azienda servizi integrati ... per andare oltre i luoghi comuni acqua di rubinetto: istruzioni per l’uso [ Presentazione Caro cliente, In primo luogo le nostre scuse! Solo oggi rompiamo il silenzio da troppo tempo mantenuto sull’importante tema dell’acqua, della sua qualità e del suo utilizzo. Si tratta di un tema di interesse collettivo, spesso affrontato sprovvisti delle necessarie conoscenze e purtroppo condizionati da radicati e mai confutati pregiudizi. E certo, gli slogan martellanti e le sbandierate certezze, nonché la diffusa abitudine a ritenere un bene tanto più valido quanto più è costoso, non aiutano a riconsiderare il sospetto con cui da troppo tempo guardiamo all’acqua che arriva ai nostri rubinetti. Eppure questa disponibilità dell’acqua potabile in casa è stata una delle grandi conquiste della civiltà e ancor oggi per molte popolazioni, costituisce un lusso difficilmente raggiungibile. Per questo oggi siamo qui. Non si tratta di pubblicità, ma di chiarezza. Per fornirti finalmente, tutti gli strumenti per una scelta consapevole, qualunque essa sia! In questa campagna che abbiamo intrapreso ti aiuteremo a saperne di più attraverso: • le pagine di questo opuscolo che speriamo leggerai e che contengono [ 2 le risposte, noi crediamo, a molti dubbi espliciti ed impliciti che tu hai; • le serate organizzate presso i Comuni del territorio a partire da marzo 2006, nelle quali incontrerai i nostri esperti con i quali potrai approfondire alcuni aspetti e vedere più da vicino ciò che bevi o potresti tranquillamente bere. In questo breve percorso, insomma, crediamo potrai conoscere il grande lavoro che Noi svolgiamo per garantirTi un prodotto qualitativamente buono ed allo stesso tempo sicuro. Dopo di che: a te la scelta! ASI La tua Azienda [ Lo sai che... Odori e sapori L’uomo ha una capacità istintiva di riconoscere la bontà di un alimento anche attraverso il riconoscimento del suo odore e sapore naturali. L’acqua, per sua natura inodore ed insapore, viene identificata nei suoi aspetti di “gradevolezza” per l’assenza piuttosto che per la presenza di sensazioni olfattive particolari. Lo sai che: • Data la soggettività della misura, la determinazione di odore e sapore in laboratorio è un procedimento complesso? • E’ necessaria la misura della soglia olfattiva degli operatori? • La determinazione viene effettuata in ambienti “puliti” per evitare fenomeni di sovrapposizione ed interferenza? Legge e sanità A protezione della salute pubblica l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblica ed aggiorna Linee Guida per la qualità dell’acqua potabile cui si ispirano i Limiti di Legge Nazionale. Lo sai che: • Alla stesura partecipano più di 200 esperti provenienti da circa 40 Paesi diversi? • Le Linee Guida rappresentano valori di concentrazione che non comportano rischio significativo neanche in un consumo per tutta la vita? • Le Linee Guida definiscono “l’accettabilità qualitativa” in un consumo a lungo termine? 3 Cloro: benefici Ossidante utilizzato nei processi di produzione di acqua potabile, in rete 4 viene aggiunto in quantità minima per garantire una copertura disinfettiva ottimale durante la distribuzione. Lo sai che: • Negli studi effettuati dall’OMS non è stato dimostrato un suo effetto tossico diretto e il Valore Guida è di 5 mg/l? • Il valore medio nell’acqua distribuita non supera 0,3 mg/l? Cloro: inconvenienti A contatto con la sostanza organica, in minima quantità presente in tutti i tipi d’acqua, il cloro può formare sottoprodotti di disinfezione. Lo sai che: • Il Limite Legislativo Nazionale formulato come somma dei sottoprodotti indicatori equivale a 30 µg/L? • Il Valore Guida più restrittivo per singolo composto è di 60 µg/L? • Il valore medio dell’acqua distribuita va da 0,5 a 4 µg/L? Minerale e potabile E’ opinione comune che le principali differenze tra acque minerali e potabili siano legate all’origine ed ai trattamenti. Lo sai che: • Talvolta le due tipologie di acqua hanno la stessa origine? • In tal caso