Il trattamento endovascolare dell’aorta toracica Informazioni per il paziente INDICE Introduzione........................................................................................3 Glossario dei termini medici.................................................................4 Aneurisma dell’aorta toracica.............................................................10 Che cos’è l’aneurisma dell’aorta toracica?.....................................10 Quali sono i sintomi dell’aneurisma dell’aorta toracica?.................12 Quali sono le cause dell’aneurisma dell’aorta toracica...................14 Transezione traumatica dell’aorta toracica..........................................15 Che cos’è la transezione traumatica dell’aorta toracica?................15 Quali sono le cause della transezione traumatica dell’aorta toracica?.....16 Altre patologie dell’aorta toracica.......................................................17 Il trattamento dell’aorta toracica?.......................................................18 Se è necessario il trattamento, quali sono le opzioni terapeutiche disponibili?....................................19 Che cos’è l’endoprotesi toracica GORE® TAG®?....................................23 In che cosa consiste la procedura di impianto dell’endoprotesi toracica GORE® TAG®?.................................26 A quali controlli dovrò sottopormi?.....................................................28 Quando devo consultare il medico?....................................................29 Informazioni importanti......................................................................30 Possibili complicazion..................................................................31 Possibili complicazioni dopo 30 giorni..........................................32 Possibili benefici del trattamento..................................................33 Rischi/benefici che il paziente deve valutare ......................................34 Dove posso trovare altre informazioni?...............................................36 Domande da porre al medico curante.................................................39 Altre domande da porre al medico curante..........................................40 1 Questo opuscolo informativo Le viene fornito per gentile concessione di W. L. Gore & Associates. L’opuscolo l’aiuterà ad approfondire le Sue conoscenze sulle patologie dell’aorta toracica quali, ad esempio, gli aneurismi e le transezioni traumatiche e su una metodica meno invasiva di trattamento di queste patologie. Sia che Lei stia cercando di ridurre il proprio rischio, o che debba sostenere una persona cara cui sia stato diagnosticata una patologia dell’aorta toracica ci auguriamo che queste informazioni possano essere utili a Lei e alla Sua famiglia. 2 Introduzione La patologia dell’aorta toracica interessa un segmento qualunque dell’aorta e si presenta come un segmento lesionato compreso tra due segmenti sani, uno a monte e l’altro a valle. Le più frequenti patologie dell’aorta toracica sono l’aneurisma e la transezione traumatica; seguono poi l’ulcera penetrante, la rottura di aneurisma, lo pseudoaneurisma e l’ematoma intramurale. Se Lei o un Suo familiare è affetto da una di queste patologie, può essere interessato a ricevere informazioni sui possibili trattamenti. Oltre a fornire informazioni sugli aneurismi, sulle transezioni traumatiche e su altre patologie dell’aorta toracica, questo opuscolo illustra una tecnica di trattamento innovativa praticata da pochi anni, che si pone come alternativa all’intervento chirurgico tradizionale: l’impianto di protesi endovascolare. Per Sua comodità abbiamo inserito un Glossario dei Termini Medici, un elenco di domande da porre al medico curante e delle pagine bianche su cui annotare eventuali altri quesiti. Le parole riportate in grassetto nel testo sono spiegate nel Glossario dei Termini Medici. Il presente opuscolo rappresenta solo una guida informativa e di riferimento e non costituisce un ausilio diagnostico per una determinata patologia. Come per qualsiasi procedura medico-chirurgica, la migliore fonte d’informazioni e suggerimenti è il medico. 3 Glossario dei termini Medici Aneurisma dell’aorta toracica — dilatazione con rigonfiamento e assottigliamento della parete di un segmento dell’aorta localizzata nel torace che non è in grado di sostenere la pressione del flusso sanguigno. Nel linguaggio medico si usa spesso convenzionalmente la sigla “AAT”. Aneurisma — dilatazione con rigonfiamento e assottigliamento della parete di un vaso che non è in grado di sostenere la pressione del flusso sanguigno. Angiografia/angiogramma — esame radiologico che consente al medico di visualizzare il flusso sanguigno all’interno dei vasi tramite l’iniezione di un mezzo di contrasto (sostanza tracciante) e di una piccola dose di radiazioni. L’immagine che si ottiene si definisce angiogramma. Aorta ascendente — tratto dell’aorta che nasce dalla superficie superiore del ventricolo sinistro (la parte sinistra del cuore) e prosegue verso l’alto fino all’arco aortico (v. figura 1). 