Trasporto merci su strada
Linee guida informative
della Regione Veneto
Progetto: Prevenzione degli infortuni nelle operazioni di carico e scarico
e nella viabilità interna ai luoghi di lavoro nel comparto trasporti
Dott. Giancarlo Negrello - La strada come luogo di lavoro
Tipologie di infortuni

Le tipologie di accadimento più frequenti rispecchiano la
caratteristica tipica del comparto che sovrappone il
rischio da traffico stradale ai rischi tradizionali in
ambiente di lavoro e sono rappresentate da:
 incidente alla guida di mezzi di trasporto terrestri non
su rotaia 13%
 caduto dall’alto di mezzi di trasporto 8%
 messo un piede in fallo su mezzi di trasporto 6%
 caduto in piano su superfici di lavoro e transito 4%
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Sicurezza dei luoghi di carico e scarico
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Sicurezza dei luoghi di carico e scarico
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Scaletta di accesso separata
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Battiruota su rampa fissa
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Operazioni di carico scarico
con lavoro in quota
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Aree attrezzate ed uso di DPI
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Carrelli elevatori
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Attenzione all’usura dei pneumatici
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Le distrazioni alla guida
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Orario di lavoro
come rischio lavorativo


Nel settore trasporto-movimentazione merci ancor più
che in altri, le condizioni psicofisiche di chi opera
condizionano pesantemente la determinazione ed il
mantenimento della sicurezza sul lavoro.
Il prolungamento dell’orario e l’attività di lavoro notturne,
oltre agli evidenti possibili riflessi sul piano sociale,
richiedono di essere
valutate anche dal
punto di vista della
qualità della
prestazione lavorativa.
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Orario di lavoro
come rischio lavorativo
1) ricorrere a schemi di turno con a rotazioni a breve
termine, al fine di limitare al massimo il numero di notti
consecutive (2-3 al massimo) in modo da interferire il meno
possibile sui ritmi circadiani e sul sonno;
2) preferire la rotazione dei turni in “ritardo di fase*”
(Mattino-Pomeriggio-Notte) dal momento che essa
asseconda il naturale allungamento del periodismo dei ritmi
biologici e, allungando il periodo di riposo intercorrente,
consente un maggior recupero del deficit di sonno e della
fatica;
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Orario di lavoro
come rischio lavorativo
3) non iniziare troppo presto il turno del mattino,
posticipandolo preferibilmente alle 7, in modo da limitare la
perdita delle ultime fasi di sonno;
4) adottare cicli di turnazione non troppo lunghi e rotazioni
il più possibile regolari in modo da consentire una più
agevole programmazione della vita sociale;
5) regolare la lunghezza del turno notturno in base alla
gravosità fisica e mentale del compito e consentire turni di
9-12 ore solo in casi particolari (lavori leggeri e pause
adeguate).
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Le norme di sicurezza
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Questione centrale

La questione
centrale sulla quale
intendiamo tuttavia
soffermarci in
questa sede attiene
alla relazione fra
infortuni sul
lavoro e sicurezza
stradale .
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Gli incidenti stradali


Circa la metà dei morti sul
lavoro è riconducibile a
incidenti stradali.
Si tratta sia di incidenti in
itinere (ossia incidenti che
avvengono sul percorso casalavoro e che il decreto
legislativo 32 del 2000 ha
posto a carico dell’Inail), sia di
incidenti occorsi a persone,
dipendenti o autonomi, che
utilizzano il veicolo per finalità
di lavoro.
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Gli incidenti stradali



Della rilevanza del fenomeno si è preso
pienamente atto solo di recente, in particolare a
seguito della ristrutturazione informatica delle
procedure Inail di acquisizione dei dati.
Il dato che è emerso è il seguente: 638 dei 1280
infortuni mortali denunciati all’Inail nel 2005
derivano da infortuni stradali.
In termini percentuali, si tratta del :
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Rapporto incidenti / infortuni mortali: 8 : 1



In larga misura dunque il tema della sicurezza
sul lavoro coincide con quello della sicurezza
stradale.
Nel complesso, sulle strade italiane muoiono
ogni anno 5.426 persone. I morti sui luoghi di
lavoro, al netto dei 638 riconducibili a incidenti
stradali, sono 642.
Il numero dei decessi sulle strade è dunque
molto più alto di quello che si registra all’interno
dei luoghi di lavoro: il rapporto è di oltre 8 a 1.
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Rischio elevato