l’unico trattamento che le differenzia è costituito dall’aggiunta del disinfettante lungo la rete di distribuzione? Minerale o potabile? In tabella, per alcuni parametri normalmente elencati nelle etichette delle acque imbottigliate, vengono riportate le caratteristiche di alcune acque oligominerali e potabili. Lo sai che: • In tabella è presente l’acqua che arriva casa tua? • Sapresti riconoscerla? Parametro Unità di misura pH Conducibilità a 20° C A B C D E F unità pH 7,68 7,48 7,94 7,27 7,76 7,54 µS/cm 400 554 317 664 355 470 Residuo fisso a 180° C mg/l 250 352 229 464 227 300 Ione Ammonio mg/l ------- ------- <0,05 <0,05 <0,05 <0,05 Ione Nitroso mg/l ------- ------- <0,02 <0,02 <0,02 <0,02 Nitrati mg/l 6,8 7,6 4,4 19,6 7,2 12,7 Calcio mg/l 46 85,2 56,4 105,0 52,2 63,2 Magnesio mg/l 30 24,1 6,5 <limite 18,9 20,8 Sodio mg/l 6,8 11,6 5,4 12,6 4,2 11,1 Potassio mg/l 1,10 1,70 3,20 9,60 0,58 0,43 Idrogenocarbonato mg/l 293 372 109 344 153 185 Cloruri mg/l 2,8 6,9 2,1 24,4 4,9 19,5 Solfati mg/l 4,9 21,4 84,5 25,7 42,8 50,7 Durezza, Ioni Calcio e Magnesio La durezza di un’acqua è dovuta alla concentrazione di Calcio e Magnesio, elementi necessari alla salute del nostro organismo. Si esprime in gradi francesi (°F) e ciascun grado corrisponde a 4 mg/L di Calcio o a 2,5 mg/L di Magnesio. Calcio e Magnesio vengono assunti principalmente con derivati del latte e carni rispettivamente. 5 Lo SAI Che: • Non esiste evidenza di associazione causale tra durezza ed effetti sanitari 6 indesiderati? • Puoi ricavare la durezza, nelle acque in cui il valore non è espresso, moltiplicando la concentrazione di Ca e Mg in etichetta per 0,25 e 0,4 rispettivamente e sommando alla fine i risultati? • Bevendo 2 litri di acqua potabile al giorno, la quantità di Ca e Mg assunta non supera il 15% della quantità assunta con gli alimenti? Durezza ed incrostazioni L’aspetto negativo della durezza è legato alla sua tendenza a formare depositi ed incrostazioni, soprattutto negli impianti di riscaldamento. Lo SAI Che: • Tale tendenza è significativa per acque con durezza > 20°F e che il valore normativo consigliato per l’acqua potabile è compreso tra 15 e 50°F? • Che l’acqua di casa tua ha una durezza media che varia tra 20 e 24 °F? • Le acque dolci con durezza < 10°F possono essere più corrosive per le tubazioni? Nitrati (No3-) Costituenti naturali delle acque, sono indice di inquinamento da attività umana nei casi in cui la loro concentrazione sia particolarmente alta o tenda a crescere. Lo SAI Che: • La loro concentrazione nelle acque idonee all’alimentazione del neonato non deve superare i 10 mg/L di Nitrati? Il sodio Il sodio è un minerale essenziale presente in abbondanza nell’organismo dove svolge numerose e importantissime funzioni tra cui la regolazione dell’equilibrio idrico. Un’assunzione eccessiva di questo elemento può favorire fenomeni ipertensivi in soggetti predisposti ai quali viene consigliata una dieta povera di sale. Lo sai che: • In condizioni normali le necessità di crescita di neonati e bambini rispettivamente, richiedono almeno 120-400 mg giorno di sodio mentre per un adulto la richiesta minima è di 500? • Per coprire questo fabbisogno con la sola acqua erogata dai tuoi rubinetti un bambino dovrebbe bere dai 6 ai 40 litri d’acqua al giorno mentre un adulto dai 20 ai 150? • Con 2 litri della stessa acqua l’adulto copre dall’1 al 9% del suo fabbisogno giornaliero? Sodio ed alimenti Lo sai che: • Il sodio viene assunto principalmente con gli alimenti? In tabella, insieme alle quantità di sodio contenute in alcuni alimenti tipici vengono riportati i litri d’acqua necessari ad assumere le stesse quantità di sodio. ALIMENTO SODIO mg LITRI ACQUA 500 20 - 150 2.750 120 - 860 Latte (200 ml) 100 4 - 30 Bistecca di manzo (100 g) 90 4 - 30 Panino (da 75 gr) Speck (50 g) 7 8 Non è tutto oro quel che luccica L’acqua minerale può essere considerata un’acqua adatta ad usi terapeutici e specifici a seconda delle sue caratteristiche costitutive. Lo sai che: • Sino