4 Aorta discendente — tratto dell’aorta che dall’arco aortico prosegue verso il basso nel torace e nell’addome. L’aorta discendente inizia dopo l’arco aortico e finisce diramandosi in due grandi vasi (le arterie iliache comuni) che scendono verso le gambe. Convenzionalmente l’aorta discendente si divide in due tratti, l’aorta toracica e l’aorta addominale. Dall’aorta toracica, che si estende dall’arco aortico al diaframma, si dipartono numerosi rami che trasportano il sangue ossigenato alla gabbia toracica e agli organi che vi sono racchiusi. Aorta toracica — porzione dell’aorta situata nel torace e comprendente l’aorta ascendente, l’arco aortico e l’aorta toracica discendente. Aorta — arteria che trasporta il sangue dal cuore a tutte le parti del corpo. È l’arteria più grande e importante del corpo umano. Arco aortico — tratto dell’aorta che collega l’aorta ascendente con l’aorta discendente. Dall’arco aortico hanno origine tre grandi vasi: l’arteria anonima, l’arteria carotide comune sinistra e l’arteria succlavia sinistra (v. figura 1). Arteria carotide comune sinistra — uno dei due vasi principali che si dipartono dall’arco aortico; alimenta la parte sinistra della testa e del collo (v. figura 1). Arteria femorale — arteria della gamba che trasporta il sangue ai muscoli della coscia. Attraverso l’arteria femorale il medico può avere accesso all’arteria iliaca e all’aorta (v. figura 8). Arteria iliaca — arteria che trasporta il sangue alla gamba e che collega l’aorta con l’arteria femorale. Le arterie iliache hanno origine dal punto di biforcazione (diramazione) dell’aorta nell’addome. 5 Arteria anonima — il primo vaso che si dirama dall’arco aortico. Si divide nell’arteria succlavia destra, che trasporta il sangue al braccio destro e ad altre regioni, e nell’arteria carotide comune destra, che alimenta la parte destra della testa e del collo (v. figura 1). Arteria succlavia sinistra — irrora il braccio sinistro e la porzione sinistra del torace (v. figura 1). Catetere di rilascio — tubo lungo e sottile che agevola l’introduzione e il posizionamento di una protesi endovascolare nel sistema vascolare. Ecocardiogramma transesofageo — esame utile per valutare in dettaglio la funzione e le strutture del cuore e dei vasi, anche i più piccoli. Si basa sull’uso degli ultrasuoni per produrre immagini del cuore e dell’aorta; si esegue introducendo una sonda (tubicino) attraverso l’esofago. Nel linguaggio medico si usa spesso convenzionalmente la sigla “ETE”. Ecografia intravascolare — esame che consente al medico di esaminare le pareti vascolari e di misurare il diametro e la lunghezza delle arterie; richiede l’introduzione attraverso le arterie di una sonda che emette ultrasuoni montata su un catetere di rilascio. 6 Ecografia — tecnica diagnostica che utilizza le onde acustiche ad alta frequenza (ultrasuoni). Endoleak — termine inglese utilizzato per indicare la persistente presenza di sangue all’interno della sacca aneurismatica dopo il posizionamento di una protesi endovascolare. Filo guida — filo lungo e flessibile che viene posizionato in un’arteria per creare il percorso ad un catetere di rilascio o altri accessori endovascolari necessari per l’impianto di una protesi endovascolare. Fluoroscopia — tecnica radiologica che consente al medico di acquisire in diretta le immagini delle strutture vascolari e di visualizzarle su un monitor per guidare i dispositivi endovascolari fino all’area da trattare. Impianto di protesi endovascolare — procedura considerata meno invasiva della tecnica chirurgica tradizionale; consiste nell’uso di una protesi endovascolare allo scopo di escludere, ossia isolare, il segmento vascolare interessato dalla lesione dal normale flusso sanguigno, che viene, così, ricanalizzato. Questa tecnica basata sull’introduzione dei dispositivi vascolari attraverso la cute, consente al medico di trattare talune patologie che, altrimenti, richiederebbero la chirurgia tradizionale. Transezione traumatica dell’aorta — lesione dell’aorta localizzata prevalentemente a livello del torace. 7 Lesione toracica — segmento lesionato dell’aorta compreso tra due segmenti sani, uno a monte e l’altro a valle, in cui posizionare la protesi endovascolare. Le lesioni toraciche includono, tra le altre, aneurisma, transezione traumatica, ulcera penetrante, rottura di aneurisma, pseudoaneurisma ed ematoma intramurale. Mezzo di contrasto (sostanza tracciante) — Sostanza iniettata nel sistema vascolare per visualizzare il flusso del sangue nei vasi mediante immagini a raggi X. Occlusione — ostruzione di un’arteria, con conseguente interruzione della regolare circolazione del sangue. Protesi endovascolare — innesto sintetico impiantato in un vaso lesionato per ridurre la pressione sulla parete vascolare, indebolita e assottigliata, attraverso l’uso di una tecnica meno invasiva di quella chirurgica tradizionale. La protesi endovascolare, detta anche endoprotesi, è introdotta compressa in un apposito involucro attraverso le arterie fino al tratto di aorta interessato dalla lesione; una volta collocata nella giusta posizione, il medico ritira l’involucro e la protesi endovascolare si apre autonomamente aderendo perfettamente alle pareti dell’arteria. 8 Protesi sintetica — tubo in materiale sintetico destinato a sostituire vasi lesionati. Radiazione — forma di energia che consente ai medici di visualizzare gli organi e le strutture interne del corpo, incluse quelle vascolari. RMN (risonanza magnetica nucleare) — tecnica diagnostica che utilizza i campi magnetici e le onde radio per formare immagini delle strutture interne del corpo. Rottura — lacerazione della parete vascolare in prossimità o in corrispondenza di un aneurisma. Si ha così una fuoriuscita di sangue (emorragia) nelle regioni più vicine al cuore, ai polmoni o all’addome. TC o TAC (tomografia computerizzata) — Metodica di diagnostica in grado di produrre immagini molto precise di sottili sezioni trasversali dell’addome e dell’aorta mediante l’impiego di un mezzo di contrasto e l’irraggiamento di radiazioni a bassa esposizione. Trattamento endovascolare — tecnica che consente di trattare arterie lesionate con il posizionamento di una protesi endovascolare introdotta attraverso piccole incisioni praticate nell’arteria iliaca o femorale. Presuppone l’uso di tecniche radiologiche, che proiettano su un monitor immagini in diretta, e di fili guida. 