Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 1 SISTEMI DI GESTIONE Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 2 L’igiene e la sicurezza del lavoro è un problema di rilevanza strategica per ogni organizzazione perché: ogni infortunio o malattia professionale rappresenta oneri, difficoltà, problemi per il lavoratore , per la collettività e per l’organizzazione stessa. il D. Lgs. 81/08 impone regole organizzative e gestionali che devono essere collocate nella struttura generale dell’organizzazione. Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 3 I COSTI DEL FENOMENO INFORTUNISTICO HSE - Health and Safety Executive stima il costo di infortuni ed incidenti tra il 5% - 10% del guadagno lordo complessivo delle organizzazioni del Regno Unito Secondo i dati I.N.A.I.L.: n. di infortuni denunciati al giorno: ca. 2.500 di cui mortali: gg. lavorative perse per infortuni e M.P. in un anno: costo sociale annuo di infortuni e M.P. (anno 2000) Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo ca. 3-4 ca.16,5 milioni ca. 31 milioni (3%PIL) 20/04/2013 4 TIPOLOGIE DI INFORTUNI STIMA IL NUMERO DEGLI INFORTUNI CHE AVREBBERO POTUTO ESSERE EVITATI SE FOSSE STATA ADOTTATA UNA CORRETTA E RAZIONALE ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, NEL SENSO PIU’ AMPIO, PUO’ STIMARSI PARI AD ALMENO IL: (stima condivisa a livello europeo) DI TUTTI GLI INFORTUNI ACCADUTI Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 5 Fattori che intervengono nella sicurezza sul lavoro Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 6 INTEGRAZIONE Il SISTEMA DI GESTIONE AZIENDALE deve essere unico e deve prevedere la gestione di tutte le problematiche aziendali: di approvvigionamento di magazzino di produzione finanziarie di personale di marketing ecc. Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 7 INTEGRAZIONE La mancata integrazione genera sprechi crea sovrapposizione di competenze con relativi conflitti genera fughe dalle responsabilità non consente pianificazioni e programmazioni coerenti ed equilibrate rende incerte le priorità d’azione non rende comprensibile a tutti che la sicurezza deve essere coltivata da tutti nell’interesse di tutti Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 8 INTEGRAZIONE DELLA SICUREZZA NELLA GESTIONE GLOBALE DELL’ORGANIZZAZIONE QUALI BENEFICI miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dei cicli produttivi migliore “qualità” dei prodotti/servizi realizzati riduzione dell’impatto ambientale della produzione ottimizzazione delle risorse investite in sicurezza diminuzione delle ore lavorative perse per infortuni e malattie minori danni a strutture, macchine, produzione er incidenti maggiore attaccamento dei dipendenti all’azienda autorealizzazione diminuzione dei problemi durante i controlli delle autorità di vigilanza creazione di una immagine “responsabile” dell’organizzazione Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 9 ELEMENTI CENTRALI DI UN SGS Impostazione politica e strategica in materia di protezione del lavoro Definizione dei compiti e delle responsabilità Strutturazione del sistema Organizzazione del flusso informativo Interazione fra le misure di sicurezza e i processi aziendali Gestione della documentazione Rilevamento e analisi dei risultati e conseguente perfezionamento del sistema Analisi dell’organizzazione stessa e del benessere organizzativo Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 10 NORMAZIONE OHSAS 18001:1999 Occupational health and safety management systems: Specification NPR 5001: 1997 Guide to an occupational health and safety managemen system UNE 81900 EX: 1996 Prevenzione infortuni professionali/ infortuni sul lavoro Norme generali per l’implementazione di un sistema di gestione prevenzione infortuni sul lavoro (S.G.P.I.L.) UNE 81901 EX: 1996 Prevenzione infortuni professionali/ infortuni sul lavoro Norme generali per la valutazione dei sistemi di gestione della prevenzione infortuni sul lavoro (S.G.P.I.L.) UNE 81905 1997 Prevention of occupational risks. Guide for an occupational safety and heath management system Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 11 BS 8800:1996 Guida ai Sistemi di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro AS/NZS 4360:1995 Risk management AS/NZS 4801: 1998 (Draft) Occupational health and safety management systems - Specificazion with guidance for use World Health Organization Regional Office for Europe - 2001 Guidelines on Occupational Safety and Health Management System Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 12 Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 13 Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 14 Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 15 STRUTTURAZIONE DEL SISTEMA La struttura dell'SGSL deve prevedere la possibilità di: collaborazione da parte dei dipendenti alla realizzazione e al perfezionamento del sistema connessione con altri sistemi gestionali già in atto Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 16 D.LGS. 231/01 Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 17 D.LGS. 8 GIUGNO 2001, N. 231 La legge in questione … ha introdotto anche nel nostro ordinamento il principio della responsabilità giuridica diretta degli enti (società, persone giuridiche ed associazioni prive di personalità giuridica) per illeciti amministrativi dipendenti da taluni reati commessi nell’interesse o a vantaggio dell’ente da soggetti in posizione di vertice (es. amministratori) ovvero da persone subordinate. Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 18 D.LGS. 8 GIUGNO 2001, N. 231 La “ratio” della norma è evitare che un ente possa ricevere , anche indiretto, dalla commissione di un reato da parte di suoi organi di vertice o di sottoposti, perciò ne risponderà con il suo patrimonio, salvo che non provi di aver adottato dei Modelli di organizzazione o di gestione idonei a prevenire determinati reati e di aver vigilato sul funzionamento e l’osservanza di tali modelli organizzativi (tramite un Organismo di vigilanza). Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 19 D.LGS. 8 GIUGNO 2001, N. 231 Non si parla di elementi di colpa ma di azioni esimenti perché nel profilo giuridico del D.Lgs. 231/01 si è tornati ad un superato “regime di responsabilità con l’inversione dell’onere della prova” ovvero l’ente è considerato responsabile (se viene riconosciuta la commissione di un reato da parte di una figura apicale o subordinata) se non dimostra di aver attuato particolari “azioni esimenti”. Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 20 La responsabilità dell’ente sorge quando C’è stato un interesse o vantaggio dell’ente ? NO SI L’autore del reato è identificato ? Reato compiuto da un subordinato SI NO (apicale) L’ente dimostra l’efficacia del Modello ? NO SI Carenza o inesistenza di un Modello organizzativo SI Il giudice prova l’inefficacia del modelloSI ? Responsabilità SI Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo NO SI NO Responsabilità NO 20/04/2013 21 LEGGE 3 AGOSTO 2007, N. 123 Il 10 Agosto 2007 sulla G.U. è stata pubblicata la Legge 3 Agosto 2007, n. 123, che dà il via libera al Governo per l'elaborazione del cosiddetto Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro e che estende, dal 25 agosto 2007, all'art. 9 , l'applicabilità del D.Lgs. 231/01 alle fattispecie di reato di "Omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro", per le quali si applica una sanzione pecuniaria in misura non inferiore a mille quote e le sanzioni interdittive per una durata non inferiore a tre mesi e non superiore ad un anno. Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 22 D. LGS. 9 APRILE 2008, N. 81 Il nuovo TESTO UNICO SULLA SICUREZZA riprende, all’art. 30, l’argomento riguardante il modello di organizzazione e di gestione precisando che per essere idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa deve essere “adottato ed efficacemente attuato” … … trattasi di un Sistema di Gestione della Sicurezza Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 23 D. LGS. 9 APRILE 2008, N. 81 Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione … l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi: a) al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; b) ; c) alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 24 D. LGS. 9 APRILE 2008, N. 81 Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione … l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi: d) alle attività di sorveglianza sanitaria; e) alle attività di informazione e formazione dei lavoratori; f) alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori; g) alla acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge; h) alle periodiche verifiche dell’applicazione e dell’efficacia delle procedure adottate. Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 25 D. LGS. 9 APRILE 2008, N. 81 Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione 4 Il modello organizzativo deve altresì prevedere un idoneo sistema di controllo sull’attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. Il riesame e l’eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all’igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti nell’organizzazione e nell’attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico. Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 26 D. LGS. 9 APRILE 2008, N. 81 Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione 5. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui al presente articolo per le parti corrispondenti. Agli stessi fini ulteriori modelli di organizzazione e gestione aziendale possono essere indicati dalla Commissione di cui all’articolo 6. Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 27 D. LGS. 9 APRILE 2008, N. 81 Riassunto sanzioni previste in caso di infortunio sul lavoro N. quote Min. 589 Omicidio colposo (+ violazione art. 55 c. II D.Lgs. 81/2008) 589 Omicidio colposo 590 Lesioni colpose gravi o gravissime Max. Controvalore Min. Max. 258.000 € 1000 Azioni interdittive Min. Max. 3 mesi 1 anno 250 500 64.500 € 129.000 € 3 mesi 1 anno 0 250 0€ 64.500 € 0 6 mesi Le quote per il loro valore determinano l’ammontare della sanzione pecuniaria che va quindi da un minimo di 0 € ad un massimo di 258.000 € (1000 quote x 258 €) per un infortunio con prognosi infausta e in aziende ad “elevato rischio” secondo i criteri dello stesso decreto. Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 28 COSA DEVONO FARE LE AZIENDE Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 29 LE AZIENDE E’ BENE CHE SI DOTINO DI …. Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 30 … CODICE DI COMPORTAMENTO (ETICO) In termini generali, i codici etici sono documenti ufficiali dell’ente che contengono l’insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dell’ente nei confronti dei “portatori d’interesse” [stakeholders] (dipendenti, fornitori, clienti, Pubblica Amministrazione, azionisti, mercato finanziario, ecc.). Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 31 NUOVO SVOLGIMENTO DELLE INCHIESTE Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 32 NUOVO SVOLGIMENTO DELLE INCHIESTE Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 33 Sicurezza basata sul comportamento B-BS Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 34 COS’È LA BEHAVIOR BASED SAFETY? La BS (Behavioral Safety) o B-BS (Behavior Based Safety) - Sicurezza basata sul comportamento, è una metodica basata su discipline scientifiche che consente di condizionare i comportamenti di sicurezza sul lavoro, al fine di ridurre l’influenza della componente legata all’errore umano nella dinamica della maggior parte degli eventi incidentali. Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 35 COME SI INTEGRA LA BEHAVIOR BASED SAFETY NEI PROCESSI DI SICUREZZA ATTUALI? E’ ormai chiaro a tutti gli operatori nel campo della sicurezza che un approccio innovativo e manageriale alla gestione della sicurezza sul lavoro (applicazione dei SGSL) e la imprescindibile necessità della verifica dei risultati ottenuti, risultano essere condizioni necessarie per ogni realtà che desideri realmente tradurre in risultati tangibili di sicurezza quanto previsto dalla vigente normativa. Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 36 COME SI INTEGRA LA BEHAVIOR BASED SAFETY NEI PROCESSI DI SICUREZZA ATTUALI? La sicurezza diventa così un processo culturale e comportamentale da mantenere e migliorare in modo che l’applicazione delle norme e degli adempimenti non sia vissuto come una imposizione e ridotto a mera attuazione dei dettami della legislazione vigente. (condizione che comporta risultati insoddisfacenti, pur a fronte di costi rilevanti). Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 37 COME SI INTEGRA LA BEHAVIOR BASED SAFETY NEI PROCESSI DI SICUREZZA ATTUALI? Sebbene non si debbano dimenticare i rischi connessi all’utilizzo di attrezzature non adeguatamente protette o di attività svolte in aree non conformi, è ormai noto che nel determinismo degli infortuni e delle malattie professionali, il fattore umano occupa una posizione di preminenza su tutti gli altri fattori: esso presenta, infatti, molte variabili ed ancora di più se ne possono prevedere per le varie combinazioni possibili. Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 38 COS’È LA BEHAVIOR BASED SAFETY? Quindi, al fine di ridurre il ripetersi degli eventi incidentali, oltre ad agire sulla sicurezza di macchine ed ambienti di lavoro, è necessario realizzare interventi che tendano a neutralizzare o a ridurre al minimo il verificarsi di comportamenti caratterizzati da inosservanza di norme operative o regolamentari, o dal porre in essere comportamenti non conformi alle comuni pratiche di sicurezza. Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 39 COS’È LA BEHAVIOR BASED SAFETY? Gestire i comportamenti di sicurezza Meglio formare o motivare ? La Motivazione: è ciò che spinge l’individuo verso un risultato “Non essere trascinato da… …ma essere spinto a…” Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 40 COSA SIGNIFICA ALLORA ADOTTARE UN BEHAVIORAL SAFETY PROCESS? Far propria la “Behavior-Based Safety” significa adottare un protocollo preciso e univoco, basato sull’assunto che le determinanti del comportamento sono: 1) gli stimoli Antecedenti 2) gli stimoli Conseguenti. Significa altresì accettare il principio per cui l’oggetto di studio è soltanto il “comportamento” o Behavior (motorio o verbale, ma sempre e solo comportamento). Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 41 COS’È LA BEHAVIOR BASED SAFETY? Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 42 I «COSTI» DELLA B-BS Ritorno sull’investimento (ROI): 100% (la B.BS ripaga dei propri costi) 281% (B-BS consente un guadagno) Cooper, Philips, Sutherland&Makin 1994 Chung 2000 La riduzione dei costi è dovuta a: Costi relativi all’incidente Premi assicurativi Risarcimenti x infortuni Perdita di produzione, di produttività, ecc. Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 43 CONCLUSIONI Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 44 CONCLUSIONI Durante l’attività di assistenza il tecnico della prevenzione: darà indicazioni alle aziende affinché adottino un adeguato SGS; darà il proprio contributo anche professionale affinché nell’SGS adottato vi sia la valutazione del clima organizzativo; darà indicazioni affinché l’SGS sia integrato con quanto richiesto per adottare ed attuare un modello organizzativo “231”. Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 45 CONCLUSIONI Durante l’attività di vigilanza il tecnico della prevenzione : 1. Verificherà che nella valutazione dei rischi sia compresa la valutazione del clima organizzativo finalizzata anche alla prevenzione degli infortuni; 2. Verificherà se in azienda l’organizzazione è favorevole ai lavoratori e se si basa su aspetti di coinvolgimento e motivazionali; Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 46 CONCLUSIONI Durante l’attività di indagine per infortunio il TDP : 1. Verificherà se l’azienda ha adottato un modello organizzativo 231 – esimente dalle responsabilità; 2. Verificherà se fattori legati all’organizzazione e alla valutazione del clima organizzativo possono aver influito sull’accadere dell’evento; Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 20/04/2013 47 GRAZIE