alla fine del 2003 essa poteva contenere alcune sostanze chimiche, come arsenico e cadmio, in concentrazione superiore a quella consentita all’acqua potabile senza doverlo dichiarare in etichetta? • La nuova legge equipara la maggior parte dei limiti di accettabilità ma mantiene la facoltà di non dichiararli in etichetta? Lo sai che: [ Responsabilità • Secondo il D.Lgs. 31/01, l’azienda fornitrice di acqua potabile è responsabile del rispetto delle caratteristiche qualitative fino al punto di consegna (contatore)? • Per abitazioni private e locali pubblici è il proprietario o il responsabile della gestione dell’edificio e della struttura a dover assicurare che gli stessi valori siano rispettati al rubinetto? [ LE RISPOSTE AI TUOI DUBBI Odori particolari? Talvolta, aprendo i rubinetti di casa, può capitare di percepire odori che istintivamente vengono attribuiti all’acqua, mentre in realtà sono il risultato di una concomitanza di fattori legati all’ambiente. Per accertare l’origine dell’odore si consiglia di: 1) far scorrere l’acqua, quindi prelevare almeno due campioni in bottiglie di vetro pulite che non abbiano contenuto alimenti o altro e tappare; 2) spostarsi in altra stanza e procedere alla rilevazione agitando la bottiglia prima di aprire rapidamente il tappo ed annusare; ripetere se possibile facendo “annusare” ad altri componenti della famiglia; Se l’origine viene accertata contattare l’Azienda. Odore o sapore di cloro? Se nell’usare l’acqua di rubinetto, il tuo problema è quel fastidioso odore di cloro quando ti accingi a bere, è sufficiente utilizzare una caraffa o una bottiglia a collo largo, riempirla e far “respirare” l’acqua per qualche minuto. Il cloro è una sostanza volatile e tenderà ad evaporare nell’ambiente circostante, lasciando alla tua acqua tutta la gradevolezza che desideri. L’acqua è bianca? Se aprendo il rubinetto l’acqua appare “bianca”, si tratta di un normale fenomeno legato alla pressione che, provocando la formazione di piccolissime bollicine d’aria intrappolate nell’acqua, le conferisce un aspetto lattiginoso e gessoso. In questi casi basta attendere qualche istante dopo il prelievo, perché le bollicine svaniscano e l’acqua ritorni al suo stato naturale. 9 10 Il cloro dell’acqua erogata può scolorire? La concentrazione di cloro in rete di distribuzione è uguale a quella che si otterrebbe mettendo una goccia di comune varecchina in 40 litri d’acqua. La risposta adesso la puoi dare anche tu! A casa dopo un lungo periodo di assenza? Apri i rubinetti e fai scorre l’acqua fredda per effettuare un efficace lavaggio alla rete prima di utilizzarla per gli usi alimentari. torbidità e colore? Al rubinetto puoi rilevare la presenza di residui e di particelle inorganiche che conferiscono all’acqua un aspetto torbido accompagnato da una evidente colorazione giallo-rossastra. Quasi sempre il fenomeno è attribuibile ad interventi di manutenzione o a lunghi periodi di inutilizzo del circuito di distribuzione interno, con rilascio di ferro. Per risolvere il problema è sufficiente lasciar scorrere l’acqua per un periodo sufficiente a pulire le tubature. residui bianchi dopo lavaggio di stoviglie o la bollitura? Evaporando l’acqua lascia tracce biancastre sulle pareti dei recipienti che la contenevano. Si tratta dei suoi sali costitutivi che non si allontanano con il vapore e formano dei precipitati. Il fenomeno è ancor più evidente dopo la bollitura con la formazione di veri depositi di carbonato di calcio meglio conosciuti come “calcare”. 