PROCESSO DI VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, la capacità relazionale e i risultati raggiunti in relazione alle conoscenze, alle abilità e alle competenze previste dai piani di studio dell’istituzione scolastica. Il processo di verifica si distingue in due momenti: verifica formativa e verifica sommativa. La verifica formativa permette al docente di accertare in itinere il raggiungimento degli obiettivi intermedi programmati e di verificare l'adeguatezza dei metodi utilizzati. La verifica sommativa consente il controllo del profitto scolastico ai fini della classificazione e viene effettuata generalmente alla fine di ogni modulo. Il numero delle valutazioni scritte ed orali deve essere congruo: almeno tre prove scritte e/o due prove orali per quadrimestre, diversificate per tipologia e modalità. La verifica può realizzarsi anche attraverso il lavoro di gruppo. La valutazione finale sarà frutto d’una ragionata ed armonica sintesi di numerosi elementi di giudizio: Impegno Partecipazione Progressione nell’apprendimento Capacità d’analisi e sintesi Media dei voti attribuiti Il D.P.P. n. 22-54/2010 (Regolamento sulla valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e della capacità relazionale degli studenti) prevede inoltre nell’art. 9 la certificazione delle competenze: “1. Al termine del primo biennio, conclusivo dell’obbligo d’istruzione, e al termine del secondo ciclo il consiglio di classe certifica le competenze degli studenti avendo a riferimento quanto previsto dai piani di studio provinciali; per la certificazione delle competenze, la Giunta provinciale adotta i modelli da utilizzare nelle istituzioni scolastiche in raccordo con quelli nazionali. 2. La certificazione delle competenze avviene entro il termine dell’anno scolastico di riferimento e ha carattere di bilancio utile ad orientare lo studente alla prosecuzione degli studi o all’inserimento lavorativo. Nella stesura della certificazione deve essere considerato il percorso didattico ed educativo svolto dallo studente, i traguardi raggiunti nell’apprendimento e i livelli di competenza.” Attività di recupero, approfondimento e supporto all’organizzazione dello studio Le attività di recupero, programmate dai consigli di classe, si svolgono a diversi livelli: attività di classe programmate da ogni insegnante durante il normale svolgimento delle lezioni, a partire dalle verifiche effettuate per il controllo dei processi d’apprendimento; corsi di recupero (o sostegno) da effettuare in aggiunta alle ore di lezione. Tali attività sono obbligatorie per gli alunni che sono stati giudicati carenti in una o più discipline dal consiglio di classe. Il consiglio di classe può esonerare dall’obbligo della frequenza quegli alunni i cui genitori abbiano dichiarato di voler provvedere autonomamente al recupero delle carenze. Le attività d’approfondimento e supporto sono promosse, programmate e guidate da gruppi di docenti o docenti singoli e sono finalizzate a fornire agli alunni occasioni di completamento della loro formazione culturale di base e di sviluppo delle loro attitudini. Si svolgono normalmente al di fuori dell’orario delle lezioni, salvo casi particolari, nei quali va comunque salvaguardato il monte ore per le attività curricolari. L’adesione degli alunni è individuale e facoltativa. Tra queste iniziative sono collocabili le attività di sportello didattico. Lo sportello si attiva: per richiesta motivata di un gruppo di studenti che indicano gli argomenti (o le difficoltà) da affrontare e che s’impegnano alla frequenza; per proposta del docente della materia; per iniziativa dei gruppi didattici, su argomenti particolarmente ostici e importanti, da effettuare in determinati momenti dell’anno scolastico. Sarà cura dei docenti coinvolti prestare particolare attenzione alle modalità d’attuazione dell’intervento, onde evitare inutili ripetizioni di ciò che avviene in classe e puntare invece sulla centralità del processo d’apprendimento e sull’eventuale recupero della motivazione. Le carenze formative In merito alle carenze negli apprendimenti si riporta l’art. 8 del Regolamento sopracitato: “ 1. Le modalità di rilevazione delle carenze negli apprendimenti e di realizzazione delle attività