Filosofia analitica del linguaggio modulo filosofia della mente A.A. 2009-2010 II Semestre L'identità personale Francesco Orilia Lezioni 15 & 16 22/3/2010 ore 11-12 ore 14-15 Torniamo al paradigma fisico • NB: accettando il paradigma fisico in effetti riduciamo il problema dell'identità personale a quello dell'identità degli oggetti materiali (Bottani, p. 85, lo nota solo per l'approccio cerebralista) • Possiamo considerare per i nostri corpi o cervelli casi analoghi a quello della nave di Teseo • Ci sono varie dottrine sugli oggetti materiali. Quale scegliamo? • bundle theory vs. substance theory • essenzialismo mereologico vs. non essenzialità delle parti • sequenzialismo vs. persistenza reale • (permanenza vs. protrarsi) Paradigma fisico e proprietà mentali • Possiamo avere un esponente della specie homo sapiens (o anche un cervello) senza le proprietà mentali che tipicamente attribuiamo ad una persona (un feto, un individuo in coma irreversibile) • Il sostenitore del paradigma fisico tipicamente fronteggia questi casi asserendo che noi siamo persone solo CONTINGENTEMENTE (Bottani, 82 § 4.21.) Obiezioni all'animalismo • Ci sono o possono essere persone che non sono animali? • Se sì, non è l'animalismo falso? Bottani p. 83 sembra salvare l'animalismo su questo punto (seguendo Olson). Ma mi sembra che ne risulta una versione molto "annacquata" dell'animalismo • Cervello impiantato in un altro corpo (Bottani 82-83) • "Cervello in una vasca" (nella terminologia di Putnam) (Bottani 82) • Questi due ultimi casi secondo me falsificano l'animalismo e dovrebbero indirizzare il sostenitore del paradigma fisico verso il cerebralismo (Nagel) Problemi per il cerebralismo • Suddivisione degli emisferi (Sperry): dovrebbe portare il cerebralista ad ammettere che una persona possa coincidere anche soltanto con una parte di cervello (Bottani 86) • Ma che dire delle personalità multiple? Mettono in crisi il cerebralismo? • Perdita di qualche neurone. Io a t2 non sono quello che ero a t1 solo perché ho perso qualche neurone? (Bottani 86). MA qui abbiamo un problema solo se accettiamo l'essenzialismo mereologico. Se lo accettiassimo potremmo poi optare per il sequenzialismo • Scambio globale delle informazioni tra due cervelli (Williams "the self and the future" 1970). Questo caso sembra un problema serio per il cerebralista e sembra favorire il paradigma psicologico (o almeno un punto di vista "misto" alla Nozick) Lezioni 17 & 18 24/3/2010 ore 11-12 (saltata per coincidenza con gli esami di laurea; da recuperare, se possibile) ore 14-15 La concezione semplice • • • • • • • • • Bottani, p. 77 Platone Cartesio Reid e Butler contro Locke Chisholm ("identity through time", 1970, Person and Object, 1976) Swinburne ("Personal identity", 1974) Le persone sono sostanze (spirituali) semplici Per Chisholm, una persona è una sostanza semplice ma materiale I criteri di reidentificazioni sono solo delle indicazioni epistemiche fallibili • Nei casi in cui danno risultati vaghi o imprecisi non significa che l'identità è indeterminata, ma soltanto che siamo ignoranti (Bottani: "tesi di determinatezza") Problemi per la concezione semplice • Per molti versi, la concezione semplice è l'approccio che meglio risponde alle esigenze del senso comune. Ma: • Problema secondo Bottani: "inaccessibilità epistemica delle persone": il mio io cartesiano potrebbe cessare di esistere o essere scambiato con il tuo e nessuno se ne accorgerebbe ??? • Secondo me, i casi di biforcazione sono molto problematici per la concezione semplice Lez. 19 26/3/10 h. 11-12 • Robert Nozick (1938-2002) • Da Wikipedia: Formatosi alle università di Columbia e Princeton, fu tra le figureguida della filosofia contemporanea angloamericana, apportando un significativo contributo a pressoché ogni principale area della filosofia. Il suo Anarchia, stato ed utopia (1974) fu una risposta libertaria alla Teoria della giustizia di John Rawls, pubblicato nel 1971. Nozick: quadro generale • Quadro generale dell'approccio di Nozick • (1) teoria del continuatore più prossimo come approccio generale all'identità del tempo (sia per gli oggetti materiali, come la nave di Teseo, che per le persone) • (2) L'applicazione di (1) al caso delle persone tiene in gran conto la continuità psicologica, ma anche quella corporea ha un peso (p. 51: "nella misura globale della prossimità tra persone, la continuità corporea può ricevere un peso significativo") • (3) La teoria proposta viene vagliata alla luce dei tipici esperimenti mentali (trapianto di cervello, teletrasporto, scissione degli emisferi, ecc.) • (4) Nella parte II del saggio, "riflessività" viene proposta una teoria del sé (sé = persona ? sé = qualcosa che esiste quando siamo autocoscienti? E, se coscienti, possiamo non essere autocoscienti?) All'incirca il sé viene visto come un ente che si "autosintetizza" nel far riferimento a se stesso (Fichte: l'io pone se stesso) • La teoria del continuatore più prossimo comporta il respingimento di due principi tradizionalmente accettati per l'identità (pp. 47-48) • P1. Carattere intrinseco dell'identità. Che x a t1 ed y a t2 sono identici dipende solo da fatti relativi ad ed y e ai loro rapporti. In particolare, non può dipendere dall'esistenza o meno di un certo z a t2 distinto da y a t1 • P2. L'identità non ammette biforcazioni NEMMENO POTENZIALI. Se x a t1 ed y a t2 sono identici in virtù di una certa relazione R (per es., continuità psicologica) allora (i) non vi è un z a t2 distinto da y a t2 che abbia la stessa relazione R con x a t1 e (ii) NON E' POSSIBILE che vi sia • Nozick respinge entrambi i principi • NB: per quanto riguarda P2 respinge solo il punto (i) Lez. 20 26/3/10 ore 14-15 • Proviamo ad applicare l'approccio di Nozick al puzzle della nave di teseo