9 Aneurisma dell’aorta toracica CHE COS’È L’ANEURISMA DELL’AORTA TORACICA? L’aneurisma dell’aorta toracica consiste nella dilatazione, ossia nel rigonfiamento, del tratto di aorta che percorre il torace. L’aorta è l’arteria principale che trasporta il sangue ossigenato dal cuore a tutte le parti del corpo. Nel torace, il sangue che proviene dal cuore procede verso l’alto attraverso l’aorta ascendente, entra nell’arco aortico e si distribuisce nell’arteria anonima, nell’arteria carotide comune sinistra e nell’arteria succlavia sinistra, che lo trasportano al muscolo cardiaco, alle braccia, alle spalle, al torace, al collo, al volto e alla testa (incluso il cervello). Una volta superato l’arco aortico, l’aorta prosegue verso il basso nell’aorta discendente e in questo modo trasporta il sangue alle arterie intercostali, alle arterie spinali fino ai vasi delle gambe e di altre regioni del corpo (v. figure 1 e 2). 10 Arteria carotide comune destra Arteria succlavia destra Arteria carotide comune sinistra Arteria succlavia sinistra Aorta toracica Arteria anonima Cuore Arteria mesenterica superiore Reni Arteria iliaca comune destra Arteria femorale destra Arteria celiaca Arterie renali Aorta addominale Arteria iliaca comune sinistra Arteria femorale sinistra Figura 1. L’aorta è l’arteria principale che trasporta il sangue ossigenato dal cuore a tutto l’organismo. È l’arteria più grande e importante del corpo umano, che dal torace si dirama verso le braccia, il collo, la testa, e discende nell’addome dove si biforca nell’arteria iliaca che prosegue nella gamba. Aneurisma dell’aorta toracica Aorta toracica Arteria mesenterica superiore Reni Arteria iliaca comune destra Arco aortico Aorta ascendente Arteria celiaca Arterie renali Aorta addominale Arteria iliaca comune sinistra Aorta toracica discendente Aneurisma aórtico torácico Cuore Aorta toracica discendente Figura 2. Un aneurisma è la dilatazione dell’aorta toracica. In conseguenza di ciò, la sua parete vascolare s’indebolisce e si assottiglia fino alla rottura. L’aneurisma è la dilatazione dell’aorta dovuta a un indebolimento e assottigliamento della parete di un segmento dell’arteria che non è in grado di sostenere la pressione del flusso sanguigno (v. figura 2). In condizioni normali, il diametro dell’aorta toracica oscilla intorno a 2-4 cm, ma in presenza di un aneurisma può superare di diverse volte il valore normale. In mancanza di un trattamento adeguato, ciò potrebbe provocare la rottura dell’aorta e, di conseguenza, un’emorragia interna. Il rischio di rottura dell’aorta aumenta con le dimensioni dell’aneurisma e con l’aumento della pressione del sangue. La rottura di un aneurisma è spesso fatale. 11 QUALI SONO I SINTOMI DELL’ANEURISMA DELL’AORTA TORACICA? Molto spesso l’aneurisma dell’aorta toracica non dà alcun segno di sé. Per questo motivo, è molto importante che Lei valuti con il Suo medico curante il rischio che abbia o sviluppi questo tipo di aneurisma. Se i sintomi compaiono, la manifestazione più comune è di solito il dolore, che può essere avvertito a livello del torace o della schiena, della spalla, del collo o dell’addome. Alcuni pazienti riferiscono un dolore da lieve a intenso, altri accusano dolorabilità a livello della parte centrale o superiore del torace, della schiena o della spalla. Proprio per il fatto che l’aneurisma dell’aorta toracica spesso non causa alcuno di questi sintomi, molte persone potrebbero averlo senza esserne consapevoli. Un aneurisma può essere scoperto dal medico curante in occasione di una visita di routine, ma più spesso si scopre sottoponendosi ad esami quali la TC, la RMN o l’angiografia. 12 Arco aortico e sue diramazioni Aorta toracica discendente Aneurisma dell’aorta toracica Aorta toracica discendente E’ possibile che il Suo medico curante consigli di sottoporsi ad un’angiografia (v. figura 3) o ad altri esami quali TC, RMN o ecografia intravascolare per determinare con precisione la sede, le dimensioni e la conformazione dell’aneurisma e delle arterie circostanti. Figura 3. Angiogramma che evidenzia un aneurisma dell’aorta discendente. 13 QUALI SONO LE CAUSE DELL’ANEURISMA DELL’AORTA TORACICA? Con il tempo, l’indebolimento dell’aorta dovuto a un problema vascolare, lesione (trauma) o a un difetto genetico (ereditario) del tessuto che costituisce la parete arteriosa può causare lo sviluppo di un aneurisma dell’aorta toracica. La continua pressione esercitata dal sangue sull’area indebolita può indurre la dilatazione dell’aorta (aumento di volume e riduzione dello spessore della parete dell’aorta. I fattori di rischio per lo sviluppo di un aneurisma comprendono l’ereditarietà (anamnesi familiare),il fumo, le malattie cardiache, l’ipertensione e un’alimentazione scorretta. Generalmente, il medico prescrive semplici misure preventive, come il controllo della pressione arteriosa, l’astensione dal fumo e la riduzione del colesterolo nella dieta. Questi cambiamenti del proprio stile di vita possono anche contribuire alla prevenzione di ulteriori disturbi futuri. Se Lei è un soggetto a rischio per lo sviluppo di un aneurisma, il medico Le consiglierà di sottoporsi a controlli periodici che prevedono, generalmente, una semplice visita medica ed, eventualmente, una TC o un’ecografia. Il medico potrebbe anche prescrivere farmaci che abbassano la pressione arteriosa. 