Filosofia analitica del linguaggio
modulo filosofia della mente
A.A. 2009-2010
II Semestre
L'identità personale
Francesco Orilia
Lezione 24
12/4/2010
ore 11-12
ANNUNCIO
• Conferenza di Mario Piazza su logica,
linguaggio naturale e scienze cognitive:
"Logica e Linguaggio: incontri e omissioni"
• 19 Aprile, ore 11-13, in quest'aula
Esperimenti mentali trattati da
Nozick
• Caso 4 (p. 57). Trapianto di mezzo cervello che
conserva l'intera psicologia originaria (simile al
2)
• Caso 5. Asporto di mezzo cervello. L'altra metà
conserva l'intera psicologia originaria
• Caso 6 ((4 + 5), p. 57). Scissione del cervello e
trapianto di una metà in un altro corpo
• Caso 7. Morte con contemporanea creazione
di una replica dovuta ad un accidente cosmico
Lezione 25
14/4/2010
ore 11-12
Nozick sul teletrasporto
• pp. 58-59: vari casi di teletrasporto
– teletrasporto classico
– teletrasporto con biforcazione accidentale
• Sono casi che testimoniano il ruolo attribuito da
Nozick al rapporto causale nella sua teoria
• Se il partente viene eliminato come parte
canonica della procedura di trasporto chi arriva si
può considerare un continuatore del partente
• Se invece il partente è eliminato accidentalmente,
l'arrivato è una mera replica e non un
continuatore
2 tipi di sovrapposizione
• p. 61. NB: così come possiamo immaginarci una
biforcazione, possiamo immaginarci una "fusione"
(Nozick non usa questo termine)
• Fusione
x1 a t1
•
> x2 a t2
•
x1' a t1
•
• Biforcazione
x2 a t2
•
x1 a t1 >
•
x2' a t2
• Proviamo a immaginare dei casi di fusione
Casi di fusione
• F1. Vengono raccolti in un data base B1 tutti i
tratti psicologici e le memorie di x1 a t1. Idem in
un data base B2 per x1' a t1. Un mix di questi dati
viene "impiantato" in un cervello "svuotato"
(ottenendo x2 a t2) e contemporaneamente
vengono soppressi i due cervelli "pieni" di t1
• F2. I cervelli di x1 a t1 e x1' a t1 vengono scissi.
Due metà vengono fuse ottenendo x2 a t2 e le
altre due metà sono soppresse
• In questi casi c'è una persona che continua ad
esistere?
Fusione e predecessore più
prossimo
• Secondo Nozick (p. 59), la risposta è NO
• Perché una persona x2 continui una persona PRECEDENTE x1 è
necessario non solo che x2 sia il continuatore più prossimo di x1,
ma ANCHE che x1 sia il predecessore più prossimo di x2
• Nei casi che abbiamo visto, possiamo immaginare che due persone
precedenti, x1 e x1' abbiano uguale diritto a essere considerate
prossime a x2
• Se è così, NON c'è IL predecessore più prossimo
• Quindi, sia x1 che x1' cessano di esistere ed a t2 vi è una NUOVA
persona
• D1. Questa conclusione è in linea con le nostre intuizioni preteoriche?
• D2. Nel caso degli oggetti materiali cosa diremmo?
Lez. 26
16/4/10
esame intermedio
Lezz. 27-28
19 Aprile 2010
ore 11-13
Mario Piazza su Logica e linguaggio
Lez. 29
21/4/10
Calendario
• Lez. 30: Ven. 23/4
• Lez. 31: Lun. 26/4
• Lez. 32 (RILEVAMENTO SULLA DIDATTICA):
Merc. 28/4
• Esame scritto finale: Merc., 5 Maggio ?
Sovrapposizione temporanea
• Caso 8 (Nozick, p. 61). A è malato. metà del cervello
viene trapiantata in un corpo sano (C). Il corpo malato
con metà cervello (forse inconscio, forse cosciente) (B)
continua a vivere per qualche ora (settimana, mese),
poi muore. Rimane il corpo nuovo (D)
• t1
t2 t3
• -------- -- ---------------> ASSE TEMPORALE
• A
B
D
•
C
• Cosa ci dicono le nostre intuizioni e cosa ci porta a dire
la teoria del continuatore più prossimo?
• la teoria del continuatore più prossimo dovrebbe
portarci a dire che, finché resiste il vecchio corpo
malato con mezzo cervello, esso ospita il successore
più prossimo e quindi la persona precedente.
• Però quando il vecchio corpo muore, la persona nel
corpo nuovo (con l'altro mezzo cervello ) diventa
identica alla persona precedente
• Questo, purché si accetti l'idea che la continuità possa
fare un "salto" (v. opzioni a p. 60): una persona x a t1 è
identica ad una persona z a t3; però a t2 troviamo una
y identica a x ed una y' identica z tali che y ≠ y'
• Caso 8' (v. p. 61 in fondo). Come il caso 8, ma il
vecchio corpo va avanti per 3 anni
• t1
t2
t3
• -------- ---------- --------------->
• A
B
D
•
C
• Cosa ci dicono le nostre intuizioni e cosa ci porta
a dire la teoria del continuatore più prossimo?
