LE ORIGINI DELLA
TRAGEDIA
Data tradizionale: 534 a. C. - Tespi
L’origine della tragedia
1. Da Aristotele:
- ditirambo (Arione)
- dramma satiresco
- tragedia (o viceversa)
2. Da Erodoto:
- celebrazioni di eroi
- trasferite poi all’ambito dionisiaco
Altre teorie:
- riti della fecondazione
- misteri
I nomi
• Drama: dal dorico? (Aristotele)
• tragedia
– canto del capro (cioè dei coreuti travestiti da capri) ?
– o canto per il capro:oggetto-vittima del sacrificio oppure premio
di un certame poetico?
• commedia: non da kome ma da komos
• dramma satiresco (anche se i coreuti appaiono come sileni)
– è nato prima o dopo (come reazione) la tragedia?
Statuto della tragedia
• Idea del tragico
• + mito
• + regole strutturali
• canale: visivo-auditivo
• destinatario=committente
(cittadini ateniesi)
Struttura della tragedia
• Prologo
• pàrodo: ingresso del coro
• episodi (atti)da 3 a7:recitano gli attori (trimetri giambici)
–
–
–
–
–
–
monodie: canti a solo di attori
amebeo: coro e attori in alternanza
epirrema: dialogo coro-attori misto di canto e parti recitate
commo: lamento cantato a voci alterne.
rhesis: discorso prolungato di un attore
sticomitia: battute di un verso ciascuna
• stàsimi: canti del coro in forma strofica
• esodo: dall’ultimo episodio alla fine.
La tragedia rinuncia alla sospensione:
interessa non ciò che accade
ma come accade ciò che dovrà accadere
L’azione scenica è ridotta al minimo
viene privilegiato il momento della narrazione
(racconto del nunzio)
METRI USATI
Parti recitate: trimetro giambico
Parti cantate: metri lirici
Definizione di Aristotele
“La tragedia è l’imitazione di un’azione seria e
compiuta in se stessa, di una certa estensione, in
un linguaggio adorno di vari abbellimenti,
applicati ciascuno a suo luogo nelle diverse
parti, rappresentata da personaggi che agiscono
e non narrata; la quale, mediante pietà e terrore,
produce la purificazione da siffatte passioni”
L’idea del tragico secondo
Goethe
“Ogni tragicità è fondata su un conflitto
inconciliabile. Se interviene o diventa
possibile una conciliazione, il tragico
scompare”
Conflitto inconciliabile
• Libertà
• azione
volontariamente e
liberamente decisa
in vista di un fine
• Necessità
• forze che impediscono
all’uomo di
raggiungere l’obiettivo
•L’azione dell’uomo è una scommessa sull’ignoto.
•Ignoto= Divinità (gli dei sono gli arbitri dell’agire umano)
•La scelta fra due alternative è soltanto un inganno
•E tuttavia l’uomo agisce: qui è la sua grandezza
L’uomo greco si rende conto
dell’assurdità del reale, ma invece
di ripiegarsi su un inerte
fatalismo, oggettiva il mistero
dell’insuccesso in una forma
artistica: la tragedia
• L’eroe tragico è un isolato
• Anche il successo è frutto dell’arbitrio divino
Scopo della tragedia
Aristotele: katharsis attraverso éleos e phobos
Si tratta di un concetto derivato dalla medicina del
tempo (Ippocrate) = processo di secrezione e
depurazione dell’organismo.
Nell’accezione di Aristotele quindi = liberazione
e sollievo dalle passioni come effetto della loro
stessa eccitazione prodotta dalla vicenda tragica
Scarica

tragedia