Dott. Giancarlo NEGRELLO
Sicurezza negli allevamenti
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Rischio di cadute
Rischi di ferite
Caduta per presenza sangue
Imprigionamento
Traumi per attrezzature automatizzate
Impianti elettrici
Apparecchiature elettriche
Gas pericolosi
Apparecchia a pressione
Sostanze chimiche
Animali
Agenti biologici
Allergie
Microclima, ventilazione ed illuminazione
Polveri ed aerodispersi
Rumore
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Rischio di cadute
Sicurezza negli allevamenti
• Rischi di traumatismi da cadute per pavimenti,
passaggi e scale resi scivolosi da deiezioni animali o
altre sostanze organiche, acqua o ghiaccio.
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Sicurezza negli allevamenti
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Sicurezza negli allevamenti
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Sicurezza negli allevamenti
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Rischi di ferite
Sicurezza negli allevamenti
• Rischi di ferite, contusioni e schiacciamenti dovuti
alla vicinanza alle aree di lavoro di attrezzature
vulneranti e soprattutto alle reazioni degli animali se
avvicinati.
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Sicurezza negli allevamenti
Rischi di ferite
• La mancanza di adeguati sistemi di contenimento
degli animali e di personale esperto nelle vicinanze
espongono i lavoratori a rischi rilevanti.
o Elementi che amplificano i rischi sono: operare in
spazi angusti o inadeguati o vicino a strutture
vulneranti, la carenza di illuminazione, tenere
posture corporali precarie o ritmi di lavoro troppo
serrati.
Mai tenere una corda in mano se l’altro capo è fissato
ad un bovino
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Caduta per presenza sangue
Sicurezza negli allevamenti
• In caso di morte di un animale sono possibili inoltre
traumatismi per cadute dovute a pavimenti, scale
e passaggi insudiciati da sangue, grassi o deiezioni
animali.
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Sicurezza negli allevamenti
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Sicurezza negli allevamenti
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Caduta per presenza sangue
Sicurezza negli allevamenti
• Frequente la formazione di ghiaccio sui
pavimenti delle celle frigorifere.
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Sicurezza negli allevamenti
Ferite
• Ferite e contusioni per
possibile caduta di carichi
sospesi (carcasse,
mezzene, carrucole ecc.)
e per la vicinanza di
strumenti vulneranti
(coltelli, attrezzi appuntiti,
"giostre", "gabbie" ecc.),
….
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Ferite
Sicurezza negli allevamenti
• Ferite e contusioni per possibile … transito di
carrelli elevatori in movimento.
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Imprigionamento
Sicurezza negli allevamenti
• Le celle frigorifere non dotate di efficienti dispositivi
di apertura dall'interno o di allarme, presentano il
rischio di imprigionamento dell'operatore.
• La presenza di porte automatiche a chiusura
temporizzata può aggravare il rischio.
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Traumi per attrezzature automatizzate
Sicurezza negli allevamenti
• Attrezzature automatizzate sono presenti in molti
allevamenti e possono provocare traumi per la
vicinanza a zona di operazione e passaggio.
• Ricordiamo nastri trasportatori, raschiatori di
deiezioni, trattori, apparecchi di sollevamento ecc.
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Sicurezza negli allevamenti
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Sicurezza negli allevamenti
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Traumi per attrezzature automatizzate
Sicurezza negli allevamenti
• Attrezzature automatizzate sono presenti in molti
allevamenti e possono provocare traumi per la
vicinanza a zona di operazione e passaggio.
• Ricordiamo nastri trasportatori, raschiatori di
deiezioni, trattori, apparecchi di sollevamento ecc.
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Sicurezza negli allevamenti
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Sicurezza negli allevamenti
Traumi per attrezzature automatizzate
• Traumi, tagli e ferite in caso di uso di siringhe,
tosatrici, tenaglie per marche auricolari, aghi,
forbici, coltelli e bisturi, ecc. che possono
provocare lesioni.
• Circostanze che aumentano il rischio sono:
o pavimenti, passaggi e scale resi scivolosi da
deiezioni animali o altre sostanze organiche,
acqua o ghiaccio.
o vicinanza alle aree di lavoro di attrezzature
vulneranti e soprattutto alle reazioni degli
animali.
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Sicurezza negli allevamenti
Ferite
• Si utilizzano normalmente
coltelli, uncini, forbici ecc. per la
visita delle carni ed il prelievo
dei campioni. Molte operazioni
ispettive comportano
manipolazioni e palpazione dei
visceri unitamente al
sezionamento degli stessi.
• L'adeguata illuminazione e una
buona manualità dell'operatore
riducono i rischi di traumi (per se
e per gli altri).
