Per l’uso di questo file
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Questi dati servono per la lettura della
Storia della letteratura: non basta una
lettura di queste slides, ma servono come
guida, per rintracciare i punti di maggiore
interesse che vanno studiati sul manuale.
Gli inizi: 1.
Leggere le pagine relative. Cenni:
 VI sec. a.C., l’attuale Inghilterra è abitata dai Celti. La
dominazione romana, militare, incide solo parzialmente;
 Il popolo stanziale dopo le invasioni romane sono i
Britanni, di lingua celtica;
 Sassoni, Angli e Iuti (popolazioni germaniche che
invadono la parte meridionale provenendo dal nord)
soppiantano i Britanni intorno al 450 d.C. La lingua
anglo-sassone si forma in questo periodo: è l’Old English,
di ceppo germanico.
Gli inizi: 2.
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Alfredo il Grande, regnante dall’871 all’899, riunisce la
Britannia anglosassone.
La religione è il Cristianesimo (attenzione a non
confondere, come avviene talvolta, il Cristianesimo con
le sue suddivisioni, la religione cattolica, ortodossa, più
avanti protestante, anglicana – v. slides 24 e 25 – e così
via.
La lingua volgare (in cui si scrive anche poesia) è
l’anglosassone; la lingua colta il latino.
Gli inizi: 3.
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Tipico della poesia anglosassone è il verso allitterativo.
In versi allitterativi è l’importante poema Beowulf
(inizio dell’VIII secolo) con la lotta del Principe contro il
drago Grendel e sua madre. Pessimismo tragico, morte
dell’eroe. [Interessante vedere, su Wikipedia, la messe di film e videogiochi a
cui la leggenda ha dato origine.]
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Produzione elegiaca: The Wanderer, The Seafarer (stesso
periodo).
Molto importante la Historia del Venerabile Beda
(Historia ecclestiastica Gentis Anglorum, 731 circa), in
latino, poi tradotta in anglosassone.
Fusione di Anglosassoni e Normanni
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1066: battaglia di Hastings.
William the Conqueror (che proviene dalla
Francia: duca di Normandia) sconfigge gli
anglosassoni.
1154: sale al trono Enrico II Plantageneto
(normanni e angioini).
Importanza della vittoria dei normanni
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La battaglia di Hastings è importante anche dal
punto di vista culturale perché la fusione sassoninormanni dà luogo alla nuova lingua inglese, con
forti elementi romanzi (derivati dal francese).
Nasce quindi il Middle English, con una fusione di
elementi anglosassoni ed elementi romanzi.
Il verso allitterativo ha lunga vita: sarà usato anche
in molte opere in Middle English.
La narrativa romanzesca: i primi romances – 1.
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C’è una forte influenza delle chansons de geste (XI-XII secolo) e dei
romances cavallereschi francesi. Fondamentali il ciclo bretone
(soprattutto in Inghilterra: re Artù, i cavalieri della tavola rotonda) e il
ciclo carolingio, soprattutto in Francia (Carlo Magno), ma con importanti
derivazioni anche in altri paesi.
Da varie voci di Wikipedia:
The traditional subject matter of the chansons de geste became known as the Matter of France. This
distinguished them from romances concerned with the Matter of Britain, that is, King Arthur and
his knights; and with the so-called Matter of Rome, covering the Trojan War, the conquests of
Alexander the Great, the life of Julius Caesar, a.s.o., seen as exemplars of chivalry.
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The Arthurian cycle
The Arthurian literary cycle is the best known part of the Matter of Britain. It has succeeded largely
because it tells two interlocking stories that have intrigued many later authors. One concerns
Camelot, usually envisioned as a doomed utopia of chivalric virtue, undone by the fatal flaws
of Arthur and Sir Lancelot. (Va precisato che queste mancanze non sono viste soltanto come
tipiche dei personaggi, comunque eroici, ma, secondo l’ottica cristiana, come parte spesso
ineluttabile della condizione umana.) The other concerns the quests of the various knights to
achieve the Holy Grail; some succeed (Galahad, Percival: i cavalieri ‘senza macchia e senza
paura’) and others fail (Lancelot).
Influenze delle chansons de geste
Da Wikipedia:
The chansons de geste created a body of mythology that lived on well
after the creative force of the genre itself was spent. The Italian epics of
Torquato Tasso (Rinaldo), Orlando innamorato (1495) by Matteo
Boiardo, and Orlando furioso by Ludovico Ariosto are all founded on
the legends of the paladins of Charlemagne that first appeared in the
chansons de geste.
Orlando Furioso was a major influence on Edmund Spenser’s epic The
Fairie Queene. (Shakespeare’s Much Ado about Nothing takes one of
its plots - Hero/Claudio/Don John - from Orlando Furioso (probably via
Spenser or Bandello).
La narrativa romanzesca: i primi romances – 2.
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Il francese Roman de Brut viene tradotto in inglese ed
adattato, basandosi…
… sulla Historia Regum Britanniae di Geoffrey of
Monmouth (1100-1155 circa): che sarà importante come
fonte per molti testi successivi, anche shakespeariani;
Nell’ambito della narrativa romanzesca tratta dalle
chansons de geste e dai romances francesi, è da ricordare
Sir Gawain and the Green Knight (sempre in versi
allitterativi; fine ‘300). Vedi le due prossime diapositive.