14 Transezione Traumatica Dell’aorta CHE COS’È LA TRANSEZIONE TRAUMATICA DELL’AORTA? La transezione è una lesione della parete dell’aorta. L’aorta è l’arteria principale che trasporta il sangue ossigenato dal cuore a tutte le parti del corpo. Nel torace, il sangue proveniente dal cuore procede verso l’alto attraverso l’aorta ascendente, entra nell’arco aortico e si distribuisce nell’arteria anonima, nell’arteria carotide sinistra e nell’arteria succlavia sinistra, che lo trasportano al muscolo cardiaco, alle braccia, alle spalle, al torace, al collo, al volto e alla testa (incluso il cervello). Una volta superato l’arco aortico, l’aorta prosegue verso il basso nell’aorta discendente e in questo modo trasporta il sangue alle arterie intercostali, alle arterie spinali fino ai vasi delle gambe e di altre regioni del corpo (v. Figure 1 e 2). La transezione traumatica è una lesione della parete dell’aorta. Se la transezione traumatica è completa, la conseguenza può essere un’emorragia interna con conseguenze spesso fatali; se, invece, è di modeste proporzioni o parziale, causa un indebolimento della parete del tratto di aorta interessato e potenzialmente una dilatazione molto simile all’aneurisma (v. figura 4). In mancanza di un trattamento adeguato, ciò potrebbe provocare la rottura dell’aorta e, di conseguenza, un’emorragia interna. La rottura di una transezione traumatica è spesso fatale. Localizzazione della transezione traumatica dell’aorta toracica. Figura 4. La transezione traumatica è una lesione della parete dell’aorta che causa un indebolimento della parete del tratto di aorta interessato e potenzialmente una dilatazione molto simile all’aneurisma. 15 QUALI SONO LE CAUSE DELLA transezione traumatica? La transezione traumatica è spesso di origine traumatica, riportata a seguito di collisione ad alta velocità con un veicolo, investimento di un pedone da parte di un veicolo, o caduta da altezze elevate. Le transezione traumatica più frequenti sono a carico dell’arteria succlavia sinistra nell’aorta discendente, ma possono essere interessati anche altri tratti dell’aorta. La diagnosi spesso non si basa sui sintomi, quanto piuttosto sul fatto che il paziente è stato coinvolto in un incidente. Nella maggior parte dei casi, la transezione traumatica si diagnostica durante un esame come la TC o la RMN. Il Suo medico curante potrebbe consigliare anche un’angiografia o altre indagini come la TC, la RMN o l’ecografia intravascolare per determinare con precisione la sede, le dimensioni e la conformazione della transezione traumatica e delle arterie circostanti. 16 Altre Patologie Dell’aorta Toracica Le patologie dell’aorta toracica comprendono, oltre all’aneurisma e alla transezione traumatica anche l’ulcera penetrante, la rottura di aneurisma, lo pseudoaneurisma e l’ematoma intramurale. • L’ulcera penetrante dell’aorta deriva da un processo ulcerativo a carico di una piccola porzione dell’aorta in seguito al quale la parete del vaso si dilata e forma, dalla parte della parete, una bolla piena di sangue. È elevato il rischio che un’ulcera penetrante possa rompersi o causare nel tempo lesioni potenzialmente letali. • La rottura di un aneurisma è caratterizzata dalla formazione di una lesione nella parete dell’aorta, attraverso la quale fuoriesce il sangue, causando così un’emorragia interna. La rottura di un aneurisma è spesso fatale. • Lo pseudoaneurisma dell’aorta toracica è un aneurisma o una dilatazione che si forma in un punto in cui l’aorta è stata compromessa, per esempio a seguito di intervento chirurgico, trauma o posizionamento di altre protesi in prossimità o all’interno dell’arteria. Col tempo, lo pseudoaneurisma cresce e se non trattato, va incontro a rottura, proprio come l’aneurisma. • L’ematoma intramurale è la formazione di un’anomala raccolta di sangue all’interno della parete dell’aorta. Col tempo, la pressione del sangue accumulatosi nella sacca potrebbe forare la parete vascolare, causando così una rottura o altre lesioni potenzialmente letali. Come gli aneurismi dell’aorta toracica, anche questi altri tipi di lesioni possono svilupparsi senza dare segno di sé. Se i sintomi compaiono, sono simili a quelli già discussi a proposito degli aneurismi dell’aorta toracica. Per ulteriori informazioni si rimanda al capitolo “Quali sono i sintomi dell’aneurisma dell’aorta toracica?”. 17 Come si Trattano le Patologie dell Aorta Toracica? La scelta del trattamento dipende dalle dimensioni e dalla localizzazione della lesione come anche dalle condizioni generali di salute del paziente. Se la lesione è piccola, il medico curante potrebbe limitarsi a prescrivere solo dei controlli periodici per tenere sotto sorveglianza la sua evoluzione; se, invece, è di diametro considerevole o cresce rapidamente, il rischio di rottura aumenta e di conseguenza può essere necessario un trattamento. Se il Suo medico curante ritiene necessario un trattamento, due sono le opzioni disponibili: la riparazione chirurgica tradizionale o l’impianto di protesi endovascolare. 