di sostegno e di recupero delle stesse sono attuate secondo le seguenti indicazioni: a) il collegio dei docenti, per prevenire l’insuccesso scolastico e formativo, definisce le modalità e i criteri di attuazione delle attività di sostegno in corso d’anno nonché dei corsi di recupero e delle relative verifiche previsti dalla lettera d); b) il consiglio di classe ha il compito di predisporre, attuare e valutare le attività di sostegno in corso d’anno nonché i corsi di recupero e le relative verifiche previsti dalla lettera d); c) il consiglio di classe può ammettere alla classe successiva lo studente con carenze dopo aver valutato il numero, la tipologia e la gravità delle stesse e se ritiene possibile il loro recupero con lo studio individuale e la frequenza del corso previsto dalla lettera d); il consiglio di classe in particolare: 1) attribuisce allo studente il voto sei indicando, in un apposito spazio del documento di valutazione, la disciplina con carenze. All’albo dell’istituzione scolastica la disciplina con carenze è riportata con il voto sei e l’ammissione alla classe successiva è integrata con un asterisco; 2) stabilisce, su proposta del docente della disciplina, le parti di programma che lo studente deve seguire per il recupero delle carenze; d) l’istituzione scolastica organizza per lo studente con carenze un solo corso di recupero all’inizio dell’anno scolastico con verifica al termine del corso; in caso di esito negativo della verifica l’istituzione scolastica offre, su richiesta dello studente, una sola altra verifica, indicativamente entro metà gennaio; e) l’esito delle verifiche previste dalla lettera d) è riportato in un apposito spazio del documento di valutazione affinché il consiglio di classe ne tenga conto ai fini dell’ammissione alla classe successiva e all’esame di stato; f) lo studente è tenuto a partecipare responsabilmente alle attività di sostegno e di recupero delle proprie carenze negli apprendimenti; g) la famiglia e lo studente sono adeguatamente e puntualmente informati sulle carenze negli apprendimenti, sulle possibili conseguenze, sulle modalità di recupero e sui loro esiti, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 16, comma 4.” Per il superamento delle carenze formative, l’Istituto indica il seguente percorso: In sede di Consiglio di Classe finale devono essere stilate apposite schede, che spieghino i motivi delle carenze e definiscano il percorso e le modalità di recupero; tale percorso non dovrà essere necessariamente la riproposta del programma, ma sarà centrato sui nuclei concettuali fondamentali per sviluppare le competenze definite in fase di programmazione. Ogni studente deve attuare, durante l’estate, il percorso individualizzato indicato dal Consiglio di Classe per ogni carenza evidenziata. All’inizio dell’anno scolastico successivo saranno effettuate le verifiche del lavoro svolto. In caso di verifica positiva, il superamento della carenza sarà certificato e comunicato alle famiglie. Nel caso in cui la carenza non risulti superata la scuola può prevedere ulteriori momenti di verifica. Le modalità e i tempi delle verifiche sono programmati ogni anno dal Collegio dei Docenti. Qualora lo studente non superi la carenza/e nel corso dell’anno scolastico successivo, di tale fatto sarà tenuto conto in sede di scrutinio finale: in caso di non promozione, tali situazioni si estingueranno di fatto con la ripetizione dell’anno; in caso d’eventuale promozione ampiamente motivata, il non superamento della carenza resterà annotato nel curriculum dello studente. CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE La certificazione linguistica è un’attestazione formale, rilasciata da enti autorizzati e accreditati, che consente di classificare la conoscenza linguistica a livelli standard su scala internazionale. Il conseguimento della Certificazione rappresenta un traguardo importante nel percorso formativo di ogni studente e un requisito per entrare nel mercato del lavoro. Tutti gli esami sono infatti ancorati al quadro di Riferimento Europeo e sono riconosciuti da università e aziende di tutto il mondo. Gli esami consistono nello svolgimento di test (orali e scritti) ai quali gli Enti Certificatori attribuiscono