Sir Gawain and the Green Knight (da Wikipedia)
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La storia inizia a Camelot, durante i festeggiamenti in corso alla corte di Re Artù.
Un imponente Cavaliere Verde entra nella stanza e propone un gioco: domanda se qualcuno è disposto
a infliggergli un colpo con la sua ascia, a condizione però che il Cavaliere Verde, esattamente tra
un anno e un giorno, restituisca il colpo a chi accetta la sfida. Sir Gawain accetta. Con un sol colpo, mozza la testa
del Cavaliere Verde; questi raccoglie la testa dal pavimento e ricorda a Gawain che loro due si devono incontrare
alla Cappella Verde tra un anno e un giorno.
All'avvicinarsi della scadenza, Sir Gawain parte. Il suo lungo viaggio lo porta a un castello, dove incontra Bertilak
de Hautdesert, il signore del maniero, e la sua bella moglie. Gawain racconta loro del suo appuntamento presso la
Cappella Verde. Gli vien detto che la Cappella è vicina; Gawain rimane quindi ospite al castello.
Prima di andare a caccia il giorno successivo, Bertilak gli propone uno scambio: egli darà a Gawain quello che
catturerà, a condizione che questi dia a lui quello che potrà ottenere durante il giorno. Sir Gawain accetta. Dopo
che Bertilak è partito per la caccia, Lady Bertilak visita Gawain cercando di sedurlo, ma riesce ad ottenere solo un
bacio.
Quando Bertilak ritorna dà a Gawain il cervo che ha ucciso; il suo ospite gli dà un bacio, il suo premio della
giornata, senza dire da chi lo ha ricevuto. La storia si ripete nei giorni successivi: due baci scambiati con un
cinghiale, tre baci scambiati con una volpe. Il terzo giorno, però, la donna regala a Gawain anche una fascia di
seta verde che lo proteggerà da qualsiasi colpo che gli verrà inferto; Gawain si tiene la cintura.
Il giorno successivo Gawain parte per la Cappella Verde con indosso la cintura. Trova il suo sfidante nella
cappella intento ad affilare l'ascia e si dispone a ricevere il colpo, secondo i patti. Il Cavaliere Verde si prepara a
mozzare la testa di Gawain, ma per ben due volte tentenna e la terza volta lo colpisce dolcemente sul collo,
causandogli solo una piccola ferita. Il Cavaliere Verde poi si rivela essere il signore del castello, Bertilak; spiega
che l'intero gioco è stato organizzato dalla fata Morgana, nemica di Artù. Gawain in un primo momento è sconvolto
e pieno di vergogna, ma i due uomini si chiariscono cortesemente (modalità tipica del romanzo cavalleresco) e
l’eroe torna a Camelot, dove indosserà la cintura come segno di vergogna per la sua incapacità di mantenere la
sua promessa con Bertilak. Artù decreta che tutti i suoi cavalieri d'ora in poi dovranno indossare una fascia verde,
in ricordo dell'avventura vissuta da Gawain. (Notare l’analogia tra il flaw di Gawain e le mancanze umane, di
cui abbiamo parlato, di Lancelot e Artù.)
Ancora su Sir Gawain: La voce di Wikipedia, riassunta nella diapositiva
precedente, è utile ma mal tradotta. Può essere interessante consultare la
voce inglese
(http://en.wikipedia.org/wiki/Sir_Gawain_and_the_Green_Knight), soprattutto
l’approfondimento dei temi Temptation and testing, Hunting and seduction,
Nature and chivalry
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In 1925, J.R.R. Tolkien and E.V. Gordon published a
scholarly edition of the Middle English text of Sir
Gawain and the Green Knight; a revised edition of
this text was prepared by Norman Davis and
published in 1967. The book, featuring a text in
Middle English with extensive scholarly notes, is
frequently confused with the translation into Modern
English that Tolkien prepared, along with translations
of Pearl and Sir Orfeo, late in his life.
The poem has been adapted to film twice, on both
occasions by writer-director Stephen Weeks: first as
Gawain and the Green Knight in 1973 and again in
1984, featuring Miles O'Keeffe as Gawain and Sean
Connery as the Green Knight. Both films have been
criticised for deviating from the plot. There have
been at least two television adaptations, Gawain and
the Green Knight in 1991 and the animated Sir
Gawain and the Green Knight in 2002.
More animations:
[INTERESSANTI]http://www.youtube.com/watch?v=t
855W1rFYEo&feature=related;
http://www.youtube.com/watch?v=WgyTl9siqTE&NR
=1;
http://www.youtube.com/watch?v=AZuyWGr4stg&N
R=1
Geoffrey Chaucer – 1.
(Si pronuncia /’dʒefri/ /’to:sә(r)/)
 Canterbury Tales. 1400.
 Scritto in versi e in Middle English, che come
abbiamo visto è già abbastanza simile all’inglese
moderno, ma con commistioni inglese-francese.
 È stato paragonato al Decamerone di Boccaccio –
che però è scritto in prosa – per realismo, tipo di
comicità e anche tipo di struttura (v. punto
seguente).
 Sia i Canterbury Tales sia il Decameron sono racconti
con una cornice (frame). Un gruppo di persone si
intrattengono raccontando storie: i rifugiati dalla
peste nel caso del Decameron, il pellegrinaggio a
Canterbury per Chaucer.