Mediamente gli italiani passano molto più tempo nei
luoghi di lavoro che su strada.
Si può affermare che la probabilità media di morte per
ogni ora dedicata agli spostamenti su strada è fra 20 e 30
volte superiore
alla probabilità di morte
che si registra
mediamente in un’ora
trascorsa sul posto
di lavoro.
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Sicurezza stradale e
sicurezza sui luoghi di lavoro

La considerazione di fondo è che occorre migliorare la
cultura e la prassi della sicurezza stradale avvicinandole
a quelle della
sicurezza sui
luoghi di
lavoro.
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Soluzioni
Soluzioni:
navigatori satellitari

Nei navigatori satellitari ci sono i famosi punti autovelox
contro il rischio di multa. Questo fa si che l’utente si senta
di poter correre rassicurato dal dispositivo.
 Perché non mettere invece i punti pericolosi ovvero
dove sono già avvenuti incidenti mortali ?
 Perché non vietare i punti autovelox ?
Attenzione in
questo tratto di
strada ci sono stati
3 morti.
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Soluzioni:
divieto di fumo in cabina

Un incidente su due sembra essere determinato da
distrazioni.
 Perché non vietare di fumare in tutti i veicoli ?
 Perché non togliere l’accendisigari da tutti i veicoli?
 Perché non togliere il portacenere da tutti i veicoli ?
Un emendamento proposto di recente vieta la
sigaretta al volante. I favorevoli dichiarano che
ostacoli la concentrazione necessaria alla guida,
dicono di no invece quelli che difendono il
diritto dei consumatori, definendola una
violazione della libertà individuale
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Soluzioni:
vigilanza sugli autotrasportatori

E’ notorio che gli autisti durante la guida commettono
diverse infrazioni (fumano, bevono, mangiano, leggono
libri, accompagnano «entreneuse», guardano la tv, ecc.).
 Perché non effettuare della vigilanza a campione?
 Perché non richiedere un riscontro di feedback dai
clienti sul comportamento dei trasportatori?
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Soluzioni:
divieto di usare il telefono in cabina

Un incidente su due sembra essere determinato da
distrazioni.
 Perché non vietare il telefono alla guida ?
 Perché non obbligare esclusivamente un kit vivavoce o
ad un telefono veicolare ?
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Soluzioni:
mezzi più idonei

La pericolosità dei mezzi a due ruote non ha confronti
con nessun altro mezzo.
 Perché nella consegna della posta, pizze, fiori, ecc.
non si utilizzano esclusivamente piccoli automezzi ?
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Soluzioni:
mezzi più idonei

La pericolosità dei mezzi a due ruote non ha confronti
con nessun altro mezzo.
 Perché nella consegna della posta, pizze, fiori, ecc.
non si utilizzano motocicli a tre ruote ?
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Soluzioni:
mezzi più idonei

La pericolosità dei mezzi a due ruote non ha confronti
con nessun altro mezzo.
 Perché nella scelta del mezzo non si effettua una
analisi antropometrica ?
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Soluzioni:
valutazione dei rischi legati al mezzo

A parità di omologazione è indubbio che le caratteristiche
del mezzo incidono soprattutto sulla sicurezza
dell’autista.
 Perché nella scelta del mezzo non si tiene conto della
sicurezza intrinseca dello stesso ?
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Soluzioni:
evidenziazione dei mezzi

Ogni lavoro stradale prevede la presenza di uno o più
mezzi da lasciare nei pressi dell’area di lavoro.
 Perché non pretendere una evidenziazione dei mezzi ?
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Soluzioni:
formazione continua degli autisti

Lo stato psicofisico dell’autista di un mezzo è certamente
fattore importante per la sua sicurezza e per quella delle
persone che si troveranno nel suo percorso.
 Se il tornitore deve essere formato sui rischi del tornio
e perché il camionista o
l’automobilista non
devono essere
formati sui rischi
della strada?
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Soluzioni:
se c’è un lavoratore chiamarlo “infortunio”

Anche se negli incidenti
stradali è coinvolta una
persona intenta a
lavorare, il “fatto” viene
chiamato sempre
incidente stradale e non
si attiva il sistema di
vigilanza SPISAL.
 Perché non attivare lo
SPISAL
nell’immediatezza dei
fatti quando la vittima
di un incidente stradale
è un “lavoratore” ?
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