To; qevatro n -Le origini del teatroDion • La parola qevatron legata al verbo è qeavomaiche significa “vedere, essere spettatore”, ed indica sia il luogo sia l’insieme di persone che osserva qualcosa. • Si ritiene che il teatro sia nato nel VI sec. a.C. quando era diffuso il culto di Dioniso e venivano organizzate feste in suo onore: le DIONISIE • Le Dionisie erano accompagnate da un canto sacro chiamato diquvrambo usov eijm i Tragw/d iva • La tragedia ha origine dai canti sacri dedicati a Dioniso • Eschilo, Sofocle ed Euripide furono i più importanti tragediografi greci • Eschilo fissò le regole del dramma tragico che si divide in: -PROLOGO -PARODO (azione scenica) -ESODO • L’ azione scenica si divideva in 3 episodi intervallati dagli STASIMI, dove il coro commentava l’ azione • Eschilo e Sofocle trattavano nelle loro tragedie i valori della polis, mentre Euripide descriveva una società in continuo cambiamento Kwmw/di va La commedia ha origine nel VI a.C.; nasce dall’istinto all'imitazione e alla caricatura La commedia può essere divisa in tre periodi: - COMMEDIA ANTICA (VI-IV sec.) - COMMEDIA DI MEZZO ( fino al 323 a.C.) - COMMEDIA NUOVA (periodo ellenistico) Il principale rappresentante della commedia antica fu ARISTOFANE, il quale utilizzò elementi fantastici e introdusse la satira politica fino all'attacco personale. L’esponente maggiore della commedia nuova fu MENANDRO; venuta meno la polis, abbandona la satira per un’indagine sull’uomo. -LA STRUTTURA- koil on eJdwvli diavzwma kerk ojrchvstra qumevlh klivm proskhvnion skhnhv paraskhvnia koilon: gradinata riservata agli spettatori eJdwvlion: sedile kerkivde: sezione laterale, cuneiforme klivmake: scale che consentivano di raggiungere i livelli più alti ojrchvstra: spazio circolare tra palcoscenico e pubblico qumevlh: altare dedicato a Dioniso posto al centro dell’ orchestra pavrodo: accesso situato al lato dell’ orchestra Paraskhvnia: porte girevoli uscite laterali alla scena, costituite da Skhnhv: letteralmente significa “tenda” ed indicava la parete di fondo decorata Proskhvnion: palcoscenico dove gli attori recitavano diavzwma: corsie che dividevano le gradinate Epivdauro - Teatro di Epidauro - • Il teatro di Epidauro fu costruito da Policleto il Giovane nel 340 a.C. • A seguito della decadenza della poleis, il tetro fu lasciato in stato di abbandono e la natura lo avvolse completamente, permettendo la sua conservazione • Fu scoperto alla fine del XIX secolo • Grazie a dei calcoli accurati, eseguiti durante la costruzione del teatro, esso ha un’ acustica straordinaria che permette di udire la voce dell’attore anche nelle gradinate più lontane -Gli attori• Erano solo 3: PROTAGONISTA, DEUTERAGONISTA e TRITAGONISTA. • Recitavano solo i maschi e interpretavano anche i ruoli femminili • ATTORE DELLA COMMEDIA • ATTORE DELLA TRAGEDIA -Gli Abiti• Dovevano far apparire l’attore imponente • I colori degli abiti servivano ad esprimere lo stato • d’ animo del personaggio Tuniche, mantelli, calzature rialzate, parrucche -LE MASCHERE• Erano fatte di stoffa gessata, corredate da parrucche • Amplificavano la voce • Rappresentavano ogni caratteristica del personaggio: dalla classe sociale all’età, dal carattere allo stato d’ animo - Macchine Teatrali Mecanh;: sorta di gru, usata per sollevare gli attori sopra il palco e simulare così, il volo di un dio ejkkuvklhma: piattaforma dotata di ruote, su di essa stavano gli esecutori e le vittime jAnapivesma: botola per apparizioni e scomparse bronteion: macchina che riproduceva l’effetto dei tuoni Perivaktoi: prismi girevoli su cui erano dipinte le scene, la loro rotazione permetteva un cambio di scena veloce -i cittadini a teatro- • Per i greci il teatro era di estrema importanza, di fatti vi partecipavano persino donne, schiavi e bambini. I cittadini più poveri potevano avvalersi del qewrikovn, un sussidio messo a disposizione per loro