ECONOMIA & FINANZA PUBBLICA
Ottimo di Pareto
L’ottimo di Pareto (o efficienza paretiana) è una condizione di allocazione
di risorse nella quale non è possibile aumentare l’utilità di un soggetto senza far
diminuire quella di almeno un altro soggetto.
Prendiamo una situazione con 100 individui in una situazione A. Se è possibile passare ad una situazione B
nella quale almeno un individuo aumenta la propria utilità e nessun altro diminuisce la propria si ha un
miglioramento paretiano.
Attraverso contrattazioni e scambi si possono raggiungere situazioni successive, C, D, E, in cui
almeno un individuo guadagna mentre nessun altro perde. Il passaggio può avvenire anche
se uno solo guadagna e gli altri sono indifferenti.
Se si arriva ad una situazione P muovendosi dalla quale almeno uno perde in utilità, anche se tutti gli altri 99
guadagnassero, non c’è più possibilità di muoversi, in quanto, dato che le utilità individuali non sono comparabili
né misurabili né sommabili, non si può sapere se la perdita di uno sia minore, maggiore o uguale al guadagno
degli altri. P è definito ottimo di Pareto.
La situazione finale di equilibrio contrattuale tra due soggetti contraenti, Tizio e Caio, nella quale si stipula un
contratto, è proprio un punto P: ci si arriva attraverso un processo di contrattazione nel quale, partendo da A, si
raggiungono via via punti di accordi (come B, C, D, E) nei quali almeno uno dei contraenti guadagna.
I punti P raggiungibili da A sono molteplici e dipendono dalle capacità contrattuali di Tizio e Caio.
L’efficienza paretiana è stata definita per gli scambi di beni di consumo tra individui consumatori,
Successivamente è stata applicata anche agli scambi di fattori di produzione tra imprenditori: in
questo contesto la massima efficienza si ha, ad es. con due produttori di due beni X ed Y, quando
non è più possibile, attraverso scambi di fattori (lavoro e capitale) aumentare la produzione di uno dei
beni senza far diminuire la produzione dell’altro.
Scarica

Ottimo di Pareto