54 Terra e Vita [ DOSSIER UNIFEED ] n. 20/2014 17 maggio 2014 Micotossine nel silomais prima di tutto scopriamole [ DI G. BALDI, C. COMPIANI, C.A. SGOIFO ROSSI ] L E oltre a un buon monitoraggio e micotossine sono metaboliti tossici e/o accade per la fumonisina B1. la prevenzione cancerogenici prodotti da specifici ceppi Alla popolazione protozoaria è attribuito il fungini collateralmente alla loro crescita e ruolo preponderante nell’azione detossificante, la richiede anche proliferazione. E la loro presenza nei principali cui efficacia è funzione delle caratteristiche della componenti dell’unifeed di vitelloni e vacche da micotossina stessa e del contributo dei restanti interventi latte è una problematica di estrema attualità. componenti della micropolazione ruminale, alcu Il mais attualmente disponibile, principale ni ceppi batterici ruminali hanno infatti la capacità tempestivi componente della dieta di vacche da latte e bovini di degradare determinate micotossine. da carne, è stato infatti prodotto in un’annata cli I protozoi si nutrono in maniera non specifica con inattivanti maticamente estremamente sfavorevole, in quan di batteri e zoospore fungine, e sono in grado di to caratterizzata da elevata piovosità nel periodo metabolizzare fino al 90100% molte micotossine primaverile, il che ha determinato semine e raccolti tardivi. Tale tramite reazioni di idrolisi del legame peptidico (es. ocratossina A), situazione rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di mico ossidoriduzione (es. Zea, T2, alcaloidi eliotreni e lasiocarpina), tossine, in quanto la raccolta è avvenuta in un periodo caratterizzato deacilazione (es. diacetossiscirpenolo). La capacità di detossificazio da elevata umidità, fattore predisponente lo sviluppo fungino. ne del rumine, oltre ad essere saturabile, risulta influenzata da diversi aspetti quali il tipo di dieta, i cambiamenti della stessa o [ NEL RUMINE patologie metaboliche. Le micotossine vengono assunte attraverso l’alimento e transitano Svariate micotossine espletano anche attività antimicrobica, anti nel tratto digerente. Proprio in ragione della presenza dei prestoma protozoaria e antifungina, deprimendo in tal modo l’attività rumina ci, i ruminanti presentano una sensibilità inferiore agli effetti avversi le, con conseguente alterazione della disponibilità di nutrienti a derivanti dall’assunzione di micotossine rispetto ai monogastrici. livello enterico e di produzione di proteina microbica. A seguito del transito nel rumine, infatti, le micotossine ingerite possono risultare soggette a modificazioni da parte della micropo [ L’IMPATTO SULLA SALUTE DEGLI ANIMALI polazione presente. Alcune di esse vengono convertite in metaboli L’ipofunzionalità ruminale e le alterazioni a livello intestinale, unite ti meno tossici, come nel caso dell’ocratossina A convertita in alla conseguente dismetabolia digestiva causate dalla presenza di ocratossina α, mentre in altri casi vengono metabolizzate in compo quantità rappresentative di micotossine nella dieta, influiscono ne sti biologicamente più attivi, ad es. zearalenone in αzearalenolo , gativamente sulla reattività immunitaria, aggravando ulteriormente oppure ancora possono venire escrete in forma immodificata come la sintomatologia specifica di cui è responsabile la micotossina. Le [ DOSSIER UNIFEED ] n. 20/2014 17 maggio 2014 Terra e Vita 55 micotossine infatti, oltre che al [ TAB. 1 RILEVAMENTO DI DON E ZEA IN ALCUNI ALIMENTI PER BOVINI terare la funzionalità ruminale, DON ZEA determinano malassorbimenti a CONCENTRAZIONE (µG/KG) CONCENTRAZIONE (µG/KG) PRODOTTO N° CAMPIONI livello intestinale, cui consegue POSITIVI MEDIA MAX POSITIVI MEDIA MAX una minore disponibilità di nu trienti essenziali per l’attività Insilato di mais: immunitaria quali ad esempio campione profondo 16 100% 933 50% 146 selenio e vitamine A, C, E. campione superficiale 16 94% 978 44% 137 Le presenza di micotossine promuove anche la produzione campione ammuffito 7 100% 964 29% 73 di specie reattive dell’ossigeno Fieno silos: sia a livello locale che sistemico, 180 campione profondo 16 0% <125 6% con conseguenti effetti citotossi