Geoffrey Chaucer – 2.
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Per Chaucer, al pari di altri intellettuali
contemporanei, l'attività letteraria non costituì
mai una fonte di sostentamento se non nel senso
metaforico dell'espressione: rispondeva cioè ad
una necessità interiore di esprimersi dando
sfogo ai propri sentimenti e alle proprie
preoccupazioni. Ma Chaucer era fortemente
attivo culturalmente e praticamente.
Geoffrey Chaucer – 3.
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Altre opere importanti di Chaucer (tutte della
seconda metà del Trecento):
The House of Fame;
The Book of the Duchess;
The Parliament of Fowles;
The Legend of Good Women;
Troilus and Criseyde (ispirato al Filostrato di
Boccaccio): importante anche perché ne
derivano vari testi elisabettiani.
Altri autori del periodo
da conoscere
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Langland, Piers Plowman (poema allegorico,
accostato alla Commedia dantesca): 1370-1390.
Sempre in versi allitterativi.
“Piers is considered by many critics to be one of the early
great works of English literature along with Chaucer’s
Canterbury Tales and Sir Gawain and the Green Knight.”
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Gower, Confessio Amantis: 1380-90. Scritta in
Middle English, mentre altre opere di Gower
sono in latino. (Probabile influenza di Chaucer.)
Altri autori importanti (Quattrocento e
Cinquecento)
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Thomas Malory, autore della Morte d’Arthur
(sempre ispirata al ciclo arturiano) conclusa nel
1469, pubblicata postuma nel 1485 da Caxton
(stampatore, l’antica versione dell’editore): è
fondamentale per la pubblicazione dei primi testi
a stampa (dall’inizio degli anni ‘70 del
Quattrocento).
Thomas More, autore di Utopia (1516); avere
presente anche il suo ruolo pubblico come
consigliere di Enrico VIII.
Le Mort D’Arthur – 1
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Malory rimaneggiò una quantità di fonti preesistenti
soprattutto francesi ma anche inglesi. Il tema era
relativo alla ‘materia bretone’ di cui abbiamo
parlato.
Il tutto venne poi da lui rielaborato e ricucito insieme secondo
il criterio dell'abbreviazione e della condensazione, ma senza
alcun progetto unitario. Il risultato è infatti una sequenza di
otto romanzi cavallereschi spesso slegati che seguono la
leggenda del re britannico dall'infanzia alla morte.
Le Mort D’Arthur – 2
Spiccano nell’opera valori tipicamente cortesi e
cavallereschi (onore, fedeltà, nobiltà d’animo). È
difficile, allora, non scorgere una profonda ironia nella
contraddizione fra l’ideologia così proclamata e il poco
che pare invece accertato circa l'uomo Malory,
personalità a dir poco irrequieta (accusato di violenza,
stupro e tentato omicidio). Anche se la corrispondenza
di vita da un lato, e dall'altro ideali e aspirazioni
espresse nell'opera d'arte, non è affatto una costante.
Le Mort D’Arthur – 3
Il contributo personale di Malory sta tuttavia
nel rinnovamento operato sul tessuto
linguistico della prosa d'arte inglese. Procede
secondo un'opera di semplificazione: così ad
esempio la sintassi della frase viene resa più
scorrevole, leggibile, gradevole.
Thomas More – Utopia – 1
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Utopia, che vuol dire non-luogo (dal greco ou
= senza) oppure luogo del bene (dal greco eu
= bene), è il nome dell'isola visitata dal
protagonista in una località indefinita del
nuovo mondo. N.B.: Il testo fu scritto
inizialmente in latino.
Thomas More – Utopia – 2
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In questo luogo More stabilisce la sede di uno
Stato ideale dove non esistono proprietà privata,
né denaro, né differenza di rango, dove la guerra
è sconosciuta, non c'è posto per l'ambizione
personale o il conflitto politico. Qui i desideri
privati sono attenuati dell'interesse comune
della convivenza civile. Uniformità e giustizia:
sono queste le principali caratteristiche di
Utopia.
Thomas More – Utopia – 3
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Ispirata sia alla Repubblica di Platone sia ai
resoconti dei recenti viaggi di esplorazione verso
nuove terre, che offrivano una prospettiva
inedita sul vecchio continente, la sobria e retta
isola di Utopia sembra voler essere la
rappresentazione contraltare dell'Inghilterra del
tempo: rigidamente divisa da gerarchie sociali,
vanagloriosa e pretenziosa, ingiusta e violenta,
mal governata dalla folle ingordigia dei potenti.
Thomas More – Utopia – 4
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Probabilmente quest'opera costituisce il primo esempio
di critica alla società contemporanea.
Utopia, insomma, serve più a condannare i vizi del reale
che a decretare la virtù dell'ideale.
Le proposte di More – nonostante fosse Cancelliere del
Re e arcivescovo di Canterbury – sono estremamente
moderne e audaci: comunismo, condanna del denaro,
eutanasia. L’uomo e la donna possono vedersi nudi
prima del matrimonio, per non avere tristi sorprese
dopo.
Importanza dell’influenza del grande umanista Erasmo
da Rotterdam, suo grande amico (l’Elogio della follia).
Teatro medievale: mystery plays,
miracle plays, morality plays
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Teatro non professionista, ma organizzato dalle
corporazioni di arti e mestieri.