18 Se è necessario il trattamento, quali sono le opzioni terapeutiche disponibili? TRATTAMENTO MEDICO Il trattamento medico è la prima scelta terapeutica, basata sulla riduzione della pressione (arteriosa) del sangue e sulla minimizzazione di altri fattori di rischio. Il trattamento medico implica solitamente tenere sotto controllo la pressione del sangue, smettere di fumare e ridurre il livello di colesterolo nella dieta. Trattamento CHIRURGICO TRADIZIONALE Il trattamento chirurgico tradizionale è un intervento mirato a eliminare la lesione allorché si consideri pericolosa e a rischio di rottura. Per questo tipo d’intervento, il chirurgo pratica l’incisione a livello del torace (parete anteriore o laterale) e ripara l’aorta sostituendo il segmento lesionato con una protesi sintetica (tubo di materiale sintetico) fissata in sede con punti di sutura Questa procedura richiede che il flusso ematico nell’aorta venga arrestato durante il posizionamento della protesi. Il trattamento chirurgico tradizionale viene generalmente eseguito in anestesia generale e la procedura dura circa 2-4 ore. I pazienti trascorrono normalmente una notte in terapia intensiva e altri 5-7 giorni in ospedale. A seconda della velocità di recupero dell’organismo, il ricovero ospedaliero e la convalescenza possono durare circa 3 mesi. Attualmente, il trattamento medico e la chirurgia tradizionale costituiscono le terapie standard per le patologie dell’ aorta toracica e sono terapie che hanno dato un successo comprovato nel tempo, ma entrambe hanno dei limiti. Il trattamento medico non ripara la lesione, ma riduce solo le sollecitazioni (ad esempio, la pressione del flusso sanguigno) sull’aorta lesionata; nonostante sia un trattamento di provata efficacia, la riparazione chirurgica tradizionale rimane un intervento impegnativo che non tutti i pazienti sono in grado di sopportare. Chieda al Suo medico curante quali sono i rischi associati all’operazione sulla base di quelle che sono le Sue condizioni generali di salute. 19 Figura 5a. Posizionamento di un’endoprotesi toracica GORE® TAG® per il trattamento endovascolare di un aneurisma dell’aorta toracica. Aneurisma Aorta toracica Dispositivo aperto in posizione Cuore Figura 5b. Posizionamento di un’endoprotesi GORE® TAG® per il trattamento endovascolare di una transezione traumatica dell’aorta toracica. Transezione traumatica dell’aorta toracica Aorta toracica 20 Cuore Dispositivo aperto in posizione Se il Trattamento è Inevitabile, Quali sono le Opzioni Terapeutiche Disponibili? continua IMPIANTO DI PROTESI ENDOVASCOLARE L’impianto di protesi endovascolare è una procedura relativamente nuova per il trattamento delle patologie dell’aorta toracica. Meno invasiva della tecnica tradizionale a cielo aperto, consente di escludere, ossia isolare, il segmento lesionato dal normale flusso sanguigno posizionando una protesi endovascolare all’interno dell’aorta, ricanalizzando in tal modo il flusso sanguigno. La protesi endovascolare (ad esempio, l’endoprotesi toracica GORE® TAG®) rimane permanentemente all’interno dell’aorta grazie ad uno stent che la preme saldamente contro la parete aortica. Il trattamento endovascolare può essere eseguito in anestesia generale o in anestesia regionale o locale, con il paziente cosciente (sveglio) ma sottoposto a sedazione, e la procedura richiede generalmente da 1 a 3 ore. I pazienti rimangono in ospedale solo per pochi giorni e possono in genere tornare a svolgere le proprie attività quotidiane entro 6 settimane dall’intervento. Dopo l’impianto di protesi endovascolare è bene che il paziente si sottoponga a controlli periodici. Non essendo disponibili dati per esprimere un giudizio a lungo termine su tale tecnica, sono in corso degli studi per valutare e monitorare il risultato del trattamento nel tempo. Per ulteriori informazioni si rimanda al capitolo “A quali controlli dovrò sottopormi dopo l’intervento?”. Non tutti i pazienti sono candidati all’impianto di protesi endovascolare. Per questo, verifichi con il Suo medico curante se può essere candidato a questa procedura. Se desidera saperne di più su una specifica patologia dell’aorta toracica, sui tipi di terapie disponibili o sull’endoprotesi toracica GORE® TAG®, visiti i siti utili segnalati in fondo all’ opuscolo. 21 Scheletro metallico di supporto esterno (stent) Componente protesico in ePTFE (parti bianche) –in posizione aperta 22 Che cos’è L’endoprotesi Toracica Gore® Tag® L’endoprotesi toracica GORE® TAG® è un dispositivo impiantabile che si posiziona tramite un catetere di rilascio. La protesi endovascolare viene posizionata all’interno della porzione lesionata dell’aorta allo scopo di escludere, ossia isolare, la lesione dal normale flusso sanguigno, ricanalizzando in tal modo il flusso sanguigno. L’endoprotesi toracica GORE® TAG® è un dispositivo indicato per il trattamento endovascolare delle lesioni dell’aorta toracica; è costituita da un unico elemento che riveste l’aorta e che si estende verso l’alto fino all’arco aortico e verso il basso fino alla regione addominale al di sopra dell’arteria celiaca. L’endoprotesi toracica GORE® TAG® è realizzata in ePTFE (politetrafluoroetilene espanso), un materiale simile alla plastica, ed è supportata da uno scheletro metallico esterno che prende il nome di stent. Figura 6. Endoprotesi toracica GORE® TAG®. 