La qualità dell’acqua del rubinetto Comune di Brugherio 16 Ottobre 2013 dott. Paolo G. Viola Direttore Area Tecnica CHI SIAMO Il Gruppo CAP nasce dalla recente fusione per incorporazione, delle società TAM Spa, Tasm Spa e Ianomi Spa in CAP Holding Spa. Amiacque è il braccio operativo di questa nuova realtà, a capitale interamente pubblico, che si configura tra le prime mono utility in Italia nel settore idrico, per numero di utenti serviti, volumi di acqua distribuita e lunghezza della rete. La storia che porta alla nascita del Gruppo prende il via nel 1928, quando i Comuni di Paderno Dugnano, Limbiate, Cusano Milanino e Cormano costituiscono l’Ente per la costruzione degli acquedotti, il Consorzio per l’Acqua Potabile ai Comuni del bacino del Seveso. Nel 1932, per estendere il raggio d’azione all’intero territorio milanese, viene approvata la prima trasformazione societaria, che dà vita al Consorzio per l’Acqua Potabile ai Comuni della Provincia di Milano. I NUMERI DEL GRUPPO Il territorio del Gruppo copre 253 comuni nelle province di Milano, Monza e Brianza, Pavia, Lodi, Como e Varese Oltre 2.000.000 gli abitanti serviti GLI IMPIANTI 845 pozzi 40 impianti di ossidazione 156 serbatoi 252 impianti a carbone attivo 15 impianti a osmosi inversa IL SISTEMA DEI CONTROLLI La normativa nazionale in materia di qualità delle acque destinate al consumo umano ha recepito le norme comunitarie contenute nella Direttiva 98/83/CE che stabilisce un sistema di controlli interni ed esterni, per garantire la potabilità dell’acqua. I controlli sono effettuati ai pozzi, agli impianti di adduzione, di accumulo e di potabilizzazione e alle reti di distribuzione. Direttiva 98/83/CE D.Lgs. 31/2001 CONTROLLI ESTERNI CONTROLLI INTERNI ASL AZIENDA SANITARIA LOCALE GESTORE ACQUEDOTTO GARANZIA POTABILITA’ • • • • POZZI IMPIANTI DI ADDUZIONE E DI ACCUMULO IMPIANTI DI POTABILIZZAZIONE RETI DI DISTRIBUZIONE POTABILITÀ DELL’ACQUA: requisiti minimi a) non deve contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana. b) deve avere caratteristiche microbiologiche e chimiche conformi ai Valori di Parametro fissati delle tabelle presenti nell’Allegato I, Parte A e Parte B: • 28 Parametri Chimici • 2 Parametri Microbiologici • 21 Parametri Indicatori c) in caso di non conformità ai valori di parametro dell’allegato I, Parte C, l’autorità d’ambito sentita l’ASL, deve prendere i provvedimenti necessari per ripristinare la qualità dell’acqua ove ciò sia necessario per tutelare la salute umana. I CONTROLLI DI QUALITA’ RICEVIMENTO E SCHEDATURA DEI CAMPIONI 80 prelievi giornalieri analisi dei parametri semplici (ph, conducibilità ecc.) 500.000 determinazioni LABORATORIO BATTERIOLOGICO LABORATORIO SPETTROFOTOMETRIA UV parametri microbiologi (coliformi totali, coliformi fecali, carica batterica, ecc.) analisi nitriti, cromati, ammoniaca, ecc. LABORATORIO GAS CROMATOGRAFIA LABORATORIO CROMATOGRAFIA IONICA analisi solventi clorurati e microinquinanti organici analisi anioni e cationi, cloruri, solfati, nitrati, calcio, sodio e magnesio SPETTROFOTOMETRIA IN ASSORBIMENTO ATOMICO SPETTROMETRIA ED EMISSIONE ATOMICA PLASMA I CONTROLLI DI QUALITA’ I principali parametri analizzati sono: Chimici (solfati, cloruri, calcio, sodio, potassio, magnesio, nitrati, ecc.) Solventi clorurati (Cloroformio, Trielina, Freon, ecc.) Metalli (ferro, manganese, cromo, ecc.) Microinquinanti (diserbanti, pesticidi, prodotti intermedi delle aziende chimico-farmaceutiche, ecc.) Microbiologici (Escherichia Coli, Coliformi totali e fecali, Enterococchi, ecc.) CONTROLLI DI QUALITÀ E COMUNICAZIONE TRASPARENTE Amiacque controlla puntualmente e accuratamente la qualità dell’acqua ne garantisce la potabilità con accurati controlli quotidiani e la certifica attraverso “L’ETICHETTA DELL’ ACQUA” del rubinetto, inviata