un punteggio. Ad ogni candidato che superi l'esame viene rilasciato un diploma che attesta il livello di competenza linguistica raggiunto. Inglese: una delle certificazioni più “semplici” è rappresentata dal KET (Key English Test) che verifica l’abilità di uno studente nell’esprimersi ad un livello di base. Il test si basa su prove di lettura, scrittura, ascolto e dialogo. Il nostro Istituto non organizza corsi finalizzati al raggiungimento delle competenze linguistiche del livello KET poiché le normali attività didattiche prevedono un livello di competenza scritta ed orale in uscita dal biennio A2 B1A. Ad un livello leggermente superiore è invece il PET (Preliminary English Test), il quale certifica che lo studente è in grado di esprimersi con una buona autonomia. La scuola organizza ogni anno un corso finalizzato al conseguimento delle necessarie abilità per poter sostenere l’esame. Le lezioni sono tenute da un docente madrelingua per un totale di ore 10. La certificazione FCE ( First Certificate in English) attesta una conoscenza linguistica di livello medio adatta comunque ad affrontare situazioni di vita lavorativa e a padroneggiare un ampio ventaglio di situazioni comunicative scritte ed orali. Il nostro Istituto offre la possibilità di seguire un corso pomeridiano per un totale di 10 ore. Le lezioni vengono tenute da un docente di madrelingua inglese. Le certificazioni PET e FCE sono riconosciute a livello universitario per l'iscrizione alle diverse facoltà ed esonerano quindi dall'accertamento linguistico obbligatorio in ingresso. Costituiscono inoltre credito formativo per l'Esame di Stato. Tedesco: anche per la lingua tedesca, per gli studenti del biennio, vengono organizzati corsi pomeridiani, livello A2 ( Fit in Deutsch 2), tenuti dal docente dell'Istituto per un totale di 10 ore. Questo esame è volto ad accertare le conoscenze basilari della lingua tedesca attraverso prove di comprensione e produzione scritta ed orale relativa a situazioni di uso frequente e quotidiano. ATTENZIONI DIDATTICHE Convinti che l’apprendere ad apprendere e l’apprendere a crescere siano gli elementi fondanti di una scuola che si prenda cura dei propri studenti ponendoli al centro del proprio fare, la comunità educante promuove un condiviso atteggiamento didattico finalizzato allo sviluppo di competenze di cittadinanza e professionali attraverso la costruzione partecipata dei saperi. Consideriamo infatti apprendimento significativo ogni processo di acquisizione di conoscenze che parta da differenti punti di vista e diverse risorse cognitive, affettive e sociali. Non la mera trasmissione di saperi, ma la loro costruzione dentro una comunità di apprendimento consente agli studenti di raggiungere obiettivi di autorealizzazione progressivamente più elevati nel corso del curricolo. Tale visione presuppone un’assunzione di responsabilità educativa da parte di un corpo docente capace di costruire sul confronto linee progettuali che, grazie alla costante spinta al miglioramento, conducano alla crescita della competenza professionale e individuale. L’innovazione didattica che vogliamo al centro del nostro modello organizzativo permette di valorizzare l’intera personalità dello studente, considerandone la complessità; riteniamo infatti che solo la progettazione di opportunità educative finalizzate alla creazione di situazioni di agio e benessere personale ponga le basi per un processo motivazionale imprescindibile. Gli indirizzi del Collegio dei Docenti rappresentano l’avvio dell’azione educativa declinata successivamente nelle discipline attraverso l’attività progettuale dei Gruppi Didattici. E’ questo il primo livello di coprogettazione, ovvero un modello operativo aperto in grado di collegare gli aspetti fondanti dei differenti saperi senza trascurare le sollecitazioni che l’Istituto riceve dal contesto in cui è inserito. Scuola e territorio si aprono così ad un dialogo in grado di creare le condizioni di apprendimento migliori per condurre lo studente ad accrescere il proprio livello di iniziativa, responsabilità e senso di appartenenza. METODOLOGIA La programmazione didattica dell'Istituto viene effettuata nel rispetto della progettazione partecipata. Tale intento nasce dalla