23 È possibile impiantare nell’aorta toracica anche più endoprotesi toraciche GORE® TAG®, posizionandole sopra, sotto e trasversalmente rispetto alla lesione (v. figure 5a, 5b e 6). Dispositivo ripiegato su se stesso Catetere di rilascio Dispositivo aperto in posizione Ciascuna protesi endovascolare viene compressa sull’estremità di un lungo e sottile dispositivo a forma di tubicino chiamato catetere di rilascio, (v. figura 7) e viene introdotto, dopo aver praticato una piccola incisione all’altezza dell’inguine, nell’arteria femorale o iliaca proprio per facilitare il posizionamento della protesi endovascolare. Gli accertamenti diagnostici (tomografia computerizzata, risonanza magnetica nucleare, angiografia ed ecografia intravascolare) eseguiti sull’aorta prima dell’intervento consentono al medico di valutare la lesione dell’aorta e lo stato delle arterie, nonché di scegliere la protesi endovascolare della misura più adatta alle caratteristiche anatomiche del singolo paziente. Figura 7. Endoprotesi toracica GORE® TAG® (ripiegata su se stessa e aperta). 24 Aneurisma o transezione dell’aorta toracica Arteria iliaca destra Arteria femorale destra Arteria iliaca sinistra Piccole incisioni per consentire l’accesso del catetere di rilascio Arteria femorale sinistra Figura 8. Sedi di acceso del catetere di rilascio per il posizionamento dell’endoprotesi toracica GORE® TAG®. 25 In che cosa consiste la Procedura di Impianto dell’Endoprotesi Toracica Gore® Tag®? La procedura di impianto dell’endoprotesi toracica GORE® TAG® consiste nel posizionamento di un’endoprotesi per escludere, ossia isolare, una lesione aortica dal normale flusso sanguigno. La protesi endovascolare è impiantata con l’ausilio d’immagini radiografiche in diretta acquisite mediante fluoroscopia e visualizzate su monitor. La procedura è condotta attraverso le seguenti fasi: 1. Il chirurgo pratica una piccola incisione a livello dell’inguine e attraverso questa introduce il catetere di rilascio nell’arteria femorale o iliaca, che fa scorrere con cautela lungo l’arteria, nell’addome e nel torace (vicino al cuore) fino a raggiungere la sede della lesione (Figura 8). 2. Una volta collocata la protesi endovascolare nella giusta posizione all’interno dell’aorta (in modo che copra la lesione da parte a parte),viene rilasciata dal catetere di rilascio. 3. Il dispositivo si apre automamente all’interno dell’aorta aderendo perfettamente alla parete dell’arteria. Il posizionamento della protesi endovascolare ha lo scopo di escludere, ossia di isolare, il segmento lesionato dal normale flusso sanguigno e di sostituire la parete arteriosa. 4. Il chirurgo estrae quindi il catetere di rilascio. 5. Dopo essere stata posizionata, attraverso il gonfiaggio di un catetere a palloncino l’endoprotesi si conforma alla parete dell’aorta. 26 Aorta ascendente Aneurisma dell’aorta toracica da trattare Aorta toracica discendente Figura 9a. Aneurisma dell’aorta toracica prima dell’intervento. Assenza di flusso sanguigno verso l’aneurisma: tutto il sangue fluisce attraverso l’endoprotesi toracica GORE® TAG® Figura 9b. Aneurisma dell’aorta toracica dopo l’intervento. Queste fasi sono le stesse per ciascun dispositivo. Alla conclusione della procedura, prima di suturare l’incisione inguinale con alcuni punti di sutura, il medico esegue un’angiografia per verificare se l’endoprotesi è stata posizionata correttamente e se la lesione è stata esclusa con successo dal flusso sanguigno (v. figure 9a e 9b). Dopo l’impianto dell’endoprotesi toracica GORE® TAG® Le sarà consegnato un tesserino da portare sempre con sé nel quale sono riportate le informazioni riguardanti la protesi impiantata, la data dell’intervento, il nome del medico che lo ha eseguito e le informazioni riguardanti la compatibilità della protesi con la RMN. Dopo l’impianto di un’endoprotesi, infatti, è possibile sottoporsi a quest’esame solo in determinate condizioni, che sono riportate nel tesserino da esibire al medico prima di sottoporsi all’indagine. 27 A Quali Controlli Dovrò Sottopormi? Attualmente si consiglia di sottoporsi a controlli a distanza di 1 mese, 6 mesi, 12 mesi dall’intervento e in seguito una volta all’anno. È molto importante che Lei si presenti a tutte le visite di controllo consigliate dal medico curante. Gli esami di controllo comprendono in genere radiografie, TC e visita medica. Possono includere anche analisi del sangue e, se il medico lo ritiene opportuno, l’ecografia o la RMN. Questi esami di controllo si accompagnano a un rischio minimo di cui è sempre bene discutere con il medico curante. In casi rari sussiste il rischio di reazioni allergiche al mezzo di contrasto (sostanza tracciante) utilizzato per la TC. Non esiti a chiedere spiegazioni al Suo medico curante se ha dei dubbi riguardanti le analisi e gli esami di controllo. Le indagini e gli esami descritti sono necessari per poter valutare l’esito del trattamento e gli eventuali cambiamenti nel tempo. A seconda dei risultati ottenuti nell’ambito delle visite di controllo, il medico potrebbe anche richiedere ulteriori indagini. Ad esempio, dalle visite potrebbe rendersi evidente un ritorno di sangue nell’aneurisma e/o un ingrandimento dell’aneurisma. Dopo un intervento di chirurgia tradizionale non sono generalmente necessarie visite di controllo di questo tipo e frequenza. 28 Quando devo Consultare il Medico? La sicurezza e l’efficacia a lungo termine dell’impianto di protesi endovascolare non sono state ancora stabilite. In taluni casi è possibile che si rendano necessari ulteriori trattamenti, ad esempio in presenza di: • Endoleak – con questo termine si indica la persistente fuoriuscita di sangue dalla lesione che s’infiltra così nell’area intorno alla protesi. Nella maggior parte dei casi, ciò non causa alcun problema, ma in un numero ristretto di pazienti si rende necessario un ulteriore trattamento • aumento di volume o rottura della lesione – non sempre è accompagnato da sintomi; se questi compaiono, in genere i più comuni sono dolore, intorpidimento e debolezza localizzati alle gambe, alla schiena, al torace o all’addome, ma possono manifestarsi anche senso di vertigini, svenimento, accelerazione del battito cardiaco o improvvisa debolezza. • occlusione vascolare – i sintomi comprendono dolore localizzato a un braccio o una gamba o al fianco, accompagnato da intorpidimento, debolezza, pallore o raffreddamento della superficie dell’arto interessato. 