La dislessia e le dislessie. Un unico
fattore e molteplici manifestazioni
Giacomo Stella
Università di Modena e Reggio Emilia
Una volta, in un villaggio, giunse una chiromante che
pretendeva di saper leggere sulla mano delle persone il
loro avvenire. Naturalmente, per fare questo, chiedeva in
compenso una bella sommetta.
Anche un contadino andò a farle visita. Le mostrò la
mano ed ascoltò pazientemente tutto quanto l’indovina
gli andava dicendo sul suo avvenire.
La lettura
Modello standard di lettura
Analisi
visiva
Lessico
ortografico
di input
Sistema lessicale
Rappresentaz.
fonologiche
Buffer fonologico
di uscita
Sistema di conversione
grafema-fonema
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Decodifica visiva
Memoria visiva
Attenzione visiva
Lessico fonologico
Lessico ortografico
Fonologia
Memoria verbale
…
Integrazione
fluenza
Sottotipi di dislessia
Sottotipi di dislessia
Fonologia e dislessia
Percezione visiva e dislessia
Dislessia e attenzione visiva
I media
controevidenze
Modelli esplicativi
•
•
•
•
•
Teoria fonologica
Teoria visiva
Teoria del deficit cerebellare
Teoria del deficit di risoluzione temporale
Teoria integrativa
Teoria cerebellare
Teoria integrativa
Le teorie servono?
• Per capire la natura di
un fenomeno
• Per orientare
l’intervento di recupero
funzionale
• Per migliorare la
risposta
• Genera false aspettative
• Producono
semplificazioni
• Producono confusione
Gli insegnanti e la dislessia (i DSA)
• C’è una teoria unica? Un fattore comune?
• Perché anche la rieducazione specialistica
NON produce effetti risolutivi?
• Come adattare una didattica ai sottotipi?
• Come spiegare l’incostanza dei risultati?
Apprendimento e neuroscienze
• Più forme di apprendimento
• Apprendimento richiede esperienza e
ripetizione
• Esaltano le differenze (Il concetto di
neurovarietà)
• Il concetto della riorganizzazione e del riciclo
neuronale
APPRENDIMENTO
ESPLICITO
(o Dichiarativo)
IMPLICITO
(o Procedurale)
ad esempio
apprendimenti
scolastici
ad esempio
la locomozione
e il linguaggio
Neuroscienze e apprendimento
• Il modello Dichiarativo/Procedurale (DP
model) postula che l’acquisizione del
linguaggio e dell’apprendimento dipenda da 2
sistemi di MLT attivi nel nostro cervello
• Il substrato anatomico, fisiologico,
computazionale, molecolare e genetico di
questi sistemi sono ampiamente studiati e
conosciuti nell’uomo e negli animali
Le vie per il D/P model
DP model per l’acquisizione del linguaggio
Procedural memory system
• Computazioni delle regole e
delle costanti (spegnuto)
• Sequenze fonologiche
• Regole morfologiche
• Accordi morfosintattici
• pronuncia
Declarative memory system
• Mappaggio idiosincratico
tra oggetti o atti e parole
• Conoscenza sui fatti
(semantica)
• Conoscenza degli eventi
(episodica)
• Lessico e conoscenza
grammaticale
Immagini mentali
procedurale
• Orientamento
• Discriminazione
• Rotazione
• Relazioni topologiche
spaziali
dichiarativo
• Immagini statiche
• Caratteristiche di forma
• colore
Il sistema di memoria procedurale
•
•
•
•
•
•
Serve per imparare tutto ciò che è nuovo
In particolare sequenze sia motorie che cognitive
Sistema di scoperta delle regole
Fissa sequenze in maniera duratura
Porta alla loro automatizzazione
Esercita il controllo sulle sequenze apprese
anche quando sono realizzate in modo
automatico
Nel SMP l’apprendimento è implicito
• Incremento dell’efficienza della risposta in seguito
all’esperienza.
• La modificazione (incremento) si realizza per il semplice fatto
che il soggetto opera, non è il risultato di un processo
consapevole e volontario, è un fenomeno accessorio
all’azione, ineluttabile.