trimestralmente agli utenti insieme alla bolletta dei consumi, riportante i risultati analitici per una serie di parametri confrontabili anche con i previsti limiti di legge. Sul sito www.amiacque.it è pubblicata e scaricabile l’etichetta di ogni Comune servito. L’etichetta dell’acqua Consumi acqua minerale in bottiglia 300 L’Italia è il Paese con il maggior consumo d’acqua in bottiglia. Dato in costante aumento. Consumo pro capite in Italia 1980 - 2006 200 100 0 1980 1985 1990 1995 2000 2002 2004 2006 250 200 150 100 50 0 Consumi pro capite acqua in bottiglia (2006) Italia Messico Spagna francia germania stati uniti brasile indonesia Fonte: Worldwatch Institute – Legambiente – Un Paese in bottiglia cina india Acque minerali Il consumo di acqua in bottiglia che nel 1988 era di 80 litri, ha raggiunto in Italia 194 litri pro capite annui (2006) Ci sono in commercio circa 300 acque minerali. 12 miliardi di litri imbottigliati. 350.000 ton di PET utilizzate per bottiglie Fatturato di circa 5 miliardi di euro DOVREBBE essere conservata in luogo fresco, lontano e al riparo dalla luce e dal calore del sole. Il costo al litro oscilla tra 20 e 76 centesimi (200-760 €/m3) Costo acqua di rete: • Ciclo idrico 0,72 €/m3 • Acqua Potabile 0,32 €/m3 (Dati Legambiente – Un paese in bottiglia) La durezza dell’acqua i. La durezza dell’acqua è inversamente correlata con l’insorgenza di malattie cardiovascolari: il contenuto di calcio e ancor di più, di magnesio, protegge il cuore. Lo affermano, sull’analisi di consistenti studi epidemiologici, Massimo Ottaviani, Laura Achene, Manuele Ferretti e Lucentini, del Dipartimento di Ambiente e connessa Prevenzione Primaria dell’ISS. Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di mortalità nel mondo industrializzato. Vi intervengono fattori metabolici, stili di vita,che non bastano tuttavia a spiegare le differenze nel tasso di mortalità in varie zone del mondo. L’attenzione dei ricercatori si è così rivolta ai fattori ambientali. Tra questi ha un ruolo importante la durezza delle acque. Nelle conclusioni dello studio emerge l’importanza del ruolo dell’acqua potabile nell’apporto di nutrienti minerali e l’effetto benefico sul cuore del consumo di acque dure. Su tali basi l’OMS raccomanda l’emissione di linee guida per la desalinizzazione delle acque destinate al consumo umano, l’arricchimento in Sali di calcio e magnesio delle acque demineralizzate e la corretta informazione ai consumatori. (Dati Legambiente – Un paese in bottiglia) La durezza dell’acqua Acqua del rubinetto o minerale? False credenze sull’acqua Le case dell’acqua Le Case dell'Acqua, realizzate dal Gruppo CAP in collaborazione con i Comuni, sono moderni impianti per la distribuzione di acqua naturale e frizzante, site all'interno di parchi e spazi verdi, in armonia con l'ambiente. Distribuiscono la stessa acqua della rete di acquedotto: buona, sicura e ottima da bere perché certificata da controlli periodici dell'Asl e del Laboratorio Analisi di Amiacque. Le caratteristiche chimico-fisiche ne garantiscono la qualità e la purezza. Ogni Casa dell'Acqua del Gruppo CAP eroga in media 1.500 litri al giorno, equivalenti al risparmio quotidiano di 1000 bottiglie di plastica da un litro e mezzo. Il servizio erogato dalle Case dell’acqua è gratuito, la maggior parte dei Comuni infatti non fa pagare nulla. Le Case dell’Acqua realizzate dal Gruppo CAP hanno ottenuto la certificazione ISO 22000:2005 per la sicurezza alimentare. Acqua del rubinetto: PERCHE’? Perché è fresca di giornata (prelevata dalla falda) Perché è trattata (quando serve) con impianti tecnologicamente avanzati Perché è controllata due volte (Gestore, ASL) Perché costa molto meno di quella in bottiglia Perché non necessita di trasporti, stoccaggi, e non produce rifiuti Grazie