finalità di mettere insieme spazi scolastici, soggetti e competenze diverse per un miglior modello organizzativo. La progettazione partecipata trova la sua concretizzazione attraverso diversi strumenti: in primo luogo attraverso le codocenze si costruiscono percorsi didattici che consentono lo sviluppo di un sapere personale, critico e dialogico; attraverso una nuova scansione dell’orario vengono previste infatti alcune ore in compresenza, ovvero caratterizzate da una didattica condivisa e gestita in aula da due docenti. Consideriamo quest' impostazione metodologica una ricchezza, un valore aggiunto a disposizione degli studenti che si trovano nella condizione di sviluppare forme di apprendimento multidisciplinare. L’attività viene impostata su due livelli: l’uno dato dalle diverse prospettive secondo cui è scandito il lavoro, l’altro dalla possibilità di analisi/confronto delle rispettive e diverse potenzialità. L'organizzazione progettuale per l’acquisizione e successiva la valutazione delle abilità e delle conoscenze verrà effettuata dal corpo docente coinvolto quale “unicum” al fine di certificare il grado competenza raggiunto. Per favorire tale apprendimento si punterà su una didattica per problemi e sull'approccio cooperativo al fine di sviluppare l'acquisizione di responsabilità e di competenze spendibili. In continuo feedback con gli studenti il corpo docente sensibilizzerà gli stessi ad un'autovalutazione costante al fine di permettere, in caso di riscontri negativi, il recupero dei nuclei fondanti delle discipline e favorire la motivazione allo studio. I laboratori di cui dispone l'Istituto sono spazi fondamentali in tal senso e la progettazione di situazioni laboratoriali rappresenta una prospettiva di unificazione e di unitarietà dei saperi che devono disporsi sempre intorno all'io conoscente. Anche in classe si favorirà, attraverso un setting che preveda la centralità degli studenti, una collocazione diversa delle bancate e della cattedra al fine di mutare l'approccio metodologico tradizionale in uno più dinamico, dialogico e operativo. Crediamo che la dimensione del gruppo classe sia un fattore essenziale per un'efficace relazione tra insegnamento e apprendimento; l'idea di classe come comunità che apprende è molto di più di un modello didattico, è una visione di scuola che riesce a fondere importanti acquisizioni pedagocico-educative. Lo studente deve infatti vivere l'esperienza scolastica in un gruppo il cui clima, le relazioni, i legami vengano promossi dai docenti partendo dall'idea di curricolo inteso come condizione di ricchezza di opportunità personali. Per raggiungere tali obiettivi l'Istituto promuove una comunicazione “condivisa”. Il Dirigente e i docenti si impegnano a far progredire la conoscenza dell'intero gruppo, sostenendo contestualmente quello dei singoli attraverso un confronto democratico, la comune definizione degli obiettivi, la promozione di forme e modalità di apprendimento e la creazione di spazi di condivisione di ciò che si è appreso. La programmazione didattica ed educativa, rispettosa della libertà d'insegnamento dei docenti, garantisce la formazione dell'alunno, sviluppa le sue potenzialità evolutive e contribuisce allo sviluppo armonico della sua personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi recepiti nei piani di studio di ciascun indirizzo. Nell’ottica della la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell'istruzione, attraverso la costante attività di orientamento, intesto anche in termini didattici, l’Istituto progetta e predispone strumenti idonei ad orientare in modo responsabile le scelte sia degli studenti che si accingono all’iscrizione alla secondaria di secondo grado, sia degli studenti che durante o dopo il primo biennio ritengono di poter intraprendere altri percorsi formativi, sia gli studenti che si avvicinano al diploma e quindi all’università, al mondo del lavoro o all’alta formazione. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la Scuola assume come criteri di riferimento: la validità culturale, la funzionalità educativa, le esigenze dell'utenza e, come criterio d’orientamento, l'uniformità dei testi per tutti i corsi. Nell'assegnazione dei compiti da svolgere a casa, i docenti operano in coerenza con la programmazione didattica del Consiglio di classe, tenendo presenti le necessità di rispettare i tempi di studio degli alunni, che debbono avere la possibilità di partecipare anche alle attività complementari progettate del Collegio dei docenti e di usufruire di tempo libero. Nel rapporto con gli allievi, i docenti colloquiano in modo pacato e teso al convincimento, non ricorrono ad alcuna forma d’intimidazione o minacce di punizioni mortificanti, si predispongono a tenere nella dovuta considerazione le richieste e i suggerimenti, educano al dialogo e al confronto. I docenti si impegnano ad esplicitare la propria offerta formativa, a motivare il proprio intervento didattico, ad esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione, a comunicare tempestivamente agli allievi – motivandoli - i risultati delle prove orali e delle prove scritte. IL DOCENTE TUTOR ED IL COORDINATORE DI CLASSE Nei primi tre anni, per un’ora alla settimana, è prevista a disposizione di ogni classe la figura del docente tutor, separata dalla figura del coordinatore. Mentre infatti le competenze del coordinatore riguardano la classe nel suo insieme, quelle del tutor sono rivolte ai singoli alunni con l’obiettivo di aiutarli ad affrontare il percorso scolastico nel modo il più possibile sereno; a tale scopo il tutor effettua colloqui coi ragazzi e con le famiglie, prefiggendosi di individuare tempestivamente le problematiche insorgenti, e utilizzando tutti gli strumenti e le risorse (confronto coi colleghi, discussione in consiglio di classe e/o col dirigente, invio allo psicologo scolastico o a servizi del territorio, ecc.) necessari ad una proficua risoluzione degli stessi. Il tutor osserva l’attività di studio degli alunni, cercando di capire se vi siano difficoltà scolastiche e si adopera per individuarne le cause, avvalendosi dell’aiuto e del confronto fornito dagli altri punti di vista coinvolti (colleghi, genitori, psicologa scolastica, ecc.). In caso di forti problematiche di rendimento, che non si risolvano nonostante la messa in moto di aiuti adeguati al caso (valutati di concerto col coordinatore di classe e/o con la psicologa), fa emergere la necessità di riorientamento e cerca di motivare il ragazzo ad un percorso in tal senso. Tutte le attività di orientamento, riorientamento e i nuovi inserimenti vengono sottoposti alla valutazione di una commissione composta dal dirigente, il coordinatore di classe, il tutor, il tutor d’indirizzo e la psicologa scolastica. D’intesa col coordinatore di classe, il tutor segue anche i rapporti scuola-famiglia. In generale si può quindi dire che il coordinatore rileva le situazioni e il tutor attiva le risorse idonee ad affrontare la singola necessità. Il tutor si mostra attento alla relazione con gli alunni, aiutandoli a esprimersi, sollecitando la partecipazione attiva e la propositività e facilitando, quindi, l’espressione delle loro potenzialità. Si adopera per velocizzare la creazione di un gruppo classe positivo, mostrando come ogni differenza possa essere una risorsa preziosa e vada apprezzata (e non denigrata); cerca di implementare un corretto senso di responsabilità, aiutando i ragazzi a capire che ognuno è artefice del clima che lo attornia e di un sereno vivere a scuola. Infine il tutor si offre agli alunni come figura di riferimento e filtro per le necessità emergenti, pur nella disparità di una necessaria diversità di ruoli. Negli ultimi due anni il coordinatore di classe incorpora anche il ruolo del docente tutor. CORSO PER STUDENTI CHE PRATICANO ATTIVITÀ SPORTIVA Attraverso una specifica organizzazione oraria ed una didattica dedicata e un protocollo d’intesa con il CONI provinciale, l’Istituto offre alle ragazze e ai ragazzi iscritti ad una federazione sportiva che praticano attività sportiva a livello agonistico la possibilità di coniugare la formazione scolastica con l’attività sportiva. A questi studenti, che firmano un preciso e specifico patto formativo, vengono concessi permessi in caso di partecipazione a gare, raduni e allenamenti fuori sede e, in luogo delle lezioni di Educazione motoria, si riconosce l'attività di allenamento con la società di appartenenza con relativa valutazione