Le radici del futuro L’ “economia-mondo” Europa verso l’ “economia mondiale”. Competizione versus complementarietà Skopje, 29 settembre 2014 Pietro Cafaro Dipartimento di Storia moderna e contemporanea Università Cattolica del Sacro Cuore- Milano Economia mondiale i.e. economia globalizzata “Il mercato dell’universo … Il genere umano o quella parte del genere umano che commercia insieme e che oggi, in qualche modo, non forma che un unico mercato” Jean Charles-Leonard Simone de Sismondi, Nuovi principi di economia politica, 1819 Il mercato mondiale: una economia gerarchizzata Gerarchie in evoluzione Economia –mondo: lo spazio e il tempo Le piccole o grandi aree di interrelazioni, che evolvono nel tempo Area economica Area commerciale Area monetaria Area culturale ? Area politica ? (Fernand Braudel-Immanuel Wallerstein) Economia-mondo: (lo «schema» Braudel-Wallerstein) Hanno un centro (un’area di dimensioni limitate) Sono costituite da uno spazio gerarchizzato (a sviluppo non omogeneo) Esistono aree di confine Non sono “monadi” impermeabili Si modificano nel tempo (possono fondersi, staccarsi, il centro può diventare periferia e la periferia centro) L’Europa è una “economiamondo”? L’economia unisce l’Europa? Perchè dall’economia? Oiko-nomia (oikos) Poli – tica (polis –polemos) Oggi: primi passi di un lungo cammino Le guerre europee del XX secolo: il culmine del processo di disgregazione Un processo iniziato molti secoli fa La fine degli imperi e il mito delle nazionalità’ Lo stato-nazione: una scorciatoia? L’unificazione: ricercare un percorso comune partendo dagli interessi materiali (economia) Integrare significa rinunciare a porzioni di sovranità I difficili “Stati Uniti d’Europa” L’ “economia –mondo” osservata da Wallerstein: Europa, Occidente, Globo L’Europa: spazio di piccoli spazi, variabile nel tempo Mediterranea (F.Braudel, La Méditerranée et le monde méditerranéen à l'époque de Philippe II, 1949) Atlantica Continentale Le aree del modo “europeizzate” Una costante: il modo di produrre dell’Occidente Perché l’Europa è diventata ricca? Perché ha conosciuto le rivoluzioni economiche (soprattutto la rivoluzione industriale) La rivoluzione industriale è stata competizione La competizione presuppone divisione La divisione dell’Europa in passato ha facilitato la crescita economica? I piccoli spazi hanno fatto il miracolo? Sicuramente SI Difficile superare lunghe sedimentazioni culturali Divisione, evoluzione, crescita: un percorso complesso Le due “Europe” del tardo Medio Evo Le “Indie occidentali” e la “rivoluzione” dei prezzi Grandi rivoluzioni economiche La depressione post-napoleonica La Grande depressione di fine ‘800 La crisi del 1929 La lunga crisi di fine ‘900 momenti di passaggio-momenti di crisi Qualche esemplificazione 1. La depressione post-napoleonica Il fattore scatenante: la carestia 1816-1817 “Abbondanza e ristagno” (Vincenzo Dandolo) La fine della guerra in Russia e in Ucraina La fine dei blocchi (es. blocco continentale) Il ritorno delle “braccia” ai campi La risposta: protezionismo e proibizionismo conflitto 2. La Grande depressione di fine ‘800 Il sintomo: la caduta dei prezzi La causa immediata: una breve carestia La causa remota: due strutture economiche in potenziale collisione Gli agenti di accelerazione: l’evoluzione dei trasporti, “la frontiera” americana La risposta: protezionismo e modernizzazione La conseguenza: i primi accenni di spostamento del centro dell’economia-mondo occidentale Grande depressione europea versus Grande espansione americana: l’inizio del secolo americano conflitto 3. Le crisi del 1907-1913 e del 1929: la prima “epifania” del nuovo centro del mondo La crisi del 1907 I fatti Espansione senza precedenti dell’industria soprattutto in America Presenza di speculatori al ribasso e al rialzo Crollo titoli azionari delle imprese Speculazione soprattutto in Italia soprattutto alla Borsa di Genova (ascesa di Milano) I fatti Eccedenza offerta Minori aspettative di guadagno Caduta investimenti Le cause remote Crollo titoli azionari (23-24 ottobre 1929) Speculazione al