È di tema religioso; inizia in modo embrionale
durante la messa, poi ‘esce’ sul sagrato delle chiese,
poi si secolarizza sempre di più.
Effettuato su pageants (vedere Storia della Letteratura).
La sua eredità è essenziale, e confluisce nel teatro
successivo.
Tra i più importanti: Secunda Pastorum come miracle
play, Everyman e The Castle of Perseverance come
morality play.
Le fasi fondamentali della
storia inglese – 1
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1215: Magna Charta (Libertatum): regola il
rapporto fra il sovrano e i nobili. Controllo del
sovrano da parte di 25 baroni; è già un
embrione di Parlamento.
La Monarchia inglese sarà molto presto una
monarchia parlamentare, a differenza delle
altre monarchie europee, che saranno a
lungo a base assolutistica.
Le fasi fondamentali della storia
inglese – 2
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1485: Fine della Guerra delle due Rose e del
Feudalesimo. Guerra di tipo dinastico, vide
impegnate due diversi rami della dinastia dei
Plantageneti: i Lancaster e gli York. Con la
fine della guerra e la nascita della dinastia
Tudor (Enrico VII, Enrico VIII, Elisabetta I),
l’Inghilterra diventa presto uno Stato potente
e un importante punto di riferimento per la
società continentale.
Le fasi fondamentali della storia
inglese – 2
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1534: Scisma anglicano – con l’Act of
Supremacy, separazione dalla Chiesa
cattolica di Roma da parte di Enrico VIII
Tudor – (di cui il manuale sottolinea
soltanto gli aspetti dinastici ed economici;
a questi vanno uniti quelli politici, cioè
l’importanza di una Chiesa nazionale per
l’affrancamento da Roma e la nascita dello
Stato nazionale);
La situazione religiosa
(cont. Diapositiva precedente)
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La religione anglicana, che nasce appunto con
lo Scisma anglicano, è quella di Stato: collegata
con il Protestantesimo e con la Riforma di
Lutero (1517);
I cattolici: imperanti fino al 1534, sono in
seguito variamente osteggiati, banditi dagli
uffici pubblici, perseguitati (vedi la Congiura
delle Polveri, Powder Plot, sotto Giacomo I);
I puritani vengono banditi dal Parlamento e
dalla Chiesa da Giacomo; ma la borghesia dei
citizens ha simpatie puritane.
Le fasi fondamentali della storia
inglese – 3
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1553-1558: sale al trono Maria, sorella di
Elisabetta I, nota come Bloody Mary (Maria la
sanguinaria).
Protagonista di stragi e persecuzioni contro
gli Anglicani, ripristina brutalmente il
Cattolicesimo. Sposa Filippo di Spagna
nonostante il parere contrario del Parlamento.
L’Inghilterra perde Calais, la sua ultima
postazione in Francia, a causa di un suo
tragico errore (1558).
Le fasi fondamentali della storia
inglese – 4
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1558-1603: regno di Elisabetta I.
Figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena, considerata
un’usurpatrice dai cattolici (che non accettano il
matrimonio dei suoi genitori) conquista invece il
cuore dei suoi sudditi.
Intelligente e sensibile, incoraggia la pace, la giustizia
e promuove le arti e la cultura.
Tenta di conciliare le esigenze sia dei protestanti che
dei cattolici; ha il culto del celibato e si dichiara sposa
della propria Nazione. Muore senza eredi.
Le fasi fondamentali della storia inglese – 5
La dinastia Stuart
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Gli Stuart provengono dalla Scozia, allora divisa
dall’Inghilterra;
L’Inghilterra è già una sorta di monarchia
costituzionale (Vedi Magna Carta, 1215);
Il Parlamento ha un ruolo limitato ma importante, di
controllo e contraltare al re. Gli scozzesi importano una
concezione regale più antiquata: regalità per diritto
divino (vedi il trattato Basilikon Doron di Giacomo I);
Questo porterà al conflitto con il Parlamento e coi
Puritani.
Le fasi fondamentali della storia inglese – 6
La dinastia Stuart
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1603-1625: regna Giacomo I.
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Sovrano
corrotto,
nepotista.
Indebitamento dei nobili, spreco della
Corte. Nomina alle cariche importanti
dello Stato dei favoriti del Re. Cattivo
rapporto con il Parlamento..
Tuttavia difende le arti e diventa patrono
dei teatranti.
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Le fasi fondamentali della storia inglese – 7
La dinastia Stuart
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1625-1642: regno di Carlo I (figlio di Giacomo I).
Nascono una serie di contrasti con il Parlamento
(che spesso non viene convocato), dovuti alla
considerazione del re come figura di autorità
assoluta.
Il partito dei Puritani (il più vicino alla nascente
borghesia) assume un’importanza fondamentale.
Nel 1642 Carlo I viene deposto e nel 1649 viene
decapitato.
Le fasi fondamentali della storia
inglese – 8
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1649-1658: l’unica Repubblica che la storia inglese
ricordi, quella cioè capeggiata da Oliver
Cromwell. Questi, a sua volta, non è d’accordo
con le decisioni del Parlamento, lo scioglie e
diventa una sorta di dittatore (Lord Protettore).