11 Una spesa inutile! Tra i dubbi e le incertezze che da sempre sostengono la contrapposizione tra acque potabili e minerali, si è insinuato negli ultimi anni un commercio porta a porta che ti lusinga promettendoti “un’acqua fai da te” “purificata” e “sicura”. Spesso accade che vengano allestiti allo scopo “spettacolini belli” confezionati in serie tutti per te, creati ad arte per convincerti che di “purificare” tu hai bisogno! Ed ecco che sotto i tuoi occhi increduli, nella tua acqua appena prelevata, un “reagente sconosciuto” materializza una sostanza incognita che precipita portandosi sul fondo le presunte “impurità”. In questi casi sappi che si tratta di informazione scorretta e di mistificazione, fatte anche a danno di chi nel settore del trattamento individuale opera in [ modo corretto. • La tua acqua, come quelle fornite dalle Aziende Acquedottistiche in generale, è di buona qualità e non richiede ulteriori trattamenti per essere bevuta. • Quello che hai visto non è altro che una reazione chimica che causa la precipitazione di elementi e sostanze costituenti normali e necessarie, come i sali per esempio, dell’acqua potabile. • Solo le acque preventivamente trattate e poverissime di sali non reagiscono al reattivo e si comportano come un’acqua distillata, restando limpide. 12 [ LE FAVOLE CHE CI RACCONTANO Dietro gli slogan Tra piccoli sipari di scene di vita quasi familiare e aperture veloci su mondi seducenti ed inverosimili, l’acqua minerale ribadisce la sua identità e fonda il suo commercio. E così in un fiume di milioni di Euro di investimenti pubblicitari si declinano spot ammiccanti che, puntando sulla natura, la purezza, il salutismo, lo stile di vita e la bellezza, orientano i desideri del consumatore. Ma cosa c’è dietro lo slogan? Davvero caratteristiche tanto diverse da fare la differenza? Certamente in alcuni casi sì, si tratta di caratteristiche costitutive distintive, più spesso però, si tratta di un mondo di etichette molto simili in cui la differenza è decretata soprattutto da una idea comunicativa vincente. Da qui slogan che, attraverso innevate montagne e verdi vallate, testimonial belli ed importanti e particelle di sodio pensanti, esaltano ed enfatizzano alcune verità ed altre amene ovvietà. Esaminiamone alcune che “con poca paura di sbagliare alla tua acqua potresti applicare”. “L’acqua che elimina l’acqua” Tutte le acque definibili come oligominerali ed in generale tutte le acque a basso contenuto di sali minerali (Residuo fisso inferiore ai 500 mg/L) e povere di Sodio (inferiore ai 20 mg/L) hanno generali proprietà diuretiche, depurative e disintossicanti purché associate ad una dieta altrettanto sana, naturale e focalizzata all’obiettivo. Esse infatti, favorendo la diuresi, facilitano l’eliminazione delle tossine. 13 “Più leggera e più in forma” In linea con le attuali esigenze estetiche di magrezza ed accanto all’imperversare di cibi “light”, i termini “leggera” e “in forma” soprattutto se uniti ad alcune immagini, risultano particolarmente attraenti e carichi di suggestioni positive (seduttivi). Queste definizioni tuttavia sono genericamente attribuibili a tutte le acque con Residuo fisso inferiore a 500 mg/L. “Povera di sodio” Può accadere che, per enfatizzare una caratteristica come la “piccola quantità”, si punti sull’utilizzo di un sistema di misura poco appropriato come la %. Si tratta di un’unità di misura sproporzionata che non consente di comparare correttamente le concentrazioni. Tuttavia suggerisce un’immediata idea di “poco, pochissimo” anche se la concentrazione espressa in mg/L potrebbe non essere così diversa se comparata alle altre acque! Per conoscere la concentrazione in mg/L e confrontare le differenti concentrazioni basta moltiplicare il valore % per 10.000. Così “inferiore allo 0,002%” per esempio, diventerà “inferiore a 20mg/L”! 14 “Ricca di gusto povera di sodio” Fra le acque povere di sodio impossibile dimenticarsi lo spot in cui una sola isolata particella di Sodio vaga alla ricerca di altre particelle sorelle! E la “povertà di sodio” si amplifica nel silenzio della risposta al richiamo “Yuuu-huuu…c’è nessuno?” Ma la concentrazione di etichetta, se pur bassa, è paragonabile a quella di altre acque minerali in commercio (5,92 mg/L)! “Senza calorie” Talvolta può capitare di imbattersi in richiami al fatto che l’acqua è priva di calorie! Concetto quanto mai ovvio dato che l’apporto calorico deriva solo da proteine, grassi e carboidrati che un’acqua non può contenere! [ “Dietro le etichette” I parametri riportati in etichetta descrivono le componenti di un’acqua minerale consentendo al consumatore di differenziarle in base alle loro caratteristiche costitutive e di sceglierle. Secondo la nuova normativa i parametri di controllo per le acque minerali sono più di 45 ma i produttori non sono obbligati a riportare in etichetta il valore delle altre componenti. [ DI CHE COSA HO BISOGNO E DOVE Quando, dove, come. Sempre più numerosi proliferano sul territorio, i cosiddetti “esperti” di “qualità” dell’acqua fornita al rubinetto che, elargendo pareri e sentenze circa l’adeguatezza qualitativa di ciò che bevi od usi, offrono soluzioni di trattamento domestico talvolta serie, talvolta dubbie e comunque troppo spesso superflue! Sempre più confuso ed impotente e certo poco divertito, tu ascolti di meriti improbabili e difetti inesistenti, preoccupato da tanta convinzione. E certo la tua sfiducia, da tempo alimentata da facili slogan e decretate certezze, non ti aiuta a guardarti dall’imbonitore! Per sapere quando è necessario, dove è possibile e quali sono i rischi, ecco alcune informazioni che ti aiuteranno, noi speriamo, ad orientarti. “Trattamento”? “Purificazione”? I sistemi domestici di trattamento che vengono offerti per produrre un’acqua “purificata” e più “sicura” sono molti: Addolcitori a scambio ionico, dosatori di reagenti chimici, sistemi ad osmosi inversa, filtri meccanici e a carbone attivo. Prima di valutare l’opportunità di un’installazione sappi che: • Al tuo rubinetto l’acqua è potabile e rispetta i requisiti di idoneità all’uso a lungo termine, con caratteristiche di qualità buone; • Per essere bevuta non richiede trattamenti; • I requisiti di potabilità devono rimanere rispettati; 15 16 • Nel migliore dei casi i trattamenti sono inutili, più spesso dannosi: possono alterare le caratteristiche di qualità chimiche rendendo l’acqua non più idonea all’uso potabile o comportare una maggior esposizione al rischio microbiologico; • Il trattamento deve rispettare quanto previsto dal D.M. 443/1990 con il quale il Ministero della Sanità disciplina l’utilizzo delle apparecchiature ad uso domestico; • Se ritieni comunque di istallarlo, lo fai a tuo rischio e pericolo. Ho bisogno di addolcire? Gli addolcitori vengono usati per l’eliminazione di Calcio e Magnesio che, come visto, sono responsabili della durezza dell’acqua ma sono anche necessari all’organismo. Per gli usi alimentari in condizioni normali dunque, il trattamento è inutile o addirittura dannoso: si pensi alla necessità di assumere questi preziosi elementi attraverso gli alimenti! Un certo numero di acque oligominerali ha valori di durezza superiori a 20°F. Negli usi domestici il trattamento controlla la formazione di incrostazioni e riduce l’uso di tensioattivi nei lavaggi. E’ necessario installarlo immediatamente prima dell’apparecchiatura, garantendo il non ritorno dell’acqua trattata nella rete potabile. I trattamenti proposti più comunemente: • Dispositivi a scambio ionico che trattengono Calcio e Magnesio rilasciando Sodio con aumento di questo elemento. 17 • Aggiunta di reagenti polifosfati che “catturano” il Calcio, evitandone la precipitazione: e qui occhio alla regolazione dei sistemi dosatori e all’aumento di Fosforo. Attenzione: l’efficacia dei polifosfati diminuisce oltre gli 80°C, rendendo inutile il trattamento stesso. • Trattamenti elettronici o magnetici che impediscono o riducono la formazione di incrostazioni applicando all’acqua campi magnetici statici o elettromagnetici. L’efficacia di queste soluzioni è ancora controversa. Attenzione: la legge che disciplina le acque potabili prevede per le acque addolcite una durezza NON INFERIORE a 15°F. e l’osmosi inversa? E’ il trattamento proposto come soluzione per sostanze che causano cattivi odori e sapori o potenzialmente nocive, nonché torbidità, microrganismi e sali. Si tratta di far passare attraverso una membrana semipermeabile solo l’acqua, trattenendo tutte le sostanze. ricorda