“Non è vero che di mamma ce
n’é una sola”
di Elena Mazzocchi
Quali sono le principali funzioni
genitoriali?
•
•
•
•
•
La funzione protettiva
La funzione affettiva
La funzione regolativa
La funzione predittiva
La reveriè
Non necessariamente queste funzioni
devono essere svolte dai genitori biologici
E’una dimensione mentale,emotiva e concreta
La funzione genitoriale
è svolta da chi è in grado
di fare un pensiero,
di collegarlo con una
capacità emotiva e di
mettere in atto un’azione appropriata
Come si attiva la funzione genitoriale?
• Fare un pensiero significa avere il bambino
nella mente, vederlo
• Attivare la capacità emotiva significa
sapere se il bambino sta bene o no
• Compiere azioni appropriate significa,
aiutarlo a crescere
Essere genitori significa aver
attivato ciascuna di queste funzioni
•
•
•
•
Ciascuna di esse però può essere
attivata anche da figure genitoriali
diverse dai genitori biologici
Insegnanti/Educatori
Amici
Vicini di casa
Istruttori sportivi…
Quali sono i momenti che possono
alterare le funzioni genitoriali?
•
•
•
•
Malattie fisiche e psicologiche
Gravi disagi economici
Episodi o continue forme di violenza
Lutti
La gravità di questi eventi porta senza alcun
dubbio una crisi famigliare profonda che a
volte non è risolvibile immediatamente.
I figli all’interno di queste famiglie vivono
un disagio profondo che va sostenuto e
risolto, come?
L’affido come possibile soluzione,
come nasce?
• Nasce da una legge relativamente recente
• La legge(149/2001) si concentra sul minore e
sul suo bisogno di crescere in una famiglia nel
caso in cui si trovasse temporaneamente privo
di una ambiente famigliare idoneo
• In questo caso il minore potrà essere affidato a
una famiglia in grado di assicurare il suo
mantenimento, la sua educazione, istruzione e
le relazioni affettive di cui necessita
• Temporaneamente la famiglia affidataria
eserciterà le funzioni genitoriali che sono
diventate critiche nella famiglia d’origine
Due Famiglie?
• La famiglia affidataria non sostituisce ma
integra la famiglia d’origine in un momento
difficile
• Compie un atto di vero amore nei confronti
del minore infatti:
• NON entra in competizione con la famiglia
d’origine
• NON ostacola la relazione con essa ma
anzi la sostiene
Qual è il compito della famiglia
affidataria?
• Deve poter permettere al bambino di “portare
dentro”all’esperienza dell’affido, attraverso
nuovi legami non sostitutivi, qualcosa di
prezioso che servirà nell’organizzazione della
sua identità
• L’obiettivo da raggiungere attraverso
l’appartenenza alla famiglia affidataria è quello di
far recuperare al bambino il proprio passato
accompagnandolo nel tentativo di ricomporre in
lui vissuti negati, oltre che a compensarlo con
esperienze gratificanti
Quali sono i requisiti per essere
una buona famiglia affidataria?
•
•
•
•
•
•
•
Capire i bisogni del bambino
entrando in empatia con lui
Saper affrontare la frustrazione
dovuta alla “separazione” dalla famiglia
naturale
Saper riorganizzarsi e ristrutturarsi
in funzione del nuovo venuto
Accogliere e comprendere la diversità
del bambino
Accettare il bambino e la sua famiglia
senza esprimere valutazioni di giudizio
Essere preparata ad accettare le difficoltà
che possono sorgere con la famiglia naturale
Credere nella possibilità di un cambiamento e
di crescita, anche se lenta e incerta, dei genitori del minore affidato
Quindi è possibile che di mamma
non ce ne sia una sola?
• L’attaccamento primario che ognuno di noi ha provato
nei primi anni della vita, è senza dubbio unico ma
possiamo riconoscere tutti gli aspetti genitoriali anche
nella famiglie affidatarie
• I ragazzi che hanno affrontato l’esperienza dell’affido
mantengono con la famiglia affidataria un rapporto
stretto e affettuoso riconoscendole un ruolo primario
nella loro vita; è infatti grazie al loro gesto che:
• La loro famiglia naturale ha potuto ritrovare un
equilibrio
• Sono cresciuti in un ambiente affettivamente ed
educativamente “ famigliare”
Una mamma e un papà in più
• I ragazzi che sono stati in Affido con successo
sicuramente concorderanno con quest’affermazione ma
è opportuno sottolineare anche quanto il successo della
famiglia affidataria dipenda da alcuni fattori non
imputabili ad essa.
Il Focolare onlus lavora da anni affinchè l’affido sia un
esperienza positiva per tutti gli attori in gioco, come?
Come possiamo sostenere le
famiglie affidatarie?
• Attivare una rete di comunicazione con i
servizi sociali e le istituzioni
• Coinvolgere le famiglie nei gruppi di automutuo – aiuto
• Favorire i rapporti con le famiglie naturali
• Essere sempre ricettivi nei confronti delle
loro grandi o piccole difficoltà
Sostenere una famiglia affidataria:
un compito bellissimo
Spesso ci interroghiamo sui numerosi
disagi della nostra società sentendoci
impotenti
Ciascuno di noi può mettere a
disposizione la propria esperienza di vita
arricchendola e rendendo più felice quella
di chi sta vivendo un forte disagio
Come?
Come partecipare alle nostre
iniziative
• Dal 2004 ad oggi il FOCOLARE onlus ha attivato 3
sportelli informativi nel F.V.G. ma ne servono ancora….
• La casa famiglia di Tapogliano avrà un centro diurno che
accoglierà numerosi bambini desiderosi dell’affetto di
ciascuno di noi…
• Le famiglie affidatarie hanno bisogno di molto sostegno,
partecipare alla loro vita, offrendo il nostro aiuto anche
solo per accompagnare i bambini a scuola è un gesto
d’affetto
• Se crediamo tutti nel valore immenso della famiglia
sapremo certamente come essere utili a chi ci sta
accanto… BENVENUTI!
Scarica

“Non è vero che di mamma ce né una sola”