da parte dell'allenatore. In ogni caso, periodicamente, gli studenti si devono sottoporre a test motori seguiti dai docenti di Educazione motoria dell’Istituto che provvedono a mantenere un contatto diretto con le società sportive di appartenenza degli studenti. I docenti delle discipline curricolari adottano una didattica flessibile e funzionale alle esigenze e alle specificità dell’impegno sportivo di ciascuno studente. CORSO SERALE Il Corso serale dell’Istituto è attivo, senza interruzioni, da una trentina d'anni e in questo lungo periodo si è consolidata una tradizione basata sostanzialmente sul riconoscimento della particolarità dell'utenza (lavoratori adulti o giovani adulti ), sulla centralità di una didattica che sappia valorizzare il vissuto professionale e culturale dei corsisti e sulla convinzione che la lezione rappresenta il momento fondamentale del processo di apprendimento, non essendo pensabile delegare allo studio individuale l'acquisizione dei saperi. Dall’anno della proposta ministeriale è in atto la sperimentazione Sirio che, oltre a diminuire il numero delle ore di lezione, ha consentito un più razionale riconoscimento dei crediti formativi (conoscenze e competenze), accumulati in precedenti percorsi scolastici o in altri ambiti (lavorativo e non), al fine di alleggerire il carico orario e di studio degli iscritti. Di seguito sono riportati gli aspetti più significativi della sperimentazione Sirio attivo per le classi quarte e quinte. Crediti formali: si tratta di crediti acquisiti in precedenti esperienze scolastiche. Se il Consiglio di classe ratifica il credito, al lavoratore studente verrà riconosciuto il voto attribuito nel precedente percorso. Crediti non formali: si tratta di crediti acquisiti in esperienze professionali o percorsi formativi non istituzionali. In questo caso, su richiesta dell’interessato, il docente della materia oggetto della richiesta di riconoscimento di credito procederà alla verifica delle conoscenze e competenze e sulla base del risultato il Consiglio di classe ratificherà la concessione del credito. Debito scolastico: nel caso in cui un lavoratore studente provenga da altri indirizzi di studio, sulla base delle materie studiate e dei programmi svolti, il Consiglio di classe potrà attribuire debiti scolastici (relativi ad esempio a materie non svolte). Tali debiti verranno saldati tenendo conto di programmi individualizzati assegnati dal docente e centrati sui nuclei concettuali essenziali della disciplina. La verifica potrà avvenire in itinere o mediante una prova strutturata o un colloquio. Tutor: per ogni classe è prevista la presenza di un tutor, nominato dal Consiglio di classe fra gli insegnanti che lo compongono. Il tutor è interlocutore privilegiato per i lavoratori studenti della classe che potranno rivolgersi a lui per discutere i problemi di ordine didattico o quelli derivanti dal doppio ruolo di lavoratori e studenti. QUADRO ORARIO E DELLE MATERIE NELLE CLASSI QUARTE E QUINTE TRIENNIO RIENTRI FORMATIVI Discipline del piano di studi Ore settimanali per Ore annuali anno di corso anno di corso per Classe concorso di 4° 5° anno anno 4° 5° anno anno 1 1 33 33 Scienze storico-sociali 4 4 132 132 050A Diritto 2° 2 66” 66 019A Lingua inglese 2 2 66 66 346A Matematica 3 2°° 99 66” 047A 4° 4 132” 132 058A Costruzioni 4 ** 4°° 132” 132” 016A Topografia 4 3 132 99 072A Disegno e progettazione 3** 4*** 99” 132” 016A – 071A Impianti 2** 3*** 66°°° 66” Totale 26 26 858 Religione Italiano Geoped., Estimo Economia, 858 020A LEGENDA * un’ora in codocenza tra Impianti e Disegno e Progettazione ^ un’ora in codocenza tra Matematica e Topografia ** un’ora in codocenza tra Impianti e Disegno e Progettazione e un’ora in codocenza tra Impianti e Costruzioni Classe Terza ° Classe Quarta un’ora in codocenza tra Diritto ed Economia *** due ore in codocenza tra Impianti e Disegno e Progettazione Classe Quinta °° un’ora in codocenza tra Matematica e Costruzioni “ di cui 33 in codocenza °° ° di cui 66 in codocenza Monte annuo ore All'area di progetto, che rappresenta un indispensabile momento di sintesi da realizzarsi con una attività progettuale interdisciplinare, deve essere destinato un numero di ore non superiore al 10% del