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Rischio da arnesi
Sicurezza negli allevamenti
• Arnesi da taglio di vario tipo sono utilizzati anche da
altri operatori nelle stesse fasi e spazi di lavoro dei
veterinari.
• Gli spazi ridotti e l'eventuale imperizia del personale
addetto aumentano il rischio.
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Rischio da attrezzature meccaniche
Sicurezza negli allevamenti
• Attrezzature meccanizzate di varia natura sono
presenti in molti stabilimenti e possono provocare
danni per la vicinanza alle postazioni di lavoro e alle
aree di transito.
• Si ricordano in particolare i carrelli elevatori in
transito e la movimentazione di strutture di supporto
delle carni con uncini sporgenti ("giostre e gabbie").
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Impianti elettrici
Sicurezza negli allevamenti
• Negli allevamenti sono
presenti impianti ed
apparecchi elettrici di vario
genere spesso vetusti e con
frequente presenza di acqua
su pavimenti ed attrezzature.
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Sicurezza negli allevamenti
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Impianti elettrici
Sicurezza negli allevamenti
• Negli ambulatori di chirurgia ove si eseguono gli
interventi di sterilizzazione o di assistenza
zooiatrica sono presenti tosatrici, lampade,
sterilizzatrici per lo strumentario, ecc.
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Sicurezza negli allevamenti
Impianti elettrici
• Deve essere verificata la
presenza di interruttori
differenziali, l'efficienza della
messa a terra di tutte le parti
metalliche compreso il tavolo
operatorio ed il grado di
protezione dell'impianto
(conduttori, interruttori, lampade
ecc.) in relazione al tipo di
ambiente.
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Sicurezza negli allevamenti
Apparecchiature elettriche
• Negli ambienti dell’allevamento sono presenti
molte attrezzature elettriche e macchine operatrici.
Nei macelli in particolare si utilizzano direttamente
dispositivi elettrici di sterilizzazione della coltelleria.
• In taluni casi sono utilizzate
direttamente anche
centrifughe, stufe
termostatiche, cappe
aspiranti ecc.
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Gas pericolosi
Sicurezza negli allevamenti
• In alcuni allevamenti sono presenti sistemi di
riscaldamento alimentati a gas combustibili.
• Spesso sono presenti bombole, tubature ed
apparecchi radianti.
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Sicurezza negli allevamenti
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Gas pericolosi
Sicurezza negli allevamenti
• Presenza di alte concentrazioni di ammoniaca,
idrogeno solforato, anidride carbonica e metano in
molti allevamenti intensivi di suini e volatili.
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Sicurezza negli allevamenti
Gas pericolosi
• Gas combustibili (metano,
propano, butano) sono
spesso utilizzati nei macelli
per la flambatura dei suini e
per la timbratura a fuoco
delle carni.
• Nel primo caso può esistere
una rete di distribuzione, nel
secondo caso sono
comunemente utilizzate le
bombole.
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Sicurezza negli allevamenti
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Gas pericolosi
Sicurezza negli allevamenti
• Gli impianti frigoriferi degli stabilimenti utilizzano
freon o ammoniaca.
• Nel primo caso il rischio è di intossicazione per
fuoriuscita in ambienti confinati in caso di fuga di
ammoniaca (gas tossico) i rischi comprendono
anche lesioni, ustioni, danni oculari e lesioni
polmonari.
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Gas pericolosi
Sicurezza negli allevamenti
• Nelle stalle di sosta si possono riprodurre le già
citate condizioni di stazionamento di gas residui del
metabolismo animale.
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Gas pericolosi
Sicurezza negli allevamenti
• Nel caso di utilizzo di formaldeide (per la
conservazione di preparati istologici) valutare la
ventilazione dei locali in cui viene manipolata e le
procedure adottate ed i DPI impiegati.
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Apparecchi a pressione
Sicurezza negli allevamenti
• Sono presenti in alcune strutture impianti a
pressione con autoclavi, compressori e tubature
utilizzati per il lavaggio dei pavimenti.
• Sono presenti in alcune strutture di macellazione
impianti di vapore a pressione utilizzati per le
operazioni di pulizia.
E’ necessario fare attenzione alle parti calde di
questi impianti e alla possibilità di fuoriuscita
accidentale di fluidi in pressione.
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Sicurezza negli allevamenti
Apparecchi a pressione
• Nei laboratori di
confezionamento di scatolame
sono utilizzate autoclavi per la
sterilizzazione.
• I laboratori di autocontrollo
interni agli stabilimenti utilizzano
talvolta autoclavi per la
sterilizzazione di attrezzature e
terreni di coltura.