29 Informazioni Importanti Gore ha condotto negli Stati Uniti numerosi studi clinici per saperne di più sui benefici e sulle possibili complicazioni dell’impianto di protesi endovascolare dell’aorta toracica. Nove studi clinici su 592 pazienti sottoposti a impianto di protesi endovascolare sono serviti in particolare per stabilire la sicurezza e l’efficacia di questo trattamento per le lesioni dell’aorta toracica. I pazienti che hanno partecipato a questi studi avevano un’età compresa tra 21 e 93 anni. Prima di ricevere la protesi endovascolare molti di coloro che erano stati trattati per aneurisma avevano avuto pressione alta e colesterolo alto, ed erano fumatori, mentre la maggior parte dei pazienti trattati a seguito di una transezione traumatica stavano in condizioni di salute abbastanza buone prima dell’incidente. Discuta con il Suo medico curante se le Sue condizioni di salute possono essere paragonabili a quelle dei pazienti che hanno partecipato a questi studi e in che modo ciò può influire sul Suo recupero dopo l’impianto di protesi endovascolare. 30 POSSIBILI COMPLICAZIONI La maggior parte delle possibili complicazioni associate alla riparazione di un aneurisma o di una transezione traumatica dell’aorta toracica si sviluppano entro i primi 30 giorni dopo il trattamento. Le più comuni possono comprendere: • complicazioni emorragiche anche sotto forma di perdita di sangue; • lesione dei vasi sanguigni; • complicazioni renali / insufficienza renale; • irregolarità del battito cardiaco; • ostruzione o altri disturbi a carico dell’intestino; • polmonite o difficoltà di respirazione; • sanguinamento nella regione intorno al dispositivo; • insufficienza respiratoria; • complicazioni della ferita inclusa infezione; • disturbi cardiaci; • perdita temporanea o permanente della sensibilità a carico di entrambe le gambe; • ictus; • morte Altre possibili complicazioni possono comprendere: • nuovo trattamento a seguito della perdita di sangue nella regione intorno al dispositivo o dell’aumento di volume dell’aneurisma; • dolore toracico; • infezione; • complicazioni a carico del sistema linfatico; • anemia; • lesione di un vaso sanguigno; • aumento di volume dell’aneurisma; • aumento della conta dei globuli bianchi; • shock; • debolezza muscolare; • alterazione dello stato mentale; • febbre. Si ritiene che le possibili complicazioni dopo impianto di protesi endovascolare per il trattamento di altre patologie dell’aorta toracica siano simili a quelle che possono manifestarsi in caso di aneurisma o transezione traumatica che abbiamo indicato. 31 POSSIBILI COMPLICAZIONI DOPO 30 GIORNI Oltre alle possibili complicazioni citate nella pagina precedente, le protesi endovascolari richiedono un monitoraggio periodico per verificarne il funzionamento nel tempo. Una complicazione a lungo termine che potrebbe verificarsi dopo l’impianto di protesi endovascolare è la possibile fuoriuscita di sangue dalla regione intorno alla protesi endovascolare (endoleak), facendo così aumentare il volume della lesione fino a provocarne la rottura se non si attua un trattamento. In questo caso, il medico curante potrebbe consigliare un secondo impianto di protesi endovascolare o un intervento chirurgico tradizionale per bloccare l’emorragia. Come sempre, discuta dei rischi e dei benefici con il Suo medico e faccia riferimento a questo opuscolo per le informazioni di base. 32 POSSIBILI BENEFICI DEL TRATTAMENTO Le lesioni dell’aorta toracica potrebbero aumentare di volume / espandersi fino a rompersi del tutto, un’evenienza che, in mancanza di un tempestivo trattamento, potrebbe avere conseguenze potenzialmente letali. Quanto più cresce la lesione, tanto più aumenta il rischio di rottura nel tempo. Le opzioni terapeutiche sono l’impianto di protesi endovascolare e l’intervento chirurgico tradizionale. Si mettono di seguito a confronto l’impianto di protesi endovascolare e l’intervento chirurgico tradizionale sulla base dei risultati ottenuti dagli studi clinici condotti da Gore con l’intento di valutare il trattamento dei pazienti con aneurisma a basso rischio. Impianto di protesi Intervento chirurgico 0-2% 6,4% Complicazioni serie entro i primi 30 giorni 15,7-28,6% 70,2% Perdita di sangue durante la procedura 0,17-0,25 l 2l 1,2-1,9 giorni 3 giorni 3-4 giorni 9 giorni 18-30,5 giorni 80 giorni Complicazioni Morte entro i primi 30 giorni Degenza in terapia intensiva Degenza in ospedale Periodo di convalescenza fino alla ripresa delle normali attività quotidiane endovascolare tradizionale I possibili benefici del trattamento delle altre patologie toraciche diverse dall’aneurisma non sono prevedibili per via della mancanza di dati simili a quelli illustrati. 33 Rischi / Benefici che il Paziente deve Valutare Quando discute con il Suo medico curante della protesi endovascolare e della procedura d’impianto, valuti i seguenti rischi e benefici: • rischi e differenze rispetto all’intervento chirurgico tradizionale; • potenziali vantaggi dell’intervento chirurgico tradizionale; • potenziali vantaggi dell’impianto di protesi endovascolare; • potenziali rischi dell’impianto di protesi endovascolare inclusi lesione dell’arteria, endoleak, ripresa dell’aumento di volume della lesione, migrazione del dispositivo, ecc.; • l’eventualità che, dopo il primo impianto di protesi endovascolare, si rendano necessari un secondo trattamento endovascolare o un intervento chirurgico tradizionale. 