che: • Per la presenza di sali, la tua acqua ha le stesse caratteristiche di un’oligominerale: residuo fisso inferiore a 500 mg/L. Rimuoverle dunque, significa impoverire di costituenti importanti la tua acqua; • I tuoi problemi organolettici sono dovuti al cloro, che hai ormai imparato ad eliminare; • Per torbidità e microrganismi l’acqua che bevi è buona e sicura; 18 I filtri potrebbero essere una soluzione? Le caratteristiche dell’acqua erogata al tuo rubinetto non giustificano l’acquisto di sistemi di filtrazione di qualsivoglia tipo! Se però l’idea ti stuzzica ricorda che: • la filtrazione attraverso membrane rimuove particolato e microrganismi a seconda delle dimensioni delle maglie. Viene utilizzata in abbinamento ad altri trattamenti, a riparo di eventuali effetti negativi generati sul trattamento stesso; • I filtri a Carbone attivo, adatti alla risoluzione di problemi organolettici ed alla rimozione di cloro e suoi sottoprodotti, sono efficaci solo se utilizzati in condizioni assolutamente controllate e necessitano di un trattamento disinfettivo efficace a valle nonché di manutenzione e sostituzione frequente. Punto critico di tutti: la gestione! In tutti i tipi di impianto la manutenzione e/o la sostituzione di parti del trattamento stesso rappresentano punti cruciali! [ Lo stesso Decreto Ministeriale n° 443 del 21/12/90, nelle disposizioni tecniche relative ai trattamenti domestici per acque potabili, recita: “tali apparecchi, quando installati impropriamente e non correttamente gestiti, potrebbero dar luogo ad inconvenienti di origine igienico sanitaria”. L’utilizzatore e chi vende devono rigorosamente seguire i protocolli previsti. Al momento della vendita, questo aspetto deve essere attentamente considerato, anche per i costi che esso implica. [ CHI SIAMO E COSA FACCIAMO Dopo un percorso nell’attività di produzione dell’acqua potabile, iniziato già a partire dagli anni 30, oggi l’Azienda Servizi Integrati SpA gestisce il Servizio Idrico Integrato per conto di undici Comuni, estesi su un territorio di circa 600 chilometri quadrati. Essa inoltre gestisce alcuni Servizi nell’ambito dell’Igiene Ambientale. La Gestione Idrica Integrata, che comprende produzione e distribuzione di acqua potabile e gestione delle acque reflue, fornendo un criterio di approccio complessivo alla problematica ambientale, consente l’ottimizzazione dei criteri di protezione ed intervento, per una maggiore efficacia nella protezione sia quantitativa che qualitativa della risorsa acqua. Nel settore potabile in particolare, ASI fornisce circa 20 milioni di metri cubi di acqua potabile anno, per un totale di 55 mila utenze (tra domestiche, industriali, commerciali e turistiche) e circa 220 mila abitanti serviti. L’origine dell’acqua L’acqua potabile distribuita proviene per il 57% da una falda artesiana, accumulatasi negli acquiferi del fiume Piave, utilizzata attraverso i pozzi situati nelle zone di Candelù e Roncadelle ad una profondità variabile tra 103 e 180 metri, per il restante 43% l’acqua origina dal trattamento di potabilizzazione delle risorse superficiali Sile e Livenza. Le quattro fonti di approvvigionamento e produzione sono interconnesse da una rete di adduzione di 235 chilometri che si dirama nella rete di distribuzione fino all’utenza per altri 1.270 chilometri. 15 19 Mentre l’acqua di origine profonda, dopo l’aggiunta della copertura disinfettiva necessaria, viene direttamente distribuita, quella di origine superficiale passa attraverso un’articolazione di trattamenti purificativi prima di 20 entrare in rete ed essere distribuita con la copertura disinfettiva minimale. Dei due impianti di potabilizzazione solo uno quello di Jesolo, funziona durante tutto l’anno, mentre l’altro viene attivato per coprire i fabbisogni turistici delle richieste estive. La qualità dei controlli Nonostante le differenti origini e tenuto conto di una minima variabilità che differenzia l’acqua di origine superficiale da quella profonda, la qualità delle acque