• L’incremento di efficienza è proporzionale al numero delle
esperienze e alla loro vicinanza.
• Il successo spontaneo tende a produrre disponibilità a
ripetere e in generale, disponibilità verso l’azione.
• L’interruzione dell’esercizio non determina la scomparsa o una
significativa riduzione dell’abilità
Apprendimento e ripetizione
L’apprendimento è un processo
esperienza -dipendente
Più esperienza = più apprendimento
ripetizione
successo
DSA e apprendimento implicito
• Incremento dell’efficienza della risposta in seguito
all’esperienza.
• La modificazione (incremento) si realizza per il semplice fatto
che il soggetto opera, non è il risultato di un processo
consapevole e volontario, è un fenomeno accessorio
all’azione, ineluttabile.
• L’incremento di efficienza è proporzionale al numero delle
esperienze e alla loro vicinanza.
• Il successo spontaneo tende a produrre disponibilità a
ripetere e in generale, disponibilità verso l’azione.
• L’interruzione dell’esercizio non determina la scomparsa o una
significativa riduzione dell’abilità
Il gene DCDC2 e la migrazione
neuronale
Negli embrioni di ratti
il gene DCDC2
influenza la
migrazione neuronale
verso la corteccia (b)
Proc Natl Acad Sci U S A. 2005 Nov
Anomalie strutturali microscopiche
Nucleo genicolato
laterale:
Nei dislessici le cellule
dello strato
magnocellulare sono di
forma variabile e di più
piccole dimensioni
Galaburda and Livingstone, 1993
Le reti neurali
Le reti neurali e i fonemi
B
luogo
modo
P
sonorità
Percezione dei fonemi
B P
luogo
modo
[b]
sonorità
Percezione dei fonemi
B P
luogo
modo
[p]
sonorità
Percezione dei fonemi
P/ B?
luogo
modo
[p]
sonorità
Visione foveale e lettura
mano
candela
Visione parafoveale nella lettura
Visione parafoveale
La neurovarietà
• Tutti i cervelli sono diversi (natl. Acad.of sciences USA, 2005)
Siamo tutti diversi
Istituto Superiore di Sanità, 2010
Differenze maschio vs femmina
Riciclaggio neuronale
• Utilizzare circuiti neurali per altri scopi
Riciclaggio neuronale
Conoscere La dislessia
• È la manifestazione di una differenza, che oggi viene
definita neurodiversità, NEUROVARIETA’ (non malattia,
non lesione, non patologia) ma sviluppo neurologico
atipico, espressione della varianza della popolazione.
• Lo sviluppo atipico interessa principalmente processi di
apprendimento implicito, non facilmente identificabili
isolatamente
• Le componenti implicite (procedurali) partecipano alla
costruzione dei macroapprendimenti (espliciti) e
possono influenzarli in misura significativa
• Piccoli deficit funzionali possono dunque provocare
difficoltà macroscopiche
Siamo tutti diversi
• La scuola UMILIA le differenze
– tabelline
• La didattica richiede adesione ad un modello
unico
– Si scrive in corsivo
• Si confonde la prestazione con la competenza
• La convenzionalità con la standardizzazione
Apprendimento e scuola amica
• La chiave di volta è il successo
• Ogni azione deve avere un margine di
successo
• Ogni proposta didattica deve tener conto della
necessità di avere successo
• Se la scuola VIOLA questo principio, tradisce la
sua funzione didattica
Apprendimento e scuola amica
• Gli strumenti compensativi consentono di
raggiungere il successo nelle azioni
• Inducono a ripetere
• Generano esperienza
• Producono competenza
Apprendimento e ripetizione
L’apprendimento è un processo
esperienza -dipendente
Più esperienza = più apprendimento
ripetizione
successo
conclusioni
Harry Chasty, 1984
If they can’t learn the way
you teach
Can you teach the way they
learn?
Si iu un’ saccio imparari comu Vossia
vuliti
Putiti insignarimillu comu IU possu
imparari???
Se non riesco ad imparare
nel modo in cui insegni,
potresti insegnare nel
modo in cui io imparo?
(italiano standard)
Scarica

La dislessia e le dislessie 2013