monte ore annuo delle discipline coinvolte in questa attività. A partire dall’anno scolastico 2012/2013 i corsi serali hanno subito modifiche sostanziali: di fatto negli Istituti tecnici è stato annullato il progetto Sirio ed è stata ridefinita l’offerta formativa, riprendendo quella dei corsi diurni. CONVENZIONE CASA CIRCONDARIALE L'attività dell’Istituto nella Casa circondariale è iniziata nell'anno scolastico 2002/3 rispondendo ad un'esigenza particolare di un unico studente che, essendo in possesso della promozione alla quinta classe del corso geometri, aveva chiesto la possibilità di iscriversi all'ultimo anno del Corso serale Sirio e, contestualmente, la disponibilità dei docenti a tenere lezioni dentro la Casa circondariale. Grazie all'interessamento di Gabriele Iori, all’epoca docente nei corsi di alfabetizzazione di base, dopo colloqui con la Dirigente scolastica, l'educatore e il Direttore, è stata stipulata una Convenzione tra l'Istituto Pozzo, l'Istituto comprensivo Trento 5 e la Casa circondariale per l’avvio delle lezioni agli studenti iscritti nelle classi del corso serale per geometri Sirio. Il primo anno sono stati attivati due corsi, uno per la classe quinta e uno per la classe prima. Visto l'esito positivo dell'esperienza, sia per quanto riguarda lo studente di quinta che si è brillantemente diplomato, sia per quelli di prima che hanno ben superato il primo impatto relativo al rientro in formazione, ottenendo una buona promozione, la scuola si è impegnata a proseguire questa collaborazione. Il numero di studenti iscritti al corso geometri è progressivamente aumentato, anche se fatalmente ci si scontra con le problematiche legate alle dinamiche interne alla Casa circondariale, soprattutto in relazione ai trasferimenti in altri istituti di pena. Oltre agli studenti iscritti, va evidenziata la consistente presenza di uditori che si aggregano alle classi, per conoscere e valutare l’esperienza in atto, al fine di un’eventuale successiva iscrizione. Va inoltre sottolineato che alcuni studenti , in uscita definitiva per aver scontato la pena o in misura alternativa, hanno poi deciso di continuare gli studi anche all'esterno, frequentando le lezioni del Corso serale. Dopo sei anni di esperienza ci sembra giunto il momento di riflettere e di progettare un intervento formativo più mirato e più consapevole delle esigenze degli studenti. Un primo passo sarebbe quello di organizzare contesti di apprendimento costruiti non solo per l’acquisizione di un sapere tecnico strumentale e finalizzati al conseguimento di titoli ma anche con testi basati sull’ascolto, il confronto, la discussione in grado di orientare la curiosità, gli interessi, di stimolare la riflessione e di valorizzare le competenze. Non un’alternativa ai corsi scolastici ma un’opportunità di carattere culturale. Si prevede inoltre di costruire un progetto condiviso tra tutti i soggetti formativi che operano all’interno della Casa circondariale, potenziando la logica di collaborazione che aveva animato gli scambi, il confronto e il supporto reciproco negli anni precedenti. Per gli insegnanti del corso serale questa è stata un’opportunità importante sul piano dell’impegno civile e professionale. Importante e significativa anche per la novità: per la prima volta, infatti, nella nostra regione, è stata offerta ai detenuti l’occasione di intraprendere un percorso di studio relativo ad un istituto secondario di secondo grado. I docenti hanno dovuto costruire percorsi di apprendimento diversi, in quanto le ore a disposizione per ogni docente sono state assai ridotte rispetto al tradizionale monte ore, si sono dovuti adattare alle procedure, alla novità del luogo e della relazione, ma l'esperienza ha lasciato in tutti un segno importante, dal punto di vista professionale e, soprattutto, umano. PERCORSO AD ESAURIMENTO Le classi quinte dell’Istituto seguono un percorso ad esaurimento che prevede più indirizzi: Liceo Tecnologico per Geometri Indirizzo: Costruzioni - Ambiente – Territorio Liceo Tecnologico per Geometri Indirizzo: Progettazione - Arredo Urbano e Interni Corso Tecnico per Geometri Indirizzo: Cantieristico e Gestione Immobiliare Liceo Tecnologico per studenti che praticano attività sportiva.