Muore nel 1658 lasciando il potere nelle mani del
figlio che, rivelatosi incapace di gestire le redini
del governo, viene facilmente deposto dalle forze
della Restaurazione, intenzionata a ripristinare in
Europa i sovrani assoluti sui loro rispettivi troni.
Le fasi fondamentali della
storia inglese – 9
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1660: Restaurazione inglese. Carlo II,
figlio di Carlo I (che era fuggito in Francia)
risale al trono. Al suo ritorno in patria
importa modi ‘continentali’, anche in
ambito culturale e teatrale.
Le fasi fondamentali della storia
inglese – 10
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L’erede di Carlo II, Giacomo II, era di simpatie cattoliche. Senza figli
maschi, si riteneva probabile che l’erede al trono sarebbe stata la figlia
Maria, protestante, moglie di William of Orange. Con la nascita di un figlio,
nel 1688, diventava probabile l’instaurarsi di una dinastia cattolica.
Nel 1688, i parlamentari (sia Whigs che Tories) si uniscono e propongono
l’ascesa al trono di Guglielmo d’Orange, che regnerà congiuntamente con la
moglie Maria.
Questa è definita Bloodless, o Glorious, Revolution.
Il risultato è la definitiva sconfitta del Cattolicesimo in Inghilterra. Ai cattolici
era addirittura impedito di votare; il re non poteva essere cattolico o sposare
una cattolica, e la dinastia Stuart risultava esclusa dal trono.
Nel 1688, il Parlamento promulga il Bill of Rights, che rafforza i poteri del
Parlamento.
SPENSER
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Le sue opere da ricordare sono The Shepherd’s
Calendar e soprattutto la Faerie Queene (1590-96,
con una parte postuma).
The Shepherd’s Calendar: raccolta di 12 ecloghe
dove il poeta si ispira esplicitamente a Virgilio. La
più nota di queste è la quarta, April, dedicata a
Elisabetta, ‘regina dei pastori’ della quale Spenser
fa l'elogio – che più tardi svilupperà fino a
promuoverla a ‘regina delle fate’ nel suo
capolavoro The Faerie Queene –.
Spenser, The Faerie Queene – 1
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The Faerie Queene si presenta come un libro di cortesia
che ha lo scopo di istruire e formare la classe dirigente
di Elisabetta I / Gloriana. L’autore ha deciso di
impartire le sue istruzioni morali attraverso l’uso della
historical fiction di re Artù. The Faerie Queene è insieme
poema epico e romance. Uso fortissimo dell’allegoria: è
dunque richiesta attenzione costante e profonda del
lettore. (Cfr. episodio delle Grazie e del pifferaio Colin
Clout con Calidore: le Grazie, e con loro la civiltà,
possono essere invocate solo dal soave suono della
poesia-piffero; autoritratto del poeta come importante
strumento di civiltà).
Spenser, The Faerie Queene – 2
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In ambito italiano, questo poema si può
avvicinare ad Ariosto e Tasso: è un lungo poema
cavalleresco, il primo poema epico in inglese
moderno, con avventure fantastiche e
celebrazione della Regina.
Non viene completato. È pubblicato in parte fra
il 1590 e il 1596, in parte postumo nel 1609. Il
progetto dell'opera prevedeva 12 libri ma
l'autore ne riuscì a scrivere solo 6, e il 7 restò
incompiuto.
Il sonetto in Inghilterra – 1
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L’influenza
della
poesia
italiana
è
importante, addirittura determinante.
Il sonetto, forma poetica chiusa dalla
struttura determinata (14 versi con schema
prosodico fisso), è importato in Inghilterra
dai poeti Wyatt e Surrey (vedere Storia della
Letteratura).
Il sonetto in Inghilterra – 2
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L'importazione del modello culturale e letterario
di Petrarca e quello immensamente diverso di
Wyatt non avveniva però senza modificazioni
creative
e
soggettive.
Nell'argomento
tipicamente
petrarchista
dell'amante
perpetuamente
insoddisfatto
dell'amore
dell'amata, per esempio, Wyatt immette
l’evocazione nitida della sua presenza fisica:
l'amata diventa oggetto di un desiderio
problematico e concreto.
Il sonetto in Inghilterra – 3
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Surrey mise appunto la forma definitiva del sonetto
inglese. Inoltre inventò il verso che ebbe una enorme
fortuna nei successivi quattro secoli: il famoso blank verse,
che sarà essenziale nel teatro elisabettiano – verso che egli
usò nella traduzione del secondo quarto libro dell'Eneide.
Proprio come Wyatt, Surrey pubblicò le sue poesie in vita
per il semplice fatto che esse erano destinate al
ristrettissimo pubblico di corte presso il quale circolavano.
Esse furono pubblicate solo nella famosa raccolta Tottel’s
Miscellany, che prende nome dallo stampatore che decise
di raggruppare poesie di Wyatt, Surrey e altri autori,
creando un'antologia che esercitò una grande influenza
sui poeti successivi.
Altri
e opere fondamentali:
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autori
È bene ricordare inoltre:
Philip Sidney, autore dell’Arcadia;
John Donne, grande poeta contemporaneo di
Shakespeare. Poeta metafisico, wit (attenzione al
significato del termine: non humour, spirito, ma ingegno,
capacità di creare arditi accostamenti verbali). Songs and
Sonnets, Holy Sonnets (vedi diapositive successive).
