupparsi sufficientemente, è
necessario un grandissimo spazio
geografico, con almeno tre aree.
http://seieditrice.com/chiaroscuro/files/2010/03/V3_U12-ipertestoB.pdf
Importantissimo il «centro» dell’intero
complesso, che lo stesso Braudel e
Wallerstein chiamano
«economia-mondo».
È la zona più sviluppata, ricca di capitali
e tecnologie, che organizza e regola le
attività commerciali di tutto il sistema.
La differenza col passato è che anche
appena un secolo prima, il centro di
tutto poteva essere una città come
Venezia nel Cinquecento o
Amsterdam nel Seicento. Verso di loro
confluiva qualsiasi tipo di merce, dalla
più pregiata alla meno costosa.
Nel XVII e XVIII secolo, per questioni di
necessità, il centro aveva bisogno di
un’entità dotata di una grande Borsa e
che fosse un efficiente polo finanziario.
Una sola città non era il massimo
Allontanandosi dal centro, troviamo la
fascia intermedia . Questa zona è in
stretti contatti commerciali con il
centro e i suoi abitanti godono di una
vita abbastanza libera e con ricchezze
accettabili.
Molte volte i paesi semiperiferici sono
così in stretto contatto con la zona
centrale che le loro attività produttive
e lavorative registrano gli stessi livelli di
un’area centrale che ne diventavano
parte.
Rimangono le periferie, le zone più
sottosviluppate. Esse dipendono
dall’area centrale e dalle aree
semiperiferiche ,rinomate per il fatto
di essere solo le grandi fornitrici di
materie prime a basso costo e
ricevono in cambio prodotti finiti a
prezzi molto alti.
Questo scambio sproporzionato
tende ad impoverire sempre più
queste zone, impedendone lo
sviluppo.
http://www.cadnet.marche.it/tamtam/mediarcevia/econo
mia1.htm
Al di la delle aree periferiche però, ci
sono le aree esterne da cui
provengono prodotti di lusso non
indispensabili al funzionamento del
sistema. Se i loro rapporti col centro
terminassero, non ci sarebbero
grandi ripercussioni, a differenza di
una rottura con le aree periferiche.
L’economia-mondo è
nata con la scoperta
dell’America e l’inizio
delle conquiste.
Ma col suo nome
non dobbiamo
pensare che tutti i
paesi del mondo
facciano parte
del sistema.
Nel mondo contemporaneo Nord
America, Europa e Giappone sono tre
esempi di economia-mondo, ma non
è sempre stato così.
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