rialzo Il diffondersi del panico Il giorno più nero (29 ottobre) Le cause immediate Conseguenze a breve Fallimento di una banca americana troppo esposta con i produttori di rame Diffusione del panico e ritiro dei depositi Carenza di liquidità in USA Richiamo di capitali dall’Europa (oro) per continuare il finanziamento delle grandi imprese americane Restrizione della liquidità in Europa Crisi di alcune banche italiane (Società bancaria italiana) Le cause La crisi del 1929 La Guerra La riconversione I debiti Le riparazioni Conseguenza Crollo dell’economia reale Conseguenza Alcuni crolli nell’economia reale Funzione regolatrice della banca centrale (Banca d’Italia, Federal Reserve Board) conflitto La crisi del 1929: le modalità di propagazione La stretta creditizia della Federal Reserve Board Il rientro di capitali americani dall’estero Crolli bancari in Austria e Germania Immobilizzi gravi nelle banche italiane Le risposte nel mondo In Italia: New Deal Protezionismo “Concerto economico europeo” (A.Briand) IRI Legge Bancaria La dipendenza mondiale dal dollaro è sempre più forte 3. Il secondo Novecento: unificare l’economia dell’Occidente. Dal conflitto alla collaborazione Culmine, crescita del “secolo americano” Bretton Woods (1944) e svalutazione sterlina (1949): l’inizio della “golden Age” dell’Occidente a guida americana (il $: moneta del mondo convertibile in oro) Piano Marshall “Miracolo economico” d’Europa Prima integrazione (verso il sogno di Wilson: USA- USE?) La guerra fredda: ostacolo o opportunità? La prima congiuntura negativa (anni ’62-’63) La grande ripresa del 1966-68 nel contesto del primo disagio sociale L’inizio di una lunga crisi: Petroldollari e “corso forzoso” del Dollaro (1971-1978) Gli shock petroliferi (1974; 1979) La fine del secolo: ancora conflitto? Gli USA: da potenza economico/finanziaria a potenza finanziaria (il difficile contrasto con un dollaro debole) L’indebitamento dello Stato americano (titoli di Stato per petroldollari) L’indebitamento delle famiglie in USA L’emergere di nuove potenze economiche e il lento, ma graduale spostamento degli equilibri finanziari mondiali In Italia: indebitamento dello Stato e risparmio delle famiglie Le ultime crisi economico/finanziarie Tra 1980 e 2002 Messico e America Latina (1980-82) Italia e drammatico attacco alla Lira (1990-91) “Tigri asiatiche” e Russia (1997-1998) Fallimenti varie imprese primi anni 2000 Le ultime vicende Freddie Mac e Fannie Mae (luglio 2008) La crisi dei mutui “sub-prime” Lehman Brothers e la diffusione dei “titoli tossici” Derivati, derivati dei derivati, derivati dei derivati dei derivati Fallimenti banche in USA: la fine del “lunghissimo” Novecento? Nuovi spazi, nuove gerarchie Le nuove potenze economico/finanziarie USA UE Cina India Brasile Il miracolo viene dai grandi spazi? Annegare nel grande per crescere? Valori e condizioni dell'unità Dalla collaborazione alla complementarietà: un grande vantaggio competitivo Differenze e complementarietà (la logica della regola economica “classica” della divisione del lavoro) La logica del Network Una operazione culturale: locale e globale L’esempio delle istituzioni di credito in una economia “orientata agli intermediari” Le piccole “economie-mondo” di Fernand Braudel: piccole patrie del glo-calismo? Ma: Le “economie mondo” sono sempre esistite La “griglia” di Wallerstein è valida anche su scala ridotta L’ambiente locale non è un mero contenitore L’ambiente locale ha una sua personalità: non è solo una parte del tutto Gli stadi non sono ovunque identici La piccola “economia-mondo” può avere una sua peculiarità I vantaggi competitivi della piccola “economia-mondo” Scambio e reciprocità Fiducia Informazione Appartenenza Cultura Rete invece di gerarchia Glo-localismo e cittadinanza: un obiettivo culturale Grandi economie mondo e piccole economie mondo in movimento: grandi possibilità Le “radici” del futuro affondano nel passato: l’importanza di intercettare la traiettoria evolutiva Economia e cittadinanza Cittadini di una piccola patria, cittadini d’Europa, cittadini del mondo