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Sostanze chimiche
Sicurezza negli allevamenti
• Detergenti e disinfettanti sono utilizzati per la
sanificazione di allevamenti e stabulari.
• Possibili contatti con sostanze farmacologiche in
allevamenti, mangimifici ecc.
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Sicurezza negli allevamenti
Sostanze chimiche
• Gli addetti all'igiene urbana veterinaria utilizzano o
possono venire in contatto con farmaci per le
operazioni di sterilizzazione e tatuaggio e per
profilassi e terapia nel canile (anestetici,
tranquillanti,
antibiotici,
antiparassitari
ecc.).
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Sostanze chimiche
Sicurezza negli allevamenti
• Detergenti e disinfettanti contenenti principi attivi
pericolosi (soprattutto acidi ed alcali) sono utilizzati
nei macelli e in tutti i laboratori di lavorazione
prodotti di origine animale.
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Animali
Sicurezza negli allevamenti
• Sono possibili traumatismi provocati da movimenti e
reazioni di grossi animali (soprattutto bovini ed
equini), quali calci, cornate, schiacciamento dei
piedi, schiacciamento del busto contro strutture
fisse.
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Sicurezza negli allevamenti
Animali
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Animali
Sicurezza negli allevamenti
• Operazioni a rischio sono tutte le operazioni che
richiedono che ci si avvicini all’animale.
• Durante le operazioni su piccoli animali sono
possibili morsicature e graffi.
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Animali
Sicurezza negli allevamenti
• Esiste sempre il rischio di punture da insetti con
possibili gravi reazioni anafilattiche per i soggetti
sensibilizzati.
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Sicurezza negli allevamenti
Animali
• Il rischio effettivo dipende
dall'indole degli animali, dalla
tipologia dell'allevamento, dalla
presenza di strutture di
contenimento, dalla disponibilità
di personale di supporto, dagli
spazi in cui si opera,
dall’illuminazione e dalla
utilizzazione dei DP!.
• L'abilità ed il comportamento nel
trattare gli animali o nel
prevederne le reazioni è
fondamentale nel ridurre i rischi.
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Agenti biologici
Sicurezza negli allevamenti
• L'esposizione si può realizzare per contatto diretto
con animali infetti (contatto con sangue, cute, feci,
urine, midollo allungato, aria espirata dall'animale,
invogli fetali) o per via indiretta tramite strumenti,
attrezzature o materiali contaminati
dagli stessi
materiali.
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Sicurezza negli allevamenti
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Agenti biologici
Sicurezza negli allevamenti
• Sono in causa sia le zoonosi degli animali da
reddito, sia quelle dei piccoli animali d'affezione e
quelle dei sinantropi presenti negli allevamenti ed in
ambito urbano.
Le zoonosi sono malattie in comune, condivise o trasmesse, tra esseri umani ed
animali. La trasmissione degli agenti zoonosici dagli animali alla popolazione
umana potenzialmente può avvenire per contatto diretto con gli animali stessi,
contatto indiretto con le loro secrezioni o escrezioni e contatto con veicoli quali
acqua, cibo, a loro volta contaminati dall’animale. Per molti agenti, l’infezione
dell’animale e dell’uomo deriva da un vettore condiviso o da un’esposizione
ambientale.
La maggior parte degli agenti zoonosici può infettare chiunque, indipendentemente
dal suo status immunitario. Tuttavia quando l’infezione interessa persone
immunodepresse, la malattia clinicamente manifesta è spesso più grave.
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Agenti biologici
Sicurezza negli allevamenti
• Tra le malattie non
zoonosiche in senso stretto
si ricordano l'asma
bronchiale o in genere
forme respiratorie su base
allergica causate dalla
inalazione di polveri
contaminate da derivati
animali, vegetali, spore
fungine, acari ecc. spesso
presenti negli allevamenti.
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Sicurezza negli allevamenti
Allergie
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Agenti biologici
Sicurezza negli allevamenti
• Da segnalare il possibile contatto con cani randagi
raccolti sul territorio e con le carcasse di animali
morti.
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Agenti cancerogeni
Sicurezza negli allevamenti
• Negli allevamenti non si è usualmente a contatto
con sostanze classificate come cancerogene.
• In caso di presenza o utilizzo sul luogo di lavoro,
deve essere fatta la valutazione.
• Non si può escludere la presenza di materiali
contenenti amianto.
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Sicurezza negli allevamenti
Clima, microclima, ventilazione
• Il lavoro si svolge spesso in condizioni climatiche
sfavorevoli e con temperature estreme in molti
allevamenti nel periodo invernale e nel periodo
estivo negli allevamenti industriali dei suini.