distribuite nel territorio non si differenzia in modo sostanziale. Mentre in alcuni casi il tipo d’acqua erogata è esclusivamente di origine profonda, negli altri essa è costituita dal mescolamento di acque potabili di entrambe le origini. Con l’obiettivo di assicurare il mantenimento della qualità dell’acqua erogata attraverso una sorveglianza complessiva e continua, da sempre, particolare attenzione viene dedicata alla pianificazione e gestione dei controlli. Essi infatti, pur in modo diverso per frequenze adottate e per parametri utilizzati, vengono effettuati per monitorare tutte le componenti del sistema di produzione e distribuzione dell’acqua, nonché per esercitare un controllo preventivo delle sorgenti all’origine. Si tratta di controllo integrato di risorsa e trattamenti che, con l’ausilio di strumentazione on-line strategicamente posizionata in punti significativi dei cicli produttivi, garantisce dal rischio di variazione sia chimica che microbiologica all’utenza. Oltre a questo, specifici monitoraggi periodici e circostanziati, mirano ad approfondire alcuni aspetti delle problematiche legate al settore. Non ultima, l’indagine effettuata nel 2004-2005, in collaborazione con alcuni clienti significativi per posizione sul territorio, finalizzata ad individuare eventuali problematiche legate agli impianti di distribuzione interni e all’utilizzo di dispositivi di trattamento domestico. [ Accanto al controllo complessivo e continuo di trattamenti e processi, l’attività di ricerca finalizzata all’individuazione di nuove tecnologie e all’ottimiz- zazione di gestione di processi e metodologie analitiche adottate, garantisce la massima efficacia di intervento preventivo nei diversi ambiti. In tabella riportiamo l’attività analitica in area potabile negli ultimi tre anni. N°ANALISI AREA POTABILE 2003 2004 2005 Estendimenti rete 441 453 414 Impianti di potabilizzazione 6.565 4.705 3.517 Pozzi 935 720 599 Reti di distribuzione 6.742 3.526 1.339 Utenze 341 1.249 5.802 TOTALE 15.024 10.653 11.671 DEFINIZIONI CONCENTRAZIONI: 1 mg/L= 0,001 g/L 1µg/L= 0,001 mg/L 1µg/L=0,000001g/L TENSIOATTIVI: Sostanza presente nei detergenti e nei detersivi in grado di pulire e formare schiume. CARBONE ATTIVO: particolare forma di carbone granulare, di origine vegetale o minerale, di struttura estremamente porosa, in grado di offrire una grande superficie di assorbimento alle sostanze e nicchia estremamente favorevole per l’insediamento e la crescita di batteri. DL 31/01: legge attualmente in vigore che regolamenta la qualità delle acque destinate al consumo umano. TESTI A CURA DI: Dott.ssa Patrizia Ragazzo (Responsabile Sezione Controllo e Sviluppo Tecnologico dei Processi) 21 [ METTITI ALLA PROVA [ 22 Questo semplice schema si rifà ad alcuni contenuti dell’opuscolo. Dopo averlo completato, riporta sul tagliando che trovi nel retro le parole di senso compiuto ricavate dalle caselle segnalate in grassetto. Con la soluzione allo schema, presso i punti informativi che troverai nel tuo comune, potrai ritirare un omaggio che ti consentirà di gustare al meglio la Tua acqua. 1 Gradi d’oltralpe per la durezza 2 Spesso lo è il trattamento domestico 3 Particelle in sospensione 4 Per acque di rubinetto e minerali talvolta è la stessa 5 Acque a basso contenuto di sali minerali 6 Punto di consegna 7 Lo è la tua acqua 8 Confini invalicabili e valori massimi accettabili 9 Volatile ad effetto prolungato 10 Ce n’è di più in una tazza di latte 11 Pochi in acque per neonati 12 Costituente essenziale per la vita 13 Costituiscono la rete di distribuzione 14 Ne è priva l’acqua 15 Stabilisce linee guida per la qualità dell’acqua potabile stampato su carta riciclata www.achabgroup.it azienda servizi integrati www.asiservizi.it - [email protected] tel. 0421/4811 - fax. 0421/44196 Consegna questo tagliando con la risposta corretta ai punti informativi, per giorni e luoghi vedi locandina che trovi nella tua città, e potrai ricevere un utile regalo (fino ad esaurimento scorte). SOLUZIONE