ci e di deplezione delle riserve campione superficiale 16 0% <125 13% 170 di antiossidanti. Mangime complementare: 72 54% 433 2.408 28% 80 363 La sintomatologia che mani festa l’animale, o molto più fre Materie prime: (*) 8 38% 1.019 1.811 38% 80 108 quentemente la mandria, è inol Foraggi (erba, fieno): 13 15% 348 489 8% 82 82 tre decisamente complessa in *) farina di soia, farina di colza, semola di mais. quanto molto diversa in termini (Driehuis et al. 2008) di gravità e molto varia per quanto riguarda le manifesta zioni cliniche, poiché diverse micotossine sono prodotte spesso con basilare il rispetto delle corrette procedure operative sia in campo temporaneamente da più ceppi fungini, dando origine a sinergie che in fase di stoccaggio, così da poter contare su un prodotto di alto ancora non del tutto definite e codificate. standard qualitativo per tutto il tempo della sua conservazione. Prevenzione delle micotossicosi È inoltre doveroso ricordare come un’elevata crescita fungina, Lo sviluppo fungino in campo e durante la fase di stoccaggio è riconoscibile persino visivamente, non sia sempre correlata ad un favorito da eventi stressanti in grado di indebolire la pianta come alto livello di micotossine. È comunque sempre opportuno evitare carenza idrica, dai danni meccanici (grandine, parassiti), dall’elevata l’utilizzo di parti dell’alimento palesemente alterate e di quelle in escursione termica o elevata umidità, ma anche da condizioni di loro prossimità (es. cappello e parti laterali degli insilati), conside microaerofila e ridotta acidificazione durante lo stoccaggio degli rando inoltre che anche il resto della derrata può essere potenzial insilati ed eccessiva umidità negli alimenti essiccati ed elevate tem mente contaminato e da sottoporre pertanto ad attenta, specifica e perature della massa conservata. Tra i vari parametri, la quota di ripetuta verifica analitica. acqua libera presente nel substrato esercita un ruolo primario nello Oltre alle buone prassi operative è importante sottolineare come sviluppo e proliferazione fungini. esistano anche strategie molto efficaci per limitare il livello di conta Il momento della raccolta risulta anch’esso un fattore determi minazione di una derrata, come ad esempio la semplice vagliatura nante: infatti chi scrive ha riscontrato nel 2011 una maggiore concen meccanica, in grado di ridurre significativamente la concentrazione trazione di Don e Zea al crescere della sostanza secca in campioni di di tossine fino a consentirne persino la completa eliminazione. silomais (tabella 3). Gli autori attribuiscono tale riscontro al più Utilizzo di adsorbenti difficile compattamento al crescere della sostanza secca della massa Nei casi in cui non sia possibile escludere il rischio di presenza di insilata, cui fa seguito una maggiore quantità di ossigeno presente micotossine nelle derrate alimentari, oppure in situazioni di riscon all’interno della trincea, il quale favorisce la crescita fungina. tro di positività analitica della razione o, ancora, in presenza di Al fine di limitare lo sviluppo di micotossine, risulta quindi sintomi manifesti nella mandria, risulta necessario intervenire som [ TAB. 2 MICOTOSSINE (µG/KG S.S.) RILEVATE IN ALCUNI ALIMENTI TRA GENNAIO 2010 E MARZO 2011 DON ZEA T2 FUMONISINE MEDIO MIN MAX MEDIO MIN MAX N MEDIO MIN MAX MEDIO MIN MAX MAIS (88% s.s.) 1.555 91 10.528 152 24 401 0 15.386 131 78409 SILOMAIS (33,1% s.s.) 2.570 790 8.855 251 90 823 3 346 226 438 3.132 933 7588 PASTONE (59,8% s.s.) 2.730 1040 5.218 245 117 404 1 577 4.986 UNIFEED (50,1% s.s.) 2.171 660 4.970 468 189 1.415 2 375 227 523 (Sgoifo Rossi e Compiani, 2011) 56 Terra e Vita [ DOSSIER UNIFEED ] n. 20/2014 17 maggio 2014 ministrando specifiche molecole in grado di detossificare le micotos promessa dalla presenza di micotossine definite come “mascherate” sine, impedendone quindi l’assorbimento e la diffusione nel torrente o “nascoste”, in quanto quota parte delle micotossine presenti nella circolatorio. razione possono essere presenti coniugate con un composto organi Tali sostanze non sono però da considerarsi il mezzo in grado di co, generalmente