• La natura del
lavoro comporta
inoltre
spostamenti
frequenti e
bruschi dislivelli
termici.
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Clima, microclima, ventilazione
Sicurezza negli allevamenti
• Negli allevamenti intensivi si raggiungono livelli di
umidità molto elevati. I locali degli allevamenti sono
spesso scarsamente areati e questo facilita il
ristagno di polveri (anche di mangimi con presenza
di sostanze medicamentose) e di gas derivanti
dalle deiezioni animali.
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Sicurezza negli allevamenti
Clima, microclima, ventilazione
• L’accesso alle celle frigorifere comporta bruschi
dislivelli termici.
• Impianti di climatizzazione sono presenti nella
maggior parte degli stabilimenti riconosciuti di
lavorazione carni per
mantenere entro i 12°C
la temperatura ambiente,
come prescritto dalla
normativa del settore.
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Clima, microclima, ventilazione
Sicurezza negli allevamenti
• Per contro altri ambienti di lavoro negli stessi
impianti a volte non sono climatizzati.
• Le stalle di sosta dei macelli raggiungono in estate
livelli di temperatura ed umidità estremi.
• La ventilazione delle stalle di sosta se carente può
comportare un ristagno di gas e polveri.
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Polveri ed aerodispersi
Sicurezza negli allevamenti
• Polveri di prevalente origine vegetale sono presenti
negli allevamenti di bovini in livelli generalmente
accettabili.
• Ci possono essere alti livelli di polveri con derivati
animali negli allevamenti avicoli.
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Polveri ed aerodispersi
Sicurezza negli allevamenti
• Polveri di mangimi (derivati vegetali, animali, farmaci
ed additivi) in allevamenti suinicoli ed avicoli.
• Diffusa presenza di eternit negli allevamenti con
possibile dispersione di fibre di amianto in caso di
lavori di rimozione o modifiche strutturali.
• Con il clima asciutto le stalle di sosta dei macelli suini
possono presentare problemi di polverulenta.
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Sicurezza negli allevamenti
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Rumore
Sicurezza negli allevamenti
• Gli allevamenti di alcune specie animali
(soprattutto suini ed avicoli) possono essere
particolarmente rumorosi a causa del rumore
prodotto dagli animali stessi.
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Rumore
Sicurezza negli allevamenti
• I fattori che condizionano la
rumorosità ambientale sono la specie
animale allevata, la tipologia
dell'allevamento e delle attrezzature
impiegate e le procedure attuate per
non eccitare o spaventare gli animali.
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Rumore
Sicurezza negli allevamenti
• I locali annessi agli
allevamenti ove si
preparano gli alimenti per
gli animali ed i mangimifici
possono presentare
notevoli livelli di rumore
prodotto dalle macchine
impiegate.
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Rumore
Sicurezza negli allevamenti
• Livelli di rumore "elevati" sono presenti nei canili
causati dall'abbaiare contemporaneo di molti cani.
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Sicurezza negli allevamenti
Rumore
• Esistono problemi in alcuni
stabilimenti industriali ed
artigianali dovuti al rumore
provocato dai macchinari,
dallo sbattimento delle
carrucole, dal rumore prodotto
dagli animali nelle stalle di
sosta ecc.
• Di particolare interesse è la
zona di ispezione post-mortem
in caso di lunghe soste.
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Illuminazione
Sicurezza negli allevamenti
• Le operazioni di lettura delle marche auricolari o di
prove sugli animali, già critiche per la necessità di
avvicinare il viso all'animale, divengono
particolarmente rischiose in carenza di
illuminazione.
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Sicurezza negli allevamenti
Illuminazione
• Aumentano i rischi di cadute e traumatismi per ogni
altra operazione in allevamenti poco illuminati.
• In genere non sussistono particolari problemi per la
salute per la varietà degli ambienti e delle
condizioni di illuminazione in cui si svolge l'attività
negli allevamenti.
• Per il personale che esegue interventi specifici
anche sull’animale (es. sterilizzazioni) è necessario
comunque un livello di illuminazione adeguato del
campo operatorio.
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Illuminazione
Sicurezza negli allevamenti
• Macelli, laboratori e spacci hanno in genere
condizioni idonee ai fini della sicurezza.
• Ci può essere la necessità di trascorrere gran parte
della giornata in locali con sola luce artificiale.
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Illuminazione
Sicurezza negli allevamenti
• In generale i luoghi di operazione devono
prevedere un'illuminazione adeguata al compito
richiesto senza affaticare la vista dell'operatore.
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Sicurezza negli allevamenti
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Sicurezza in agricoltura