• Secondo Nozick, in questo caso potremmo essere tentati di
dire che D non è un continuatore di A, in quanto B (col
vecchio corpo) vive troppo a lungo: "il duplicato non
diventa improvvisamente la persona [precedente] dopo 3
anni" (61)
• La teoria del continuatore più prossimo nella versione
"ingenua" (p. 64) e "locale" (p. 65), che non tiene conto di
questa intuizione, ci spinge a dire che D è A
• Ma Nozick considera anche una teoria "globale" che
"guarda più in là" (p. 65): x = y, se "y è il continuatore più
prossimo di x e non c'è uno z che duri ancora di più e che
continui x più da vicino di qualsiasi cosa che duri altrettanto
e di cui y sia parte"
• Non tutto è chiaro qui anche perché N. non distingue tra
fasi temporali istantanee e fasi che durano per un certo
intervallo anche lungo
• Ma l'idea sembra essere questa
• t1
t2
t3
• -------- ---------- --------------->
• A
B
D
•
C
• Guardando alla situazione globalmente (considerando
anche t2) anziché localmente (paragonando solo t1 e t3) ,
non possiamo considerare D un continuatore di A, perché il
frapporsi di B tra A e D DURA TROPPO A LUNGO (rimane
vago quanto lungo debba essere questo periodo)
Lez. 30
Ven. 23/4
Antinomia?
• "il problema della sovrapposizione non riguarda
solamente le persone ... penso sia parte integrante di
qualsiasi nozione di identità che non riguardi
semplicemente punti temporali atomici [identità
sincronica] ... la teoria del continuatore più prossimo è
il meglio che Parmenide possa fare in un mondo quasi
eracliteo" (64)
• secondo N., i casi di sovrapposizione mettono a dura
prova il nostro concetto di identità
• La spinta localista e quella globalista sono in tensione,
al punto che si può pensare ad una antinomia (65) [v.
Kant]
DEREK PARFIT
• From Wikipedia:
• Derek Parfit (born December
11, 1942) is a British
philosopher who specializes in
problems of personal identity,
rationality and ethics, and the
relations between them. His
1984 book, Reasons and
Persons (described by Alan
Ryan in The Sunday Times as
"something close to a work of
genius") has been very
influential.
Il problema fondamentale (§92, p.
348)
• Una scelta tra 2 opzioni:
• (1) siamo entità esistenti separatamente,
distinte da corpo, cervello, mente, esperienze,
la cui esistenza è tutto o niente (concezione
semplice)
• (2) riduzionismo (declinabile sia nel paradigma
fisico o in quello psicologico v. § 9)
• Budda accetta (2), ci invita a liberarci dalla
schiavitù nei confronti del sé
Nozioni in § 78 (+/- viste
discutendo Bottani)
• connessione psicologica tra x1 a t1 e x2 a t2: per
es. x1 ha una percezione e x2 ne ha memoria; x1
ha un'intenzione e x2 la corrispondente volizione,
ecc.
• connessione psicologica FORTE: quando ci sono
MOLTE connessioni psicologiche (relazione non
transitiva)
• continuità psic. tra x1 a t1 e xn a tn : il sussistere
di una catena di connessioni psic. forti: x1 a t1 ha
una conn. psi. forte a x2 a t2, ..., xn-1 a tn-1 ha
una conn. psi. forte a xn a tn (è una rel. transitiva)
Tesi principali (§79, p. 278)
• (1) Identità nel tempo: (a) rel. R (connessione psic. e/o cont. psic.) con il
giusto tipo di causa & (b) assenza di biforcazione nella rel. R. [lez. 10]
• (2) l'id. nel tempo non è sempre determinata. In certi casi se x1 a t1 = x2 a
t2 non ha una risposta sì/no. [lez. 11]
• (3) Ci sono due unità da spiegare: della coscienza in un certo momento
[senza escludere che ci possa essere una persona con DUE flussi di
coscienza] e di una vita intera. Non si possono spiegare queste unità
semplicemente affermando che appartengono alla "stessa persona", ma
appellandosi [senza invocare il concetto di persona] a relazioni tra
esperienze e alle relazioni di queste esperienze con un cervello
• (4) Ciò che importa è la rel. R (anche in assenza di identità nel tempo). [lez.
10]
• NB: distinguere tra identità personale, intesa come R (v. p. 334), ed
identità nel tempo, specificata in base ad (1)
• (1) Identità nel tempo: (a) rel. R (connessione psic. e/o
cont. psic.) con il giusto tipo di causa & (b) assenza di
biforcazione nella rel. R
• Il punto (b) ci suggerisce che, come abbiamo visto
discutendo Bottani (p. 74), Parfit accetta una teoria del
miglior candidato.
• Riscontro testuale (§ 90, p. 334): Una biforcazione della
relazione R (due candidati ugualmente validi) fa sì che
non si possa più parlare di identità, perché l'identità
non ammette biforcazione: "il modo migliore di
descrivere il caso è quello di dire che nessuna di queste
due persone sarà me"
Differenza tra Nozick e Parfit
(lucido da lez. 10)
• Il principio dei soli x e y (Bottani, p. 74). l'identità x = y non può
dipendere da fatti che non hanno niente a che vedere con x ed y,
quali l'esistenza di uno z diverso da x ed y
• La teoria in questione sembra violare questo principio. x2 a t2 non
sarebbe identico a x1 a t1 se vi fosse un candidato migliore (con
maggiore continuità psicologica)
• Nozick risponde negando questo principio (assumendo così che
l'identità sia una relazione "estrinseca" [Bottani 74; si potrebbe dire
"esterna"] (si veda la discussione della nave di Teseo, Eng. version p.
33 e anche p. 43)
• Parfit (§ 90, p. 334) risponde che l'identità personale è una certa
relazione R, diversa dall'identità vera e propria (ma R è "what
matters"). L'unicità (assenza di altri candidati) aggiunge valore alla
relazione R, ma anche senza unicità R ha valore
giusto tipo di causa
• 3 versioni della teoria a seconda di cosa
intendiamo qui. Opzioni (p. 267):
• 1) causa normale
• 2) qualsiasi causa attendibile
• 3) qualsiasi causa
• 269: la scelta non è così importante (visto che
ciò che conta non è l'identità ma la relazione
R)
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Lezioni 23-30 - alfabetico dei docenti 2009