glucosio, risultando così strutturalmente e chimi risolvere al 100% la problematica, nè il loro impiego rende possibile camente differenti dalla micotossina originale, sebbene dotati della trascurare la qualità delle materie prime e l’accurata formulazione, medesima tossicità. Tale situazione oltre a ridurre l’azione della fabbricazione e somministrazione della dieta. L’impiego di tali pro molecola adsorbente specifica impedisce un corretto riscontro anali dotti deve essere valutato in relazione alla tossina o alle tossine tico dei livelli di tossina presente nell’alimento. È stimato infatti che considerate, dal momento che le diverse molecole hanno specifiche alla quota di Don rilevata in un alimento ne possa corrispondere un peculiarità e sono anche dosedipendente (maggiore è la concentra quantitativo superiore dal 30% all’88% per una sua presenza anche zione di tossina maggiore dovrà essere la quantità di prodotto da in forma coniugata. utilizzare). Oltre a tale difficoltà, allo stato attuale ancora poco si conosce In passato gli adsorbenti più diffusi erano rappresentati da mate degli effetti sinergici e antagonistici delle diverse micotossine, così riali ad elevata porosità, quali ad esempio alluminosilicati, montmo come degli effetti cronici di una loro lunga somministrazione a basso rillonite, zeolite, sepiolite e clinoptilolite. La maggior parte di essi è dosaggio (Driehuis et al. 2008). risultata in grado di legare in maniera efficace le aflatossine, ma l’attività nei confronti di altre micotossine come Fumonisine, Zea e [ DIFFICILE ACCORGERSENE tricoteceni è parecchio variabile. In conclusione è fondamentale ricordare che la presenza di micotos La ricerca scientifica ha anche approfondito il potenziale ruolo di sine negli alimenti è da ricondursi sia alla fase agronomica che di molecole organiche quali glucani e mannani, polisaccaridi ottenuti stoccaggio e gestione degli stessi in allevamento; e pertanto che al per lo più dalle pareti cellulari di microrganismi. Anche tali prodotti fine di limitarne la presenza è necessario riporre estrema attenzione sono in grado di interagire in maniera molto mirata con specifiche sull’intero processo produttivo. tossine ma anche con diverse micotossine, aspetto fondamentale Gli effetti dovuti ad assunzione da micotossine molto spesso si considerando che nella stragrande maggioranza dei casi gli alimenti manifestano in maniera aspecifica e la presenza di contaminazioni risultano contaminati non da una singola tossina ma da un pool di multiple rende difficile discriminare la specifica sintomatologia indotta micotossine. Nonostante ciò, risulta complesso e difficile individua dalla singola tossina ma anche gli interventi specifici necessari al fine di re un adsorbente in grado di inattivare tutti i tipi di micotossine. minimizzarne gli effetti. Alla luce di ciò risulta pertanto indispensabile Per tale ragione risulta indispensabile effettuare una scelta oculata un’azione di monitoraggio puntuale e costante della presenza di mico sulla base di dati certi prove tossine negli alimenti, soprattutto nienti sia dalla ricerca scientifica per quanto concerne quelli a [ TAB. 3 CAMPIONI DI SILOMAIS A CONFRONTO che dall’esperienza di campo. maggiore rischio di contamina CONCENTRAZIONE DI DON CONCENTRAZIONE DI ZEA Un esempio a riguardo e proprio zione. Indispensabili anche inter % volutamente riferito ad una del venti tempestivi e adeguati con µG/KG S.S. µG/KG S.S. S.S. N° CAMPIONI N° CAMPIONI (MEDIA) (MEDIA) le tossine più facilmente capta inattivanti efficaci e ad ampissi bili, è costituito dalla elevatissi mo spettro di azione. n 2530 9 2.335 23 206 ma variabilità nell’efficacia di 3134 14 2.472 42 239 assorbimento dell’aflatossina B1 Per approfondimenti, si veda il riscontrata (2004) in ben 13 pro n. 10/2014 della rivista Informato 3539 10 3.188 23 346 dotti reperibili in commercio. re Zootecnico. Gli autori sono Rilevazioni effettuate in un laboratorio commerciale. s.s. = sostanza secca. L’efficacia di assorbimento del Dipartimento di Scienze veteri (Sgoifo Rossi e Compiani, 2011). attesa può inoltre venire com narie dell’Università di Milano.