Newsletter n° 4 - Settembre 2013 Riabilitazione & Performance Le Patologie di Spalla. Come trattarle Le problematiche che coinvolgono la spalla sono numerose,frequenti e spesso lunghe e difficili da trattare e con sintomatologia dolorosa e invalidante di alto grado. Il nostro approccio riabilitativo alle varie patologie della spalla (tendiniti, Instabilità, lesioni tendinee, artrosi) segue le più recenti risultanze della ricerca clinica, che tiene conto della funzionalità di questa complessa articolazione nel contesto di una attività globale della così detta Catena Cinetica corporea. La riabilitazione della spalla si deve focalizzare sia sulle specifiche caratteristiche intrinseche della articolazione scapolomerale per quanto riguarda la flessibilità, la forza, l’equilibrio e la resistenza, ma anche sulla funzione del Core, quella zona cioè centrale del corpo che guida tutta la motilità e funzionalità degli arti, considerato il suo ruolo nella funzione o disfunzione degli arti. Una corretta Valutazione pre-trattamento che riguardi il Core e gli arti inferiori è opportuna prima del programma riabilitativo. Così facendo si possono affrontare subito nelle prime fasi i deficit riscontrati nella valutazione che di solito sono rappresentati da schemi alterati di movimento del bacino, anche, tronco e spalle e debolezza o diminuita flessibilità muscolari e tali deficit possono essere riscontrati sia localmente che distalmente.Quando si deve contrastare un dolore particolarmente acuto potranno essere utili trattamenti strumentali quali la Tecar,TENS,Ultrasuoni. Tuttavia il nostro approccio è, come detto, soprattutto Funzionale volendo ripristinare una funzione compromessa e che attiva e mantiene il sintomo dolore. Valutazione dei muscoli addominali con strumentazione di Biofeedback E’ stato ormai accertato che una della cause del dolore di schiena è dato da una debolezza di certi muscoli che “sostengono” il rachide. Fra questi il muscolo più importante è il Trasverso dell’Addome (TRA) che è il più profondo dei muscoli addominali e che avvolge la zona lombare come un vero e proprio corsetto(corset effect). Questo muscolo è spesso non allenato correttamente anche in sportivi che eseguono specifici esercizi. Tanto più difficile quindi è poterlo tenere in tono per persone poco abituate all’attività fisica, che sono peraltro quelle più soggette al mal di schiena. E’ stato proposto ormai da tempo da un gruppo di ricerca dell’università di Melbourne, un metodo per poter sia valutare la tonicità del TRA che quello di poterlo efficacemente allenare. Si tratta del Pressure Biofeedback Unit, un semplice strumento che, posto sotto l’addome del paziente che è sdraiato in posizione supina, viene gonfiato e ci permette di far sentire al soggetto se stia realmente ed efficacemente attivando questo muscolo e di verificarlo mediante la variazione di pressione che appare sul manometro. Una volta che il paziente ha capito come si attiva il muscolo può controllare ogni volta se l’attivazione è corretta osservando sul manometro le variazioni di pressione previste e allenare quindi efficacemente questo importante muscolo addominale. Pubblicata una Ricerca Scientifica sui giocatori di Rugby Il Training Lab, in collaborazione con la Scuola di Medicina dello Sport della Università di Firenze (Direttore Prof. Giorgio Galanti) e con la Università di Pittsburgh, ha pubblicato un articolo su Isokinetic and Exercise Science riguardante uno studio eseguito su un gruppo di giocatori professionisti di Rugby. Sono stati valutati diversi parametri: la forza dei muscoli abduttori delle anche,la forza dei muscoli Glutei, la capacità di equilibrio e la potenza espressa con un salto su pedana di forza. Tutto ciò per determinare gli eventuali fattori di rischio di infortunio al ginocchio,specificatamente di lesione del legamento Crociato Anteriore. I risultati hanno evidenziato che la maggior parte (80%) dei giocatori, benché allenati ad alto livello, hanno comunque una debolezza dei muscoli Glutei, il che potrebbe predisporre ad infortuni del ginocchio. E’ stata confermata l’importanza dei muscoli abduttori dell’anca nel prevenire gli infortuni e la necessità di un buon equilibrio statico e dinamico per prevenire infortuni agli arti inferiori. Tali risultanze potranno essere di aiuto nel disegnare programmi di esercizi di prevenzione delle cadute anche in persone non sportive o anziane. CONTATTI www.traininglabfirenze.it Via Scipione Ammirato 35/1 50136, Firenze TEL. 055 3830564 FAX. 055 3830527 EMAIL: [email protected] Training Lab Firenze, Centro di Riabilitazione Funzionale, Dir. San. Dr. Maurizio Bertoni. Ordinanza Comunale n.741/2009