Caratteristica dei poeti metafisici, come anche dei drammaturghi del
periodo, è l’inclusione nelle opere di elementi non tradizionalmente
poetici e di molti aspetti della vita, incluse filosofia e scienza. Vedi,
nella prossima slide, la citazione della “new philosophy”, che si
riferisce alle scoperte copernicane.
Da “The Anatomy of the World”
Da “A Valediction – Forbidding Mourning”
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…Our two souls therefore, which are one,
Though I must go, endure not yet
A breach, but an expansion,
Like gold to airy thinness beat.
If they be two, they are two so
As stiff twin compasses are two,
Thy soul the fixed foot, makes no show
To move, but doth, if th’ other do.
And though it in the centre sit,
Yet when the other far doth roam,
It leans, and hearkens after it,
And grows erect, as it comes home.
Such wilt thou be to me, who must
Like th’ other foot, obliquely run;
Thy firmness makes my circle just,
And makes me end, where I begun.
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...Le nostre anime, dunque, che sono una,
sebbene io debba andare, non patiscono
frattura ma espansione, come oro
battuto fino alla più aurea lama.
Siano pur due, lo sono come i rigidi
gemelli del compasso sono due:
la tua anima il piede fisso che, all'apparenza
immoto, muove al moto del compagno
e, se pure dimori nel suo centro
quando l'altro si spinge più lontano,
piega e lo segue intento
e torna eretto al suo tornare al centro.
Così tu sei per me che debbo, simile
all'altro piede, obliquamente correre:
la tua fermezza chiude giustamente il mio cerchio
e al mio principio mi riporta sempre.
IL TEATRO ELISABETTIANO
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Nel 1576 è costruito il primo teatro, The Theatre;
Sotto Elisabetta, abbiamo il teatro elisabettiano
in senso stretto (1576-1603);
poi il teatro giacomiano (Jacobean Theatre: 16031625);
infine il teatro carolino (Caroline theatre: 16251642);
1642, chiusura dei teatri da parte dei Puritani.
I teatri all’aperto (open-air), detti public theatres

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Il Rose, lo Swan, il Globe, e così via. Struttura circolare,
gallerie e parte del palcoscenico al coperto, outer stage e
platea allo scoperto.
Gli spettacoli sono rappresentati di giorno; assenza di
scenografia;
Prezzi molto bassi per i groundlings (chi stava in platea);
Pubblico variegato: popolo e nobili, fino ai gradi più alti
della scala sociale;
Si tratta di teatri molto grandi: 2000 o 3000 posti.
I teatri al chiuso
(private theatres)
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Basta citare il Blackfriars;
Sono presenti già dalla seconda metà del ’500;
Vi recitano principalmente le compagnie
composte da boy actors;
Dal 1608 viene affittato dai King’s Men;
Interni più curati e raffinati, prezzo del biglietto
piuttosto alto;
Sono più piccoli di quelli all’aperto e più
esclusivi, il pubblico che li frequenta è composto
di nobili o di persone facoltose.
Gli attori e le compagnie
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I ruoli femminili sono interpretati da boy-actors per tutto il
periodo, fino alla Restaurazione.
Comincia nel periodo elisabettiano la protezione delle
compagnie da parte di nobili, e più avanti anche del Re:
la compagnia di Shakespeare sono i Chamberlain’s
Men, che nel 1603 prenderanno il nome di King’s Men.
Alcuni drammaturghi sono free-lance, ma altri hanno un
rapporto più stretto con le compagnie, di cui sono
azionisti (sharers). Scrivono comunque i loro drammi
pensando ad attori specifici.
I GENERI TEATRALI
PRINCIPALI – 1.
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Chronicle plays, o drammi storici: prevalentemente
si occupano di regnanti (Shakespeare, celebrazione
della storia inglese, costruzione di una identità
nazionale) o di nobili. Talvolta si occupano anche di
cittadini illustri. Se ne scrivono prevalentemente nel
decennio 1590-1600.
Tragedy of blood; revenge tragedy – or tragedy of
revenge: Kyd, Shakespeare, Webster (soprattutto
1590-1615, ma ne esistono esemplari anche fino al
1640). Per l’influenza di Seneca, vedi slide su Kyd.
I GENERI TEATRALI
PRINCIPALI – 2.
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Romantic plays: importanti le shakespeariane,
ad esempio A Midsummer Night’s Dream, As You
Like It e Twelfth Night: anni Novanta del ‘500. Per
Twelfth Night la critica recente ipotizza una
datazione al 1602.
Il masque: si teneva a corte e nelle case nobiliari.
È un genere sostanzialmente mondano.
Importanti
sono
soprattutto
scenografia,
costumi, invenzioni sceniche. Costosissimo.
I GENERI TEATRALI
PRINCIPALI – 3.
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City Comedies (Middleton, Ben Jonson): genere
tipicamente giacomiano, soprattutto 1600-1610.
Protagonisti cittadini, trame basate su problemi
economici e di classe. Variante, la city tragedy. A
differenza della maggioranza delle tragedie
elisabettiane (che hanno setting italiano e
spagnolo), generalmente le city comedies sono
ambientate a Londra.
Tragicomedies (Beaumont and Fletcher) (1607 la
prima, ne esistono esemplari fino al 1640).
Effettistiche, spesso audaci, pruriginose.
