Il Disturbo specifico di lettura
La neuropsicologia della dislessia: i
sintomi.
Dott.ssa M.Teresa Zanella
Cos’è la Dislessia
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La dislessia è una disabilità specifica
dell’apprendimento.
È caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una
lettura accurata e/o fluente e da scarsa abilità
nella scrittura e nella decodifica.
È un data da una disfunzionalità neurologica a
origine genetica
Deriva da un deficit nella componente
fonologica del linguaggio
È spesso inattesa rispetto alle abilità cognitive e
alle garanzie di una adeguata istruzione
scolastica
Ha conseguenze secondarie
Il MODELLO
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La neuropsicologia ha prodotto dei
modelli che prevedono il
frazionamento del processo di
lettura in una serie di operazioni
cognitive specifiche che vengono
effettuate a partire dall’analisi visiva
della stringa di lettere fino alla
produzione della parola
Parola scritta
Sistema di analisi visiva
Lessico di entrata
ortografico
Sistema semantico
Lessico di uscita
fonologico
Buffer fonologico
Parola letta
Modello evolutivo
Stadio logografico
età prescolare/ inizio insegnamento formale
Stadio alfabetico
Primi due anni elementari
Stadio ortografico
Stadio lessicale
Riconoscimento delle
parole nella loro forma
globale
Lettura attraverso la
Conversione grafema-fonema
Lettura attraverso via fonologica
Ripresa di lettura attraverso
Via visiva
Lettura attraverso via visiva
Parola scritta
Sistema di analisi visiva
Lessico di entrata
ortografico
Sistema semantico
Lessico di uscita
fonologico
Buffer fonologico
Parola letta
Deficit di lettura nella dislessia: la
parte visibile dell’ Iceberg
Sintomi della dislessia
Extra linguistici
Linguistici
motori
scritto
Lettura
spelling
Fonol.
orale
fonetico
cognitivi
Disgrafia
disprassia
visivi
Visuo-attentivi
Produzione.(art)
Mem. Breve termine
Percezione( discrim)
Consap. Fonolog.
Discalculia
Automatizzazione
Compet.spaziali
I SEGNALI
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COME ORIENTARSI ED
INQUADRARE IL PROBLEMA
SCUOLA D’INFANZIA
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Intorno ai 4 anni difficoltà di linguaggio
Inadeguata padronanza fonologica
Difficoltà a compiere esercizi metafonologici
Difficoltà nella copia da modello e disordine nello
spazio del foglio
Disturbo della memoria a breve termine
Difficoltà ad imparare filastrocche
Difficoltà di attenzione
Manualità fine difficoltosa
Goffaggine
Difficoltà riconoscimento dx/sx
Difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a
mantenere il tempo
SCUOLA ELEMENTARE E MEDIA
IN LETTURA:
•Lentezza con esitazioni
•Omissioni/sostituzioni
•Tendenza ad anticipare le parole
•Distanza dal testo e postura particolare
•Perdita della riga e salto della parola in
lettura
•Sostituzione di suoni simili
•Difficoltà nei suoni difficili da pronunciare
SCUOLA ELEMENTARE E MEDIA
IN SCRITTURA:
 Difficoltà a riconoscere ed imparare i diversi
caratteri tipografici
 Confusione e sostituzione di lettere
 Lettere e numeri scambiati
 Sostituzione di suoni simili
 Difficoltà con i suoni difficili da pronunciare
 Difficoltà ad utilizzare armoniosamente lo
spazio
 Disgrafia
 Omissione maiuscole
 Punteggiatura inadeguata
 Doppie
SCUOLA ELEMENTARE E MEDIA
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Nelle competenze linguistiche:
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Inadeguata padronanza fonologica generale
Difficoltà nel recupero di termini : anomie
Nelle capacità di memoria:
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Difficoltà ad imparare ordine alfabetico ed usare
vocabolario
Difficoltà ad imparare le tabelline
Difficoltà a imparare termini specifici
Difficoltà a ricordare elementi geografici, epoche
storiche e date
Difficoltà a memorizzare lo spazio geografico e i
nomi sulle carte
SCUOLA ELEMENTARE E MEDIA
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Difficoltà attentive:
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Deficit di concentrazione
Effetto “testa tra le nuvole”
Difficoltà di controllo
Difficoltà con il concetto di tempo:
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Nell’organizzarsi in anticipo
Conoscenza dell’ora
Nel leggere l’orologio
Nel memorizzare giorni settimana, mesi,
stagioni
Sapere date importanti
CHE COSA SI PU0’ FARE A
SCUOLA?
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ALCUNE INDICAZIONI
TECNICHE PER UNA EQUA
PRASSI
LETTURA
LETTURA PER ANTICIPAZIONE
 TECNICA GRADUATA: PUNTARE SULLE
SILLABE E NON SULLE LETTERE
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Allenamento Lettura Separato Da
Comprensione Del Testo
 Leggere Agli Alunni
 Lasciare Tempo Per La Lettura Individuale
Silenziosa Giornaliera
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 NON
FAR LEGGERE AD ALTA VOCE
 NO TEMPI
SCRITTURA
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UTILIZZO DI UN METODO CHE PUNTI SULLE
SILLABE E NON SULLE LETTERE
INIZIARE A SCRIVERE CON LO STAMPATO
MAIUSCOLO (quaderni con quadretti
centimetrati e righe di v)
NO ASSOLUTO A PIU’ CARATTERI
CONTEMPORANEAMENTE
STAMPATO MINUSCOLO SOLO DOPO LA
PRESENTAZIONE DI TUTTI I SUONI
(DIGRAMMI COMPRESI) (righe di I o
quadretti di mezzo centimetro
INTRODURRE IL CORSIVO CON LENTEZZA
(IN 2°) (righe di II e III)
SCRITTURA
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DARE INDICAZIONI MOLTO PRECISE PER
LA SCRITTURA
LAVORO SULLE ABILITA’ ESECUTIVE
NON SOTTOLINEARE MAI GLI ERRORI
NELLA COPIA ALLA LAVAGNA SCRIVERE
SEMPRE IN STAMPATO MAIUSCOLO
INCORAGGIARE AD IMPARARE AD USARE
LA TASTIERA E A SCRIVERE AL
COMPUTER
INCORAGGIARE L’USO DEL CORRETTORE
ORTOGRAFICO
INGLESE
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LA LINGUA STRANIERA SCRITTA PORTA
UNA DIFFICOLTA’ IMPORTANTE
I SUONI E LE CONCORDANZE DA
RICORDARE AUMENTANO
BISOGNA RICORDARE I SIGNIFICATI
SE DEVE IMPARARE L’INGLESE
E’ OPPORTUNO PUNTARE SULLA
LINGUA PARLATA
…E INFINE ( ma non meno importante)
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Preparare un lavoro individualizzato per ogni
bambino in difficoltà
Predisporre un piano di lavoro mirato alle
difficoltà e non assegnare compiti in serie
Dare tempo e differenziare i tempi
Se l’ortografia è un campo minato sollecitare
l’uso di strumenti compensativi
Accettare che qualcuno non legga ad alta
voce
Rispettare i tempi di apprendimento
Non umiliare mai
Non essere avari di gratificazioni e rinforzi
Usare tutti gli strumenti compensativi
Avere comprensione …anche per il clinico
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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