Sul tempo scuola
Resoconto del seminario
AsaBo - AsaER
18 gennaio 2011
IC18 Bologna
Vincenzo Manganaro
Apertura
Intervengono M.L. Quintabà, pres. AsaBo, e V. Biagini, pres.
AsaER
Quintabà presenta il convegno come riflessione sulla risposta
che attualmente si dà alle famiglie, smobilitando i principi e
affidandosi a risposte emergenziali e non sistematiche
Biagini sottolinea che la scuola non muove più “l'ascensore
sociale” e manca nel perseguire il successo formativo come
realizzazione della persona. Inoltre rilancia ai relatori alcune
considerazioni su “tempo pieno, pieno di che”, evidenziando la
perdita delle caratteristiche peculiari del tempo pieno.
Panoramica
Sono intervenuti sull'argomento:
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Ass. scuola provincia bologna
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Presidente Anci provincia Bologna
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Segreteria ass. scuola regione ER
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Prof. Luigi Guerra, preside di Scienze Formazione
Univ. Bologna
Prof.ssa Eugenia Lodini, ordinario di pedagogia
sperimentale Univ. Bologna
Dott. Giancarlo Cerini, d.t. USR ER
Gli esponenti politici/1
Gli interventi hanno avuto tratti comuni:
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Il federalismo in corso di realizzazione non consente reali
interventi sulla scuola (per esempio sugli organici)
Gli EE.LL. intendono tenere al centro delle politiche locali la
scuola
No agli interventi surrogatori dei tagli dello Stato ma
supporto alle autonomie e alla qualificazione anche con
interventi straordinari, nell'ottica della “riduzione del danno”
Forte raccordo territoriale con gli organi di governo
decentrati della scuola
Gli esponenti politici/2
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Problemi aperti con lo Stato: i tagli lineari (oltre un
miliardo di euro per E.R.), gli organici, l'edilizia scolastica,
la trasparenza delle scelte per le singole regioni
La bozza Stato/Regioni sul federalismo ferma in
Parlamento sebbene sia stata condivisa dagli EE.LL.
Federalismo fermo dalle L. 3/2001: da allora solo
sentenze della Corte Costituzionale
Indebolimento dell'offerta formativa
Problemi locali con l'USR che ha rifiutato la firma ad un
protocollo modellato sulla Toscana che prevedeva
l'apertura di nuove sezioni statali di scuola dell'infanzia.
Gli esponenti politici/3
Gli interventi a sostegno della scuola:
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2, 1 milioni € a sostegno delle scuole dell'Infanzia (485.000 prov.
Bologna)
1 milione € a sostegno dell'autonomia scolastica (222.000 prov.
Bologna)
4 milioni € a sostegno delle diversità e del contrasto alla
dispersione (826.000 € prov. Bologna)
Erogazione dei fondi più rapida e già in corso e intenzione di
mantenere queste erogazioni stabili nel tempo
Attivazione dell'Istituto Tecnico Superiore parallelo all'Università
e di supporto alle politiche per l'occupazione giovanile
Gli esponenti politici/4
Le aspettative dei politici sul mondo della scuola:
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Più
propositività
scolastiche
progettuale
dalle
istituzioni
Fiducia nelle “minoranze” che tradizionalmente
trainano i Collegi Docenti verso l'innovazione
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Aggiornamento dell'offerta formativa
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Riqualificazione del tempo pieno
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Reti di scuole per promuovere il cambiamento
Luigi Guerra/1
Sul tempo pieno:
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Don Milani e il tempo: censo, famiglie, territorio,
contesto, necessità di individualizzare i percorsi
Oggi uguali motivazioni ma risposte diverse con
modelli pedagogici “delinquenziali”
La crescita dell'enciclopedia dei saperi
Individualizzazione contro personalizzazione (L.
53/04), da “tutti verso lo stesso livello” a “ognuno
con il suo programma”
Dalla visione educativa alla visione prestazionale
Luigi Guerra/2
Problemi aperti sul tempo pieno:
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Le didattiche metacognitive non sono bagaglio di
tutti i docenti
Il rapporto con il territorio si è diradato (anche il
Comune disinveste)
Il tempo: e lo spazio? Le attrezzature? Le nuove
tecnologie? La qualità dei docenti?
Le didattiche sono prevalentemente disciplinari,
con accentuazione di questo aspetto per la
secondaria di I° grado
I suoi figli: iscritti al tempo pieno ma sostenuti
Luigi Guerra/3
Il tempo pieno necessario:
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Con i laboratori per didattiche
sociocostruttive e metacognitive
Con didattiche attive
Con i progetti: sul territorio, di
cittadinanza attiva, ambientali
Con didattiche inclusive e
individualizzate
Eugenia Lodini
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Il ruolo delle donne in E.R. e la necessità del
tempo pieno
La nuova famiglia
La
riduzione
del
lavoro
femminile
accompagna la riduzione del tempo pieno
Al tempo pieno si fanno cose che non si
fanno altrove (figli a Casaglia)
Il tempo pieno non è per le classi sociali
svantaggiate
Giancarlo Cerini/1
Il tempo pieno all'inizio del suo percorso:
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Scuola
di
comunità
con
spinta
all'innovazione, con una storia e una precisa
identità (il “mito” del tempo pieno)
Scuola con minimi riferimenti legislativi
Bologna e il documento di Mongardino
(Draghicchio, Ciari): spinta di tipo etico e
sociale
Sviluppo nei luoghi dell'industrializzazione,
consapevolezza
delle
esigenze
della
Giancarlo Cerini/2
Il tempo pieno oggi:
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Il vincolo ingessato dell'organico da cui le
scuole non sanno uscire con originalità
Tempo come variabile della quantità ma
anche della qualità
La ricerca: 40 ore come tempo passivo e
necessità di andare oltre gli schemi orari
Gli spazi non sostengono più le 40 ore e
mancano investimenti sull'edilizia scolastica
Giancarlo Cerini/3
Il tempo come progetto di modello nazionale:
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L. 176/2007 Fioroni/Soliani
modello
nazionale
alla
Stato/Regioni
rimanda il
conferenza
Tempo protetto come cura e apprendimento:
40 ore dalla scuola dell'infanzia alla seconda
classe della primaria
Tempo curricolare dalla terza classe della
primaria alla terza classe della secondaria di
I° grado: 28/30 ore
Giancarlo Cerini/4
Il tempo pieno in riflessione:
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Cosa succede in quella classe? Chi c'è?
Quali competenze ha quel docente? Stile,
organizzazione,
contesto,
relazioni,
conoscenze, formazione
La compresenza: da 0 a 11 ore secondo i
modelli; elemento forte di casualità
dell'organizzazione
Il tempo non può essere il curricolo stirato
sulle 40 ore
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