AUTORI FONDAMENTALI:
1, periodo elisabettiano
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La prima opera con caratteristiche teatrali
elisabettiane è il Gorboduc, 1561, di Sackville e
Norton.
Gli University Wits (Peele, Lily).
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Thomas Kyd (The Spanish Tragedy, vedi a seguire
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– prob. 1587-89. Probabilmente Kyd fu autore di un UrHamlet).
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Christopher Marlowe: anni ’90: Doctor Faustus,
Tamburlaine the Great, Edward II, The Jew of Malta.
Naturalmente Shakespeare, Jonson.
Thomas Kyd, The Spanish Tragedy – 1
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Si tratta di una tragedia di vendetta;
per il solo dramma che è arrivato fino a noi è
a Kyd che viene convenzionalmente
attribuita la paternità del teatro elisabettiano.
Ci sono fortissime influenze di Seneca,
importante drammaturgo latino le cui Tenne
Tragedies (titolo della traduzione) sono tradotte e
pubblicate nel Cinquecento. L’influenza di
Seneca si estende anche ad altri tipi di tragedia.
Thomas Kyd, The Spanish Tragedy – 2
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Plot (non è importante ricordare i dettagli, ma sapere di
che tipo di testo si tratta): Bellimperia cerca di vendicare
l'amato Andrea, ucciso in guerra da Balthazar, il quale
insieme ad un altro personaggio si vendica dell'amore
che nasce tra la fanciulla e Horatio, uccidendo
quest'ultimo; infine Hieronimo uccide Balthazar per
vendicare la morte del figlio Horatio fingendosi pazzo.
L'opera si conclude con un'impressionante carneficina
alla quale non si sottrarrà nessuno dei personaggi della
vicenda, Hieronimo incluso.
Christopher Marlowe, The
History of Doctor Faustus
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Tragical
Si tratta di una tragedia;
Data probabile di composizione: 1590.
Per ottenere una conoscenza infinita (dei cieli e della
terra) proibita dalla dottrina cristiana, il
protagonista venderà l’anima al diavolo assumendo
così le sembianze sinistre di un negromante.
(ATTENZIONE, per la lettura del manuale: il testo
non finisce con il bacio ad Elena, ma con la
dannazione di Faust)
Christopher Marlowe, Tamburlaine the
Great, I and II
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Si tratta di tragedie, composte intorno al 1587.
Il dramma racconta la storia eroica del pastore sciita
Tamerlano che, con i suoi soli meriti, assurge al rango di
imperatore del mondo.
In pieno clima trionfale per la sconfitta dell’Invincibile
Armada spagnola, quest'opera suscitò un tale
entusiasmo presso il pubblico che Marlowe dovette
scrivere subito la seconda parte.
Tener presente l’ampio respiro di tutti i testi
marloviani: sia il Faust che il Tamburlaine descrivono
protagonisti estremi, grandiosi nelle loro scelte e
aspirazioni.
Christopher Marlowe, Edward II
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Si tratta di una tragedia storica (1592);
Il dramma racconta la vicenda di un re
inglese del XIV secolo che perde il trono a
causa di un amore doppiamente trasgressivo
per un uomo socialmente inferiore. Lo
scontro è aspro lungo tutta la tragedia, che
termina con la morte dell’amato di Edoardo e
una lunga e struggente scena che descrive
anche la fine del re.
Christopher Marlowe, The Jew of
Malta
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Si tratta di una tragicommedia (composta
presumibilmente nel 1589-90);
Protagonista di questo dramma è il perfido e ricco
ebreo Barabas che, escluso dalla comunità politica
dell'isola di Malta (facile metafora della Londra
mercantile), imbastisce una serie di trame sotterranee
allo scopo di vendicarsi del governatore dell'isola e di
tutta la popolazione. Astuto, beffardo e blasfemo,
Barabas inganna e uccide con un quasi malvagio
piacere nemici e amici, e non risparmia nemmeno la
figlia. Alla fine, lo stesso Barabas sarà vittima dei suoi
stratagemmi.
AUTORI FONDAMENTALI:
2, periodo giacomiano
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Thomas Middleton: nel periodo 1605-07 scrive
city comedies (A Trick to Catch the Old One,
Michaelmas Term). Successivamente i suoi
capolavori: The Changeling (1622?), Women
Beware Women (1621?);
Ben Jonson: Volpone (1606), The Alchemist:
possono essere considerate city comedies.
John Webster: The Duchess of Malfi (1613?), The
White Devil (prob. 1611).
Th. Middleton, The Changeling
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Si tratta di una tragedia;
La trama è sconcertante: la protagonista, Beatrice-Joanna, figlia
di un nobile spagnolo, intende uccidere l'uomo a cui è
promessa dal padre. Il sicario De Flores provoca in Beatrice
repulsione fisica, ma è proprio un rapporto fisico che
quest'ultimo reclama come compenso per l'assassinio. Pian
piano che la tragedia procede, la repulsione fisica di Beatrice
per De Flores fa lentamente spazio a una potente attrazione
sessuale. La vera deforme identità di Beatrice si rivela infine ai
suoi stessi occhi quando capisce che il suo destino è legato a
quello di De Flores.
A rafforzare la storia vi è una trama secondaria che ha come
attori dei veri e propri folli e che si svolge in un manicomio.