34 Oltre agli immediati rischi e benefici associati a un trattamento endovascolare, il medico deve valutare l’impegno del paziente a seguire il follow-up postoperatorio per assicurare la sicurezza e l’efficacia dei risultati. Parli dei rischi e dei benefici con il Suo medico curante e faccia riferimento a questo opuscolo per le informazioni di base. Contatti immediatamente il Suo medico se osservasse qualsiasi sintomo potenzialmente associato alla Sua lesione. Ricordi che non sempre compaiono sintomi, ma che, se ve ne sono, il sintomo più comune è il dolore a livello del torace, della schiena del collo delle spalle o dell’addome. 35 Dove posso reperire ulterori Informazioni? Informazioni generali sugli aneurismi e sulla transezione traumatica dell’aorta toracica www.emedicine.com/emerg/topic942.htm www.emedicine.com/MED/topic2783.htm www.vascularweb.org/Pages/default.aspx (chiave di ricerca — thoracic aneurysm) www.webmd.com (chiave di ricerca — thoracic aortic aneurysm or traumatic aortic transection) www.trauma.org/archive/thoracic/CHESTaorta.html American Heart Association www.americanheart.org Fondata nel 1924, l’American Heart Association è attualmente la più grande organizzazione sanitaria su base volontaristica che ha come obiettivo la riduzione della disabilità e della mortalità derivanti da malattie cardiovascolari e da ictus. Mayo Clinic www.mayoclinic.com MayoClinic.com è l’ultimo capitolo di una lunga tradizione che attesta il costante impegno della Mayo Clinic nelle attività di promozione della salute del consumatore e di informazione dei pazienti e della popolazione generale in merito ai problemi legati alla salute. 36 Terapia interventistica Society of Interventional Radiology www.sirweb.org La Società di Radiologia Interventistica (SIR) è un’organizzazione scientifica senza scopo di lucro cui aderiscono medici specialisti esperti nell’esecuzione di procedure interventistiche o mini-invasive. La SIR è da sempre impegnata a migliorare la salute e la qualità della vita attraverso le tecniche di radiologia cardiovascolare e interventistica US National Library of Medicine www.nlm.nih.gov/medlineplus La Biblioteca Nazionale di Medicina degli Stati Uniti ha sede a Bethesda, nel Maryland (USA), all’interno del complesso del National Institutes of Health; è la più grande biblioteca medica del mondo. Le collezioni includono opere riguardanti tutti i campi della biomedicina e della sanità, gli aspetti biomedici della tecnologia e le scienze umane, naturali e sociali. 37 Informazioni sul prodotto W. L. Gore & Associates, Inc. www.goremedical.com La divisione di Gore dedicata ai prodotti medicali (Gore Medical) produce da oltre 35 anni soluzioni innovative per problemi medici complessi. Ad oggi, sono stati impianti nel mondo oltre 30 milioni di dispositivi Gore Medical che hanno permesso di migliorare la qualità della vita e la sopravvivenza dei pazienti. La ricchissima famiglia di prodotti Gore Medical comprende protesi vascolari; dispositivi endovascolari; protesi chirurgiche per il trattamento delle ernie e per la ricostruzione dei tessuti molli; rinforzo per linea di sutura meccanica; fili di sutura per chirurgia vascolare, cardio chirurgia e chirurgia generale. US Department of Health and Human Services Food and Drug Administration www.fda.gov 38 L’Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali, meglio nota come FDA, è l’ente governativo americano che si occupa di promuovere e salvaguardare la salute pubblica attraverso regolamenti che controllino che sul mercato siano immessi prodotti la cui sicurezza ed efficacia sono garantite sia attraverso valutazioni prima della messa in commercio, sia attraverso controlli post-commercializzazione. La FDA dipende dal Ministero della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti. Domande da Porre al Medico Curante • Quali sono le opzioni per trattare la mia isolata patologia toracica? • L’impianto di protesi endovascolare è un’opzione valutabile per il mio caso? • Quali protesi endovascolari sono state approvate per il trattamento della mia patologia? • Quali sono le possibili complicazioni dell’impianto di protesi endovascolare nel mio caso? • Quali sono le possibili complicazioni dell’intervento chirurgico tradizione nel mio caso? • Dopo l’impianto di protesi endovascolare, con quale frequenza dovrà presentarmi alle visite di controllo? A quali esami dovrò sottopormi per tali controlli? • Che cosa devo aspettarmi dopo il trattamento con riferimento al mio recupero? • Quanto ci vorrà per riprendermi? • Vi sono limitazioni allo svolgimento delle normali attività quotidiane dopo il trattamento? E se vi sono, per quanto tempo dovrò rispettarle? • Quante protesi endovascolari ha impiantato per la mia patologia? • La mia assicurazione coprirà tutte le spese associate all’impianto di protesi endovascolare o solo una parte? 39 Altre domande da Porre al Medico Curante 40 Altre domande da Porre al Medico Curante 41 W. L. Gore & Associates, Inc. Flagstaff, AZ 86004 goremedical.com I prodotti citati potrebbero non essere disponibili in tutti i mercati. GORE®, TAG® e i disegni sono marchi brevettati di W. L. Gore & Associates. © 2005, 2009, 2011, 2012 W. L. Gore & Associates, Inc. AQ4614-IT2 MARCIA 2012