S.S.D Terapia del Dolore e Cure Palliative GESTIONE DEL CATETERE Avvertenza importante: per il suo corretto funzionamento il catetere deve essere sottoposto a periodici lavaggi e medicazioni da parte del personale sanitario. I lavaggi vanno effettuati dopo ogni utilizzo del catetere o ogni 7 giorni, se il catetere non è in uso. La medicazione va cambiata il giorno dopo l’inserimento e in seguito ogni 7 giorni o quando indicato. Possibili complicanze • Dolore importante a livello del punto di inserzione del catetere. • Arrossamento del punto di inserzione del catetere • Gonfiore del braccio interessato. • Fuoriuscita di liquido (sangue o altro) dal punto di inserzione del catetere. • Dislocazione del catetere (es. aumento della lunghezza della porzione di catetere visibile esternamente). • Reflusso di sangue all’interno del catetere. In tutti i suddetti casi è necessario recarsi presso la struttura sanitaria di riferimento per poter effettuare gli accertamenti necessari. In seguito al posizionamento del PICC si possono determinare infezioni, trombosi, ostruzioni, rotture e spostamento del catetere stesso sotto la cute. In alcuni casi è possibile risolvere le complicanze con terapia medica adeguata, in altri è necessaria la rimozione, come nel caso di infezione del catetere, segnalata da febbre, brividi, sensazione di freddo. In presenza di questi sintomi è opportuno contattare subito il nostro personale. Attenzione ! Fatta eccezione per alcune tipologie, la maggior parte dei cateteri non supporta le infusioni per mezzo di contrasto, a causa delle pressioni elevate che tali infusioni comportano. Bisogna quindi evitare di effettuare tramite catetere esami come la Tac con MDC, che possono comportare la rottura del PICC. S.S.D Terapia del Dolore e Cure Palliative Precauzioni In generale vanno evitate tutte le attività, che comportino il rischio di dislocare il catetere o di sporcare la zona del braccio interessata, ovvero attività, che prevedono sforzi eccessivi o rischi igienici. Ad esempio bisogna evitare di: • sollevare o trascinare oggetti pesanti con il braccio interessato; • applicare il bracciale della pressione sul braccio interessato, è sufficiente posizionare il bracciale sull’altro braccio; • fare sport di contatto o attività fisiche particolarmente intense; • usare oggetti taglienti e acuminati in prossimità del catetere; •svolgere attività che possano in genere precludere l’igiene della zona interessata (es. giardinaggio); bagnare la zona circostante il catetere. Igiene personale Il paziente portatore di PICC deve evitare assolutamente di immergere e di bagnare senza precauzioni il braccio interessato. Per lavarsi o fare la doccia è necessario proteggere il catetere e la sua medicazione dal contatto diretto con l’acqua, seguendo alcuni accorgimenti: • prendere una garza grande e applicarla sopra alla medicazione del PICC; • fissare la garza avvolgendo una pellicola adesiva attorno al braccio interessato per tutta la sua circonferenza; • in alternativa alla pellicola adesiva è possibile utilizzare la pellicola trasparente impermeabile da cucina (tipo Domopak®) avvolgendo il braccio interessato per tutta la circonferenza; A. O. Gaetano Rummo - BN PICC Guida per il Paziente CENTRO DI TERAPIA DEL DOLORE E CURE PALLIATIVE S.S.D. - Responsabile: dott. Vincenzo Palmieri Tel: 0824/57406 (Ambulatorio) 57293 (Day-Hospital) 57746 (Degenza) Personale Infermieristico: C.P.S.I. - Raffaele Iennaco C.P.S.I. - Vincenzo Caggiano Coordinatore Inf.: Vincenzo Zagarese S.S.D Terapia del Dolore e Cure Palliative Guida per il paziente — PICC Che cos’è un PICC ? Il PICC (Peripherally Inserted Central Catheter) è un catetere inserito nel sistema venoso centrale attraverso una vena periferica. In altre parole è un “tubicino” costituito di materiale ad alta compatibilità, di calibro solitamente compreso tra 1 e 2 millimetri, inserito in una vena del braccio e la cui punta viene a trovarsi in prossimità del cuore, all’altezza della giunzione tra vena cava superiore ed atrio destro. A cosa serve ? Consente di infondere farmaci direttamente nel circolo sanguigno e di eseguire prelievi ematici. È’ particolarmente indicato per quelle malattie a lungo decorso che richiedono terapie endovena a cicli variabili ma continue: in questi casi evita alle vene di essre ripetutamente punte e quindi subire uno stress che, col tempo, renderebbe difficile, se non impossibile, eseguire una iniezione endovenosa. E’ indicato in tutti quei pazienti con un patrimonio venoso periferico ridotto o compromesso che necessitano di un accesso venoso stabile e duraturo. In sintesi, fa in modo che i frequenti trattamenti farmacologici siano meglio tollerati e meno faticosi. S.S.D Terapia del Dolore e Cure Palliative S.S.D Terapia del Dolore e Cure Palliative Dove viene impiantato ? Il PICC consente tutti gli utilizzi tipici dei cateteri venosi centrali “classici”: misurazione della pressione venosa, infusione di soluzioni ipertoniche, somministrazione di farmaci basici (pH>9), acidi (pH<5) o vescicanti o irritanti per le pareti dei vasi sanguigni. Può essere utilizzato quindi per trattamenti nutrizionali, chemioterapia e terapie farmacologiche in cui sia indicata la somministrazione venosa centrale. Il PICC viene inserito mediante venipuntura ecoguidata di vene profonde (vena basilica o vene brachiali) al 3° medio del braccio. La Tecnica Ecoguidata consente di ottenere i seguenti vantaggi: a) il posizionamento del catetere anche in mancanza di accessi venosi periferici visibili a causa di pregressi trattamenti endovenosi; b) di allontanare la sede di inserzione dalla piega del gomito, eliminando il traumatismo diretto sul catetere legato al piegamento dell’avambraccio e di non limitare i movimenti. Come viene impiantato ? L’impianto del PICC richiede un piccolo intervento chirurgico in anestesia locale, effettuato in sala operatoria, in regime di Day Hospital. L’intervento dura in media 40-60 minuti ed è complessivamente indolore: durante il posizionamento si può solo avvertire una sensazione di pressione o un leggero fastidio. È possibile che, dopo il posizionamento, dal punto di ingresso sul braccio fuoriesca una piccola quantità di sangue. Per questo, subito dopo l’intervento, viene applicata una medicazione compressiva che viene rimossa il giorno seguente per essere sostituita da una medicazione che va cambiata ogni 7-10 giorni. Quanto tempo può “durare” ? Il PICC può rimanere in sede fino ad un massimo di 6 mesi, e interferisce in minima parte con le attività giornaliere: non impedisce il movimento e le normali attività di vita quotidiana, ma richiede attenzione per quel che riguarda la medicazione della parte terminale del dispositivo, che rimane all’esterno del braccio. In particolare, è necessario avere delle accortezze durante l’igiene personale, ovvero il bagno o la doccia. In questo caso occorre avvolgere la medicazione con un apposito cerotto semipermeabile trasparente.