Th. Middleton, Women Beware Women
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Si tratta di una tragedia;
La trama tortuosissima vede come protagoniste due donne,
Bianca e Isabella, intrappolate in matrimoni indesiderati o non
adatti a loro e fatte oggetto del desiderio di altri uomini.
Relazioni adultere e stupri accompagnano la vita delle due
donne.
Middleton non risparmia nessuno: né la borghesia rampante e
corrotta, né la corte che corrompe né gli uomini che
opprimono o stuprano le donne, né le donne che si rendono
complici degli uomini contro le donne.
La tragedia non riesce quindi a suscitare pietà e terrore (vedi
slides successive) ma solo un certo freddo sgomento. Questo
non significa, tuttavia, che non si tratti di un testo
estremamente efficace.
Ben Jonson, Volpone
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Si tratta di una city comedy;
La trama di quest'opera ruota tutto attorno
all’oro che l’astuto Volpone – con l’aiuto di
Mosca – accumula e idolatra. Esso è frutto
dell'imbroglio del protagonista che si finge
malato per attirare i gioielli e i denari di
coloro che sperano di diventare eredi di
tanta ricchezza. Ha fonti classiche ed è
ambientata a Venezia.
Ben Jonson, The Alchemist
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Si tratta di una city comedy;
Ambientato nel quartiere di Blackfriars a Londra,
questo dramma ha come protagonisti Subtle e Face,
che fingono di essere alchimisti capaci di
trasformare in oro il vile metallo con la pietra
filosofale. Piuttosto che ‘fabbricare’ miracoli, i due
vendono ai molti clienti cittadini, dietro la messa in
scena di rituali elaboratissimi, la realizzazione
effimera delle loro fantasie di onnipotenza.
John Webster, The Duchess of
Malfi
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Si tratta di una tragedia;
La storia è ambientata nella cattolica e machiavellica
Italia.
La duchessa, vedova, si risposa in gran segreto con il suo
intendente, Antonio, suscitando l’ira e la persecuzione
dei fratelli (di cui uno ossessionato sessualmente da lei).
La storia finirà con il suo imprigionamento e la sua
morte. Ricordare il sensazionalismo di Webster,
inserendolo comunque in un clima culturale in cui era
ampiamente diffuso.
John Webster, The White Devil
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Si tratta di una tragedia;
La trama è più veloce rispetto alla Duchess of
Malfi, e come suggerisce il titolo ossimorico i
personaggi non sono mai quello che
appaiono.
L’opera si chiude con una lunga scena sullo
svuotamento del senso della vita e con la
condanna del potere della corte.
AUTORI FONDAMENTALI:
3, periodo carolino
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John Ford: ‘Tis Pity She’s a Whore (tragedia: due
fratelli si amano, lei rimane incinta, lui la uccide.
È ispirato al Romeo and Juliet shakespeariano, ma
evidentemente in una situazione assai più
problematica); Perkin Warbeck (dramma storico),
1633 o ’34.
James Shirley;
Richard Brome.
Dopo il periodo carolino
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Aver presente l’interregno cromwelliano, e l’ascesa
al trono di Carlo II;
Bunyan: Pilgrim’s Progress (1678, 1684). Narrazione
allegorica che si rifà ai climi dei moralities e al Piers
Plowman, narrando il viaggio di Christian nella City
of Destruction verso la Celestial City. Ha un enorme
successo e diffusione: “It is regarded as one of the most
significant works of religious English literature, has been
translated into more than 200 languages, and has never
been out of print.” [Wikipedia] Leggere nel manuale la
parte relativa e ricavarne clima e strutture.
MILTON
È uno dei più grandi autori inglesi: leggere con cura la
parte relativa.
OPERE:
 Lycidas;
 L’Allegro e Il Penseroso;
 Comus;
 Paradise Lost (anche con qualche elemento sul
contenuto, l’impostazione, la struttura metrica, le
ideologie);
 Paradise Regained.
Altri autori
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Francis Bacon: sua importanza nella storia della
cultura, ad esempio per la nascita della Royal
Society; opere, New Atlantis, The Advancement of
Learning, il Novum Organon.
Hobbes, il Leviathan.
Aphra Behn (qualche elemento). È la prima
scrittrice professionista, che si mantiene
scrivendo.
Il teatro della Restaurazione – 1
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Avere chiare le modalità, in particolare le differenze dal
teatro elisabettiano (struttura: teatro con quinte, sipario e
scenografia; la composizione del pubblico: solo
aristocratici ed alta borghesia; il contatto meno diretto fra
attori e spettatori, la presenza delle attrici).
Autori:
 Dryden (sia come teorico sia come drammaturgo: in
particolare l’Essay of Dramatick Poesie e i rifacimenti
shakespeariani, ad esempio All for Love, in cui l’Antony and
Cleopatra shakespeariano viene riscritto secondo le regole
del decorum e della regolarità drammaturgica.
Il teatro della Restaurazione – 2
La comedy of manners. Caratteristiche (vengono
rappresentati il cinismo e la mancanza dei
principi morali della società contemporanea e la
vita elegante della corte).
Autori:
 Etheredge: The Man of Mode;
 Wycherley: The Country Wife;
 Congreve: The Way of the World;
 Farquhar: The Recruiting Officer, The Beaux’s
Stratagem.
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Slides 2012